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2013-2014)
r NF
m p a = Fi
i =1
NF
F lasommatoriadelle
i =1
forzecheagisconosullaparticella.
Nella trattazione che segue, almeno in fase iniziale, le particelle verranno ipotizzate di forma
perfettamentesfericaanchese,nelleemissionireali,raramenteilarticolatosipresentacometale.
2.1.1 La forza di attrito
Una particella che si muove in un mezzo fluido soggetta ad una forza, dovuta alla viscosit del
mezzostesso,chesiopponealsuomoto.
Perparticellesfericheinariataleforzadatada:
2
r
D p r r
F = C D
v U v U
2 4
dove:
r
F
Forzadiattrito,[N]
CD
Coefficientediattrito,[]
Densitdellaria,[kgaria/m3aria]
D p2 4
Superficiedimpattodellaparticellasferica,[m2]
r
=
U
r
=
v
r r
( v U ) =
Velocitdell'aria,[m/s]
Velocitdellaparticella,[m/s]
Vettorevelocitrelativa( v r ),[m/s],dellaparticellarispettoalmezzogassoso
r
vr
i (vx U x ) + j (v y U y ) + k (vz U z ) = i vr , x + j vr , y + k vr , z
v U
[(v
U x ) + (v y U y ) + (vz U z )
2
] = [v
2 0.5
2
r,x
+ vr2, y + vr2, z
0.5
Modulodellavelocitrelativa
Ilcoefficientediattrito(odiDrag), CD ,unafunzionedelnumerodiReynoldsovverodeltipodi
regimedimotodellaparticella.LesueespressionitipichevengonoriportateinTabella2.1.
IX
Tabella2.1.Espressionidelcoefficientedattritoinfunzionedeltipodiregimedimoto(numerodi
Reynolds).
TipodiRegime
NumerodiReynolds
Coefficientediattrito
Stokes
Re<1
24/Re
Transizione
1<Re<103
Variabile
Newtoniano
103<Re<105
0.4
( CD )
Per numeri di Reynolds inferiori a 105 il coefficiente di attrito pu essere ricavato dalla formula
empirica:
CD = 0.4 +
24
6
+
Re 1 + Re 0.5
con:
Re =
Dp v U
N.B La formula empirica del fattore di attrito composta da una combinazione di termini
esprimenti comportamenti asintotici di regime. Il primo termine rappresenta il contributo del
regime turbolento (0.4), il secondo quello relativo al regime laminare (24/Re), mentre il terzo
esprimequellodovutoallatransizionetraidueregimilimite.
Si deve notare che nel calcolo del numero di Reynolds, Re, compare la velocit relativa aria
particellamentreladensitelaviscositdinamicasonoquelledelmezzogassosoditrasporto.La
viscosit dinamica dell'aria ( ) inoltre funzione della temperatura ( T ) e pu essere calcolata
conlaformulaempirica:
8 P
dove:
laviscositdinamicadellaria;
I unacostanteparia0.499;
ladensitdellaria;
P lapressionedellaria.
Assumendol'ariacomeungasperfettolasuapressionepuessereespressainfunzionedellasua
densit, della costante cinetica dei gas, R, del suo peso molecolare, M [kg/kmol], e della
temperaturaT[K],attraversolaleggedeigasperfetti:
P = (R M ) T
Incondizionistandard(P=1atm,T=25C)siottieneche:
M
= 0.0667 (m)
8 2 T R
Analizziamoquestorisultato.
Lordinedigrandezzadelliberocamminomedio dicirca100nm.Qualperladimensione
media di una particella daria? Laria formata prevalentemente da azoto e ossigeno.
Consideriamo come rappresentativa della generica molecola di aria una molecola di ossigeno. La
& ,peruningombrodellamolecoladiossigenopariacircail
lunghezzadellegameO=Odi1.21 A
doppio.Cisignificachelordinedigrandezzadelledimensionilinearidiunamolecoladiossigeno
dicirca0.1nm.
Le particelle daria percorrono cio una distanza 1000 volte superiore alla loro dimensione
caratteristicaprimadientrareincollisionetraloro.
relazione:
0.5
P T
(T , P ) = 0 0
0 P T0
doveipedici0siriferisconoallecondizionistandard.
Perparticellediinquinantecondiametropigrandediilfluidoconsideratoallastreguadiun
mezzo continuo (le particelle di inquinante non si accorgono delle particelle daria circostanti),
mentre per particelle che hanno un diametro comparabile od inferiore rispetto a questa
assunzione non pi vera. In tal caso infatti le particelle di inquinante possono muoversi, o
scivolare,liberamentetraleparticellediariaepertantoilmotochesioriginadefinitodiSLIP
FLOW.
IlparametroutilizzatoperdistinguereidiversiregimiinnumerodiKnudsen( K n ),definitocome
ilrapportotrailliberocamminomedioedildiametrocaratteristicomediodelleparticelle.
XI
La Tabella 2.2 riporta, nel caso di particelle di tipo sferico, i diversi tipi di regimi di moto che
possibileincontrareasecondadelvaloredelnumerodiKnudsen.
Tabella2.2.TipidiregimedimotoalvariaredelnumerodiKnudsen.
Kn =
Dp
Tipodiregime
K n >10
SlipFlow
10> K n >0,1
Transizione
K n <0,1
Continuo
Nel trattamento dei reflui industriali alcuni inquinanti (fumi, smog, particelle fini) rientrano nei
regimi di transizione e slip flow ( il caso del articolato iperfine ed ultrafine, dimensioni
caratteristiche1100nmnucleidiAitken);inquestocasonell'equazionecheesprimelaforzadi
attrito deve essere introdotto un fattore che tenga conto dello slipflow (fattore correttivo di
Cunnigham).
IlfattorecorrettivodiCunnighamvienegeneralmenteespressodallaseguenterelazione:
0.55
=funzionedelrapporto
C = 1 + K n 2.514 + 0.8 exp
Dp
K n
EpossibilenotarecomepiilnumerodiKnudsenelevato(particellediinquinantepiccole)piil
fattoreCelevatoeviceversa.
L'equazionecheesprimelaforzadiattritodivienediconseguenza:
2
r
CD D p r r
F =
v U v U
C 2 4
ovveroinregimediSLIPFLOWlaforzadiattritosviluppatasulleparticellediinquinantedalmezzo
gassosoinferiorerispettoalcasodiregimeCONTINUO.
2.3 EQUAZIONI DI MOTO DI UNA PARTICELLA
Poichladensitdiunagenericaparticellasolidaoliquidacirca1.000volteladensitdell'aria
possibile trascurare la spinta archimedea nellequazione di bilancio delle forze agenti sulla
particelladiinquinante;l'equazionedimotodellasingolaparticellapuperciesserescrittacome:
r
2
D 3p
D 3p
r
dv
CD D p r r
U
+
p g
dt
C 2 4
6
6
che esprime come la variazione della quantit di moto della particella sia dovuta allazione
combinatadellaforzadiattritoedellaforzapeso.
XII
vs = v y
N.BEstatoconsideratounsistemadiriferimentocartesianoortogonaleincuilassedelleordinate
rivoltoversolalto,quellodelleascisse,percomodit,rivoltoversodestra(v.Figura2.1).
y
x
Figura2.1.Sistemadiriferimentocartesianoortogonale.
Considerando il moto di piccole particelle sferiche, per le quali Re < 1 (regime di Stokes o
laminare),sihacheilfattoredattritoesprimibilemediantelaleggediStokes:
cD =
24
24
=
Re D p vs
Poich l'equazione precedente deve essere risolta solo per la componente verticale della velocit
dellaparticellapossibilescrivere:
D 3p
2
3
dv s
24
1 D p 2 D p
p
=
vs +
p g
D p vs C 2 4
6
6
dt
Dacuisiricava:
dv s
18
= 2
vs + g
dt
Dp p C
Cheponendo:
p D p2
18
Diviene:
dvs
v
=g s
dt
C
XIII
vs (t ) = C g 1 exp
C
Pert>>siraggiungelastazionariet.
vs = C g = const
2.3.2 Moto di una particella in un flusso di gas
Consideriamo una particella che si muove in una corrente di gas le cui componenti della velocit
sonoquellasecondol'assexesecondol'assey.
r
r
dv
3 C r r
= D
v U v U + j g
dt
4 C p D p
RicordandocheinregimediStokes:CD=24/Re,sostituendoesemplificandosipossonoscriverele
dueseguentiequazioni:
(v U x )
dv x
= x
C
dt
dv y
dt
(v
U y )
+g
t
t
+ U x 1 exp
vx (t ) = vx , 0 exp
C
C
t
t
g C 1 exp
v y (t ) = v y , 0 exp
C
C
Pert>>siraggiungelastazionariet:
vx = U x
vy = g C
ovverolaparticellatendeamuoversiindirezioneorizzontaleconvelocitpariaquelladella
corrente gassosa di trasporto, mentre in direzione verticale si muover con una velocit
pariallavelocitlimitedisedimentazione.
XIV