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MimoNatta

CREDEREECAPIRE

Incopertina:RitrattodelParmigianino

CREDERE E CAPIRE
Di recente si valorizza laccostamento di due temi apparentemente
opposti: Fede e Ragione, che devono essere ritenute complementari.
Infatti l'una ha bisogno dell'altra; perci viene asserito dalle pi alte
personalit religiose e scientifiche che necessario un metodo di ricerca
che conglobi lunit del sapere in ununica visione, pi semplice possibile
esaminando e confrontando tutto ci che i sensi umani possono percepire.
Occorre per purificare i nostri cuori per trovare la Verit!
La Fede nasce innanzitutto dall'ascolto della Parola di Dio, che ci
viene trasmessa per Grazia divina, dalla voce di un Sacerdote o leggendo
le Sacre scritture.
Un giorno cercavo Ges, lo imploravo e continuavo a domandargli:
O mio Ges, dove sei andato ad abitare? Si dice nellalto dei Cieli,
seduto alla destra del Padre, ma c' urgente bisogno di Te qui sulla
Terra! Aprendo il Vangelo, trovai la risposta: Se uno mi ama,
osserver la mia Parola e il Padre mio lo amer e Noi verremo a lui e
prenderemo dimora presso di lui (Gv14,23). Subito dopo percepii la sua
voce che diceva: Fratello, Noi abitiamo dove ci si lascia entrare, ma
troviamo difficilmente dimora qui sulla Terra. Cerca di rendere libera,
pulita e adorna la tua casa per poterci sempre ospitare.
Allora, commosso perch il Vangelo era stato chiaro e pi che
convincente, risposi cos: Mio Dio, ti ho conosciuto grazie alla Tua
Parola, la cui forza, perfezione e Verit sono la tua firma e danno
certezza della Tua provenienza. Il bello che posso rileggerti quando
voglio, a mio piacimento; e ogni volta che ti leggo, ti rivedo, o mio Dio,
folgorante nella Tua onnipotenza, e sento lo sguardo di un Padre, ad un
tempo autoritario ed amoroso. In segno di riconoscenza e obbedienza mi
impegno a compiere la Tua volont. Il Tuo giogo infatti dolce e il tuo
carico leggero.
Nessun essere umano avrebbe mai concepito certe risposte date dal
Tuo Cristo, come: Chi di voi senza peccato, scagli per primo la pietra
contro di lei (Gv 8,7), oppure: Rendete a Cesare quello che di Cesare
e a Dio quello che di Dio (Mc12,13-17). Nessun essere umano
avrebbe mai osato dire: Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai
conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre (Gv14,9).
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Solo Dio stesso, disceso sulla Terra, poteva predicare e mettere in


pratica certi princpi e certe regole, che erano al momento e sono tuttora
in pieno contrasto con l'itinerario egoistico di vita che l'uomo abituato
a percorrere dall'inizio della sua esistenza. Nessuno prima di allora si
sarebbe mai sognato di amare il proprio nemico, di pregare per lui, di
porgere l'altra guancia e di offrire la propria vita per tutti, buoni e
cattivi!
Ho imparato a credere, perch ragionando, mi son reso conto che mi
stata comunicata l'unica Verit inerente al giusto modello di vita e a come
metterlo in pratica. La Fede nasce nell'incontro col Dio vivente e per prima
cosa l'uomo deve ripristinare il suo rapporto con Lui, che ci chiama e ci
svela il Suo amore, su cui possiamo poggiare per essere saldi e orientare il
nostro cammino nel tempo. Occorre credere per capire ulteriormente.
Beato chi crede senza aver visto! (Gv20,29). Solo allora troveremo le
risposte che riguardano la nostra esistenza e capire che la vita ha un senso.
Gibran scrive: "Il velo che ci appanna gli occhi verr sollevato dalle
mani di chi l'ha tessuto, e l'argilla che ci ottura le orecchie verr forata
dalle dita che l'hanno impastata". Ges disse: "Guardatevi dal lievito
dei farisei, che l'ipocrisia. Non vi nulla di nascosto che non diventi
infine manifesto, e di segreto che non sia conosciuto e non venga in
chiaro" (Lc. 12,1-2). "Se rimarrete fedeli alla mia parola sarete davvero
miei discepoli; conoscerete la Verit e la Verit vi far liberi" (Gv 8,32).
Ma liberi da che cosa? Liberi dal peccato! Con limpegno costante prima o
poi avremo come ricompensa lilluminazione per capire che: Questo lo
posso fare, quello no"; "Questo lo devo fare, quello no! Sei veramente
libero/libera quando liberamente poni un giusto limite alla tua libert,
limite dettato dalla vera legge dell'amore.
giusto mettere in libera discussione teorie religiose o scientifiche
con l'intento di renderle certe. Popper dice: Io posso aver torto e tu
puoi aver ragione, ma per mezzo di uno sforzo comune possiamo
avvicinarci alla verit.
Occorre anche capire per credere, per saper distinguere il bene dal
male, discernere la Verit dalla menzogna e i veri profeti da quelli falsi.
Tutto ci che non pu essere sostenuto da valide ragioni, non degno di
esser considerato n creduto.
giusto credere a determinate verit impostate su una logica convincente, anche se non sono pienamente dimostrabili perch trascendenti.
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Questa posizione negata dal Relativismo, corrente filosofica che rende


vana la libera discussione, negando l'esistenza di verit assolute, oppure,
ammettendo che esistano, rende difficoltosa la possibilit di giungere a una
loro definizione convincente e definitiva, rendendoci dubbiosi, critici,
confusi, scettici e inconcludenti.
Per cui chiedo al lettore di accettare una Verit di Fede indiscutibile: Dio Amore. Se non si crede che Dio sia Amore, inutile
credere che Dio esista! L'amore di Dio, filo conduttore del divino
disegno della creazione, intessuto di Giustizia e Misericordia e risolve
ogni problema che si pone sul nostro cammino. Senza Dio procediamo a
tentoni come ciechi senza bastone.
Ora riporto lestratto di un articolo scritto nel maggio 2005 dallo
scienziato Antonino Zichichi su "Famiglia Cristiana" intitolato "Non
tutto relativo": "La scienza non vuole che si cancelli Dio. Al contrario,
porta alla scoperta della logica che regge il creato. Quando Galileo
Galilei formul per primo al mondo il principio di relativit, loggetto non
erano i valori della cultura, ma le velocit dei corpi materiali. La scienza
dice che esistono siarealt relative sia realt assolute. Nel passato
tanti scienziati come Galilei e Fermi subirono ingiustizie. Poi Einstein
enunci la teoria della relativit ristretta e della relativit generale. La
crescita della conoscenza ha le sue radici nelle scoperte scientifiche che
vengono dal totalmente inaspettato e cio da Colui che ha fatto il
mondo, non dal conflitto tra linee diverse di ricerca scientifica. Queste
linee esistono fintanto che un determinato problema non sia stato ancora
capito".
Il mistero rimane mistero finch non svelato. Qual il problema?
Limportante che gli sforzi e le azioni compiute dalluomo siano
conformi al progresso e al benessere della persona singola e dellumanit
intera. Nel progetto divino ogni cosa stata creata e si evolve secondo un
principio armonico di perfezionamento (comprese le mutazioni da
adattamento). Nel comportamento umano le mutazioni avvengono per
leliminazione progressiva del male e del disordine tratti dalle esperienze
negative.
Contro il determinismo, "il nostro futuro aperto" (come dissero
Erasmo e Popper); perci dipende anche da noi, dico anche, perch Dio
agisce indirizzandoci silenziosamente ed efficacemente verso il suo
progetto, ma ci lascia completamente liberi di aderirvi oppure no.
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Il linguaggio di Ges molto simbolico, come attesta luso sistematico


delle "parabole". Il significato di simbolo (dal verbo "symballein")
quello di: "sintetizzare, raccogliere, riunire, unificare, congiungere,
spiegare e concludere" per instaurare amore e concordia tra le genti; il
vocabolo contrapposto a "simbolo" "diavolo" (dal verbo "dyaballein"),
che vuol dire separare, opporre, calunniare, confondere.
Il termine diavolo giustamente attribuito a satana, poich egli cerca
in tutti i modi di nascondersi, di ingannare e disperdere la verit per
instaurare odio e discordia tra le genti.
Nel nostro smisurato egoismo noi vorremmo conoscere subito e
perfettamente il mistero della creazione e con quale criterio Dio agisce nei
nostri confronti, poich i Suoi disegni sono diversi dai nostri. Vorremmo
capire perch Lui in certi casi non interviene o, se interviene, lo fa in
maniera incomprensibile, tanto che molti pensano che Dio non esista o che
se esiste non buono! Non comprendiamo perch Egli se ne stia nascosto,
senza capire che lo fa per non interferire sul nostro libero arbitrio: per
lasciarci liberi di aver fede oppure no, liberi di ubbidirlo oppure no.
Per provare la nostra fede, permette che siamo tentati dal demonio,
ma in misura sempre inferiore alle nostre forze, indicandoci anche la via
duscita.
Dio immensamente buono, ma anche esigente.
SantAgostino ricorda che: Chi ti ha creato senza di te, non pu
salvarti senza di te. Anche se Dio concede a qualcuno grazie di predilezione, nessuno mai presuma di salvarsi senza merito. Sarebbe un peccato
contro lo Spirito Santo, non perdonabile! Infatti a chiunque venga dato
molto, molto sar richiesto (Lc 12,48).
La Fede importante perch ci permette di testimoniarla con le
nostre azioni, rendendoci partecipi al progetto divino di salvezza.
Dio non ci vuole schiacciare con l'evidenza assoluta: ci d tanta luce
quanto basta per credere e tanta oscurit quanto basta alla nostra libert,
perch credere sia un atto di libert (Carlo Maria Martini). "Libero
non colui che fa ci che vuole, ma colui che nella possibilit di fare ci
che deve" (Lord Acton) . "Libert va cercando, ch' s cara, come sa chi
per lei vita rifiuta". (Dante, Purgatorio I,71-72).
Sarai libero da ogni schiavit quando saprai gestire la tua libert,
imparando con umilt e determinazione a conoscere, a combattere e
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vincere te stesso, guardando al mondo ultraterreno, alla sfera del sacrificio


e dei doveri, pi che a quella dei diritti!
Caro fratello non temere, Dio non fa il male, Dio ci ama: Agisce e ci
corregge sempre con amore, limitando nel possibile le nostre sofferenze! Il
male lo commette satana e lo commettono molti di noi, istigati da lui.
Dio avrebbe potuto distruggere satana con gli angeli decaduti, al momento stesso della loro ribellione. Egli invece, non volendo annientare
nessuna delle proprie creature, li precipit sulla terra (Apocalisse 12,7-10)
e, conscio nella sua prescienza e infallibilit della propria vittoria, ha
accettato lealmente la sfida di un avversario sleale (vedi Apocalisse 2,10 e
Giobbe 1-2).
Gi prima della creazione, Dio sapeva che l'uomo avrebbe peccato e
come avrebbe potuto rimediare agli errori umani: incarnandosi e
morire in croce per riscattarci dal peccato. Valeva la pena creare per
amore, anche se poi soffrire, ma alla fine risorgere, Cristo-Dio con tutta
lumanit.
Molti si chiedono: Dal momento che, data la Sua Onnipotenza, non si
muove foglia che Dio non voglia, possono essere imputabili a Dio
cataclismi, gravi malattie e carestie che colpiscono tante popolazioni,
bimbi innocenti compresi?
Rispondo che Dio riconosce con gran sofferenza i diritti che il demonio
ha vantato e vanta tuttora nei confronti di gran parte dell'umanit, resa sua
schiava con tentazioni e inganni di ogni tipo. Cos, prima che avvenga col
ritorno di Cristo la definitiva sconfitta del demonio, Dio gli permette di
agire in modo perverso e di sfogare la sua rabbia omicida, provocando
calamit di ogni genere: tutte le guerre e gli omicidi che uomini da lui
sedotti scatenano contro i fratelli e contro lordine armonico della Creazione, oltre ogni tipo di infortunio, di malattia e di morte che colpiscono
indistintamente buoni e cattivi.
San Paolo scrisse nella lettera ai Romani: Tutta la creazione geme e
soffre fino ad oggi, come nelle doglie del parto, nellattesa della
restaurazione di tutte le cose. Ogni nostra sofferenza sempre conseguenza di responsabilit, diretta o indiretta, di qualcosa di negativo, utile a
segnalare errori che minacciano la nostra salvezza. Errare humanum est,
perseverare diabolicum; errata corrige!
Voglio per ricordare che, ogni volta che Dio stato costretto a
castigarci, ha inflitto punizioni esemplari, singole e collettive, perch
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fossero di monito allumanit; ma anticamente, prima di intervenire,


sempre avvert i giusti che si mettessero in salvo con le loro famiglie: cosi
fece con No prima del Diluvio Universale; altrettanto fece con Lot prima
di distruggere le citt di Sodoma e Gomorra, i cui abitanti erano pervertiti
ed omosessuali; quando mand le dieci piaghe sullEgitto, istru prima il
popolo ebraico come potesse salvarsi; spart infine le acque del mar Rosso
per salvare Israele e poi le richiuse sui soldati del Faraone.
Ma tutte le anime innocenti che furono tra quei morti, certamente hanno
goduto il beneficio dentrare subito in Paradiso, e cos succede a qualsiasi
essere che tuttora muoia in stato di innocenza.
La virt della Fede consiste nel credere fermamente che Dio esista,
che sia il creatore dell'universo, nell'aver fiducia in Lui, di essergli fedele e
di obbedire ai suoi comandamenti. Credere che Dio esista, significa che
Egli non una nostra idea, ma che noi siamo una Sua idea (Spaemann).
Per noi Cristiani, Fede pure credere che Ges sia Dio stesso,
incarnato nel seno della Vergine Maria, perci diventato figlio dell'uomo e
messia; infatti rispose ai Giudei: In verit, in verit vi dico: prima che
Abramo fosse, Io Sono(Gv 8,58). Nostro dovere credere nella sua
Parola, che Parola di Verit, e di rendergli testimonianza. Credere perci
in Dio uno e Trino, Padre, Figlio e Spirito Santo, da cui proviene la Vita
(Ebr. 11).
La Fede fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che
non si vedono. Per fede Abramo, chiamato da Dio, obbed partendo per
un luogo che doveva ricevere in eredit, e part senza sapere dove
andava. Per fede Abramo, messo alla prova, offr Isacco e proprio lui,
che aveva ricevuto le promesse, offr il suo unico figlio, del quale era
stato detto: In Isacco avrai una discendenza che porter il tuo nome
(Ebr11,1-18).
Obbedendo ai Comandamenti meriti come ricompensa la vita
eterna, anche se, favorito dalla Grazia Divina, fai semplicemente il tuo
dovere.
Infatti Come il corpo senza lo spirito morto, cos anche la fede
senza le opere morta(Gc2,26). Il principio di tutte le deviazioni morali,
consiste nell'ignoranza di Dio, nel dubbio e nell'incredulit, che portano
all'eresia, all'apostasia, all'ateismo e al servizio di satana (all'intolleranza,
all'odio e alle guerre). (vedi lettera di S. Paolo agli Ebrei 10).
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Qualcuno scrisse su un muro: Dio morto, firmato: Nietzsche. Sotto


la scritta qualcun altro ha scritto: Nietzsche morto, firmato: Dio.
La ragione, alimentata fino all'ultimo dalla Fede, trasformer la
Scienza in Sapienza:
Galileo diceva: impossibile che un'affermazione teologica e un'affermazione scientifica si scontrino, ma occorre che s'incontrino, senza
disturbarsi a vicenda. La scienza e la Fede, essendo incommensurabili,
sono compatibili. Una ci dice come vadia il cielo, l'altra come si vadia
al cielo. La sostanza e l'essenza, la materia con la sua forma e bellezza,
costituiscono la trama e l'ordito del tessuto stesso di tutto ci che viviamo.
Occorre per avere, oltre una visuale orizzontale del creato, le cui parti
sono correlate in modo quantitativo, anche una visuale verticale, basata
sulle ragioni stesse delle essenze correlate in modo qualitativo, che riguardano il mondo spirituale, in modo tale da poter avere un quadro adeguato
dell' universo nei rapporti col suo artefice, che cos si compiace di rendersi
accessibile a noi.
Il Naturalismo, praticato dagli scienziati non credenti o agnostici,
sostiene che in natura tutto accade per caso e necessit (vedi Jacques
Monod), escludendo che ogni fenomeno fisico o biologico possa far parte
della realizzazione di un progetto intelligente. Perci, secondo i naturalisti
tutte le domande filosofiche che vengono poste oltre il confine delle
scienze, rientrano nel campo di una trascendenza orizzontale, da
distinguersi da una trascendenza verticale, che invece vista dagli
scienziati che credono in Dio creatore e sostenitore di quella natura che
oggetto dello stesso sapere scientifico. Questi, con la loro testimonianza di
fede, trasformano il naturalismo in naturalismo religioso o naturalismo duale, inteso come differenza ontologica, ma senza contrapposizione
tra Dio e la Natura (vedi su internet: Dio oggi, con Lui o senza di Lui
tutto cambia - Ugo Amaldi).
Cos l'evoluzionismo di Darwin deve accordarsi col creazionismo, il
naturalismo e il materialismo con lo spiritualismo, e il casualismo deve
sfociare nel finalismo, il quale riconosce la realt del meccanicismo ma
nello stesso tempo lo subordina a un "disegno creatore intelligente" (vedi
concetto di sintropia).
Rudolf Hermann Lotze definiva il suo pensiero un idealismo teologico sostenendo che la natura s governata da leggi meccaniche, ma il suo
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sistema un insieme di mezzi indirizzati verso un disegno fissato da


Dio. Egli vedeva negli stessi atomi dei centri immateriali di forza
soprasensibili, cio "Monadi" nel senso Leibniziano del termine (vedi
Microcosmo 1, trad. it. pag.50). Dio la condizione di ogni fatto naturale, di ogni legge, di ogni ordine causale, perch l'Unit che congiunge
tutto.
Gi Aristotele diceva: Dio e il mondo non sono la stessa cosa, ma dal
mondo si pu giungere a Dio; anche se, come sosteneva Platone, il
mondo (forgiato e diversificato dal Demiurgo) non cessa di essere un
grande organismo vivente che, come anticipava Plotino, contiene piccoli
organismi viventi (microcosmo nel macrocosmo) dotati di una loro anima
e sensibilit, con i quali, sintonizzato in armonica corrispondenza, determina un reciproco consenso e accordo. Nella coscienza di ogni essere sono
contenute tutte le informazioni che collegano il creato.
Agostino afferma che Dio eterno ed immutabile, e che invece tutte le
cose che Egli ha create nel tempo sono mutabili, perci distinte da Lui.
La posizione anti-panteistica pure sostenuta da Tommaso dAquino:
La creatura partecipa dellEssere che Dio possiede in pienezza,
prendendone parte senza esserne una parte.
Giovanni Paolo II, ricordando San Francesco, nella catechesi del
mercoled 26/1/2000 disse: Il cristianesimo non si accorda con lidea di
una natura madre, quanto piuttosto con quella di una natura sorella,
alla quale siamo legati perch vediamo in essa la comune dipendenza dal
Creatore.
Nella sua catechesi del 2/8/2000 con gran semplicit e chiarezza disse:
Alla luce della fede cristiana, la creazione evoca lo Spirito Santo nel
dinamismo che contraddistingue i rapporti tra le cose allinterno del
macrocosmo e del microcosmo, e che si manifesta soprattutto l dove
nasce e si sviluppa la vita. In forza di questa esperienza, anche in culture
lontane dal cristianesimo, si in qualche modo percepita la presenza di
Dio come Spirito che anima il mondo. Il cristiano sa bene che una tale
evocazione dello Spirito sarebbe inaccettabile se riferita ad una sorta di
anima mundi intesa in senso panteistico. Ma, escludendo questo errore,
resta vero che ogni forma di vita, di animazione e di amore, rimanda in
ultima analisi a quello spirito di cui la Genesi dice che <aleggiava sulle
acque> allalba della creazione.

Popper scrive:
1) Lo scienziato tende a trovare una teoria vera o descrizione del
mondo (e in modo speciale delle sue regolarit o leggi) che
costituisca anche una spiegazione dei fatti osservabili.
2) Lo scienziato pu riuscire a stabilire definitivamente la verit di
tali teorie, oltre ogni ragionevole dubbio.
3) Le teorie migliori, quelle veramente scientifiche, descrivono
l'essenza o la "natura essenziale" delle cose: le realt che giacciono al di l delle apparenze. Dio ha perci dotato la materia di
queste propriet essenziali (Scienza e Filosofia - Einaudi).
4) Io posso aver torto e tu puoi aver ragione, ma per mezzo di uno
sforzo comune, possiamo avvicinarci alla verit.
Enrico Medi, in una conferenza su "Scienza e civilt", ha detto:
"Ritengo che sia una meta dell'avvenire per la Scienza, quella di
diventare anch'essa una maestra di vita, onesta e saggia, per l'uomo e per
i popoli. La Scienza, se vera, non si agita incomposta e irrequieta, non fa
pazzie, non vuole dominare e dettare leggi, ma ricerca umilmente e
tenacemente quelle leggi che il Sapiente Legislatore ha scritto nella
Natura, le legge e le fa leggere. Cos dovrebbero essere la politica e la
vita: una interpretazione fedele delle leggi di Dio, che si realizzano
nell'esistenza singola e comune dei fratelli".
Kierkegaard scrisse:La fede comincia appunto l dove la ragione
finisce.
Albert Einstein diceva: "La scienza senza la religione zoppa, la
religione senza la scienza cieca".
Karol Woityla ha scritto: "L'itinerario della mente a Dio, secondo la
formulazione di San Bonaventura, emerge dall'intimo dell'uomo, dal di
dentro di tutte le creature, dalla analisi acuta dell'universo. Esso pu
realizzarsi nel contesto di diversi tipi e gradi della nostra conoscenza del
cosmo: da quella primitiva a quella scientifica, che con meravigliosa
precisione esplora il mondo; si tratti della conoscenza legata alla
cosmologia di Aristotele, alla astronomia di Tolomeo, oppure a quelle
moderne di Copernico e Galileo, o quella basata sulla fisica di Newton,
oppure quella contemporanea di Einstein" (Segno di contraddizione
II).
Siccome Dio presente in tutte le cose come potenza ed essenza,
dobbiamo prendere sul serio tali cose. Per gli antichi, lo studio delle
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scienze naturali coincideva in gran parte con il sapere filosofico (Fides


et Ratio, 19).Luomo biblico ha recepito di non potersi comprendere se
non come essere in relazione con se stesso, con il popolo, col mondo e con
Dio (Fides et Ratio, 21).
In Sapienza 13,1-5 scritto: "Tutti gli uomini che vivevano nell'ignoranza di Dio, davvero stolti per natura, non seppero conoscere dai beni
visibili Colui che , n, considerando le opere, seppero conoscere il loro
Artefice, poich dalla grandezza e dalla bellezza delle creature si conosce
il loro autore".
Come si arriva alla Fede applicando la Ragione alla Scienza:
Secondo Pitagora, famoso matematico e filosofo greco, i numeri sono
la chiave d'accesso per comprendere le leggi armoniche dell'universo; di
qui il loro valore simbolico secondo l'ordinamento cosmico divino.
Galileo diceva: Mi par che nelle dispute di problemi naturali non si
dovrebbe cominciare dalle autorit di luoghi delle scritture, ma dalle
sensate esperienze e dalle dimostrazioni necessarie: perch procedendo di
pari dal Verbo divino la scrittura sacra e la natura, quella come dettatura
dello Spirito Santo, e questa come osservantissima esecutrice degli ordini
di Dio. Vediamo stampate nel grande Libro della Natura, scritto in caratteri matematici, le stesse leggi che sono scritte nel Vangelo.
Ma poich ci sono molti che, non soddisfatti dalle sacre scritture e
carenti di Fede, dicono e sostengono di non credere che Dio esista,
confermer la Sua esistenza con la ragione applicata alle scienze naturali,
potendo osservare, con l'attuale progresso scientifico, il mondo organico e
quello inorganico, il regno del microcosmo e quello del macrocosmo.
Nel cielo troviamo miliardi di stelle e pianeti che sono di forma sfericacircolare, come in natura molta frutta ha forma sferica, oltre all'abbondante forma cilindrica di corpi vegetali e animali (tronchi, rami, arti, dita,
capelli), comunque dotati sempre di curve, che nel Creato rendono le
forme di straordinaria bellezza estetica.
Tra i diversi tipi di curve troviamo le Spirali. La formazione delle
Galassie a forma di spirale logaritmica avvenuta secondo una progressione geometrica detta proporzione divina, la stessa con la quale sono
nati gli elementi chimici, i numeri, il suono, l'alfabeto, le note musicali e i
colori. Locchio lorgano umano che, illuminato dalla luce, pu leggere
la Parola di Dio, come pu contemplare le meraviglie del mondo. Gli
arcobaleni e certe albe e tramonti sono i "veri quadri dAutore".
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da ritenersi infatti non casuale, ma miracoloso questo ordine e


questa proporzione, verificabili sia nelle piante: nella sezione di un tronco
d'albero, nella disposizione dei rami e delle foglie sui rami, nei cavolfiori,
negli ananas, nei girasoli, nei petali delle margherite e di altri fiori, come
pure in molti animali (la sezione delle conchiglie, dei molluschi e della
chiocciola nell'orecchio interno corrisponde alla spirale logaritmica
delle galassie).
cosa ancor pi certa che il Codice genetico degli esseri viventi non
possa assolutamente essersi auto-programmato. Inoltre per ogni specie
sono stati obbligatoriamente programmati in precedenza due esseri con
organi sessuali opposti, ma complementari, previsti per la riproduzione.
Il latte un alimento che inizia a prodursi nella femmina dopo il concepimento, destinato al nutrimento della creatura che dovr nascere.
Giunti a questo punto dinanzi all'evidenza, se non siamo ciechi, sordi,
stolti e di dura cervice, la nostra Fede deve obbligatoriamente diventare
Certezza.
Per cui non vi alcun dubbio che tutto ci che esiste proceda da un
Principio Ordinatore e Coordinatore dellUniverso estremamente intelligente. lEnergia Primaria, puro Spirito vivente, immateriale, eterno e
onnipresente, pensante, ideativo e operante, che lAmore nella sua
pienezza e perfezione; il quale, iniziando dalle particelle elementari
subatomiche, le ha aggregate diversamente creando gli atomi e la materia,
modellandola nella variet dei colori e delle forme, che distribuisce,
organizza e governa nello spazio secondo un Disegno intelligente, che
segue unevoluzione progressiva, ma non casuale e materialistica come
sosteneva Darwin (vedi: Intelligent Design- Discovery Institute).
Questo Spirito onnipotente e creatore viene da noi chiamato Dio,
Colui che , l'Architetto dell'universo, il Padre nostro. la prima
Ipostasi (persona) da cui procede tutta la realt; il Centro immoto da
cui emanano, come diceva Plotino nelle Enneadi, una serie di cerchi
concentrici che si allargano e si allontanano.
lAssoluto, lo Spirito Cosmico, l'Eterno; lUno, da cui fiorisce il
molteplice, la creazione, quella visibile e quella invisibile, compresi gli
Angeli. Come dallUno e nellUno sussistono i molti, cos lUno sar
Tutto in tutti (I Cor15,28). I molti sono le anime particolari che, provenienti dallUno, sono infuse alla nascita in ognuno di noi.
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Contemporaneamente alla creazione Dio ha concepito le Leggi delluniverso. Queste leggi regolano in maniera perfetta tutti i processi chimici,
fisici e biologici che avvengono in natura.
In Genesi scritto: Allora il Signore Dio plasm luomo con polvere
del suolo e soffi nelle sue narici un alito di vita e luomo divenne un
essere vivente. A Sua immagine e somiglianza lo cre; maschio e
femmina li cre (Gen1,27; 2,7). E don alluomo le facolt pi alte: il
pensiero, lintelligenza, la coscienza, il libero arbitrio, per cui pu agire
con una sua autonomia. L'homo sapiens cominci a riflettere e a
chiedersi i perch; cos nacque la filosofia. Gi da millenni tutte le antiche
popolazioni e trib della Terra, nella loro ignoranza, avevano capito che
esisteva un creatore del Cielo e della Terra, identificandolo con nomi e
simboli diversi. Ad esempio gli antichi Cinesi, osservando la natura,
avevano riconosciuto a modo loro l'esistenza di Dio, che identificavano col
Tao, descritto da Lao Tze nel Tao Te King come Essere innominabile, eppure perfetto, anteriore al Cielo e alla Terra, silente e invisibile,
solitario e immutabile, che pervade ogni cosa che si muove e mai si altera
o esaurisce. Esso la causa di ogni cosa. Luomo non sa il suo nome e lo
chiama Tao; non sapendolo definire lo concepisce grande, e la sua
grandezza nel continuo divenire verso linfinito e nel fare ritorno
dallinfinito. Perci il Tao grande, da lui originano il Cielo e la Terra,
luomo e tutti gli elementi che compongono e regolano la vita delluomo e
delluniverso. Luomo ha vita dalla terra; la terra ha vita dal cielo. Il
cielo dal Tao. Il Tao solo da se stesso.
Allora Dio mand tra noi i profeti e nacque la Religione. Dio inoltre
elarg alluomo i Doni dello Spirito Santo, da cui derivano le Virt, delle
quali la pi grande la Carit. Dal Dono dellIntelletto proviene da un
lato la Virt della Fede, daltro lato la Virt di Ragione. La Giustizia
verso Dio, chiamata Virt di Religione.
Essa collega l'uomo a Dio attraverso la preghiera, il digiuno, la generosit, la fedelt e le opere. Essa ci porta a rendere a Dio ci che in tutta
giustizia gli dobbiamo in quanto Sue creature. Attraverso di essa tutti gli
uomini sono tenuti a cercare la Verit, specialmente in ci che riguarda
Dio e il Suo messaggio d'amore e, una volta conosciuta, ad abbracciarla e
custodirla.

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Nella lode a Dio, guardando il creato con amore, si incontrano tutte


le religioni, in particolare quelle monoteistiche. Su questa terra le
culture evolvono confrontandosi ed integrandosi reciprocamente. Cos si
dipana la matassa del "pasticcio universale" ed anche le varie religioni si
prendono per mano per danzare insieme nell'ordine cosmico. Questa
affermazione non utopistica: solo questione di buona volont come
ha detto Popper.
Ormai l'ateismo, solo e abbandonato, si sta trasformando: ha trovato la
religione come compagna e con essa intreccia valzer appassionati (forse
qualcuno, geloso che io li faccia danzare insieme, mi vuole tacciare per
falso visionario?) e nei cieli gi si percepiscono note di un'armonia sinora
sconosciuta, perch ancora soffocata dal frastuono di cataclismi umani.
Da tempo si parla di un "Risveglio globale" che si attua nelle
coscienze individuali collegate ad una coscienza collettiva. Ma stato il
messaggio d'amore trasmessoci da Ges, con la Sua Parola e col Suo
esempio, la luce che ha iniziato a risvegliare in noi la Coscienza
Cristica (Punto Omega di Teilhard de Chardin), ove si concluder
l'abbraccio finale tra le creature e il Creatore. Linsegnamento di Cristo
domina su tutto il creato, anticipando la perfetta armonia che regner nel
nostro domani.
Un figlio di Dio vede il Padre in ogni luogo, sotto la luce del sole
come nel buio della notte, e sente la Sua voce nel mormorio del vento e del
ruscello; comprende il Suo monito e il Suo volere nel fragore del suono e
nel silenzio. Un figlio di Dio parla, ma prima sa ascoltare; prima legge il
libro della vita, poi scrive e rende comprensibile agli altri il mistero dell'esistenza; fa vedere Dio ai fratelli ed insegna loro come ascoltarlo.
"Abb Padre"
Tutto osservo e non Ti vedo

Per carit Ti prego

eterno Padre,

non privarmi di speranza

ma so che ci sei Tu

che domani io possa vederTi,

l dove guardo!

che domani io possa

In un manto di fede

sentire la Tua voce,

nascosto vuoi restare!

abbracciarTi e ringraziarTi!
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