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Erreplast: eccellenza campana targata Conai

Un fiore allocchiello nel campo del riciclo della plastica, Erreplast si colloca in un territorio
disagiato e lo riabilita. Grazie anche al sistema Conai

Uneccellenza nel campo del riciclo nel cuore della Campania. Si tratta dello stabilimento di
SRI Erreplast di Caserta, visitato recentemente da Rinnovabili.it in un incontro stampa
organizzato dal Conai (Consorzio nazionale imballaggi). stata unoccasione per
accendere i riflettori su un esempio virtuoso del processo di lavorazione della plastica, uno
dei 6 materiali dei quali Conai garantisce le attivit di riciclo e recupero.
Il sito una vera e propria eccellenza campana: unico nel suo genere, rappresenta un
moderno sistema industriale in grado di garantire alta efficienza dei
processi, tracciabilit dei flussi e massima valorizzazione dei rifiuti di imballaggi. Il
presidente, Antonio Diana, figlio di quel Mario Diana assassinato dalla Camorra. Lo
stabilimento occupa una superficie di 68.500 metri quadri, e limpianto al suo interno ha
una capacit di selezione dei rifiuti di imballaggi in plastica, alluminio e acciaio pari
a 80.000 tonnellate lanno. La selezione dei rifiuti in vetro raggiunge invece le 40 mila
tonnellate annue.
Erreplast uno dei principali produttori europei di PET riciclato (RIPET), con una
capacit di trattamento di oltre 2.500 chili lora e una capacit di riciclo di oltre 20.000
tonnellate/anno. Le scaglie di PET riciclato vengono suddivise dopo il primo
trattamento per tipologia di colore: incolori, miste/azzurrate, azzurrate e colorate. Il
mercato di sbocco del RIPET quello della fibra poliestere. Aziende che producono
tappeti, moquettes, imbottiture, coperte, non-tessuto, geotessile, si riforniscono di questo
materiale per le loro lavorazioni. Un altro mercato, in grande espansione, quello
della produzione della lastra di poliestereper la realizzazione di blister, contenitori,
cartelline, raccoglitori, buste a soffietto, nastri, cancelleria e molto altro. La nuova
normativa europea, che consente il bottle to bottle, apre nuovi scenari per il RIPET,

che ora pu essere impiegato anche nella produzione di nuove bottiglie o imballaggi a
contatto con gli alimenti.
Limpresa offre lavoro a 125 dipendenti, che lavorano rifiuti provenienti dalle 5 province
campane (il 54% soltanto da quella di Caserta), pi un 4% proveniente da fuori regione.
Una realt i cui benefici ambientali sono quantificati in quasi 80.000 (79.500)
tonnellate di CO2 equivalente risparmiate, 860 automezzi di cui si evitato lutilizzo,
nonch nel risparmio di rifiuti pari alla superficie di 240 campi da calcio.

A indirizzare lattivit, svolgendo il ruolo di garante dei risultati di recupero dei 6 consorzi
dei materiali (acciaio/Ricrea, alluminio/Cial, legno/Rilegno, plastica/Corepla, vetro/Coreve)
il sistema Conai, a cui aderiscono oltre un milione di imprese. I dati del 2013 raccontano
che il recupero complessivo (riciclo pi recupero energetico) ammonta al 77.5%, che
significa 8 milioni 753 mila tonnellate recuperate sugli 11 milioni 300 mila tonnellate
immesse al consumo. Vengono, in altre parole, recuperati 3 imballaggi su 4, mentre nel
1998 erano soltanto 1 su 3. Superato quindi lobiettivo imposto dalla normativa italiana ed
europea, anche tenendo conto soltanto del dato sul riciclo dei rifiuti di imballaggio, che
vanta 7.6 milioni di tonnellate riciclate pari al 67.6% dellimmesso al consumo.
Il sistema consortile, inoltre, ha rinnovato ad aprile laccordo quadro con lAnci per lo
sviluppo della raccolta differenziata. Tale accordo, in vigore dal 99, nel 2013 ha permesso
di erogare contributi ai Comuni per 350 milioni di euro, che potrebbero diventare 400 con
il nuovo accordo.
Fonte: Rinnovabili.it

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