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quotidiano
TEL 02/771295.1 - SPED. ABB. POST. - 45% - ART. 2 COMMA 20/b LEGGE 662/96 - FIL. MILANO
La Giornata
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In Italia
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Nel mondo
AHTISAARI: OCCASIONE STORICA LA MISSIONE A BELGRADO. Viktor Cernomyrdin e il presidente finlandese sono giunti ieri sera in Jugoslavia
da Slobodan Milosevic. Obiettivo, siglare un possibile accordo di pace basato
sul cessate il fuoco, sul ritiro delle forze serbe dal Kosovo verificato da una
apposita commissione e sullo spiegamento della forza internazionale. La
Corte dellAia ha respinto la richiesta
jugoslava di sospensione dei raid.
La Nato esclude un comando congiunto della forza di pace con Mosca.
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Euro
Nei due appuntamenti a Colonia (il Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo il
3-4 giugno e il G8 del 18-20 giugno) riaffiorer
un tema che sembrava dimenticato: Eurolandia sta diventando una fortezza Europa?
Unanalisi di Patrick Messerlin dellInstitut
dtudes politiques di Parigi sottolinea che
nellUe il protezionismo commerciale aumenta. Nel settore agricolo ci sono dazi e prelievi proibitivi e ci sono barriere dirette e indirette non solo ai servizi (dalle Telecom alle
banche, dalle compagnie aeree alle assicurazioni), ma anche nel comparto dei manufatti
(nonostante dazi medi piuttosto bassi) operano una struttura tariffaria e contingentale
che protegge i settori meno competitivi. Secondo lo studio, il costo del protezionismo
pari al 7 per cento del pil dellUe. Tutela loccupazione, obiettivo certamente condivisibile in unarea in cui coloro che cercano lavoro
senza trovarlo sfiorano i 18 milioni? Lanalisi
conclude che fortezza Europea si autoinfligge ulteriori guai occupazionali: nei 22 settori pi protetti, il costo per posto di lavoro
sovvenzionato sfiora il mezzo miliardo di lire
lanno, abbastanza per dotare di un piccolo
vitalizio ciascun potenziale disoccupato. Messerlin avverte che i suoi calcoli econometrici
sono stime per difetto e che se si tiene conto
delle distorsioni sul resto del sistema il costo
molto pi alto.
Questo numero stato chiuso in redazione alle 19,45
I SEGRETI UN POTURPI
DEL CADILLAC-COMMUNISM
ARNOLD BEICHMANN, grande
vecchio dellanticomunismo, spiega
perch falce & martello sono ancora
seducenti
(pagina due)
Navona con lamico del killer. Salvatore Ferraro il giorno dopo la sentenza
(pagina tre)
NEL FELTRINO, rubrica quotidiana di Vittorio Feltri, un
parroco, Baggio e un piccolo tifoso (pagina quattro)
Lambertow e Mr Pesc
Limportanza di chiamarsi
Solana (e di essere atlantico)
Forse oggi la nomina al vertice europeo,
con qualche malumore italiano
Il giorno prima del Consiglio europeo di Colonia, che inizia oggi, fioccano le conferme
che laccordo fatto per assegnare la carica
di Mr. Pesc a Javier Solana, attuale segretario generale (in uscita) della Nato. Dopo il
lungo tira e molla sul Cencelli europeo, la
svolta sarebbe maturata sabato scorso al verFARNESINA
tice franco-tedesco di Tolosa fra Jacques Chirac, Lionel Jospin e Gerhard Schroeder. Dalla Farnesina filtrano voci di moderato plauso: sarebbe una scelta di mediazione, si spiega, e soprattutto sarebbe stata cos evitata la
nomina di un britannico, Chris Patten con tutta probabilit, giudicata troppo atlantica. Non
che Solana sia in realt da meno: il socialista
(ed ex pacifista) spagnolo ha ricevuto il suo
battesimo del fuoco guidando la Nato nella
guerra contro la Jugoslavia e dimostrandosi
meno ondivago di molti suoi interlocutori europei; ma lamico di Felipe Gonzlez sarebbe
comunque una garanzia per i governi socialisti che guidano lEuropa. Che la scelta di Solana sia comunque una sconfitta per i settori
pi critici del rapporto euro-atlantico appare
evidente in Italia, dove partito il fuoco di
sbarramento (con un certo buffo ritardo, in
verit) di Verdi, bertinottiani e di vari diessini. Per tutti, Solana sarebbe assolutamente
inopportuno. Addirittura, un esponente del
governo come il sottosegretario alla Difesa
Paolo Guerrini s lasciato andare a un sarcastico tanto varrebbe affidarsi direttamente alla Albright. Sarebbe infine tramontata
la candidatura di Rudolf Scharping alla Nato. Con ogni probabilit, vi dovrebbe andare
Volker Ruehe, ex ministro della Difesa tedesco ai tempi di Helmut Kohl. Una concessione allopposizione in Germania, dovuta anche
al fatto che essa non sar rappresentata nella squadra della Commissione europea.
Solana a parte, il vertice di Colonia potrebbe trasformarsi in unaltra stazione di Calvario per il titolare della Farnesina, che gi
marted a Washington ha dovuto subire una
lavata di capo da Madeleine Albright. La tenuta della linea diplomatica di Lamberto Dini sembra ormai legata alle speranze di successo della mediazione russo-europea con Milosevic. Ma se il traballante tavolo delle trattative saltasse, secondo alcuni osservatori potrebbe arrivare la fine della pista anche per
Dini, strenuo difensore del dialogo con Belgrado. Cos, in attesa dei risultati elettorali
del 13 giugno, si moltiplicano i malcelati appetiti di chi pronto a rivendicare la guida
della diplomazia italiana. Due per ora sono i
nomi che circolano con maggiore insistenza. I
popolari, scontentati su tutti i fronti, desiderano rifarsi candidando Beniamino Andreatta, uomo che risponde a tre esigenze: ha esperienza internazionale e di sicurezza europea,
amico di Romano Prodi ed soprattutto un
antiserbo, come ha gi dimostrato nel 1993.
Ma dalle Botteghe Oscure fanno capire di gradire un maggiore presidio alla Farnesina. In
questo caso il nome sarebbe quello di Piero
Fassino, buono sia per i settori atlantici sia
per gli albanesi. Una rentre cui il diretto interessato mira da tempo. E non sono stati pochi, negli ultimi sei mesi, gli sconfinamenti di
competenze del ministro del Commercio estero ai danni di Lambertow.
Dolori anche sul fronte turco. Negli ultimi
giorni Dini e Veltroni e si sono prodigati per
cercare di far ottenere a Ocalan un processo
giusto, minacciando anche ulteriori ostracismi europei nei confronti di Ankara. Ma lintransigenza turca sembra irremovibile, e un
nuovo raffreddamento dei rapporti tra Roma
e Ankara finirebbe col rovinare del tutto quel
clima positivo italo-turco cui Dini aveva dedicato negli anni scorsi tante energie.
Americana
Quei cani che in Vietnam
morivano da soldati e le parodie
via cyberspazio dei politici
RITORNANO GLI INCUBI DEI VETERANI
mentre si celebra linizio dellestate
Gli Stati Uniti hanno celebrato luned linizio dellestate con il lungo ponte dedicato
al Memorial day dei veterani di guerra. Ci
sono state parate in tutte le cittadine, bandiere a stelle e strisce, barbecue nostalgici,
con unaria anni Cinquanta, da America tutta famiglia ed erba da tagliare, mentre nelle Main Street della classe media gli ex
combattenti del Vietnam, per un giorno, sono tornati a parlare della giungla e degli incubi, e la tv ha mostrato fiori e lacrime davanti al monumento dei caduti di Washington. E proprio trentanni dopo il Vietnam, il
veterano Paul Morgan tornato ad addestrare un pastore tedesco. In un bosco, Sabre, un maschio con gli occhi buoni e la
camminata dinoccolata dei cani lupo ancora giovani, lo affianca con le orecchie tese a
percepire anche il minimo rumore, una folata di vento, i passi dellimmaginario nemico che oggi non c. Con un veloce gesto
della mano Morgan lo fa accucciare e sorride: Splendido animale, davvero splendido. Morgan aveva combattuto nel 1965 e
nel 1970; ed entrambe le volte aveva addestrato i pastori tedeschi alla guerra. Era stata una cagna di nome Suzie, allora, a salvargli la vita dagli agguati dei Vietcong, sentendoli scivolare nella giungla, avvistando il
filo spinato collegato alle mine, avvertendolo del pericolo anche di notte, quando
Morgan si addormentava con Suzie legata al
suo polso con la corda del suo paracadute.
Era una femmina eccezionale, abbassa gli
occhi il veterano. Cos eccezionale che una
notte laveva portata in un albergo di Saigon, per farle il bagno: Sapete, puzzava in
modo orrendo, sorride ma si fa subito serio, ripreso dai ricordi. In Vietnam gli americani avevano utilizzato 4.000 cani lupo, e
prima di partire li avevano abbattuti. Eutanasia la chiamarono, ma fu un atto atroce: il
Pentagono temeva che i cani portassero con
s delle malattie contagiose e non voleva
che mettessero piede in territorio nazionale. Avremmo potuto metterli in quarantena, spiega Morgan, E invece li abbiamo
dovuti uccidere. Adesso un documentario
Cani da guerra, gli eroi dimenticati dellAmerica, presentato sul canale Discovery ha
suscitato moltissima emozione. Una colletta organizzata dai negozi per animali ha
raccolto quasi un miliardo e mezzo per costruire un memoriale al cimitero Riverside,
in California, in onore di cani che, a detta di
Morgan, sapevano fare i soldati con coraggio da vendere.
INTERNET IMPAZZA FRA I CANDIDATI
gi in corsa per la Casa Bianca
C sentore di campagna elettorale un po
dovunque. Lo Stato di New York si prepara
allannuncio di Hillary Rodham Clinton di
volersi candidare al Senato, sfidando Rudolph Giuliani in quella che rischia di diventare la campagna elettorale pi cattiva,
pirotecnica, costosa della storia della Grande Mela. Ma la corsa alla Casa Bianca (inizio gennaio del Duemila) si svolger stavolta anche nel cyberspazio, dove tutti i candidati organizzano immense pagine elettroniche per presentarsi agli elettori in Internet.
E i pirati on line gi ne approfittano. Prima
celebre vittima George Bush, governatore
del Texas, figlio dellultimo repubblicano
alla Casa Bianca e candidato di punta del
partito di Ronald Reagan e Richard Nixon.
Qualcuno ha aperto una web page intitolandola www.gwbush.com: grandi bandiere
americane, simboli patriottici e la frase preferita dal texano: Far una campagna elettorale con compassione. Ma poi, a guardare bene, il contenuto non altro che una
crudele parodia di Bush (Da giovane mi facevo di cocaina, che male c?), ideata da
un certo Zack Exley, del Massachusetts che
si divertito a canzonare un governatore
che invece si pu trovare, nello splendore
della sua piattaforma politica, al seguente
indirizzo: www.georgewbush.com. Ma in
America bastano 140.000 lire per acquistare
un sito web ancora inesplorato, e nei prossimi mesi la politica attaccher, ferocemente, titoli, cartoon e programmi , anche su Internet, che finir con lassomigliare a un vero e proprio ring.
UN FILM SUI TURGORI ADOLESCENZIALI
destinato a far molto discutere
Si chiama American pie e potrebbe diventare il film pi caldo di questestate.
Esce sugli schermi il 9 luglio, ma gi se ne
parla come della grande rivelazione di una
stagione soggiogata dalle Guerre stellari di
George Lucas. Il film narra la storia di un
gruppo di liceali e delle loro prime esperienze sessuali e il linguaggio, diretto e realistico, non nasconde nulla. Come lente dingrandimento sui teenager di un paesino del
Midwest, il film scioccante. Registi sono
due figli darte, i fratelli Paul e Chris Weitz.
Nipoti del leggendario agente Paul Kohner,
che, a suo tempo, aveva lanciato, fra gli altri, cineasti come John Huston, Billy Wilder
e persino Ingmar Bergman e figli dello stilista, molto alla moda, John Weitz. La pellicola costata pochissimo. Senza un nome
famoso nel cast, viene distribuita dalla Universal, che ne ha gi venduto i diritti in molti paesi. Tra qualche settimana, statene certi, tutti i giornali americani ne parleranno
come dellevento e dello spaccato sociologico pi intrigante per capire il travaglio generazionale del momento.
IL FOGLIO QUOTIDIANO
U N G R A N D E V E C C H I O D E L L A N T I C O M U N I S M O
Pignolerie
PICCOLA POSTA
d3i Adriano Sofri
cettua il caso Rosenberg non cost vite umane, e poi le scene del Gulag, masse di prigionieri costretti ai lavori forzati. Cos stabiliamo unequivalenza.
Forse una semplificazione televisiva?
No, guardi un atteggiamento comune anche nel mondo accademico. Lo storico della
Repubblica di Weimar, Walter Laqueur, sostiene che ci sono pi marxisti nelle universit americane che in tutta lEuropa. Pu anche essere una battuta di spirito, visto che
nessuno di loro ha letto Marx. Ma sono simpatizzanti ai quali basta dirsi marxisti per
non doverlo leggere, perch considerano bello avere opinioni di sinistra, mentre lAmerica un paese capitalista, avido, insensibile,
che distrugge la natura e non rispetta lambiente. Non c in questatteggiamento anche un disagio per luniversalismo occidentale? In effetti c una componente razziale.
Susan Sontag, trentanni fa, scrisse un lungo
articolo per la Partisan Review, che sintitolava The White Race is the Cancer of Human
History (La razza bianca il cancro della storia umana). Si rende conto? A tutto c un limite. Se tu dici la razza nera la pi stupida
nella storia, vieni linciato. Ma di quella bianca puoi dire qualsiasi cosa, pubblicarla in
una rivista importante, e nessuno dice niente. Quanto allanti-antiamericanismo, c un
professore emerito, che io chiamo demerito,
Theodore von Laue della Clark University di
V I S I T A N D O L I M P E R I A L W A R M U S E U M
LETTERA DA LONDRA
nata esistenza prussiana. Una volta quando
gli avevano detto che una certa fortezza era
inespugnabile e la seconda sentendo che
sua suocera era morta. Il 1871 vide larrivo
sulla ribalta, con loccupazione di quella
che una volta era la zona cuscinetto tra i
Borboni e gli Asburgo, del pi popoloso e
industrializzato Stato dellEuropa continentale con una forza militare corrispondente.
Per quella patria che la regina Vittoria aveva chiamato La mia cara piccola Germania suo nipote il Kaiser Guglielmo reclamava un posto al sole. A chi diceva che
sullimpero britannico non tramontava mai
il sole rispondeva: Perch Dio non si fida
dei britannici al buio.
IL RIEMPITIVO
di Pietrangelo Buttafuoco
Listruttoria
per il processo
storico al comunismo
mondiale ha visto due assenti di rilievo. Silvio Berlusconi che non
c andato per discrezione. E Massimo
DAlema, che rispetto al processo e alla
storia abbondantemente avanti, infatti impegnato a sparare contro lex compagno Slobodan Milosevic.
Arte
Tre gran sacerdoti del sogno
dellarte, del sogno delloppio
e dei mostri dellanima
PIRANESI: LA VERITA POETICA alla
Staatgalerie di Stoccarda
In una celebre pagina delle Memorie di
un mangiatore doppio Thomas de Quincey (1785-1899) racconta come un giorno,
mentre stava ammirando le tavole delle antichit romane di Giovanni Battista Piranesi (1720-1778), lamico poeta Samuel T. Coleridge (1772-1834) gli descrivesse unaltra serie di incisioni intitolate Sogni. Erano le
Trigioni. Mentre le antichit romane rispettavano il gusto neoclassico per le rovine, de Quincey afferma che le tavole descritte da Coleridge rappresentavano un
ambiente gotico. Senza averle mai viste de
Quincey racconta che al suolo cerano grandi macchine, ruote, catapulte, funi. Una scala si arrampicava lungo una parete per finire nel nulla. In cima cera Piranesi stesso.
Poi la scala riprendeva dal nulla per finire
nel nulla. Di nuovo sullorlo dellabisso cera Piranesi. E cos via. Come in un incubo.
Come nel sogno della febbre, aveva detto
Coleridge. Come nei sogni delloppio, pensa
de Quincey. Altri hanno voluto che le Carceri, cos insolite nella tradizione figurativa del Settecento, fossero state dettate a Piranesi dal delirio delle febbri malariche.
Altri hanno affermato che i medici curassero la malaria con loppio. Le Carceri non
presentano alcuno dei tratti dello stile gotico, ma a esse si ispir William Beckford
(1760 -1844) per il Vathek, capostipite di
tutti i romanzi neogotici. Nelle prospettive
mutevoli delle Carceri Marguerite Yourcenar (1903-87) vide il primo esempio di
quella perdita del centro che turber la coscienza del Novecento. Fino al 27 giugno.
ALFRED KUBIN: LITOGRAFIE alla Staatgalerie in Lembachhaus a Monaco di Baviera
Max Dauthendey (1867-1918), un poeta
esperto di viaggi e di sogni, scrisse nel 1909
ad Alfred Kubin (1877-1959): E un piacere
vedere, odorare e gustare come questepoca moderna si sia trasformata ai suoi occhi
in un caos. Let delle scienze esatte, della
statistica, della prigione della disciplina
scolastica e dellassenza di Dio viene mutata delle sue idee geniali in un benefico
luogo selvaggio. Loccasione la pubblicazione di Die andere Seite, laltra parte, il romanzo che pi di due guerre dopo
inaugurer la Biblioteca Adelphi, la collana che ha contribuito in modo speciale a
corrodere in Italia le ragioni ferree del realismo. Kubin, che non era scrittore, che
aveva deciso di scrivere un romanzo per ricreare limmaginazione che si era esaurita,
aveva raccontato un viaggio nel mondo incongruo del sogno con quel realismo minuzioso di cui solo il sogno capace. Aveva
raccontato di un mondo in cui il tempo e lo
spazio non rispondono pi alle aspettative
con la stessa precisione con cui aveva osservato attraverso le lenti del microscopio
microrganismi che aveva poi riprodotto in
magnifici quadri apparentemente astratti.
Racconter con minuzia ossessiva i terrori
dellimmaginazione in disegni per Il cavaliere azzurro, illustrer le visioni apocalittiche del Libro di Daniele, interpreter
in disegni carichi di angoscia i racconti pi
neri di Edgar Allan Poe (1809-1849) e produrr un grande numero di Demoni e visioni notturne. Fino al 4 luglio.
OTTO DIX: GRAFICHE alla Berlinische Galerie a Berlino
La signora con i capelli di taglio maschile e il monocolo che fuma una sigaretta a un tavolino nel film Cabaret di Bob
Fosse la scrittrice Sylvia von Harden come era stata ritratta nel 1926 da Otto Dix
(1891-1969). Di ritorno dalla guerra Dix aveva dimenticato le suggestioni cubiste e futuriste della giovent: Il colore e la forma
da soli non possono esprimere lesperienza e la commozione. Io mi sforzo di arrivare allinterpretazione del nostro tempo.
Dettato dalla partecipazione a una grande
tragedia, era il desiderio di abbandonare
le strade dellavanguardia, che erano invecchiate precocemente, che si erano
esaurite rapidamente, per cercare una
nuova forma di espressione in grado di
rappresentare Il dramma intimo della societ. Fu la creazione della Neue Sachlichkeit, della nuova oggettivit. Furono
le immagini brutali della guerra, furono i
ritratti impietosi di borghesi e intellettuali della Repubblica di Weimar. Fu la taccia
di artista degenerato, fu il divieto di lavorare, fu laccusa di avere preso parte allattentato di Monaco. Come molti artisti
tedeschi che videro nella operosit uno
strumento di critica sociale, Dix si dedic
con grande passione alla grafica, per sua
natura destinata a circolare con maggiore
facilit dei quadri. Il suo catalogo comprende circa 350 titoli tra litografie e acqueforti. Fino al 15 agosto.
IL FOGLIO quotidiano
EDITORIALI
Milosevic tra resistenza e suicidio
I
l 7 giugno gli indonesiani sono chiamati a quello che, con disprezzo, il loro ex presidente, il dittatore Suharto,
chiamava il festival della democrazia, cio le elezioni. Con Suharto, si
trattava in effetti di una formalit: lopposizione veniva imprigionata, le cabine elettorali controllate e i risultati manipolati. Ora la situazione differente.
Suharto si dimesso un anno fa per la
pressione della crisi finanziaria e della
rivolta popolare. Il suo debole successore, B. J. Habibie non in grado di impedire le iniziative elettorali a favore
dei candidati dei 48 partiti che si oppongono a una dittatura in sella da decenni. Tutti sono impegnati, nelle elezioni parziali del Parlamento, composto da 700 membri (ora se ne rinnovano
462) contro Habibie e a riottenere la democrazia. Megawati Sukarno-Putri, figlia di Sukarno, il vecchio leader indonesiano pre-Suharto, ha le maggiori
possibilit di ottenere la maggioranza
relativa e diventare il nuovo presidente. I destini di Timor Est, ex colonia
portoghese di religione e lingua diversa da Giacarta, possono costituire la
sua carta vincente.
La linea che ha scelto Megawati,
quella che avrebbe dovuto adottare
Slobodan Milosevic, per risolvere i problemi del Kosovo, in modo democratico, dedicando allo sviluppo economico
le risorse rivolte invece alla repressione militare. Megawati si recata a Dili,
la capitale di Timor Est, dove ha discusso con il vescovo Carlos Belo, il locale capo spirituale, e in una manifestazione elettorale ha garantito ai timoresi che se, nel referendum indetto
da Habibie per far cessare la rivolta,
voteranno per lautonomia anzich per
lindipendenza, la sua futura presidenza garantir libert di opinione e religione, e rispetter lautogoverno. I timoresi eleggono solo quattro deputati:
ma questo appello vale anche per i movimenti secessionisti di Aceh, nel nord
di Sumatra e nella parte occidentale
della Nuova Guinea. Far cessare i conflitti, con ampie garanzie democratiche, decisivo, per evitare che lIndonesia spenda nelle forze repressive ci
che dovrebbe dedicare alla ripresa
economica. E Giacarta pu cos mantenere una coesione che, diversamente,
rischia di perdere. Lapplicazione democratica di reali autonomie appare
lunica via per sbloccare il grosso potenziale di risorse che lIndonesia ha
ma non sempre riesce a mobilitare.
IL FOGLIO QUOTIDIANO
armeno erano di fatto monarchi dei propri fedeli, ed esercitavano il potere spirituale e temporale allo stesso modo del sultano con i sudditi musulmani. Tutti, per,
erano poi responsabili verso lo stesso sultano per il comportamento dei loro sottoposti,
tollerati ma posti in uno status di inferiorit:
obbligati a pagare una speciale tassa, ed
esclusi dalla vita militare e da certe cariche.
natura; rispettare il monopolio commerciale; subire leventuale veto dei turchi allelezione dellhospodar da parte dei boiardi e,
ancora, cooperare con lesercito turco per
la difesa delle frontiere. Quando i romeni
iniziarono a creare problemi, la punizione
fu, nel 1711, la sostituzione degli hospodar
autoctoni con i greci di Costantinopoli, che
esercitarono il potere con meno autonomia,
e acconsentirono a tributi quintuplicati. Ma
quando nel 1821 i greci si ribellarono, vennero a loro volta puniti riportando al potere
in Moldavia e Valacchia i principi romeni.
Il modello romeno, comunque, venne utilizzato dallImpero per venire a capo della
rivolta serba del 1804-1817. Il leader ribelle
Milos Obrenovic acconsent alla pace e a eliminare il leader rivale Giorgio Petrovic Karagjorje, pi intransigente, in cambio della
nomina prima a governatore, poi a principe dei serbi e pasci di Belgrado. Anche
lui, con lobbligo di pagare un tributo annuale e di mantenere guarnigioni turche
nelle principali citt. E cos rimase perfet-
LIBRI
Marco Vichi
LINQUILINO
144 pp. Guanda, Lire 18.000
con gli altri.
Il lettore, seguendo il racconto con gli
occhi del buon Carlo, capisce subito che la
lotta impari, che tutta la voglia di picchiare Fred, di sputargli in faccia, di cacciarlo fuori dalla porta si risolver sempre
in unangosciante sensazione di impotenza. Carlo, entrato in un meccanismo dove
ogni tentativo di ribellione provoca continui arretramenti, ormai prigioniero di
un sogno idiota, nelle sabbie mobili di
una trappola psicologica fatta di rabbia e
paura. Fred sembra esistere per distruggere quel poco che Carlo potrebbe avere:
la reputazione dei vicini, una ragazza, una
scansione ordinata del giorno.
La casa si riempie cos di barboni e prostitute, di alcool, di fumo, di puzzo di vomito. Se la vicina sospetta che Carlo sia
gay, la polizia paventa che Fred sia il serial killer che violenta e uccide le vecchie
del quartiere. Bugiardo e prepotente, detestato e invidiato, Fred, a volte, fa intra-
re troppo spazio alla Russia. Lindipendenza greca venne cos limitata a Peloponneso
e Attica, innescando una marea di rivendicazioni irredentiste che portarono a guerre
per i cento anni successivi. Milos Obrenovic,
con quella pace, divenne principe ereditario
assistito da unassemblea di notabili, mentre
per la nomina degli hospodar di Moldavia e
Valacchia si stabil che il sultano dovesse
avere lassenso dello zar. Ma le pretese di ingerenza della Russia nellImpero Ottomano
crebbero, col pretesto del diritto di protezione che lo zar si era di fatto dato sui cristiani ortodossi. E nel 1854 Inghilterra e
Francia finirono per entrare in guerra al
fianco della Turchia contro la Russia.
Nelle scuole italiane si studia la Guerra
di Crimea e il successivo Trattato di Parigi
del 1856 principalmente per lintervento piemontese e il gioco diplomatico di Cavour in
favore della causa italiana. Ma Napoleone
III tent anche di creare un cuneo filo-francese tra Russia e Turchia, ottenendo lunificazione di Valacchia e Moldavia in un nuovo Stato romeno unito. Inghilterra e Austria,
per, furono contrarie, e si and a un compromesso per cui Valacchia e Moldavia resteranno divise, con legislazione e corte di
giustizia per comuni. Fu la stessa Francia
a consigliare allora ai due principati di aggirare lostacolo eleggendo a hospodar la
stessa persona. Il 24 gennaio 1859, dunque,
prescelto Alexandru Ion Cuza, che si proclama subito principe di Romania con un
colpo di mano riconosciuto dopo due anni
dalla stessa Turchia.
Rivolte e invasioni
Il successivo regolamento balcanico nel
1878, dopo un triennio in cui lImpero ottomano era stato sconvolto da una rivolta in
Bosnia-Erzegovina, unaltra in Bulgaria, un
attacco di Serbia e Montenegro, due rivolte
di palazzo a Costantinopoli e uninvasione
russa.
Col Trattato di Santo Stefano, imposto da
Mosca il 3 marzo 1878, Romania, Serbia e
Montenegro si videro riconosciuta la piena
indipendenza, e venne anche creata una
Grande Bulgaria. Ma Londra giudic quel
quadro inaccettabile, e col Congresso di
Berlino del 13 giugno-13 luglio 1878 si procedette a una parziale revisione: la fantasia
degli inventori di marchingegni istituzionali ebbe modo di scatenarsi. La Grande Bulvedere tracce di un passato doloroso. Capace di generosit e simpatia, soprattutto
un tipo che piace alle signore.
Anzich insistere sulla meccanica opposizione dei caratteri dei due protagonisti, il romanzo di Vichi, pur non brillando
di originalit, gioca le sue carte migliori
nel ritmo vivace e spietato della narrazione, nellambientazione in una Firenze inedita della periferia dai palazzoni orrendi,
nella freschezza dei personaggi che ricordano un po i protagonisti di Tutti gi per
terra (del coetaneo Giuseppe Culicchia)
per quella loro aria di studenti invecchiati. Uninsolita mescolanza dei generi, per
cui il noir si intreccia al comico e al romanzo di formazione, fa poi il resto.
Lontano da ogni pretenziosit psicologica o sociale, lautore riesce per a raccontare, senza darlo a vedere, la solitudine e il bisogno di amicizia, langoscia della minaccia e limpossibilit di stare in pace, la fatica di avere coraggio e la paura di
vivere in un mondo di lupi. Riservando
poi nel finale una gradita sorpresa al lettore che temeva il peggio: uno sberleffo al
moralismo che rovescia in allegria il cupo
disagio iniziale. Senza voler rivelare la
sorpresa garantiamo per che il torvo inquilino dimostrer di avere ragione quando afferma che luomo non mai ci che
sembra. Cos anche il buon Carlo, sollevato finalmente dalle sue preoccupazioni,
sar costretto ad ammettere che con
Fred ci si guadagna sempre.
50 ANNI FA
3 GIUGNO 1949
Stallo della Conferenza di Parigi dei ministri degli Esteri dei quattro grandi convocata dopo lo sblocco di Berlino. A complicare le prospettive di un accordo sul futuro
della Germania, avviata ormai a essere divisa in due, ci sono parecchi altri problemi
scottanti: la situazione dellAustria, che in
pratica vive ancora sotto un regime di occupazione militare quadripartita, la questione della Grecia e della guerriglia comunista e il futuro della Cina ormai nelle mani delle truppe di Mao.
Indignazione italiana contro Londra e
latteggiamento del governo britannico sulle nostre ex colonie: una dichiarazione inglese in cui si offre lindipendenza alla Cirenaica suscita le reazioni del ministro degli Esteri, Carlo Sforza, che, nonostante tutti i segnali negativi pervenutigli, si ostina a
sperare che le Nazioni Unite affidino allItalia il mandato di amministrare le sue ex
colonie: Eritrea, Libia e Somalia. Convocato a Palazzo Chigi lambasciatore britannico a Roma, Victor Mallet, il capo della diplomazia italiana lo investe duramente accusando gli inglesi di non stare ai patti (ma
in realt accordi non ce ne sono mentre ci
sono molti equivoci). Il risultato di tanto clamore che la stampa dOltremanica mette
alla berlina lo sciovinismo italiano e le velleit neocolonialistiche del governo.
IL FOGLIO QUOTIDIANO
dea di questo individualista incallito ed egocentrico, che inizi la sua avventura artistica ai
massimi livelli nellambiente dei balletti russi di
Diaghilev, a Parigi, e visse in continuo e frenetico movimento fra le diverse capitali dellarte
e della musica a stretto contatto con i maestri
dellarte di questo secolo. Fino alla Seconda
guerra mondiale, il suo mondo esclusivo la
musica e larte. Aveva sposato in prime nozze
Kyra, figlia del leggendario Nijinski, ballerino
eccelso ma precipitato nella pi cupa follia.
Lincontro con la principessa Topazia Caetani,
nipote di Roffredo e Margherita (che aveva fondato la rivista Commerce con Paul Valry come redattore) avvenne a Ninfa, nel 1947, allindomani di una guerra che laveva visto scrivere pagine di fuoco incitanti al sabotaggio nel-
le pubblicazioni partigiane del Comitato di liberazione dellItalia centrale. Ma il suo impegno politico ben lontano dalle tesi brigatiste.
Pur ammirando Lenin in giovent, Markevitch prende partito per il cosiddetto eurocomunismo: un anticorpo del marxismo per derussificarlo. Vale a dire per epurarlo dal totalitarismo insito nella storia russa, da Ivan il Terribile a Pietro il Grande a Stalin: lintellighenzia,
a forza di volere la rivoluzione durante generazioni e generazioni ha finito per partorire il pi
grande cataclisma della storia, molto diverso
da quanto ritenevano dovesse essere. Quella
stessa intellighenzia annota in modo inequivocabile Markevitch che si contraddistingue
per un profondo malcontento per tutto ci che
esiste, con unattrazione per il Nulla che prefi-
Taccuino tedesco
Dopo le critiche allItalia, arriva
uno spot antieuropeista della Spd
Il futuro del Festival di Bayreuth
I REGALI DELLA UE IRRITANO il pubblico e Schroeder fa da testimonial
Il polemico articolo dello Spiegel sui
bilanci truccati dellItalia, che ha provocato tanto clamore in questi giorni (e
persino le proteste del premier Massimo
DAlema), solo uno dei numerosi dello
stesso genere pubblicati dai principali
quotidiani tedeschi allindomani della caduta delleuro. Non ha, per esempio, usato giri di parole troppo sofisticati nemmeno la Sddeutsche Zeitung, con il titolo:
La palla al piede dellEuropa. Sar forse prematuro parlare di una campagna
anti italiana, ma la stampa tedesca non
ha esitato a trovare nellItalia il capro
espiatorio, a causa dello sconto sul deficit
concessagli. Un atteggiamento che pu ricercarsi nella storica diffidenza nei confronti del Belpaese, ma anche in un clima
di generale insicurezza che si sta diffondendo in Germania. La crescita rallenta,
sale la disoccupazione, diminuisce la fiducia degli imprenditori e i sondaggi indicano Spd e Verdi in picchiata. E per ripianare i buchi di bilancio si annuncia
una legge finanziaria tutta lacrime e sangue. Perch allora trattamenti di favore
per il partner italiano, si chiedono i tedeschi? Tenuto presente questo contesto,
passato invece inosservato allestero il
nuovo e insolito spot dei socialdemocratici diffuso in questi giorni: si ritrae in primo piano il cancelliere Gerhard Schroeder con accanto la frase virgolettata Noi
non vogliamo regali dallEuropa. Dovrebbe essere cos anche viceversa. Firmato
Spd. Una pubblicit per molti versi anomala, che si presta a diverse interpretazioni. A chi si rivolge? Si tratta di un segnale ai partner europei (oggi si apre il
vertice dellUe a Colonia), o di un messaggio che dovrebbe tranquillizzare i tedeschi circa le priorit del governo? Molti vi
trovano piuttosto la conferma che in Germania si stia preparando il terreno per
una politica che in futuro sar un po meno europeista che nel recente passato.
IL SOLSTIZIO DEGLI EXTERNSTEINE tra
nostalgici nazisti, hippy e mistica new age
Si avvicina il solstizio estivo (21 giugno)
e i tedeschi appassionati di esoterismo,
mistica pagana e new-age (ma anche hippies e neonazisti di ogni et, adoratori del
sole e semplici curiosi) si organizzano per
lappuntamento pi importante dellanno:
il raduno intorno agli Externsteine. Noti
anche come la Stonehenge tedesca, gli
Externsteine nella leggendaria foresta di
Teutoburgo presso Detmold, nel Nord Reno-Vestfalia, sono cinque imponenti rocce
in pietra arenaria alte fino a 38 metri che
si ergono maestose in una radura circondata da querce secolari; megaliti che risalgono al periodo cretaceo (cento milioni
di anni fa) che formano uno dei pi noti
luoghi di culto dei popoli celti e germani.
Un luogo sacro avvolto da mille leggende,
di cui la scienza non mai riuscita a chiarire la storia. Le incisioni runiche, le grotte, laltare e il sarcofago scavati nella loro
roccia: un mistero che dura da tempo immemorabile. E tutto questo nella stessa
selva che vide i germani decimare le legioni romane. Carlo Magno, fervido cattolico, ne viet persino laccesso per impedire la celebrazione di riti pagani, mentre
Heinrich Himmler, alla perenne ricerca
di simboli con cui esaltare le origini germaniche del popolo tedesco, vi fece invece officiare i riti di iniziazione degli ufficiali SS (e non un caso che lOrdine nero
stabil la propria sede nel castello di
Wewelsburg, a Paderborn, a pochi chilometri dagli Externsteine). Nel giorno del
solstizio, il primo raggio di sole passa suggestivamente attraverso i monoliti e segna
lavvento dellestate. Un momento magico
che ogni anno attira e unisce una sempre
pi folta e colorita folla di mistici.
GUERRA DI SUCCESSIONE in casa Wagner per chi diriger il teatro di famiglia
In casa Wagner, una Dinasty avvezza a
scandali e intrighi, si prepara la delicata
successione al decano direttore del celebre Festival di Bayreuth Wolfgang Wagner, il nipote del sommo artista, che in
agosto compie 80 anni. Secondo Die Welt
solitamente ben informato essendo il suo
direttore un fervente wagneriano il testimone passerebbe alla moglie Gudrun e
alla figlia Katharina. Una notizia che nel
mondo degli ammiratori di Richard Wagner desta al contempo preoccupazione e
sollievo. Nel caso di dimissioni del suo attuale direttore, il Festival verr infatti gestito per la prima volta da una fondazione
pubblica e c chi teme che si possa interrompere la tradizione di nominare alla
sua guida un discendente diretto del musicista. Mai pi una donna alla guida di
Bayreuth si era per detto dopo la gestione di Cosima, moglie del compositore.
Daltro canto, lunico discendente maschio, Gottfried Wagner, persona non
grata per le vigorose accuse di antisemitismo da lui rivolte alla famiglia e al suo illustre capostipite. E in alternativa rimangono solo candidature femminili: la musicologa Nike, nipote di Wieland (il fratello
di Wolfgang) oppure Eva (figlia di Wolfgang, nata dal suo primo matrimonio, e
che ha gi diretto lOpera londinese di Covent Garden).
IL FELTRINO
di Vittorio Feltri