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Colloidi Argento

Funzionano?

Diametro =.001um/Micrometri = 10 nm/Nanometri

Argento Colloidale Ideale


Autore:

Prof.

Ronald J. Gibbs

COLLOIDI ARGENTO
Funzionano?
Autore: Prof. Ronald J. Gibbs Newark, DE 19711

Nota Importante:
Questo libro pubblicato solamente a fini informativi e educativi. Lautore non esprime direttamente e/o indirettamente avvisi medici, ne prescrive alcun rimedio, n si assume responsabilit su chi decider di auto-curarsi. Il parere medico non dovrebbe essere evitato o ritardato quando ci sia ragione di cercare aiuto professionale medico.

Copyright 1999 by Ronald J. Gibbs

Circa lAutore del presente libro


Il Professor Ronald J. Gibbs stato il direttore del centro di scienza dei colloidi allUniversit del Delaware fin dal 1981. Ha pubblicato oltre 85 articoli su riviste scientifiche e 5 rapporti tecnici, scritto 14 libri e partecipato come oratore a 61 conferenze sia nazionali sia internazionali. La sua ricerca e insegnamento copre una larga fascia di soggetti circa la scienza dei colloidi coprendo argomenti quali le tecniche di analisi degli stessi, di che cosa sono composti, e che cosa succede loro in natura. Una specialit concernente l'argomento comprende studi sui metalli associate a particelle colloidali, la loro tossicit e beneficio per luomo. Linteresse del Dott. Gibbs per largento colloidale nato dallosservazione di unabbondanza di opinioni non corrette e forvianti negli annunci pubblicitari e nelle relative pubblicazioni, assieme alla mancanza di disponibilit dinformazione corretta e utile.

Lo scopo del presente libro


Lobiettivo di questa esposizione di provvedere una chiara e profonda comprensione su cosa cercare e su cosa evitare nella scelta di buoni prodotti argento colloidale. Funzionano? & quali? Il crescente pericolo dovuto al proliferare di batteri antibiotico-resistenti un buon motivo per interessarsi allargento colloidale. Linformazione correntemente disponibile sui prodotti argento colloidale qualche volta confusa e forviante. Molte delle pubblicit e della letteratura circa largento colloidale sono scritte da non-esperti ed tendente a promuovere un particolare prodotto o un particolare apparecchio per la produzione.

Indice Introduzione ............................................................... 5 .9 .9 10 10 11 12 14 15 18 22 23 24 25 26 26 27 30 35 37 38 39

Staphylococcos aureus (Staph)............. Enteroccus fuecium [EF].......................... Tuberculosis [TB] ................................ Streptoococcus pneumoniae [Strep] ....... Dimensione delle particelle nellA.C. ..................
Concentrazione Argento........................................ Argento Colloidale Ideale .................................. Risultati degli studi al microscopio In acqua con il Microscopio Ottico.................... Campioni secchi al Microscopio Ottico Microscopio Elettronico...................................... Discussione ................................................... Argomenti Correlati Misurazione della Torbidit ................................ Prodotti con colore Giallo................................... Produzione con CC e AC ................................... Proteine Argento.................................................. Studi sullefficacia Uccidono i Batteri?.............. Valutazione dei prodotti Argento C. .................. Fattore Diluizione/Concentrazione ................... Somministrazioni aggiuntive di A.C. ................ Conclusioni ...................................................... Metodologia ................................................... Bibliografia e letture raccomandate .....................

Introduzione
Lo scopo principale di questo libro e fare luce su come scegliere un Argento Colloidale di buona qualit a fini nutrizionali e salutistici. La letteratura esistente fin dal 1910 sullargento colloidale ampia e piena di referenze che ne indicano i vantaggi per unampia variet di scopi. Pertanto questa introduzione una presentazione limitata della storia e delluso di questi prodotti. Il lettore sar indirizzato a molti altri libri e articoli dinteresse nella sezione Letture raccomandate. Molti dei libri e articoli indicate nel capitolo Letture raccomandate illustrano luso dellargento fin da diversi secoli fa. La documentazione scientifica sulluso dellA.C. iniziata a fine 1800 ed stata molto intensa nel periodo 1910 /20. Alfred B. Searle, in un libro intitolato Luso dei colloidi nella salute e nella malattia pubblicato nel 1920, fa sia un resoconto critico di dozzine di articoli sullArgento Colloidale tratti da rispettate riviste scientifiche quali Lancet e The British Medical Jounal sia riporta una gran quantit di risultati della sua personale ricerca. Vale la pena leggere tale libro, sebbene questo vecchio classico si molto difficile da reperire. Queste ricerche dei primi tempi, studiarono dozzine di metalli in sospensione colloidale e trovarono che due metalli, argento e mercurio, erano molto efficaci nelluccidere I batteri. Entrambi questi metalli furono usati per trattare unampia gamma di disturbi durante molti anni. La sospensione di mercurio, bench efficace nelluccidere i batteri, causava danni ai pazienti, cos il suo uso diminu con il passare degli anni. Il lavoro di Henry Crookes [1910] mostrava come le sospensioni di argento e quelle di mercurio uccidessero il B. coli communis in due minuti col mercurio colloidale e sei minuti con largento colloidale. 5

Risultati alquanto impressionanti. Comunque la concentrazione di argento che fu usata al tempo era molto pi alta di quanto considerata sicura oggi. Dato che ci avveniva prima della scoperta del microscopio elettronico, poco era conosciuto sulla vera natura delle sospensioni dellargento colloidale. Dai risultati di queste prime ricerche scatur la frase spesso riportata non si conosce microbo che non sia ucciso da questi colloidi negli esperimenti di laboratorio in sei minuti. Un altro studio interessante di quei primi tempi il lavoro di Simpson and Hewlett pubblicato su Lancet nel 1914. Usarono una sospensione colloidale dargento per uccidere il bacillo del Tifo in 15 minuti con 500 pp. E in due ore con 5 ppm. Questa fu la prima volta che argento colloidale a basse concentrazioni furono dimostrate efficaci. Simpson e Hewlett affermarono che un grande vantaggio degli elementi colloidali a tali basse concentrazioni era che risultavano completamente innocui per il paziente. Questi articoli e libri sono solo esempi dei numerosi studi condotti in quei primi giorni (troppi per poter essere riportati qui) che illustrano le numerose applicazioni dellargento colloidale assieme ad altri composti argento su una vasta tipologia di disturbi. Mentre la ricerca sullargento colloidale diminu negli anni 1940 -1950, un articolo pubblicato nel 1966 da Brentano, nel Forum Chirurgico riportava il loro sperimentare largento ionico e colloidale e miscele dei due nel trattamento di vittime da ustione con risultati ottimi. Testarono numerosi altri materiali prima di arrivare a determinare che largento fosse il trattamento migliore, in particolare contro il Pseudomonas Aeruginosa, il patogeno che una delle principali cause nelle morti da ustione.

In una serie di pubblicazioni degli anni 1970 e 1980, un Gruppo di ricerca del the Veterans Administration Hospital di New York produsse argento colloidale tramite elettrodi di argento posti nel e sul corpo con risultati notevoli nelluccidere i batteri e nella cura di alcuni casi molto difficili. Becker [1985] concluse che in pratica avevano ri-scoperto il fatto, conosciuto per secoli, che largento uccide I batteri. Sfortunatamente, quando furono scoperti gli antibiotici, luso clinico dellargento come antibiotico fu abbandonato. Nella prima parte del 20 secolo, largento colloidale era vastamente usato. Comunque, negli anni 1940, con lintroduzione degli antibiotici, limpiego e la ricerca sullargento colloidale diminu notevolmente. Lentusiasmo per i nuovi antibiotici era talmente alto che nel 1969 il Surgeon General of United States testimoni davanti al Congresso, E arrivato il tempo di alleggerire lelenco delle malattie infettive. I dati forniti nel seguente capitolo sugli antibiotici sono stati estratti da pubblicazioni dal U.S. Government Center for Disease Control, il National Institutes of Health, il National Institute for AID, e Food and Drug Administration. Una discussione franca e oggettiva della situazione degli antibiotici negli USA presentata in un rapporto Inglese alla House of Lords dal suo Science and Technology Committee. Fino ad anni recenti, quando gli antibiotici iniziarono a perdere la loro efficacia sui batteri, cera sempre una nuova magica medicina sullo scaffale dei farmacisti. La scoperta di nuovi antibiotici non stata allaltezza di contrastare labilit dei batteri a divenirne resistenti. Nelle ultime decine di anni le case farmaceutiche hanno dirottato i loro impegni di ricerca su farmaci pi redditizi quali quelli per il trattamento delle malattie cardiache, pressione alta,

obesit, etc. In effetti, nelle ultime decadi, non ci sono stati nuovi antibiotici approvati dalla FDA - Food and Drugs Administration. In una conferenza alla American Association for the Advancement of Science nel 1994, il Dott. Alexander Tomasz dichiar la preoccupazione degli scienziati e della professione medica circa il rapido aumento dei batteri antibiotico-resistenti. Al momento i pi pericolosi batteri resistenti a varie medicine (multi-drug resistant [MDR] bacteria) che sono un problema costante sono:
1. 2. 3. 4.

Staphylococcos aureus (Staph) Enterococcus fuecium [EF] Tuberculosis [TB] Streptococcus Pneumoniae,[Strep]

La resistenza dei batteri agli antibiotici cresciuta rapidamente negli USA nelle decadi recenti. La Ragione per cui gli antibiotici stanno perdendo la loro efficacia che sono abusati in varie maniere. La pi grande delle quali e la sovraprescrizione degli antibiotici, soprattutto per le infezioni del tratto respiratorio superiore e per bambini con infezioni dellorecchio medio, ma anche per condizioni quali bronchiti acute o per il comune raffreddore dove gli antibiotici sono comunque inefficaci. Ancora maggior abuso degli antibiotici avviene in maniera preventiva, quale la pratica di somministrare ai bambini basse dosi di antibiotici per lunghi periodi di tempo nel tentativo di tenere sotto controllo i batteri che causano infezioni alle orecchie. Persino agli adolescenti con lacne sono somministrate basse dosi di antibiotici per diminuire I livelli di batteri che causano lacne. Luso agricolo degli antibiotici assorbe pi del 40% degli antibiotici prodotti. Tali usi comprendono il trattamento di animali malati, laggiunta ai mangimi, e la nebulizzazione su frutta e verdure. Questi abusi di antibiotici 8

uccidono selettivamente i batteri sensibili agli antibiotici, lasciando indietro I batteri che hanno sviluppato una resistenza agli antibiotici. In questo modo i batteri resistenti alle medicine the multi-drug resistant [MDR] bacteria aumentano.

STAPH Uno dei pi comuni organismi causa di malattie, lo


Staphylococcos aureus (Staph), attualmente (1999) al 90% resistente alla penicillina. Questo battere, che causa infezioni alla pelle, alle valvole cardiache, al sangue e alle ossa, pu portare a setticemia e morte. Attualmente (1999), lo Staphylococcos aureus (Staph) sta mostrando resistenza alla seconda linea di difesa, lantibiotico methicillina, a una velocit preoccupante. Lesistenza dello Staph alla methicillina negli ospedali USA, NEL PERIODO 1975 1991 aumentata dal 2% al 29%. Anche lultima linea di difesa contro lo Staph, lantibiotico Vancomycina, mostra segni che il batterio sta diventando resistente a esso. Da circa il 5% all8% dei pazienti degli ospedali sinfettano con infezioni batteriche e il National Institute for AID crede che circa 2.000.000 di persone lanno, sinfetti negli ospedali negli USA. Nel 1995, solo negli ospedali di New York City, ci sono state 13,550 infezioni da Staph che hanno causato 1.400 morti, e richiesto costi sanitari per 435 milioni di dollari. La possibilit che le infezioni da Staphylococcos aureus possano diventare incurabili con gli antibiotici preoccupante (1999).

EF Un altro batterio mortale, lEnterococcus fuecium, sta mostrando


resistenza alla Vancomycina, un antibiotico che considerato lultima linea di difesa. Per esempio, i risultati di resistenza nei reparti non di urgenza, salito dal 5% nel 1993 al 9% nel 1994, e nei reparti di terapia intensiva e di urgenza, dall11% al 13% in un solo anno. Questo batterio e divenuto una delle principali cause infettive delle ferite e del tratto urinario acquisite negli ospedali, e tra i ricercatori si diffuso il detto se tu

ti prendi questa infezione, sei nelle mani del creatore.

TB Tuberculosis [TB]. La Tubercolosi in crescita in tutto il mondo e il


ceppo antibiotico-resistente multi-drug resistant [MDR] di TB divenuto un problema a livello globale. Mentre il ceppo antibiotico-resistente della TB MDR ancora curabile, I costi terapeutici sono saliti da $200 ai $200,000, causa le costose medicine e le lunghe permanenze in ospedale. Nel 1991 la MDR-TB era riportata in soli tredici stati degli USA; ora stata accertata in 42 stati. (Lultimo controllo del 1999, lha riscontrata in 45 stati) e probabilmente annualmente in crescita.
STREP Uno dei principali problemi sanitari negli USA la crescita della

resistenza alla Penicillina, cephalosporine, e altri antibiotici dello Streptococcus Pneumoniae (Strep). Lo Strep pu infettare chiunque, compreso le persone sane e agiate. Pu causare infezioni temporanee dellorecchio medio, o tosse, ma pu anche causare polmonite, setticemia (infezione del sangue) e meningite. I rapporti sulla resistenza alla penicillina dello Strep indicano una crescita dal 4% nel 1987 al 14% nel 1994, nel 1995 al 24%. I quattro batteri qui esposti sono quelli pi immediatamente pericolosi per la salute. Comunque ce n unaltra dozzina circa, che similmente stanno sviluppando antibiotico-resistenza che pongono problemi per il futuro. Nella guerra dellumanit contro i batteri patogeni, che inizi con largento colloidale, passando poi agli antibiotici, quale sar la prossima arma? Sappiamo che largento colloidale uccide unampia gamma di batteri e lo fa in maniera diversa rispetto a quella degli antibiotici. Ci sono alcuni studi che dimostrano che i batteri hanno pi forti difficolt a sviluppare resistenza allargento che non verso gli antibiotici

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La dimensione delle particelle nellArgento Colloidale


La dimensione delle particelle sospese nellargento colloidale che usiamo a scopi salutistici molto importante. La dimensione delle particelle legata alla superficie di contatto e quindi allefficacia della sospensione colloidale di argento. Nella Figura 1 sono mostrate le dimensioni delle particelle che generalmente sono trovate nei prodotti argento colloidale, e vanno da 1um (micrometro/micron = 1/1000 di millimetro) fino a 0.001 um in diametro (0,001 micrometro = 1 Nanometro = 1 milionesimo di millimetro); tutte queste dimensioni sono state trovate in tutti i campioni esaminati. Per dare unidea delle dimensioni maggiori: un grano di sale fino da tavola e circa 200 um in diametro, pertanto occorrerebbe mettere in fila 200 particelle da the 1-um per uguagliarlo. Una particella da 1um/Micrometro non pu essere vista senza lausilio di qualche mezzo di ingrandimento. Per farlo capire meglio, un cubo con 1 um/Micrometro di lato contiene 1.000 cubicini da 0.1 um di lato, 1.000.000 cubicini da 0.01 um di lato e 1000.000.000 cubicini 0.001 um in diametro (1 nanometro). Una sospensione colloidale che abbia il maggiore numero di particelle di piccolissime dimensioni preferibile per massimizzarne lefficacia: pi grande il numero delle particelle da 0,001 um e maggiore sar la superficie di contatto. Un prodotto da evitare sar quello che con maggior numero di grandi particelle presenti, perch, pur facendo parte e formando la concentrazione, esse offrono una superficie di contatto notevolmente inferiore rispetto a quelle piccole, ed la superficie di contatto totale che indice di efficacia del prodotto. In effetti, una sospensione colloidale avente la dimensione media delle particelle in sospensione intorno a quella pi piccola [1/100 um/Micrometri = 10 nm/Nanometri] sarebbe da considerare ideale per la massima efficacia. (tenere presente che la lunghezza donda della
luce visibile occupa il range dai 0,3 ai 07 um/Micrometrii = 300 700 nm/Nanometri ndt.)

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Figura 1 La relazione tra le dimensioni delle particelle in una sospensione colloidale di argento.

La Concentrazione di Argento
La concentrazione totale dellArgento nei prodotti presi in considerazione da questo studio stata determinata da analisi chimiche ed funzione di: 1. Largento particolato 2. Largento disciolto. Mentre la maggior parte dei prodotti analizzati in questo studio aveva concentrazioni dalle 3 alle 10 parti per milione. In effetti, le analisi condotte su questi campioni hanno mostrato che una gran parte dellargento era del tipo dissolto. Perci questi campioni avevano molto

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basse concentrazioni di argento particolato rispetto a quello dichiarato perch la maggior parte era del tipo dissolto. Spesso viene dato un valore complessivo (argento particolato e dissolto) perch le analisi chimiche necessarie per ottenere la concentrazione argento richiedono la dissoluzione del Metallo in acidi forti, distruggendole. Ad esempio, in un campione a 10 ppm. formato dalla met di dissolto e met particolato ci saranno solo 5 ppm. di particelle colloidali presenti. La gamma di dimensioni delle particelle riscontrate in questi prodotti, ha posto un problema ancora maggiore, come discusso nella pagina precedente. Bastano poche di queste particelle di grandi dimensioni (maggiori di 1,0 un/Micrometro) per dominare la concentrazione riportata, possibilmente anche con la completa assenza delle particelle pi piccole. Nellesempio discusso sopra, che aveva la met della concentrazione argento in particolato (5 ppm) dominato da particelle di grandi dimensioni [>1um] la presenza effettiva di argento allo stato colloidale poteva essere molto bassa, anche meno di una ppm, una sospensione colloidale argento difficilmente efficace. Mentre la concentrazione argento nei campioni di argento colloidale importante, la sola concentrazione forviante se non si conosce la proporzione tra largento dissolto e quello particolato e senza conoscere la distribuzione in dimensioni delle particelle. Dovremmo sempre cercare di accertare la proporzione tra largento dissolto e quello particolato come anche la distribuzione in dimensione dellargento particolato se vogliamo conoscere la qualit dellargento colloidale che stiamo usando.

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LArgento Colloidale Ideale Un prodotto Argento Colloidale ideale dovrebbe essere composto da particelle con diametro minore di 0,1 micrometri/micron [um] e preferibilmente da 0.01 a 0.001um/Micrometri (da 10 a 1 Nanometri/nm). Dato che desiderabile avere solo puro argento colloidale, il prodotto dovrebbe essere composto da acqua bi-distillata senza altre sostanze disciolte. Non ci dovrebbero essere altri solidi oltre alle particelle argento, comprese nessuna gelatina stabilizzante n altro materiale estraneo, presente per contaminazione. Effettivamente difficoltoso la sospensione colloidale argento ideale, ma dobbiamo sforzarci di produrre il prodotto colloidale argento il pi ideale possibile. Molti dei prodotti di cui discuteremo sono molto lontani dal livello di qualit ideale che spereremmo avere. La Figura 2 ripotata sotto un disegno che illustra come apparirebbe una sospensione colloidale ideale e cosa spereremmo di trovare in un prodotto dichiarato essere una sospensione colloidale di argento..

I--------I .001 um (Micrometro/Micron)

LArgento Colloidale Ideale Figura 2

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Risultati degli studi al microscopio


Studi con microscopio ottico su soluzione acquosa Dei quindici campioni di prodotti argento colloidale studiati con il microscopio ottico, quattro campioni una variet di impurit che andavano da particelle filamentose no identificabili presenti sul fondo, capelli, grandi particelle di argento, e materiale fibroso organico (probabilmente fibre dei filtri a carta). A causa di queste impurit, questi quattro campioni sono stati scartati definitivamente. Un quinto campione analizzato mostrava grappoli filamentosi quando osservato in acqua [Figura 3A]. Da che rassomigliavano a batteri, fu usata una speciale tecnica colorante per confermare tale impurit. Nel campione stato iniettato un live celi nucleic acid stain [STYO 13] che viene assorbito dai batteri vivi e si mostra di colore verde chiaro quando osservato con un filtro a 500 nm per la osservazione della fluorescenza. Come sospettato, questo materiale filamentoso divenne fluorescente confermando che in effetti, si trattava di batteri vivi che stavano crescendo su gelatina che apparentemente deve essere stata usata per stabilizzare la sospensione colloidale di argento. Nella Figura 3A i punti neri allinterno alla massa filamentosa sono le particelle argento. Questo campione mostra una bassa qualit di controllo che totalmente inaccettabile in questo tipo di prodotto. Anche questo campione stato rimosso definitivamente. Il prodotto argento colloidale successivo considerato, sempre al microscopio ottico, mostr un gran numero di grappoli di particelle argento [Figura 3B]. Questi grappoli di particelle argento vengono chiamate fiocchi e riducono di molto lefficacia di una

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Figura 3. Microfotografie delle particelle di argento colloidale in soluzione acquosa allmicroscopio ottico.

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Sospensione colloidale. Un campione che mostra questo grado di floculazione delle particelle argento , pertanto, considerate non desiderabile. Un totale di quattro campioni di prodotti furono trovati contenere floculazione particelle argento Nella successive categoria di 3 campioni [Figura 3C], sempre allanalisi del microscopio ottico, furono rilevati molto pochi fiocchi e un certo numero di particelle . Questi campioni furono anlizzati ulteriormente al fine di determinarne il livello di qualit. Tre campioni di prodotto, mostrarono pochissimi fiocchi e moltissime particelle argento [figura 3D]. Questi campioni erano di sufficiente buona qualit per poter proceder con analisi successive.

Esempi secchi sotto il microscopio ottico.


Il passo successivo in questo processo di eliminazione dei campioni imperfetti tra i 15 campioni di prodotti argento colloidale fu di analizzare I campioni che passarono la prima fase una seconda volta, questa volta sempre al microscopio ottico ma con il campione secco. Questa anlisi mostr quello che si trovava in soluzione ed precipitato causa lessicazione. Se il campione di argento colloidale contiene solo particelle argento ed acqua bi-distillata, quantit infinitesimali di altri materiali sarebbero precipitate nel processo di essiccazione.

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In fatti, dopo lessicazione, la sospensione colloidale argento ideale dovrebbe mostrare solo I puntini neri delle particelle argento senza altre cose tra loro, perch dovremmo aver evaporato solo acqua bi-distillata con solo particelle argento in essa. Il risultato finale di questo test sui rimanenti sei campioni di prodotto esaminati dopo essere stati essiccati mostrarono che la maggior parte di essi contenevano una grande quantit di materiale precipitato che si trovava in sospensione tra le particelle argento Alcuni dei campioni mostrarono una grande quantit di piccoli cristalli che si erano formati nel processo di essiccazione, mentre altri campioni mostrarono una variet di piccoli cristalli, anchessi non desiderabili nella qualit di sospensione colloidale argento che vogliamo.

Studio al microscopio elettronico


Il passo successivo nel processo di analisi dei campioni d'argento colloidale consistito nellanalizzare i sei campioni di miglior qualit risultati dalle fasi precedenti con il microscopio elettronico, con il quale possibile vedere particelle colloidali fino alla dimensione di 0.001 um allingrandimento utilizzato. Le particelle argento si vedono come punti scuri rotondi nelle immagini. Nella Figura 4A le particelle dellargento colloidale sono piccole abbastanza [fino a 0.001 um] e, secondo lo studio precedente apparirebbe un campione accettabile, ma quando lo abbiamo osservato con un ingrandimento maggiore usando il microscopio elettronico, quasi tutte le particelle mostravano flocculazione. Va notato che questo campione ha anche mostrato pochissimi cristalli precipitate nel campione secco tra I flocculi. Nonostante questi fattori favorevoli, la flocculazione osservata avrebbe materialmente diminuito la

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efficacia delle particelle dellargento colloidale e conseguentemente ne sarebbe risultato un prodotto argento colloidale di qualit inferiore rispetto allideale. Il campione di sospensione colloidale argento della Figura 4B sembrava essere accettabile sotto il microscopio ottico ma quando controllato usando il maggior ingrandimento del microscopio elettronico fu rilevata una gran quantit di material precipitato proveniente dalla soluzione. Il materiale precipitato superava le particelle argento, pregiudicando laccettabilit anche di questo campione quale sospensione colloidale argento ideale. Il campione di argento colloidale della Figura 4C aveva una variet di particelle argento di media dimensione, in qualche maniera flocculate tra loro, ma la cosa pi lampante osservata mediante luso del microscopio elettronico era la presenza di cristalli triangolari che erano precipitati. A causa della combinazione di questi cristalli sconosciuti, delle particelle flocculate e della bassa concentrazione di particelle colloidali anche questo campione stato considerato non rappresentativo della sospensione colloidale argento ideale. Un campione dei prodotti argento colloidale esaminati sotto il microscopio elettronico [Figura 4D] mostrava pochissimo material precipitato tra le particelle colloidali, una variet di dimensioni delle particelle colloidali accettabile, e una concentrazione di queste stesse particelle che si trovava in quanto desiderabile. Questo campione potrebbe

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essere considerato una sospensione colloidale argento accettabile.

Discussione
Dei quindici campioni di prodotti sospensione colloidale argento esaminati usando il microscopio ottico su campioni acquosi ed evaporate, e, in seguito, esaminando I campioni accettabili sotto il microscopio elettronico, nessuno dei campioni studiati ha raggiunto il livello di qualit dellargento colloidale ideale. E stato rilevato un campione quasi accettabile da tutti i punti di vista, e un altro relativamente accettabile, tutti gli altri giudicati inaccettabili sulla base dimpurit, batteri, flocculi / raggruppamenti di particelle, e vari materiali dissolti precipitati, che contaminavano la sospensione o la diluivano rispetto la sospensione colloidale ideale che dovremmo desiderare trovare.

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Problemi correlati
La misurazione della torbidit C una grande quantit di discussioni riguardanti la misurazione della concentrazione delle particelle argento in sospensione nellacqua che ne causa torbidit (la nuvolosit del campione). Sfortunatamente, molto del materiale pubblicato semplicistico al punto da essere forviante. Le principali discussioni si concentrano sulluso di mezzi ottici (diffusione della luce) per misurare la concentrazione delle particelle in acqua. Queste tecniche che si basano sulla diffusione della luce spaziano dalluso di una lampada e losservazione della torbidit a occhio nudo fino alluso di torbidimetri elettronici. La quantit di luce riflessa osservabile con mezzi ottici funzione di:
1. 2. 3.

La concentrazione delle particelle La dimensione delle particelle Il grado di coagulazione delle particelle.

Un libro intitolato Suspended solids in water [Gibbs, 1974] contiene diversi articoli che discutono questo problema in grande dettaglio e mostrano le difficolt che sincontrano nellusare mezzi ottici da soli. Va usata una grande meticolosit per ottenere letture della torbidit che riflettano accuratamente la concentrazione delle particelle. Un test ottico che si trova spesso nella letteratura come Effetto Tyndall si ha quando un raggio luminoso molto forte fatto passare attraverso una sospensione colloidale argento. Il fascio luminoso

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illumina la sospensione argento indicando che particelle colloidali sono presenti, ma ci dice solamente che sono presenti particelle e nulla della concentrazione o della distribuzione dimensionale delle stesse.

Il colore GIALLO dei prodotti Argento Colloidale


Una questione spesso discussa nella letteratura e nelle pubblicit dei prodotti argento colloidale che I prodotti dovrebbero avere un colore giallo. Le particelle sospese in acqua possono riflettere la luce producendo colore, comunque le particelle di argento colloidale che permettono la visione del colore hanno dimensione che va 0.2 a 1.2 um/Micrometri/Micron [Orr and Dallavalle, 1959]. La lunghezza donda della luce visibile va da 0.4 a 0.7um/Micrometri/Micron. Dato che losservazione di colore prodotta da particelle notevolmente pi grandi di quelle che vorremmo trovare nellargento colloidale ideale, un colore Giallo indica che quel

prodotto ha particelle pi grandi di quanto desiderabile.


Unaltra opinione portata avanti che le particelle di argento in sospensione sono ossidate dalla luce e per questo danno questo colore giallo. Per mettere alla prova questo concetto che il colore giallo indica la fotoossidazione delle particelle argento, abbiamo condotto una prova durante il nostro studio. Quattro dei campioni dei migliori prodotti argento colloidale furono esposti alla forte luce solare per due ore in uno spessore di 5 mm., nessuno dei campioni ha mostrato una colorazione gialla. Se un tale trattamento di esposizione alla luce ultravioletta del sole non ha prodotto la colorazione gialla, ovvio che la colorazione gialla proviene da altra fonte. Se presente una colorazione gialla nel prodotto, questa sta probabilmente a indicare che qualche altra sostanza non desiderata presente nella soluzione e ne causa la colorazione, o che le

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particelle sono troppo grandi, in entrambi i casi questo indica che il prodotto non di qualit accettabile, non della migliore qualit. I prodotti argento colloidale di migliore

qualit da noi testati erano tutti senza colore (trasparenti).


Argento Colloidale prodotto con AC o CC
Sul mercato oggi si trovano pubblicit per prodotti argento colloidale prodotto usando corrente alternata (AC) e corrente continua (CC), o apparecchiature per la produzione AC o CC. I campioni d'argento colloidale prodotto con CC da noi testati in questo studio avevano il grado pi alto di concentrazione di argento dissolto [fino a 17 ppm] e non sono risultati tra i migliori. Tutti i prodotti argento colloidale da noi testati e classificati "4-stelle" sono stati prodotti utilizzando il processo in AC.

Proteine Argento
Un altro Gruppo di prodotti argento sul mercato che potrebbe non essere ben capito, identificato come proteine argento (argento proteinato). Questi prodotti sono generalmente fatti mischiando nitrato dargento, idrossido di sodio e gelatina. Sono stati disponibili come argento proteinato medio [19 23% silver] oppure argento proteinato forte [7.5 8.5% silver]. Il prodotto con un valore pi basso un argento proteinato pi forte. Ricordate che una soluzione al 10% uguale a 100.000 ppm, rapportate alle sole10 ppm dellargento colloidale. Luso dei prodotti argento proteinato pu causare argyria, una colorazione grigio-blu della pelle risultante dal deposito di argento metallico e solfiti causati dallelevatissima concentrazione di argento di questi prodotti.

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[Fung & Bowen,1996]. Anche se questi prodotti sono diluiti a una concentrazione utile, ancora sono causa di diversi svantaggi: [1] hanno largento incapsulato in una massa gelatinosa proteica che ne rende difficile il contatto con I batteri e [2] forniscono cibo e una superficie ideale alla proliferazione batterica Figura 3A. Per tutte quanto menzionato sopra, questi prodotti dovrebbero essere evitati.

Studio sullefficacia Uccidono i batteri?


Nel giudicare un prodotto argento colloidale dobbiamo valutare la sua efficacia nel raggiungere lo scopo per il quale utilizzato, che luccisione di batteri. Il battere che scegliemmo per il nostro studio di efficacia molto importante perch il fattore di resistenza dei vari batteri pu variare anche di migliaia di volte. Sarebbe inutile scegliere un batterio facile da uccidere perch il prodotto argento colloidale testato, in effetti, non sarebbe potuto essere valutato correttamente. Il battere pseudomonas aeruginosa stato scelto per il nostro studio di efficacia perch un battere comune nelle infezioni ed ha una resistenza media nellessere ucciso. Nella valutazione di vari prodotti argento colloidale nelluccidere il pseudomonas aeruginosa, si miscelato una precisa quantit di ognuno dei prodotti esaminati con una concentrazione standard di colonia batterica. Man mano che I vari prodotti argento colloidale uccidevano i batteri, a intervalli di tempo stabiliti, si contavano i batteri rimasti vivi. Questa procedura fu adottata per testare: 1 quanto velocemente ogni campione di prodotto argento colloidale avrebbe ucciso i

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batteri, 2 se I batteri erano uccisi completamente, e 3 se I batteri erano in grado di riprendersi. La procedura specifica utilizzata nella valutazione dellefficacia dei vari prodotti argento colloidale sul batterio pseudomonas aeruginosa descritta nel capitolo che descrive la metodologia usata.

Valutazione dei prodotti argento colloidale


I risultati ottenuti nel testare lefficacia di vari prodotti argento colloidale nelluccidere il batterio pseudomonas aeruginosa sono presentati nella Figura 5. Nellosservare questa figura, seguite ogni linea dalla destra verso la sinistra e su come varia con lo scorrere del tempo. Allinizio [lato sinistro in alto lo 0] vediamo che tutti I campioni avevano colonie da 500 batteri. La linea denominata acqua/Water identifica il campione composto da colonie batteriche miscelate ad acqua distillate, come riferimento di controllo per lo studio che mostra che la miscela di batteri e acqua distillate non varia con il trascorrere del tempo; che conferma che lacqua distillata non ha alcun effetto sui batteri. La linea denominata "Ideale/Ideal" nella parte sinistra della Figura 5 rappresenta quello che ci aspetteremmo nel caso fosse usato un argento colloidale ideale per uccidere I batteri. A questargento colloidale ideale avremmo dato una valutazione cinque stelle. Tutti i vari campioni di prodotti argento colloidale analizzati in questo studio sono risultati avere unefficacia che si posizionava tra lefficacia ideale e la miscela di controllo con acqua distillata [niente argento colloidale] e batteri. Il prodotto pi efficace tra i campioni dargento colloidale analizzati ha ridotto le 500 colonie a 10 colonie in 1,4 ore e alla

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Figura 5. Variazione delle colonie batteriche vive immerse in varie sospensioni colloidali argento con grado di efficacia da 0 a 5 stelle nel tempo.

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linea di fondo; che rappresenta il punto dove tutti I batteri sono stati uccisi, in 2,8 ore. In relazione al nostro argento colloidale ideale, lefficacia di questo prodotto dovrebbe essere quantificata come un quattro stelle. Al campione di prodotto risultato meno efficace stata data una valutazione dellefficacia di zero stelle con la sua efficacia molto prossima a quella della miscela di controllo con lacqua distillata e batteri, rappresentata dalla linea subito sotto di quella del campione di riferimento. Indicata con "water/acqua". Nella Figura 5, questo prodotto meno efficace mostra solo una leggera decrescita della conta batterica nelle prime 2,8 ore, seguita da una successiva ri-proliferazione al numero originale di batteri esistenti prima della miscelazione, il che indica che I batteri si stanno di nuovo riproducendo rapidamente dopo le 2,8 ore di trattamento, avendo sopraffatto lefficacia di quellargento colloidale. In effetti, quando abbiamo condotto un esperimento usando acqua di rubinetto invece della sospensione d'argento colloidale ottenemmo circa lo stesso risultato del prodotto argento colloidale zero stelle. Parrebbe che il cloro residuo dellacqua di rubinetto sia efficace nelluccisione del battere quanto un prodotto argento colloidale zero stelle. Pertanto, questo prodotto zero stelle non efficace e non pu essere raccomandato. I prodotti argento colloidale leggermente migliori di quello zero stelle sono stati valutati una o due stelle, e mostrano una marcata decrescita delle colonie batteriche dalle 500 iniziali fino a 40 - 60 colonie dopo 2,80 ore, seguite da un rapido recupero delle colonie batteriche che hanno raggiunto il livello iniziale di 500 colonie dopo 25 ore. dimostrata la notevole abilit di questo batterio di riprendersi dagli effetti del trattamento, oppure, semplicemente il batterio usa la disponibilit delle altre particelle colloidali presenti in questi prodotti argento colloidale di bassa qualit

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e ricominciano a riprodursi di nuovo. Le colonie batteriche devono essere distrutte completamente altrimenti tornano a riprodursi. A diversi prodotti argento colloidale intermedi usati per trattare le colonie batteriche, stata assegnata una valutazione di tre stelle e mostrano una progressiva decrescita delle colonie batteriche, ma questa velocit di abbattimento molto minore rispetto a quella del campione valutato Quattro stelle. Questi prodotti tre stelle" hanno impiegato dalle 12 alle 25 ore per annientare le colonie batteriche. Questo periodo di tempo potrebbe essere troppo lungo a causa della diluizione e altri fattori che saranno in seguito discussi. Questi prodotti tre stelle sono pi efficaci di quelli zero, uno e due stelle ma non possono essere raccomandati a causa della loro significativa lentezza nelluccidere le colonie batteriche.

Il fattore concentrazione/diluizione
I fattori che necessitano essere valutati nel determinare lefficacia dei prodotti argento colloidale nelluccidere I batteri sono:
1. 2. 3.

La concentrazione iniziale dellargento colloidale La diluizione dellargento colloidale durante lutilizzo Il cambiamento della concentrazione di argento colloidale a seguito di una seconda somministrazione dello stesso

La concentrazione di partenza [voce 1 sopra] ristretta a quella che definita la concentrazione di argento colloidale accettata quale sicura ed circa di 10 milligrammi di argento per litro di acqua bi-distillata [10 ppm]. Tutti i prodotti testati avevano una concentrazione sicura che andava dalle 3 alle 12 ppm, ma state

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attenti, sul mercato si trovano prodotti a 30 ppm e oltre. Per comprendere gli effetti della diluizione e/o la diminuzione delle particelle argento colloidale a seguito delluccisione dei batteri quando si utilizzano prodotti argento colloidale, furono condotti i seguenti esperimenti con sospensioni colloidali argento con efficacia valutata quattro stelle. Gli effetti osservati in questi esperimenti sulle colonie batteriche sono mostrati nella Figura 6. Unora dopo che i batteri sono stati miscelati con la sospensione colloidale argento, la miscela uno a uno mostrava una diminuzione nella conta batterica da 500 colonie a circa 150. La miscela composta da una parte di batteri e due parti di sospensione colloidale argento mostrava circa 30 colonie batteriche presenti. Allo stesso modo, sempre dopo unora, ancora meno colonie batteriche venivano riscontrate con laumentare del rapporto batteri / sospensione argento colloidale fino a che si raggiunto il rapporto una parte batterica e 20 parti sospensione colloidale argento, in questo caso si riscontro meno di una colonia batterica rimasta Ogni volta che aggiungevamo della sospensione colloidale argento al fluido contenente le colonie batteriche, la diluzione della sospensione argento colloidale doveva essere presa in considerazione, con la conseguente decrescita di efficacia. I numeri esposti nella Figura 6 ci danno unidea di come la diluizione pu avere un impatto sullefficacia di una sospensione colloidale argento nelluccidere i batteri. Possiamo osservare nella Figura 6 che solo la miscela composta da una parte di batteri per 4 parti di argento colloidale, una parte batterica e nove parti argento colloidale e una parte batterica e 20 parti argento colloidale, sono efficaci nelluccidere I batteri.

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Figura 6. Variazione delle colonie batteriche vive con il variare del rapporto volume batterico [PA] / volume argento [CS].

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Il nostro successive studio nellesame di come la diluizione di una sospensione colloidale argento agisca sulle sue propriet di uccidere I batteri presentata nella Figura 7. In questo studio, ognuna delle miscele stata monitorata per 11,5 ore, si pu vedere le colonie batteriche decrescere lentamente allinizio, poi superare leffetto germicida dellargento e ri-moltiplicarsi di nuovo nella miscela composta di una parte di batteri e una parte di sospensione colloidale argento. La miscela composta di una parte batterica e quattro parti di sospensione colloidale argento ha richiesto fino a sei ore per ridurre le colonie batteriche a una sola. Dobbiamo riconoscere che nelle sei ore potrebbe avvenire una diluizione naturale della sospensione colloidale argento, il che rende questa miscela 1 a 4 di efficacia antibatterica scarsa. Le miscele 1 a 9 mostrano una decrescita batterica a livelli pi bassi e in tempi molto pi ridotti, che le rendono molto pi efficaci nellimpiego. In altre parole aggiungere una goccia di sospensione colloidale argento in 4 gocce di fluido batterico non efficace. Dobbiamo mettere dalle 9 alle 20 gocce di sospensione colloidale argento per ogni goccia di fluido batterico. Dobbiamo riconoscere che lefficacia di una miscela direttamente correlata alla concentrazione dei batteri nel fluido. Linverso della diluizione, pu lavorare a nostro favore quando largento colloidale si concentra a seguito dellevaporazione. Questo pu avvenire quando largento colloidale usato in maniera topica come sulle ustioni, abrasioni e tagli. Questo effetto non stato quantitativamente studiato in questo studio.

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Figura 7. Variazione nel tempo delle colonie di batteri vivi per differenti rapporti di miscela batteri / argento colloidale.

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Aggiunte multiple di argento colloidale


Abbiamo visto le sospensioni colloidali argento perdere efficacia sia a causa della diluizione sia perch consumato nel processo di uccisione dei batteri. Dato che i test in vetro condotti non riflettono la diluizione che pu verificarsi durante luso reale, la perdita di efficacia in questo caso deve essere attribuito soltanto dallesaurimento della sospensione argento colloidale durante il processo di uccisione dei batteri. Una soluzione possibile al problema del fattore di diluizione potrebbe essere laggiunta di altra sospensione colloidale argento dopo un certo tempo. A dimostrazione di ci, la Figura 8 mostra I risultati di un esperimento nel quale unaggiunta addizionale di 4 parti di argento colloidale 4 stelle stata aggiunta dopo 42 minuti alla miscela batteri/argento colloidale. Nella Figura 8, la linea con scritta without addition/Senza aggiunta [di argento colloidale] mostra che il numero delle colonie batteriche diminuisce lentamente nella miscela iniziale ed anche dopo due ore il numero delle colonie batteriche vive ancora significativo. Sempre nella Figura 8, dopo laggiunta di altre 4 parti di argento colloidale 4 stelle alla miscela allavanzamento di tempo marcato addition/aggiunta" [di argento colloidale] si nota unevidente decrescita fino a zero, delle colonie batteriche in poco pi di unora. La somministrazione di altro argento colloidale alla miscela un procedimento interessante per superare la perdita dellargento colloidale utilizzato nelluccisione dei batteri. Questa tecnica merita future ricerche.

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Figura 8. Variazione delle colonie batteriche vive con e senza la somministrazione di altro argento colloidale nel tempo.

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Conclusioni
Molti degli antibiotici oggi disponibili sul mercato non sono pi efficaci nelluccidere i batteri antibiotico-resistenti [multi-drug resistant - MDR]. Il che sta divenendo un problema serio. I risultati scaturiti dai nostri studi al microscopio e sullefficacia antibatterica ci hanno permesso di valutare i vari prodotti argento colloidale e i generatori utilizzati per produrlo. Sulla base di queste valutazioni si pu assegnare una scala di valutazione di qualit dei vari prodotti. Andrebbero utilizzati solo qui prodotti che si pongono al top della scala qualitativa.

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Metodologia
I quindici campioni di argento colloidale analizzati in questo studio sono stati ottenuti da una grande variet di fonti. Ognuno di essi stato ben agitato al fine di ottenere un campione rappresentativo per le analisi di questo studio. Un microscopio ottico Zeiss LSM 510 munito di 488 nm line of a Krypton Argon laser stato utilizzato. Per la detenzione di batteri vivi un filtro da 500 nm/Micrometri long pass emission filter stato utilizzato per rilevare la fluorescenza del SYTO 13 [un colorante per acidi nucleici vivi]. Questo tipo di microscopio elettronico ha una definizione che arriva ai 0.2 um/Micrometri, che permette unaccurata osservazione dei campioni. E stato utilizzato per l'analisi iniziale dei colloidi sia come campioni acquosi sia disidratati. Al fine di visualizzare meglio le immagini dal microscopio ottico, le immagini furono photo-reversed mediante limpiego del software Adobe Photoshop. E stato utilizzato un microscopio elettronico Zeiss CEM 902 funzionante a 80 Kv. I campioni sono stati specificamente posti su una griglia Formvarcoated per ottenere uno strato da un volume conosciuto di campione. Ingrandimenti da 95.000 a 200.000 volte hanno permesso una risoluzione fino a 0.001 um/Micrometri o superiore. Ognuno dei 15 campioni di prodotti argento colloidale stato esaminato al microscopio ottico come campioni acquosi, poi come campioni essiccati quale primo passo per leliminazione dei campioni non accettabili. I campioni che passarono lesame al microscopio ottico sono stati poi analizzati al microscopio elettronico. Lo studio sullefficacia stato condotto su batteri Pseudomonas aeruginosa, ATCC ceppo 27853, mediante la miscelazione di una unit di 108 colonie per millilitro con i vari campioni di argento colloidale menzionati. Queste miscele furono lasciate reagire a 25 C. per i

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vari tempi di azione. Ai vari tempi di azione furono prelevati campioni, diluiti con acqua distillata e posti in dischi di coltura Petri a base agar. I campioni furono lasciati in coltura a 35 C. fino a 24 ore. Fu poi fatta la conta delle colonie batteriche vive per unit di superficie.
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Bibliografia e letture raccomandate*


Becker, Robert 0., 1985, The Body Electric, William Morrow, New York. Brentano, Loreno, Harry Margraf, William W. Monafo, and Cari A. Moyer, 1966. "Antibacterial efficacy of a colloidal silver complex," Surgical Forum, 17:76-78. Crookes, Henry, 1910, The use of colloidal of silver, London, England. Fung, Man C. & Debra L. Bowen, 1996. "Silver products for medicai indications: riskbenefit assessment," Joumal of Toxicology: Clinica! Toxicology, 34:119. Gibbs, Ronald J., ed., 1974, Suspended Solids in Water, Plenum Press, New York, NY, 320 pp.
*

Hiemenz, Paul C., 1977. Principles of Colloid and Surface Chemistry, J. J. Lagowski, ed., Marcel Dekker, Inc., New York, NY, 516 pp.
*

Orr, Jr., Clyde and J. M. Dalla Valle, 1959. Fine Particle Measurement: Size, Surface, and Pore Volume, The Macmillan Company, New York, NY, 353 pp.
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Searle, Albert B., 1920, The use of colloids in health and disease, Constable & Company LTD, London, England. Simpson, W.J. & R. Tanner Hewlett, Experiments on the germicidal action of colloidal silver. Lancet, Dec.12, 1914
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ISBN 0-9676992-0-7

Circa lautore
Il Prof. Ronald J. Gibbs stato il direttore del Center for Colloidal Science allUniversit del Delaware fin dal 1981. Ha pubblicato oltre 85 articoli su riviste scientifiche e 5 rapporti tecnici, scritto 14 libri, e presentato 61 letture a conferenze nazionali e internazionali. La sua ricerca e insegnamento riguardano una vasta quantit di argomenti concernenti i materiali colloidali che comprendono come analizzarli, di che cosa sono composti, e cosa avviene loro in natura. Una specialit correlata comprende studi sui metalli in particelle colloidali, la loro tossicit o beneficio per luomo. Linteresse del Dr. Gibbs nellargento colloidale scaturisce dallosservazione dellabbondanza di opinion incorrette e forvianti presenti nei messaggi pubblicitari e nella letteratura correlata, a ci corrisponde una scarsa disponibilit di informazione corretta ed utile. Lo scopo del presente libro Lobiettivo di questa presentazione di fornire una chiara. Profonda comprensione di cosa cercare e cosa evitare nella scelta di buoni prodotti argento colloidale. Funzionano? E quali di essi? Il pericolo crescente derivante da batteri antibiotico-resistenti un buon motivo per interessarsi allargento colloidale. Linformazione attualmente disponibile sullargento colloidale talvolta confusa e spesso forviante. Molta della pubblicit e letteratura sullargento colloidale sono scritte da non-esperti e sono tende a promuovere un particolare prodotto o un particolare apparecchio per la sua produzione.
Silver Colloids Do They Work - Ideal Silver Colloids - Dr Ronald J. Gibbs 1999.pdf Libro originale in Inglese scaricabile qui: http://www.silver-colloids.com/Book/SilverColloids-s.pdf Traduzione in italiano ARGENTO COLLOIDALE - FUNZIONA - Dr Ronald J Gibbs 1999 .pdf Scaricabile qui: http://www.scribd.com/full/54272083?access_key=key-1lu7hul9qoy6mcokbyw

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