Sei sulla pagina 1di 17

per portare pi frutti

Qualcuno lha pensato, ma forse non ha avuto il coraggio di dirlo


apertamente, vedendo davanti allaltare in chiesa, una pianta di li-
moni, un secchio di acqua, del pane e del vino, una candela:
unaltra novit, adesso cambia anche la Quaresima!
Non credo che valga la pena di allarmarsi, perch non cambia pro-
prio niente, anzi un tentativo di rendere pi vivo e pi concreto il
nostro impegno quaresimale in preparazione della Pasqua, risco-
prendo segni e gesti che abitualmente facciamo e che spesso non
ci dicono pi niente.
Vivere la Quaresima vuoi dire comprendere il grande dono che Dio
ci ha fatto nel giorno del nostro battesimo, un dono che ha bisogno
di essere accolto e sviluppato, un dono che trasforma la nostra vita
e che ci deve portare a produrre frutti di fraternit e di santit.
A volte corriamo il pericolo di abituarci a queste cose, di viverle
stancamente, quasi che pi di quello che facciamo non possiamo
fare, contenti o con la coscienza a posto, perch qualcosa di bene
lo facciamo, perch poi non siamo cos "cattivi".
Io non sono convinto che non possiamo fare di pi e di meglio, anzi
mi sembra che troppe volte non sappiano impiegare tutte quelle ca-
pacit che Dio e la vita ci hanno dato.
Trovare una ragione precisa non facile, per credo che frastornati
da tante preoccupazioni e da tanti progetti, non riusciamo ad orga-
nizzarci, a imporci uno stile di vita, a fare delle scelte che siano
lespressione delle nostre convinzioni.
La Quaresima tempo di preghiera, di penitenza, di riflessione,
unoccasione per fare un po di ordine e di "pulizia"dentro di noi,
alla luce della parola di Dio e con laiuto di quel Pane di Vita che ci
viene offerto nellEucaristia, celebrando la misericordia di Dio nel
sacramento della Penitenza.
Tanti di noi "faranno" la cosiddetta comunione Pasquale, si confes-
seranno, andranno a messa, porteranno a casa lulivo o lacqua be-
nedetta, riceveranno il sacerdote per la tradizionale visita annuale.
Ma che cosa cambier nella nostra vita, nel nostro modo di pensa-
re e di agire?
Io prego per me e per voi perch questi gesti lascino un segno, per-
ch tutti insieme troviamo la forza di compiere qualcosa di nuovo e
di migliore, perch sappiamo essere dei cristiani autentici. Per por-
tare pi frutti.
2
Quaresima missionaria
uscire
dalla solitudine
Ai sacerdoti e ai Fedeli della Chiesa di Como.
So che la Commissione Missionaria, anche
questanno, ha lavorato a preparare un com-
plesso di iniziative che, a partire dai tema pa-
storale eucaristico, tende ad animare la nostra
Chiesa in direzione Missionaria.
Si va ripetendo, e penso che il ripetere scavi
nel profondo di ognuno di noi e delle nostre co-
munit, che lEucaristia il centro della nostra
vita e delle nostre comunit e che la forza da
cui deriva la nostra missione.
Tutti debbon sentirsi mandati: tutti siamo con gli
Apostoli mandati nel mondo ad annunciare con
coraggio la nostra fede, a rendere testimonian-
za delle nostre speranze, a vivere una forte
tensione damore.
Le nostre parrocchie, le nostre associazioni e i
gruppi non possono chiudersi in se stessi; deb-
bono sentirsi realt in cammino par recare a
tutti la buona novella.
Come cambierebbe il volto di questo continente
che sembra invecchiare, incapace di scoprire
cose nuove, incapace di dire parole chiare e di
fare cose grandi, se noi cristiani ci sentissimo
mandati e testimoni di Dio.
La missionariet, come la profonda spiritualit,
conserva giovane il volte e la vita della Chiesa
e laiuta ad essere forza di rinnovamento per il
mondo.
Soprattutto vorrei sentissero la missione i gio-
vani: per essi la missione un invito ad uscire
dalla solitudine egoistica del vivere quotidiano;
un invito a sentire che la Chiesa e il mondo
hanno bisogno del dono della giovinezza, e che
quindi non legittimo stare seduti e pensare a
se stessi, quando lumanit e la cristianit cor-
rono e gridano le loro esigenze di amore e di
dono.
Quaresima missionaria dunque: tempo di parti-
colare risposta alla chiamata d Dio. La carit
che d senso alla missionariet ci comandata
da Ges morto e risorto, da Lui che, morto e ri-
sorto, vive tra noi eucaristicamente.
Una particolare attenzione non potr non esse-
re riservata, al di l delle urgenze damore e di
dono volontario per le necessit emergenti tra
noi, alle missioni del mondo, in attesa di un pri-
mo annuncio di salvezza: UNA PARTICOLARE
ATTENZIONE ALLE INIZIATIVE DECESANE
MISSIONARIE che vedono sacerdoti e laici del-
le nostre Chiese presenti in Africa, in Argentina,
in Brasile, in diverse nazioni europee tra gli
emigrati; una attenzione a quanti nati e cresciu-
ti nella nostra Chiesa Locale, Dio ha mandato
nel mondo, portatori della nostra fede e costrut-
tori di nuove comunit cristiane.
Anche questanno come sempre del resto, at-
tendo generosa risposta di RIFLESSIONE, di
PARTECIPAZIONE, di DONAZIONE.
Se mai questanno, che ci vede raccolti attorno
allEucaristia, pronti ad iniziare lAnno Santo,
memoria della redenzione, dovr essere un
anno di risposte pi corali e pi generose.
A tutti la mia benedizione.
Teresio Ferraroni
3
fogli di diario
la quaresima
..... e siamo gi in Quaresima: tempo forte
per lasciarci riconciliare e convertire a Dio.
Da piccola, la ricordo come tempo di fioretti e
preghiere ma, sinceramente, la Quaresima
mi ispirava poca simpatia, a differenza
dellAvvento, tempo di attesa gioiosa alla fe-
sta che consideravo la pi bella dellanno...
Mi ritrovo, oggi, a riflettere sul lopportunit
della Quaresima nella mia vita. Supero la
sensazione che mi scoraggia in partenza (e
cio: quante Quaresime hai vissuto e sei
sempre la stessa...) e mi fermo a riflettere su
ci che il Vangelo mi suggerisce nelle prima
domenica: " non di solo pane vivr luomo..."
linvito a fare spazio a Dio, alla preghiera,
alle esigenze dello spirito in un mondo dove il
tempo che non usiamo per "fare e produrre"
sembra tempo sprecato...forse proprio que-
sta la partenza: lasciarmi condurre dal Cristo,
lasciarlo agire in me per essere pronta ad ac-
cogliere il Suo dono, a vivere la carit.
Il nostro Vescovo ci invita ad una Quaresima
missionaria, a uscire dalla solitudine egoistica
del vivere quotidiano, alla formazione costan-
te di una coscienza missionaria, a gesti di so-
lidariet concreti.
Ma questo, basta? Accorgersi degli altri, dei
loro bisogni, non vuol forse dire anche d chi
ti sta accanto, condivide la tua giornata, il tuo
lavoro, la tua vita e forse aspetta un tuo sorri-
so, una parola di comprensione?
Accorgersi degli altri non vuoi forse dire per-
donare e accogliere chi ti ha offeso, chi ti ha
fatto dei torti, vederlo con occhi nuovi e rico-
mincia re ad amarlo?
Ma tutto questo non facile e allora faccio
spazio alla mortificazione intesa in questo
senso: mortificazione dellorgoglio, della su-
perbia, dellautosufficienza, per sentirmi pove-
ra davanti a Dio, spoglia e bisognosa di tutto
il suo amore, di tutto il suo dono, perch que-
sto tempo porti veramente frutto.
Allora sar pronta a celebrare i misteri Pa-
squali e a risorgere a vita nuova.
"un gesto che diventa
pane per gli altri "
Ci sono tanti modi di fare del bene, di aiuta-
re chi nel bisogno o chi meno fortunato
di noi.
In questa quaresima vogliamo pensare ai
nostri missionari della diocesi di Como che
sono impegnati in Africa e in Argentina,
come pi volte ci ha invitato a fare il nostro
Vescovo.
Ai ragazzi abbiano consegnato un salvada-
naio che consegneranno al termine della
Quaresima, mentre in chiesa possibile
fare unofferta nella apposita cassetta.
Il giorno di pasqua poi ci impegneremo a
dare il frutto della nostra penitenza quaresi-
male durante le messe.
**
4
il 25 marzo si apre lanno santo
Aprite le porte al Redentore" questo
lappello che II papa, nella prospettiva
dellanno Giubilare della Redenzione ha ri-
volto a tutta la Chiesa.
Questo giubileo straordinario, che vuole ri-
chiamare lattenzione di tutti i fedeli sul
grande mistero della redenzione, verr
inaugurato da Giovanni Paolo II il 25 marzo
prossimo, solennit dellannunciazione del
Signore; si concluder il 22 aprile 1984,
Domenica di Pasqua.
Nella bolla dindizione diffusa dal papa, vie-
ne sottolineata la fondamentale importanza
dellevento della Redenzione nella vita del-
la Chiesa.
"Questo svento centrale nella storia della
salvezza: per redimerci Cristo venuto nel
mondo; per redimerci ha offerto se stesso
sulla croce.
Oggi la redenzione, annunciata agli uomini
mediante la proclamazione della parola di
Dio e mediante i sacramenti, costituisce il
mistero fondamentale della fede cristiana, il
mistero di un Dio che Amore e si rivela-
to come Amore nel dono di suo figlio quale
vittima di espiazione dei nostri peccati.
La redenzione , inoltre, la suprema esalta-
zione delluomo, perch lo fa morire al pec-
cato, al fine di farlo partecipe della stessa
vita di Dio."
Il papa continua poi sottolineando come la
commemorazione di questo grande avveni-
mento, che coinvolge tutta lumanit, sia un
appello al pentimento e alla conversione,
come disposizione necessaria per parteci-
pare alla grazia della Redenzione. Questo
tempo forte, che siamo chiamati a vivere,
raggiunger pienamente il suo scopo sol-
tanto se sfocer in un nuovo impegno da
parte di tutti al servizio della riconciliazione
e della pace, non solo tra tutti i credenti in
Cristo, ma anche fra tutti gli uomini e tutti i
popoli.
In questa prospettiva di grazia e d pace, si
colloca il dono dellindulgenza, proprio e
caratteristico dellAnno Giubilare.
Le principali condizioni disposte dal papa
per lacquisto dellindulgenza plenaria sono:
la confessione sacramentale personale,
nella quale avviene lincontro tra le miserie
delluomo e la misericordia di Dio, e la Co-
munione Eucaristica, degnamente ricevuta.
Inoltre vengono presentate alcune modalit
per lacquisto delle indulgenze:
- partecipare devotamente a una celebra-
zione organizzata in Diocesi o in Parroc-
chia, durante la quale si dovr, secondo
lintenzione del papa, pregare perch la re-
denzione possa essere annunciata a tutti
gli uomini e perch ogni credente possa
professare liberamente la propria fede:
- Visitare singolarmente oppure insieme
alla propria famiglia una della chiese o dei
luoghi stabiliti a Roma, nelle Diocesi della
propria Parrocchia, per un momento di me-
ditazione, per rinnovare la propria fede, per
pregare secondo lintenzione del papa.
Il papa sottolinea che viene data a tutti i fe-
deli la possibilit di acquistare lIndulgenza
perch attraverso essa si possa arrivare ad
accogliere il dono della misericordia e del
perdono di Dio.
chiaro, quindi, che non sar solo un ge-
sto esteriore o una visita ad una Chiesa a
5
farci acquistare questo dono ma una vita di
grazia purificata dal peccato attraverso la
celebrazione del sacramento della peniten-
za e attraverso lo sforzo quotidiano di santi-
ficazione.
Perch sia rinnovata la vita di grazia il papa
sottolinea che non basta riconoscere la
propria colpa; la salvezza del singolo deve
avvenire allinterno della Chiesa e mediante
il ministero della Chiesa stessa.
Alla virt propria del Sacramento si aggiun-
gono i meriti di tutti coloro che offrono gioie,
preghiere, sofferenze e privazioni a favore
dellintero corpo di Cristo che la Chiesa.
Il papa prosegue dando un particolare rilie-
vo alla figura di Maria: sottolinea coma in
essa la Chiesa riconosce la prima redenta
e, allo stesso tempo, la prima ad essere
stata associata pi da vicino allopera della
Redenzione".
Per questo la Chiesa intera dovr, come
Maria, cercare di "testimoniare, con linse-
gnamento e con la vita una profonda unit
col Cristo e che niente si pu fare senza di
Lui, giacch in nessun altro pu esserci
salvezza".
Affidando proprio nelle mani di Maria la
buona riuscita di questa prossima celebra-
zione giubilare, il papa conclude esortando
ciascuno affinch lAnno Santo diventi real-
mente un tempo di grazia e di salvezza, pi
intensamente santificato dallaccettazione
della grazia della Redenzione, mediante il
rinnovamento spirituale d tutto il popolo di
Dio, che ha per capo Cristo, "morto per i
nostri peccati, risuscitato per la nostra giu-
stificazione". (Rm 4,25).
A.
Pellegrinaggio parrocchiale a Roma
per lAnno Santo
Possiamo dare la notizia ufficiale del pellegri-
naggio che la nostra parrocchia far in agosto,
in occasione dellAnno Santo straordinario che il
Papa apre il prossimo 25 marzo.
Al pellegrinaggio possono partecipare tutti e ci
auguriamo che sia un momento di fede, di fra-
ternit e di serenit.
Per lorganizzazione ci siano affidati ai Viaggi
Paolini di Como che ci hanno assicurato il viag-
gio di andata e di ritorno, il soggiorno a Roma,
lincontro con il Papa, la guida alla citt di
Roma.
Durante il viaggio di andata, faremo tappa a
Pisa; nel ritorno, invece, a Orvieto.
data
DA MARTED 2 AGOSTO A SABATO 6 AGO-
STO, con partenza e arrivo a Ronago.
spesa
L. 265.000, che comprende il viaggio in pull-
man, vitto dal pranzo a mezzogiorno del 2 al
pranzo mezzogiorno del 6 agosto, alloggio, as-
sistenza E.A., visite guidate a Roma, a Tivoli, ai
Castelli Romani, a Pisa e a Orvieto.
Supplemento camera singola 136.000.
iscrizione
Anche se ci sono ancora alcuni mesi, bene
che chi desidera partecipare dia la propria ade-
sione, in modo che ci si possa regolare per
lorganizzazione del viaggio.
6
verso il congresso eucaristico
Durante il Consiglio Pastorale di gennaio, Don
Antonio, nella sua relazione, ha sottolineato in
particolare due punti:
- la necessit di una pi viva e consapevole
partecipazione alla S. Messa, anche in vista del
prossimo Congresso Eucaristico Nazionale -
- lo sforzo che ciascuno dovrebbe fare perch
sia viva maggiormente lunit tra di noi, supe-
rando divergenze di opinioni e tutto ci che pu
essere motivo di divisione.
Ripensando al primo punto, mi sembrato tan-
to bello rivedere il pensiero di Papa Paolo VI ri-
guardo la Liturgia.
" La Liturgia comunione di animi, di preghiere,
di voci, di carit. Non basta lassistenza passiva
alla sua celebrazione, occorre una partecipazio-
ne. II popolo deve considerare la celebrazione
liturgica come una scuola, dove si ascolta e si
impara; come unazione sacra promossa e gui-
data dal Sacerdote, alla quale per anchegli
partecipa rispondendo, offrendo, pregando e
cantando.
Chi canta partecipa; chi partecipa non si annoia
ma gode; chi gode della preghiera cresce come
cristiano; e chi cristiano si salva! ".
Sono parole cos vere e profonde che vanno
solo meditate...
Conseguenza di questa realt vissuta insieme
dovrebbe proprio essere lunit.
Lunit lideale di Ges; egli venuto nel mon-
do per farci uno con Lui, per farci uno .con il
Padre, attraverso Lui, e per farci,uno tra noi.
Egli stesso ci ha detto che tutti siamo figli di un
sole Padre, quindi fratelli gli uni dagli altri!
Dobbiamo perci volgere lo sguardo dellanima
allunico Padre e guardarci tutti come figli di
questo stesso Padre.
Certo, per fare questo, sar necessario supera-
re ogni limite che deriva dal nostro vivere uma-
no; dovremo cercare, superando preferenze e
discriminazioni, di vedere in ogni cristiano un
candidato allunit, con Dio e con il prossimo.
Se agiamo uniti a Lui, Egli opera e tutte le no-
stre attivit le fa Sue.
Inoltre, in ogni istante della nostra vita. Ges ci
dona la grazia per fare la sua volont.
Sta ad ognuno di noi corrispondere a questo
dono e fare la propria parte perch questa gra-
zia abbia il massimo effetto.
Lunit il compito a cui tutti siamo chiamati a
dare il nostro contributo.
Guardiamo a ci che ci unisce pi che a ci
che ci separa " , " amiamo tutti, amiamo sem-
pre.... perch il mondo creda ".
**
incontri
Zona Pastorale "Prealpi"
INCONTRI DI PREPARAZIONE AL
CONGRESSO EUCARISTICO
DI ZONA
OLGIATE, 17 APRILE 1983
CATECHISTI - Domenica 27 febbraio a MACCIO
(presso Istituto Suore del Buon Pastore - Tel. 480022)
Nel pomeriggio, con inizio alla ore 15,30 - Al termine: S. Messa in
Parrocchia.
Coordinatore: don Remo Giorgetta, Olgiate, tel. 945717
RELIGIOSE - Sabato 12 marzo, a SOLBIATE
(presso Suore Missionarie di Nostra Signora degli Apostoli)
AI mattino, con inizio alle ore 9,30 - Guider lincontro Mons. Car-
lo Gelpi
Al termine: S. Messa
Coordinatore, don Pierangelo Livio, Uggiate, tel. 948721
GRUPPI FAMIGLIA - Domenica 13 marzo, ad UGGIATE
(presso centro Mons. Tam - Tel. 948721)
Nel pomeriggio, con Inizio alte ore 15 - Guider lincontro Mons.
Virgilio Bianchi
Al termine S. Messa a Somazzo
Coordinatore: don Virginio Tagliabue, Caversaccio, tel. 983026
GIOVANI - Marted Santo, 29 marzo, a SOMAINO
"Veglia di preghiera" con inizio alle ore 20,30 Coordinatore: Griso-
ni Felice, Ronago, tel. 980343
CHIERICHETTI - Marted di Pasqua, 5 aprile, a DREZZO
Tutto il giorno, con S. Messa.
Coordinatore: don Alfonso Rossi, Olgiate, tel. 944166
ANZIANI - Gioved di Pasqua, 7aprile, a SOLBIATE
(presso Istituto Fatebenefrateii)
Nel pomeriggio con inizio alle ore 14,30 - Guider lincontro Mons.
Carlo Castelli
A! termine: S. Messa
Coordinatore don Pierangelo Livio, Uggiate, tel, 948721
CORALI - Domenica 10 aprila, a CAGNO, chiesa nuova Nel
pomeriggio, con inizio alte ore 16 S. Messa alle ore 17,00 Coordi-
natore: don Luigi Savoldelli, Maccio, tel. 480182
7
pensieri sparsi
ascoltando
una predica
Come ogni domenica ed altre feste comandate,
mi reco in Chiesa per assistere alla S. Messa.
Dico "assistere", ma il termine improprio poi-
ch ogni cristiano deve essere parte viva nella
Celebrazione dellEucaristia.
Comunque, sono uno dei tanti "fedeli" che cer-
ca di soddisfare il precetto festivo.
Allomelia Don Antonio, tra laltro espone il ren-
diconto della Parrocchia per lanno 1982. Non
sono cifre astronomiche, ma si nota come i Par-
rocchiani, forse memori del precetto"... sovveni-
re alla necessit della Chiesa contribuendo se-
condo le esigenze e le usanze...", abbiano for-
nito un contributo non indifferente alle necessit
della Parrocchia.
Certo, una cosa giusta; dimostra la sensibilit
dei fedeli a queste necessit. Per, ci che
maggiormente mi colpisce e mi costringe ad
una profonda riflessione il prosieguo dellome-
lia...
Vanno bene le offerte, ottimo il contributo dato,
ma lessenza, del cristiano si deve notare
nellunit e carit.
Immediatamente mi balzano alla mente le frasi
evangeliche: ". Dove due o pi sono uniti nel
mio nome, io sono in mezzo a loro ..." , "... Vi ri-
conosceranno se siete miei discepoli se vi ame-
rete lun laltro...". Sono frasi che, se ben medi-
tate, mettono in crisi ogni coscienza, la mia di
sicuro.
Durante la settimana rifletto molto, leggo dei
passi evangelici e, neanche farlo apposta, tutto
verte sullUNIT e FIDUCIA in Dio,
Che cos quindi questa UNIT ?
Cosa significa amare il fratello ?
Rifletto... Un senso di ribellione mi assale...
Perch recedere dal mio punto di vista, smus-
sare il mio angolo, sopprimere la mia volont
per dar spazio alla, richiesta del vicino, metter-
mi in ascolto delle sue necessit, venirgli incon-
tro nel bisogno senza pretendere nulla in cam-
bio?
Penso:.. Sono cristiano, o meglio, mi reputo
tale... Perch allora, non oso cedere, non fac-
cio uno sforzo per cercare di vivere coerente-
mente, almeno in parte, secondo i dettami del
Vangelo? Che senso ha frequentare la Chiesa
se poi mi comporto come il Giudeo e il Levita
della Parabola del Buon Samaritano?
Talvolta, penso se questi interrogativi non siano
delle scusanti per scaricarmi di ogni responsa-
bilit e per poter vivere tranquillo nel mio gu-
scio.
La confusione regna sovrana Ad accrescerla
ai pensa il bollettino parrocchiale con larticolo
di fondo di Don Antonio: "... IL DISEGNO DI
DIO DI RADUNARE TUTTI GLI UOMINI
NELLAMORE E NELLUNIT DEL CORPO DI
GES.
QUESTO ESIGE CHE FACCIAMO SALTARE
STECCATI E BARRIERE E CHE RICO-
STRUIAMO PONTI E COMUNICAZIONI.
LAMORE TUTTO CREDE, TUTTO SPERA,
TUTTO SOPPORTA, NON FINISCE MAI".
Un grido si sprigiona dal profondo del cuore:
"O Dio, dov la mia coerenza di cristiano?
*
8
dalla Polonia Natala 1982
Reverendo Sig. Parroco con tutta la Comunit
Parrocchiale di Ronago.
Nel clima di Natale, quando contempliamo il Mistero di Incarnazione, il sorgente
di ogni bene, vorrei in modo particolare dare un cenno della nostra solidariet
con la Comunit di Ronago che si unisce nel nome del Signore.
Ringraziamo per la vostra benevolenza e generosit, mostrata nella spedizione
dei pacchi - segni parlanti dellamore cristiano che non conosce i confini. Speria-
mo che ogni bene che proviene da un cuore credente ha la dimensione soprana-
turale, non sparisce mai, viene moltiplicato con la grazia del Signore. Ringrazia-
mo ai Vostri Parrocchiani con la profonda riconoscenza per questo spirito della
fratellanza. dei nostri due popoli che nascono dalla stessa radice spirituale e cul-
turale. Assicuriamo il nostro costante e grato ricordo nelle nostre preghiere e nel-
la nostra vita cos tribulata e complicata.
La Madonna, di Czestochowa nel Suo Giubileo, ci aiuti ad accogliere il Suo Fi -
glio in modo che diventi per tutti noi veramente lEmmanuele, il Principe della
Pace che il mondo non pu darci. Aggiungo la benedizione sacerdotale per tutti i
parrocchiani di Ronago, augurandovi un Felice anno Nuovo 1983.
con devoti ossequi
PS. Tutta la nostra stima e amore va specialmente a queste persone che hanno
dedicato il suo cuore e il tempo per la spedizione di tanti pacchi che ho distribuito
alla gente bisognosa. Grazie.
9
Concilio Vaticano II

ventanni dopo
I 16 documenti promulgati dal Concilio Vati-
cano II si suddividono in Costituzioni, De-
creti e Dichiarazioni.
La Prima Costituzione riguarda la Chiesa e
porta come titolo "Lumen Gentium".
Essa stata promulgata il 21 novembre
1964 e ha come scopo prioritario di illumi-
nare tutti gli uomini annunciando il vangelo
ad ogni creatura, illustrando ai fedeli e al
mondo intero la natura della Chiesa e la
sua missione universale al fine di far con-
seguire ad ogni uomo la "piena unit con
Cristo".
Essa prosegue indicando litinerario com-
piuto per portare luomo alla salvezza: dalla
missione e lopera di Cristo redentore, alla
fondazione della Chiesa continuamente so-
stenuta dallazione dello Spirito Santo.
A questo punto viene approfondito il discor-
so sulla natura della Chiesa che popolo
di Dio che cammina nella fede e nellamore
e che ha allinterno vari ministeri.
Cosi viene ricordato il primato del Santo
Pontefice, la funzione di servizio nella co-
munione apostolica dei vescovi e dei sa-
cerdoti chiamati a dare quotidianamente te-
stimonianza di carit e di amore.
La Costituzione illustra con particolare fer-
vore il significato e le funzioni dei laici
allinterno della comunit ecclesiale.
Essi devono partecipare alla missione sal-
vifica della Chiesa ingegnandosi nella
evangelizzazione del mondo specialmente
nella testimonianza di fede e carit vivendo
in familiare relazione con la gerarchia.
Viene chiesto quindi ai laici di impegnarsi
nel dare esempi attraverso comportamenti
responsabili ognuno nella propria peculiare
funzione allinterno della societ civile.
Viene poi sottolineata particolarmente
lindole escatologica della Chiesa peregri-
nante e la sua unione con la Chiesa Cele-
ste, unione che si attua in particolare modo
attraverso la Sacra Liturgia.
La prima Costituzione si chiude poi con
limportante sottolineatura della funzione
della Beata Vergine Maria nel piano di sal-
vezza.
La Madonna prima ricordata nella sua
umile obbedienza e devozione al piano sal-
vifico, unubbidienza totale che lha portata
a seguire Ges nella sua vita pubblica.
Ella dopo lassunzione in cielo svolge la
sua funzione materna verso gli uomini pro-
ponendosi come modello di virt e di gra-
zia.
La Costituzione si chiude con linvito ai fe-
deli di pregarla come guida e sostegno del-
la Chiesa.
Maurizio R.
10
domenica 13 marzo
gruppo famiglia
5 incontro coniugi
Liniziativa di incontrarci con i coniugi
della parrocchia per approfondire un
modo vivo e attuale per vivere la vita di
coppia sta crescendo per interesse e
partecipazione. Laugurio che si possa
continuare e allargare ancora di pi per-
ch siamo convinti che solamente da
una famiglia che vive con fedelt e con
generosit la propria fede cristiana pos-
sa venire venire un rinnovamento della
nostra comunit e della societ in cui vi-
viamo.
Ti prossimo appuntamento per dome-
nica 13 marzo alle ore 15, a UGGIATE.
Ci incontreremo con gruppi di coniugi di
altre parrocchie e ci sar dato modo di
ascoltare lesperienza e la testimonian-
za di altre famiglie.
Ci troveremo sul piazzale della chiesa
alle ore 14.30 oppure direttamente a
Uggiate, presso il Centro Mons. Tam,
alle ore 15.
Guider lincontro Mons. Virgilio Bian-
chi, sul tema "Lavvenire della Chiesa
passa attraverso la famiglia".
A conclusione verr celebrata la S.
Messa verso le ore 17.
La persona di cui parlo il TOBIA, una per-
sona che ha il proprio negozio nel centro di
Ronago.
Vende alimentari e piccoli oggetti che ser-
vono per la vita di ogni giorno.
Alla gente simpatico perch non un tipo
musone.
Anzi, quando serve i clienti la sua battuta
non la toglie nessuno e questo fa molto pia-
cere e invita spesso la gente ad andare da
Lui.
Con i ragazzi sembra brusco, ma la verit
unaltra.
Lui vorrebbe che si comportassero bene
con le persone anziane e non le scherzas-
sero.
Lui si affaccia spesso allentrata del negozio
a vedere cosa si fa fuori: se il piazzale
vuoto smette di guardare. Invece se c
qualche bambino che gioca lui rimane a
guardare come se ritornasse indietro negli
anni.
A me piace perch giusto e per me sim-
patico e caratteristico.
Corrado Filacchione
una persona
caratteristica
di Ronago
11
Anche questanno come ormai "tradizione" si
svolta la campagna abbonamenti per la "Buona
Stampa".
Siamo partiti in ritardo per alcuni contrattempi che ci
sono capitati improvvisamente, per abbiamo cerca-
to di fare del nostro meglio per offrire questo servi-
zio alla nostra comunit e per diffondere riviste e
giornali che pensiamo possano fare del bene a tutti
noi.
Le cifre possono dirci poco, anzi a qualcuno posso-
no apparire come un inopportuno controllo che pu
dare adito a pettegolezzi e a reazioni negative, Cre-
diamo per che valga la pena guardare a queste ci-
fre perch possono darci degli indizi su alcuni aspet-
ti e problemi della vita della nostra comunit parroc-
chiale.
Vogliamo anche far presente che siamo convinti che
nelle nostre case a Ronago entrino (vedi i vari bol-
lettini di Santuari, il Messaggero di SantAntonio,
ecc.) altri giornali che formano la cos detta "Buona
Stampa", e che noi non abbiamo incluso nei nostri
elenchi, perch altrimenti avremmo dovuto scrivere
un elenco interminabile. Cosi pure crediamo che ci
siano altre riviste e giornali, al di fuori di quelli che
noi abbiamo proposto, e che saremmo ben lieti di
far conoscere e di diffondere se incontrassero linte-
resse di qualcuno.
Ecco le cifre:
Il Settimanale della Diocesi 36
LOrdine 29
Avvenire 6 numeri 1
Avvenire 5 numeri 3
II Sabato 4
Citt Nuova 25
Famiglia Cristiana 98
Famiglia TV5 5
Alba 7
Vita Femminile 5
Madre 18
Nigrizia 8
Popoli e missioni 2
Mondo e missioni 2
Piccolo Missionario 23
Italia Missionaria 1
Il Giornalino 28
Primavera 11
Dimensioni Nuove 5
Mondo Erre 5
campagna
abbonamenti 83
Davanti a queste cifre rileviamo prima di tutto,
che rispetto allanno scorso c stato un certo
CALO.
A che cosa pu essere dovuto questo fatto? Al
motivo che molti hanno rinnovato personalmen-
te i loro abbonamenti, causa anche il nostro ri-
tardo?
Oppure la scomparsa di vecchi abbonati non
ha trovato sostituzione nelle nuove generazio-
ni? (la continuazione di abbonamenti che si tra-
manda da padre in figli).
O forse ancora un calo di interesse nella gente
del nostro paese per una stampa che oltre ad
una seria informazione, cerca anche di dare
una formazione secondo determinati principi?
Non ci sembra facile dare una risposta precisa,
perch entrano in gioco diversi fattori, comun-
que ognuno pu pensarci- e sarebbe bello che
ci facesse conoscere il suo giudizio.
Ci sono per ancora due osservazioni che vo-
gliamo fare. Ci sembra di rilevare una scarsa
attenzione alla stampa missionaria. Pochi sono
infatti gli abbonati a riviste che trattano di pro-
blemi missionari se si esclude il Piccolo Missio-
nario che per indirizzato ai ragazzi.
E s che in parrocchia abbiamo ben 2 missiona-
ri! Cos risulta che per i ragazzi a parte il Gior-
nalino, sono pochi gli abbonamenti sottoscritti a
riviste a loro riservate.
Pu essere un motivo la non conoscenza di de-
terminati giornali:(Mondo Erre, Primavera, Di-
mensioni Nuove), ma pu incidere anche il fatto
che spesso e pi facile e pi comodo leggere
fumetti o fotoromanzi anzich giornali che insie-
me allo svago e al passatempo ti aiutano a sco-
prire cose pi importanti.
Laugurio che in futuro i genitori e gli educato-
ri, si pongano con pi sincerit il problema di
cosa leggono o non leggono i propri figli e ma-
gari in mezzo a tanti regali, trovino il modo per
fare un abbonamento a una rivista che vera-
mente "VALE".
d.A.
12
sun dalegria
Questan, al su mia se sii incurgi, par Na-
tal gh sta na nuit, nda la setimana
prima sa sentii suna dAlegria.
Da che ma regordi l la prima volta chel
suced. E par me l stada na bela truvada!!
Da solit la sa senteva dum par la festa da
la Madona, la festa ps impurtanta dal
paes, quela ndu ghin propri tut, ndu
riva tanta gent, ndu tut qui da Runach
in present, anca se magari m stan pi chi
da c, in du vegn gent anca da fra, che
in bit da tanti an a vign a fa festa a
la "nostra Madona".
E in da la setimana prima: lAlegria!
Stu scampanament quindi al prepara i cam-
panat duna festa che, cum disevi prima,
l na grand festa. Ma par dunca giust
chel poda salud anca oltri fest che in
mia menu impurtant da quela da la Madona.
E p va disar, l propi na roba che ma
pias, la met alegra, la ma fa regurd che
la vita l bela e var la pena da vivala,
da vivala cun la pas e la gioia denta;
pas e gioia che portan i fest che lAle-
gria la prepara.
Cert a n quei vgn la p anca mia pias,
e pensi specialment a qui che gh l sota
al carapanin e magari in dr a laur......
ma forzi cun un zie da sforz la p diven-
t na cumpagnia, cum quand sa lra
cun la radio piza.
E p l vna di poc rop che gh resist
quasi intata n dal temp; l un culega-
ment cun na tradizin, na cultra che m
forzi regordum pi, parche l cambada,
la s "evulda", la seguii ul pas di temp
e tanti volt la tai i radis che la su-
stegnevan, la perd la memoria di so uri-
gin.
LAlegria l forzi vona di poc rop che
l restada salda n dal temp, infati i
person che laprezan ps, in qui i ps
mar, i anzian ; in i so radis che tegn
bota, mument da vita paesana che evan an-
ca mument da vita di person, mument impur
tant parch rapresentavan decisiun da vita
che sa seguivan fina in fund: vita da fed,
da laur, da cumpagnii da amis, da raport
ps uman, da festa, sutulineada anca da
lAlegria.
Sincerament speri che lAlegria la sa poda
senti anca prima da na quei oltra festa....
e chis mai che n quei vgn ps al riesa
a truv, a riscupr e magari f vid ai
oltri i nost radis.
Questanno non so se ve ne siete accorti,
per Natale c stata una novit, nella
settimana prima s sentita lAllegria.
Da che mi ricordi la prima volta che
succede. E per me stata una bella trovata !!
Di solito la si sentiva solo per la festa
della Madonna, la festa pi importante
del paese, quella dove ci sono proprio
tutti, dove arriva tanta gente, dove tut-
ti i ronaghesi sono presenti, anche se
forse non abitano pi qui, dove arriva gen-
te dai paesi vicini, abituati da tanti an-
ni a venire a far festa alla nostra Madonna.
E nella settimana precedente lAllegra!
Questo scampanio quindi prepara la "cam-
panata" duna festa veramente grande. Mi
sembra quindi giusto che possa salutare
anche altre feste non meno importanti di
quella della Madonna.
E poi, vi dir, mi piace proprio, mette
allegria, mi ricorda che la vita bella
e vai la pena di viverla; viverla con la
pace e la gioia dentro; pace e gioia che
portano le feste che lAllegria prepara.
Certo a qualcuno pu anche non piacere e
penso specialmente a coloro che sono sot-
to il campanile, e magari lavorano.......
ma forse con uno sforzo pu diventare
una compagnia, come quando si lavora con
la radio accesa.
E poi una delle poche cose resistite
intatte nel tempo; un collegamento con
una tradizione, con una cultura che
forse abbiamo dimenticato, perch cam-
biata, s "evoluta", andata al passo
coi tempi e tante volte ha tagliato le
radici che la sostenevano, ha perso la
memoria delle sue origini.
LAllegria forse una delle poche co-
se rimaste salde nel tempo, infatti le
persone che lapprezzano di pi sono
quelle mature gli anziani; sono le loro
radici che resistono, momenti di vita
paesana che erano anche momenti di vita
personali, momenti importanti perch rap-
presentavano scelte di vita seguite fino
in fondo: vita di fede, di lavoro, di
compagnie damici, di rapporti pi umani,
di festa sottolineata anche dallAllegria.
Sinceramente penso che lAllegria la si
possa sentire anche prima di qualche al-
tra festa...... e chiss mai che qualcu-
no riesca a trovare, riscoprire e magari
mostrare agli altri le nostre radici.
13
carnevale 83
allasilo
Chiamiamolo "carnevale dei bimbi", ma la gioia
e lallegria che determinano questa festa, sono
unoccasione per far partecipi ed anche inter-
preti noi adulti.
Certo, i piccoli sono stati i veri protagonisti della
festicciola allestita dalla nostra scuola materna.
Non erano graziosissimi con le loro divise bian-
che e azzurre nellinterpretazione dei Puffi? E
quanto riesce sempre a commuovere il loro
canto, dapprima timido ed incerto che diventa
poi sempre pi ardito man mano che acquista-
no dimestichezza con il pubblico intervenuto
numeroso!
Come dicevo prima, i bambini non sono stati,
assieme alle loro vigilatrici in costume, gli unici
interpreti della festicciola. Alcune mamme, infat-
ti, ben nascoste dietro le loro maschere, hanno
contribuita a far divertire i nostri bambini, e non
solo loro. Certo, non ci siamo trovati di fronte ad
unautentica rappresentazione teatrale; le loro
scenette erano per lo pi improvvisate; la pre-
sentazione non era sicuramente paragonabile
ad uno sproloquio di un "Mike Bongiorno", ma
lo scopo principale era quello di divertire i bam-
bini e di festeggiare con loro il carnevale, e tale
scopo stato raggiunto.
Sono stati proiettati anche dei filmini che ritrag-
gono alcuni momenti della giornata scolastica
dei nostri bambini, la loro ultima gita, nonch la
festa dello scorso Natale che tutti abbiamo rivi-
sto volentieri ma che speriamo di rivedere an-
che in unaltra occasione, poich limpossibilit
d togliere luce al locale dove venivano proietta-
ti i filmini, impediva a molti di vedere chiara-
mente le immagini.
Per concludere lallegro pomeriggio di canti,
giochi e scenette, non poteva mancare la festo-
sa merenda a base di frittelle, chiacchiere e tor-
te, preparate dalle operose mamme e salutate
con gioia da grandi e piccoli.
Forse lunica piccola delusione, stata quella di
non aver potuto rivedere alla domenica quei
faccini dipinti di blu, sorridenti sotto i loro cap-
pucci da puffi, magari sopra un carro tutto per
loro. Ma non importa, con il tempo dispettoso
che abbiamo avuto domenica probabilmente
avrebbero rischiato tutti qualche malanno!
Chiss!? Se nellesprimere il mio desiderio ho
interpretato il desiderio di tutti, forse lanno pros-
simo potremo fare in modo che lopera di cos
laboriose mamme e limpegno delle nostre care
suore e vigilatrici, possano essere ammirati da
tutti.
*
14
Rodolfo lavora: ha tre figli. La moglie tra lavoro
e casa non sa pi corre arrivare a tutto. In pi
sua mamma, vecchia e malata, ormai ridotta
in nodo tale che non pu pi vivere da sola: ri-
coverarla in un ospizio o prenderla in casa?
Rodolfo convoca inaspettatamente la famiglia
per annunciare: "Domani verr tra noi Ges po-
vero e vecchio. Accogliamolo!"
I ragazzi non capiscono. La moglie ha paura di
sbagliarsi pensando alla madre, e quasi per
non illudersi si chiede: chi sar lospite nuovo?
Rodolfo passa ai fatti e presto: giunge in casa
la nonna.
Rodolfo non parla, non chiede aiuto: si tira su le
maniche, perch lavare la vecchia suocera,
portarla ai servizi, imboccarla...... richiede cure
e disponibilit continue, sforzi anche fisici, con-
tinuit dumore, tanta semplicit nel dare: spes-
so rinuncia ad ogni svago non solo utile ma tal-
volta necessario per ritemprarsi e ricominciare
lindomani una giornata di lavoro con il dominio
di tutto se stesso,
Ma Rodolfo ha deciso: la vecchia signora potr
contare su di lui.
Certo da solo non pu farcela e tra lui e la mo-
glie sorge un tacito accordo: un mese ciascuno
si priveranno di ogni sollievo; per dare tutto il
possibile alla vecchia madre.
Cos per tutta la vita che Dio vorr ancora do-
nare a quel Ges in casa".
15
domani
verr
tra noi
Ges
persone della terza et
Comunione Pasquale per le
persone ammalate e anziane
25-28 marzo
Don Antonio disponibile nei giorni 25-26 mar-
zo, per visitare, confessare e comunicare gli
ammalati e le persone anziane.
un momento importante anche questo nella
celebrazione della Pasqua, perch nei fratelli
che soffrono che continua in modo particolare
la sua passione e il suo mistero di Redenzione.
meglio accordasi prima telefonando (98 00
44) oppure avvisando in chiesa o in casa par-
rocchiale. GRAZIE!
un soggiorno al mare___________
Anche questanno offerta la possibilit alle
persone anziane che lo volessero, di un sog-
giorno in localit della Riviera Ligure.
I periodi di soggiorno sono:
- dal 30/3 al 13/4/83 a Pietra Ligure,
- dal 13/4 al 27/4/83 a Pietra Ligure o Loano,
dal 27/4 al 11/5/83 a Pietra Ligure o Loano;
- dal 11/5 al 25/5/83 a Pietra Ligure o Loano.
Il costo di un periodo di soggiorno di Lire
275.000.- a persona.
Il Comune, come per gli anni passati, contribui-
r per le spese di viaggio.
Ulteriori chiarimenti si potranno avere presso
lufficio comunale.
Le iscrizioni vanno fatte, entro il 20 Marzo, sem-
pre presso lufficio comunale.
Unopera veramente rara
e completa - tra cronaca e storia - per
seguire, vivere e ricordare il Giubileo
della Redenzione.
Prenota subito
presso la tua Chiesa
16
Calendario della settimana Santa
27 marzo Domenica delle Palme
ORE 7.30 S. Messa
ORE 10 sul piazzale della ditta Ambrosoli:
distribuzione dellulivo - benedizione
processione alla chiesa - S. Messa -
lettura della passione
ORE 15 celebrazione della prima confessione
Dalle ore 16 offerta la possibilit di celebrare
il sacramento della confessione
ORE 20 S. Messa
28 marzo luned santo
ORE 7.30 S. Messa
ORE 20 S. Messa
29 marzo marted santo
ORE 7.30 S. Messa
ORE 15 celebrazione penitenziale per i ragazzi
delle elementari
ORE 20 S. Messa
30 marzo mercoled santo
ORE 7.30 S. Messa
ORE 16.30 celebrazione penitenziale per i
ragazzi della media
ORE 20 S. Messa
ORE 2O.45 celebrazione penitenziale per i giovani
31 marzo gioved santo
dalle ORE 15 confessioni
ORE 20 S. Messa nella Cena del Signore
lavanda dei piedi
ORE 21 Adorazione comunitaria
1 aprile venerd santo
dalle ORE 8 confessioni
ORE 15 celebrazione della morte del Signore
lettura della passione
adorazione della croce
Comunione Eucaristica
ORE 20 Via Crucis per le vie del paese
2 aprile sabato santo
dalle ORE 8 confessioni
dalle ORE 15 confessioni
ORE 21 Sul piazzale della Chiesa:
benedizione del fuoco - accensione del
cero pasquale e delle candele - proclamazione
della Pasqua - liturgia della parola -
liturgia del Battesimo - liturgia Eucaristica
3 aprile Domenica di Pasqua
ORE 7.30 S. Messa
ORE 10.30 S. Messa
ORE 15 Lode Vespertina
17

Potrebbero piacerti anche