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Come uscire dalla crisi? Buoni produttori, buone istituzioni.

di Carlo Rossi
http://chiarodiluna-karl.blogspot.it/2014/11/come-uscire-dalla-crisi-buoni.html

Il dibattito sulla crisi continua ad avvitarsi intorno ai temi del debito, pubblico
e privato, della sua monetizzazione, del deficit, del rapporto di cambio tra le
valute, della deflazione/inflazione.
Occorre essere chiari: la sistematica monetizzazione del debito appare misura
da apprendisti stregoni. Pu produrre un' inflazione incontrollata, che
avvantaggerebbe i grandi debitori, lo stato prima di tutti, e gli speculatori. Gli
altri vedrebbero ridotti i loro redditi e i loro risparmi. Inoltre
comprometterebbe una corretta allocazione delle risorse e degli incentivi.
Non verrebbero premiati i pi capaci ed efficienti.
Altrettanto evidenti, ancorch taciuti, sono i veri effetti della svalutazione
della moneta da molti auspicata. Una moneta serve non solo per vendere, ma
anche per comprare. Materie prime, energetiche e non, semilavorati e
tecnologia di consumo di buona qualit dovrebbero essere importati a prezzi
reali immutati, cio a caro prezzo con moneta svalutata. In realt sarebbe
ridotto il valore soltanto del lavoro e dei risparmi nazionali. Inoltre
provvedimenti analoghi sarebbero adottati dai paesi concorrenti. Dunque
neppure la svalutazione e l' uscita dall' euro possono salvarci.
Meglio riflettere sui fattori di una crescita sana e sostenibile: capitale umano,
investimenti privati, pressione fiscale, istituzioni economiche. Occorre
ricostruire le principali agenzie educative, rendendole capaci di formare
cittadini responsabili e dotati di una buona formazione tecnica, scientifica e
matematica. E' urgente diminuire la pressione fiscale, riducendo la spesa
pubblica e ricorrendo ampiamente a strumenti previdenziali privati. Bisogna
allargare il ruolo del mercato e aprire professioni e servizi alla concorrenza. E'
necessario combattere a fondo concorrenza sleale, corruzione, criminalit
organizzata, capitalismo clientelare.
Soltanto buoni produttori possono essere buoni consumatori. E buoni
produttori possono nascere e prosperare solo con istituzioni favorevoli, in una
societ fortemente caratterizzata dalla certezza del diritto. Un vasto
programma, soprattutto nella economia globalizzata, che per non produrre
effetti perversi deve convergere su modelli virtuosi. Ma le illusioni, la vuota
retorica e il disprezzo dei fatti non rappresentano una valida alternativa.
Stiamo affidando a giovani non educati a sostenerla un' Italia in declino,
segnata da un degrado che solo massicce dosi di verit possono arrestare.

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