Sei sulla pagina 1di 12

IGIENE DELLALIMENTAZIONE

Si soliti dire che mangiare importante. In effetti questa azione quotidiana molto pi che importante: essenziale per il mantenimento in vita del nostro organismo. Lessere vivente ha infatti bisogno di introdurre regolarmente sostanze provenienti dal mondo esterno. Queste sostanze rese disponibili dalla digestione entrano a far parte dellorganismo e vengono utilizzate per garantire le funzioni vitali. Qualsiasi nostra azione compreso respirare e dormire necessita infatti di una certa quantit! di energia: se non introducessimo periodicamente "carburante# il nostro organismo esaurirebbe le riserve e andrebbe incontro ad un processo di decadimento organico che culminerebbe con la morte biologica. $a se mangiare importante per continuare a vivere mangiare bene essenziale per continuare a vivere in modo efficiente. Il nostro sistema culturale pubblicizza sempre pi il fisico in forma come simbolo di benessere e di realizzazione personale. Se ci% importante non va dimenticato che il problema alimentare non certo solo un problema estetico: unalimentazione errata o scorretta alla base di numerosi danni epatici cardiaci e circolatori che oggi incidono sulla buona efficienza fisica della popolazione delle societ! evolute. &limentarsi correttamente prima di tutto una necessit! per mantenersi in salute. &ffinch' l(alimentazione possa essere considerata sana e corretta deve possedere tre caratteristiche: deve essere varia bilanciata ed equilibrata.

L&LI$)*+&,I-*) .)/) )SS)0) /&0I&


Se tutti gli alimenti fossero uguali si potrebbe vivere nutrendosi con un unico alimento invece cos1 non perch' i cibi hanno composizioni differenti. Il problema dellalimentazione non solo quindi relativo alla quantit! di cibo ingerito bens1 anche alla qualit del cibo stesso. -gni alimento costituito da dieci o pi componenti chimici essenziali chiamati principi nutritivi che agiscono sullorganismo esercitando tre funzioni fondamentali: "costruttrice#o plastica energetica equilibratrice2regolatrice2protettiva. Questi principi sono le proteine 3protidi4 i grassi 3lipidi4 i carboidrati 3glicidi4 3$&50-*6+0I)*+I4 le vitamine i sali minerali e lacqua 3$I50-*6+0I)*+I4. )sercitano una funzione costruttrice: le proteine costituenti essenziali di tutti i tessuti7 i grassi costituenti anchessi dei tessuti7 i minerali costituenti fondamentali delle ossa e dei denti7 lacqua presente in tutte le cellule. )sercitano una funzione energetica: i carboidrati 3forniscono energia di rapida e immediata utilizzazione4 i grassi 3riserve energetiche di lenta utilizzazione4 e in misura minore le proteine 3forniscono energia soprattutto in mancanza di carboidrati e grassi4 sono i combustibili che combinandosi con lossigeno forniscono lenergia necessaria per svolgere qualunque attivit!. 1

)sercitano una funzione equilibratrice regolatrice e protettiva: le vitamine 3indispensabili per i processi vitali svolgono anche funzione antinfettiva47 i sali minerali 3indispensabili nei processi metabolici47 l acqua assicura lequilibrio termico e idrosalino consente lassorbimento e lutilizzazione dei principi nutritivi favorisce leliminazione dei prodotti di rifiuto.

I CARBOIDRATI
I carboidrati o glucidi forniscono all(organismo energia di rapido utilizzo e sono indispensabili per il buon funzionamento del cervello e del sistema nervoso in senso lato. .al punto di vista chimico sono composti da carbonio idrogeno e ossigeno e in base alla loro struttura si dividono in semplici e complessi. I carboidrati semplici si dividono in monosaccaridi e disaccaridi. I m n !accari"i sono zuccheri semplici facilmente utilizzabili come fonte energetica. &ppartengono a questa categoria il glucosio 3principale zucchero del sangue4 il fruttosio e il galattosio e si trovano nel miele e in alcune verdure. I "i!accari"i sono formati da coppie di monosaccaridi. 8rima di poter essere utilizzati come fonte energetica devono essere digeriti. Sono disaccaridi il lattosio il maltosio il saccarosio 3comune zucchero da tavola4. I carboidrati complessi comprendono l(amido e la cellulosa. L( ami" una delle principali fonti da cui il nostro organismo trae i carboidrati per utilizzarli nel metabolismo cellulare. La cellul !a un polisaccaride molto diffuso nel mondo vegetale in quanto sostanza di sostegno delle piante. )( uno dei componenti delle fibre alimentari e non venendo digerita non pu% essere fonte di energia ma rappresentando una massa inerte stimola la funzione intestinale. I carboidrati complessi sono contenuti nella farina nel riso nel mais nei cereali nei legumi e nei tuberi. I carboidrati semplici entrano velocemente in circolo e forniscono una rapida spinta energetica che per% si esaurisce velocemente. Quelli complessi necessitano di tempi pi lunghi per essere assorbiti per cui rilasciano energia pi lentamente ma per un periodo pi lungo. La fonte energetica direttamente utilizzabile dall(organismo il #luc !i . )sso presente in tutte le cellule per essere prontamente utilizzato. Il glucosio non utilizzato viene trasformato in #lic #en 3glucide complesso4 ed immagazzinato nei muscoli 3circa 9:: g4 e nel fegato 3circa ;: g4. Il $e#at regola il livello del glucosio nel sangue 3glicemia4. Quando il livello glicemico si abbassa 3ipoglicemia4 il fegato demolisce alcune molecole di glicogeno epatico. 5on questa azione mette a disposizione la propria riserva di glucosio che poi viene trasportata ai muscoli e al cervello tramite il sangue. Quando la quantit! di glucosio nel sangue si alza 3iperglicemia4 il fegato riassorbe glucosio attraverso l(azione di un ormone chiamato in!ulina trasformandolo in glicogeno di riserva. Il glucosio captato dai mu!c li scheletrici e dai tessuti viene utilizzato a scopo energetico o se in abbondanza immagazzinato come glicogeno. Quando le riserve di

glicogeno sono sature viene trasformato in grasso e immagazzinato nelle cellule adipose. 6n grammo di zuccheri fornisce < =cal e la percentuale della quota calorica giornaliera che deve essere fornita dai carboidrati tra i >:? e i @>?.

I LI%IDI
I lipidi o grassi forniscono all(organismo energia in forma concentrata: A g B ; =cal. Sono sostanze organiche insolubili in acqua e svolgono diverse funzioni: fungono da riserva energetica sono componenti essenziali della membrana cellulare di tutti i tessuti intervengono nella formazione di sostanze regolatrici del sistema cardiovascolare della coagulazione del sangue della funzione renale di parte del sistema immunitario veicolano le vitamine liposolubili 3& . ) C4 separano e proteggono gli organi interni e fungono da isolante termico. In base alla loro struttura chimica si dividono in tre gruppi. Aci"i #ra!!i !aturi. Sono presenti in grandi quantit! soprattutto nei grassi di origine animale ma anche in alcuni di origine vegetale 3es. olio di cocco4. 6na corretta assunzione di grassi saturi non dovrebbe superare il A:? del totale dei grassi per evitare di introdurre eccessive quantit! di c le!ter l . Il colesterolo indispensabile in alcuni processi che avvengono nell(organismo ma se presente in concentrazione eccessiva nel sangue pu% provocare patologie arteriose. Aci"i #ra!!i m n in!aturi& Sono presenti soprattutto nei grassi di origine vegetale 3olio d(oliva di arachide di colza4. Aci"i #ra!!i p lin!aturi. Sono contenuti soprattutto negli oli di origine vegetale 3di girasole di soia di mais4. Se preponderanti rispetto ai grassi saturi aiutano a controllare il tasso di colesterolo nel sangue. Il fabbisogno quotidiano di grassi nell(adulto di D g per =g di peso corporeo. Quello del bambino molto pi elevato: dai E ai 9 g al giorno per ogni =g di peso. +ali valori variano in relazione all(attivit! fisica svolta e al clima in cui si vive 3le alte temperature richiedono un minor apporto di grassi4. 6na corretta alimentazione prevede un aumento del consumo di frutta verdura pane pasta e legumi secchi7 la preferenza per cotture al vapore al microonde alla griglia che limitano l(aggiunta di altri grassi ad alimenti gi! ricchi di tali sostanze. Quindi per valutare la quantit! di grassi introdotti necessario calcolare la quantit! di grasso "invisibile# contenuto negli alimenti ma anche il grasso utilizzato nella preparazione delle pietanze. I grassi svolgono comunque un ruolo importante nell(alimentazione dello sportivo sia come materiale di riserva sia come materiale plastico ed energetico. La percentuale di lipidi rappresenta circa il 9:? del regime alimentare anche se chi deve gareggiare deve evitare il consumo di grassi soprattutto cotti alla vigilia e nel giorno della competizione e deve mantenere costantemente il peso sotto controllo. 3

LE %ROTEINE
Le proteine o protidi sono composti chimici complessi parte essenziale di tutte le cellule viventi animali e vegetali. 8er l(organismo rappresentano l(unica fonte di azoto pur contenendo anche carbonio idrogeno e ossigeno. La perdita di proteine nel corpo umano costante e ha luogo sia a livello dell(epidermide 3le cui cellule si sfaldano e si rinnovano continuamente4 sia a livello del sistema digerente e della vescica. )ssa anche una conseguenza del graduale logoramento di altri tessuti e le proteine perse richiedono tutte una pronta sostituzione. L(organismo pu% utilizzare le proteine grazie alla funzione svolta dall(apparato digerente che scompone le sostanze proteiche derivanti dagli alimenti mediante gli enzimi contenuti nel succo digestivo dello stomaco e dell(intestino tenue sino a ridurle ai loro componenti essenziali gli aminoacidi 3&&4. Questi ricomposti in combinazioni diverse originano nuove proteine quelle che costituiscono i vari tessuti dell(organismo. In natura esistono centinaia di aminoacidi e ne vengono scoperti continuamente di nuovi. .i questi solo venti sono utilizzati per la sintesi proteica7 una parte di questi possono essere prodotti dall(organismo 3nel fegato4 invece nove devono essere necessariamente introdotti gi! preformati con le proteine di origine animale in quanto il corpo non in grado di fabbricarli. Questi ultimi vengono definiti aminoacidi essenziali e per garantirne un giusto apporto necessario avere un(alimentazione variata contenente proteine animali di diversa provenienza 3carne pesce pollame uova latte e formaggi4. In base alla loro origine le proteine sono classificate in animali o vegetali e si presentano variamente mescolate negli alimenti. Quelle animali per la loro affinit! con i tessuti umani in relazione alla composizione di aminoacidi vengono definite ad alto valore biologico 3grado di utilit! di una proteina4 le altre a basso valore biologico. )ntrambi i tipi di proteine hanno la propriet! di essere complementari fra loro se combinati in modo opportuno. 8er esempio il valore biologico dei cereali aumenta se vengono abbinati ai legumi. 8er le persone sedentarie il fabbisogno proteico giornaliero di A g di proteine per ogni chilo di peso corporeo anche se questo valore cambia in relazione a diversi fattori quali l(et! 3per il lattante di < g per =g di peso per l(adolescente di E4 il sesso 3la donna in gravidanza necessita di E g4 il tipo di attivit! svolta e il rapporto tra massa magra e massa grassa. 8er esempio nello sportivo nel periodo di preparazione per l(accrescimento della massa muscolare l(apporto proteico pu% raggiungere i E g per =g di peso. Infatti il tipo di attivit! svolta specie quella ad alta intensit! accelera sia i processi di costruzione muscolare sia il logoramento e la distruzione delle fibre. 8er contro introduzioni proteiche superiori portate avanti per pi tempo possono sovraccaricare il lavoro di fegato e reni con conseguenze anche gravi. &nche regimi

alimentari troppo restrittivi sono nocivi in quanto l(organismo utilizza le proteine per la produzione di energia intaccando la struttura fisica ottimale. /iceversa stato notato che se si segue per un periodo di tempo limitato un regime alimentare iperproteico 3sotto una guida medica4 che contribuisce a diminuire la ritenzione idrica e ad innalzare il metabolismo generale si pu% favorire il dimagrimento rispettando la massa magra. La percentuale giornaliera di proteine da assumere in relazione agli altri macronutrienti 3cio lipidi e glucidi4 varia tra il AE? e il A>?.

LE 'ITAMINE
Le vitamine sono micronutrienti essenziali per il funzionamento dell(organismo. *on forniscono energia ma svolgono un(importante funzione protettiva e regolatrice intervenendo in tutte le reazioni organiche con funzione di controllo delle attivit! biochimiche. Fanno inoltre importanza fondamentale nel metabolismo dei grassi e dei carboidrati. *on sono tutte sintetizzabili dall(organismo e devono quindi essere introdotte con l(alimentazione. I"r ! lubili& 5omprendono le vitamine del gruppo G la vitamina 5 e l(acido folico. 8artecipano al metabolismo energetico dei nutrienti calorici ma anche alla sintesi degli ormoni e di sostanze regolatrici del sistema nervoso. *on possono essere accumulate e un sovradosaggio eliminato con le urine sovraccaricando il lavoro dei reni. Lip ! lubili& Sono la vitamina & . ) C. Sono assimilabili attraverso i lipidi e possono essere accumulate nei grassi di deposito dell(organismo. Il fabbisogno giornaliero garantito da una dieta equilibrata. 6n sovradosaggio da parte di atleti o sportivi dilettanti appare ingiustificato mentre una carenza pu% provocare diverse malattie come ad esempio lo scorbuto per la carenza di vitamina 5 e il rachitismo per la carenza di vitamina ..

I (ALI MINERALI
Sono elementi importanti per la regolazione delle reazioni biochimiche dell(organismo. Intervengono negli scambi di sostanze tra le cellule del sangue e le cellule del corpo e nel mantenimento dell(equilibrio idrosalino. Fanno anche funzione di sostegno partecipando alla costituzione di ossa muscoli e di molecole essenziali come l(emoglobina e la mioglobina. Sono assunti prevalentemente con acqua frutta e verdura e vengono assorbiti a livello intestinale. .evono essere introdotti giornalmente con la dieta per far fronte alla loro perdita attraverso la sudorazione. 8er una normale attivit! fisica l(apporto di sali minerali garantito da una normale dieta bilanciata. )( sufficiente assumere acqua per far fronte alla perdita di liquidi conseguente alla sudorazione.

L)AC*+A
+utti gli alimenti sono costituiti mediamente per il H:? di acqua. Il fabbisogno giornaliero di E > litri al giorno da assumere sia attraverso gli alimenti sia con le bevande. La necessit! dacqua aumenta a seconda del clima e delle attivit! svolte. Il livello dacqua nei tessuti diminuisce con let!: nel neonato dellI>? nellanziano del@:?. 6na corretta assunzione di liquidi deve tener conto del rapporto idrico e alimentare: con lapporto calorico deve aumentare anche quello idrico. *egli anni JH: era comune consigliare di resistere alla sete e bere il meno possibile durante lattivit! sportiva. Si era diffusa lidea che lacqua interferisse con la prestazione quando lo sport non si era imposto allattenzione della scienza medica imperavano le abitudini pi strane e ogni tecnico decideva in modo del tutto personale. -ggi invece che le conoscenze scientifiche sono applicate al raggiungimento della prestazione ottimale si insegna allo sportivo che bisogna cominciare a bere prima di sentire lo stimolo della sete perch' quando esso giunge vuol dire che il corpo gi! allinizio del processo di disidratazione. .urante lo sforzo fisico il lavoro muscolare fa aumentare la temperatura corporea. La temperatura continuerebbe a salire se non si incominciasse a sudare. 5ompito essenziale del sudore dunque quello di "sistema di raffreddamento#. $a il sudore principalmente acqua e la perdita durante uno sforzo prolungato pu% essere importante: da D litro fino a due litriKora a seconda dellintensit! dello sforzo e dellallenamento dellatleta. Questa perdita va reintegrata se possibile subito negli intervalli della gara o al pi tardi al termine della stessa. Sono superflui gli integratori salini: se lalimentazione corretta e si apporta la giusta quantit! di liquidi risulta sufficiente.

L&LI$)*+&,I-*) .)/) )SS)0) )Q6ILIG0&+&


Gisogna assumere in modo equilibrato tutti i principi nutritivi. Stabilita la quantit! di =ilocalorie necessaria alla giornata2tipo il A:?devono provenire dalle pr teine il 9:? dai #ra!!i il restante @:? dai carb i"rati.

L&LI$)*+&,I-*) .)/) )SS)0) GIL&*5I&+&


.ato che tutta lenergia di cui dispongono gli esseri viventi deriva dallenergia chimica contenuta negli alimenti per poter stabilire quanta energia quotidiana va introdotta 3fabbisogno alimentare4 occorre innanzi tutto conoscere quanto viene consumato. Questo importante perch' un eccesso di energia potenziale pone il problema dellaccumulo delle riserve che sfocia nel "soprappeso#. Il conteggio che organizza "entrate# e "uscite# energetiche prende il nome di bilanci ener#etic & 8er quanto riguarda le "uscite# il calcolo pu% essere realizzato dal vivo 6

con una serie di test sperimentali oppure utilizzando le tabelle "ei c n!umi. &nche per quanto riguarda le "entrate# possibile utilizzare delle tabelle "iet l #ic,e. &ffinch' il bilancio tra entrate e uscite si possa realizzare stato necessario costruire ununit! di misura comune e numerica attraverso la quale esprimere lenergia biochimica. Questa unit! di misura la -il cal ria ed riferimento sia per lenergia consumata ogni ora 3-cal. ra4 sia per lenergia introdotta con gli alimenti 3 -cal./00 # "i ! !tan1a in#erita4. Lacendo il calcolo del proprio bilanci ener#etic possibile definire specificamente per ogni soggetto la quantit! di =ilocalorie necessaria per la giornata2tipo.

Metab li!m ba!ale e $abbi! #n cal ric


8er determinare il fabbisogno calorico bisogna innanzitutto individuare il proprio metab li!m ba!ale 3quantit! di calorie consumate per garantire il funzionamento dell(organismo e mantenere la temperatura corporea4. Il metabolismo basale condizionato da alcune varianti: sesso et! composizione corporea 3rapporto tra massa magra e massa grassa4 attivit! fisica lavorativa eKo sportiva svolta clima stati di salute particolari. .eve essere calcolato in condizioni di riposo e a una temperatura di E:M oppure con diversi metodi tra cui quello in relazione al peso. Secondo questo sistema si deve effettuare il seguente calcolo: 3A =cal N =g di peso4 N E< ore. )s. un ragazzo pesa @> =g quindi il suo $G : 3A N @>4 N E< B A>@: =cal 8er le donne il valore va moltiplicato per il coefficiente : I>. )s. una ragazza pese >> =g quindi il suo $G : 3A N >>4 N E< N : I> B AAEE =cal 8er determinare il $abbi! #n ener#etic t tale necessario sommare il $G pi il dispendio energetico relativo alle varie attivit! svolte nella giornata. Quindi il fabbisogno energetico sar! in relazione all(entit! del carico di lavoro che potr! essere sedentario 3$G O E:?4 moderato 3$G O <:?4 intenso 3$G O @:?4 pesantissimo 3$G O I:?4. Se la ragazza dell(esempio precedente svolgesse un lavoro sedentario il suo fabbisogno risulterebbe: AAEE O E:? B A9<@ =cal. Se a questo si aggiunge una seduta di allenamento di nuoto di A ora 3che prevede un dispendio energetico di <E: =cal4 il suo fabbisogno giornaliera sar! di A9<@ O <E: B AH@@ =cal.

IL %E(O COR%OREO
8er verificare se l(apporto calorico giornaliero corretto bene controllare almeno una volta al mese il proprio peso. Se siamo in sovrappeso significa che introduciamo pi calorie di quelle che bruciamo. Le calorie in eccesso si accumulano sotto forma di tessuto adiposo in alcuni punti del nostro corpo 3fianchi tronco cosce ecc.4 e costituiscono una riserva energetica importante. Se il grasso in eccesso poco si parla di sovrappeso se rilevante si parla di obesit!. 7

)siste anche il problema inverso all(obesit! cio l(eccessiva magrezza che porta ad un costante deperimento organico. Sia l(eccessiva magrezza che l(obesit! possono provocare gravi problemi di salute. 8er valutare se il proprio peso rientra nei limiti o se ne discosta si usa l( in"ice "i ma!!a c rp rea 3I$5 B pKhE4 che mette in relazione la statura e il peso dell(individuo ma anche delle tabelle standardizzate. Il limite di questi metodi che non considerano il rapporto fra massa magra 3muscoli tendini ossa legamenti organi interni4 e massa grassa 3grasso sottocutaneo e viscerale4. Infatti un individuo muscoloso pu% pesare anche 9:? in pi rispetto al peso ideale standardizzato pur avendo una bassa percentuale di grasso.

ALIMENTAZIONE E (%ORT
L attivit! fisica praticata con regolarit! ha effetti benefici7 una forma di prevenzione delle malattie cardiovascolari e dellobesit! e un efficace rimedio contro lipertensione e lo stress. -gni tipo di esercizio fisico sviluppa nel nostro corpo qualit! come la resistenza la velocit! la coordinazione. &nche se il dilettante non in grado di svolgere tutte le attivit! per uno sviluppo completo e armonico pu% comunque mirare a mantenere una buona forma fisica di base dando preferenza al Pogging al nuoto o alla bicicletta. 8raticare queste attivit! per mezzora unora per tre volte alla settimana una buona abitudine. Lalimentazione un fattore di fondamentale importanza per chiunque in modo particolare per chi pratica sport sia saltuariamente sia per chi lo pratica a livello agonistico. $angiare m "eratamente e in modo vari dando la preferenza ad alimenti ricchi di fibre e alla verdura fresca limitare lingestione di grassi e calorie tenere sempre presente la propria nece!!it cal rica giornaliera sono norme che dovrebbero seguire tutti in particolar modo gli sportivi. Lo sportivo dovr! adeguare le proprie abitudini alimentari in funzione dello sport praticato fin dal periodo precedente linizio degli allenamenti per poter raggiungere il regime calorico personale. & un subitaneo calo di peso nella prima fase dellallenamento seguir! il peso fisiologico stabile indice di raggiunto equilibrio tra consumo energetico e alimentazione. .evono essere previsti tre pasti principali e due spuntini. *essun pasto deve risultare troppo pesante e la cena deve essere consumata almeno tre re prima di dormire. .evono intercorrere tre ore anche tra il pasto e linizio dellattivit! fisica. +enendo presente che occorrono tt re prima che un alimento ingerito si trasformi in energia 3gli zuccheri hanno un tempo di utilizzazione rapido dai 9: ai @: minuti4 buona norma evitare di superalimentarsi poco prima della gara ed controindicato il consumo smodato di zuccheri nellimminenza della gara. La dieta quotidiana dello sportivo "eve e!!ere !emplice: legumi e verdure pane integrale niente salse e intingoli carne e pesce tre o quattro volte alla settimana alternati a formaggio fresco e uova7 tutto nei quantitativi appropriati affinch' il 8

soggetto non si alzi da tavola del tutto sazio. ) nel primo periodo di allenamento 3preparazione atletica per incrementare la massa muscolare4 che si possono leggermente incrementare le proteine a discapito dei grassi. 5on questi accorgimenti si mira alleliminazione del tessuto adiposo e allincremento della massa muscolare. 8er quanto riguarda lapporto proteico la dieta in generale e dello sportivo in particolare deve prevedere lassunzione nellarco di una settimana di: 9 volte carne 9 volte pesce 9 volte legumi 9 volte formaggio E volte uovo7 sia a pranzo sia a cena un piatto di insalata o verdura. Quindi a pranzo e a cena devono essere presenti tutti i principi nutritivi per questo saranno assunti sempre i carboidrati 3pasta riso ecc.4 un tipo di proteine 3carne pesce ecc4 e verdura. La frutta preferibile assumerla durante gli spuntini. ) da alcuni anni che vengono reclamizzati per gli sportivi dei prodotti integratori salini ed energetici. Il loro uso superfluo perch' se lalimentazione corretta e si introducono le giuste quantit! di liquidi per ripristinare lequilibrio idrico e salino non necessario integrare ulteriormente. Lalimentazione dellatleta deve adeguarsi alle necessit! che lorganismo avverte nelle varie fasi dellattivit! sportiva. Lapporto calorico aumenta e varia da sport a sport da periodo a periodo di allenamento secondo le condizioni ambientali. *ella cena del giorno prima della gara il pasto sar! leggero e digeribile7 la colazione del giorno della gara sar! digeribile ed energetica7 nel caso la gara fosse di pomeriggio il pranzo dovr! essere costituito da carboidrati e verdura digeribile ed energetico7 il pasto seguente la gara comunque dovr! essere leggero e digeribile per non affaticare ulteriormente lorganismo.

I DI(T+RBI DELLALIMENTAZIONE ANORE((IA E B+LIMIA


*egli ultimi anni le patologie alimentari di anoressia e bulimia sono salite a livelli tali da costituire un fattore di allarme sociale. Le attuali generazioni di giovani sono forse particolarmente esposte rispetto a quelle precedenti a causa di una confusione di ruoli e di valori. Spesso difficile conciliare i modelli acquisiti e gli ideali di riferimento con le relazioni che si instaurano con il mondo esterno. Questo confronto pu% divenire problematico e provocare disturbi dellequilibrio psichico e successivamente fisico. *on a caso le patologie relative ai disturbi alimentari sembrano colpire soprattutto le donne oggetto di aspettative e di attribuzioni di ruoli profondamente modificati dallaccelerazione dei processi sociali che riduce i tempi della trasformazione culturale. *ei soggetti predisposti la difficolt! di controllo di questi meccanismi di regolazione sociale e le tensioni psichiche e relazionali vengono trasposte attraverso un processo di somatizzazione in un comportamento problematico col cibo oggettivando il problema psichico in uno fisico.

) indicativo che tali patologie siano praticamente sconosciute al di fuori del mondo occidentale nel quale invece si sono affermate sin dagli anni 5inquanta. Qli studi sullanoressia e bulimia pongono laccento sullesigenza che questi soggetti manifestano di controllare i processi dinterazione sociale e di esercitare un potere. 8er questi soggetti il controllo avviene attraverso il cibo. La patologia inizialmente vissuta come espediente come soluzione difensiva per gestire le situazioni difficili. Qli studi pi accreditati sullargomento testimoniano che la necessit! di acquisire unimmagine accettata e condivisa lespressione di una sofferenza che si trasforma in un fallimento quotidiano che si reitera continuamente e giornalmente: dai sensi di colpa che derivano dallassumere comportamenti sbagliati alla sofferenza nel momento in cui invece tali comportamenti non vengono adottati. Questo meccanismo determinerebbe la diminuzione del rispetto del s' dellautostima e dellamor proprio che costituiscono alcuni fattori scatenanti della malattia. Lanoressia e la bulimia sono definite patologie nervose la cui trattazione investe il campo sociologico psicologico terapeutico interessando un ampio numero di contesti della vita del soggetto7 tra questi le problematiche familiari sono importantissime. I fattori individuati in grado di determinare a distanza di tempo una sindrome alimentare sono: a4 la bassa autostima7 b4 le difficolt! interpersonali7 c4 la tendenza a somatizzare7 d4 il perfezionismo7 e4 linsoddisfazione per il proprio corpo7 f4 il conseguente desiderio di magrezza7 g4 la tendenza a seguire diete ipocaloriche. 8roprio labuso di diete ipocaloriche pubblicizzate ovunque sembra rappresentare il fattore di maggior incidenza nel determinare linstaurarsi di patologie alimentari. La diagnosi dei disturbi alimentari si basa su una ricognizione descrittiva di alcuni sintomi. Lanoressia e la bulimia pur essendo due patologie distinte sia per la diversa causalit! dalla quale scaturiscono sia per il differente approccio terapeutico che richiedono mostrano dei tratti comuni in ordine alla sintomatologia allo stimolo iniziale e ai conseguenti comportamenti. Sostanzialmente il tratto in comune rappresentato dalla fobia di ingrassare. Questa si esplica per quanto riguarda lanoressia attraverso la sottonutrizione e per la bulimia attraverso quelle che vengono definite "abbuffate compulsive# date cio dallirrefrenabile bisogno di mangiare e seguite da forme di compenso 3vomito autoindotto abuso di lassativi ecc.4. Se per lanoressia il risultato sullimmagine corporea si dimostra molto evidente per la bulimia non comportando questo disturbo unimmediata riduzione del peso corporeo leffetto risulta meno palese e tende a provocare la ripetizione dei comportamenti patologici dal momento che allapparenza questi non sembrano sortire gli effetti desiderati. Le caratteristiche che contraddistinguono l an re!!ia nerv !a sono: .rastica riduzione dellassunzione giornaliera di cibo accompagnata da vomito autoindotto e da uso di lassativi e diuretici 6n imponente effetto sul peso corporeo Limmagine corporea nettamente alterata R frequente una sintomatologia rilevante di tipo somatico 3amenorrea disturbi cutanei ecc.4 e comportamentale 3iperattivit! psicomotoria4 R spesso osservabile un distacco emozionale nei confronti del digiuno 10

5ompare prevalentemente tra i AE e i AI anni 5olpisce prevalentemente le donne Le caratteristiche che contraddistinguono la bulimia nerv !a sono: 8eriodi di diete rigide alternate a periodi di frequenti abbuffate spesso seguite da vomito autoindotto. 8articolare predilezione per alimenti calorici e dolci Scarso effetto sul peso corporeo. *elle fasi avanzate della patologia tendenza allincremento del peso. $olto frequente una tendenza alle grandi fluttuazioni Limmagine corporea nettamente alterata anche se in modo meno esasperato rispetto allanoressia Lrequente instabilit! nel tono dellumore impulsivit! assunzione episodica di stupefacenti ed alcolici 6n vissuto emozionale molto accentuato caratterizzato da ansia e depressione dopo ogni abbuffata 5ompare prevalentemente tra i A< e i EE anni 5olpisce prevalentemente le donne *ella quasi totalit! dei casi il sesso femminile mostra di essere pi esposto di quello maschile: sembra che su ogni A:: ragazze ritenute a rischio 3AE2E> anni4 I2A: manifestino un disturbo del comportamento alimentare. 8er ci% che riguarda il sesso maschile stata avanzata lipotesi che la minor incidenza rispetto alle donne sia dovuta al fatto che culturalmente i ragazzi sono portati a praticare maggiormente sport e attraverso leccessiva pratica mettono in atto un meccanismo equivalente a quello patologico femminile. Qli studi hanno rilevato unincidenza media dello : E2: 9? per quanto riguarda lanoressia e dellA? per quanto riguarda la bulimia. In base a questi studi si stima che in Italia pi di E>.::: soggetti di sesso femminile di et! compresa tra i A: e i 9< anni siano interessati ogni anno da anoressia7 la stima sale per la bulimia a oltre A::.::: casi. I risultati di studi compiuti tra gli anni >: e I: evidenziano il tendenziale aumento dellanoressia nervosa nel tempo in maniera sistematica e lineare. La mortalit! stabilita tra lo : e il E>? per lanoressia e tra lo : e il H? per la bulimia7 lesito favorevole per lanoressia risulta pi elevato rispetto a quello per la bulimia. R difficile stilare una stima precisa del fenomeno a causa della difficolt! di diagnosticare la patologia e per il fatto che non esistono in Italia centri specializzati per cui le pazienti si rivolgono a centri diversificati che non consentono una precisa raccolta dati. R interessante notare che il rischio maggiore nelle persone che svolgono professioni particolari: lanoressia si manifesta soprattutto tra le modelle le ballerine e le atlete che a causa della loro attivit! subiscono forti pressioni per il controllo del peso corporeo. Lanoressia spesso causa di disfunzioni dellipotalamo. *egli anoressici la pelle diventa molto secca specie quella delle mani aumenta la peluria i capelli diventano lanuginosi. I cambiamenti alimentari producono alterazioni a carico delle ghiandole 11

endocrine con un conseguente squilibrio ormonale che nelle donne provoca assenza o interruzione dellovulazione7 il flusso mestruale ricompare quando si verifica un aumento del A:? rispetto al peso che il soggetto aveva al momento della scomparsa delle mestruazioni. &nche la termoregolazione subisce modificazioni e spesso gli anoressici soffrono il freddo. *egli stadi iniziali dellanoressia i soggetti non presentano eccessiva stanchezza o debolezza e spesso sono ipertesi o svolgono intensa attivit! fisica. Quando la malattia raggiunge stadi pi avanzati si manifestano gravi disturbi dellapparato cardiaco 3bradicardia4 aumenta lipotermia sopraggiungono stanchezza e sfinimento. Quando la diminuzione del peso supera il 9:? circa del peso iniziale si ha il decesso. &nche nella bulimia si verificano alterazioni delle ghiandole endocrine inoltre si hanno squilibri cardiaci 3tachicardia aritmia4 e negli stadi pi avanzati si verifica la rottura dellesofago dello stomaco o del pancreas. Il >? dei soggetti che riescono a vincere questa malattia diventano obesi. *egli ultimi tempi i mass media hanno dato spazio a queste problematiche. Sarebbe per% opportuna una campagna di prevenzione da realizzare in modo particolare allinterno delle scuole vista limportanza e la vastit! del fenomeno.

12

Potrebbero piacerti anche