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Fischi di carta

Ottobre 2014 Numero 21


Poesia di cinque giovani fischianti
Siamo tutti in cammino.
Sant'Agostino
Fischi di Carta
Editoriale
Fuori da questa terra
ellaprire il neonato numero di Ottobre,
oltre ad avere la voce per decantare
nuovamente i cambi strutturali della rivista
(ossia lapertura della rubrica Interludio e del
movimento tellurico che ha portato alla formazione
d i Zona Franca), non posso che essere fiero per
trovarmi ad essere latore di un altro grande
annuncio che riguarda i Fischi: dopo un cantiere
durato tutta lestate costato fatica, tempo e denaro
posso e possiamo dire che nato il sito internet
ufficiale dei Fischi di arta: fischidicarta.it. !ui
ogni mese potrete osservare, leggere e commentare
il nuovo numero, potrete seguire gli eventi in
calendario, leggere le poesie dei lettori, iscrivervi
alla nostra ne"sletter e orientarvi tra la nostra
poesia e i testi di Prossa Nova# infine potrete
leggere e$o scaricare tutti i numeri della rivista, fin
dal primo: assieme alla carta, venite a trovarci
anche sul "eb%
&
Saltando un po di palo in frasca, nel piccolo spazio
concessomi dalleditoriale, vorrei trattare, o almeno
esporre, 'ualche argomentazione suscitatami dalla
partecipazione bolognese ad un ciclo di conferenze
i nerent i gl i esodi , i n part i col are da un
appuntamento tra 'uesti, 'uello al 'uale, nellaula
magna di via astiglione, hanno presenziato (emo
)odei e Silvia *vallone (giovane promessa della
narrativa italiana, autrice di Marina Bellezza e di
Acciaio, editi (izzoli). *ncora prima del viaggio,
fin dalla storia delluomo, viene lesodo e la
cacciata. Fin da 'uando le scritture hanno memoria,
anche se fantastica ed inventata, si parla di partenze
forzate da guerre o divinit+, di viaggi, di ricerche
vane. ,a bibbia, la guerra di -roia, .nea, gli
*rgonauti, /ilgamesh, Orlando e 0ante stesso,
sono tutti in un certo modo esodati e viaggiatori
forzati o meno alla ricerca di 'ualcosa.
,esodo 'uindi un particolare tipo di viaggio,
anzi, mi spingerei a dire che lesodo sta dietro il
viaggio, ne la base e larchetipo. 1n effetti, il
primo viaggio di ognuno un esodo, 'uotidiano:
lesodo dal cordone ombelicale che ci sputa dentro
la realt+. Se prendiamo lessere umano come
prodotto alla costante ricerca di 'ualcosa, come i
nostri predecessori mitici, va detto che luomo,
nella sua realt+ e non nel suo mito, la creatura
delle utopie. ome mai 'uesto2 ertamente perch3
luomo si auto4raffigura come il destinatario, eletto
e poi decaduto, della completezza che lui stesso si
raffigura a partire dal proprio corpo umano. 5ac'ues
,acan, uno dei maggiori psicanalisti post Freud,
sostiene, tra le altre cose, che lidea di completezza
(e 'uindi la formazione di un 1o completo) giunga
al bambino dalla visione della propria immagine
corporea e che 'uindi egli non ne abbia una
coscienza pregressa. * 'uesto punto, vedendosi
come integrit+ unita e completa, luomo non potr+
che ricercare 'uesta integrit+ nella vita, nelle cose,
in se stesso, dimenticandosi che lunit+ un
concetto che egli si formato nella mente e che, di
base, non sente suo. i6 poi sarebbe anche
avallabile dal fatto che, assumendo, secondo
'ualche dismessa teoria, let+ preistorica come
7linfanzia delluomo8, le rappresentazioni grafiche
o fittili degli esseri umani sono tipicamente
segmentate, non unite ed armoniose. ,uomo si sa a
pezzi . .d ecco che l ant i chi t +, abi t uat a
allimmaginazione e non alla psicanalisi, pone
'uesto desiderio di completezza e perfezione non in
'ualcosa di fumoso ed astratto come il pensiero, ma
nella concretezza del luogo: la terra promessa.
os9 comincia la nostra storia, da sempre. 0ue
uomini cacciati da un paradiso in terra per amor di
conoscenza o popoli passati dal bere nettari e
mangiare fruttificazioni spontanee, a dover battere
ferro per le guerre. ,esodo del singolo e lesodo
dei popoli si mischiano in una pasta di colori
indistinti in una perdita della perfezione e nel
desiderio della ricon'uista cosicch3 ancora oggi
cerchi amo l e nostre t erre promesse. :a
letteralmente una u-topia un luogo che non esiste,
lidea fisica di 'uella perfezione perduta che,
forse, non ci mai appartenuta# cos9 per secoli si
sono spesi tempo e fatica in vane ricerche. ;oi,
dopo la caduta dell<.l 0orado e la scoperta
dellintero orbe terrac'ueo si capisce che di terre
non ce ne sono pi= e che le promesse sono facili da
far svanire. 0un'ue2
,a curiosa peculiarit+ della modernit+ sta in un
cambio di categorie: sta nellaver trapiantato la
promessa dal luogo al tempo. (iflettiamo. Oggi,
nonostante 'ualche voce che dice ancora 7i bei
tempi andati8, nessuno pensa che il passato possa
esser meglio del futuro. Fin da :ar> e dai
totalitarismi novecenteschi si iniziato a lavorare
per il poi, per la fatica del domani. 7?oi non
preoccupatevi del patimento di oggi perch3
@
Fischi di Carta
domaniA8. . cos9, la modernit+, insofferente alla
grande impossibilit+ di trovare nello spazio ci6 che
cerca, trova lidea geniale che gli permette di non
abbandonare la ricerca: lutopia diventa ucronia. Se
non pi= possibile trovarla da 'ualche parte, 'uesta
terra promessa deve avere unaltra forma, che
domani riusciremo ad ottenere. *d aiutarci in
'uesto confronto viene anche la lingua: peculiare
delle lingue indoeuropee nella loro fase pi= arcaica
la mancanza del sistema del futuro, spesso
sostituito dalluso del congiuntivo# il futuro
eventuale, fumoso, immaginario. Oggi invece,
pensiamo a 'uante volte diciamo 7la certezza di un
futuro8, e cosa la pi= grande mancanza che
meniamo a gran voce noi giovani se non la
mancanza di un futuro, per noi terra promessa in
cui arrivare e coltivare la nostra realizzazione pi=
completa2 . cos9, dimenticata let+ delloro,
diveniamo la prima vera civilt+ del futuro che 7c
sfuggito allora, ma non importa: domani andremo
pi= in fretta, allungheremo di pi= le bracciaAe una
bella mattinaA8. ,o ha detto anche Fitzgerald.
;er chi se lo stesse chiedendo, 'uella appena
conclusa non una critica dei tempi moderni, bens9
una loro mera analisi. *ltra cosa importante in
seguito che 'uesta spinta irrefrenabile alla ricerca
comun'ue da sempre la spinta motrice delluomo
a ci6 che lo fa sognare. ;erci6 non si prenda come
critica ci6 che critica non : un uomo senza sogni
peggio dellultimo animale. ,a domanda che per6
ritengo sia importante chiedersi, in 'uesto tempo di
futuri incerti, la seguente: in un tempo come il
nostro, chiamato 'uasi post modernit+, come
affrontiamo la ricerca della terra promessa2 !ual
il tempo promesso per noi2 B sempre il futuro, nella
'uale idea possiamo capitare a crogiolarci per
giustificare i fallimenti delloggi2 1l luogo pi=
distante e disabitato da visitare per de-vertere da
noi stessi2 1o non sono 'ui Ce direi anche,
fortunatamenteC a dare 'ueste risposte, ma vorrei
semplicemente che 'ueste parole vi e ci stimolino a
fermarci e a riflettere. ?orrei che, chi oggi legga
'ueste parole possa fermarsi e chiedersi 7he cosa
sto inseguendo28 'ualun'ue sia la risposta. .
chiudo esattamente come (emo )odei, rubando,
per un giusto fine, le parole di un grande: 7&on fate
s9 che le vacanze estive siano la vostra terra
promessa.8
0iventiamo consapevoli, che si voglia o no, siamo
tutti in cammino.
Alessandro Mantovani
Meduse
0a terra vedo tristi
gli scampoli dei turisti,
sotto il bollore abrasati
pezzi dalterigia, nobili illibati.
/li ombrelloni sbattono i lembi
sopra la terra bianca
in un vento che pare
essere 'uello di dio.
1o 'ui non ho posto,
come i venditori di bracciali
sudati nei calzari orientali,
come la medusa
chiusa morta nella mano
del lupo di mare.
:a in fondo poi a ben guardare
in 'uesta fiera di vite siliconate
noto solo che lombra
pi= lunga del monte
ci tocca tutti e che,
sciolti gli orpelli in paccottiglia,
siamo solo meduse
dai filamenti disciolti
nelle gore del tempo.
Alessandro Mantovani
D
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Rincontrarci
ESisi, hai ragione,
capisco che tu abbia cercato, ma trovare lavoro oggi
complicato, non posso proprio darti torto.F
Ora parlarti sul bus facile,
che vivi a GH minuti da me, ma le nostre esistenze
distano oceani e foreste.
. pensare che mi piacevi, e che con te ci avevo anche
provato, e in 'uella calda sera d<estate ci eravamo
ubriacati e ti avevo abbracciata e avevo provato a
baciarti e poi ti avevo vista pisciare in un<aiuola.
he bello era stato.
:a non perdere tempo:
raccontami ora della tua vita,
che un bel pomeriggio di ferragosto
ed il sole tempera anche gli insuccessi pi= gelidi.
:eno male che ci siamo incontrati oggi,
mi sarebbe 'uasi venuto da piangere in un giorno di pioggia.
1l bello stato che dopo alcuni anni ci siamo parlati senza entusiasmo,
perch3 a forza di vivere lo perdiamo,
e non ci siamo manco alzati per venirci incontro.
:a il meglio vero stato
che 'uando sei scesa dall<autobus
non ci siamo neanche salutati.
;er6 alla fine stato bello, proprio come non riuscirti a baciare
in 'uella calda serata d<estate.
Federico hillino
Diverse misure dessere
)occheggia il sale sparso a riva
1l mare
he ritorna
,a spola ansiosa di chi setaccia
,a vita ogni giorno
*spettando 'uellansito
&evoso che pesa
Sulle case, o il sole
he scoppia sui pini estivi.
Oggi il mare esiste
0istrattamente, come pioggia
.saurita.
!ilvio Magnolo
I
Fischi di Carta
Momenti di tutto
Jn dettaglio
he apprezzoA
,a donna col ventaglio,
Saper muovere il calore
he cozza sugli sguardi,
,o stupore che gronda
0agli occhi aguzzi.
?orrei, cos9, anche solo
Saper riconoscere
0al profumo il ricordo
(ecato dai giorni
0infanzia, orologio
he pencola rotto
0umore tra sogno e deserto.
&ulla avverto
Sul treno,
Senza ora, n3 amore,
*ccetto il sacramento
0el mio sudore
(e la fatica di tutti)
* esistere tutti insieme.
1l mare ancora molto lontano.
!ilvio Magnolo
Un venerd sera
*nche 'ui l<estate detta finestre
aperte giorno e notte, e danze
di sudore in cerca di un filo di vento#
'uando sono inutili e spalancati
che sento alla fine, e capisco
'uei vetri doppi pagati met+ stipendio.
&on ho nessuna musica, ma la sera
ci6 che fuori, da ascoltare#
un ricordo pallido il rituale grigio
della settimana 4per dormire c< tempo domani:
poggiare il 'uaderno in un angolo e stare
a sentire il mestiere della mia notte#
e sbirciare vite che non so se vorrei
gi=, nel vicolo che porta all<altare,
la piazza inferocita appiccicata del locale,
annusarle tra le pieghe pi= precise
delle voci che insistono a passare
e ritrarsi come onde, come petali volare#
e il ritrovo pi= in l+ un prato confuso
un assolo di ronzio alle orecchie
in cui perdersi, dar forma a 'uelle storie
indistinte, a 'uel corteo trovare volti:
forse vorrei anch<io tuffarmi in 'uella voce unica
come il magma a colare lento dalle strade.
;oi penso che nessuno allora starebbe
a sentire, e continuo la mia notte di occhi
al soffitto, orecchie alle finestre aperte.
Emanuele Pon
K
Fischi di Carta
La danza del rosso

!stati
-i ho colto fragola
nei miei anni pi= immaturi,
ti ho assaggiata in un d9 dagosto
'uando il caldo tedioso
ti aveva scelto 1figenia
per le miei arse fauci.
-i ho assaggiata pesca,
tinti di vino nel midollo,
in fondo al pasto campestre
di un ricordo sbiadito
che porto nel mio corpo
giorno dopo giorno.
Ora non posso pi= assaggiarti
come un palmo di ciliegie
o un fico gonfio di dolcezza,
la citt+ mi chiama, debbo ritornare
ma prima del dovere
oso seminarti per il futuro.
:agari ci si vedr+ alla prossima stagione.
Andrea Pesce
Do"o la cena
Fluttuanti segni di vita
nella penombra sazia
affiorano 'uesta sera.
Silenzio fra le bocche
il tempo si sgretola,
attimi di sguardi
e braci nelle narici.
*bbiamo fame,
mentre sulla griglia
si scaldano le emozioni,
che, dopo la cena,
unte di complicit+
si riempiranno di colore.
1l cerchio si compie,
si scioglie linverno
sui suoi seni,
lei punta i piedi
nel talamo del piacere,
il mare convulso
nel suo corpo
giunge e ritorna
tra lo sguardo bramoso
e le mani strette
alle lenzuola.
1 lembi palpitanti
scivolando nellumido
cingono ancora
pi= forte
lui in lei.
Jna siesta,
il morbido profumo
tra la sua chioma
e il mare di pupille.
Andrea Pesce
G ,a danza del rosso il preambolo dellautunno, la fine delle avventure estive e il ricordo delle medesime. 1l rosso il
tramonto e lalba che salutano gli amanti.
L
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Le poesie dei lettori
,<idea di "e poesie dei lettori nata dalle richieste di collaborazione che abbiamo ricevuto da amici,
conoscenti e sconosciuti che ci hanno fatto pensare ad uno spazio dove raccogliere tutte le loro poesie.
!uindi, ringraziando coloro che senza timore si sono mostrati e si mostreranno, speriamo che la nostra
idea possa farvi piacere ed invitiamo chiunque sia interessato a scriverci#
E,e mie parole non hanno mai chiesto il permesso per uscire e se tornavano tardi la sera non me la sono
mai sentita di rimproverarle, anzi, 'uelle sono le parole che ho apprezzato di pi=. ,e parole che venivano a
svegliarmi nel cuore della notte, gonfie di malinconia e noia, volevano uscire, anche in pigiama. F
Maria Domini$anni, @K anni, 'uarta di cin'ue figli, ha una laurea triennale in ,ettere classiche
conseguita a ;erugia, ed al momento iscritta al terzo anno della laurea magistrale a ciclo unico in Scienze
della formazione ;rimaria a )ologna. :aria lavora per finanziare i suoi studi e alloccorrenza, 'uando
pu6, dorme (ogni tanto).
?ado a fare la doccia.
?ado a gettare un po< di me in 'uel sapone.
Forse l<ac'ua laver+ le cicatrici dal mio corpo,
Forse riaprendo gli occhi sotto 'uel getto
mi accorger6 di essere di nuovo pura.
Se solo l<ac'ua, oltre al sapone, potesse far scivolare via l<amarezza
insieme allo sporco che mi ha sfiorata.
Se solo potessi asciugare le mie lacrime col phon
e acconciare i miei dispiaceri in un elegante chignon,
cos9 da farli sembrare belli.
Se potessi metter lo smalto ai ricordi
e colorare solo 'uelli che meritano di essere ricordati.
;otessi vestire le mie frustrazioni di giallo
e avvolgere il mio corpo in un asciugamano di calore umano,
caldo, sincero.
Jscirei dalla doccia come da un rito di passaggio:
0epositerei sul fondo tutto ci6 che sono stata
per poi appoggiare i piedi nudi su un tappeto di vita nuova.
Maria #omini$anni
M
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Luca %oni, @D anni, uno studente del orso Scienze della Formazione ;rimaria.
&utrendo un sincero interesse per la letteratura e la poesia, prova a raccontare il suo innamoramento per i
paesaggi liguri e le emozioni provate, attraverso 'uesti versi apparentemente semplici, ma vissuti con il
cuore.
&l mare d'autunno
,<immensit+ del mare davanti a noi
cattura i pensieri e l<anima#
'uell<infinito spettacolo celeste riflette
l<indescrivibile forza dirompente
di ci6 che ci lega,
il cuore ha voce in 'uella bellezza senza fine.
;rofumi,
colori,
emozioni,
abbracci,
tutto dipinge
una dimensione surreale,
spazio e tempo siamo noi,
increduli dell<azzurro dalle cento sfumature
che d+ voce ai nostri sentimenti.
:a l<illusione manca,
la fredda brezza d<Ottobre
ci riporta alla nostra umanit+#
mi volto,
ci sei,
nei tuoi occhi l<infinito dell<azzurro,
il tuo sorriso riscalda il cuore,
d+ luce alle passioni
che si perdono nel mistero del tuo sguardo.
"uca Boni
N
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Interludio
;erch3 dopo le nostre e 'uelle dei lettori non una poesia di 'ualche autore conosciuto2
Poesia scelta da !ilvio%
&(uolo ' una parola che non smettiamo mai di sottovalutare( ) una ruota che ci segna e ci as-segna a noi
stessi e a persone importanti della nostra vita e della nostra memoria% sono om*re che a**iamo sfumato o
perduto+ passanti silenziosi tra i nostri letti+ mentori+ avi+ maestri che ci crescono+ ma non lo capiamo
su*ito( Forse leggere questa poesia pu, essere un modo+ anzi un- Idea+ per capirlo(.
'he Role o( the &dea in )oetr*
*sO of the philosopher "hP he philosophizes,
0etermined thereto, perhaps bP his father<s ghost,
permitting nothing to the evening<s edge.
-he father does not come to adorn the chant.
One father proclaims another, the patriarchs
Of truth. -heP stride across and are masters of
-he chant and discourse there, more than "ild
"eather
Or clouds that hang lateness on the sea. -heP
become
* time e>isting after much time has passed.
-herein, daP settles and thicOens round a form4
)lue4bold on its pedestal4that seems to saP,
71 am the greatness of the ne"4found night8.
/allace !tevens
&l ruolo dell'idea in "oesia
hiedi al filosofo perch3 filosofa,
* ci6 deciso, forse dal fantasma del padre,
Senza concedere nulla al ciglio della sera.
1l padre non viene a ornare il canto.
Jn padre ne proclama un altro, i patriarchi
0ella verit+. *ttraversano a grandi passi e sono
padroni
0el canto e del discorso col+, pi= che un fortunale
O nuvole che stendono indugio sul mare. 0iventano
Jn tempo che esiste dopo che molto tempo
passato.
,+ dentro il giorno cala e addensa su una forma,
*zzurro ardito sul piedistallo, che sembra dire:
7Sono la grandezza della notte ritrovata8.
/allace !tevens
(da Il mondo come meditazione
traduzione di Massimo Bacigalupo)
Q
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Zona Franca
0al numero di settembre @HGD vi siete abituati a vedere in 'ueste due pagine conclusive 'uello che C fra di
noi C usiamo chiamare 7l<articolo8. .bbene: abbiamo deciso di trasformare 'uesto spazio, ed il titolo che
vedete poco pi= in alto vi avr+ gi+ fatto capire. ?ogliamo liberare 'uest<area e renderla una zona franca,
dove fare apparire 7l<articolo8 piuttosto che una poesia pi= lunga del solito, un racconto o una 'ualche
sperimentazione ancora da progettarsi. 1n ogni caso speriamo che l<idea, ma soprattutto 'uello che 'ui
leggerete, vi piaccia%
Poesia a puntate%
seconda parte
0prima parte sul numero scorso1
Cantare su alcune "ersone che vivono nel mio quartiere tra cui me
0onne sui KH sugli autobus hanno il trucco d<altri tempi
e la matita intorno alle labbra.
:i sono sempre apparse dannatamente stanche e nervose.
-endono ad arrabbiarsi ed a lamentarsi ad alta voce per ogni strattone.
&on sembrano avere voglia di 'ualsiasi cosa stiano per fare.
;er mano hanno i bambini, per telefono hanno i ragazzi.
B stancante allevare i figli.
1l barbiere mi chiede come sto, cosa faccio, come va con lei,
sa tutto di tutti ma di lui nessuno sa 'ualcosa.
1l barbiere ha il viso languido.
1o penso che se potesse lascerebbe tutto e tornerebbe nella sua citt+,
perch3 'ui le persone non le riesce a capire e non si sente capito da alcuno.
,+, dove tutti parlano con gli stessi occhi in cui si riconoscono, sarebbe capito e capirebbe.
,+ starebbe meglio, anche se fa molto caldo, che si ha solo voglia
di riposare nella brezza estiva.
!uando si nasce per alcuni si qualcuno, ma non si pu6 ancora essere se stessi,
poi si pu6 esserlo ma comun'ue difficile, non per tutti.
&on cosa per tutti essere se stessi, anche se ne varrebbe sempre la pena.
i vuole molto coraggio e soprattutto bisogna essere sinceri,
ed sempre dura esserlo.
!uindi bisogna impegnarcisi. :a non neanche scontato riuscirci.
&el frattempo passiamo la vita a pensare un giorno di dire di fare di comprare,
e intanto ognuno di noi per alcuni continua ad essere qualcuno, per meno se stesso
ma per tutti gli altri nessuno.
he bottiglia rotta la vita,
che si trascorre in tanti modi diversi
ma poi finisce per tutti allo stesso modo.
1 devoti sono silenziosi, fanno gesti lenti ed ascoltano con attenzione. (idono di rado.
;er loro il mondo ha perso l<ordine e l<armonia con cui stato creato
e 'uesto li rende molto tristi.
:a ci credono, ci credono molto pi= di 'uanto io creda
nel cibo che ho nel piatto,
GH
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anche se so che pi= facile credere in 'ualcosa di intangibile,
perch3 esiste proprio perch3 ci credi.
1l cibo invece nel frigo, esiste lo stesso anche se non ci credo.
he bel paradosso, divertente pensarci.
Stranieri seduti su un gradino bevono caff preso alle macchinette.
&on so se il loro progetto sia solo sciogliere lo zucchero con la stanghetta di plastica
o cercare di tornare a casa loro,
ma hanno l<aspetto stanco, e gli occhi tanto, tanto assonnati.
(agazzine in piazza masticano forte che"ingum, fumano bagnando il filtro ed a volte bestemmiano.
Sputano anche rumorosamente, come non ho mai saputo fare.
1o le evito e mi danno 'uasi fastidio.
)ene o male sono cresciuto
ed inizio a sorridere ai bambini teneramente,
non sono pi= capace a confrontarmi con chi ha sempre la risposta pronta.
/li anziani pi= rampanti ai giardini pubblici ci provano con le anziane
che non hanno finito le elementari perch3 erano altri tempi e c<era la guerra.
,oro sanno tutto sull<1talia, hanno capito i segreti del governo,
sanno tutti i modi per scacciare le mosche ed uccidere le zanzare.
1o penso che siano fortunati e sicuramente molto svegli ed intelligenti,
che sanno tutto mentre io so a malapena di essere nato un certo giorno ad una certa ora,
che gli uccelli volano mentre io cammino. . le zanzare mi pungono pure.
he beffa.
Federico hillino
(continua sul prossimo numero)
NEWS
0a 'uesto mese potete trovarci online, oltre che sui social net"orO
dove finora ci avete seguito (e siete tantissimi, grazie%), anche sul
nostro sito ufficiale:
www.fischidicarta.it
Siamo molto orgogliosi e felici di presentarvi il dominio
fischidicarta(it, che torna anche nel nuovo indirizzo di posta
elettronica che troverete, al posto di 'uello vecchio, nella pagina
seguente.
?enite a leggerci anche sul "eb%
GG
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Contatti
info@fischidicarta.it
La mail "rinci"ale + cam,iata, ma sappiate che la vecchia non stata disattivata,
perci6 scrivendoci a fischidicarta2gmail(com riceveremo le vostre mail e vi
risponderemo%
;er lodi, insulti, consigli, proposte, domande, poesie e 'uant<altro potete contattarci via
email. Jsiamo un solo indirizzo in comune, perci6 se 'ualcuno volesse contattare uno
soltanto di noi deve semplicemente specificarlo. /razie%
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informazioni riguardo dove, come e cosa facciamo sul nostro sito ufficiale.
Fischi di carta illustrata da:
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Fischi di carta fondata ed animata da:
Federico /hillino
Silvio Magnolo
Alessandro Mantovani
Andrea )esce
!manuele )on
Prossa Nova fondata ed animata da:
Carlo Meola
Amelia Moro
Matteo 0alentini
G@

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