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Milano
Sentenza del 30/01/2014 n. 934 - Comm. Trib. Prov. Milano Sentenza del 30/01/2014 n.
934 - Comm. Trib. Prov. Milano
Intitolazione:
Furto di identit - Presenza di denuncia-querela per furto di identit - E' onere dell'Ufficio impositore
provare la riferibilit al ricorrente dell'attivit contestata.
Massima:
Qualora il contribuente contesti la propria estraneit ai fatti contestati, per aver subito, da parte di ignoti un
furto della propria identit con utilizzo del nome e del codice fiscale e produca in giudizio copia della
denuncia-querela presentata contro ignoti alla Procura della Repubblica, compete all'Ufficio impositore
dimostrare la riferibilit al ricorrente dell'attivit contestata. In assenza di tale prova, l'atto impositivo deve
dichiararsi illegittimo.
Testo:
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REG.GENERALE
REPUBBLICA ITALIANA
N
7301/13
LA COMMISSIONE TRIBUTARIA
PROVINCIALE
SEZIONE 9
DI MILANO
riunita con l'intervento dei Signori:
02/12/2013
ore 09:30
SENTENZA
N
SARESELLA
WALTER
Presidente
CONTINI
PATRIZIA
Relatore
CONCONI
LUCIANO
Giudice
D
PRONUNCIATA lU:
S^JWi
D
D
DEPOSITATA IN
SEGRETERIA IL,
ha emesso la seguente
SENTENZA
- sul ricorso n. 7301/13
spedito il 29/07/2013
- avverso AVVISO DI ACCERTAMENTO n T9B07NI04554 IRPEF-ALTRO 2007
- avverso ATTO DI CONT n T9BCONI01899 IRPEF-ALTRO 2007
- avverso ATTO DI CONT n T9BCONI01901 IRPEF-ALTRO 2007
contro: AG.ENTRATE DIREZIONE PROVINCIALE I DI MILANO
proposto dal ricorrente:
RUSSO GENNARO
VIA MIANO A PISCINOLA 22 80145 NAPOLI NA
difeso da:
BOZZELLI AVV. GIANLUCA E GALATERI DI GEROLA AVV. F
CENTRO DIREZIONALE ISOLA E/3 80143 NAPOLI NA
pag. 1
Pagina 2
RGR n. 7301/13
- Russo Gennaro
- Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale I di Milano
Fatto e svolgimento del processo
Il ricorrente ha presentato tempestiva ed unica impugnazione avverso:
- l'avviso di accertamento
n. T9B07NI04554,
In diritto la nullit e/o illegittimit degli atti impugnati per omessa allegazione degli atti
presupposti, omessa e/o insufficiente motivazione, rilevando che nel caso di specie allo
stesso non sarebbe stato notificato il P.V. di C , citato in accertamento, di cui vengono
riportati, ai fini motivazionali, solo alcuni passi.
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La nullit degli atti impugnati per violazione della Legge 212/2000 per mancata
valutazione degli atti allegati durante la fase dell'accertamento per adesione.
Nel merito, l'inesistenza dei presupposti oggettivi e soggettivi degli atti allo stesso
notificati evidenziato che lo stesso, in sede di accertamento per adesione, si dichiar
disponibile ad una perizia calligrafica in riscontro delle eventuali risultanze su assegni o
deleghe bancarie riferite ai conti citati nel PVC, richiamato in accertamento, senza tuttavia
ottenere dall'Ufficio collaborazione.
Napoli
del Decreto legislativo 11 aprile 2011, n. 64, recante "Istituzione di un sistema pubblico di
prevenzione, sul piano amministrativo, delle frodi nel settore del credito al consumo, con
specifico riferimento al furto di identit", la Direzione V estende l'ambito dei suoi compiti
istituzionali in materia di prevenzione dei reati finanziari. In linea con le definizioni contenute
nella norma citata, per "furto di identit" si intende:
l'impiego, in forma combinata, di dati relativi alla propria persona e l'utilizzo indebito di dati
relativi ad un altro soggetto, nell'ambito di quelli di cui al punto precedente."
Nella stessa nota sono riportati i sistemi di prevenzione e gli obiettivi del sistema fra cui vi
quello di ridurre il contenzioso giudiziario sia in campo civile sia in quello penale.
Nel caso in discussione l'Amministrazione Finanziaria si limitata a negare valore di prova
alla denuncia-querela presentata dal ricorrente nei confronti di ignoti alla Procura della
Repubblica competente, limitandosi a sostenere che onere del ricorrente fornire la prova del
"furto di identit".
Il Collegio rileva che nel caso di specie la prova chiesta dall'Ufficio, in capo al ricorrente, di
fatto impossibile posto che presuppone che lo stesso fornisca i dati del soggetto, ad esso
sconosciuto, che avrebbe utilizzato indebitamente la sua identit.
Il Collegio rileva altres che l'Ufficio non ha prodotto il P.V.di C. posto a base degli atti
impugnati ne, a fronte delle eccezioni del ricorrente, ha fornito im qualsiasi documento volto
a provare la riferibilit al ricorrente dell'attivit contestata.
In assenza di tali allegazioni la citata denuncia - querela presentata dal ricorrente alla Procura
della Repubblica elemento sufficiente per accogliere il ricorso avverso gli atti impugnati.
La materia trattata costituisce giusto motivo per compensare fra le parti le spese del presente
grado di contenzioso. Non sussistono elementi per la condanna ex art. 93, 3 comma epe,
chiesta dal ricorrente.
P.Q.M.
La Commissione accoglie il ricorso. Spese compensate.
Milano, 02.12.2013
Il Relore estensore
II Presidente
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