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Corso di Fisica
Introduzione
La Meccanica quella branca della Fisica
che si occupa della descrizione dei moti
dei corpi e delle forze che sono
responsabili dei moti stessi.
Tradizionalmente si suole dividere la
Meccanica in Cinematica, Statica e
Dinamica.
Cinematica ! Descrizione dei moti a
prescindere delle cause che li generano
Statica ! Condizioni di equilibrio
Dinamica ! Ricerca lequazione del moto
di un corpo quando si conoscono le forze
ad esso applicate.
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Posizione
La posizione di un punto nello spazio
identificata dal vettore posizione.
In uno spazio bidimensionale, il
vettore posizione P caratterizzato
da due componenti PX e PY
Y(m)
PY=4
PX=3
X(m)
s = s(t)
che prende il nome di legge oraria.
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Spostamento
Moto unidimensionale
In un moto unidimensionale, una
sola delle componenti varier nel
tempo, ad esempio Px.
In questo caso si possono
trascurare le altre relazioni e
considerare solo:
x = x(t)
Lo spostamento di un corpo indicato dalla differenza di
posizione tra due istanti di tempo successivi:
x = x(t1) x(t0) = x1 x0
Velocit
Il rapporto tra la variazione della posizione e lintervallo di tempo
impiegato a percorrere tale distanza chiamato velocit media:
vm = x / t (m/s)
Se prendiamo un t sempre pi
piccolo, a questo corrisponder un
s sempre pi piccolo e il rapporto
rimarr un numero finito;
definiamo pertanto
pos.
(m)
30
20
10
x3
Velocit istantanea:
x2
x1
10
20
30
40
t (s)
v = lim (
x /
t) = dx/dt
t
0
8
x1
Se AB un tratto di legge
oraria, dal grafico si
evince che, considerando
la corda AB, si ha:
B
P
A
t1
BC x 2 x1
= vm
=
AC t 2 t1
t2
Un po di trigonometria
B
BC = AB sin(
)
AB
BC
AC = AB cos(
)
AC
BC AB sin( )
sin( )
=
=
= tg( )
AC AB cos( ) cos( )
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Accelerazione
Analogamente a quanto fatto per la velocit definiamo
laccelerazione media come:
am = v/
t
Mentre definiamo laccelerazione istantanea come:
a = lim v/
t = dv/dt
t
0
Laccelerazione si misura in (m/s)/s, ovvero in m/s2
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Posizione costante
=>
x = 0
x = x1 - x0= 0
Oppure:
x1 = x0
La posizione del corpo rimane la stessa.
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=>
v = 0
=>
v0 = v1
=>
x = v t
=>
x1 x0 = v (t1 t0)
x1 = x0 + v t
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=>
v = a t
=>
v1 = v0 + a t
a>0
v1
v0
a<0
t
t
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vn
v0 + at
v2
v1
v0
x(t) = v0t + a t2
t
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s(t) = s0 + v0t + a t2
v(t) = v0 + a t
ricavando t dalla seconda equazione e sostituendo nella prima
si ricava:
v2(t) = v02 + 2a s
16
g = 9.8 m/s2
17
18
s(t) = s0 + v0t + a t2
v(t) = v0 + a t
Sx (t) = S0x + v ox t + 1 ax t 2
2
1 2
Sy (t) = S0y + v oy t + 2 ay t
1 a t2
S
(t)
=
S
+
v
t
+
z
0z
oz
2 z
19
20
y
Py
21
22
23
Px
x(t) = x 0 + v ox t + 1 ax t 2
2
1 a t2
y(t)
=
y
+
v
t
+
0
oy
2 y
r v 0x = v0
v0 =
v 0y = 0
Py
P
y
a x = 0
a=
a y = g
x(t) = vo t
y(t) = 1 gt2
y = gt2
24
25
26
t1
P1
t2
P2
vettore spostamento
Allora
r P1 P2
v=
t
27
r
v1
t2
r
P2 v 2
B
A
O
r
r v
accelerazione del punto P allistante t: a =
r
v
t
si da il nome
28
v1
P1
v2
P2
v1
an
v2
A v
v1
O
v2
at
an
29
v2
30
v2
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Moto circolare
Nel moto circolare un punto si muove lungo una circonferenza (!)
E conveniente descrivere la posizione
del punto lungo la circonferenza tramite
un angolo ( ).
Il moto del punto pu essere descritto
dalla variazione nel tempo della posizione.
In analogia a v = s / t, = / t
rappresenta la velocit angolare del
punto. si misura in s-1
r
C
= /t
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Moto circolare
Nel moto circolare le variabili angolari sono legate a quelle lineari
(in modulo) dalle relazioni (valide nel limite di t -> 0)
Essendo s = r:
= t = s / r
s / t = v = r
r
C
=v/r
33
v2
r
C
s
v1
34
v2
s
v1
v1
v1
v2
t
(= 2 r)
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Moto armonico
Se P si muove di moto circolare uniforme
la sua proiezione Px si muove di moto
armonico.
y
C
Py
r
A
ac
t
Sia t = 0 quando Px in 0.
Allora langolo al centro sotteso
da PC t e
PX
x = r sin(
t)
y = r cos(
t)
r = ampiezza
= pulsazione
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Moto armonico
+r
-2
t
-r
Il periodo T = 2
/ e la frequenza = / 2
sono quelli del
moto circolare uniforme corrispondente.
Il periodo si misura in secondi, la frequenza in Hz (s-1).
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Moto armonico
y
C
Py
r
A
ac
t
PX
vx = v cos(
t) = r cos(
t)
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Forza (causa)
Moto del corpo (effetto)
Lesperienza mostra che leffetto dipende dalla massa del corpo
Il moto avviene nella direzione e verso della forza
40
Fris = 0
a=0
v = cost
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Seconda Legge
Una forza impressa ad un corpo produce unaccelerazione parallela
alla forza e ad essa proporzionale; il coefficiente di proporzionalit
non dipende dalla forza, ma dalle propriet intrinseche del corpo.
F=ma
42
r
r
Fris = iFi
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(1 dine = 1 g 1 cm / 1 s
= 1 N / 10 5)
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Terza legge
Quando un corpo A imprime una qualsiasi forza FAB su un corpo B,
automaticamente il corpo B imprime su A una forza FBA uguale in
modulo ed opposta in verso (Principio di azione e reazione).
F
AB
= -F
BA
46
47
F = ma
F = ma
48
49
Ulteriori considerazioni
Dati due corpi di massa m1 ed m2 che siano isolati, cio
interagiscano solo tra loro, allora la risultante delle forze zero:
F12 = -F21
ma
Fgrav
M
-Fgrav
TERRA
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Forza Peso
Il peso una forza.
FP = mg
con g = accelerazione di gravit
del luogo dove si effettua la misura.
La massa di un corpo legata alle quantit di materia del corpo,
e rimane quindi invariata se quel corpo posto, ad esempio,
sulla Terra o sulla Luna. Il peso no.
Quindi sulla superficie della Terra un corpo di massa m = 1 kg
ha un peso FP = 1 x 9.8 = 9.8 N, un uomo di massa 80 kg ha un
peso FP = 784 N
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F
r
M2
F = G0 M1M2/r2
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La forza gravitazionale
Per ricavare la legge di gravitazione universale rivediamo
insieme il ragionamento (ipotetico) di Newton.
I dati che Newton aveva a disposizione erano:
la forza di gravit sulla terra provoca un moto dei
corpi verso il basso. Questo moto un moto accelerato
con accelerazione costante (Galileo);
le tre leggi di Keplero
dati astronomici sul sistema terra-luna: il periodo di
rivoluzione della Luna ( 27.5 giorni), la distanza
Terra-Luna (r 60 RT = 60 x 6.4 105 m = 3.84 108 m)
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Leggi di Keplero
1 legge:
L'orbita descritta da
un pianeta un ellisse,
di cui il sole occupa uno
dei due fuochi.
a
sole
afelio
perielio
a
raggio
vettore
terra
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Leggi di Keplero
2 legge:
Il raggio vettore che
unisce il centro del
sole con il centro del
pianeta descrive
aree uguali in tempi
uguali.
terra
raggio
vettore
sole
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Leggi di Keplero
3 legge:
I quadrati dei periodi di rivoluzione dei pianeti sono
proporzionali ai cubi dei semiassi maggiori delle loro orbite.
a
= costante
2
T
3
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La forza gravitazionale
Lintuizione di Newton fu quella di capire che la forza che
sulla terra causa la caduta dei corpi verso il basso si
estende fino alla luna e dunque la stessa di quella che la
lega alla terra.
Ma qual lespressione di questa
forza?
E compatibile con le osservazioni
sperimentali della caduta dei
corpi e del moto dei pianeti?
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La forza gravitazionale
In questo caso la Luna si muove lungo una traiettoria curva (e non
rettilinea) perch tenderebbe a cadere verso la Terra descrivendo
unorbita (quasi) circolare.
Ma allora, laccelerazione
centripeta, corrispondente
alla forza gravitazionale
esercitata dalla Terra,
dovrebbe risultare essere
una frazione della
accelerazione di gravit g
(opportunamente ridotta in
proporzione alla distanza
Terra-Luna).
v = r
ac = v2/r
fc = m v2/r
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La forza gravitazionale
ac
RT
60
La forza gravitazionale
RT
ac
61
La forza gravitazionale
ac
g
RT
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M1
F
r
M2
F = G0 M1M2/r2
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Esperimento di Cavendish
La costante di gravitazione universale G0 venne misurata
verso la fine del 1700 dal fisico inglese Cavendish con un
famoso esperimento (bilancia di torsione) che forn un
valore straordinariamente vicino al suo valore oggi
misurabile.
m
G0 = 6.67 10-11 (Nm2)/kg2
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Esperimento di Cavendish
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Accelerazione di Gravit
Oppure, conoscendo la massa della terra, possiamo utilizzare la
legge di gravitazione universale per calcolare in modo semplice
laccelerazione di gravit g.
In prossimit della superficie terrestre possiamo scrivere che
Fgrav = G0 mMT/RT2
con MT e RT massa e raggio della Terra.
Poich deve valere anche che
Fgrav = Fpeso = mg
Risulta
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Reazioni Vincolari
Nel caso in cui il corpo non libero, ma condizionato
a muoversi con certe limitazioni, si parla di vincoli.
Esempi: tavoli, rotaie,fili
inestensibili, pendolo...
Il vincolo esercita sul
corpo una forza (Reazione
Vincolare) ortogonale al
vincolo stesso, oppure
lungo la direzione del
vincolo nel caso di un filo.
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Il piano inclinato
F
F sin
F
F
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Forze dattrito
Quando due corpi sono tenuti in contatto, lungo le superfici di
contatto si manifesta una forza che si oppone allo scorrimento di
un corpo rispetto allaltro
FA
FA
FA
tale forza di attrito proporzionale alla reazione N
perpendicolare al vincolo, si manifesta parallelamente alla
superficie di contatto ed diretta sempre in verso opposto allo
scorrimento
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Forze dattrito
Esistono molti tipi di forza di attrito, come lattrito radente,
relativo allo scorrimento di due superfici, volvente, quando un
corpo rotondo rotola su una superficie, ecc. Senza lattrito
volvente, ad esempio, non potremmo andare in bicicletta. Ci
limiteremo a considerare ora solo il primo caso, ovvero lattrito
radente, nelle sue due forme statico e dinamico.
FA
F
FAs
FAd
attrito
statico
FA
nessun moto
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attrito
dinamico
scivolamento
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Forze dattrito
attrito statico
oh ...
issa
(attrito dinamico)
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Forze dattrito
In generale la forza di attrito ha la forma
FA = N = mg
dove un coefficiente di attrito ed N la forza normale
che tiene schiacciate le due superfici .
I coefficienti s e d hanno valori differenti ( d < s ) e
dipendono dalle superfici dei corpi e dalla presenza di
lubrificanti, polveri, etc. (cio dalla presenza di asperit che
impediscano lo scorrimento delle superfici) e NON dipendono
dalla estensione delle superfici.
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