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CORSO DI BIOLOGIA a.a.

2011-2012

BIOLOGIA E GENETICA DELLO SVILUPPO materiale integrativo


Solomon-Berg-Martin cap 17 Campbell-Reece - cap 17, 19 e 31

28 maggio 2012

PRINCIPIO DI EQUIVALENZA NUCLEARE


I nuclei di tutte le cellule di un individuo sono geneticamente (ma non metabolicamente) equivalenti tra loro e al nucleo della cellula fecondata da cui provengono. Ossia tutte le cellule somatiche (cellule del corpo*) possiedono gli stessi geni che si esprimono con modalit diverse nei diversi tessuti * cellule linea germinali: sono quelle che mediante meiosi originano i gameti e che negli animali si separano precocemente dalle cellule somatiche (nelle piante c una distinzione meno netta)

ESPRESSIONE GENICA DIFFERENZIALE

Ovocita (polarit dell'uovo)

Spermatozoo

Fecondazione (fusione di 2 corredi cromosomici aploidi, di due diversi individui, in una singola cellula diploide)

ZIGOTE
TOTIPOTENTI: potenziale di generare tutte le cellule che costituiscono un embrione e che ne sostengono lo sviluppo (placenta, cordone ombelicale, annessi embrionali)

CELLULE EMBRIONALI

PLURIPOTENTI: originano tutti i tipi di cellule che si sviluppano nellembrione (> 200 cell diverse nei mammiferi)

ZIGOTE
TOTIPOTENTI: potenziale di generare tutte le cellule che costituiscono un embrione e che ne sostengonolo sviluppo (placenta, cordone ombelicale, annessi embrionali)

CELLULE STAMINALI EMBRIONALI Massa interna della blastocisti nello stadio pre-impianto; tessuti embrionali e fetali

CELLULE STAMINALI ADULTE Cellule indifferenziate allinterno di un contesto tissutale specializzato MULTIPOTENTI: maturano in diverse vie differenziative, ma entro lo stesso tessuto (es. cell. ematopoietiche) UNIPOTENTI: conservano capacit di autorinnovamento ma differenziano verso ununica linea cellulare

PLURIPOTENTI: originano tutti i tipi di cellule che si sviluppano nellembrione (> 200 cell diverse nei mammiferi)

SVILUPPO
Processo che porta lo zigote ad accrescersi, differenziarsi e acquisire le caratteristiche della specie cui appartiene ossia attraverso il quale le cellule si specializzano e si organizzano in un organismo complesso. DETERMINAZIONE CELLULARE (espressione di specifici schemi di attivit genetica), cell determina la linea di sviluppo per le discendenti delimitazione destino finale DIFFERENZIAMENTO CELLULARE (assumere aspetto e funzioni caratteristiche e specializzate; +/irreversibilmente), ultima tappa dello sviluppo

MORFOGENESI e ORGANOGENESI (organizzazione nello spazio in strutture 3D riconoscibili; sviluppo della forma)

SVILUPPO EMBRIONALE -1FECONDAZIONE zigote Ammasso compatto di cellule, dette blastomeri, 8 16 32/64 cellule secondo la specie SEGMENTAZIONE Morula

Blastula o Struttura sferica e cava: Blastocisti - Trofoblasto (epitelio esterno) - Massa cell interna o nodo embrionale (raggruppamento di cellule ad una estremit della cavit) - Blastocele: cavit, posta in posizione centrale o laterale secondo la specie (dipende in genere dalla presenza o meno di tuorlo)

SVILUPPO EMBRIONALE -2 GASTRULAZIONE movimenti che portano alla formazione foglietti embrionali e loro organizzazione 3D si determinano gli assi corporei Ectoderma tess. nervoso, pelle, creste neurali Mesoderma sangue, connettivo, cartilagini, muscoli, ossa, tess. vascolare Endoderma rivestimenti epiteliali degli organi interni NEURULAZIONE Formazione tubo neurale e tronco encefalico (encefalo primitivo) MORFOGENESI E ORGANOGENESI

STABILITA SVILUPPO EMBRIONALE DIPENDE DA:


DETERMINAZIONE: Regione DETERMINATA quando il suo destino fissato a tal punto che essa pu svilupparsi in una certa direzione anche indipendentemente dal suo normale contesto embrionale (si differenzia in accordo alla sua posizione originale anche se trapiantata in altra sede). DETERMINANTI CITOPLASMATICI: molecole con potenziale morfogenetico o differenziativo localizzate in modo asimmetrico nel citoplasma (in genere sotto forma di gradiente gi nellovulo) e distribuite in modo diseguale tra le cellule figlie dopo una mitosi. Si ha divisione senza accrescimento cellulare. INDUZIONE: interazione/comunicazione a corto raggio tra gruppi di cellule diverse. Un gruppo di cellule, mediante produzione di segnali specifici, controlla forma, destino o livello di proliferazione di un altro gruppo di cellule (COMPETENTI) che producono fattori permissivi per rispondere a tali segnali Determinanti cellulari e segnali di induzione sono le informazioni molecolari che controllano la definizione dei piani organizzativi dell'embrione (note nel loro insieme come informazioni posizionali). Tali informazioni suggeriscono a ciascuna cellula la sua localizzazione rispetto agli assi corporei e alle cellule adiacenti e determinano il modo in cui questa cellula e la sua discendenza risponderanno ai segnali molecolari successivi.

REGOLAZIONE ESPRESSIONE GENICA


ESPRESSIONE GENICA DIFFERENZIALE molecole informazionali che attivano un certo programma differenziativo effetto: modificazioni stabili della cromatina associate a un certo progr. diff. PATTERN ATTIVITA GENETICA VIENE TRASMESSO ALLE CELLULE FIGLIE Espressione continua di proteine regolatrici Preservato preciso pattern di geni attivi e repressi attraverso modifiche epigenetiche (cambiamenti stabili della cromatina che cambiano la funzione genica senza variarne la sequenza nucleotica) AZIONE COMBINATA di fattori trascrizione + e che legano regioni geniche regolatorie Accessibilit cromatina Presenza altri fattori trascrizione Disponibilit proteine che modificano cromatina Modifiche post-traduzionali nei fattori di trascrizione

MODIFICHE EPIGENETICHE
Diverse da un tipo cellulare a un altro (impronta-memoria della storia ontogenetica di ogni cellula) Sono trasmissibili durante la mitosi Profondamente cambiate durante il differenziamento in concomitanza con accensione e spegnimento progressivo di gruppi di geni

METILAZIONE DNA e MODIFICHE CODICE ISTONICO

RIPROGRAMMAZIONE NUCLEARE
riprogrammazione dello stato di epigenesi dei genomi parentali che avviene dopo la fecondazione: si recupera la TOTIPOTENZA x demetilazione Durante lo sviluppo si ha una lenta e progressiva rimetilazione

GENI IMPRINTED mantengono le modifche epigenetiche introdotte durante la gametogenesi e non subiscono la riprogrammazione = trascrizione della sola copia paterna (ip) o materna (im) di alcuni geni ( solo embrioni nati dalla fusione di genomi di sessi diversi possono svilupparsi) Pattern di metilazione completamente cancellato durante la gametogenesi Gameti = cellule altamente differenziate, DNA altamente metilato (monopotenti, unica funzione)

ORGANISMI MODELLO - 1
Sviluppo Drosophila melanogaster Determinanti citoplasmatici/morfogeni e definizione degli assi corporei Geni dell effetto materno: organizzano la struttura dell'uovo, stabiliscono la polarit antero-posteriore dell'uovo (noti anche come geni della polarit dell'uovo) e sono coinvolti nello stabilire la polarit anteroposteriore e dorso-ventrale dell'embrione. Agiscono solo nei primi stadi di sviluppo e per un periodo breve finch non inizia la trascrizione dei nuclei dell'embrione. Codificano per i determinanti citoplasmatici o morfogeni Geni di segmentazione: determinano l'organizzazione di base, il posizionamento e il funzionamento cefalo-caudale dei segmenti larvali; regolano e determinano la formazione dei dischi imaginali. Si raggruppano in tre classi di geni che si attivano sequenzialmente: 1) Gap: interpretano l'informazione materna in senso antero-posteriore e cominciano ad organizzare i segmenti larvali in una regione anteriore, una intermedia e una posteriore; nei mutanti si osserva la scomparsa di uno o pi segmenti

ORGANISMI MODELLO - 2
2) Pair-rule: agiscono sulla formazione di tutti i segmenti larvali; una loro mutazione distrugge i segmenti pari o dispari, producendo una larva con met del numero normale di segmenti 3) Segment-polarity: specificano quale struttura o parte del corpo dovr derivare da quel segmento, una loro mutazione produce segmenti in cui manca una parte che sostituita dall'immagine speculare della rimanente Geni Omeotici: controllano la definizione dei piani organizzativi nelle fasi avanzate dello sviluppo embrionale della larva e nell'adulto; specificano e portano a termine il piano di sviluppo di ciascun segmento determinando il suo differenziamento. Homeobox (180 bp) e omeodomini (60 aa); Corrispondenza con i geni HOX (= geni contenenti homeobox)

Sviluppo di Caenorhabditis elegans (Mus musculus) Topi chimerici

Cenni sviluppo Arabidopsis Thaliana

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