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DOMENICA - 9 NOVEMBRE 2014

DEDICAZIONE DELLA BASILICA LATERANENSE


Vangelo: Giovanni 2,13-22
Quando limperatore romano Costantino si convert alla religione cristiana, verso
il 312, don al papa Milziade il palazzo del Laterano, che egli aveva fatto
costruire sul colle Celio per sua moglie Fausta. Verso il 320, vi aggiunse una
chiesa, la chiesa del Laterano, la prima, per data e per dignit, di tutte le chiese
dOccidente.
E la prima di tutte le chiese del mondo ed ritenuta madre di tutte le chiese.
La festa della dedicazione della basilica di San Giovanni in Laterano, prende,
oggi, il posto della trentaduesima domenica del Tempo Ordinario, ed ,
anchessa, a suo modo una festa del Signore, in quanto il tempio un luogo di
Dio, un segno tangibile della Sua presenza, un punto importante di convocazione
dei fedeli, per lascolto della Parola, la celebrazione dellEucaristia, e la
preghiera comunitaria.
Si tratta di una celebrazione molto antica, che risale al XII secolo, ed segno di
comunione e di amore con la cattedre di Pietro, cio col Sommo Pontefice, che
guida i credenti in Cristo nella fede, e li tiene uniti nella medesima carit.
Sappiamo che ladorazione e la preghiera salgono a Dio da ogni parte della terra:
dal chiuso della propria stanza come dalla pi solenne e ricca delle cattedrali,
dalla baita di montagna, come da una piccola barca che solca il mare, poich
niente pu circoscrivere il Signore che in ogni luogo, e, tuttavia, lo trascende.
Ma, nonostante ci, luomo, sempre, ha avuto bisogno di stabilire un luogo per il
culto, ha sentito la necessit di costruire una casa al suo Dio, anche se questi non
ha certo bisogno di unabitazione costruita dalle mani delluomo; tuttavia, la
Chiesa, oggi, a mettere sulle nostre labbra queste parole: Signore, Tu ci hai
dato la gioia di costruirti, tra le nostre case una dimora, dove continui a
colmare di favori la tua famiglia pellegrina sulla terra, e ci offri il segno, e lo
strumento della nostra unione con Te.

Con il battesimo siamo tutti diventati tempio di Dio


E con gioia e letizia che oggi celebriamo il giorno natalizio della chiesa
fatta di pietra: ma, non dimentichiamo che il tempio vivo e vero di Dio
siamo noi.

Siamo il tempio di Dio, perch egli si degnato di fare di noi la sua dimora.
Cerchiamo di fare quanto in nostro potere, perch questo tempio non abbia a
subire alcun danno per le nostre cattive azioni.
Chiunque si comporta male, disonora il suo tempio di Dio.
Vuoi che il tuo tempio interiore sia pulito e splendente?
Vuoi che il tuo tempio interiore sia piena di luce?
Fa' in modo che in esso risplenda la luce delle opere buone.
Come tu entri in chiesa, cos Dio vuole entrare nel tuo tempio interiore, nel
tuo cuore.
Raccogliti spesso in preghiera e adora il Signore che abita in te
Il vangelo (Giovanni 2,13-22) ci presenta un Ges insolito: arrabbiato.
Scopriamone insieme i motivi. Egli arriva a Gerusalemme e, come tutti i
pellegrini, va al tempio a pregare ma si accorge che il tempio non una casa di
preghiera... invece un luogo di affari.
Voi sapete che il popolo di Israele andava al tempio a offrire sacrifici a Dio.
Per nessuno partiva da casa con l'offerta perch era piuttosto ingombrante! Si
offrivano infatti dei buoi, delle pecore, degli agnelli, delle capre, dei montoni...
si offrivano anche delle colombe, ma questo era il dono delle famiglie pi
povere.
Ges si indigna perch quelle offerte in realt sembravano il metro di misura
per dire: io che posso offrire al Signore un bue, avr da lui pi grazie e aiuti di
quello povero che ha offerto semplicemente una monetina o delle semplici
colombe.
Ma non questo il modo di pensare del Padre che Ges ci mostra. Dio Padre e
non guarda se siamo buoni o cattivi perch la sua gioia amarci e stare con noi.
L'atteggiamento vissuto nel tempio, rende quel luogo una spelonca di ladri.
Poi Ges presenta se stesso come il vero tempio di Dio: e san Paolo dice che
Dio abita la nostra vita proprio come abita dentro un tempio.
Allora il compito di ogni credente quello di rendere il proprio corpo-tempio,
sempre pi bello. Il modo? lo sappiamo tutti l'Amore.
La bont, la giustizia, la fraternit, il rispetto, il perdono, l'ascolto, la verit,
l'accoglienza sono le pietre belle della nostra abitazione.
Chiediamo al Signore di sostenerci in questa volont perch la nostra vita possa
continuare a essere il luogo che Dio abita con gioia.

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