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Juan Martin Piaggio L’opera, realizzata in Spagna dal grande messe in opera delle legature in acciaio
ingegnere uruguayano, è la prima di tra i due strati di mattoni, in ragione di
una numerosa famiglia di chiese che si una ogni metro. In questo caso non è
stanno costruendo, su progetto o con stata ritenuta necessaria l’armatura
la consulenza di Dieste, per la Diocesi orizzontale, ma come misura preven-
di Alcalá de Henares, vicino a Madrid. tiva è stato posato un tondino da 5 mm
di diametro ogni quattro filari, adat-
I muri La costruzione della chiesa (du- tandolo ogni volta alla forma del muro.
rata nove mesi) è iniziata con il trac- Inoltre, nell’arricciatura è stata anne-
ciamento sul terreno per lo scavo della gata una rete d’acciaio fine, con fili da
trincea delle fondazioni, costituita da 3 mm e maglie di 25 x 25 cm. Nono-
una correa continua di 80 x 100 cm stante l’enorme escursione dimensio-
armata con 25 kg/m3 di ferro. Su que- nale sulla testa dei muri, in nessun mo-
sta correa sono stati posati i primi tre mento della costruzione è stato neces-
filari di mattoni, mentre a dodici me- sario puntellarli; essi sono risultati
tri d’altezza veniva eretta una piat- sempre perfettamente stabili anche
senza la struttura di copertura che li
eladio dieste avrebbe poi solidarizzati.
Nel giro dell’abside i due fogli sono
carlo clemente distanti fra loro 70 cm; tra essi si genera
juan de dios de la hoz uno spazio nel quale è collocata la
rampa di accesso alla copertura, che, in
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degli elementi laterizi, legati con
malta, disponendo in ogni giunto tra-
sversale e longitudinale un tondino
d’acciaio: l’armatura longitudinale
vincola tra di loro le diverse curvature,
impedendo l’insorgere di fessure,
mentre l’armatura trasversale conferi-
sce resistenza alla flessione; la maglia
d’acciaio è in grado addirittura di fa-
vorire il processo costruttivo, ridu-
cendo le dilatazioni in fase di matura-
zione della malta. L’operazione di
getto è iniziata con il riempimento
leggero dei giunti con malta; successi-
vamente è stata introdotta l’armatura
completando il giunto fino al filo del
mattone, così da inglobare completa-
mente l’armatura stessa, e infine si è
stesa una cappa di cemento nella quale
è stata annegata una rete elettrosaldata.
Come ultima operazione sono stati in-
seriti nella cappa di completamento,
in corrispondenza del punto
più basso delle volte, i tondini
Vista verso l’altare:
di trazione che devono “le- una luce chiara “piove”
gare” le due grandi travi di dalla torre presbiteriale.
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Due sezioni sulla trave
di coronamento.
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questi mediante una fessura continua
chiusa da sottili lastre di alabastro.
Il rosone, del diametro di sei metri, è a
forma di lente biconvessa, in modo da
poter sopportare la spinta positiva e ne-
gativa del vento; la sua geometria
prende spunto da un particolare di una
vetrata di Chartres. La vetrata interna,
inoltre, vuota al perimetro, lascia “gal-
leggiare” la parte centrale, creando un
effetto caleidoscopico di sovrapposi-
zione e di leggerezza.
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