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CREDEREECAPIRE
Incopertina:RitrattodelParmigianino
CREDERE E CAPIRE
Di recente si valorizza laccostamento di due temi apparentemente
opposti: Fede e Ragione, che devono essere ritenute complementari.
Infatti l'una ha bisogno dell'altra; perci viene asserito dalle pi alte
personalit religiose e scientifiche che necessario un metodo di ricerca
che conglobi lunit del sapere in ununica visione, pi semplice possibile
esaminando e confrontando tutto ci che i sensi umani possono percepire.
Occorre per purificare i nostri cuori per trovare la Verit!
La Fede nasce innanzitutto dall'ascolto della Parola di Dio, che ci
viene trasmessa per Grazia divina, dalla voce di un Sacerdote o leggendo
le Sacre scritture.
Un giorno cercavo Ges, lo imploravo e continuavo a domandargli:
O mio Ges, dove sei andato ad abitare? Si dice nellalto dei Cieli,
seduto alla destra del Padre, ma c' urgente bisogno di Te qui sulla
Terra! Aprendo il Vangelo, trovai la risposta: Se uno mi ama,
osserver la mia Parola e il Padre mio lo amer e Noi verremo a lui e
prenderemo dimora presso di lui (Gv14,23). Subito dopo percepii la sua
voce che diceva: Fratello, Noi abitiamo dove ci si lascia entrare, ma
troviamo difficilmente dimora qui sulla Terra. Cerca di rendere libera,
pulita e adorna la tua casa per poterci sempre ospitare.
Allora, commosso perch il Vangelo era stato chiaro e pi che
convincente, risposi cos: Mio Dio, ti ho conosciuto grazie alla Tua
Parola, la cui forza, perfezione e Verit sono la tua firma e danno
certezza della Tua provenienza. Il bello che posso rileggerti quando
voglio, a mio piacimento; e ogni volta che ti leggo, ti rivedo, o mio Dio,
folgorante nella Tua onnipotenza, e sento lo sguardo di un Padre, ad un
tempo autoritario ed amoroso. In segno di riconoscenza e obbedienza mi
impegno a compiere la Tua volont. Il Tuo giogo infatti dolce e il tuo
carico leggero.
Nessun essere umano avrebbe mai concepito certe risposte date dal
Tuo Cristo, come: Chi di voi senza peccato, scagli per primo la pietra
contro di lei (Gv 8,7), oppure: Rendete a Cesare quello che di Cesare
e a Dio quello che di Dio (Mc12,13-17). Nessun essere umano
avrebbe mai osato dire: Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai
conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre (Gv14,9).
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Popper scrive:
1) Lo scienziato tende a trovare una teoria vera o descrizione del
mondo (e in modo speciale delle sue regolarit o leggi) che
costituisca anche una spiegazione dei fatti osservabili.
2) Lo scienziato pu riuscire a stabilire definitivamente la verit di
tali teorie, oltre ogni ragionevole dubbio.
3) Le teorie migliori, quelle veramente scientifiche, descrivono
l'essenza o la "natura essenziale" delle cose: le realt che giacciono al di l delle apparenze. Dio ha perci dotato la materia di
queste propriet essenziali (Scienza e Filosofia - Einaudi).
4) Io posso aver torto e tu puoi aver ragione, ma per mezzo di uno
sforzo comune, possiamo avvicinarci alla verit.
Enrico Medi, in una conferenza su "Scienza e civilt", ha detto:
"Ritengo che sia una meta dell'avvenire per la Scienza, quella di
diventare anch'essa una maestra di vita, onesta e saggia, per l'uomo e per
i popoli. La Scienza, se vera, non si agita incomposta e irrequieta, non fa
pazzie, non vuole dominare e dettare leggi, ma ricerca umilmente e
tenacemente quelle leggi che il Sapiente Legislatore ha scritto nella
Natura, le legge e le fa leggere. Cos dovrebbero essere la politica e la
vita: una interpretazione fedele delle leggi di Dio, che si realizzano
nell'esistenza singola e comune dei fratelli".
Kierkegaard scrisse:La fede comincia appunto l dove la ragione
finisce.
Albert Einstein diceva: "La scienza senza la religione zoppa, la
religione senza la scienza cieca".
Karol Woityla ha scritto: "L'itinerario della mente a Dio, secondo la
formulazione di San Bonaventura, emerge dall'intimo dell'uomo, dal di
dentro di tutte le creature, dalla analisi acuta dell'universo. Esso pu
realizzarsi nel contesto di diversi tipi e gradi della nostra conoscenza del
cosmo: da quella primitiva a quella scientifica, che con meravigliosa
precisione esplora il mondo; si tratti della conoscenza legata alla
cosmologia di Aristotele, alla astronomia di Tolomeo, oppure a quelle
moderne di Copernico e Galileo, o quella basata sulla fisica di Newton,
oppure quella contemporanea di Einstein" (Segno di contraddizione
II).
Siccome Dio presente in tutte le cose come potenza ed essenza,
dobbiamo prendere sul serio tali cose. Per gli antichi, lo studio delle
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Contemporaneamente alla creazione Dio ha concepito le Leggi delluniverso. Queste leggi regolano in maniera perfetta tutti i processi chimici,
fisici e biologici che avvengono in natura.
In Genesi scritto: Allora il Signore Dio plasm luomo con polvere
del suolo e soffi nelle sue narici un alito di vita e luomo divenne un
essere vivente. A Sua immagine e somiglianza lo cre; maschio e
femmina li cre (Gen1,27; 2,7). E don alluomo le facolt pi alte: il
pensiero, lintelligenza, la coscienza, il libero arbitrio, per cui pu agire
con una sua autonomia. L'homo sapiens cominci a riflettere e a
chiedersi i perch; cos nacque la filosofia. Gi da millenni tutte le antiche
popolazioni e trib della Terra, nella loro ignoranza, avevano capito che
esisteva un creatore del Cielo e della Terra, identificandolo con nomi e
simboli diversi. Ad esempio gli antichi Cinesi, osservando la natura,
avevano riconosciuto a modo loro l'esistenza di Dio, che identificavano col
Tao, descritto da Lao Tze nel Tao Te King come Essere innominabile, eppure perfetto, anteriore al Cielo e alla Terra, silente e invisibile,
solitario e immutabile, che pervade ogni cosa che si muove e mai si altera
o esaurisce. Esso la causa di ogni cosa. Luomo non sa il suo nome e lo
chiama Tao; non sapendolo definire lo concepisce grande, e la sua
grandezza nel continuo divenire verso linfinito e nel fare ritorno
dallinfinito. Perci il Tao grande, da lui originano il Cielo e la Terra,
luomo e tutti gli elementi che compongono e regolano la vita delluomo e
delluniverso. Luomo ha vita dalla terra; la terra ha vita dal cielo. Il
cielo dal Tao. Il Tao solo da se stesso.
Allora Dio mand tra noi i profeti e nacque la Religione. Dio inoltre
elarg alluomo i Doni dello Spirito Santo, da cui derivano le Virt, delle
quali la pi grande la Carit. Dal Dono dellIntelletto proviene da un
lato la Virt della Fede, daltro lato la Virt di Ragione. La Giustizia
verso Dio, chiamata Virt di Religione.
Essa collega l'uomo a Dio attraverso la preghiera, il digiuno, la generosit, la fedelt e le opere. Essa ci porta a rendere a Dio ci che in tutta
giustizia gli dobbiamo in quanto Sue creature. Attraverso di essa tutti gli
uomini sono tenuti a cercare la Verit, specialmente in ci che riguarda
Dio e il Suo messaggio d'amore e, una volta conosciuta, ad abbracciarla e
custodirla.
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eterno Padre,
ma so che ci sei Tu
l dove guardo!
In un manto di fede
abbracciarTi e ringraziarTi!
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