PERCH TU POSSA SPOGLIARTI DI TE STESSO. SONO NATO POVERO, PERCH TU POSSA CONSIDERARMI L'UNICA RICCHEZZA. SONO NATO IN UNA MANGIATOIA, PERCH TU CAPISCA CHE SONO ALLA PORTATA DI TUTTI. SONO NATO DEBOLE, PERCH TU NON ABBIA MAI PAURA DI ME. SONO NATO PER AMORE, PERCH TU NON DUBITI MAI DEL MIO AMORE. SONO NATO DI NOTTE, PERCH TU CREDA CHE POSSO ILLUMINARE QUALSIASI REALT. SONO NATO PERSONA, PERCH TU NON ABBIA MAI A VERGOGNARTI DI ESSERE TE STESSO. SONO NATO PERSEGUITATO, PERCH TU SAPPIA ACCETTARE LE DIFFICOLTA' PER AMORE MIO. SONO NATO NELLA SEMPLICIT, PERCH TU IMPARI AD ESSERE UMILE. SONO NATO COME UN BIMBO, PERCH TU IMPARI AD ESSERE PURO COME UN FANCIULLO. SONO NATO PER LA TUA VITA, DICE DIO, PER PORTARE TUTTI GLI UOMINI ALLA CASA DEL PADRE. RIFLESSIONI SUL NATALE La preparazione La nascita di Ges a Betlemme non soltanto un ricordo storico, ma il mistero affascinante dell'amore di Dio per gli uomini. La liturgia ne fa memoria con una celebrazione solenne che ne rende viva ed attuale la grazia. necessario prepararsi interiormente per accogliere con fede umile e con stupore la speranza e la gioia che il mistero ci dona. Ma anche l'esigenza di cambiare la nostra vita. Ne abbiamo un urgente bisogno per superare l'appiattimento e l'aridit della nostra vita, ridotta ad una sola dimensione; per ritrovare il valore della piccolezza; per scoprire il gusto della gioia nel condividere. Viviamo intensamente gli atteggiamenti che il mistero della nascita di Ges ispira e propone: * il silenzio per cercare la verit e per incontrarsi con Dio; * l'umilt che ci fa vedere tutto come dono; * II sorriso per costruire vincoli di amicizia; * la preghiera riscoperta non come dovere, ma come il respiro della nostra vita. una proposta Anche quest'anno, con gli auguri di Natale, viene offerto ad ogni famiglia un piccolo cero, simbolo della luce che Ges viene a portare, simbolo di persone che vegliano nella notte, come i pastori del Vangelo, per andare incontro ai fratelli con gest di bont, di solidariet, di pace. La notte di Natale, prima della S. Messa, siamo invitati ad esporre, sul davanzale della finestra della nostra casa, il cero acceso: un gesto che esprime la gioia dell'accoglienza di Ges che viene. BUON NATALE A TUTTI E FELICE 1992 incontro di natale L'AUGURIO AGLI ANZIANI Anche quest'anno, in occasione del Santo Natale, ci recheremo a far visita agli anziani e agli ammalati della nostra comunit, portando loro un piccolo dono ed un augurio sincero. Il Natale portatore di pace e di amore e questo incontro con gli anziani, questo piccolo regalo sono solo lo strumento per un momento di fraternit, un momento per lo scambio degli auguri, un momento per sentirci uniti, un istante per scambiarci un sorriso. Siamo convinti che riceveremo tanta serenit e gioia da queste persone e ci sembrer di vivere il Natale nel modo migliore. Porteremo nei nostri cuori la presenza di Don Antonio e il suo ricordo ci aiuter ad amarci di pi, porter sui nostri volti il suo sorriso, lo stesso che lui aveva quando incontrava gli anziani e gli ammalati. GRUPPO CARIT ringraziamento Gli anziani ringraziano di cuore del gradito pensiero: il gruppo carit, i ragazzi dell'oratorio e delle scuole elementari che, con le loro animatrici e insegnanti, ci hanno voluto ricordare. Fa' piacere sentirci ancora inseriti nella societ! Contraccambiano affettuosi auguri di un lieto e sereno Santo Natale. La famiglia al presepio Per la famiglia riunita attorno alla tavola o accanto al presepio nel giorno di Natale proponiamo questa semplice preghiera che pu essere anche adatta per la domenica della festa della Santa Famiglia di Ges. Maria e Giuseppe. Signore Ges noi ci ricordiamo, oggi, che tu sei venuto, come uno di noi, in una famiglia con Maria e Giuseppe. In questo giorno di festa, vogliamo dirti grazie per tutto ci che hai fatto per noi. Rendi la nostra famiglia una cellula viva della tua Chiesa e della societ. Sii con noi ciascun giorno della nostra vita e donaci la tua benedizione. Amen Preghiera O Dio che sei vita senza principio e senza fine, ti affidiamo questo nuovo anno. Rimani con noi sino al suo termine: fa che sia, per tua grazia, un tempo felice e di pace, e soprattutto un tempo di ascolto fedele del tuo Vangelo. Per Cristo nostro Signore. Amen CALENDARIO DI NATALE marted 24 dicembre VIGILIA DI NATALE ore 16.30 novena di Natale ore 24 S. Messa di Natale mercoled 25 dicembre FESTA DI NATALE ore 8 S. Messa ore 10.30 S. Messa solenne ore 16 Lode vespertina di Natale gioved 26 dicembre SANTO STEFANO ore 10.15 S. Messa domenica 29 dicembre ore 7.30 S. Messa ore 10.15 S. Messa marted 31 dicembre ULTIMO GIORNO DELL'ANNO ore 18 S. Messa Canto del TE DEUM mercoled 1 gennaio l992 FESTA DI MARIA, MADRE DEL SIGNORE XXV GIORNATA DELLA PACE ore 7.30 S. Messa ore 10.30 S. Messa ore 14.30 Lode Vespertina Incanto dei doni dell'albero a favore della Scuola Materna, presso il Centro Parrocchiale. gioved 2 gennaio FESTA DI SAN DEFENDENTE PATRONO DI RONAGO ore 10 S. Messa ore 20 S. Messa Come ormai tradizione, viene raccolta l'offerta del FOCATICO; l'offerta di tutti i capi-famiglia, attraverso la quale si rinnova la propria devozione a S. Defendente e ci si affida a Dio mediante la sua intercessione. luned 6 gennaio FESTA DELL'EPIFANIA ore 7.30 S. Messa ore 10.15 S. Messa ore 16.30 Lode Vespertina dalle catechiste L'AVVENTO CON I BAMBINI Stiamo vivendo, con i nostri bambini e ragazzi, la novena di Natale, un'esperienza nuova per noi, che ci vede protagoniste della celebrazione, un'esperienza che portiamo avanti seguendo la linea e lo stile di Don Antonio e facendo tesoro dei suoi suggerimenti e dei consigli che sempre ci donava. Anche questa esperienza servita a creare sempre pi comunione fra noi catechiste, a cementare il desiderio di collaborare e di restare sempre pi unite, accomunate da un medesimo ideale: un servizio alla comunit con l'annuncio e lo studio della Parola di Dio che, prima di catechizzare i ragazzi, diventa revisione di vita anche per noi. Camminiamo incontro al Natale vivendo l'Avvento di fraternit: "un camion per Kalongo". Anche la novena imperniata sulla figura di Padre-Giuseppe Ambrosoli, testimone di servizio, di amore concreto e autentico. Abbiamo distribuito un cartoncino con la figura dell'Ospedale di Kalongo e ogni giorno diamo un adesivo che va a completare un piccolo presepe, posto accanto all'ospedale. Abbiamo cos invitato i ragazzi alla solidariet, a qualche piccola rinuncia, cos da contribuire anche loro all'acquisto del camion. Auguriamo un Natale lieto e un Nuovo Anno sereno e di pace a tutte le famiglie e a tutta la comunit. LE CATECHISTE dall'oratorio E VISSERO FELICI E CONTENTI Vi voglio raccontare una storia vera, fatta di cose semplici e di piccoli gesti. la storia di Natale, una delle tante che sono state scritte per questo particolare periodo dell'anno. La nostra storia inizia in un oratorio neanche tanto grande, pi precisamente all'oratorio di Ronago. Protagonisti...beh, non li posso elencare tutti, perch non basterebbe questa pagina... dir per che sono i ragazzi e i bambini che ogni domenica si ritrovano all'oratorio con i loro educatori. Adesso dovrei iniziare il racconto e, come tutte le storie, anche questa dovrebbe cominciare con il fatidico "c'era una volta... Ebbene no: questa inizia con..." E vissero felici e contenti". Di che cosa? direte voi... - E vissero felici e contenti... di essersi ritrovati ogni domenica alla stessa ora, puntuali. Perch i ragazzi hanno imparato che anche cos si rispettano gli altri. - E vissero felici e contenti... di avere imparato che cosa vuol dire essere amici: prestarsi le cose, ascoltare l'altro, aiutarsi vicendevolmente, senza chiedere nulla in cambio, tendere la mano a chi ha bisogno. - E vissero felici e contenti ...di avere fatto qualcosa per gli altri. Di aver preparato con tanta cura lavori o spettacoli che porteranno tanta gioia; - E vissero felici e contenti... per aver fatto del gioco un momento di svago e di sano divertimento, anche durante un torneo. - E vissero felici e contenti... di aver capito che basta poco per essere felici, perch la felicit si trova anche in una mini-merenda consumata insieme. - E vissero felici e contenti... per aver imparato a ringraziare chi, pi grande di loro, condivide insieme gioia ed entusiasmo. - E vissero felici e contenti... per aver trovato in Ges un vero amico che li accompagna e li attende in ogni momento, anche dopo un movimentato pomeriggio. ...beh, questa una storia e non sempre le cose sono cos perfette. Sicuramente il sorriso di Ges Bambino che nasce porter nel cuore di ogni ragazzo e bambino la voglia di ricominciare ogni volta e fare sempre meglio. Un giorno allora questo racconto non sar solo la "storia di Natale", ma "la storia dell'oratorio di Ronago" e forse..."la storia della salvezza del mondo"... VITTORINA canto di uno nato il 17 ... TORNA NATALE, TUTTAVIA Una guerra passata, ha spazzato due Paesi, inquinato una regione ed un mare, infangato mezzo mondo. La grande matrioska, dopo aver lasciato uscire da s ad una ad una le sue sorelle minori, sta esplodendo ed i suoi pezzi ricadono sul mostro capitalista occidentale. Un popolo, che ripudi e crocifisse l'Eletto, che fu sconfitto e disperso per tutto il mondo, che fu perseguitato, a cui fu ridonata la Terra Promessa ora consuma un'accorta vendetta e tenta di dare ad altri innocenti la croce che fu sua. Ma torna Natale, tuttavia. Una guerra fratricida in sordina si consuma alle porte dell'Europa che conta, ma nessuno ha reale interesse a fermarla, occasione com' di rivincita per i mass- media europei, dopo lo smacco persiano subito da parte degli americani. Muri reali ed ideali che cadono ed altri che si innalzano da parte di quell'edilizia umana che sempre deve creare in seno a se 1 contrasti e contraddizioni per sopravvivere. Ma torna Natale, tuttavia. Senza andare troppo lontano, guardiamo noi stessi: fiumane di profughi che arrivano, senza che chi governa il nostro paese abbia deciso niente a tal riguardo; una nuova giustizia, pi rapida ed efficace che si afferma nel sud; nuove polizze speciali per la vita e comprensive di incendio ed esplosione vengono stipulate da assicurazioni anonime ad imprenditori e commercianti; strani viaggi ben organizzati, ma per niente pubblicizzati vengono imposti solo ai pi ricchi senza possibilit di scelta n preavviso, destinazione: Aspromonte -si dice- di preciso non si sa. E poi tonnellate di neve al nord, al sud, al centro, in primavera, estate, autunno, inverno che non si vede quasi mai - tranne che sui treni, nei doppifondi di valigie all'aeroporto e in quelli di camion turchi o nello stomaco di alcuni disperati - di cui per si sentono gli effetti. Ma torna Natale, tuttavia. Ed Natale per chi tutti i giorni torna a casa dal lavoro, per chi "piccona" senza una miniera, per chi pensa a dividere ci che Garibaldi ha unito, per chi stasera muore e per chi domani nascer. Natale per tutti gli angeli delle strade che moriranno in questo week-end, per tutti i medici che danno la vita, per tutti quelli che la tolgono, per chi non ha pi occhi per piangere, per chi non ha pi voce per gridare, per chi ha scalato i vertici del successo, per chi rifiutato dalla societ. Ed ancora Natale per tutti i gatti e le volpi e per tutti i Pinocchio che ci cascheranno, per tutti i Giona nel ventre della loro balena, per tutte le voci che gridano nel deserto, per chi riscuote i suoi trenta denari, per chi si strappa le vesti, per i Tommaso che non crederanno, per chi pianger al pianto del gallo, per chi ridar i suoi venti talenti, chi i suoi dieci ed anche per chi avr sepolto il proprio. PAOLO T. DIO SOLO. MA TU PUOI Dio solo pu dare la fede, ma tu puoi dare la tua testimonianza. Dio solo pu dare la speranza, ma tu puoi ridare fiducia al tuo prossimo. Dio solo pu dare l'amore, ma tu puoi insegnare ad altri ad amare. Dio solo pu dare la forza, ma tu puoi ridare coraggio agli sfiduciati. Dio solo la via, ma tu puoi indicarla agli altri. Dio solo la luce, ma tu puoi farla brillare agli occhi di tutti. Dio solo la vita, ma tu puoi ridare agli altri la voglia di vivere. Dio solo pu fare ci che sembra impossibile, ma tu puoi fare ci che possibile. Dio solo basta a se stesso, ma preferisce contare su di te. avvento di fraternit 1991 UN CAMION PER KALONGO - " Pronto, parlo con Fratel Agostino? - S, pronto... sono io - Vede, Padre, la nostra Commissione Missionaria vuole aiutare la Missione di Kalongo e il suo ospedale, in memoria di Padre Giuseppe. Di che cosa avete bisogno? - Abbiamo bisogno di tanti medicinali e poi di un camion... si, un camion non tanto grosso che vada bene per le strade, le "piste" di qui. indispensabile ormai, data la situazione; ci servirebbe per aggiustare la pista che collega Kalongo alle altre Missioni e a Kampala; e poi per trasportare i medicinali, il carburante per far funzionare i macchinari, la luce, per le emergenze... Ve la sentite di impegnarvi per il camion? - Bene, noi faremo la proposta alle persone dei 18 paesi della nostra Zona Prealpi e speriamo tanto di riuscire a raccogliere i 70 milioni necessari..." Questa conversazione telefonica si svolgeva due mesi fa con Fratel Agostino Stocco, dell'ospedale di Kalongo, che in quel periodo si trovava a Roma. Cos, per l'Avvento di fraternit, la Commissione Missionaria ha dato il via al progetto di solidariet "Un camion per Kalongo". Anche il Gruppo Gam di Ronago e la parrocchia vogliono parteciparvi, perch l'opera di Padre Giuseppe possa continuare, perch Suor Caterina e le sue 81 ragazze della scuola ostetriche si sentano aiutate da tanti amici. Il volantino che abbiamo distribuito la prima domenica di Avvento e che alleghiamo spiega bene l'iniziativa. Ci auguriamo che molte siano le persone che vi aderiranno con tutta la generosit loro possibile. gli auguri dal GAM BUON NATALE A... * In questo periodo di Avvento, siamo grati al Signore perch alcuni Sacerdoti vengono tra noi: Don Lorenzo, che ci segue e ci ascolta, poi Padre Carlo e Don Adelmo. Ogni giorno, grazie a loro e con loro, possiamo celebrare la S. Messa e continuare la nostra vita di comunit parrocchiale. Da queste pagine vogliamo far giungere loro un grosso GRAZIE e gli AUGURI, che vengono dal profondo del cuore, per un Santo Natale. Vogliamo anche chiedere, insieme a Ges, un dono grande: che ci mandi presto un Sacerdote che voglia essere parroco della nostra comunit. * II nostro pensiero e la nostra preghiera vanno lontano per il mondo: in Africa da P. Philip e da Ambrogio, da Padre Tocalli e Suor Caterina; in America da Suor Amelia. Giungano anche a loro i nostri auguri pi belli: saremo loro vicini in modo ideale alla S. Messa del giorno di Natale, perch Ges ci tiene tutti uniti. * Buon Natale e Felice Anno Nuovo alle nostre Suore, alle autorit civili e a tutti i Ronaghesi, piccoli e grandi, dal Gruppo G.A.M. dalla comunit di Kalongo GLI AUGURI DI SUOR CATERINA Carissimi amici, si avvicina il Natale che ogni anno ci offre l'occasione di comunicare con voi, inviandovi nostre notizie e gli auguri pi cari. Durante quest'anno, grazie anche ai vostri sacrifici e offerte, stato continuato il lavoro per riabilitare tutte le strutture dell'Ospedale, della Scuola e della Missione. Da un vecchio edificio in disuso stato anche possibile ricavare una grande sala con ufficio annesso, per poter seguire meglio i numerosi ammalati di AIDS. Oltre al lavoro ospedaliero, abbiamo focalizzato la nostra attivit nella riabilitazione del personale infermieristico e della gente dei villaggi intorno a Kalongo. Nei primi mesi dell'anno stato organizzato un Corso di orientamento per le Staff qualificate, mettendo a fuoco il loro ruolo di responsabilit, autorit e insegnamento a servizio dell'ammalato. stato molto sentito e ora ne cogliamo i risultati. Anche questo secondo anno del ritorno a Kalongo -oltre a tante gioie - ha fatto registrare le sue difficolt, tensioni e sofferenze. Ricordiamo il rapimento del Sig. Giorgio Salamon del TG1 da parte dei ribelli, prima di Natale, che ci ha causato non poche ansie e preoccupazioni per la sua vitali Venerd Santo poi arrivato all'improvviso da parte delle autorit militari l'ordine di non muoversi, di non scrivere e di consegnare loro la nostra Radio trasmittente che ci collega con Kampala e tutte le Missioni in Uganda: in poche parole eravamo agli "arresti domiciliari". In realt, le autorit avevano iniziato una operazione militare nella zona, per cercare di liberare l'area dal flagello dei gruppi armati allo sbando, che tante sofferenze creano alla gente nei villaggi. Oltre all'isolamento e il sentirci completamente tagliati fuori, incapaci di inviare e ricevere lettere da fuori, ci hanno accusati falsamente davanti al popolo - con insulti non ripetibili - di aver aiutato i "ribelli " con farmaci del nostro Ospedale. Alcuni giorni dopo, il Signore ha guidato le cose in modo che - di nuovo in pubblico - ci sono state presentate scuse ufficiali per quanto era successo. Potete immaginare, durante quei giorni, il dolore e l'angoscia di tutti noi e della nostra gente, nel timore che potesse avvenire una nuova evacuazione... come era successo nel 1987. Durante questo tempo di forzata prigionia, abbiamo intensificato le nostre preghiere alla Madonna, a Padre Ambrosoli e a tutti i nostri missionari e missionarie che riposano nel nostro cimitero, dopo aver speso la loro vita per Kalongo. Verso giugno scoppiata un'epidemia di meningite che rinnov altre sofferenze in mezzo alla popolazione gi provata. Siamo riusciti ad ottenere 30.000 vaccini e molte medicine e cercammo di organizzare una vaccinazione di massa, inoltre, anche qui da noi l'AIDS, come altrove, continua a seminare morti. La percentuale di sieropositivi continua a crescere, anche a motivo della guerriglia che dura da tanti anni e che impedisce il ritorno a casa di migliaia di soldati, praticamente senza una stabile famiglia. Cresce il numero degli orfani e degli anziani che devono farsi carico di loro>. Da parte nostra, abbiamo intensificato nella misura possibile la campagna di sensibilizzazione e educazione sanitaria in vista della prevenzione. Il fabbisogno ospedaliere per proteggere noi e il nostro personale contro l'infezione grande: ci vogliono grandi quantit di disinfettanti, guanti, siringhe e tela cerata... La Scuola Ostetriche continua la preparazione di infermiere qualificate. A novembre 27 allieve hanno sostenuto l'esame finale; speriamo che possano superare tutte la prova scritta e orale ( i risultati verranno resi noti solo a gennaio). La foto di Padre Giuseppe su questa lettera il centro di un enorme dipinto sulla parete della chiesa di Kalongo, realizzato dal Prof. Franco Verroca, per ricordare l'opera di carit di Padre Giuseppe. Siamo grati al Signore che ci ha inviato diversi medici volontari i quali, assieme alle Suore Comboniane e alle Suore locali di Maria Immacolata, hanno reso possibili tutti i servizi medici. La Provvidenza del Signore ci ha sempre accompagnato; davvero abbiamo toccato con mano la bont del Signore, che ha usato la vostra generosit per aiutarci a mandare avanti le nostre opere. Ricevete da tutti noi e dai nostri malati il nostro pi affettuoso ringraziamento per le preghiere offerte al Signore per noi. A voi e alle vostre famiglie i nostri cari auguri di Buon Natale e Felice anno nuovo. Ges Redentore vi porti tanta gioia e serenit. Con tanto affetto SR. CATERINA MARCHETTI racconto di natale IL MIRACOLO DELLA VITA Era iniziato da poco, ma quel viaggio era gi un'emozione unica e lo avrebbe portato lontano, addirittura a scoprire un mondo nuovo. Per il momento non poteva far altro che mettersi comodo, sospeso nella sua navicella, e captare tutti i messaggi che gli arrivavano dritti al cuore. Certo, c'era qualche sballottamento: ogni tanto sembrava che la navicella fosse impazzita, ma poi tutto tornava calmo e lui poteva tranquillamente riprendere il filo dei suoi pensieri. Suo compito era quello di decifrare tutti i messaggi in arrivo e di immetterli nella sua banca-dati, non computerizzata, ma molto, molto affidabile. Tutto stava procedendo normalmente: anche gli approvvigionamenti via-cavo erano regolari, anzi forse perfino eccessivi, visto che continuava a metter su chili. Gli ci sarebbe voluto un po' di moto, ma tant', ci avrebbe pensato dopo, alla fine del viaggio. Intanto, anche il suo archivio immagazzinava una quantit di sensazioni, proprio quelle che gli piacevano di pi: amore, tenerezza, attenzione, attesa. Se n'era fatto una scorta tremenda e gi sognava un dolcissimo arrivo in un mondo pieno di calore e di gioia. La navicella si era un po' calmata: ora non si avvertivano pi quei forti sbalzi, per l'abitacolo, chiss perch, era diventato piccolo. Quasi quasi non ci si girava pi e qualche volta aveva perfino rischiato di spelarsi il naso contro le pareti. Per era contento perch aveva fatto bene il suo dovere. Il Capo sarebbe senz'altro stato contento di lui. Gli aveva tanto raccomandato di far tesoro di tutte le cose che Lui gli aveva donato e di quelle che avrebbe raccolto durante il viaggio, per poi farne buon uso quando e dove sarebbe arrivato. "La relazione - gli aveva detto - te la chieder io quando sar il momento". La navicella ebbe un forte sussulto e lui si precipit all'uscita. Fu un impatto un po' brusco e prov un brivido di freddo. Gli venne da piangere, ma ecco che qualcuno lo prese delicatamente e lo depose fra le braccia della sua mamma. Quella era la meta; quella era la fonte di tutto l'amore che aveva "sentito" durante il viaggio. Ora lo sapeva: era stata solo la prima tappa e d'ora in poi avrebbe viaggiato con mamma e papa nel cammino della vita e, ne era sicuro, li avrebbe accompagnati sempre anche quel Bambino che aveva scelto di nascere come lui e che in quello stesso momento Maria si stringeva al petto nella piccola grotta di Betlemme. ANNA 1 gennaio: giornata della pace CREDENTI UNITI NELLA COSTRUZIONE DELLA PACE "Credenti uniti nella costruzione della pace": questo il pensiero scelto da Papa Giovanni Paolo II per la Giornata della Pace 1992. Nel testo del suo messaggio, il papa ricorda che la pace sempre un dono di Dio all'umanit e per questo va implorato con la preghiera: ci non significa tuttavia che gli uomini debbano starsene passivamente con le mani in mano ad aspettare che dall'alto piova la pace. La pace un dono che va "assecondato con un concreto impegno", afferma il papa. In particolare, la pace passa attraverso la stima e la conoscenza reciproca fra i credenti delle diverse religioni. Ogni uomo che si rivolge a Dio per chiedere il dono della pace merita rispetto e ogni credente invitato a "far leva sulle forze della pace che si trovano nelle pi sane radici delle loro religioni, mettendole a servizio del vero bene". Il cristiano poi non pu dimenticare che "proclamare la pace proclamare Ges Cristo: egli la nostra pace e il suo il Vangelo della pace". Ecco dunque la preghiera e l'impegno per il 1992: diventare concretamente operatori di pace, scoprendo in ogni credente, a qualsiasi religione appartenga, un fratello che invoca con fede il medesimo dono e rendere pi forte la fede nel Signore Ges che della pace il principe. La preghiera per la pace viene consegnata a Maria, che della pace madre e regina: ella ha generato Ges e in lui Dio ha mantenuto la promessa, fatta al suo popolo attraverso i profeti, di donare il tempo della salvezza e della pace a tutte le genti. opinioni ALBATE-RONAGO 3 (P)RETI A0 Infausta ed infelice sconfitta per Ronago! Infausta ed infelice perch dovuta solamente a decisivo e categorico intervento "arbitrale" che ha condotto i nostri "avversari" di Albate a superarci per ben tre preti a zero! Infausta ed infelice sconfitta perch siamo privi di qualsiasi possibilit per protestare, per presentare reclamo... l'Arbitro incontestabile! Reali, illimitate quand'anche non angoscianti saranno le difficolt, le angustie, le infedelt, le incomprensioni, i disinganni ecc. che incontra chi per missione deve amministrare, governare, salvaguardare, amalgamare una grande diocesi, stante anche la perdurante carenza di sacerdoti, tuttavia... Purtuttavia ( e lo propongo o lo sussurro con esitazione, con apprensione) l'apostolo Paolo, senza telefoni n telefonini, senza fax n telefax n mass media di sorta, senza auto n treni n aerei e nemmeno...bicicletta, visitava, comunicava, corrispondeva, parlava e quindi governava le sue numerose comunit cristiane pur disseminate su tutto l'immenso territorio dell'allora impero romano! Ges stesso ( e qui divento goffo, se non proprio temerario!) percorreva instancabilmente Giudea, Samaria e Galilea al punto da non poter nemmeno disporre "di che appoggiare il capo" per riposarsi, per dormire! Camminava e viveva in mezzo alla gente, con la gente senza voce, senza...organizzazioni n rappresentanze, gente anonima, quindi abbandonata, emarginata... Ad essa Ges si rivolgeva e... ascoltava, rispondeva ed insegnava... - Si legge nella Bibbia: "Una parola detta al momento opportuno come una mela d'oro offerta su di un vassoio d'argento" (Prov. 25,11). Ebbene? Ebbene: a noi Ronaghesi, oltre il vassoio, mancata addirittura la mela! Alla comunit e per la nostra comunit, infatti, non pervenuta una sola parola, una sola riga di attenzione, un solo atto o gesto o atteggiamento amorevole, di conforto, di comprensione o anche di giustificazione per l'allontanamento del nostro parroco Don Antonio! Una rimozione, infatti, avvenuta proprio con ...tradizionale e fredda formalit burocratica, come solo ci si pu attendere dal vituperato, anacronistico burocratismo statale (che per altro non prevede proprio l'evangelica gioia del... servire!) Eppure... di parole scritte o pronunciate, ossia annunci, informazioni, orientamenti, aggiornamenti, proposte, decisioni, documenti, risoluzioni, prescrizioni, programmi, sermoni, lettere... ne passano gi, sopra le nostre teste, ininterrottamente ! - Per noi "extra-comunitari" (cio per noi cristiani della Domenica e delle feste comandate, non particolarmente attivi nella comunit parrocchiale, ma forse assi pi nelle chiacchiere!) l'allontanamento cos autoritario di Don Antonio una vera "picconata", molto dolorosa! Una picconata comunque lo anche per gran parte di quei Ronaghesi che, partito Don Antonio, senza spiegazioni, ripiegheranno su se stessi, nel silenzio dei senza voce, mortificati, disanimati.... Ma picconata pu anche essere per coloro che sono rappresentati dal Consiglio Parrocchiale-Pastorale rimasto singolarmente silenzioso ed inspiegabilmente estraneo a tanto evento... Ed ancora, picconata certamente per gli ammalati e per gli anziani, anzi, pi che picconata addirittura una lacerazione dalle conseguenze solamente dolorose sia moralmente che spiritualmente. Picconata per le numerose famiglie, anche "fuori dalla Chiesa" (?), che gareggiavano nell'ospitare Don Antonio in casa a pranzo o a cena: era l'amico, l'Amico e basta! Picconata soprattutto per i gi smarriti bambini e ragazzi e ragazze: Don Antonio era l'infaticabile, il generoso, lallegro, l'amato fratello maggiore!... Picconata infine per le tante anonime umili persone che in Don Antonio ritrovavano accoglienza e calore, in Don Antonio incontravano protezione e aiuto, ricevevano conforto e incoraggiamento, comprensione e disponibilit illimitate!... - In tanta greve situazione, appare chiaramente inopportuno e importuno, se non proprio irritante, il sentirsi suggerire un'evanescente "abbiate fede!" Certo, chi veramente la possiede, questa fede, sar rimasto incolume dalle picconate, ma... Ges sicuramente anche a noi vicino, sicuramente con chi maggiormente smarrito, con chi si sente deluso, sconfitto, scosso ed abbandonato... - Ma...cos' dunque una comunit? Quando una comunit esprime la volont di Dio? Pu una comunit di..."fratelli" esprimersi come volont di Dio solamente con tradizionale "obbedienza"? GIUSEPPE GAVIOLI P.S. "Tutti hanno pensieri cattivi, ma il saggio...li tace!" (Forse!...) la raccolta differenziata dei rifiuti OGNI COSA AL SUO POSTO Sono gialli i nuovi cassonetti posti in 4 punti del paese (Merlina, via Volta, Val mulini - Laghetto, Zona Cassone) e servono per la raccolta della carta. rosso il pi piccolo della famiglia; collocato in via Volta (presso la cabina Enel) e serve per la raccolta delle lattine di alluminio. Sono verdi e li troviamo a Merlina, in via Volta, all'incrocio tra la via Ambrosoli e la via Selvamara, presso il Laghetto in Val mulini e nella Zona Cassone, pronti a raccogliere vetri e bottiglie. Adesso ha dei cancelli, talvolta chiusi e talvolta aperti; dotata di un piccolo box per le necessit del custode, ha il suo spazio per i rottami ferrosi ed i cassonetti della carta e del vetro, sempre disponibile a ricevere gli scarti da giardino. la nostra area per la raccolta rifiuti, posta in un luogo un po' freddo, ma a met strada tra il paese e la valle e quindi a disposizione di tutti. Queste sono le novit avviate dall'Amministrazione Comunale nel mese di dicembre per cercare di dare un consistente impulso alla raccolta differenziata dei rifiuti nel nostro Comune. Ora giunto il momento in cui ogni abitante di Ronago deve fare la sua parte, se vogliamo ottenere dei risultati soddisfacenti. Lo slogan OGNI COSA AL SUO POSTO. Tramite la sua applicazione pratica tutti avranno la possibilit di dare concretamente una mano affinch anche da noi si possa arrivare ad un giusto uso del rifiuto. Chi ama la natura, la pulizia e l'ordine, chi preoccupato per l'inquinamento o per il "peso" della tassa rifiuti, tutti quindi, non possiamo sottrarci a questo impegno. Ecco cosa possiamo mettere al proprio posto: CARTA: La raccolta verr sempre fatta dalla Parrocchia con il suo metodo di periodico ritiro porta-porta; inoltre utilizzer anche i cassonetti gialli del Comune. Chi ha spazio in casa, pu tenere presso di s la carta, per poi metterla a disposizione quando ci sar il ritiro a domicilio; mentre chi non dispone dello spazio, la metter nei cassonetti gialli; in entrambi i casi, la carta verr ritirata dalla Parrocchia. Nessuno ora avr delle motivazioni per gettarla nella spazzatura. VETRI: I cassonetti (5) sono ben dislocati. Uno di essi si trova nell'area di Via Selvamara, per cui vetri e bottiglie potranno essere messi al loro posto anche in occasione del trasporto in tale luogo di altri materiali. Si raccomanda di non lasciare cartoni e sacchetti di plastica ai piedi dei cassonetti. PILE: Come sempre, il contenitore si trova presso gli Uffici Comunali. A breve ne verr collocato uno nel box del custode presso l'area di Via Selvamara; comunque per il momento le pile potranno essere lasciate al custode in un sacchetto di plastica: sar sua cura portarle in Comune. Ancora una volta raccomandiamo di non gettarle nella spazzatura. MEDICINALI: II contenitore collocato presso l'ambulatorio comunale. Anche per essi possibile la consegna (sempre in sacchetto separato) al custode dell'area di via Selvamara. LATTINE DI ALLUMINIO: Presso la cabina Enel, in via Volta, posizionato uno schiaccialattine. Il recupero delle lattine importante e anch'esse possono comunque venire lasciate al custode dell'area di via Selvamara. ROTTAMI FERROSI Nell'area di via Selvamara stato realizzato uno spazio ben delimitato, in cui ciascuno pu collocare, con ordine, elettrodomestici rotti, vecchie biciclette ed ogni altro rottame del genere. SCARTI DA GIARDINO: Come gi comunicato con la distribuzione del tesserino di accesso all'area rifiuti, si raccomanda a coloro che ne hanno la possibilit, perch con un grande giardino a disposizione, di tenere questi scarti presso di s in quanto facilmente decomponibili e non inquinanti. In caso contrario, dovranno essere portati in fondo all'area rifiuti, cercando di accatastarli il pi possibile e svuotandoli da ogni tipo di contenitore usato per il trasporto. ALTRI RIFIUTI: Questa categoria comprende i rifiuti non domestici. Essi non devono essere tossici o altamente inquinanti, per cui escludiamo per esempio i lubrificanti in genere. Questi rifiuti devono essere posti nel cassone grande di via Selvamara. Dall'elenco fatto risultano escluse le plastiche e gli olii vegetali. In un prossimo futuro ci auguriamo di poter organizzare qualcosa anche per loro. L'elenco vasto; ad esso va aggiunta la buona volont di ogni Ronaghese. Con questa unione, ogni cosa andr veramente al suo posto ed il risultato sar pi che soddisfacente. L'Amministrazione Comunale ringrazia per la collaborazione e vorrebbe che questa iniziativa fosse accettata come il suo regalo di Natale. Con tanti auguri ... IL SINDACO ORARI DI APERTURA DELL'AREA, DI VIA SELVAMARA: Luned - Mercoled - Venerd - Sabato: dalle ore 10 alle 12 dalle ore 15 alle 17 marted - gioved: dalle ore 15 alle 17 L'AUGURIO A DON ANTONIO ormai trascorso un mese da quando domenica 24 novembre, in tanti abbiamo accompagnato Don Antonio nella sua nuova parrocchia di Albate. stata una giornata che non si scorder facilmente; dopo la S. Messa di saluto a Ronago, nel pomeriggio tre pullman e tante macchine sono giunti ad Albate, destando un certo stupore tra la gente di quella comunit che forse non si aspettava una tale partecipazione. Con Don Antonio abbiamo condiviso la prima S. Messa nella sua nuova comunit, in una chiesa gremita di gente. Durante l'omelia e alla fine della celebrazione, Don Antonio ha dedicato un pensiero di ringraziamento alla nostra comunit, dicendosi sicuro di poter trovare sempre, qualora passasse a salutarci, persone pronte ad accoglierlo. Attraverso le pagine del nostro giornalino, vogliamo fargli giungere 1' augurio di tutta la comunit per un Buon Natale e Buon Anno, assicurandogli un ricordo costante nella preghiera. MONS. DANTE LAFRANCONI VESCOVO Sabato 7 dicembre , nella festa di S. Ambrogio Vescovo, abbiamo avuto la lieta notizia della nomina di Mons. Dante Lafranconi a Vescovo di Savona-Noli. Sono sempre stati grandi l'affetto e l'amicizia che Mons, Lafranconi ha dimostrato alla nostra comunit; dal lontano 1966, dopo la morte di Don Carlo Porlezza, era spesso presente a farne le veci e, via via, stato presente a tante ricorrenze e festivit ogniqualvolta il suo ministero glielo ha permesso. Di Lui ci hanno sempre colpito la sua cordialit, il sorriso, l'umilt che sono proprie delle persone di Dio che si lasciano "riempire" della sapienza e della saggezza che vengono comunicate loro dalla grazia e da una profonda & costante unione con Lui. "Da bambino - ha detto, quando ha saputo la notizia - avevo l'abitudine di divertirmi costruendo barchette di carta per farle navigare su calme superfici d'acqua. Ora sono io a sentirmi come una barchetta...: mi andava bene il Lago... Ce la far ad affrontare il mare di un impegno pi vasto?. Per grazia del Signore - ha poi concluso - Dio a tenere il timone." A Mons, Dante Lafranconi giungano i nostri auguri pi sinceri per la nuova missione a cui stato chiamato insieme alla promessa di ricordarlo ed accompagnarlo sempre con la nostra preghiera.