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Sete di Parola

a cura di www.qumran2.net

Lampada per i miei passi la tua parola, luce sul mio cammino
Salmo 118

23/2/2014 1/3/2014 VII Domenica del Tempo Ordinario Anno A

Van elo del iorno, commento e pre !iera

Domenica 23 febbraio 2014


" #al Van elo secondo $atteo
Amate i vostri nemici.
%n &uel tempo, 'es( disse ai suoi discepoli) A*ete inteso c!e +u detto) ,-cc!io per occ!io e dente per dente./ $a io *i dico di non oppor*i al mal*a io0 an1i, se uno ti d2 uno sc!ia++o sulla uancia destra, tu p3r i li anc!e l4altra, e a c!i *uole portarti in tri5unale e to lierti la tunica, tu lascia anc!e il mantello/ 6 se uno ti costrin er2 ad accompa narlo per un mi lio, tu con lui +anne due/ #a4 a c!i ti c!iede, e a c!i desidera da te un prestito non *oltare le spalle/ A*ete inteso c!e +u detto) ,Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico./ $a io *i dico) amate i *ostri nemici e pre ate per &uelli c!e *i perse uitano, a++inc!7 siate +i li del 8adre *ostro c!e nei cieli0 e li +a sor ere il suo sole sui catti*i e sui 5uoni, e +a pio*ere sui iusti e su li in iusti/ %n+atti, se amate &uelli c!e *i amano, &uale ricompensa ne a*ete9 :on +anno cos; anc!e i pu55licani9 6 se date il saluto soltanto ai *ostri +ratelli, c!e cosa +ate di straordinario9 :on +anno cos; anc!e i pa ani9 Voi, dun&ue, siate per+etti come per+etto il 8adre *ostro celeste/

5,38-48

SPUNTI DI RIFLESSIONE
"La perfezione non di questo mondo" dice noto il proverbio, per Ges chiede ai suoi discepoli di essere perfetti, cio di fare tutto, a imitazione del adre celeste, senza contrasti n! resistenze. "opo avere detto come comportarsi verso il fratello, il #i$nore incita i suoi discepoli a dare buona testimonianza anche di fronte al malva$io in azione e al male in atto. "irettamente si pu subire danno in vari modi% o per un oltra$$io fisico, o per una costrizione $iuridica o morale. &uello sarebbe il momento di rompere con la solidariet' e respin$ere l(assalto. )nvece Ges dice di "non opporsi...". 2

< don #aniele $uraro=

(approccio con il nemico per chi sta nella *hiesa per definizione il rapporto con il mondo e la sua mentalit'. Ges invita a non resistere alle pressioni dell(ambiente ostile, cio a non opporre violenza a violenza, pretesa a pretesa, intransi$enza a intransi$enza. Gli esempi che Ges sce$lie sono davvero forti. +enire colpiti sulla $uancia destra un(offesa $rave. +uol dire infatti ricevere un manrovescio che scarica sulla faccia la forza di un braccio esteso a percuotere. La causa in tribunale per impossessarsi del vestito fastidiosa e anche umiliante a motivo sia della

condanna pubblica che della spo$liazione conse$uente. La tunica infatti in indumento interno rispetto al mantello. ,n mi$lio cio mille passi era il percorso massimo consentito ad un fedele ebreo prima di infran$ere il riposo del sabato. er dimostrarsi $enerosi Ges autorizza a violare la le$$e, sebbene in un particolare formale. -tte$$iarsi come vuole Ges certo non si$nifica diventare complici del malva$io. .ssere remissivi verso chi ti vuol to$liere diverso che mettersi d(accordo per to$liere ad altri/ subire un sopruso il contrario che infli$$erlo e accompa$nare in un via$$io non vuol dire condividere la stessa mta. )l prestito poi un atto di $enerosit' buono in se stesso. "La *hiesa" dice il *oncilio +aticano secondo " al servizio dell(uomo, continuando l(opera di *risto il quale venuto nel mondo a rendere testimonianza alla verit', a salvare e non a condannare, a servire e non a essere servito." 0ale servizio si concretizza attraverso la metodolo$ia del dialo$o. " er quanto ci ri$uarda, il desiderio di stabilire un dialo$o che sia ispirato dal solo amore della verit' e condotto con la opportuna prudenza, non esclude nessuno% n! coloro che hanno il culto di alti valori umani, bench! non ne riconoscano ancora l(autore, n! coloro che si oppon$ono alla *hiesa e la perse$uitano in diverse maniere." Ges colpito dal servo del sommo sacerdote nel sinedrio non por$e l(altra $uancia, ma risponde calmo% "#e ho parlato male, dimostrami dov( il male. 1a se ho parlato bene, perch! mi percuoti2" "ialo$are con il mondo non comporta abdicare ai propri princip3, anzi consente di 8

approfondirli nella fedelt' all(ispirazione ori$inale. #otto un certo aspetto la *hiesa pu imparare dal mondo, quando i suoi valori diventati laici 4pensiamo ad esempio ai diritti dell(uomo5 le ven$ono rimandati indietro in maniera pi esi$ente% ma proprio allora tutti constatano che essi non funzionano se non innestati nella loro base vitale, ossia la fede. )l valore della solidariet' cristiano, la sua applicazione forzata $enera non pochi problemi. )l mondo approva i valori cristiani, solo che ad un certo punto si aspetta di ricevere invece che dare. 1anca quel sovrappi che viene dalla $razia. 6oi sappiamo che solo *risto ha pa$ato per tutti. er questo .$li pu invitare i suoi fedeli a farsi carico del peso a$$iuntivo, finch! tutti non capiranno che amore, pace, solidariet', condivisione, assistenza sociale ai biso$nosi sono scelte che solo un contesto cristiano pu convalidare. *( stato un periodo in cui la *hiesa ha sub7to violenza in senso fisico% fu al tempo delle persecuzioni e delle invasioni barbariche. "a quella prova la *hiesa come istituzione usci pi forte moralmente e anche pi ricca per le donazioni di chi prima la maltrattava. i di recente la *hiesa sub7 la confisca dei beni materiali ad opera di stati nazionali invadenti e rapaci. -nche da questa prova usc7 pi forte nel settore suo specifico, quello spirituale. "a un secolo a questa parte lo #tato ha preso il sopravvento nell(educazione e nelle cure sanitarie, e la *hiesa volentieri ha acconsentito. +alori cristiani estrapolati dal loro contesto sono impu$nati per sostenere rivendicazioni enormi, ben

sopra le possibilit' di una normale societ', eppure la *hiesa non pu rinne$are la loro forza sor$iva. La *hiesa non pu non riconoscersi nella rivendicazione di quei valori che lei stessa ha $enerato e volentieri ne promuove la concreta applicazione. 6ello stesso tempo essa non si stanca di annunciare che per attuarli veramente serve la spinta interiore che solo il #i$nore assicura. )l mondo desidera l(eccellenza che superiorit', *risto propone la

perfezione, cio la completa applicazione del suo messa$$io che non di questo mondo, ma pu essere in questo mondo, quando si fa spazio alla forza dello #pirito. *ompito dei cristiani favorire l(incremento del 9e$no di "io con una testimonianza senza esitazioni n! trascuratezze, lasciando allo stesso #i$nore il $iudizio finale sul come questa testimonianza sar' stata accolta e accettata.

PER LA PREGHIERA
Si nore 'es(, luce *era del mondo, ?isplendi in noi penetra la nostra *ita, risc!iara la nostra storia personale, scio li o ni 5uio e dirada o ni oscurit2 c!e ci a5ita/ Si nore risorto, parola di *ita sparsa nei solc!i di &uesta nostra storia, parola di speran1a seminata con a55ondan1a nello scorrere instanca5ile del tempo, entra in noi e rendi nuo*a la nostra esisten1a, +alla risplendere in 5ont2 e delicate11a/ Si nore della *ita, *i*i e risplendi in noi attra*ersa i nostri esti e dai nuo*e s+umature alla carit2/ Amen

<Suor $arian ela >asselli=

Luned 24 febbraio 2014


" #al Van elo secondo $arco
Credo, Signore; aiuta la mia incredulit.
%n &uel tempo, @'es(, 8ietro, 'iacomo e 'io*anni, scesero dal monteA e arri*ando presso i discepoli, *idero attorno a loro molta +olla e alcuni scri5i c!e discute*ano con loro/ 6 su5ito tutta la +olla, al *ederlo, +u presa da mera*i lia e corse a salutarlo/ 6d e li li interro B) #i c!e cosa discutete con loro9/ 6 dalla +olla uno li rispose) $aestro, !o portato da te mio +i lio, c!e !a uno spirito muto/ #o*un&ue lo a++erri, lo etta a terra ed e li sc!iuma, di ri na i denti e si irri idisce/ Co detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti/ 6 li allora disse loro) enera1ione incredulaD Eino a &uando sarB con *oi9 Eino a &uando do*rB sopportar*i9 8ortatelo da me/ 6 lielo portarono/ Alla *ista di 'es(, su5ito lo spirito scosse con con*ulsioni il ra a11o ed e li, caduto a terra, si rotola*a sc!iumando/ 'es( interro B il padre) #a &uanto tempo li accade &uesto9/ 6d e li rispose) #all4in+an1ia0 an1i, spesso lo !a 5uttato anc!e nel +uoco e nell4ac&ua per ucciderlo/ $a se tu puoi &ualcosa, a55i piet2 di noi e aiutaci/ 'es( li disse) Se tu puoiD >utto possi5ile per c!i crede/ %l padre del +anciullo rispose su5ito ad alta *oce) Fredo0 aiuta la mia incredulit2D/ Allora 'es(, *edendo accorrere la +olla, minacciB lo spirito impuro dicendo li) Spirito muto e sordo, io ti ordino, esci da lui e non *i rientrare pi(/ 'ridando, e scuotendolo +ortemente, usc;/ 6 il +anciullo di*entB come morto, sicc!7 molti dice*ano) G morto/ $a 'es( lo prese per mano, lo +ece al1are ed e li stette in piedi/ 6ntrato in casa, i suoi discepoli li domanda*ano in pri*ato) 8erc!7 noi non siamo riusciti a scacciarlo9/ 6d e li disse loro) Huesta specie di demBni non si puB scacciare in alcun modo, se non con la pre !iera/

9,14-29

SPUNTI DI RIFLESSIONE
#i sono le$$ermente montati la testa, i discepoli, ora che hanno capito che Ges il 1essia, ora che hanno accettato 425 la lo$ica della croce, ora che sono saliti sul 0abor e hanno visto la bellezza di "io sono pronti anche persino a fare i miracoli; )llusi. &uante volte anche noi, come loro;, <

<8aolo Furta1=

pensiamo di potere cambiare le cose ora che ci siamo convertiti, ora che, modestia a parte, siamo diventati umili servi del #i$nore... . invece no, la fi$uraccia che ne ricavano solo attenuata dalla stru$$ente descrizione che 1arco fa del dolore di un padre molto pi attento alla $uari$ione del

fi$lio che alle questioni messianiche... ,n padre distrutto nel vedere il proprio fi$lio farsi del male, straziato dal dolore del proprio bambino, un padre che elemosina, che supplica una $uari$ione. . Ges, urtato dall(atte$$iamento dei suoi discepoli, rea$isce con durezza% tutto possibile per chi crede; )l padre, ora, confuso% ha in mano una soluzione,

ma non ha la fede sufficiente per realizzarla. . chiede piet', chiede di aumentare la sua piccola fede. Grande padre e $rande 1aestro, che acco$lie il sincero $rido di un $enitore affranto e che esaudisce la sua straordinaria pre$hiera...

PER LA PREGHIERA

<don Luca 8eIron=

#onami o 8adre la pa1ien1a nella 5u+era, la +or1a nella +atica, lJumilt2 nelle contraddi1ioni, la enerosit2 nelle umilia1ioni/ #onami di parlare di te con occ!i c!e 5rillano, di uardare a te con cuore acco liente, di prendere per mano &uesti tuoi +i li pi( piccoli come $aria prese per mano il 5am5ino 'es(/ 'ra1ie Si nore, aiutami Si nore, donami Si nore di essere come mi !ai so nato/ Amen/

Marted 25 febbraio 2014


" #al Van elo secondo $arco 9,30-37
Il Figlio delluomo viene consegnato. Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti.
%n &uel tempo, 'es( e i suoi discepoli attra*ersa*ano la 'alilea, ma e li non *ole*a c!e alcuno lo sapesse/ %nse na*a in+atti ai suoi discepoli e dice*a loro) %l Ei lio dell4uomo *iene conse nato nelle mani de li uomini e lo uccideranno0 ma, una *olta ucciso, dopo tre iorni risor er2/ 6ssi perB non capi*ano &ueste parole e a*e*ano

timore di interro arlo/ 'iunsero a Fa+2rnao/ Huando +u in casa, c!iese loro) #i c!e cosa sta*ate discutendo per la strada9/ 6d essi tace*ano/ 8er la strada in+atti a*e*ano discusso tra loro c!i +osse pi( rande/ Sedutosi, c!iamB i #odici e disse loro) Se uno *uole essere il primo, sia l4ultimo di tutti e il ser*itore di tutti/ 6, preso un 5am5ino, lo pose in me11o a loro e, a55racciandolo, disse loro) F!i acco lie uno solo di &uesti 5am5ini nel mio nome, acco lie me0 e c!i acco lie me, non acco lie me, ma colui c!e mi !a mandato/

SPUNTI DI RIFLESSIONE
La litur$ia della arola odierna propone alla nostra riflessione le nostre relazioni con il prossimo. -mbedue le letture sottolineano come spesso motivi di discordia e di liti vanno ricercati nelle nostre passionalit'. *os7 Giacomo ci fa notare la nostra incoerenza nella vita% la mancanza di lucidit' e di controllo ci rende schiavi di e$oismi che sfociano necessariamente nelle rivalit' e nelle discordie. La coerenza vorrebbe che trattiamo $li altri come vorremmo essere trattati noi. 1a come ci difficile lo spo$liamento della nostra persona, dei nostri sentimenti di superiorit', di quella ricerca di noi stessi che ci fa i$norare o, per lo meno, considerare senza valore le qualit' dell(altro. L(autore sacro esorta a rifu$$ire dalle insidie del diavolo e ad acco$liere "io nel nostro cuore, purificato da tante passionalit'. )l brano del van$elo ci mette in luce un ulteriore aspetto della complessit' della persona umana, chiusa solo nei suoi meschini

<$onaci Kenedettini Sil*estrini=

interessi. Ges parla a$li apostoli della sua fine, della sua morte... .ssi non comprendono e non chiedono spie$azioni... -nzi, sor$e tra di loro una disputa su chi fosse il pi $rande. -lla richiesta di Ges su che cosa avessero parlato durante il via$$io, ammutoliscono... *omprendono la propria stoltezza... . Ges d' loro una ottima lezione di umilt'. Li chiama intorno a s! e proclama% "#e uno vuol essere il primo, sia ultimo di tutti e il servo di tutti;" . presenta il bambino come esempio di semplicit' nella cui persona si acco$lie Lui stesso, si acco$lie il adre. +o$lia il #i$nore Ges riunirci intorno a s! e con la forza dell(esempio della propria vita, con la persuasione del suo inse$namento ci $uarisca dalla malattia insidiosa e umiliante dell(e$oismo susciti nei nostri cuori la ver$o$na di aver cercato tante volte di appa$are la nostra insana mania di apparire... dimenticando la sua $loria e il bene dei fratelli;
<Vito $orelli=

PER LA PREGHIERA
8adre, ti rin ra1io di essere c!iesa, di appartenere ad una comunit2, alla tua c!iesa/ >

G la comunit2 di &uanti credono in te, di &uanti si radunano nel tuo nome, la comunit2 di &uanti *i*ono nella tua attesa/ Vorrei amarti sen1a li altri, *orrei adorarti sen1a c!iesa, *orrei pre arti da solo/ >u mi *uoi con li altri :on per star me lio, n7 per essere +orte, ma per essere *ero/ $i c!iami ad essere c!iesa, essa +orte se spera essa *era se ama, essa santa se o nuno santo/ 6ssere c!iesa esistere per li altri, incontrarti ne li uomini, pre arti con essi, dare ra ione della propria speran1a/ :ella c!iesa la tua parola, la parola c!e sal*a, c!e mi d2 con+orto, se a55attuto, mi rende sereno, se triste, mi +a +orte, se de5ole, mi perdona, se !o peccato, mi d2 cora io, se !o paura/ >i rin ra1io per il messa io di *ita, per la comunit2 di amore, per la c!iesa/ #acci una c!iesa c!e pensi come pensi tu, c!e operi come *uoi tu, c!e *i*a come !ai inse nato tu, c!e ami come !ai amato tu/ >i pre o per la c!iesa, perc!7 non tradisca il *an elo, perc!7 di+enda i de5oli, perc!7 non a55andoni i po*eri/ >i c!iedo una c!iesa di meno parole e pi( impe no, c!e predic!i la pace e +accia la iusti1ia/ Aiutami ad essere c!iesa, ad a*ere molte cose da pensare assieme, da imparare assieme, da +are assieme/ 8erdona il mio modo di essere c!iesa e puri+ica il mio modo di restare in essa/

Mercoled 26 febbraio 2014


" #al Van elo secondo $arco
Chi non contro di noi per noi.
%n &uel tempo, 'io*anni disse a 'es() $aestro, a55iamo *isto uno c!e scaccia*a demBni nel tuo nome e *ole*amo impedir lielo, perc!7 non ci se ui*a/ $a 'es( disse) :on lielo impedite, perc!7 non c4 nessuno c!e +accia un miracolo nel mio nome e su5ito possa parlare male di me) c!i non contro di noi per noi/

9, 38-40

SPUNTI DI RIFLESSIONE
)l van$elo di o$$i narra un esempio assai bello ed attuale della peda$o$ia di Ges. *i mostra come lui aiutava i suoi discepoli a percepire e a superare il "lievito dei farisei e di .rode". La mentalit' della chiusura% "non era dei nostri". &ualcuno che non era della comunit' usava il nome di Ges per scacciare i demoni. Giovanni, il discepolo, vede e proibisce% Glielo abbiamo vietato, perch non era dei nostri. - nome della comunit' lui impedisce che l(altro possa fare una buona azione; ensa che, essendo discepolo, possa avere il monopolio su Ges e, per questo, vuole proibire che $li altri usino il nome di Ges per fare il bene. .ra la mentalit' chiusa e antica del " opolo eletto, opolo separato;" Ges risponde% "Non glielo proibite, perch non c' nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non contro di noi, per noi". 41c @,:A5. @

<a cura dei Farmelitani=

"ifficilmente si riesce a incontrare un(affermazione pi ecumenica di questa affermazione di Ges. er Ges, ci che importa non se la persona fa o meno parte della comunit', ma se fa o meno il bene che la comunit' deve fare. ,n ritratto di Ges, formatore dei suoi discepoli. Ges, il 1aestro, l(asse, il centro e il modello di formazione data ai discepoli. er i suoi atte$$iamenti, lui una mostra del 9e$no, incarna l(amore di "io e lo rivela 41c =,8B/ 1t BA,8A/ Lc B<,BBC825. 1olti piccoli $esti rispecchiano questa testimonianza di vita con cui Ges marcava la sua presenza nella vita dei discepoli e delle discepole, preparandoli alla vita e alla missione. .ra il suo modo di dare una forma umana all(esperienza che lui stesso aveva di "io adre. .cco un ritratto di Ges formatore dei suoi discepoli% C li coinvol$e nella missione 41c =,>/Lc @,BC2/BA,B5,

C tornando, rivede con loro quanto hanno vissuto 4Lc BA,B>C2A5, C li corre$$e quando sba$liano e vo$liono essere i primi 41c @,88C 8</BA,B:CB<5 C aspetta il momento opportuno per corre$$erli 4Lc @,:=C:?/ 1c BA,B:CB<5. C li aiuta a discernere 41c @,2?C2@5, C li interpella quando sono lenti 41c :,B8/?,B:C2B5, C li prepara per il conflitto 4Gv B=,88/ 1t BA,B>C2<5, C ordina loro di osservare la realt' 41c ?,2>C2@/ Gv :,8</1t B=,BC85, C riflette con loro sulle questioni del momento 4Lc B8,BC<5, C li confronta con i biso$ni della $ente 4Gv =,<5, C inse$na loro che i biso$ni della $ente sono al di sopra delle prescrizioni rituali 41t B2,>.B25, C si riunisce da solo con loro per poterli istruire 41c :,8:/>,B>/@,8AC 8B/BA,BA/B8,85, C sa ascoltare, anche quando il dialo$o difficile, 4Gv :,>C:25. C li aiuta ad accettarsi 4Lc 22,825. C esi$ente e chiede loro di lasciare

tutto per amore di lui 41c BA,B>C8B5. C severo con l(ipocrisia 4Lc BB,8>C <85. C pone pi domande che risposte 41c ?,B>C2B5. C deciso e non si lascia deviare dal cammino 41c ?,88/ Lc @,<:5. C li prepara per il conflitto e la persecuzione 41t BA,B=C2<5. La formazione non era, in primo luo$o, trasmissione di verit' da ricordare, ma la comunicazione della nuova esperienza di "io e della vita che irradiava da Ges per i discepoli e le discepole. La comunit' stessa che si formava attorno a Ges era l(espressione di questa nuova esperienza. La formazione portava le persone ad avere uno s$uardo diverso, atte$$iamenti diversi. Daceva nascere in loro una nuova coscienza ri$uardo alla missione e al rispetto verso se stessi. Li aiutava a mettersi dalla parte de$li esclusi. . poco dopo produceva la "conversione" come conse$uenza dell(accettazione della Euona 6ovella 41c B,B<5.

PER LA PREGHIERA
Allenaci, o Si nore, a lanciarci nellJimpossi5ile perc!7 dentro lJimpossi5ile ci sono la tua ra1ia e la tua presen1a) non possiamo cadere nel *uoto/ %l +uturo un eni ma, il nostro cammino si inoltra nella ne55ia, ma *o liamo continuare a donarci, perc!7 tu stai aspettando nella notte,

<Luis 6spinal==

BA

con mille occ!i umani tra5occanti di lacrime/

io!ed 27 febbraio 2014


" #al Van elo secondo $arco 9, 41-50
meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anzich con le due mani andare nella !enna.
%n &uel tempo, 'es( disse ai suoi discepoli) F!iun&ue *i dar2 da 5ere un 5icc!iere d4ac&ua nel mio nome perc!7 siete di Fristo, in *erit2 io *i dico, non perder2 la sua ricompensa/ F!i scandali11er2 uno solo di &uesti piccoli c!e credono in me, molto me lio per lui c!e li *en a messa al collo una macina da mulino e sia ettato nel mare/ Se la tua mano ti moti*o di scandalo, ta liala) me lio per te entrare nella *ita con una mano sola, an1ic!7 con le due mani andare nella 'enna, nel +uoco inestin ui5ile/ 6 se il tuo piede ti moti*o di scandalo, ta lialo) me lio per te entrare nella *ita con un piede solo, an1ic!7 con i due piedi essere ettato nella 'enna/ 6 se il tuo occ!io ti moti*o di scandalo, ettalo *ia) me lio per te entrare nel re no di #io con un occ!io solo, an1ic!7 con due occ!i essere ettato nella 'enna, do*e il loro *erme non muore e il +uoco non si estin ue/ - nuno in+atti sar2 salato con il +uoco/ Kuona cosa il sale0 ma se il sale di*enta insipido, con c!e cosa li darete sapore9 A55iate sale in *oi stessi e siate in pace li uni con li altri/

SPUNTI DI RIFLESSIONE
)l +an$elo severissimo con chi tenta o mette in pericolo la fede dei piccoli, ossia con chi scandalizza i deboli e i poveri. "#candalizzare" vuol dire "far inciampare", far cadere. .bbene chi ostacola la fede e chi rifiuta l(aiuto a chi ne ha biso$no severamente condannato dal van$elo. Ges $iun$e a dire che sarebbe me$lio per lui mettersi una macina d(asino al collo e $ettarsi in mare. -ltrettanta severit' il +an$elo chiede verso se stessi. )n BB

<$ons/ Vincen1o 8a lia=

$enere avviene il contrario, come sappiamo bene per esperienza personale% siamo duri con $li altri ed indul$enti con noi stessi/ pronti ad accusare $li altri e pi che solleciti a scusare nostri errori/ o, come si dice in altra pa$ina evan$elica, pronti a vedere la pa$liuzza nell(occhio dell(altro e a non riconoscere la trave ch( nel nostro. La severit' che Ges mostra 4 me$lio per noi il ta$lio della mano o del piede piuttosto che dare

scandalo5, indica i ta$li da fare all(amore per noi stessi. )l +an$elo comporta sempre la rinuncia al male, alla cattiveria, all(e$oismo. #olo cos7 si conserva il sapore del +an$elo.

"-bbiate sale in voi", ossia custodite inte$ro il +an$elo e conserverete la pace, dice Ges.

PER LA PREGHIERA

<Lean $on5our&uette =

Vo lio perdonarmi) di inse uire la stella inaccessi5ile, di essere +ra ile, di a*er *er o na del mio dolore, di accusarmi nella s*entura, di mantenere il desiderio di una per+e1ione irra iun i5ile, di essermi reso complice del mio persecutore, di essermi messo +uori del mio cuore, di a*er rimu inato accuse o++ensi*e nei miei con+ronti, di non essere stato capace di pre*edere tutto, di odiarmi sen1a compassione, di sentirmi impotente ad accordare il perdono a li altri/ %n 5re*e, *o lio perdonarmi di essere umano/

"enerd 28 febbraio 2014


" #al Van elo secondo $arco
"uomo non divida #uello che $io ha congiunto.
%n &uel tempo, 'es(, partito da Fa+2rnao, *enne nella re ione della 'iudea e al di l2 del +iume 'iordano/ La +olla accorse di nuo*o a lui e di nuo*o e li inse na*a loro, come era solito +are/ Alcuni +arisei si a**icinarono e, per metterlo alla pro*a, domanda*ano a 'es( se lecito a un marito ripudiare la propria mo lie/ $a e li rispose loro) F!e cosa *i !a ordinato $os9/ #issero) $os !a permesso di

10,1-12

B2

scri*ere un atto di ripudio e di ripudiarla/ 'es( disse loro) 8er la dure11a del *ostro cuore e li scrisse per *oi &uesta norma/ $a dall4ini1io della crea1ione @#ioA li +ece masc!io e +emmina0 per &uesto l4uomo lascer2 suo padre e sua madre e si unir2 a sua mo lie e i due di*enteranno una carne sola/ Fos; non sono pi( due, ma una sola carne/ #un&ue l4uomo non di*ida &uello c!e #io !a con iunto/ A casa, i discepoli lo interro a*ano di nuo*o su &uesto ar omento/ 6 disse loro) F!i ripudia la propria mo lie e ne sposa un4altra, commette adulterio *erso di lei0 e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio/

SPUNTI DI RIFLESSIONE
#ono parole estremamente chiare e vale la pena che, coniu$ati o no, noi le veniamo meditando, in questa nostra epoca cos7 incline a $iustificare il divorzio. Ges ci riconduce alla sor$ente della creazione% quando "maCchio e femmina "io li cre" perch! fossero una vivente lode di "io, dentro uno stile di fedelt' pari a quello che connota le ersone della 0rinit' #antissima. .sse sono una sola cosa/ cos7 l(uomo e la donna, che il sacramento dell(amore unisce nel matrimonio cristiano, secondo Ges sono "una sola carne", un solo amore, inscindibile com( o$ni armonica unit' nata dal pro$etto di "io. er questo Ges non per il divorzio% lui che

<6remo San Kia io=

venuto a perfezionare la le$$e di 1os che solo a causa della "durezza del cuore" dava come possibile il divorzio. #i dice da molti% l(uomo debole, volubile, incapace di osservare un comando di fedelt' per il quale proprio non ha la forza. .cco% qui sta il punto. 0utta la Eibbia sostiene che l(uomo, da solo, non ha la forza di compiere il bene. .zechiele dice che anche per mantenere l(-lleanza con "io, dev(essere "io stesso a "cambiare il cuore di pietra". ,n cuore nuovo, di carne, un cuore fedele lo si ottiene solo invocando, $iorno dietro $iorno lo #pirito #anto. "iversamente tutto diventa faticosissimo, impossibile.
<p/ 'iulio Ke*ilac&ua=

PER LA PREGHIERA

Fredo in #io e nellJuomo &uale imma ine di #io/ Fredo nello s+or1o dellJuomo/ Fredo ne li uomini, nel loro pensiero, nella loro sterminata +atica c!e !a +atto &uello c!e sono/ Fredo nella *ita come ioia e come durata) non prestito e++imero dominato dalla morte, ma dono de+initi*o/ Fredo nella *ita come possi5ilit2 illimitata di ele*a1ione e di su5lima1ione/ B8

Fredo nella ioia, la ioia di o ni sta ione, di o ni tappa, di o ni aurora, di o ni tramonto, di o ni *olto, di o ni ra io di luce c!e parta dal cer*ello, dai sensi, dal cuore/ Fredo nella ioia dellJamici1ia, nella +edelt2 e nella parola de li uomini, Fredo in me stesso, nelle capacit2 c!e #io mi !a con+erito, perc!7 posso sperimentare la pi( rande tra le ioie, c!e &uella del donare e del donarsi/ %n &uesta +ede *o lio *i*ere, per &uesta +ede *o lio lottare e con &uesta +ede *o lio addormentarmi in attesa del rande ioioso ris*e lio/

#abato 1 mar$o 2014


" #al Van elo secondo $arco 10,13-16
Chi non accoglie il regno di $io come lo accoglie un %am%ino, non entrer in esso.
%n &uel tempo, presenta*ano a 'es( dei 5am5ini perc!7 li toccasse, ma i discepoli li rimpro*erarono/ 'es(, al *edere &uesto, s4indi nB e disse loro) Lasciate c!e i 5am5ini *en ano a me, non lielo impedite) a c!i come loro in+atti appartiene il re no di #io/ %n *erit2 io *i dico) c!i non acco lie il re no di #io come lo acco lie un 5am5ino, non entrer2 in esso/ 6, prendendoli tra le 5raccia, li 5enedice*a, ponendo le mani su di loro/

SPUNTI DI RIFLESSIONE
,n bambino disarmante, nella sua purezza e dolce in$enuit' un piccolo uomo o una piccola donna in miniatura che non ha le scarpe sporche di fan$o, non affaticato da un B:

<?iccardo ?ipoli=

lun$o percorso, privo di cicatrici per le batta$lie, inconsapevole dei mali che ci affli$$ono, incapace di fare del male o mancare di rispetto al prossimo e alla natura. - volte

stimoliamo i bimbi a prendere esempio da noi adulti, ma dovremmo invece esser noi a prendere esempio da loro. ,na nostra bimba di sette anni innamoratissima di me. 6on fa altro che scrivermi bi$lietti di amore, donarmi dise$ni, ripetermi di avermi so$nato, dire a tutti che "domani" ci sposeremo. 1i $uarda o$ni momento con $li occhi so$nanti di un(innamorata e a tavola vuole sempre alzarsi per venire a darmi un bacio. F$ni tanto per scherzare le dico "sei brutta" e lei mi risponde "sei bello". .cco, questo il vero amore, quello che va oltre l(offesa, oltre il muro, oltre le apparenze, $li usi, l(or$o$lio. .( amore semplice, puro che tutti noi dovremmo avere. *onfessare il proprio amore senza ver$o$na, senza reticenza alla persona che si ama, indipendentemente da quello che l(altro pensi, o da quello che la $ente

possa pensare. urtroppo noi adulti siamo complicati, $iochiamo un ruolo come su un palcoscenico, tanto da essere presi dalla nostra parte e immedesimarsi in essa tralasciando ci che sentiamo per mostrare ci che dobbiamo far vedere. 6on solo nel rapporto di coppia, ma in qualsiasi relazione umana, che ci che abbiamo dentro deve essere tirato fuori, altrimenti come non averlo. .ssere $enerosi, aoler aiutare tutti, ma poi non farlo per timore, per poco tempo o per non deludere qualcuno come non avere quella qualit'. 1a chi lo stolto che compra una bella macchina e poi la tiene in $ara$e2 ) bambini quando hanno un $ioco che $li piace lo usano fino a che non si disinte$ra, noi teniamo la macchina in $ara$e per paura di sciuparla, ed alla fine non ce la $odiamo ed impediamo ad altri di poterne usufruire.
<San 8aolo=

PER LA PREGHIERA

M :oi crediamo c!e #io ci !a scelti prima della crea1ione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto <c+r/ 6+ 1,4=/ M :oi crediamo c!e &uelli c!e 6 li da sempre !a conosciuto, li !a anc!e predestinati a essere con+ormi allJimma ine del Ei lio suo <?m 8,2N=/ M :oi crediamo c!e #io ci !a scelti +in dal seno materno, ci !a c!iamati con la sua ra1ia e si compiace di ri*elare a noi suo Ei lio, perc!7 lo annun1iamo <'al 1,1OM1P=/ M :oi crediamo c!e #io !a scelto ciB c!e de5ole per con+ondere i +orti, a++inc!7 la nostra +ede non +osse +ondata sulla sapien1a umana, ma sulla poten1a di #io <1For 1,2Q=/ M :oi crediamo c!e a ciascuno #io !a dato una mani+esta1ione dello Spirito per lJutilit2 comune <1For 12=/ B<

M :oi crediamo di do*erci comportare in maniera de na della *oca1ione c!e a55iamo rice*uto) con tutta umilt2, mansuetudine e pa1ien1a, cercando di crescere in o ni cosa *erso di Lui <6+ 4,1M 2=/ M :oi crediamo c!e tutto concorre al 5ene di coloro c!e amano #io, c!e sono stati c!iamati secondo il suo dise no <?m 8,28=/ M :oi crediamo a colui c!e in tutto !a potere di +are molto di pi( di &uanto possiamo domandare o pensare, secondo la sua poten1a c!e i2 opera in noi <6+ 3,20=/ M :oi crediamo c!e colui c!e !a ini1iato in noi &uestJopera 5uona, la porter2 a compimento +ino al iorno di Fristo 'es(, perc!7 colui c!e ci !a c!iamati +edele <Eil 1,P0 1>s O,24=/

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