Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Linezolid
Interferone + ribavirina
Epatite C
Anticolinesterasici
Demenza di Alzheimer
Anti TNF
etanercept
e infliximab
Artrite reumatoide
Rosiglitazone
e tioglitazone
Diabete mellito
tipo 2
Quinupristin-dalfopristin;
linezolid
Infezioni nosocomiali
severe
Pazienti affetti da
epatite cronica C
mai trattati o con
recidiva dopo il
primo trattamento
con IFN
Pazienti affetti
da DA di grado
lieve o moderato
Artrite reumatoide
in fase attiva non
rispondente
ad altre terapie
Diabete mellito
tipo 2 in pazienti
con insufficiente
controllo
metabolico
Pazienti
ospedalizzati con
infezioni
da Gram+ severe
e resistenti
Studio
osservazionale
multicentrico
Studio
osservazionale
multicentrico
in Unit
di Valutazione
individuate dalle
regioni
Studio
osservazionale
in centri
ospedalieri
individuati dalle
regioni
Due protocolli
prospettici
di verifica
dellappropriatezza
dimpiego
e della safety
Osservazionale
multicentrico
in setting
ospedaliero
Valutare la risposta
terapeutica e la
tollerabilit: non
emerge un profilo
rischio/beneficio
diverso dallatteso
Monitoraggio
prospettico della
terapia,
e valutazione
del profilo
di sicurezza
attribuibile
al farmaco nei reali
contesti
di utilizzazione
Valutazione
dellefficacia
e tollerabilit e
delladeguatezza
della rete
assistenziale
Valutazione
del rischio
cardiovascolare
e del tasso di
morbilit/mortalit
in terapia
combinata con
sulfaniluree
o metformina;
appropriatezza
dimpiego
Studio delle
resistenze batteriche,
criteri della scelta
terapeutica, tossicit
venosa e tollerabilit
1999
2 anni
7.340 pz
2000
2 anni 1/2
40.000 pz
2001
2 anni
1.892 pz
2000
>1 anno 1/2
2.000 pz
x studio
> 1 anno
150 pz
200 pz
Una migliore definizione qualitativa e quan-
titativa delle ADR potenzialmente correlate alla
terapia stato lobiettivo dellattivit osserva-
zionale post-marketing avviata dal Ministero
della Salute con il progetto CRONOS. La finalit
del progetto consiste nel verificare nella pratica
clinica quotidiana le modalit di diagnosi, lap-
propriatezza di trattamento in base alla scheda
tecnica, la descrizione del profilo di sicurezza
dei farmaci e le caratteristiche della popolazione
in trattamento. Lo studio si attua tramite la
stretta collaborazione tra centri specialistici in-
dividuati dalle regioni e dalle province au-
tonome (UVA Unit di Valutazione Alzheimer)
che effettuano la diagnosi e definiscono il piano
terapeutico, ed i medici di medicina generale
(MMG) che seguono da vicino la patologia dal-
linsorgere fino allevoluzione della sintoma-
tologia, monitorando la compliance al trat-
tamento e la tollerabilit dello stesso, al fine di
valutare accuratamente il reale vantaggio tera-
peutico per il malato.
Attualmente, pi di 40.000 pazienti hanno
avuto accesso al trattamento farmacologico a
carico del servizio sanitario nazionale, e dalle
analisi preliminari risulta che viene fatto un uso
prevalentemente corretto della terapia, il profilo
di tollerabilit sostanzialmente sovrapponibile
allatteso, e il tasso di interruzione della terapia
paragonabile a quello riscontrato nei trial. Lo
studio in fase conclusiva e si prevede, per marzo
2003, la definizione, da parte della Commissione
Unica del Farmaco (CUF), delle modalit di
diagnosi e prescrizione dei medicinali.
Molto stato fatto in questi due anni di lavoro,
soprattutto da parte degli operatori sanitari che
direttamente si trovano coinvolti nella gestione
della malattia e nellassistenza del malato: sono
state attivate pi di 500 UVA, sono state create
collaborazioni tra specialisti e MMG e le regioni
hanno rivolto risorse ed impegno in questo
campo clinico. Si pu quindi auspicare che tutto
ci possa essere la base da cui partire per mi-
gliorare ed accrescere lassistenza al malato ed ai
suoi familiari.
ANTARES
Le recenti acquisizioni sul processo reumatoide
nelle sue diverse componenti di flogosi, prolife-
razione sinoviale e distruzione articolare hanno
permesso di mettere a punto farmaci, ottenuti me-
diante biotecnologie, selettivamente mirati ai
meccanismi patogenetici della malattia. Tra questi,
gli agenti in grado di bloccare il TNF (etanercept
e infliximab) sono quelli maggiormente speri-
mentati e gli unici ad essere attualmente auto-
rizzati alluso clinico in Europa. I nuovi farmaci
anti-TNF hanno dimostrato una significativa ef-
ficacia clinica nellartrite reumatoide tale da giu-
stificarne una collocazione di rilievo nellambito
della strategia terapeutica di questa malattia, ma
in considerazione delle conoscenze ancora parziali
sugli effetti terapeutici e tossici quanto mai op-
portuno provvedere ad una raccolta di dati clinici
omogenei e rigorosi.
Il trattamento anti-TNF si infatti dimo-
strato efficace in studi controllati a breve
termine (1 anno) sia in monoterapia (etanercept)
che in terapia di combinazione con metotrexato
(etanercept e infliximab). Lefficacia di questi
trattamenti risulta spesso superiore a quella dei
trattamenti convenzionali, ma non tale da giu-
stificarne per ora limpiego alternativo in pa-
zienti non precedentemente trattati. Appare
invece di grande rilevanza clinica lefficacia di-
mostrata dai farmaci anti-TNF nei pazienti con
malattia in fase persistentemente attiva nono-
stante un adeguato trattamento con meto-
trexato.
A fronte della loro potenziale efficacia
clinica, il maggior problema di tossicit as-
sociata a questi medicinali si riferisce alla
comparsa di infezioni, talora gravi e fatali. Sono
stati anche descritti alcuni casi di riattivazione
della tubercolosi. Obiettivi specifici dello studio
sono la valutazione, diretta ed accurata, del-
limpiego di questi farmaci sulla popolazione in
termini di efficacia e tollerabilit e la valu-
tazione dellefficienza della rete assistenziale in-
dividuata secondo i criteri di scelta stabiliti dallo
studio stesso.
GLITAZONI
Sulla base delle valutazioni farmacologiche di-
sponibili al momento dagli studi di sperimen-
tazione, la Commissione Europea, su parere
espresso dal CPMP, ha rilasciato lautorizzazione
alla commercializzazione subordinata allo svol-
gimento di due studi:
1. studio in doppio cieco sugli effetti dei farmaci
sullapparato cardiovascolare nel diabete di
tipo 2 con CHF NYHA di classe I-II;
21
ANNO IX N. 5 SETT-OTT 2002
b o l l e t t i n o d i n f o r m a z i o n e s u i f a r m a c i
e
Actos
(quinupristin + dalfopristin)
e specialit a base di linezolid
Questi medicinali rappresentano la pi recente
frontiera terapeutica a disposizione per la lotta
alle infezioni nosocomiali severe; il loro utilizzo
si inserisce in un ambito terapeutico in cui lanti-
biotico-resistenza rappresenta un grave problema
clinico, in continua evoluzione, che sottrae co-
stantemente possibili cure, rendendo inefficaci
farmaci che precedentemente erano utili e ben co-
nosciuti dal punto di vista dellimpiego e della si-
curezza. Tali farmaci dovrebbero essere usati
quando vi sia documentata evidenza che nessun
altro antibatterico attivo nei confronti dei mi-
crorganismi che causano l'infezione e quando
non vi altro farmaco adatto per il trattamento
della singola infezione.
Inoltre il Synercid
somministrabile esclusi-
vamente per via endovenosa, e presenta una va-
solesivit importante per cui se ne consiglia for-
temente la somministrazione attraverso vaso
centrale (e quindi in ambito ospedaliero). Le spe-
cialit a base di linezolid sono invece presenti
anche in formulazione orale, e quindi pi ma-
neggevole. Lo spettro dazione delle molecole
comprendono i microrganismi Gram-positivi che
attualmente suscitano maggiore allarme epide-
miologico, ossia stafilococchi meticillino-resi-
stenti, pneumococchi penicillino-resistenti ed en-
terococchi glicopeptido-resistenti. Se per le prime
due categorie di microrganismi lattuale arma-
mentario farmacologico mette a disposizione una
classe di farmaci quali i glicopeptidi, per gli ente-
rococchi glicopeptido-resistenti i farmaci in
oggetto rappresentano forse lunica opzione tera-
peutica, specie nei confronti di Enterococcus
faecium (E. faecium).
Al momento, in Italia, la situazione epidemio-
logica caratterizzata da unelevata endemia
ospedaliera di stafilococchi meticillino-resistenti
(oltre il 70% nelle UI di rianimazione), da casi
sporadici ma in aumento di enterococchi glico-
peptido-resistenti in ambito nosocomiale, e da
rari casi di pneumococchi altamente penicillino-
resistenti in comunit. In tale contesto lo spazio
dimpiego dei farmaci appare modesto, essendo
limitato solo ai casi, assai rari, di infezioni gravi
da E. faecium glicopeptido-resistenti.
La necessit di una sorveglianza dellimpiego
di questi farmaci sostenuta dalle seguenti con-
siderazioni:
1. Il problema dei ceppi di Staphylococcus spp.
tolleranti ai glicopeptidi in progressiva
espansione e luso dei glicopeptidi, cos
ampio da sfiorare labuso, che caratterizza
attualmente latteggiamento prescrittivo
italiano, rende possibile ipotizzare il rag-
giungimento di un livello ancora superiore.
2. Considerato che i glicopeptidi vengono
spesso impiegati in terapia empirica, una
mancata risposta (non dovuta necessa-
riamente ad inefficacia ma piuttosto ad
errore diagnostico) potrebbe condizionare,
una volta disponibile, il ricorso a quinu-
pristin + dalfopristin anzich ad una re-
visione diagnostica.
FARMACOVIGILANZA
22
e le spe-
cialit a base di linezolid hanno dato, negli
studi clinici controllati ed in aperto, risultati
sovrapponibili ai glicopeptidi. Pertanto, se
ben supportati da iniziative di infor-
mazione, questi farmaci potrebbero rappre-
sentare una reale alternativa ai glicopeptidi,
specialmente in reparti quali le riani-
mazioni, dove i pazienti sono sottoposti a
cateterismo venoso centrale con notevole
frequenza. Questa ipotesi oltremodo reale
in rapporto al predetto problema della gli-
copeptido-tolleranza, soprattutto nel-
lambito delle popolazioni di stafilococchi
coagulasi-negativi.
La FV attiva delle problematiche connesse al-
limpiego di questi farmaci si esplica tramite la
raccolta di schede ad hoc, riportanti i dati delle
infezioni trattate: si richiedono dati in termini di
antibiotico-resistenza, terapie precedentemente
utilizzate, spettro di sensibilit agli antibiotici,
modalit di diagnosi e di scelta terapeutica e infor-
mazioni sulla tossicit venosa e gli effetti colla-
terali osservati.
Tramite lattivit di monitoraggio post-
marketing dei farmaci pi innovativi o critici dal
punto di vista del rapporto rischio/beneficio, il
Ministero della Salute partecipa attivamente alla
definizione della sicurezza dei trattamenti farma-
cologici, coinvolgendo tutti gli operatori sanitari
in attivit altamente scientifiche, accrescendo lat-
tenzione verso lappropriatezza duso dei farmaci
al fine di garantire la massima sicurezza ed ef-
ficacia per i pazienti.
a proposito di
Contraccettivi orali, il Ministero della Salute nota con preoccupazione le modalit con cui i media forniscono al pubblico
informazioni sui farmaci, enfatizzandone, a seconda dei casi, sicurezze o rischi senza prima averne accertato la veridicit scien-
tifica presso le autorit competenti e senza valutare le possibili conseguenze che tali informazioni possono determinare sul
pubblico a cui sono dirette. Un caso recente riguarda il lancio della pillola anticoncezionale Yasmin
. Yasmin
vengono eccessivamente enfatizzati anche sul sito Internet dellazienda produttrice del farmaco dove la specialit viene
addirittura definita a package of reasons to feel good; non a caso nella homepage del sito Internet appare un annuncio in
cui si sottolinea che le autorit britanniche e statunitensi disconoscono quanto pubblicato sul sito internazionale del farmaco*.
Pertanto, si ritiene opportuno precisare quanto segue: Yasmin