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4 Maggio 2014 - III Domenica di Pasqua - Anno A

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Disegno di Sergio Toppi


Andate per tutto il mondo e predicate il vangelo a ogni creatura(Mc 16, 15).
Se qualcuno si vergogner di me e delle mie parole, il Figlio dell'uomo si vergogner di lui
quando ritorner nella gloria sua e del Padre e degli angeli santi (Lc 9, 26).
Lo riconobbero nello spezzare il pane
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La scena di Emmaus un capolavoro di catechesi liturgica e missionaria. Vi descritto
litinerario di due discepoli che lasciano Gerusalemme illusi e delusi e vi ritornano per ripartire
gioiosi e fiduciosi verso la testimonianza, perch sono stati incontrati dal Crocifisso-Risorto,
spiegazione di tutta la Scrittura e presenza perenne tra i suoi nel sacramento del pane
spezzato. Linizio del cammino un allontanarsi dal Crocifisso. La crisi della croce sembra
aver seppellito ogni speranza. Colui che lha fatta nascere, lha portata con s nella tomba.
Non bastano voci di donne per farla rinascere. Ges raggiunge i due subito a questo inizio e
chiede di spartire con loro domande e scandalo. Ecco la prima tappa, quella del problema
posto ad ogni persona dallevento Ges, il Crocifisso. Lappello di Cristo ci raggiunge sulla
strada della nostra fede incompiuta e della sua domanda. Ges non arriva di faccia, ma da
dietro, come dice il testo greco, e cammina a fianco, da forestiero. Il passaggio al riconoscimento ha bisogno della
spiegazione delle Scritture. Solo il Risorto ne linterprete adeguato. Il cuore riscaldato e riaperto dal segno della Parola
spiegata implora il viatico di un segno pi intimo, quello del pane spezzato. Ges, per, sparisce. La Chiesa non pu
trattenere Ges nella visibilit storica di prima. Deve sapere e credere che egli vivo con lei e la vivifica nellEucaristia. I
discepoli capiscono e tornano a Gerusalemme per condividere con gli apostoli la testimonianza. Emmaus un
capolavoro di dialogo confortante. Emmaus assicura tutti che, quando ascoltano la Scrittura nella liturgia della Parola e
partecipano allo spezzare del pane nella liturgia eucaristica, sono realmente incontrati da Cristo e ritrovano fede e
speranza.
+ Dal vangelo secondo Luca (Lc 24,13-35)
Lo riconobbero nello spezzare il pane
Ed ecco, in quello stesso giorno [il primo della settimana] due dei [discepoli] erano in
cammino per un villaggio di nome mmaus, distante circa undici chilometri da
Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano
e discutevano insieme, Ges in persona si avvicin e camminava con loro. Ma i loro occhi
erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: Che cosa sono questi discorsi che state
facendo tra voi lungo il cammino?. Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clopa,
gli rispose: Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ci che vi accaduto in questi
giorni?. Domand loro: Che cosa?. Gli risposero: Ci che riguarda Ges, il Nazareno,
che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei
sacerdoti e le nostre autorit lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo
che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ci, sono passati tre giorni da quando queste cose sono
accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato
il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli vivo. Alcuni dei
nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non lhanno visto. Disse loro:
Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ci che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste
sofferenze per entrare nella sua gloria?. E, cominciando da Mos e da tutti i profeti, spieg loro in tutte le Scritture ci
che si riferiva a lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare pi lontano.
Ma essi insistettero: Resta con noi, perch si fa sera e il giorno ormai al tramonto. Egli entr per rimanere con loro.
Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recit la benedizione, lo spezz e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli
occhi e lo riconobbero. Ma egli spar dalla loro vista. Ed essi dissero lun laltro: Non ardeva forse in noi il nostro cuore
mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?. Partirono senza indugio e fecero ritorno
a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: Davvero il Signore
risorto ed apparso a Simone!. Ed essi narravano ci che era accaduto lungo la via e come lavevano riconosciuto
nello spezzare il pane.
Dalla Parola del giorno
Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero.
Resta con noi
In questi giorni sto girando le vie della mia citt per la benedizione delle famiglie. Mi piace
entrare di casa in casa a portare la benedizione di Dio, ascoltare, chiedere, guardare... un
impegno di certo non indifferente, perch esco a met pomeriggio e non so mai di preciso
quando rientrer. Ma questo cammino mi piace, mi sostiene, mi aiuta a lasciarmi incontrare
dal Risorto anche quando non me lo aspetto, come successo ai discepoli in cammino
verso Emmaus...
I loro passi di allontanamento da Gerusalemme sono segnati dalla delusione e
dall'amarezza, ma proprio su questo percorso - come uno sconosciuto - si presenta il Risorto. I discepoli non lo
riconoscono, il cuore cos pieno di delusione da non rendersi conto che quel viandante il Signore.
La notte si avvicina e dopo una lunga chiacchierata con il viandante inatteso, i discepoli insistono perch Egli si fermi
con loro. Qui, in questa sosta serale del cammino, avviene il riconoscimento. Ma attenzione: niente miracoli, niente
carovane di angeli, niente incenso e campane a festa! Il Signore, per farsi riconoscere, spezza il pane con loro. Un
gesto semplice, quotidiano, famigliare, ma che per i discepoli un segno che non lascia dubbi: il Signore, il
Risorto!
Questo pasto inaspettato, questa rivelazione del Viandante svela ai discepoli che quella comunione di vita con il Rabb
di Nazareth sopravvissuta alla sua morte!
E ora tutto diverso.
Ora che il Signore si fatto vicino, ora che ha spezzato ancora il pane, ora che sanno che Lui vivo e tutta un'altra
musica.
Persino la strada insidiosa e malfamata del ritorno a Gerusalemme non fa pi paura.
Hanno incontrato il Risorto! Chi pu fermarli?
Animo, fratelli! Anche per noi la certezza del Signore Risorto e la gioia della sua presenza, sia la bussola che orienta
giorno per il giorno la nostra ricerca di felicit.
Buona Domenica
don Roberto Seregni
Padre di Ges e Padre mio, grazie per il dono di Ges e dello Spirito Santo
che mi aiutano a conoscerTi sempre di pi. Apri il mio cuore ad un amore pi sincero. F che
tutti sappiano che sono tuo discepolo per l'amore concreto
che nutro verso di loro.

mmaus l'esemplare del dialogo della verit. Verso mmaus camminano due
persone che, nonostante la delusione, hanno ancora il coraggio di stare insieme. La loro
interrogazione sulla morte: lo hanno crocifisso, finita e loro ci speravano tanto! Non
hanno elementi per superare la tristezza; avevano creduto, sperato, ma ora sono
disperati. Ecco per un terzo che si affianca al loro cammino, commenta la Parola e li
invita al banchetto. Questo terzo la verit, il vero interprete (ermeneuta) che
apparecchia la cena, dando se stesso in cibo. I due torneranno gioiosi nella comunit-
chiesa. Il loro dialogo - dia-logos - stato il luogo nel quale il Logos ha parlato. I discepoli
di mmaus hanno vissuto un'esperienza di verit e questa verit coincisa con l'amore
di avere Ges in mezzo a loro. Questa sar la loro testimonianza.
don Angelo Sceppacerca
Disegno di Sergio
Toppi
Ora, poich tra i santi la Vergine santissima occupa il primo posto, ella , dopo Ges, il pi
bel modello che si possa imitare (L'Apostolato dell'edizione, p.202).
San Giovanni XXIII e san Giovanni Paolo II hanno avuto il coraggio di guardare le ferite di Ges, di toccare le sue mani
piagate e il suo costato trafitto. Non hanno avuto vergogna della carne di Cristo, non si sono scandalizzati di Lui, della
sua croce; non hanno avuto vergogna della carne del fratello (cfr Is 58,7), perch in ogni persona sofferente vedevano
Ges. Sono stati due uomini coraggiosi, pieni della parresia dello Spirito Santo, e hanno dato testimonianza alla Chiesa
e al mondo della bont di Dio, della sua misericordia..
Piazza San Pietro, 27 Aprile 2014
I discepoli riconobbero Ges, il Signore,
nello spezzare il pane. Alleluia. (cf. Lc 24,35)
Un giorno Satana scopr un modo per divertirsi. Invent uno specchio diabolico che aveva una magica propriet: faceva
vedere meschino e raggrinzito tutto ci che era bello e buono. Satana se ne andava in giro dappertutto con il suo
terribile specchio. E tutti quelli che ci guardavano dentro rabbrividivano: ogni cosa appariva deformata e mostruosa. Il
maligno si divertiva moltissimo con il suo specchio: pi le cose erano ripugnanti pi gli piacevano. Un giorno, lo
spettacolo che lo specchio gli offriva era cos piacevole ai suoi occhi che scoppi a ridere in modo scomposto: lo
specchio gli sfugg dalle mani e si frantum in milioni di pezzi. Un uragano potente e maligno fece volare i frammenti
dello specchio in tutto il mondo. Alcuni frammenti erano pi piccoli di granelli di sabbia ed entrarono negli occhi di
molte persone. Queste persone cominciarono a vedere tutto alla rovescia: si accorgevano solo di ci che era cattivo e
vedevano cattiveria dappertutto. Altre schegge diventarono lenti per occhiali. La gente che si metteva questi occhiali non
riusciva pi a vedere ci che era giusto ed a giudicare rettamente. Non hai, per caso, gi incontrato degli uomini cos?
Qualche pezzo di specchio era cos grosso, che venne usato come vetro da finestra. I poveretti che guardavano
attraverso quelle finestre vedevano solo vicini antipatici, che passavano il tempo a combinare cattiverie. Quando Dio si
accorse di quello che era successo si rattrist. Decise di aiutarli.
Disse: "Mander nel mondo mio Figlio. Lui la mia immagine, il mio specchio. Rispecchia la mia bont, la mia
giustizia, il mio amore. Riflette l'uomo come io l'ho pensato e voluto.". Ges venne come uno specchio per gli uomini.
Chi si specchiava in Lui riscopriva la bont e la bellezza e imparava a distinguerle dall'egoismo e dalla menzogna,
dall'ingiustizia e dal disprezzo. I malati ritrovavano il coraggio di vivere, i disperati riscoprivano la speranza. Consolava
gli afflitti e aiutava gli uomini a vincere la paura della morte. Molti uomini amavano lo specchio di Dio e seguirono Ges.
Si sentivano infiammati da Lui. Altri invece ribollivano di rabbia: decisero di rompere lo specchio di Dio. Ges fu ucciso.
Ma ben presto si lev un nuovo possente uragano: lo Spirito Santo. Sollev i milioni di frammenti dello specchio e li
soffi in tutto il mondo. Chi riceve anche una piccolissima scintilla di questo specchio nei suoi occhi comincia a vedere
il mondo e le persone come li vedeva Ges: si riflettono negli occhi prima tutto le cose belle e buone, la giustizia e la
generosit, la gioia e la speranza; le cattiverie e le ingiustizie invece appaiono modificabili e vincibili.
Gianni Rodari
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