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it

M. Electronics
M.
Michele Marino - mmelectronics@mmetft.it

Sui tubi di Geiger-Muller

V 0.1

Ottobre 2013

INFORMATIVA
Come prescritto dallart. 1, comma 1, della legge 21 maggio 2004
n.128, lautore avvisa di aver assolto, per la seguente opera dellingegno, a tutti gli obblighi della legge 22 Aprile del 1941 n. 633,
sulla tutela del diritto dautore. Tutti i diritti di questa opera sono riservati. Ogni riproduzione ed ogni altra forma di diusione al
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1941 n. 633 ` perseguibile con la reclusione o sanzione pecuniaria,
e
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e
il riassunto e la citazione, accompagnati dalla menzione del titolo
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Chiunque decida di far uso delle nozioni riportate nella seguente
opera o decida di realizzare i circuiti proposti, ` tenuto pertanto
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Lautore declina ogni responsabilit` per eventuali danni causati
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a persone, animali o cose derivante dallutilizzo diretto o indiretto del materiale, dei dispositivi o del software presentati nella
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Si fa inoltre presente che quanto riportato viene fornito cosi com`,
e
a solo scopo didattico e formativo, senza garanzia alcuna della sua
correttezza.
Lautore ringrazia anticipatamente per la segnalazione di ogni
errore.
2

Michele Marino

Michele Marino

mmelectronics@mmetft.it

Tubi Geiger-Muller

Indice
1 Introduzione

2 Sul
2.1
2.2
2.3

4
6
7
7

tubo di Geiger-Muller
Inizio della scarica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Collasso della scarica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Recupero della scarica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

3 Caratteristiche del tubo GM

4 Tempo morto e di recupero


4.1 Tempo morto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
4.2 Riduzione del tempo morto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
4.3 Tempo di recupero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

9
9
10
10

5 Risposta alla radiazione


5.1 Particelle . . . . . . . .
5.2 Particelle . . . . . . . .
5.3 Raggi x a bassa energia .
5.4 Raggi e x ad alta energia

10
11
11
11
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6 Conclusioni

12

A Radiazioni ionizzanti
A.1 Grandezze di misura: IE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
A.2 Grandezze di misura: II . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
A.3 Esposizione da fondo naturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

13
13
13
14

Bibliograa

15

Elenco delle gure


1
2
3
4
5
6
7

Struttura tubo Geiger-Muller . . .


Connessione anodo e catodo . . . .
Regioni di funzionamento . . . . .
Curva caratteristica semplicata .
Tempo morto e tempo di recupero
Numero di impulso vs dose rate . .
Tubo GM SBM-20 . . . . . . . . .

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Michele Marino

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Introduzione

Larticolo espone una breve trattazione sui rivelatori di particelle radiative


conosciuti come tubi di Geiger-Muller
(GM). Verranno analizzate le realizzazioni strutturali, le caratteristiche e i problemi legati allutilizzo di tali rivelatori. A
seguire un cenno sulle particelle rilevabili
dai tubi GM e inne, unappendice dedicata alle grandezze per la misura e un
confronto sui livelli di radioattivit`.
a

Sul tubo di Geiger-Muller

Il tubo di Geiger-Muller (GM) ` un rie


velatore di radiazioni utilizzato su larga
scala, con particolare riferimento ai luoghi interessati da particelle radioattive.
Consente di rilevare e misurare i seguenti
tipi di radiazione:
particelle ;
particelle ;
raggi x;
raggi .
Un tubo GM ` composto da un anodo
e
e un catodo racchiusi in un contenitore
metallico al cui interno ` presente un gas
e
a bassa pressione (0, 07 0, 13Bar). Su
una delle estremit` o sul lato del tubo, `
a
e
presente una speciale nestra trasparente
alle radiazioni.
sigillo
Finestra di
radiazione

anodo
catodo

Tubi Geiger-Muller

La struttura di gura 1 consente un


elevato campo elettrico quando viene applicata la tensione necessaria a generarlo,
ci` che rende possibile la richiesta propao
gazione con moltiplicazione di ioni a valanga allinterno del tubo. Il disegno di
un tubo GM, solitamente, ` ottimizzato
e
per unapplicazione specica, per cui si
hanno dierenze considerevoli in forma,
dimensione, gas, pressione del gas e nestra di radiazione. Il tipo di costruzione varia in linea di massima in base alle
radiazioni da rilevare:
particelle e a bassa energia: il
tubo viene sigillato ad unestremit`
a
da una sottile nestra in mica dalla
quale entra la radiazione;
particelle ad alta energia: il disegno ` simile al precedente con lue
nica dierenza che lo spessore della
nestra in mica ` maggiore;
e
raggi x a bassa energia: il tubo `
e
simile ai precedenti con la dierenza di essere pi` lungo al ne di miu
gliorare lassorbimento della radiazione. Inoltre, lo spessore della nestra in mica ` maggiore. Il gas
e
utilizzato ` un gas pesante come lare
gon o il krypton e la pressione ` sue
periore a quella di altri tipi di tubi
(0, 8 0, 87Bar);
radiazione : ` sprovvisto di nestra
e
ed ` composto da pareti metalliche
e
spesse. La maggior parte degli impulsi in questi tubi, sono prodotti da
elettroni ad alta energia che vengono
generati nelle pareti del tubo attraverso fotoemissioni1 . Questi elettro1

Figura 1: Struttura tubo Geiger-Muller

In sica, emissione di radiazioni elettromagnetiche o di particelle da parte di un corpo


investito da radiazioni elettromagnetiche.

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ni interagiscono col gas e innescano mediatamente successivi, dipendono dal


la scarica.
campo elettrico presente tra gli elettrodi:
Per ottenere la massima sensibilit`,
a
il tubo GM viene presentato trasversalmente rispetto alla sorgente della radiazione. I rilevatori immersi in gas, consistono banalmente in due elettrodi immersi in una camera con gas a bassa pressione. Le pareti della camera sono realizzate in maniera tale da permettere la
penetrazione della radiazione da rilevare.
Isolante
Tubo GM
+
V
-

Circuito
conteggio
impulsi

Figura 2: Connessione anodo e catodo

a. se il campo elettrico ` debole, i nuovi


e
ioni ed elettroni si ricombinano;
b. se il campo ` sucientemente elevae
to, gli ioni e gli elettroni si separano
completamente, essendo attratti dagli elettrodi. Gli ioni che reagiscono col catodo saranno neutralizzati dagli elettroni dello stesso catodo.
Questo trasferimento di elettroni e
larrivo di elettroni dallanodo, generano un impulso di corrente nel circuito esterno. Ammesso che un numero suciente di ioni ed elettroni
arrivino pi` o meno simultaneamenu
te, limpulso di corrente pu` essere
o
rivelato misurando la caduta di tensione associata, sulla resistenza del
circuito esterno.
La gura 3 mostra la curva caratteristica qualitativa dei sensori a gas con
particelle . La forma di queste curve `
e
determinata, in qualche misura, da:

La tensione viene applicata tra il catodo e lanodo e la corrente nel circuito


a. il progetto del rivelatore;
esterno viene governata dalla conducibib. il gas utilizzato;
lit` del gas allinterno del tubo e, consea
2 . Se
guentemente, dalla sua ionizzazione
c. la pressione del gas.
nessuna delle molecole di gas viene ionizzata, il gas si comporta come un isolante
In generale, al crescere della tensioe nessuna corrente scorre nel circuito. Se
ne applicata agli elettrodi, si individuano
qualche molecola di gas viene ionizzata
cinque regioni.
da una particella o da un quanto di raRegione 1: il basso campo elettrico
diazione che ha attraversato la camera,
in questa regione ha eetti trascurabili.
la corrente inizia a uire. Gli eventi imMolti ioni si ricombinano e la corrente `
e
2
La ionizzazione consiste nella generazione di trascurabile. Solitamente i sensori non si
uno o pi` ioni a causa della rimozione o addizio- utilizzano in questa regione.
u
ne di elettroni da una entit` molecolare neutra
a
Regione 2: gli ioni e gli elettroni se(cio` atomi o molecole), che pu` essere causata
e
o
parati, sono forzati alla deriva verso gli
da collisioni tra particelle o per assorbimento di
elettrodi e, poich la ricombinazione `
e
e
radiazioni.
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condari hanno unaccelerazione suciente per creare ulteriori ioni di seconda e


terza generazione. In queste condizioni,
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non ` pi` possibile distinguere i dierene u
ti tipi di radiazione e le dierenti energie
correlate, mentre la sensibilit` di rivelaa
zione ` eccellente. I tubi GM operano in
e
questa regione che viene identicata con
il nome GM plateau.
Regione 5: un ulteriore aggravio
delleetto valanga, produce una ioniz0,1
zazione totale del gas tra gli elettrodi.
0
Tensione applicata
Una scarica auto-sostenuta, che continua
(scala lineare)
ntanto che la tensione ` applicata, pu`
e
o
dar luogo ad un singolo impulso. Il
funzionamento in questa regione pu`
o
Figura 3: Regioni di funzionamento
essere dannoso per il rivelatore e lunghe
operazioni in questa regione sono da
prevenuta o ritardata, molti raggiungo- evitare.
no gli elettrodi. La corrente generata in
questa regione dipende, quasi esclusiva- Nonostante le variazioni nella costruziomente, dal numero di ioni generati dalla ne, tutti i tubi GM sono progettati per
radiazione ed ` quasi indipendente dalle- lavorare nelle condizioni dettate dalla
e
satto valore della tensione applicata agli regione 4. Di seguito le varie fasi di
elettrodi. Le camere ionizzanti3 lavorano funzionamento dei tubi GM.
in queste regioni.
Regione 3: gli elettroni vengono accele2.1 Inizio della scarica
rati ad alta velocit` dal campo elettrico
a
presente nella camera e producono ioni Quando una particella o un quanto di
secondari per collisione, con conseguen- energia entra in contatto col gas (neon,
te moltiplicazione di carica. Le particel- argon, elio, krypton), potrebbe aver inile che si muovono attraverso la camera, zio una qualche forma di ionizzazione che
producono corrente e conseguentemente crea elettroni e ioni positivi. Se al tubo
e
tensioni elevate (impulsi). Lampiezza ` applicata la corretta tensione operatidi tali impulsi ` proporzionale allener- va, gli elettroni del gas vicini allanodo e
e
gia della particella ionizzante. I contatori gli ioni positivi vicini al catodo, vengono
proporzionali operano in questa regione. concentrati quasi istantaneamente. Gli
Regione 4: la moltiplicazione di ioni si ioni e gli elettroni rimanenti, insieme al
aggrava e, nella conseguente valanga, vir- prodotto della moltiplicazione degli ioni,
tualmente tutti gli elettroni primari e se- segue una rapida successione. La corrente risultante genera un impulso di tensio3
La camera di ionizzazione ` un dispositie
ne molto ripido sulla resistenza serie e,
vo per il rilevamento di agenti ionizzanti, di
o
particelle cariche e degli spettri di energia di limpulso pu` essere contato attraverso il
circuito esterno di conteggio.
radiazioni elettromagnetiche.
3

Carica acquisita
(scala logaritmica)

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2.2

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Collasso della scarica

La maggior parte della scarica viene fornita dalla capacit` intrinseca e dalle caa
pacit` parassite del tubo. Quando queste
a
vengono scaricate signicativamente, il
tubo collassa e segue la deionizzazione del
gas. Mentre la deionizzazione ha luogo,
la ricarica delle capacit` impone un andaa
mento esponenziale in discesa allimpulso
di tensione, la cui pendenza dipende dalla
costante RC.

Regione 4
plateau
VT

N2
N1

Punto
operativo

VS

2.3

Tubi Geiger-Muller

Impulsi/sec

Michele Marino

V1

V2

Recupero della scarica

Figura 4: Curva caratteristica sempliQuando la scarica primaria ` completa, cata


e
gli ioni positivi residui derivano verso il
catodo e si ricombinano con gli elettro Tensione bassa: Per tensioni molni presenti sulla supercie dellelettrodo.
to basse, il numero di impulsi ` ine
Gli ioni positivi in prossimit` dellanodo
a
signicante. Generalmente il tubo
indeboliscono temporaneamente lintennon pu` operare in questa regione.
o
sit` del campo elettrico e questo riduce
a
la sensibilit` del tubo per un breve ina
Tensione iniziale: La tensione di
tervallo di tempo dopo ogni scarica. In
partenza Vs ` denita come la pi`
e
u
realt`, gli ioni residui, invece di ricombia
bassa tensione applicata al tubo, per
narsi, potrebbero dare luogo ad una nuola quale gli impulsi possono essere riva generazione di elettroni che, accelerati
velati da un sistema con caratteristicon un alto contenuto di energia di colliche ben denite. Il valore di Vs varia
sione, potrebbero dar luogo a ripetizioni
in base al tubo, ma ` generalmente
e
spurie del processo di scarica. Per agecompreso tra 350V e 500V.
volare la ricombinazione, solitamente, si
Tensione di soglia: Oltre la tensioaggiunge un altro gas (quencing gas) con
ne di partenza, il numero di impulsi
un potenziale ionizzante pi` basso del gas
u
cresce rapidamente. La tensione vieprincipale.
ne incrementata in un range compreso tra 50V e 100V no a raggiungere
la tensione di soglia VT . Al di sopra
3 Caratteristiche del tubo GM
di VT , tutti gli eventi ionizzanti diVediamo ora una versione semplicata
stinguibili, producono impulsi della
della curva caratteristica di un tubo GM.
stessa dimensione. La carica concenLa caratteristica ` ottenuta disegnando il
e
trata sullanodo per evento ionizzannumero di impulsi al secondo in funziote, ` sostanzialmente indipendente
e
ne della tensione fra gli elettrodi, in un
dal numero di ioni originariamente
campo radiativo costante.
creati.
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Plateau: La regione di plateau ha


inizio in corrispondenza di VT e si
estende per circa 100V. Il largo range di tensione e il suo basso gradiente, consentono una misura accurata dellintensit` di radiazione, sena
za la necessit` di unalimentazione
a
di potenza stabilizzata.
La relazione per la valutazione della regione di plateau ` data dalla
e
seguente equazione:
larghezzaP lateau :
V2 V1 [V ] (1)
pendenzaP lateau :
N2 N1
1
2 (N2 + N1 )

100
V2 V1

%
V

(2)

La ridotta pendenza positiva della regione di plateau ` causata dai


e
seguenti fattori:
1. lincremento di tensione allunga leggermente il volume attivo
del tubo GM (la regione spaziale dove gli ioni si trovano in un
adeguato campo elettrico tale
da assicurare la possibilit` di
a
dar luogo ad una scarica a valanga). Il numero di impulsi
cresce per una data intensit` di
a
radiazione;
2. poich anche le scariche nel
e
gas ausiliario (quencing gas) lasciano qualche carica residua o
molecola in uno stato eccitato, rimane la possibilit` di ina
duzione per una seconda scarica. La probabilit` di quea
sta occorrenza ` bassa, ma cree
sce allaumentare della tensione. Il ridotto numero di impulsi spuri si aggiungeranno, in

Tubi Geiger-Muller

piccola parte, al numero di impulsi iniziale, contribuendo alla


pendenza del plateau.
Instabilit` oltre il plateau: oltre
a
il plateau, c` un brusco incremento
e
nel numero di impulsi. La relazione tra il numero di impulsi e lintensit` della radiazione non ` pi` lineaa
e u
re. Il circuito diventa instabile e si
potrebbero innescare oscillazioni.
Connessione del segnale di uscita: in teoria il segnale di uscita di
un tubo GM pu` essere prelevato ato
traverso una rete RC connessa sullanodo o sul catodo. Analizziamo
entrambi i casi:
1. connessione al catodo (preferita): ` la connessione preferie
ta perch ` quella che ha mee e
no eetti sulle caratteristiche
del tubo GM. La capacit` extra
a
del circuito di uscita aggiunta
al catodo ` considerevolmente
e
meno signicativa rispetto allaggiunta sul piccolo circuito
dellanodo. Inoltre, ` possibie
le evitare lutilizzo di condensatori ad alta tensione che sono generalmente richiesti per il
circuito di anodo;
2. connessione sullanodo: la capacit` del circuito, aggiunta ala
la piccola capacit` dellelettroa
do dellanodo, pu` provocare
o
eetti indesiderati. Per questo motivo viene utilizzata solo
quando ` strettamente necessae
rio (per esempio quando il catodo richiede, necessariamente,
la connessione verso massa).

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Per concludere, con una tensione di pilotaggio al centro della regione di plateau, il numero di impulsi ` sostanziale
mente indipendente dalla tensione applicata. Questo vale per tutta lestensione
del plateau ntanto che il tubo operi in
un campo di radiazione uniforme.

Tempo morto e di recupero

Ampiezza impulsi

Le prestazioni massime di conteggio di


un tubo sono determinate da due caratteristiche temporali interconnesse. Queste sono il tempo morto e il tempo di recupero che hanno luogo nel periodo immediatamente successivo ad una scarica
completa.

Tubi Geiger-Muller

evento ionizzante. Questo breve periodo


persiste ntanto che la capacit` eettiva
a
viene caricata nuovamente. Normalmente, durante questo intervallo di tempo,
la maggior parte degli ioni positivi residui, viene raggruppata dal campo elettrico. Tuttavia il campo ` troppo basso per
e
consentire unaltra scarica, anche se sono
presenti ulteriori eventi ionizzanti.
Il tempo morto varia con la tensione
applicata. Solitamente, la soluzione ottimale consiste nellimporre una tensione
al centro del plateau, ssando la soglia si
conteggio degli impulsi al 10% dellampiezza massima degli impulsi. Il tempo
morto dopo ogni scarica ionizzata, limita
la massima frequenza di conteggio degli
impulsi perch ogni evento che avviene
e
in questo breve periodo non fornisce alcun conteggio. La relazione tra il tempo
morto , il conteggio reale N1 e quello
misurato N, ` dato da:
e
N1 =

Tempo
morto

Figura 5:
recupero

4.1

tempo di recupero

Tempo morto e tempo di

Tempo morto

E quello che ha maggiore inuenza sul


tempo di recupero totale ed ` un breve
e
intervallo temporale che segue la scarica durante il quale, il tubo GM ` incae
pace di rispondere a qualsiasi successivo

N
1 N

(3)

valida solo quando N


1.
Quando siamo in presenta di radiazioni
ad alto dose rate4 , la probabilit` che un
a
evento avvenga durante il tempo morto
` alta, per cui un numero signicativo di
e
impulsi viene perso. Il tempo morto di
un tubo ha un maggiore eetto di mercato sulle prestazioni dei circuiti rivelatori
quando siamo in presenza di alti dose rate. Questo eetto viene tipicamente visto
come una caratteristica non lineare nella
relazione tra dose rate e conteggio degli
impulsi.
Eventi ionizzanti ripetuti, prossimi alla frequenza massima di conteggio, produrranno impulsi di ampiezza limitata.
A causa di ci`, al crescere del conteggio
o
4

Quantit` di dose assorbita.


a

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Tempo di recupero

Impulsi/sec

4.3

Tubi Geiger-Muller

Subito dopo il tempo morto e, prima che


il campo elettrico venga completamente
ripristinato, allinterno del tubo ` pose
sibile soltanto una scarica limitata. Se
trascorre del tempo aggiuntivo prima di
una ulteriore scarica, la tensione ai capi
del rivelatore cresce. Levento ionizzante successivo, pu` generare una scarica
o
sostanziale e quindi, un impulso di uscidose rate
ta maggiore. Lampiezza di tali impulsi aumenter` no a raggiungere il valore
a
nominale massimo dopo il periodo comFigura 6: Numero di impulso vs dose rate
pleto di recupero. Il tempo di recupero
` denito come il tempo minimo tra due
e
impulsi di ampiezza nominale ed ` circa
e
degli impulsi, il rivelatore impiega meno
il doppio del tempo morto.
tempo in media per recuperare lo stato
di carica da ogni evento, cos` che il tem
po morto eettivo si riduce. La dieren- 5 Risposta alla radiazione
za tra il numero di impulsi reali e quelli
Il tubo GM ` costruito in maniera tale da
e
osservati tende a diminuire . Chiaramenrisultare sensibile alle particelle , , ai
te, per avere ottime prestazioni di contegraggi x e e quindi, il responsabile della
gio, il circuito contatore deve avere una
ionizzazione risulta esser legato a diversi
risoluzione temporale signicativamente
fenomeni. Per le particelle e , la ionizridotta rispetto al tempo morto minimo
zazione viene indotta dalle particelle che
del tubo GM.
urtano con gli atomi del gas allinterno
del tubo. Per i raggi x e , se le particelle sono a bassissimo contenuto energetico, il fenomeno ` dovuto essenzialmente
e
4.2 Riduzione del tempo morto
alla fotoionizzazione5 degli atomi di gas.
Il tempo morto pu` essere ridotto dimi- Per un qualunque signicativo livello di
o
nuendo il valore della resistenza serie sul- questo tipo di radiazioni, la ionizzaziolanodo. Questo, daltro canto, potreb- ne del gas viene innescata dagli elettrobe inuire sulla ricombinazione degli ioni ni iniettati dalla fotoemissione allinteral catodo e quindi ` necessaria una cer- no della supercie del catodo. Leciene
ta cautela. La soluzione migliore consi- za della rivelazione varia in base al tipo
ste nel collegare il resistore direttamente di radiazione incidente. Lecienza per
in prossimit` del contatto danodo ridu- tubi con nestre sottili raggiunge anche
a
cendo cos` la capacit` parassita aggiunta. il 100% con particelle ad alta energia.

a
Questo migliora anche la robustezza si5
La fotoionizzazione ` il processo sico in cui
e
ca del tubo in condizioni di vibrazioni o un fotone, urtando un atomo, uno ione o una
shock sici.
molecola, ne eietta uno o pi` elettroni.
u
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Daltro canto, lecienza ` bassa con pare


ticelle a bassa energia e con particelle
a causa dellassorbimento del materiale
che costituisce la nestra.

5.1

Particelle

Poich hanno una massa elevata e viage


giano relativamente lente attraverso la
materia, c` unalta probabilit` che ine
a
teragiscano con gli atomi del gas lungo
il loro percorso. Queste particelle hanno
perci` un alto potere ionizzante, perdono
o
rapidamente energia ed hanno una scarsa capacit` di penetrazione. Lenergia di
a
gran parte delle particelle ` compree
sa tra 4MeV6 e 6MeV. Lintervallo di tali particelle in aria ` allincirca compreso
e
tra 25mm e 50mm. Questo implica che le
particelle vengono rivelate con ecienza solo se la nestra del tubo GM non
dista pi` di 10mm dalla sorgente. Per
u
massimizzare la penetrazione delle particelle , la pressione della nestra in mica,
deve essere ridotta a valori compresi tra
1,5 e 2,0 mg/cm2 . La nestra necessita
di una protezione agli urti meccanici assicurando, allo stesso tempo, che le particelle siano in grado di raggiungerla senza
signicativi impedimenti.

5.2

Particelle

Tubi Geiger-Muller

da 0 al valore EM AX che caratterizza ogni


nucleone8 . La maggior parte dei valori di
EM AX sono compresi nellintervallo compreso tra 150keV e 2,5MeV, mentre lenergia media vale, approssimativamente,
EM AX /3. Le particelle trattengono la
loro energia pi` a lungo rispetto alle paru
ticelle e possono esser rivelate da tubi con nestra in mica. Le particelle
ad alta energia, possono essere rivelate
con tubi aventi pareti in metallo sottile o
vetro metallizzato.

5.3

Raggi x a bassa energia

Radiazioni x a bassa energia, come quelli prodotti dai dispositivi cristallograci9 , possono essere rivelati ecientemente mediante tubi con gas ad alta pressione. Il tubo GM viene orientato in maniera tale che la radiazione incidente attraverso la nestra, percorra tutta lestensione del tubo. Con tubi che contengono
gas ad alto coeciente di assorbimento e
per energie sotto i 25keV, c` una signie
cativa probabilit` che la radiazione e il
a
gas interagiscano e venga cos` generato

un impulso di conteggio. Comunque, per


la rivelazione di raggi x o raggi a basso
contenuto energetico, vengono utilizzati
altri gas ad alto numero atomico come lo
xenon o il krypton.

Con il termine radiazione ci si riferisce agli elettroni che emergono dal deca- tivi (radionuclidi) decadono (trasmutano), in un
dimento nucleare7 con energie che vanno certo tempo aleatorio detto tempo di decadimen6

Lelettronvolt viene denito come lenergia


guadagnata (o persa) dalla carica elettrica di un
singolo elettrone, quando viene mosso nel vuoto tra due punti di una regione in cui ha sede
un potenziale elettrostatico, tra i quali vi ` una
e
dierenza di 1 volt.
7
La radioattivit`, o decadimento radioattivo,
a
` un insieme di processi sico-nucleari attraverso
e
i quali alcuni nuclei atomici instabili o radioat-

to, in nuclei di energia inferiore raggiungendo


uno stato di maggiore stabilit` con emissione di
a
radiazioni ionizzanti.
8
Per nucleone si intende una particella subatomica componente del nucleo atomico, cio`
e
un protone o un neutrone. Il numero totale di
nucleoni di un nucleo fornisce il numero di massa.
9
La cristallograa ` la scienza sperimentale
e
che si occupa di determinare la disposizione degli
atomi nei solidi.

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Tubi Geiger-Muller

un tubo al ferro cromato, attenuano considerevolmente la radiazione incidente e


Questi raggi con energia superiore ai riducono, conseguentemente, la risposta
25keV hanno unalta capacit` di penetra- del rivelatore.
a
zione. Essi possono essere rivelati tramite tubi GM quando la radiazione emette
6 Conclusioni
elettroni dalla supercie metallica interna del catodo. Lecienza di conteggio In questo articolo sono state discusse
per i raggi dipende dalla probabilit` che le caratteristiche dei tubi Geiger-Muller
a
una radiazione interagisca con le pareti grazie ai quali ` possibile rivelare la pree
del catodo e produca un elettrone e, dalla senza di elementi radioattivi. E stato
probabilit` che lo stesso elettrone ionizzi fatto un breve cenno ai tipi di radiazioa
il gas prima di arrivare alla ne del suo ni rivelabili e sono stati messi in evidenpercorso. La probabilit` di interazione al za alcuni accorgimenti per il rilevamena
catodo generalmente aumenta al crescere to degli impulsi generati durante la scadel numero atomico del materiale che co- rica dovuta allattraversamento del tubo
stituisce il tubo GM. Lecienza del tu- di particelle radioattive. Per concludebo ` alta se il catodo ` fatto di materia- re, la gura 7 mostra un tubo GM di
e
e
li ad alto numero atomico. Il materiale produzione sovietica largamente utilizzacomunemente utilizzato ` il ferro croma- to nella costruzione di contatori Geiger.
e
to (28%Cr), che ha il vantaggio di non Il tubo ` un SBM-20 con gli elettrodi alle
e
reagire col gas ausiliario di ricombinazio- estremit`, tensione di funzionamento ina
ne (quencing gas). Pu` essere processato torno ai 450V e una zona di plateau che
o
ed ottimizzato per linibizione della pro- si estende per circa 100V.
duzione di elettroni secondari. Nel progetto dei vecchi tubi GM, per aumentare lecienza di rivelazione, venivano utilizzati bismuto (z=83) e piombo (z=82).
Nei tubi di ultima generazione, il catodo viene rivestito in platino (z=80) che
consente di ottenere unottima ecienza.
Per i tubi convenzionali al ferro cromato, lecienza di rivelazione ` circa pari
e
all1% su un largo intervallo di energia di
radiazione e raggi x. Questo equivale
solo all1% dei fotoni incidenti che causano impulsi di conteggio. Nel campo della dosimetria da radiazione, comunque,
la dose dei fotoni per unit` di area, `
a
e
fortemente dipendente dallenergia della
Figura 7: Tubo GM SBM-20
radiazione. La maggior parte delle interazioni che producono impulsi, ha luogo
nelle pareti del catodo. Per basse energie di radiazione (< 20keV ), le pareti di
Raggi e x ad alta energia

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Radiazioni ionizzanti

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tra particelle o per assorbimento di


radiazioni;

Le radiazioni ionizzanti sono quelle radia Eccitazione che avviene con una
zioni dotate di suciente energia da potransizione di un sistema ad uno
ter ionizzare gli atomi (o le molecole) con
stato quantico di maggiore energia
i quali vengono a contatto. La caratteri(stato eccitato). Durante leccitaziostica di una radiazione di poter ionizzare
ne il sistema cattura una quantit`
a
un atomo, o di penetrare pi` o meno in
u
discreta di energia dallambiente.
profondit` allinterno della materia, dia
pende oltre che dalla sua energia anche
dal tipo di radiazione e dal materiale con A.1 Grandezze di misura: IE
il quale avviene linterazione. Da sempre
luomo ` soggetto allazione di radiazio- Per la radiazione esterna si utilizzano le
e
ni ionizzanti naturali, alle quali si da il seguenti grandezze di misura:
nome di fondo di radioattivit` naturale.
a
1. dose assorbita (D) in un mezzo:
Questo parametro deve costituire il riferienergia media assorbita per unit` di
a
mento per eventuali valutazioni di rischio
massa del mezzo irradiato; unit` di
a
radioprotezionistico. Le radiazioni ionizmisura Gray (Gy, mGy, Gy);
zanti si dividono in due categorie principali: quelle che producono ioni in modo
2. dose equivalente (HT) nel tessuto
diretto (le particelle cariche , e +)
T: dose media assorbita nel tessuto
e quelle che producono ioni in modo inT, pesata per tipo di radiazione R;
diretto (neutroni, raggi e raggi X). Leunit` di misura Sievert (Sv, mSv,
a
sposizione alle radiazioni ionizzanti pu`
o
Sv);
essere originata da:
3. dose ecace (E): tiene conto della
Irradiazione Esterna (IE) - sorradiosensibilit` relativa dei vari tesa
gente di radiazioni esterna al soggetsuti/organi; unit` di misura Sievert
a
to;
(Sv, mSv, Sv).
Irradiazione Interna (II) - sorgente di radiazioni interna al sog- A.2 Grandezze di misura: II
getto, introdotta per ingestione o
Nel caso di irradiazione per introduzioinalazione.
ne nel corpo di radionuclidi, lirradiazioLe radiazioni ionizzanti interagiscono con ne si protrae no a quando il radionuclila materia attraverso il trasferimento di de rimane nel corpo, ovvero no a quando non viene totalmente eliminato per
energia tramite processi di:
decadimento o per via biologica.
Ionizzazione che consiste nella ge1. dose ecace impegnata: ` la doe
nerazione di uno o pi` ioni a cauu
se ecace prodotta per irradiazione
sa della rimozione o addizione di
interna integrata su 50 anni a parelettroni da una entit` molecolaa
tire dal momento dellintroduzione;
re neutra (cio` atomi o molecole),
e
che pu` essere causata da collisioni
o
unit` di misura Sievert (Sv)
a
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2. attivit`: numero di trasformazioa


ni nucleari di un radionuclide10 nellunit` di tempo; unit` di misura:
a
a
Becquerel (Bq).

A.3

Esposizione da fondo naturale

Il fondo di radioattivit` naturale ` coma


e
posto dalla radiazione terrestre (radiazione prodotta da nuclidi primordiali o da
nuclidi cosmogenici in decadimento radioattivo) e dalla radiazione cosmica (extraterrestre). Componente fondamentale
della radiazione terrestre ` il Radon (Rne
` un gas naturale emanato dalla
222). E
terra, radioattivo, inodore, insapore, invisibile e 7,5 volte pi` pesante dellaria.
u
Si dionde ovunque e la sua concentrazione varia da luogo a luogo. Di seguito i
livelli di irraggiamento e i rispettivi valori
di assorbimento:
1. irraggiamento interno per inalazione
di Radon e suoi derivati: dose media
1, 4mSv/anno;
2. irraggiamento esterno dovuto a radiazioni cosmiche: dose media
1, 0mSv/anno;
3. dose Ecace media della popolazione dovuta a fondo naturale: 2,4
mSv/anno 1, 0mSv(IE) + 1,4
mSv (II).
Limiti di esposizione della popolazione:
1 mSv/anno dose ecace;
10

Un radionuclide ` un nuclide instabile che


e
decade emettendo energia sotto forma di radiazioni. Il nuclide indica collettivamente una singola specie nucleare, caratterizzata da un numero
atomico Z e da un numero di massa A. Il numero di massa A ` il numero totale di protoni
e
e neutroni presenti nel nucleo. Il numero Z ` il
e
numero di protoni

Tubi Geiger-Muller

15 mSv/anno dose equivalente al


cristallino;
50 mSv/anno dose equivalente a
pelle ed estremit`.
a
Andiamo ora a vedere le grandezze
che esprimono la quantit` di radiazioni
a
assorbite nei mezzi, nei tessuti e negli
organi.
Gray (simbolo Gy): unit` di misura
a
della dose di energia assorbita da una
unit` di massa. Non ` un diretto indicaa
e
tore dei possibili danni alla salute, perch
e
diversi tipi di radiazioni possono avere effetti pi` o meno dannosi per lorganismo
u
(misurati in Sievert). Ha sostituito il rad
(Radiation Absorbed Dose) nel Sistema
Internazionale di unit` di misura. Era
a
ununit` di misura della dose di radiaa
zione assorbita, pari a 100 erg per grammo. La scala indica le dosi di radiazioni
ionizzanti che una persona pu` assorbio
re da diverse fonti. Lunit` utilizzata `
a
e
il Sievert (Sv) che misura gli eetti delle radiazioni sulle cellule del corpo umano. Poich 1 Sv ` una quantit` grande in
e
e
a
grado di far ammalare molto seriamente una persona e si riscontra raramente,
si usano pi` frequentemente il milliSieu
vert (un millesimo di Sievert, mSv) e il
microSievert (un milionesimo di Sievert,
Sv).
Sievert (simbolo Sv): dose di esposizione equivalente assorbita. E lunit` di
a
misura degli eetti biologici e danni agli
organismi viventi causati da radiazioni.
Nella vita, normalmente siamo esposti a
2,4 milliSievert (mSv ) allanno. Il limite massimo di dose stabilito dalla legge italiana per le persone ` 1 mSv per
e
anno al di sopra della dose naturale di
radiazioni; 20 mSv per lavoratori impe-

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Valore
100 mSv
250 mSv
400 mSv
2 Sv
8 Sv
50 Sv

gnati in attivit` che prevedono luso o la


a
manipolazione di radioisotopi.
Secondo il portavoce del governo giapponese Yukio Edano, a Fukushima sono
stati registrati valori di trenta milliSievert al reattore n. 2, cento milliSievert al
reattore n. 4 e 400 milliSievert al reattore
n. 3.
Le tabelle che seguono riportano un
confronto dei valori di radiazioni suddivisi in tre fasce. La scala indica le dosi di radiazioni ionizzanti che una persona pu` assorbire da diverse fonti. Luo
nit` utilizzata ` il Sievert (Sv) che misura
a
e
gli eetti delle radiazioni sulle cellule del
corpo umano. Poich` 1 Sv ` una quane
e
tit` grande in grado di far ammalare mola
to seriamente una persona e si riscontra
raramente, si usano pi` frequentemente
u
il milliSievert (un millesimo di Sievert,
mSv) e il microSievert (un milionesimo
di Sievert, Sv).

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Tabella 3: Fascia radioattiva 3: allarme rosso


Descrizione
dose pi` piccola chiaramente collegata a un aumento del rischio cancro
u
dose massima consentita per i lavoratori che operano per salvare delle vite
dose singola capace di causare avvelenamento da radiazioni
avvelenamento grave da radiazioni, anche fatale
dose fatale anche con le terapie
dose ricevuta stando 10 minuti vicino al reattore di Chernobyl dopo lesplosione

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390Sv

Tabella 1: Fascia radioattiva 1


Descrizione
dormire un anno con qualcuno: il corpo umano emette una piccolissima dose di radiazioni anche a riposo
vivere un anno entro 80 Km da una centrale nucleare
mangiare una banana, ricca di potassio
vivere un anno entro 80 Km da una centrale a carbone
stima della dose assunta in media da un italiano per la nube proveniente dal Giappone
extra dose assunta in media al giorno nella zona di Fukushima, da aggiungere alla radiazione naturale, per
un tempo indenito e certamente molto lungo
radiograa ai denti o a una mano
radiazione di base assunta da un abitante della Terra in media in un giorno. La radiazione naturale varia
moltissimo da zona a zona
radiograa al torace
volare da New York a Los Angeles
dose assunta in seguito allincidente di Three Mile Island da una persona che viveva entro 10 miglia dalla
centrale
limite massimo di rilascio annuo di una centrale nucleare imposto dallEnvironmental Protection Agency
americana
dose derivata in un anno dalle fonti naturali di potassio

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250Sv

20Sv
40Sv
80Sv

5Sv
10Sv

Valore
0, 05Sv
0, 09Sv
0, 1Sv
0, 3Sv
1Sv
3, 5Sv

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1 mSv
1 mSv
1 mSv
2,4-3mSv
3 mSv
3,6 mSv
4 mSv
6 mSv
6,9 mSv
10-20 mSv
20-50 mSv

Valore
1 mSv

Tabella 2: Fascia radioattiva 2: preoccupante


Descrizione
limite di sicurezza annuo stabilito dalla legge italiana, quantit` che va ad aggiungersi alla dose naturale di
a
radiazioni
dose assunta in media da un italiano per il passaggio della nube di Chernobyl
dose massima rilevata allesterno della centrale di Three Mile Island dopo lincidente
radiograa convenzionale
dose media annua assunta da un italiano per lesposizione alla radioattivit` naturale
a
fare una mammograa
dose giornaliera rilevata a 50 chilometri dalla centrale di Fukushima il 27 marzo
fare una Tac total body
dose assunta stando unora nel sito di Chernobyl nel 2010
dose oraria massima registrata a 75 km dallimpianto di Fukushima il 27 marzo
fare una scintigraa
massima dose annua consentita per i lavoratori che operano con fonti ionizzanti in Italia e negli Usa

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Riferimenti bibliograci
[1] lEspresso, Gruppo Editoriale LEspresso Spa, 1999-2010.
[2] Centronic, Geiger Muller tubes, Centronic, Iss. 1.
[3] Knoll, Glenn F., Radiation Detection and Measurement:
Hoboken: John Wiley & Sons, 2000.

Third Edition,

[4] INFN, Radiazioni ionizzanti.

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