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conflitto e divisione nelle coscienze. Accettare nei fatti la libert religiosa, lasciare libert di
scelta ai singoli sui temi etici, dovere di uno Stato moderno e laico. Quando una forza politica
prende a pretesto un simbolo religioso, come fa il consigliere Foti con il crocefisso, per marcare
unidentit nazionale o per affermare una superiore civilt, opportuno che i cittadini stiano
culturalmente in guardia.
La proposta del consigliere Foti ignora il principio di laicit, in genere proclamato fervidamente a
parole, aggirato nei fatti, nel nostro Paese. esattamente questa la cifra culturale della legge
proposta da Fratelli dItalia. La storia del nostro Paese ha visto molti politici impugnare il crocefisso
con scopi ben diversi da quelli proclamati: basta scorrere un testo di storia, o qualche recente
cronaca politica. Quando un simbolo religioso viene trascinato in unassemblea politica c per
da alzare bene le antenne perch gli esiti non sono in genere buoni n per i cittadini, n per la
politica e neppure per il simbolo, in questo caso il povero Crocefisso che ha tutto il diritto di
rimanere ed essere celebrato nei luoghi di culto.
Chiediamo dunque al Presidente della Regione Emilia Romagna, alla Giunta e al Consiglio
regionale di potenziare le politiche di integrazione e di assimilazione culturale. Di rafforzare
linformazione e la formazione sui diritti umani, sui principi della nostra Costituzione in
sede scolastica ed extrascolastica. Nessuno venga emarginato o dimenticato. Soltanto una
maggiore cultura e conoscenza possono arginare i vari fondamentalismi.
Auspichiamo inoltre che i Consiglieri e la Giunta della nostra regione considerino queste e le
molte altre ragioni della tolleranza, della laicit e della eguaglianza dei Cittadini quando
discuteranno della legge del consigliere Foti.
INIZIATIVA LAICA GIORNATE DELLA LAICITA
Reggio Emilia