Sei sulla pagina 1di 15

2

3
Buon Natale!
In Lui:
-figli di Dio
- fratelli tra di noi
...e, a rovescio, possiamo dire che senza di
Lui siamo semplicemente noi stessi con una
dignit che va e viene, e che gli altri sono...
altri. una verit che avevamo e che abbia-
mo bisogno di sentircela affermare anche al
giorno doggi. Una verit che non la con-
clusione di un discorso fatto di parole, ma
una verit straordinaria, rivelata attraverso
la vita terrena e "normale" di una persona
che si rivelata "Figlio di Dio". una affer-
mazione "rivoluzionaria" nel vero senso del-
la parola, nel senso che sovverte tutta la no-
stra persona e il nostro modo di rapportarci
con gli altri. Noi non siamo un numero, non
valiamo perch abbiamo delle doti, dei titoli
o un grosso conto in banca. Non diventiamo
neppure persone di serie b perch abbiamo
combinato dei guai e quindi "retrocessi". In
Ges di Nazareth, Figlio di Dio, dalla sua
nascita alla sua morte, con la sua parola e
con il suo rapportarsi con gli altri, viene of-
ferta a tutti noi una promozione, un salto di
qualit: anche noi Figli di Dio, comunque!
C anche una logica conseguenza, per chi
soprattutto ha sperimentato sulla propria
pelle questa promozione, ed un nuovo
modo di vedere gli altri: anchessi sono Figli
di Dio e quindi nostri fratelli! Questo anche
se hanno un colore diverso della pelle, un
altro modo di vedere Dio, altre idee o carat-
tere diverso. Ges nato, vissuto, ha par-
lato, ha agito, morto per dimostrare a tutti
il suo amore, la sua condivisione, il suo per-
dono. il nostro fratello universale! La sua
vita non stata una "fiction", sia quando ac-
costava i poveracci sia quando faceva i mi-
racoli. Non stata una "finzione" neppure
quando nato povero, ha vissuto
trentanni a Nazareth come una qualsiasi
persona e neppure quando morto sulla
croce ed risorto il terzo giorno! Nascita, la
sua vita (libro aperto), croce e cero pasqua-
le sono episodi che non sono circoscritti in
un luogo o in un tempo lontano, ma diventa-
no per noi attuali ed efficaci, attraverso
linnesto operato nel Battesimo. Lafferma-
zione che fa da titolo e che ho cercato di
sviluppare in queste povere parole quello
che troviamo nella nostra Chiesa, nel "pre-
sepe" dove abbiamo appunto collegato la
nascita alla risurrezione (cero pasquale), al
Battesimo (fonte battesimale). Scusatemi il
parallelo, ma possiamo paragonare tutto
questo ad un rubinetto o ad una presa della
corrente: non c acqua, non c energia se
a monte non ci sta una diga, una sorgente,
una turbina e una rete di trasmissione. Fac-
ciamo tesoro del nostro Battesimo, faccia-
mo tesoro anche del Natale perch dietro ci
sta una vita divina che vuole arrivare a tutti
noi. Buon Natale! La vita veramente e
sempre bella perch siamo in buona com-
pagnia, anzi in ottima compagnia.
4
CALENDARIO DELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE
DOMENICA 17 DICEMBRE ore 7.30 S. Messa
ore 10.00 S. Messa
ore 16.00 -18.00 Confessioni
LUNED 18 DICEMBRE ore 16.15 Novena
ore 18.00 S. Messa - Isaia, profeta dellAvvento
MARTED 19 DICEMBRE ore 16.00 Novena
ore 20.00 S. Messa - Michea, annunciatore di speranza
ore 20.30 22.00 Confessioni
MERCOLED 20 DICEMBRE ore 16.15 Novena
ore 18.00 S. Messa -Giovanni Battista, il testimone intrepido
ore 20.30 22.00 Confessioni
GIOVED 21 DICEMBRE ore 9.00 S. Messa
ore 9.30-11.30 Confessioni
ore 16.00 Novena
ore 20.00 S. Messa - Giuseppe, luomo delta fiducia
ore 20.45 Confessioni (superiori e giovani)
VENERD 22 DICEMBRE Comunione agli Ammalati
ore 16.00 Novena
ore 18.00 S. Messa - Maria, donna del si
ore 20.30 22.00 Confessioni
SABATO 23 DICEMBRE ore 15.00 -17.30 Confessioni
ore 16.00 Novena
ore 18.00 S. Messa
DOMENICA 24 DICEMBRE ore 7.30 S. Messa
ore 10.00 S. Messa
ore 15.00 S. Messa di Natale per i ragazzi
Benedizione dei Ges Bambini
ore 23.30 Veglia
ore 24.00 S. Messa solenne della Nativit
LUNED 25 DICEMBRE NATALE DI GES
ore 8.00 S. Messa
ore 10.30 S. Messa
MARTED 26 DICEMBRE S. Stefano
ore 9.00 S. Messa
5
MERCOLED27 DICEMBRE ore 18.00 S. Messa
GIOVED 28 DICEMBRE ore 18.00 S. Messa
VENERD 29 DICEMBRE ore 18.00 S. Messa
SABATO 30 DICEMBRE ore 18.00 S. Messa
DOMENICA 31 DICEMBRE ore 7.30 S. Messa
ore 10.00 S. Messa
ore 18.00 S. Messa di ringraziamento
LUNED 1 GENNAIO 2007
Maria, Madre di Dio - Giornata Mondiale della Pace
ore 8.00 S. Messa
ore 10.30 S. Messa
ore 17.00 Preghiera per la Pace
MARTED 2 GENNAIO S. Defendente
ore 9.00 S. Messa
MERCOLED3 GENNAIO ore 18.00 S. Messa
GIOVED 4 GENNAIO ore 9.00 S. Messa
VENERD 5 GENNAIO ore 18.00 S. Messa prefestiva
SABATO 6 GENNAIO Epifania
ore 8.00 S. Messa
ore 10.30 S. Messa
ore 14.30 Preghiera e benedizione dei bambini
SCUOLA DELLINFANZIAARCOBALENO
Vengono anche questanno proposte le tradizionali iniziative a sostegno
dellimportante compito che da sempre la Scuola dellInfanzia svolge per la
crescita umana e cristiana dei nostri bambini. Gli appuntamenti sono i se-
guenti:
SABATO 23 DICEMBRE 2006 dalle ORE 17 TRIPPA ALLA RICKY
(da asporto)
SABATO 6 GENNAIO 2007 dopo lincontro di preghiera
INCANTO DEI DONI DELLALBERO seguir lestrazione dei biglietti
della lotteria
6
Riflessioni per ti Natale
Le quattro candele, bruciando, si consumavano
lentamente.
Il luogo era talmente silenzioso che si poteva
ascoltare la loro conversazione.
La prima diceva: " Io sono la PACE. Ma gli uo-
mini non riescono a mantenermi: penso proprio
che non mi resti altro da fare che spegnermi!".
Cos fu e a poco a poco la candela si lasci
spegnere completamente.
La seconda diceva:" Io sono la FEDE: purtrop-
po, non servo a nulla. Gli uomini non ne voglio-
no sapere di me, e per questo motivo non ha
senso che io resti accesa". Appena ebbe termi-
nato di parlare, una leggera brezza soffi su di
lei e la spense. Triste, triste, la terza candela a
sua volta disse:" Io sono lAMORE. Non ho la
forza per continuare a rimanere accesa: gli uo-
mini non mi considerano e non comprendono la
mia importanza. Essi odiano persino coloro che
pi li amano, i loro familiari." E senza attendere
oltre, la candela si lasci spegnere. Inaspettata-
mente un bimbo in quel momento entr nella
stanza e vide le tre candele spente. Impaurito
dalla semi-oscurit, disse: " Ma cosa fate? Voi
dovete rimanere accese. Io ho paura del buio!".
E cos dicendo, scoppi in lacrime.
"Non temere, non piangere: finch io sar acce-
sa, potremo sempre riaccendere le altre tre
candele. Io sono la SPERANZA!". Con gli occhi
lucidi, il bimbo prese la candela della speranza
e riaccese tutte le altre.
COME I PASTORI...
Andiamo fino a Betlemme, come i pastori...
Limportante muoversi.
E se, invece di un Dio glorioso,
ci imbattiamo nella fragilit di un bambino,
non ci venga il dubbio
di aver sbagliato percorso.
Il volto spaurito degli oppressi,
la solitudine degli infelici,
lamarezza di tutti gli uomini e le donne della
terra
sono il luogo dove Dio continua a vivere...
A noi il compito di cercarlo.
Mettiamoci in cammino senza paura.
Il Natale di questanno ci far trovare Ges e,
con lui,
il bandolo della nostra esistenza redenta,
la festa del vivere,
il gusto dellessenziale,
il sapore delle cose semplici,
la fontana della pace,
la gioia del dialogo,
il piacere della collaborazione,
la voglia dellimpegno,
lo stupore della vera libert,
la tenerezza della preghiera.
E allora...dal nostro cuore
strariper la speranza. (Don Tonino Bello)
7
Natale: Ges nasce...
Povero... anche se i miraggi del consumismo fanno di tutto con luci, regali e panettoni per
anestetizzare le nostre coscienze, perch fatichino a ricordare che ogni giorno 35.000
bambini muoiono di fame nel mondo secondo gli ultimi dati della FAO.
Inerme... anche se la tanto sbandierata globalizzazione ci vorrebbe far credere che tutti
abbiamo le medesime possibilit, perch non abbiamo a pensare ai % dellumanit per cui
umiliazioni e sofferenze sono le normali condizioni di vita.
Indifeso.... anche se la parola pace, tanto urlata e sbraitata, potrebbe indurci ad ignorare i
venditori di morte che abbondano nei loro loschi traffici di armi, per cui ogni giorno spen-
diamo 2800 milioni di dollari in armamenti.
Piccolo... anche se la tanto invocata difesa della nostra presunta identit, potrebbe impe-
dirci di ascoltare il sussurro degli oltre 22 milioni di rifugiati, uno ogni 269 persone sulla ter-
ra, costretti a lasciare la loro patria senza un adeguata protezione internazionale.
Natale: Ges nasce...
Per... ridare speranza a tutti coloro che lottano per far germogliare i frutti della pratica della
giustizia, nelle scelte della vita quotidiana, per non indurci a credere che il cambiamento
passi solo attraverso atti eroici.
Per... ridare slancio a tutti coloro che si impegnano contro le forze che impediscono la co-
struzione di un mondo nuovo, agendo per un cambiamento del proprio stile di vita e rinun-
ciando alla falsit di una beneficenza momentanea, per non convincersi che lelemosina di
circostanza sia la nostra unica possibilit.
Per... ridare coraggio a tutti coloro che agiscono gesti concreti di perdono e servizio, per
scommettere costantemente sulla rivincita della vita, nei confronti di chi semina morte e di-
struzione, con voci e azioni piene di orgoglio e dominio.
Per... ridare forza a tutti coloro che lo riconoscono nellescluso che incontrano, chiunque
esso sia e da dove provenga, attraverso atteggiamenti di accoglienza e condivisione, in cui
non c posto per la paura del diverso.
Natale: Ges nasce...
A noi accoglierlo e incontrarlo, cogliendo il segno inconfondibile della sua presenza nella
storia, resa visibilmente manifesta dalla nostra credibile testimonianza di vita.
E questo, infatti, il paradosso di un Dio Creatore che ha scelto di continuare a incarnarsi e
a nascere solo nel cuore degli uomini......di tutti gli uomini.
DOPO LA S. MESSA DI MEZZANOTTE, GLI AMICI DEL FOOC E FIAM
OFFRONO VIN BRUL E PANETTONE SULLA PIAZZA DELLA CHIESA
A TUTTI L'AUGURIO DI BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO!
8
Il Nuovo Vescovo della Diocesi di Como
VENGO PER SERVIRE LA VERIT E LA COMUNIONE
Sabato 2 dicembre 2006 stata data ufficialmente la notizia della
nomina di Mons. DIEGO COLETTI a Vescovo di Como. Nato a Mi-
lano il 25 settembre 1941, Mons. Coletti il cento-quattordicesimo
vescovo della diocesi di Como; far il suo ingresso il 28 gennaio
2007, lasciando la diocesi di Livorno dopo sei anni.
Nel saluto rivolto ai cristiani della diocesi di Como, il nuovo Vesco-
vo rivolge dapprima un pensiero riconoscente a Mons. Maggiolini -
Ho una grande responsabilit nellessere il successore di Maggioli-
ni; il suo stato un episcopato di grande spessore teologico ed ho
sempre apprezzato le sue doti umane, lintelligenza, la grinta, la
forza danimo. - Citando le parole dellenciclica del Papa :"Allinizio
dellessere cristiano non c una decisione etica o una grande idea,
bens lincontro con un avvenimento, con una Persona che d alla
vita un nuovo orizzonte e con ci la direzione decisiva" (Deus car-
tas est, 1), Mons. Coletti invita allunit nel servire questa verit
con coraggio, con dolcezza e con rispetto, per riaccendere nel
cuore di tanti nostri contemporanei una speranza che non delude.
Sottolinea questa unit ricordando che la Chiesa nasce dalla verit
del Vangelo e dalla grazia di Dio: una nuova comunione di donne
e uomini radunati dallo Spirito del Risorto, perch il mondo creda.
La grande preghiera di Ges al Padre " Che siano perfetti nelluni-
t" indica la cura suprema che tutti dobbiamo avere per la comu-
nione fraterna e la testimonianza di carit che in essa si esprime.
Attingendo dalla lettera di San Paolo ai Romani (1,10) "Chiedo
sempre nelle mie preghiere che per volont di Dio mi si apra una
strada per venire fino a voi", Mons. Coletti conclude il suo saluto:
la strada che lobbedienza al Santo Padre mi ha aperto verso di voi non fatta di pietre o di asfal -
to. la strada del cuore. la strada della condivisione di verit e misericordia, di giustizia e di
pace, sulla quale lo Spirito di Ges ci far camminare, per condurci insieme verso labbraccio del
Padre.

LA POSTA DEL GAM
Allinizio del mese di ottobre, quello dedicato
alla riflessione su cosa vuol dire essere missio-
nari per noi cristiani, arrivata la lettera di Suor
Amelia per tutti noi.
Nairobi, 24-09-06
Carissimi Gamiti e Comparrocchiani tutti, ecco-
mi finalmente a voi.
Sono gi passati 4 mesi dal mio ritorno in mis-
sione e non mi sembra vero. Siamo alle porte
del mese missionario e io voglio raggiungervi
con tutta la mia grande riconoscenza e vivo ri-
cordo. Voglio proprio ringraziarvi tantissimo per
il Bene che mi volete sempre e che anche
nellultima mia vacanza mi avete dimostrato
con il vostro interesse e le vostre mille delica-
tezze a mio favore e in favore della povera gen-
te! Grazie anche per la vostra continua acco-
glienza ad altri Missionari. E questo perch?
Perch pure voi siete Missionari! Ringraziamo
insieme il Signore che vi d la gioia del donare,
del servire, del dare la vita... nonostante tutto
questo richieda rinuncia e sacrificio. la gioia
vera che riempie ogni Cristiano che, perch
tale, anche Missionario, Il nostro Comboni di-
ceva.
1
" Le opere di Dio nascono e crescono ai
piedi della Croce!" vero, a volte difficile, ma
se confidiamo in Lui,
9
non vi mancheranno mai: forza, luce e gioia. Ri-
cordandovi tutti bene ed assicurandovi che pure
io proseguo bene, vi saluto tantissimo mandando
a ciascuno di voi gli Auguri pi belli e santi! Nella
certezza di continuare a "tenerci su vicendevol-
mente", con tanto affetto vi abbraccio.
Vostra Sr, Amelia
Allinizio di dicembre, puntuali sono arrivati gli au-
guri natalizi di Suor Caterina Marchett, con
laggiornamento di ci che avvenuto nel Sud-
Sudan, questanno.
Carissimi amici e benefattori,
il Natale si avvicina e perci eccoci anche
questanno a voi con i nostri pi cari e sentiti au-
guri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo. Voglia-
mo accompagnare questi auguri con la frase di S.
Andrea di Creta perch porti a tutti voi la gioia e
la certezza della Sua venuta." La venuta di Colui
che nelle sue mani ha segnato la linea delle tue
mura e ha gettato le tue fondamenta con le sue
stesse mani". consolante sentirci afferrati dalla
mano di Dio; questo ci dona sicurezza e pace,
specialmente nelle avversit. Ecco le nostre noti-
zie dal Sud-Sudan: in generale c tutto un fer-
mento e lavoro per la ricostruzione di strade, in-
frastrutture. Da parte nostra stiamo ridisegnando
la nostra presenza, cedendo missioni gi avviate
ad altre congregazioni, per poi spostarci nei posti
dove nessuno va, e dove c tanto bisogno per
leducazione, la sanit e soprattutto per lannun-
cio della Buona Novella. In generale, il popolo del
Sud Sudan si sente a casa sua, molto pi sere-
no e tanti rifugiati fuori e dentro la nazione sono
tornati e sono stati aiutati a reinserirsi nella loro
terra. Questo labbiamo potuto fare anche col vo-
stro aiuto. Si leggono i segni di felicit e speranza
nei bambini che hanno incominciato a sorridere
ancora, mentre prima i loro occhi rispecchiavano
paura e sfiducia. Ci che consideriamo essere
laspetto pi importante e difficile del nostro apo-
stolato oggi, in questo contesto di "dopoguerra",
la ricostruzione del cuore delle persone, rotto
dentro. Solo con laiuto di Dio si potr contribuire
per risanare, riconciliare e ricomporre questi cuo-
ri, con tanta compassione, pazienza, tenendo
presente, come dice il Papa, che Dio amore ed
paziente. Il progetto Radio Sudan: presto inizie-
remo le trasmissioni e cos tutti, anche i pi lonta-
ni di ogni parte del Sudan, potranno ascoltare
nella loro lingua la Buona Novella. Le Sorelle in-
caricate della radio stanno organizzando work-
shops in tutte le diocesi del Sud Sudan e Monti
Nuba per individuare persone capaci di raccoglie-
re e trasmettere notizie radio. In ogni diocesi ci
sar un coordinatore sudanese scelto dal Vesco-
vo; noi saremo alla guida del progetto fino a
quando potr continuare per le mani di professio-
nisti sudanesi. Per questa ragione inizieremo su-
bito con personale locale, fedeli al motto di San
Daniele Comboni, nostro fondatore: "Salvare
lAfrica con lAfrica". Al momento stiamo anche ri-
sistemando la nostra vecchia casa di Juba per
poi, piano piano, muovere dentro in Sud Sudan la
nostra residenza provinciale che, a causa della
lunga guerra, era stata necessariamente spostata
nel vicino Kenya, a Nairobi. Affidiamo tutto questo
lavoro, che richiede preghiera e aiuto finanziario,
alla Divina Provvidenza. Voi siete sempre stati i
canali attraverso i quali la Provvidenza passata
e continua a passare. Un sentito grazie di cuore
per tutto il vostro aiuto: ci d coraggio il sentire
che pregate per noi e ci aiutate. Assieme a voi la-
voriamo per lavvento del Regno di Dio. Un forte
abbraccio e un Natale ricco della grazia del Si-
gnore. Con affetto.
Sr. Caterina Marchett
AGGIORNAMENTO
PROGETTO NASCERE A KALONGO PER UN PARTO SICURO
Fino ad oggi - 7 dicembre 2006 - sono stati donati euro 1000,00
PROGETTO UN MATTONE PER LA SCUOLA DI AHALE DEL POPOLO POKOT
Fino ad oggi - 7 dicembre 2006 - sono stati donati euro 340,00
NON CI RESTA CHE AUGURARE A TUTTI I GAMITI
E A TUTTI COLORO CHE ADERISCONO ALLE NOSTRE INIZIATIVE
UN SANTO NATALE E UN FELICE ANNO NUOVO!
Rosanna, Antonietta, Annamaria, Ausilia
10
LA CRESIMA E POI...
Domenica 3 Dicembre come comunit cristiana
abbiamo accompagnato, ancora una volta, un
gruppo di ragazzi/e al Sacramento della Confer-
mazione, tappa fondamentale nel cammino di vita
cristiana che, iniziato nella preparazione alla Pri-
ma Comunione, spesso vede nella Cresima la
sua fine.
Un percorso che per da ora in poi, pu assume-
re nuovi sviluppi ed orizzonti, grazie alle possibili-
t offerte dalla comunit e rese possibili da un
gruppetto di giovani che se ne fanno carico du-
rante lanno, ai quali inconsapevolmente viene
delegato questo impegno da parte della comunit
degli adulti.
Un atteggiamento che rende cosi sconosciuto ai
pi e alle volte agli stessi genitori, la valenza edu-
cativa che un cammino di questo tipo pu assu-
mere per gli adolescenti, che possono contare su
una serie di proposte che vanno dallincontro
quindicinale per riflettere e confrontarsi insieme
sulle domande inerenti il senso della vita, che a
questa et cominciano ad affiorare, alle esperien-
ze di volontariato presso la mensa dei poveri di
Como o presso la coop. sociale Ancora di Lurate
Caccivio, per allenarsi allaccoglienza e al servi-
zio, che si coniugano cos concretamente, con la
ricerca e il desiderio di un mondo pi giusto.
E poi, le diverse proposte per sviluppare al meglio
le differenti attitudini di ciascuno e che vanno
dallanimazione in oratorio ai pi piccoli, al carica-
mento di container con unAssociazione che se-
gue progetti nel Sud del mondo, alla preparazione
e gestione del mercatino equo-solidale, perch il
desiderio di pace e di giustizia non rimangano
solo ideali, ma diventino esperienza di vita.
Non mancano, inoltre, momenti di; svago e va-
canza in montagna per scoprire e godere della
bellezza del crealo e della ricchezza che deriva
dallo stare in gruppo, quando si disposti ad
uscire dai propri piccoli egoismi o, come suc-
cesso questanno ad Assisi, per mettersi sulle
tracce di chi ha trovato nel Signore la propria fon-
te di vita e che anche a noi pone interrogativi im-
portanti.
Anche le varie proposte di divertimento il sabato
sera o la domenica diventano occasioni di cono-
scenza reciproca , cosi come le varie attivit offer-
te dalla zona pastorale, occasioni di incontro con
altri adolescenti per uscire dai confini del proprio
paese e sperimentarsi in un gruppo pi grande.
Insomma, un cammino articolato e ricco di iniziati-
ve, certamente non lasciato allimprovvisazione o
alla casualit, ma progettato con competenza, ap-
profondimento e studio, per non trascurare nes-
sun aspetto e connotarlo cos di una valenza edu-
cativa, che trova nellulteriore incontro con Ges e
nel messaggio evangelico il suo apice. Per questo
di fondamentale importanza che divenga
AL MOLO 14
Domenica 7 maggio, noi quattordicenni di Ronago ci siamo incontrati con altri adolescenti di
tutta la Diocesi di Como a Bellagio, per trascorrere una giornata insieme, pregando durante
la S. Messa e divertendoci con i giochi.
Ci siamo preparati in precedenza, per questo evento, con i nostri catechisti, costruendo un
diario di bordo sul quale abbiamo riportato il nostro cammino e assegnandoci dei ruoli come
il marinaio o la vedetta, per poterci imbarcare.
Quella mattina ci siamo incontrati a Como ed eravamo numerosissimi: questo ci ha colpito
perch non ci aspettavamo la presenza di cos tanti ragazzi.
Ci siamo imbarcati sul traghetto con la voglia di poter trascorrere una bella giornata, che
cos si rivelata, e verso le 11 siamo arrivati a Bellagio. Abbiamo assistito alla S. Messa,
dopo la quale ci siamo riuniti con i nostri gruppi per pranzare e giocare. Ci siamo divertite
molto e tra canti, balli, sorrisi il tempo trascorso molto velocemente, anche troppo, e cos
era gi ora di tornare a casa.
Durante questa giornata, abbiamo appreso che non bisogna giudicare le persone prima di
conoscerle e ci piacerebbe che questo cammino finisse il pi tardi possibile.
Desi, Fra e Nadia
11
espressione reale dellattenzione che la comunit
cristiana vuole dedicare agli adolescenti, spesso
soffocata da altri aspetti ritenuti prioritari, ma che
non pu non avere a cuore i suoi figli pi giovani,
in unet della vita spesso per loro non semplice.
Unattenzione divenuta oggi pi che mai fonda-
mentale ed indispensabile in una societ che li
mostra attraverso i mass media solo come proble-
matici, senza rendere conto delle potenzialit che
sono insite in loro e che spesso attendono per
esplodere, che qualcuno le solleciti e le valorizzi.
Un grazie di cuore, allora, a quei giovani che han-
no scelto di accompagnarli dedicando loro molto
del proprio tempo libero e delle loro energie, con il
coraggio di "mettersi in gioco" e di accettare an-
che limiti e sconfitte, ma soprattutto per lattenzio-
ne che costantemente dedicano a ciascuno, nel
non facile compito di essere prima di tutto testi-
moni credibili agli occhi spesso critici e scrutatori
degli adolescenti di oggi.
Erminia
il mondo giovanile
Sar che ho nostalgia di Carosello e delle sue reclama di Calimero e di Carmencita, quello spet -
tacolo pubblicitario che i bambini della mia generazione aspettavano con entusiasmo alle nove di
ogni sera prima di andare a letto, o sar che rimpiango la severa professionalit dei giornalisti di
90 minuto, che parlavano solo del calcio giocato, senza indulgere a banali "fuori programma"
come usa fare oggi.
Capisco che i gusti del pubblico televisivo siano cambiati, comprendo che le esigenze degli spon-
sor siano ormai prevalenti sulla buona qualit dei programmi, ma questa TV che tutto mischia e
che tutto rende indistinguibile non mi convince.
Stiamo subendo troppo passivamente unoffensiva mediatica di devastante volgarit, ormai as-
suefatti al fenomeno della bulimia televisiva, guardiamo di tutto e di pi (come recitava tempo fa
un fortunato spot della RAI), spesso senza un vero criterio di selezione.
Ai nostri ragazzi vengono offerti spettacoli poco rispettosi della loro et, senza che gli operatori
del settore si rendano conto degli effetti provocati ad un pubblico che sta ancora strutturando la
propria personalit e che sta imparando a gestire i propri stati emotivi.
Lunico criterio di giudizio sembra essere dettato dallaudience, il parametro di riferimento per giu-
dicare la buona riuscita di uno spettacolo. Credo che un buon programma televisivo, a maggior
ragione se destinato ai ragazzi, debba essere in grado di coniugare informazione e capacit di
trasferire loro emozioni positive. In realt, spesso si assiste a programmi dove vengono adultizza-
ti i gusti, pubblicamente esibiti i sentimenti pi delicati e profondi della natura umana e offesa la
dignit delle persone.
La nostra parrocchia ha recentemente proposto di appoggiare la petizione che chiede al Parla-
mento di tutelare i minori da scene di violenza nelle fasce orarie da loro frequentate. Mi sem-
brato un atto di civilt, non per fare una battaglia moralistica e perbenista, ma per dare un segna-
le forte alle Autorit competenti.
Penso che la RAI, come servizio pubblico, abbia il dovere di offrire una programmazione qualitati-
vamente pi elevata della televisione commerciale, smettendo di scimmiottare le sue indecenze e
le sue vacuit culturali.
A mio avviso necessario istituire un organo di Garanzia per i programmi per minori e stabilire un
tetto alle inserzioni pubblicitarie nei programmi a loro diretti per sottrarli alla cultura esagerata-
mente consumistica che viene subliminalmente veicolata.
Non a caso, nei giorni scorsi, qualcuno del settore ha proposto di considerare nelle rilevazioni
dellauditel soltanto la fascia det che va dai 15 ai 65 anni, cio la parte di popolazione che pi
muove i consumi e che quindi pi appetita dagli sponsor.
Serve uno scatto educativo e culturale, uninversione di tendenza, che faccia riflettere tutti sui
modelli di comportamento che vengono oggi proposti dalla televisione.
Altrimenti non potremo pi scandalizzarci se i nostri figli, cos tecnologicamente attrezzati, use-
ranno il loro cellulare per divertirsi a documentare con agghiacciante cinismo le molestie ad un
ragazzo down, che ha il torto di non essere bravo, forte ricco e fortunato come i loro eroi virtuali.
Maurizio
12
IL RINNOVO DEL CONSIGLIO PASTORALE
PARROCCHIALE (C.P.P.)
La Chiesa, comunit di battezzati, come una
famiglia dove ognuno deve sentirsi a casa sua,
ma anche dove ognuno ha delle responsabilit
personali e nei confronti degli altri. Sta diven-
tando una cattiva abitudine, in ogni ambito,
quella di esigere dagli altri e allo stesso tempo
di pensare di non avere obblighi nei confronti di
nessuno. Per coinvolgere maggiormente le per-
sone in questa grande famiglia, stato creato
tanti anni fa il Consiglio Pastorale Parrocchiale
(C.P.P.). I compiti di questo organismo possono
riassumersi nei seguenti punti:
creare maggiore comunione nella parrocchia
maturare il proprio essere parte della Chiesa,
passando dalla collaborazione alla correspon-
sabilit
rafforzare limpegno missionario e di apertura
affinch il Vangelo possa raggiungere tutti, in
particolare i lontani della nostra comunit coor-
dinare le diverse iniziative e proposte in un uni-
co cammino pastorale e parrocchiale migliorare
i rapporti con la zona e in particolare il Consiglio
Pastorale Zonale.
Il CPP, organismo che dura in carica tre anni,
va rinnovato, in quanto giunto alla scadenza. La
Comunit di Ronago si sta ampliando notevol-
mente con lingresso di nuove famiglie: sono
una ricchezza per tutto il paese e anche per la
comunit parrocchiale. Entrare a far parte del
CPP pu essere loccasione per farsi conoscere
e mettere a disposizione degli altri le proprie ca-
pacit.
Gli ambiti in cui uno pu dare il proprio contribu-
to sono i seguenti:
catechesi
caritas
solidariet/ missioni (gam)
liturgia
famiglia
anziani
oratorio
operativo
movimenti
rappresentanti zonali:
centro - ronaghino - merlina - mulini
Per la votazione, ogni famiglia ha ricevuto la
scheda, sulla quale indicare fino a quattro nomi-
nativi (preferibilmente due giovani maggiori di
16 anni e due adulti). Le schede vengono rac-
colte nella apposita bussola posta in fondo alla
Chiesa. Per votare c tempo fino al 24 dicem-
bre 2006. Successivamente verranno raccolte
le schede, contattate le persone proposte per
verificarne leffettiva disponibilit ed infine si
proceder allelezione dei membri del nuovo
CPP mediante unassemblea parrocchiale.
Don Eugenio
Zona Pastorale Prealpi
INCONTRI FIDANZATI 2007
Per i giovani appartenenti alla Chiesa,
che intendono contrarre il MATRIMONIO
CRISTIANO, la partecipazione a questi
incontri raccomandati dai Vescovi italiani
una prova di seriet, un segno di sin-
cera volont e deve essere ritenuto un
impegno morale. Il programma dettaglia-
to verr consegnato agli iscritti allinizio
del corso. Per informazioni rivolgersi a
Don Eugenio.
CALENDARIO DEI CORSI
Inizio ore 21,00 -
presso le Parrocchie sottoindicate
CAVERSACCIO a partire da Sabato 10
febbraio (sabato)
MACCIO a. partire da Luned 12 febbra-
io (luned gioved)
OLGIATE C. a partire da Venerd 13
aprile (venerd)
CIVELLO a partire da Marted 17 aprile
(marted)
GAGGINO a partire da Marted 22 mag-
gio (marted venerd)
GIRONICO a partire da Marted 11 set-
tembre (marted - venerd)
OLGIATE C. a partire da Venerd 5 otto-
bre (venerd)
UGGIATE T. a partire da Venerd 12 ot-
tobre (venerd)
13
GREST 2006
SI FA X DIRE...
Anche quest'anno, come succede ormai da molto tempo si svolto il Grest, che ha avuto come slogan SI FA
X DIRE. Il tema principale ruotava intorno ad un clima fiabesco ed infatti il protagonista era uno gnomo
chiamato Mignolino, che, con le sue disavventure, ha cercato d farc capire quali sono i veri valori della
vita,
Ovviamente per il Grest non era fatto soltanto di ri-
flessioni, che rimangono comunque una delle sue
parti pi importanti, infatti durante il pomeriggio si
svolgevano anche una serie di attivit, come ad esem-
pio la creazione di festoni, giochi ecc. Anche
quest'anno, abbiamo voluto inserire all'interno delle
attivit quella dell'iniziativa di carit, attraverso la
vendita delle torte di pane, che, dobbiamo dire, sono
letteralmente andate a ruba e per questo dobbiamo
certamente ringraziarvi calorosamente!
Durante il pomeriggio si sono svolte anche decine d giochi, molto coinvolgenti, attraverso i quali abbiamo
potuto divertirci moltissimo, che poi anche lo scopo del Grest. Ma, oltre ai pomeriggi trascorsi insieme,
abbiamo avuto anche la possibilit d passare due giornate in allegria, a Riva San Vitale e in piscina a
Chiasso, dove, baciati dal sole, abbiamo anche potuto migliorare le nostre abbronzature....
Peccato che, dopo tre settimane, questa bellissima
esperienze ha avuto fine e, con una fantastica caccia al
tesoro in giro per il paese, abbiamo potuto decretare la
squadra vincitrice: la squadra dei verdi...
Sicuramente a tutti noi rimarr un bel ricordo di que-
sta esperienza: balli canti, giochi, riflessioni, ma che la
preghiera che, ancora una volta, ci ha uniti e ci ha in-
segnato qualcosa d nuovo e di bello.
Non ci resta quindi che ringraziare tutti coloro che ci
hanno aiutato a rendere questa esperienza pi bella: le mamme, che con le loro merende hanno rifocillato i
nostri cuori e le nostre ment. Arianna, l'animatrice che ci ha coordinati e che ci ha dato un aiuto prezioso,
don Eugenio, ma soprattutto voi ragazzi, che anche quest'anno siete stati numerosi e avete rallegrato anco-
ra una volta le nostre giornate. Quindi GRAZIE MILLE A TUTTI E... CI VEDIAMO L'ANNO PROSSIMO
GLI ANIMATORI
14
VACANZE ESTIVE 2006
SAN GIUSEPPE IN VALMALENCO............."IO CON...."
L'estate , purtroppo, ormai finita, ma come ogni anno nel nostro cuore c' un ricordo in pi. Infatti, come si verifica
ormai da molto tempo, anche quest'anno stata organizzata la tradizionale vacanza estiva dell'oratorio, che ha visto
coinvolti una quindicina di ragazzi dalla quarta elementare alla
terza media. Ancora una volta, il fattore che ha unito tutti noi,
animatori compresi, stata la voglia di stare insieme, in allegria,
amicizia, ma anche in preghiera.
La cornice di questa indimenticabile esperienza ci stata fornita
da San Giuseppe, piccola frazione di Chiesa Valmalenco, a circa
1800 metri d altitudine.
I momenti di condivisione non sono certo mancati, complice an-
che la pioggia, che ci ha letteralmente perseguitati per una setti -
mana... (vi ricordate ragazzi a scendere dal Lago Pal?). Nonostante il brutto tempo, non sono mancate le solite im-
prese titaniche, come la scalata al Lago Pirola (almeno questa sotto il sole cocente) oppure la caccia a! tesoro a Chiesa
vinta dalla squadra degli Ornitorinco di Ceramica. Beh almeno per loro s pu far valere il motto CACCIA AL TESO-
RO BAGNATA, CACCIA AL TESORO FORTUNATA!
Tutto sommato, per, l'esperienza pi emozionante stata quella della nottata in tenda. Infatti abbiamo trascorso la
nottata immersi nel verde, nei ragni e tra le urla provenienti dalla tenda delle ragazze. Al mattino, per che bel ri -
sveglio! Brioches calde alla marmellata servite con tanto amore dalle nostre super mamme!
Durante la nostra vacanza non sono mancati nemmeno momenti
di riflessione insieme a Lio, il nostro amico che ci ha insegnato a
non guardare solo noi stessi, ma anche a prendere in considera-
zione gli altri e ci che ci sta intorno. La nostra vacanza,
quest'anno, ha voluto lasciare un ricordo ancora pi profondo
nel cuore dei ragazzi e questo stato possibile grazie al nostro
inno: PART CON LIO. Infatti ogni sera, prima di andare a dormi-
re o ogni mattino a colazione, tutti noi ci riunivamo cantando e
pregando attraverso questa bellissima canzone.
Chiss, forse tra qualche anno ritrovandoci potremmo ancora ri-
dere pensando a questa magnifica vacanza, ma per ora non pos-
siamo fare altro che ringraziare innanzitutto Davor, Sabrina e
Carla, che ci hanno deliziato con le loro leccornie, don Eugenio,
che ancora una volta ci ha accompagnati anche sotto il profilo spirituale, i genitori, ma soprattutto VOI RAGAZZI,
che ancora una volta ci avete dimostrato fedelt, fiducia e voglia d fare gruppo.
Quindi, cari ragazzi, vi salutiamo e speriamo di ritrovarvi, come sempre, anche quest'inverno.
Gli animatori
15
Auguri dai pi piccoli
Auguri ai miei cugini e al mio nonno Ernestino
che in ciclo..
...auguri al mio nonno Italo che ha sempre
bisogno di me...
...auguri alla mia mamma e al mio papa...
...auguri ai bambini di tutto il mondo che hanno
bisogno...
...tanti tanti auguri a tutti i miei amici della
scuola dellinfanzia...
tanti auguri a tutti gli zii e i nonni...
...auguri alla mia nonna Pierina...
uttiamo insieme
n seme di pace
on ci sar
atale
Ilora forza!
utti uniti doniamo
more, speranza, un sorriso e
asciamoci invadere dall
mozione, dalla gioia sempre nuova che questo bimbo ci porta
nascendo tra noi.
I bambini e le insegnanti
della scuola dellinfanzia
augurano un sereno Natale
a tutta la comunit

Potrebbero piacerti anche