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Energia dal mare: il progetto ISWEC firmato Eni

Il progetto pilota Inertial Sea Wave Energy Converter realizzato da Eni con il Politecnico di Torino
(PoliTO) e Wave for Energy (spin-off del PoliTO) avvicina al mercato la tecnologia per produrre
energia dal mare

L’Inertial Sea Wave Energy Converter – Credit: Eni

L a sostenibilità per la produzione di energia è diventata nell’ultimo periodo una delle principali
driving force che caratterizzano le politiche energetiche delle nazioni, spinta anche dalla crescente
sensibilità verso il tema del Climate Change. Per ridurre le emissioni di gas serra, come noto,
sarebbe necessaria una transizione energetica senza precedenti che sposti in pochi
decenni il baricentro del sistema energetico dalle fonti fossili a q uelle rinnovabili. Sole e vento sono
al momento le risorse più utilizzate per centrare l’obiettivo; il mare possiede grandi potenzialità , ma
è necessario ancora sviluppare una tecnologia in grado di sfruttarlo in maniera efficiente ed
economicamente praticabile.

Energia dal mare: il progetto pilota di Eni al largo di Ravenna


In q uest’ottica, Eni è da alcuni anni in prima fila nella ricerca e nella messa a punto di
tecniche per lo sfruttamento dell’energia maremotrice
maremotrice. Dal M arzo di q uest’anno, a Ravenna
è in funzione un primo progetto pilota, l’ l’Inertial
Inertial Sea Wave Energy Converter ((ISWEC ISWEC
ISWEC)) con
capacità nominale di 5 0 k W. L ’impianto si trova nel M are A driatico al largo di Ravenna ed è stato
realizzato grazie al sodalizio tra Eni e il Politecnico di Torino (PoliTO ) e Wave for Energy
Energy,, uno
spin-off del Politecnico di Torino
Torino. L ’iniziativa rientra in un più ampio piano di collaborazioni tra il
gigante energetico e le principali università del Paese, tutte mirate a condividere competenza
tecnologica, industriale e commerciale e favorire una concreta integrazione tra mondo accademico
ed impresa.
Il mare è potenzialmente la più grande fonte di energia rinnovabile al mondo: le più recenti
stime q uantificano in 2.7 -3 TW la capacità globale disponibile. Q uesta enorme q uantità di potenza
è tuttavia al momento sostanzialmente inutilizzata. L ’innovativo sistema targato Eni si presenta
come una struttura flottante ancorata al fondale ed è in grado –attraverso l’effetto inerziale reattivo
di un giroscopio –di convertire il beccheggio oscillatorio dello scafo indotto dal moto delle onde.
Q uesta sorta di “ culla dell’energia”riesce ad adattarsi alle condizioni marine mantenendo una
elevata efficienza nel non semplice processo di conversione energetica.
L ’impianto inoltre, è integrato in un sistema ibrido smart grid che include fotovoltaico e batterie di
stoccaggio energetico per una generazione contemporanea da solare e moto ondoso unica al
mondo.

Eni insieme a CDP, Fincantieri e Terna per implementare il progetto su scala industriale
N ell’A prile 201 9 è stato poi firmato un accordo non vincolante tra i vertici di Eni, Cassa
Depositi e Prestiti, Fincantieri e Terna per lo sviluppo ulteriore e la futura trasformazione
di ISWEC in un progetto realizzabile su scala industriale. L ’intesa mira ad unire le
competenze di ciascuna delle società nei rispettivi ambiti: l’esperienza in campo energetico di Eni,
le competenze economico-finanziarie di CDP e il k now -how di Fincantieri e Terna in progettazione
esecutiva, costruzione e ricerca di soluzioni energetiche sostenibili.
I termini dell’accordo prevedono una prima fase di studio ed ingegnerizzazione della costruzione
partendo dal dispositivo ISWEC; da q ui si dovrebbe arrivare alla progettazione e
realizzazione (entro il 2020) di un primo sito operativo collegato alle piattaforme
estrattive offshore Eni Eni. È prevista parallelamente la valutazione dell’estensione del progetto ad
alcuni siti di particolare interesse strategico nel Paese. U n esempio sono le aree marine in
prossimità delle isole minori, energeticamente off-grid per definizione. Con l’aiuto di impianti come
ISWEC, q ueste zone –la cui alimentazione energetica principale spesso è ancora
rappresentata da gruppi elettrogeni diesel –vedrebbero finalmente erogare energia elettrica
completamente rinnovabile per soddisfare il loro fabbisogno.
L a buona riuscita del piano con una implementazione industry-w ide del progetto pilota ISWEC,
potrebbe contribuire alla decarbonizzazione delle attività O il& G as offshore di Eni, trasformando
piattaforme a fine vita in hub per la produzione sostenibile di energia.

Rinnovabili.it
Redazione
www.rinnovabili.it

Fonte: Rinnovabili.it

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