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LA COMUNIZZAZIONE COME VIA D'USCITA DALLA CRISI

DI BRUNO ASTARIAN
*
La nota che segue volutamente molto concisa. Essa non sviluppa la critica del
programmatismo
1
, sulla quale ci si gi abbondantemente soffermati, ma si limita a evocare gli
aspetti pi recenti del movimento sociale che confortano la tesi comunizzatrice.
1. Immediatezza del com!i"mo
1.1. Definizione e origine
Occorre non confondere immediatezza e istantaneit. Per immediatezza del comunismo, si
intende che la rivoluzione proletaria non ha pi come obiettivo la creazione di una societ di
transizione, bens, immediatamente, il comunismo. Ne consegue che tutti i problemi inerenti la
conquista del potere, l'alleanza con altri strati sociali o la realizzazione pratica della transizione
estinzione dello !tato etc." perdono di significato.
#a nozione di immediatezza del comunismo non nasce dal nulla. $ssa apparve in concomitanza
con la crisi degli anni '%&''(&, in opposizione all'incapacit politica della sinistra e dei gauchistes

di
comprendere il rifiuto del lavoro
)
. Oggi, qualsivoglia tentativo programmatico risulta derisorio.
*uanto al rifiuto del lavoro, esso si ripresenta con forza rinnovata in +ina, in ,angladesh e negli
stessi paesi industrializzati".
1.. La comunizzazione come processo

#a nozione di comunizzazione non implica, dunque, che il comunismo s'instauri da un momento
all'altro, come per incanto. +i saranno lotte, avanzate e ripiegamenti della rivoluzione. -uttavia, le
azioni che i rivoluzionari intraprenderanno, aboliranno fin da subito il lavoro, il valore e tutto il
resto la famiglia, la patria etc.". *uando la rivoluzione attaccher la propriet capitalistica, non sar
per garantire al proletariato una propriet che finora gli . sfuggita, ma per abolire immediatamente
ogni forma di propriet. / impossibile descrivere questo processo nel dettaglio. Occorre, tuttavia,
cercare di precisarlo, per avere una migliore cognizione della direzione in cui ci si muove, e per
saper distinguere, al momento opportuno, la rivoluzione dalla controrivoluzione.
0!uesto articolo apparso sul n.1"1 di #Echanges$, inverno %%&'%1% http122mondialisme.org2". (arte della
produzione teorica dell)*utore raccolta nel sito +eb http,--+++.hicsalta'communisation.com-.
3 45l programmatismo . un concetto centrale, nel quadro della elaborazione di 6-h7orie +ommuniste8. $sso designa
una teoria e una pratica del proletariato, aventi come contenuto e come fine la presa del potere da parte della classe
all.interno del modo di produzione capitalistico, l9autoaffermazione del lavoro produttivo e l9elevarsi del proletariato a
classe dominante.: 4-h7orie +ommuniste:, n. 3), febbraio 3;;(". Per 4-h7orie +ommuniste:, l'epoca del
programmatismo si . definitivamente conclusa, in conseguenza della ristrutturazione del rapporto di capitale seguita al
ciclo di lotte degli anni '%&''(& /0d12.
< +on l'espressione gauchistes, si indicano quelle correnti politiche che, pur collocandosi 4a sinistra: dei Partiti
4comunisti: ufficiali, si pongono su una linea di sostanziale continuit con la tradizione della -erza 5nternazionale
trots=isti, maoisti, 4operaisti: etc.". +orrisponde vagamente al termine italiano 4e>traparlamentare: /0d12.
) !ul rifiuto del lavoro e sulle origini del concetto di comunizzazione, cfr. ?5##$! @ABCD, Le 3oman de nos origines.
*lle origini della critica radicale, *uaderni di Pagine Ear>iste, Eilano, <&3&F Dalla 4inistra 5omunista alla
#comunizzazione$, iviF GAH# N$!5+, 5omunizzazione, ma..., ivi. +fr., inoltre, la Prefazione a Endnotes 61, (reliminar7
8aterials for a 9alance 4heet of the %th 5entur7, trad. it.1 Dal rifiuto del lavoro alla comunizzazione. #1roploin$ e
#1h:orie 5ommuniste$, in 4#es Eauvais Iours Jiniront: http122mondosenzagalere.blogspot.com2" /0d12.
#. Atti$it% di c&i"i e com!izzazio!e
*uando la crisi esplode, il proletariato si solleva, poich7 il mancato acquisto della forza'lavoro
lo esclude dal rapporto sociale e da ogni rapporto con la natura. 5n tal modo, esso sviluppa
un'attivit di crisi, che rappresenta la matrice di tutti i possibili. #a possibilit del comunismo puK
essere esperita soltanto dentro l'attivit di crisi del proletariato. #a teoria non ha sempre definito il
comunismo allo stesso modo, ma ogni definizione e strategia hanno sempre riposato su ciK che fa il
proletariato nel quadro della sua attivit di crisi. !i puK parlare di attivit di crisi solo in presenza di
una sollevazione generalizzata del proletariato, giammai nel caso di un conflitto isolato all'interno
di una o pi imprese, per quanto 6esemplare8 esso possa essere.
#'attivit di crisi riposa su due elementi essenziali1 l'individualizzazione2demassificazione del
proletariato e la presa di possesso di alcuni elementi della propriet capitalistica in vista delle
esigenze della lotta non gi per riprendere il lavoro senza i capitalisti". !e la crisi che oggi si sta
aprendo, si approfondisse al punto da sfociare in un'insurrezione proletaria, vi si ritroveranno questi
due elementi, con le caratteristiche storiche che sono proprie della nostra epoca. #a
demassificazione del proletariato sar tanto pi radicale, in quanto . gi stata avviata dal capitale
4post'fordista:. Colere un ritorno ai bei tempi dell'operaio'massa, . un sogno controrivoluzionario.
*uanto alla propriet capitalistica, sono due i tratti che la caratterizzano1
3. da un lato, nulla le sfugge. 5l capitale si . a tal punto impadronito di ogni aspetto della
vita che, qualunque cosa si faccia, si . sempre presso di esso. *uando la crisi esplode, il
proletariato non puK agire senza con ciK attaccare la propriet capitalistica. Persino una
banale manifestazione, lo obbliga a occupare una strada municipale. Oggi, glielo si
permetteF domani, sar illegale. Ogni azione del proletariato nell'ambito della sua attivit
di crisi, lo costringe ad attaccare il capitale per impadronirsi di una parte della propriet,
e conferire cos un'oggettivit alla propria esistenza che, altrimenti, rimarrebbe quella di
un puro soggetto
L
. Nella crisi attuale, il monopolio della propriet capitalistica . a tal
punto totale che, meno che mai, il proletariato puK arretrare davanti a questo compito1
esso . con le spalle al muro. Per esempio, il capitale ha soppresso ogni possibilit di
ripiego sulla campagna".
<. @all'altro lato, i beni che costituiscono la propriet capitalistica sono fortemente segnati,
nel loro stesso valore d'uso, dalle esigenze della valorizzazione. Per questa ragione,
l'attivit di crisi sar in gran parte volta a distruggere e detournare
M
. Non . escluso che il
proletariato si impadronisca di una catena di montaggio, ma . escluso che fabbrichi
automobili".
.1 #(roduzione$ senza produttivit e abolizione del valore
/ a partire dall'attivit di crisi, e per poterne uscire, che la comunizzazione si mette in moto. #a
comunizzazione non corrisponde a un ideale o a una parola d'ordine politica. $ssa rappresenta la
soluzione alle difficolt di riproduzione che il proletariato incontra nella sua attivit di crisi.
*uest'ultima non . che una lotta contro il capitale per assicurarsi la sopravvivenza. Allorch7 le
alternative proletarie controrivoluzionarie hanno dato prova della loro inefficacia a salvare
economicamente il proletariato, la comunizzazione compie il salto nella non'economia. 5l paradosso
L #a 4presa di possesso: si sviluppa come interazione tra individui proletari1 non intervengono pi gli automatismi
del rapporto di classe. !e . vero che il proletariato . costretto a sollevarsi, bisogna pure che vi siano alcuni individui che
lancino i primi cubetti di porfido, spacchino le prime vetrine etc. 5n altri termini, l'attivit di crisi guadagna in libert
rispetto alle fasi di prosperit. Non . ancora il 4regno della libert:, ma . questo fatto che fa nascere, negli insorti, il
sentimento che tutto sia possibile.
M @al francese detourner. 5l detournement, nel linguaggio situazionista, . la tecnica che consiste nello strappare un
oggetto al suo contesto originario, per inserirlo in una nuova relazione, che ne cambia radicalmente il significato /0d12.
. che, nel momento in cui N nella fase pi profonda della crisi N i bisogni dei proletari sono
immensi, la soluzione consiste nel voltare le spalle al produttivismo. #a 6produzione8 senza
produttivit non . una funzione produttivaF . bens una forma di socializzazione degli uomini
nell'ambito del comunismo, in cui la produzione interviene, ma senza che vi sia alcuna misurazione
del tempo o di alcunch7 d'altro input, numero di uomini coinvolti, risultato produttivo". !econdo
l'efficace formula di 4-h7orie communiste:1 43adicale non'contabilizzazione di ogni cosa:.
+erchiamo di vedere le cose in due tempi1
3. durante la discesa agli inferi della crisi, la riproduzione del proletariato . assicurata
dall'appropriazione in loco. Anche nel quadro di un'economia che funziona secondo il
principio del ;ust in time, esistono degli stoc=. #'attivit di crisi consister, tra l'altro,
nell'impadronirsene. ?i a questo stadio, si puK immaginare la divergenza tra una via
controrivoluzionaria che mira a contabilizzare, a raggruppare i beni, a coordinare la loro
distribuzione, a fare rispettare dei diritti e dei doveri etc.F e una via comunizzatrice, che
rigetta questa economia del saccheggio e, insieme, la formazione di istanze superiori
preposte alla distribuzione, per quanto elette democraticamente. *uesta seconda via
insister sul fatto che l'approfondimento locale, la gratuit assoluta, sono preferibili a una
stabilizzazione nazionale.
<. 5n una seconda fase, quella dell'uscita dalla crisi propriamente detta, la produzione
riprender.
5l problema . allora quello di sapere come la produzione possa riprendere senza lavoro, senza
produttivit e senza scambio. 5l principio della 4produzione: senza produttivit, . che l'attivit degli
uomini e i loro rapporti sono primari rispetto al risultato produttivo. #a produzione riprende su
questa base, poich7 non ve ne sono altre. !viluppare la produzione senza produttivit, significa
abolire il valore in entrambe le sue forme1
3. valore di scambio1 se niente viene contabilizzato, se l'unica giustificazione dell'attivit .
l'attivit stessa, il prodotto di quest'ultima non possiede pi alcun contenuto astrattoF
<. valore d)uso1 il valore d'uso si differenzia dall'utilit semplice in quanto possiede,
anch'esso, un contenuto d'astrazione. #'utilit della merce dev'essere generale, o media,
per poter soddisfare un utilizzatore anonimo di cui non si conosce il bisogno particolare
pr<t''porter2su misura". #a 4produzione: senza produttivit . un'attivit particolare di
individui particolari, che soddisfa dei bisogni personali1 l'uso degli oggetti fabbricati
porta il marchio di questa particolarit. !i tratta di un'anti'normalizzazione. 5l carattere
necessariamente locale della comunizzazione vi contribuisce.
Nel quadro della rivoluzione comunista, l'atto della produzione non sar mai unicamente
produttivo. #o scopo degli individui che hanno deciso di aprire un panificio, non sar quello di
fabbricare una certa quantit di pane, bens quello di socializzarsi e di coltivare le loro affinit
producendo pane
%
. 5noltre, questi proletari non produrranno del pane come categoria generale, ma
un tipo di pane particolare da cui quel dato giorno si sentono solleticati. 5nfine,
l'approvvigionamento in farina dei nostri 4fornai:, almeno in un primo tempo, rischia di essere
aleatorio, se coloro che si trovano al mulino seguono gli stessi princpi. Ci saranno momenti in cui
non ci sar farina, poich7 quelli che sono al mulino avranno preferito parlare d'amore e del senso
della vita. / il caosO @iciamo semplicemente che quel giorno non ci sar pane. Occorre assumere
% Abbiamo rimarcato come, nel contesto dell'esplosione della disoccupazione in Argentina, alcuni piqueteros
facessero pi o meno lo stesso tipo di discorso. +fr. ,HBNO A!-AH5AN, Le 8ouvement des piqueteros. *rgentine 1&&='
%%>, 4$changes et Eouvement:, maggio <&&(, in particolare le pp. )( e M<.
questa possibilit. #'alternativa . che qualcuno fissi un piano, stabilisca quantit e tempi, e che gli
altri sgobbino. Non soltanto il valore, in questo modo, verrebbe ristabilitoF ma, per di pi, questa
esperienza proletaria non avrebbe futuro. !e, infatti, essa funziona, i proletari perderanno ben presto
ogni 4diritto: restaurazione del salariato sotto una qualsiasi forma"F se non funziona, essi si
ritroveranno al punto di partenza, con disoccupazione e salari non pagati. / d'altronde probabile che
una soluzione comunizzatrice intervenga soltanto dopo uno o pi fallimenti di questo genere.
5n termini generali, si deve considerare che la comunizzazione rimpiazza la circolazione dei beni
tra i 4produttori associati: con la circolazione degli individui tra le diverse attivit. *uesto implica,
nello specifico che1
3. i 4luoghi della produzione: non avranno un personale permanente1 produrranno o non
produrranno a seconda della motivazione e del numero dei presenti, poich7 i saranno
innanzitutto luoghi di incontro e di vitaF
<. almeno in un primo tempo, la comunizzazione avr una dimensione locale, non nel senso
che si incarner in un insieme di comunit autarchiche, bens perch7 sar la risultante di
iniziative interamente controllate dai partecipanti. #a comunizzazione prender la forma
di una nebulosa di iniziative locali. / soltanto su questa scala locale che essa potr dar
prova della sua capacit di migliorare, sin da subito, la vita dei proletari. *uesto aspetto .
fondamentale1 i proletari fanno la rivoluzione per poter vivere meglio, non per realizzare
un idealeP A voler entrare troppo nei dettagli, si rischia di tracciare lo schema di una non'
economia, che risulterebbe costrittivo tanto quanto una societ di transizione. Allo stesso
tempo, occorre fornire qualche particolare e mostrare cos tutta la povert della nostra
immaginazione" per rendere palpabile il fatto che ogni soluzione apportata dalla
rivoluzione comunista, ha come scopo quello di mettere in primo piano l'attivit, anzich7
il suo risultato. 5l 4risultato: principale cui mira l'attivit, . l'attivit stessa. ?li individui
circoleranno tra le varie attivit in funzione delle loro affinit, e ciascuna tappa di questa
circolazione sar anche un momento della loro riproduzione. 5 prodotti circoleranno
insieme agli individui, ma senza che vi sia scambio. +oloro che hanno fabbricato delle
salsicce, le invieranno a una mensa locale senza preoccuparsi di ottenere alcunch7 in
cambio, poich7 quelle salsicce non sono costate loro niente, tanto meno del lavoro.
.. #5onsumo$ senza necessit
5l 4regno della necessit:, non . quello in cui le forze produttive sono insufficienti ad assicurare
un'abbondanza che non si sa esattamente oltre quale soglia cominciF bens quello in cui l'esistenza
della propriet rappresenta una costante minaccia di desocializzazione e di morte per coloro che non
sono proprietari. / questa la ragione per cui, oggi, la gratuit o i bassi prezzi provocano come
reazione l'accaparramento e il sovraconsumo. Nel comunismo, la paura della carestia scompare
insieme alla propriet. Ognuno avr la certezza di poter mangiare gratuitamente, ciK che altri
avranno portato e preparato. 5n queste condizioni, perch7 dovrei consumare in eccesso o accumulare
alimenti nel mio frigorifero, con il pretesto che sono gratuitiO -utto . gratuito e rester tale, poich7
tutto . prodotto da persone per le quali, in qualche modo, le salsicce non sono che il sottoprodotto di
qualche giorno di discussioni sul senso della vita.
#a gratuit . una nozione difficile da maneggiare. Hitengo che, quando si parla di comunismo,
convenga intenderla come 4gesto gratuito:, piuttosto che come 4prodotto gratuito:. @a un lato, .
evidente che le iniziative comunizzatrici imporranno la gratuit in ogni campo in cui si
realizzerannoF dall'altro N e soprattutto N questa gratuit . qualcosa di pi di un 4prezzoQzero:F nel
senso che non bisogna rappresentarsela come la gratuit di merci che si possono ottenere senza
esborso di denaro. +iK che . in gioco, qui, . la non remunerazione dell'attivit dei comunizzatori.
Anche in questo caso, si tratta di un'evidenza, che discende dal fatto che i proletari non si
cimenteranno nella comunizzazione, se non dopo aver tentato N invano N di ottenere un salario o un
sussidio. #a gratuit, qui, . quella dell'essere per s7, all'interno di un'attivit totalizzante che
distrugge le separazioniF ad esempio, quella tra 4produzione: e 4consumo:.
4Produzione senza produttivit: e 4consumo senza necessit: sono due diverse formulazioni,
espresse nel linguaggio limitato di cui disponiamo, della medesima attivit unificata e libera.
'. Ri$olzio!e( co!t&o&i$olzio!e( &e)&e""io!e
#a comunizzazione avanzer allargando progressivamente il cerchio delle appropriazioni. #a
propriet non lo accetter supinamente. $ssa ha diverse frecce al proprio arco1 la controrivoluzione
non . unicamente un fatto militare.
".1. 4ottigliezze della controrivoluzione
Bna parte dell'opposizione alla comunizzazione, verr dai ranghi stessi del proletariato. 5n alcune
situazioni, l'opzione autogestionaria e quella comunizzatrice si scontreranno. Jacciamo un esempio1
la presa in carico dei bambini, nell'ambito dell'attivit di crisi, dar certamente luogo a dei tentativi
di autogestione delle scuole . probabile, d'altronde, che gli allievi si incaricheranno in prima
persona di esprimere violentemente il proprio parere in proposito N si pensi alla ?recia". / evidente
che l'abolizione della scuola, pone immediatamente un gran numero di questioni assai urgenti1 chi si
occuper dei bambiniO +hi insegner loro che cosaO !aranno necessari dei locali dedicati a questa
attivitO O . meglio che i bambini imparino giocando nei viali della rivoluzioneO +ome ogni
problema inerente il processo rivoluzionario, anche questo non si porr che a livello locale, degli
abitanti del quartiere non vi saranno ministri dell'educazioneP". #a soluzione, pi o meno 4buona:,
adottata a livello locale, non richieder alcuna prodezza produttiva non sar necessario costruire
scuole, formare maestri, redigere programmi etc." e si modificher in funzione dell'evoluzione della
situazione. 5l successo o il fallimento di una tale iniziativa, non attiene tanto alla sua correttezza
teorica, quanto alla sua capacit di migliorare fattualmente la vita dei proletari genitori e figli" che
la mettono in atto.
Nonostante le difficolt che si incontrano nel rappresentare una vita senza lavoro n7 valore,
l'analisi oltre che alcune esperienze concrete di attivit di crisi" ci permette di affermare che, nel
momento in cui la crisi raggiunger un certo grado di intensit, la soluzione comunizzatrice sar
pi adatta a migliorare la vita dei proletari di qualsivoglia formula autogestionaria. +iK che si .
affermato qui riguardo alla scuola, vale per tutte le istituzioni attuali.
".. 3ifiuto di ogni militarizzazione
$spandendosi tale movimento a macchia d'olio, nel momento in cui l'autogestione si rivelasse
insufficiente a fermarlo, le subentrerebbe evidentemente la repressione pi cruenta. #a storia
dimostra come la propriet non si tiri indietro dinnanzi ad alcun genere di massacro. -uttavia,
spingere verso una militarizzazione N seppure 4rivoluzionaria: N del movimento, equivarrebbe a un
grave misconoscimento di quelle che sono le armi specifiche del proletariato. Nella storia, non si
danno esempi in cui la militarizzazione, per quanto soft e democratica, non abbia spianato la strada
alla controrivoluzione
(
. Non . possibile entrare qui nel dettaglioF ma si puK prevedere che, qualora
la crisi raggiunga un'intensit tale da innescare una dinamica comunizzatrice, la borghesia stessa
( Bn esempio su tutti, la ?uerra di !pagna. +fr. ?5##$! @ABCD, !uand meurent les insurrections, disponibile in rete
http122troploin&.free.fr2ii2". !i vedano, inoltre, i numerosi articoli apparsi su 4,ilan: ,ollettino teorico della Jrazione
italiana della !inistra comunista internazionale" all'epoca dei fatti, molti dei quali sono reperibili sul Reb
http122RRR.avantibarbari.it2".
non ne rimarrebbe indenneF e, seppure vezzeggiato, il suo personale repressivo non potrebbe
sottrarsi alla crisi. Non si tratta di invocare una crisi morale della polizia di fronte all'ideale
rivoluzionarioF si deve piuttosto pensare ad ammutinamenti determinati da motivazioni di tipo
materiale !udafrica". @'altra parte, il rifiuto di ogni militarizzazione, non implica in nessun modo
che si debba rigettare l'uso della violenza.
Co!cl"io!e
#'abolizione del valore, la distruzione del capitale e l'auto'negazione del proletariato, possono
apparire momenti misteriosi o mistici, solo se li si considera nell'ottica di un processo insurrezionale
in stile 4vecchio movimento operaio:, mirante ad affermare l'identit lavoratrice della classe
operaia e a mettere il potere politico nelle mani del proletariato o, per meglio dire, dei suoi
rappresentanti". Jinora, i comunisti si sono incagliati insormontabilmente su tali questioni, non
trovando niente di meglio, per aggirare l'ostacolo, che l'idea di una societ di transizione. Ea la
societ di transizione . un'illusione, tanto quanto l'estinzione progressiva dello !tato.
A partire dalla crisi degli anni '%&''(&, lo stesso processo della contraddizione tra le classi si .
incaricato di liberarci del problema. #'evoluzione recente dei rapporti di classe ci permette di
comprendere, meglio di quanto potesse fare lo stesso Ear>, la natura profonda della societ
capitalistica1 il valore, il lavoro, e dunque la loro abolizione. $ssa ci consente, dunque, di
approcciare pi da vicino il contenuto del comunismo e del processo rivoluzionario
comunizzazione" che lo determiner. Pi la crisi si approfondir, pi si avanzer su questa via.
,runo Astarian
Agosto <&&;

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