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Introduzione
Vorrei dimostrare come il senso estetico pu influire nella ricerca
della forma e come pu servire alla concretizzazione dellefficacia in
relazione alla funzione, prendendo ad esempio: arti visive, musica,
architettura, architettura militare evoluzione delle armi e della tecnologia
militare. Ma anche, come il senso estetico, pu condizionare la
funzionalit del manufatto, e conseguentemente la forma, con intuizioni
che si rivelano talvolta decisive e determinanti sia nella progettazione, che
nella realizzazione.
Forma e funzione che armonizzano quindi attraverso il senso
estetico; per cui senso estetico come equilibrio che consente la
realizzazione di prodotti razionali e affascinanti.
Come il senso estetico, riesce ad influenzare la ricerca della forma e
dellefficacia nelle discipline di combattimento: relazione, nel processo
KataRandori tra immagine mentale e senso estetico e nella ricerca
dellippon, quando richiesto uno stato di purezza che implica la
comprensione del bello in corpo, mente e cuore.
Per arrivare a definire il senso estetico in relazione alla
personalit dellessere umano, mediante esempi di individualit che
hanno dimostrato, con le azioni della propria vita, un fascino ed una
poesia rilevanti; indipendentemente dal fatto che agissero secondo
principi condivisi da una morale comune o in aperto contrasto con questi.
Si rileva pertanto che lestetica della vita, trascende il bene e il male e la
purezza che richiede lazione non pu coesistere con preclusioni
dogmatiche o fissazioni della mente.
Un esempio che a mio parere ha personificato tutto questo il
comandate afghano Massud il Leone del Panshir Appassionato di poesia
e fautore di una spiritualit dellIslam Massud, che stato il capo
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Pochi sono gli oggetti che l'uomo ha fabbricato senza tener conto
delle loro qualit estetiche. Una ricerca, quasi universale e probabilmente
innata, di simmetria e di modellatura, riconoscibile anche nei pi
semplici oggetti d'uso prodotti dagli artigiani. Le loro decorazioni non
sono mai prive di scopo. Rispondono a due impulsi umani fondamentali,
quello di imporre l'ordine alla natura e alle sue
forme e quello di affermare l'individualit
sottolineando le differenze tra un essere
umano, o un gruppo, e un altro. Gli oggetti
vengono fabbricati e decorati secondo le
preferenze per certe forme e colori che si sono
affermate all'interno di un gruppo sociale,
come parte del suo tradizionale modo di
vivere. Un esempio tipico sono gli scudi. Se ne
trovano in ogni cultura e in tutta la storia
dell'umanit. Tuttavia, nonostante la loro
semplice ragione d'essere, differiscono nella
forma (tondi, ovali, esagonali ecc.) assai pi di
quanto farebbero pensare la loro funzione o il
loro medium cio i modi di combattere o i
tipi di materiali adoperati . Una particolare
forma di scudo poteva essere usata e letta come
segno caratteristico di un gruppo, di una trib o
di un clan. Anche il colore era spesso usato con
gli stessi fini nonch per indicare il rango di
chi lo portava e cos dicasi per i disegni
figurativi, per esempio i blasoni dell'araldica
europea. Spesso per avevano anche un altro
obiettivo, di protezione magica. Cos, su uno scudo riprodotto su un
mosaico ravennate del VI sec. DC c' un simbolo cristiano. Pi difficile da
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interpretare la decorazione di
comunque
quanto
rigoroso
lo
delle
soluzioni
cos
alle
costruzione
forme
di
nuove
appuntite
esistono
prove
fondate
dellinfluenza
esercitata
gli
architetti
occidentali
contemporanei
si
trovano
dover
l'assoluta
ancora
risolvere:
flessibilit
multifunzionalit
dall'Occidente,
in
Giappone
era
una
delle
principali
preoccupazioni gi
secoli fa. Aperture,
terrazze e verande
erano
studiate
parte
erano
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paesaggi
artificiali
giardini
giapponesi
sono
cos
questi
straordinari monumenti,
interpretandoli
quali
fondatezza)
medesimi
valori
avevano
costituito
dei
che
la
di
vista,
la
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nell'antica
cultura
Scultura
Anche la scultura si basa su due tecniche fondamentali: la
modellatura e l'intaglio. E poich la prima consiste nel trasformare creta o
altri materiali malleabili e la seconda nel ridurre un pezzo di pietra o di
legno, si parlato di processi
additivi e sottrattivi. Il lavoro di chi
intaglia e scolpisce condizionato
dalle caratteristiche naturali, dalla
forma
materiali
dalla
consistenza
usati,
oltre
dei
che
racchiude
una
statua
staccato
da
una
cava,
cos
rapidamente
parlando di Degas
(personalmente
un fotografo
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Il
japonisme
ottocentesco
era
del
tutto
diverso
dagli
orientalismi precedenti, per esempio dalla chinoiserie del '600 e del '700.
Quest'ultima
era
sostanzialmente
un'arte di fantasia e di
esotismo, di capricci
raffinati e di ironie
eleganti. Ma senza il
minimo
tentativo
di
su
fondava.
cui
si
Fu solo a
occidentali
si
ricettivo
per
prima
artisti che ne subirono l'influsso furono americani, John La Farge (18351910) e James Abbott McNeill Whistler (1834-1903). Whistler visse a
Londra a partire dal 1859 e divenne il pi radicale degli esteti, un apostolo
dell'arte per l'arte. In un primo tempo il suo japonisme si limitava quasi
soltanto all'uso di motivi giapponesi, ma dopo il 1860 studi a fondo l'arte
orientale cercando di assorbirla creativamente nella propria.
A
un'assimilazione
completa
pervenne
qualche
tutti
gli
apporti
quasi
indefinito,
uno
con
spazio
delicate
in
liberamente.
essa
fluttuano
Bench
la
de
Toulouse-Lautrec
(1864-1901)
uso con funzioni di cornice. Gli elementi pittorici si fondono nel piatto
disegno con la struttura e la grafica al punto che il corpo vivace e
sgraziato della danzatrice diventa uno svolazzo calligrafico alla maniera di
Hokusai, sullo stesso piano frontale della prospettiva rialzata del
palcoscenico e della ribalta.
Non meno forte l'influenza giapponese sull'opera dei pittori
simbolisti, in particolare di Paul Gauguin,
che
collezion con
entusiasmo stampe giapponesi, decor con esse il suo studio primitivo nei
mari del Sud e associ nella propria opera la loro influenza a quella di
altre culture non europee. Nel suo primo quadro completamente
simbolista, La visione dopo il sermone, la visione di Giacobbe in lotta
con l'angelo deriva dal Manga di Hokusai. Ma l'influenza pi profonda.
La si sente nell'intera concezione del quadro, nelle forme appiattite con
contorni scuri, nell'assenza di ombre, nelle aree non modellate di colori
puri, in parte non naturalistici, nonch nel rosso dominante del campo.
Anche con Vincent Willem van Gogh il debito verso il Giappone va ben
oltre l'impiego occasionale di certi motivi, bench siano degni di nota sia
le copie da Hiroshige sia altri suoi quadri di diretta ispirazione
giapponese. L'interesse di van Gogh per l'arte giapponese nei suoi ultimi 4
anni di vita fu forse pi profondo e complesso di quello di qualsiasi
altro artista dell'epoca.
Lo stile e il singolo artista
La parola stile deriva da stilus, lo strumento scrittorio degli
antichi romani, e metaforicamente all'inizio fu usata per indicare i modi di
parlare in pubblico adatti per le differenti occasioni. In senso artistico, uno
stile un linguaggio visivo con un vocabolario di forme e motivi e una
sintassi che ne governa i rapporti. I mutamenti stilistici, che comprendono
sia ritorni a stili precedenti (caratteristica rilevante dell'arte cinese come di
quella occidentale) sia l'adozione di stili forestieri, distinguono nettamente
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caduta
nella
dellaragosta-
Jigoku-Jime strangolamento
infernaleCos in Koshiki-No-Kata (forma delle cose antiche) dove sopravvivono
molte tecniche del Ju-Jitsu e dellYoroi-Kumyuchi (corpo a corpo con
larmatura) troviamo: Yume-No-Uchi -nel sogno-, Mizu-Nagare corrente
dacqua-, Yudachi uragano destate-, Yuchi-Ore -ramo rotto dalla neve-,
Iwa-Nami frangenti sulla rocciaIl senso estetico diventa componente essenziale anche nella ricerca
della coordinazione necessaria allazione, in Ju-No-Kata (la forma
dellarmonia) alcuni movimenti fanno preciso riferimento a gesti estetici
attraverso immagini mentali come: prendere energia ai confini
dellUniverso nel caso di un attacco effettuato con un pugno montante
(Tsuki-Age), oppure pulire lo specchio e la sentinella al passo di
montagna
riferendosi
allattacco
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successivo
controllo
(Uki-
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annientati,
nonostante
grandi
risorse
di
coraggio
di
Massud
amer-
che assurge alla mistica mussulmana dei sufi, cos i suoi uomini pi fedeli,
nel descriverlo, evocano la luce divina che si scorgeva sul suo viso, il suo
tajalli.
Massud non leggeva o faceva leggere gli scritti di Sayyid Qutb
fonte di ispirazione dei militanti islamici pi estremisti, questo capo
guerrigliero sedicente islamista, lungi dal diffondere tra i suoi uomini tali
sgradevoli sciocchezze, si dilettava dunque, durante i bivacchi di alta
filosofia, infatti era appassionato conoscitore di uno dei pi profondi
pensatori mussulmani del Medioevo, al-Ghazali, chiamato Algazel che
riun lessenza del suo pensiero nella Pietra filosofale della fortuna. La
definizione di al-Ghazali del jihad, o guerra santa, e del mujahidat, o
guerriero santo da cui mujahidin, dista anni luce dagli incubi di un Bin
Laden. Nel libro I capitolo undicesimo recita: Tale tutta la scienza
dellascesi della mujahidt, la qualit del mujahid: che il cuore si purifichi
da qualunque odio nei confronti delle creature, da qualunque avidit nei
confronti del mondo, da qualunque turbamento dei sensi; questa la via
dei mistici sufi.
Tutte le sere, dopo il lavoro e gli ordini di combattimento, lasciava
fuori dalla porta i dirigenti politici, i capi militari, persino i rappresentanti
delle Nazioni Unite ('Ho gi spiegato loro ogni cosa, perci, se ancora non
hanno capito la situazione...'), per restare solo, con i suoi pi intimi amici,
alcuni dei quali venivano dagli strati sociali pi umili ha confidato uno
degli uomini a lui pi vicini, l'architetto Heshmat Feroz. Entrava allora
un lettore per salmodiare alcuni versetti del Corano, illuminato da una
lanterna. Massud chiudeva gli occhi e appoggiava la fronte alle mani per
otto minuti. Quando li riapriva, il suo volto si era rischiarato, come se
avesse dormito per otto ore .
In realt, insieme a queste testimonianze sul riposo mistico di
Massud, furono soprattutto i racconti ripetutamente confermati riguardo al
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Fonti Bibliografiche:
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Michael Barry
Grazie Milano
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