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Domanda n° 163
Domanda n° 164
Risposta. - Non vi è che una vita nell'Universo: quella di Dio. "In Lui
viviamo, ci muoviamo e siamo". Non solo noi stessi, ma tutto ciò che
vive è manifestazione di Dio. Noi siamo chiamati anche a diventare
creature simili a Lui; ma, fino a che distruggiamo brutalmente le
forme di altri esseri, ritardiamo il nostro avanzamento. Il nostro
corrispondente ha ragione di dire che gli animali sono nostri fratelli…È
triste, pertanto, constatare che, invece di prenderci cura di essi, di
ispirare loro fiducia e amore, a forza di distruggerli incutiamo loro
terrore. La paura che abbiamo della vita microscopica sotto forma di
bacilli, impossibili a distruggerli col fucile e il coltello, non sarebbe
forse una giusta retribuzione che ci viene imposta?
Per quanto riguarda gli insetti nocivi e i rettili, si può dire che
essi sono, in molti casi la materializzazione dei nostri cattivi pensieri e
il risultato delle nostre abitudini immorali. La scienza ha dimostrato
come possiamo sbarazzarcene con misure sanitarie - almeno entro
certi limiti, senza che sia necessario ucciderli. I grandi rettili non sono
dannosi come si pensa. Nelle Indie, dove la popolazione indigena ha
sempre avuto un atteggiamento benigno, rifiutandosi di uccidere
anche la minima creatura, si possono vedere dei serpenti velenosi
strisciare fra i fedeli senza far loro il benché minimo male. Se noi
coltiviamo il medesimo atteggiamento di spirito verso le creature
inferiori, esse impareranno presto ad avere fiducia in noi invece di
temerci. In alcune storie di viaggi si racconta di marinai i quali,
essendo sbarcati su isole deserte, vi trovarono uccelli completamente
ignari della paura. Ma quando molti di essi vennero uccisi dai barbari
invasori, gli altri appresero a fuggire all'avvicinarsi dell'uomo.
Anche noi abbiamo contribuito a trasformare degli esseri umani
in bestie da preda (diamo loro il nome di ladri, banditi), Essi spiano i
loro simili per rubarli, spesso per ferirli, talvolta per ucciderli. In parte,
ciò deriva dal modo come li abbiamo trattati, con la diffidenza ispirata
dalla paura. Se la nostra anima fosse colma di amore, noi non
proveremmo terrore, perché "l'amore perfetto scaccia ogni timore" e
se non avessimo paura, nulla avrebbe la forza di farci del male.
Infatti, l'essenza della paura e l'atteggiamento fiducioso sono una
protezione maggiore del revolver e di tutti i chiavistelli. Per questa
ragione dovremmo coltivare un'attitudine amorevole verso tutto ciò
che vive e cessare dall'uccidere gli animali a milioni per nostro
nutrimento o per diletto - la più odiosa forma di crudeltà. Un
atteggiamento amorevole verso i nostri simili creerebbe in essi
sentimenti dello stesso genere. Serrature e armature diverrebbero
presto superflue. Ci lamentiamo delle grevi tasse necessarie a
mantenere salde, forze di polizia e funzionali meccanismi di giustizia,
prigioni e penitenziari, ma tutte queste istituzioni scomparirebbero
come per incanto, se noi sostituissimo il timore con l'amore. La Bibbia
ci dipinge il tempo in cui il leone e il bue, il bambino e il serpente
velenoso giocheranno insieme in pace. Questo non è un sogno vago,
perché le bestie da preda non sono mai state carnivore. In un lontano
passato, l'uomo ha esercitato un'influenza sul loro sviluppo. In
avvenire sarà suo compito cambiare le condizioni nelle quali si trovano
ora.
Domanda n° 165
Domanda n° 166
Domanda n° 167
Domanda n° 168
Risposta. - Tutto ciò che vive è lo spirito, che non ha inizio né fine,
CHE È.
Ma il nostro corrispondente vuol probabilmente dire: sussistono sotto
forma di animali? A questa domanda risponderemo "SÌ", Essi
perdurano sotto questa forma per un tempo più o meno lungo,
secondo il loro stadio di evoluzione, in un corpo del desiderio fatto
della sostanza del Mondo del Desiderio. Anche gli insetti che ci capita
di schiacciare sul marciapiede possono essere visti dal chiaroveggente
nella loro forma per alcuni istanti; lo spirito, poi, torna subito alla
sorgente centrale dello Spirito-gruppo. Nel caso di un cavallo, di una
mucca o di altro animale superiore, più coscienti, rimangono un tempo
più lungo nel Mondo del Desiderio. Come esempio, citeremo un caso
che ha attirato qualche anno fa, l'attenzione del mondo intero quando
il romanziere inglese, Rider Haggard, pubblicò un sogno strano da lui
fatto.
Egli possedeva un cane al quale era molto affezionato. Una
notte sognò che il cane andava da lui, manifestando ansia e paura e
invitandolo a seguirlo. Nel sogno lo seguì fino ad un ruscello. Là in
mezzo ai giunchi, il cane mostrò al padrone il proprio cadavere, con
nello sguardo, un muto appello patetico.
Quando Rider Haggard si svegliò, al mattino seguente, gli tornò
alla memoria il sogno nel modo più chiaro, ma non vi fece ulteriore
attenzione fino a che, più tardi, durante il giorno, si accorse che il
cane mancava. Dopo vane ricerche nelle vicinanze immediate, Rider
Haggard si recò nel posto che aveva visto in sogno. Là trovo, tra i
giunchi, il corpo del cane, nell'identica posizione vista durante il
sogno. Beninteso non cercò nessuna spiegazione. Per lui era
un'esperienza curiosa, niente più. Per l'occultista, è chiaro che il cane
intelligente, essendo morto e trovandosi nel Mondo del Desiderio, era
andato di notte dal padrone, allora al di fuori del corpo fisico, e l'aveva
condotto sul posto dell'incidente per ottenere assistenza e luce.
Domanda n° 169
Domanda n°170