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Giovanni Martini
12 Equità nella salute
e nell’assistenza
sanitaria
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
ià con la L.P. 14/91 si è voluto Per tutelare i soggetti più deboli
G
promuovere, in sinergia con altri diventa indispensabile conside
settori e servizi, una rete di op rare l’intervento sociale non
portunità e garanzie per chi si tro come mera riparazione del dan
va in situazione di bisogno e di no subito, come intervento per
svantaggio personale e sociale. singole categorie, ma come pro
L’attuale legge di riforma nazio mozione del benessere riferito
nale, la L. 328/2000, afferma che alle persone e alle famiglie, nel-
il criterio di accesso al sistema in l’ambito di una rete integrata di
tegrato di interventi e servizi so servizi e prestazioni. L’integrazio
ciali è il bisogno e che la diversi ne diventa quindi passaggio ob
ficazione dei diritti e delle moda bligato per assicurare una presa
lità di accesso a certi interventi in carico unitaria e globale dei
si fonda sulla diversità dei biso bisogni delle persone.
gni. L’integrazione non si realizza solo
all’interno dei servizi e quindi tra
Affinché le politiche sociali sia gli addetti ai lavori, ma si svilup
no effettivamente universalisti- pa in un contesto più ampio che
che, è necessario quindi che le vede coinvolti, oltre ai soggetti
persone e le famiglie che si tro più vicini quali i familiari o altri
vano in grave situazione di biso parenti, anche soggetti della co
gno o di fragilità, possano acce munità, volontari, operatori del
dere ai servizi rivolti a tutti, oltre privato sociale, vicini di casa ecc.
che a poter usufruire di interven Si tratta, quindi, di saper valoriz
ti specifici. zare le competenze e le peculia
Per garantire pari opportunità di rità di ogni attore, facendo sì che
accesso ai servizi e agli interven ognuno faccia la sua parte e dia
ti, e quindi assicurare condizioni il meglio di sé. Così si promuove
di equità tra le persone, soprat e si rafforza la solidarietà.
tutto quelle più deboli, diventa
perciò indispensabile sviluppare Tutti questi intendimenti sono
azioni che le facilitino quali, ad contenuti nel Piano Sociale e As
esempio, strumenti di informa sistenziale per la provincia di
zione adeguati, misure di accom Trento 2002-2003.
pagnamento che sostengano le Le azioni che si intendono per
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ni di politica sociale e assi tà di intervento definite dal
stenziale; l’evoluzione della domanda e
- alla realizzazione di un siste del quadro normativo;
ma di programmazione inte - a promuovere la qualificazio
grato tra centro e periferia; ne delle risorse umane impe
- a promuovere la partecipazio gnate nella gestione e nel-
ne delle realtà associative e l’erogazione dei servizi attra
territoriali nella progettazione verso un’attività di formazio
e realizzazione dei programmi ne, aggiornamento e supervi
e delle iniziative di interven sione progettata sia per ga
to; rantire la continuità della ge
- a promuovere la realizzazione stione che per sostenere i pro
di interventi integrati; cessi di cambiamento in atto;
- a sviluppare il sistema infor- - ad aggiornare il sistema di re
mativo provinciale sia per golazione dei rapporti con i
controllare i costi e monitora produttori di servizi privati, al
re i processi di erogazione dei fine di assicurare un aumento
servizi che per sviluppare e di- continuo del livello dei servi
sporre di un know-how infor- zi erogati;
mativo indispensabile per il - a investire sulla qualità dei
governo di una società che servizi erogati per rispondere
esprime bisogni dinamici e ai bisogni essenziali della po-
complessi; polazione attraverso un impe
- ad avviare un’attività struttu gno volto ad aumentare il gra
rata in forma di sostegno e do di efficacia ed efficienza dei
consulenza tecnica a cura del servizi erogati;
Servizio attività socio-assi - a sviluppare interventi nel
stenziali in tema di sviluppo l’area della promozione socia-
della qualità dei servizi, al fine le e della prevenzione con lo
di massimizzare lo sforzo de- scopo di sostenere e agire nei
gli attori implicati nella produ confronti del disagio diffuso,
zione di servizi sociali e assi- attraverso misure e impegni
stenziale; di risorse adeguati a dare ri
- a procedere con la costruzio sposte significative ai proble
ne di un sistema di valutazio mi emergenti che caratterizza-
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mozione e cura; di bisogno e di svantaggio per
- a garantire la partecipazione sonale e sociale e all’impegno
e la tutela dei cittadini con della società civile per una rimo
l’obiettivo di avvicinare i ser zione delle disfunzioni e delle
vizi e di fornire elementi di inerzie esistenti e per una soli
garanzia e possibilità concre darietà sociale diffusa è stato re
te di interagire con i servizi centemente dedicato il convegno
assumendo un ruolo attivo “ Equità, solidarietà e tutela dei
nella tutela dei propri interes soggetti deboli nei servizi socio
si e nella promozione dei pro sanitari” promosso dalla Consul
pri diritti; ta della salute, dalla Pastorale
- a intervenire rispetto alle nuo della Famiglia della Caritas Dio
ve marginalità e alle nuove cesana e dalle ACLI.
povertà; Questo nuovo numero di “Pun
- a razionalizzare l’offerta di ser to Omega”, il periodico del Ser
vizi e qualificare l’evoluzione vizio sanitario del Trentino edito
della spesa verificando che le dall’Assessorato provinciale alle
risorse spese siano congrue Politiche sociali e alla Salute, pro
con le azioni previste per il pone le relazioni presentate in
raggiungimento degli obietti quell’importante occasione di
vi e con gli standard di costi studio e di riflessione su temati
dei servizi e delle iniziative che di rilevante interesse per tut
attivate e perseguendo ta la comunità trentina.
l’obiettivo di una maggior
equità nel concorso alla spe
sa per la fruizione dei servizi. Mario Magnani
Assessore provinciale
Al tema delle garanzie istituzio alle Politiche sociali
nali per chi si trova in situazione e alla Salute
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Equità, solidarietà della medicina, hanno prodotto si
e tutela dei soggetti curamente risultati molto positivi,
come ad esempio, una qualità di vita
deboli nei servizi migliore e una quantità di vita mag
socio-sanitari: giore - (si parla di un prolungamento
il contesto stupefacente della vita) – il quale
del convegno però, assieme al suo risvolto posi
tivo, comporta anche quello proble
Carlo Tenni
matico del “prolungamento della cro
nicità”, che non dobbiamo consi
Il tema della cronicità, l’attenzione derare unicamente come stato di bi
per i più deboli, il ruolo e le responsabilità sogno legato alla malattia (per cro
della società civile. nicità, intendiamo tutte quelle for
me di fragilità che attivano una do
manda di aiuto).
Mai, come in questi tempi, vi è at Ecco, allora, che la cronicità ap
tenzione – ai diversi livelli – sui pare come una delle manifestazioni
problemi e sui temi che riguardano predominanti del nuovo volto che
la salute: un bene primario da ac ha assunto la povertà.
cogliere e promuovere con grande
cura. Il tema della cronicità, conseguen
Mai come in questi ultimi anni, za del prolungamento della vita,
inoltre, sono avvenuti e stanno av come una delle nuove forme di fra
venendo dei cambiamenti, sia nel gilità a cui va incontro la persona,
mondo sanitario, che in quello so
cioassistenziale, che sollecitano una
approfondita conoscenza di tutte le
problematiche legate a questo set
tore: dall’economia all’etica, dai
servizi alla persona alle strutture
sociosanitarie; cambiamenti e scel
te che si ripercuotono sulla cura e
sull’assistenza, sulla formazione
degli operatori, sull’umanizzazione
o non umanizzazione delle struttu
re, sul ruolo e sulla modalità d’in
tervento sia dei professionisti, sia
di altri soggetti – si parla oggi di
“terzo settore”, non profit – che
hanno a che fare con questo varie
gato mondo sanitario e socio assi
stenziale.
In questi ultimi anni l’evoluzio
ne della scienza, della tecnica e
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è stato il comune denominatore at promuovere nuove responsabilizza
torno a cui il gruppo promotore del zioni.
Convegno, Consulta della Salute, Pa
storale della Famiglia, Caritas Dio Del resto, il rafforzamento della tu
cesana e Acli, si è aggregato per tela dei soggetti deboli, è stato uno
offrire a tutti l’opportunità di pren dei cinque obiettivi del Piano Sani
dere coscienza di queste problema tario Nazionale del 1998 – 2000.
tiche, di lasciarsi interpellare da Questo documento ha sottolineato
queste condizioni di bisogno, cer con forza la necessità di garanzie a
cando d’individuare insieme possi tutela di “soggetti che non dispon
bili soluzioni, perché a noi è parso gono di adeguate abilità sociali e
che, oggi, c’è una solidarietà socia sono spesso portatori di bisogni
le quasi smarrita. complessi e che richiedono al siste
Se è vero tutto questo, ecco che ma sanitario capacità di fare sinte
nessuno può tirarsi indietro: que si sui loro problemi e di agire in
ste tematiche non possono riguar modo unitario per soddisfarli”.
dare soltanto alcuni - gli addetti ai
lavori – ma devono coinvolgere tut Queste sono le motivazioni ed il
ti; in particolare la società civile e contesto in cui si colloca questo
la comunità cristiana sono chiama convegno e noi oggi, siamo chia
te a “un di più”, a un impegno, a mati ad assumere – tutti, individual
una sensibilità e solidarietà sociale mente ed insieme – pubblico e pri
diffusa, che sappiano attirare l’at vato, società civile e comunità ec
tenzione su queste nuove necessità clesiale, queste nuove responsabi
di chi è debole e di chi è indifeso lizzazioni perché, prendendo a spun
nelle varie sue manifestazioni. to la parabola del Buon samarita
no, non ci si può permettere oggi
Si richiede oggi, una sinergia di ruoli di “passare oltre”, neppure con il
e di compiti fra pubblico e privato pretesto di compiere già il proprio
non profit. Senza nulla togliere a dovere, senza “fermarsi sulla stra
chi riveste un ruolo istituzionale, da” di chi non è più nelle condizio
che per sua natura è chiamato a pro ni di badare a se stesso, e non tro
muovere il bene comune, è indispen va né da parte del pubblico né del
sabile che la società civile e la co privato, chi sia in grado di stargli
munità ecclesiale si riapproprino di adeguatamente accanto.
questa “funzione politica”, cioè del
farsi carico del bene della colletti
vità. La società civile non deve de
legare esclusivamente ai professio
nisti del settore, ma deve impegnarsi
per una rimozione delle disfunzioni
e delle inerzie esistenti, elaboran Carlo Terni è Presidente della Consulta
do progetti per una migliore vita diocesana trentina “Pastorale della
umana, a favore di tutti, capaci di Salute”.
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Accostiamoci me nuove. Di fronte a queste esi
alle nuove povertà genze noi dobbiamo porre molta
attenzione, perché non dobbiamo
Luigi Bressan correre il rischio dell’assuefazione.
Le problematiche dell’oggi sono di
L’attenzione verso le nuove forme verse da quelle di cinquant’anni fa
e noi dobbiamo saperle cogliere e
di povertà e il rispetto per la dignità
porre ad esse la nostra attenzione.
della persona.
Questa è una riflessione necessaria
prima di tutto per “coscientizzare
noi stessi”, cioè noi dell’ambiente
ecclesiale, affinchè possiamo ren
derci conto di queste realtà che esi
stono nel nostro ambiente parroc
Sono certo che questo convegno – chiale e diocesano per essere in gra
pur non potendo affrontare compiu do d’intervenire e di dare risposte
tamente questo tema così vasto - è adeguate. Dobbiamo quindi, innan
anche un seme che potrà essere svi zi tutto, “conscientizzare” noi stessi
luppato in futuro con una serie di e, quindi “coscientizzare” altri, cioè
comunicazioni che potranno rag cercare di sollecitare la collabora
giungere anche quanti non hanno zione, sia da parte della famiglia,
potuto partecipare direttamente. come della stessa persona affetta
Noi quindi ringraziamo i promotori dalla cronicità, delle parrocchie,
di quest’incontro, ossia la Consulta degli enti pubblici e del volontaria
della Salute, la Caritas diocesana, to.
la Pastorale della Famiglia e le ACLI.
Vorrei sottolineare il mio apprezza
mento per quest’iniziativa che pren
de lo spunto dal progresso della
scienza, dalla forza della vita, ma
che nasce anche come sollecitudi
ne cristiana di fronte alle nuove real
tà, quali la cronicità della malattia,
della dipendenza, a cui ha fatto ri
ferimento il moderatore.
Io trovo questa attenzione nel
voler individuare, appunto, le nuo
ve forme di povertà: ci sono le ope
re di misericordia - sette corporali,
sette spirituali, classiche ormai e
forse nate ancor prima del Medioe
vo – che sono pur sempre da prati
care ma che, da noi, assumono for
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Il primo obiettivo, a mio avviso,
è quello d’individuare le nuove po
vertà ed il secondo è, il “saperci
accostare”, a queste nuove forme di
povertà, non solo rispondendo alle
richieste esplicite che ci giungo
no, ma anche avvicinandoci ai “nuo
vi viandanti della strada”, colpiti ta
lora in modo subdolo e permanen
te. Dobbiamo quindi essere dei
“Buoni samaritani” che si avvicina
no agli altri nello spirito del Vange
lo.
La terza considerazione che vo
glio proporre è il rispetto per la di
gnità di ogni persona; viviamo in
una società dell’immagine e tutto,
nella televisione, è perfetto: perso
ne, ambiente, tanto che difficilmen I problemi della salute sono sempre
te, vediamo – tranne in qualche tra stati di mio interesse; per tre anni
smissione sulla salute o sulla sani sono stato rappresentante della San
tà – degli infermi. La realtà umana ta Sede presso l’Organizzazione
e la realtà quotidiana, come tutti mondiale della salute ed ho quindi
sappiamo, sono ben diverse e ciò avuto modo di assistere a molti di
richiede di avere rispetto per la di battiti su questo tema.
gnità di ognuno. Noi sappiamo che Il mio augurio è che questo con
nella stessa Dichiarazione Universale vegno possa contribuire a diffonde
dei Diritti dell’Uomo il tema del ri re l’idea della dignità umana e pos
spetto della dignità, perché inerente sa aiutare noi stessi ad accostarci a
all’essere umano, è stato inserito nel chi soffre, partendo dall’individua
Preambolo: dopo un lungo dibatti zione delle nuove povertà. Credo che
to sono stati proclamati i diritti tutti noi abbiamo da imparare qual
dell’uomo e della persona umana; che cosa.
ma noi, come credenti ed apparte
nenti a un umanesimo che si pro
clama laico, ma radicato in que
st’idea cristiana, crediamo e voglia
mo sostenere con forza il diritto al
riconoscimento della dignità della
persona, indipendentemente dalle
sue manifestazioni, dallo stato di
salute e dalle condizioni sociali. Per
noi credenti, la grazia ha potenzia Mons Luigi Bressan è Arcivescovo della
to maggiormente questa dignità. Diocesi di Trento.
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Giustizia e imparzialità Le analisi epidemiologiche hanno di
mostrato che ci sono profonde di
Carlo Favaretti
seguaglianze nei livelli di salute. Ciò
si verifica anche nelle nostre comu
L’equità nei livelli di salute nità: questo è dovuto ad una diffe
e nell’accesso ai servizi sanitari e sociali. renza drammatica di stili di vita delle
varie fasce della nostra popolazio
ne, nelle abitudini al fumo di ta
bacco, nella nutrizione, nell’eserci
zio fisico e nelle condizioni lavora
tive, ecc. Si tratta di condizioni di
tipo sociale che influenzano i livel
li di salute e la stessa aspettativa
di vita.
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Concludo queste mie brevi conside
razioni con una riflessione partico
larmente legata alla nostra realtà
provinciale: noi ci troviamo in una
situazione in cui, a fronte di biso
gni potenzialmente infiniti, abbia
mo comunque risorse definite. In
Trentino siamo fortunati nel senso
che le risorse per la sanità e l’assi
stenza sono – come ha detto l’As
sessore – superiori a quelle di cui
beneficiano altre aree del Paese, ma
il problema esiste anche da noi.
Infatti, il corretto equilibrio tra l’uso
delle risorse pubbliche e la risposta
ai bisogni, deve essere trovato at
traverso una definizione esplicita,
pubblica e condivisa delle priorità
di azione.
lisi epidemiologiche dimostrano Io credo che le due iniziative che
chiaramente che l’accesso ad alcu stiamo portando avanti, l’accesso ai
ni servizi sanitari è radicalmente servizi sociosanitari attraverso uni
diverso per i medici ed i loro fami tà valutative multidimensionali da
liari, per gli avvocati ed i loro fami una parte e l’accesso alla speciali
liari, rispetto alla popolazione ge stica attraverso la definizione espli
nerale. Nel primo caso, il ricorso ad cita di priorità cliniche, siano due
alcuni interventi chirurgici (che soluzioni pratiche da sostenere. Ne
comunque presentano un certo ri valuteremo i benefici, i punti debo
schio) è molto limitato, nel secon li ed i punti di forza ma, in ogni
do è piuttosto elevato. caso, sono una risposta razionale a
Abbiamo quindi la responsabilità problematiche di enorme portata
di tutelare le persone svantaggiate, teorica e pratica.
favorendo il loro accesso ai servizi
efficaci e sconsigliando – o quanto
meno controllando – il loro accesso
ai servizi non efficaci.
Un’ultima considerazione che
volevo sottoporvi è che forse do
vremmo cominciare a discutere
molto più approfonditamente le pro
blematiche relative all’accanimen
Carlo Favaretti è Direttore generale
to terapeutico che si configura, tal dell’Azienda provinciale per i servizi
volta, come vera e propria aggres sanitari della Provincia autonoma di
sione. Trento.
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Equità nella salute Perché l’equità è importante?
e nell’assistenza sanitaria Per poter apprezzare la necessità di
accrescere l’equità in riferimento
Giovanni Martini alla salute, è necessario essere con
sapevoli del divario nello stato di
I documenti di riferimento, il concetto salute che si registra non solo fra
gli Stati, ma anche all’interno degli
di equità in sanità e le prospettive
Stati e delle regioni fra diversi grup
di azione.
pi sociali e questo a prescindere dai
sistemi politici o sociali.
È stato ampiamente dimostrato,
ad esempio, che:
1. Le persone che appartengono a
gruppi svantaggiati hanno una
Per chi si occupa di salute e di sa speranza di vita inferiore rispet
nità, ma anche per tutta la popola to al resto della popolazione.
zione, è importante cercare di com 2. L’esperienza della malattia viene
prendere come un’equa distribuzio vissuta in modo significativa
ne della salute in una comunità co mente differente. Le persone ap
stituisca un aspetto da cui non si partenenti a gruppi svantaggia
può prescindere proprio perché la ti non solo si ammalano in modo
società migliori nei suoi aspetti sa più grave ma tendono a svilup
nitari, sociali, economici ed am pare più precocemente malattie
bientali. croniche e disabilità.
Questa relazione intende favorire 3. Tali differenze si confermano
la condivisione di alcune conoscen anche in altre dimensioni della
ze affinché su queste tematiche au salute e del benessere che inci
menti la consapevolezza e la neces dono in modo negativo sulla
sità di approfondimento in modo che qualità della vita, poiché in ge
ciascuno si possa interrogare sulle nerale si registra che coloro che
azioni da mettere in atto affinché hanno maggiore bisogno di as
l’equità continui a costituire l’aspet sistenza sanitaria, nella quale va
to centrale da sviluppare e monito- compresa la prevenzione, sono
rare nella distribuzione della salute gli stessi che hanno le minori
presso una comunità e nell’eroga probabilità di avere un elevato
zione dei servizi, in particolare quel standard di servizio.
li sanitari e quelli sociali. Il tema
centrale della relazione sarà l’equi I documenti di riferimento
tà fra gruppi che hanno diverse ca Mi sembra importante riprendere
ratteristiche sociali ed economiche, cinque documenti che non solo de
mentre non saranno trattati temi di finiscono ed affermano principi di
grande rilevanza quali l’equità fra grande importanza ma anche di ri
generazioni (presenti e future) e levante impegno da parte di chi li
l’equità fra gli Stati. ha sottoscritti, nonché di tutti co
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loro che, con la loro attività, pos do all’alimentazione, al vestiario,
sono renderli operativi: all’abitazione, alle cure mediche e
ai servizi sociali necessari; ed ha di
Il primo di questi documenti è la ritto alla sicurezza in caso di disoc
Dichiarazione Universale dei Diritti cupazione, malattia, invalidità, ve
Umani17 che fu proclamata il 10 di dovanza, vecchiaia o in altro caso
cembre 1948, dall’Assemblea Gene di perdita di mezzi di sussistenza per
rale delle Nazioni Unite. Per la pri circostanze indipendenti dalla sua
ma volta nella storia dell’umanità, volontà “.
era stato prodotto un documento
che riguardava tutte le persone del Il secondo documento che deve es
mondo, senza distinzioni. Per la sere citato è la Costituzione dell’Or
prima volta veniva scritto che esi ganizzazione Mondiale della Sanità10
stono diritti di cui ogni essere uma che fu adottata dalla Conferenza
no deve poter godere per la sola internazionale sulla Salute che si
ragione di essere al mondo. Per tenne a New York nel periodo 19-22
quanto ci riguarda, nella Dichiara giugno del 1946, fu sottoscritta il
zione Universale dei Diritti Umani, 22 luglio 1946 dai rappresentanti
all’art.25 comma 1, si può leggere: di 61 Stati (fra cui l’Italia) ed entrò
“Ogni individuo ha diritto ad un te in vigore il 7 aprile del 1948. La
nore di vita sufficiente a garantire Costituzione dell’Organizzazione
la salute e il benessere proprio e della Mondiale della Sanità, nel pream
sua famiglia, con particolare riguar bolo, propone alcuni principi densi
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di significato. Data l’importanza di do di salute è indispensabile rende
questi principi, abbiamo ritenuto re accessibili a tutti i popoli le infor
utile ed opportuno riportare inte mazioni acquisite dalle discipline
gralmente la traduzione in italiano mediche, psicologiche ed affini.
di tale preambolo. Un’opinione pubblica informata e
“Gli Stati partecipanti alla presen la cooperazione attiva del pubblico
te costituzione dichiarano, confor sono d’importanza capitale per il
memente alla Carta delle Nazioni miglioramento della salute della po
Unite, che alla base della felicità dei polazione.
popoli, delle loro relazioni armonio I governi hanno la responsabilità
se e della loro sicurezza, stanno i della salute dei loro popoli; essi pos
Equità nella salute e nell’assistenza
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diffuso Health21: Health for all in
the 21st century11. Questo documento
propone 21 obiettivi di salute che
gli Stati membri della Regione Eu
ropea dovrebbero raggiungere entro
l’anno 2020.
In particolare l’obiettivo n.1 –
“Solidarietà per la salute nella Re
gione Europea” stabilisce che “en
tro l’anno 2020, le differenze di sa
lute fra gli Stati membri della Regio
ne Europea dovrebbero essere ridot
te di un terzo”, mentre l’obiettivo
n.2 – “Equità nella salute” afferma
che “entro l’anno 2020, le differen
ze di salute fra i gruppi socio-econo
mici all’interno degli Stati dovreb
bero essere ridotti di almeno un quar
to, attraverso il miglioramento dei
trollo delle malattie, in partico livelli di salute dei gruppi svantag
lare quelle epidemiche, endemi giati”. In particolare:
che e professionali; - La differenza nell’aspettativa di
d. La creazione di condizioni in gra vita fra i gruppi socio-economici
do di garantire a tutti, in caso dovrebbe essere ridotta di alme
di malattia, servizi sanitari e cure no il 25%;
mediche. - I valori dei principali indicatori
di morbilità, disabilità e mortali
Un ulteriore importante documento tà dovrebbero essere simili nei
è costituito dalla Carta dei Diritti vari gruppi socio-economici;
Fondamentali dell’Unione Europea 16, - Dovrebbero essere migliorate le
proclamata il 7 dicembre 2000, che condizioni socio-economiche che
afferma, all’articolo 35 “Protezione producono impatti negativi sulla
della salute”, che “Ogni individuo salute, in particolare le differen
ha il diritto di accedere alla preven ze di reddito, i livelli di istruzio
zione sanitaria e di ottenere cure me ne e l’accesso al mercato del la
diche alle condizioni stabilite dalle voro;
legislazioni e prassi nazionali. Nella - Le persone che a causa delle con
definizione e nell’attuazione di tut dizioni socio-economiche o di
te le politiche ed attività dell’Unio salute hanno bisogni specifici do
ne è garantito un livello elevato di vrebbero essere protette dal
protezione della salute umana”. l’esclusione e facilitate nell’acces
so a servizi appropriati.
L’Organizzazione Mondiale della Sa
nità ha recentemente approvato e La strategia della Salute per tutti
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dell’Organizzazione Mondiale della che non solo sono inutili ed evita
Sanità può essere sintetizzata dalla bili, ma anche ingiuste ed inique.
Figura 1. Ma quali sono queste differenze? In
termini generali non possiamo fare
Equità nella salute delle generalizzazioni in quanto bi
Siamo consapevoli delle differenze sognerebbe fare riferimento al con
e delle variazioni nello stato di sa testo spaziale e a quello temporale,
lute fra regioni diverse e fra gruppi in ogni caso ne possiamo individua
all’interno di ciascuna regione, tut re sette19:
tavia non tutte possono essere de 1. differenze naturali, biologiche;
scritte in termini di “non equità”. 2. differenze dovute a comporta
Equità nella salute e nell’assistenza
Assicurare l’Equità
attraverso la riduzione delle differenze nello stato di salute
Aggiungere salute alla vita
attraverso la riduzione delle malattie e della disabilità
Aggiungere vita agli anni
aiutando le persone ad utilizzare il loro pieno potenziale fisico,
mentale e sociale
Aggiungere anni alla vita
mediante l’aumento della speranza di vita
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fare certi sport pericolosi; per tutti gli altri aspetti. Non sare
3. differenze dovute al vantaggio mo mai capaci di raggiungere una
temporaneo di alcuni gruppi che situazione in cui ciascuno ha lo
adottano per primi comportamen stesso livello di salute, sviluppa la
ti favorevoli alla salute; stessa malattia e muore dopo lo
4. differenze dovute a comporta stesso tempo. Questo non è un
menti dannosi alla salute in cui obiettivo raggiungibile, ma nemme
la capacità di scelta è molto ri no desiderabile. È per questo che le
stretta; differenze di salute attribuibili alle
5. differenze dovute all’esposizione variazioni naturali e biologiche de
a condizioni di vita o di lavoro vono essere considerate inevitabili,
stressanti e dannose per la salu ma non ingiuste.
te; Per esempio alcune differenze
6. differenze dovute ad accesso ina nello stato di salute fra persone di
deguato ai servizi sanitari essen età differenti sono collocabili in
Figura 1. ziali e agli altri servizi pubblici; questa categoria. Per esempio la
7. differenze dovute alla selezione maggiore prevalenza di malattie
naturale o alla mobilità sociale delle coronarie che si riscontrano in
legate alle condizioni di salute persone di 70 anni rispetto a per
che implicano la tendenza per le sone di 20 anni, non sollevano sen
persone malate a scendere nella timenti di ingiustizia, ma è consi
scala sociale. derata causa del naturale processo
di invecchiamento della popolazio
È opinione condivisa che le diffe ne. Allo stesso modo patologie ti
renze che si possono collocare nel piche delle donne come i tumori del
le prime tre categorie non sono di l’apparato genitale femminile o
norma considerate non eque, men l’osteoporosi sono chiaramente at
tre quelle che si possono collocare tribuibili alle differenze biologiche
nelle seconde tre dovrebbero essere e non possono essere considerate
considerate evitabili e provocano ingiuste in termini di differenze
differenze “ingiuste” nella salute. sociali o ambientali.
Nella settima categoria, che impli La modalità più precisa per valu
ca la tendenza per le persone mala tare se le differenze nello stato di
te a divenire povere, la condizione salute sono da considerarsi ingiu
di malattia di partenza può essere ste dipendono in modo significati
considerata inevitabile, invece è si vo dal fatto se sono le persone che
curamente prevenibile e da consi scelgono le situazioni che causano
derarsi ingiusto il basso reddito la malattia oppure se ciò è fuori dal
percepito. loro controllo. Per esempio a causa
Questi concetti teorici possono del reddito insufficiente i gruppi
essere meglio spiegati con ulteriori sociali più poveri possono essere
spiegazioni e con alcuni esempi. costretti a vivere in abitazioni poco
Gli esseri umani sono differenti sicure e affollate, a svolgere lavori
nello stato di salute come lo sono pericolosi e precari, a confrontarsi
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con la disoccupazione. La maggiore un’assicurazione).
quantità di malattia che risulta da Allo stesso modo una parte della
queste situazioni va considerata popolazione può decidere libera
chiaramente iniqua. Il senso di in mente di non utilizzare alcuni ser
giustizia in questi casi è accresciu vizi sanitari a causa della propria
to dal fatto che i problemi tendono fede religiosa. Anche in questo caso
a concentrasi e a rinforzarsi reci un aumento di specifiche malattie
procamente, rendendo alcuni grup in un gruppo particolare di persone
pi particolarmente vulnerabili alle non viene considerato ingiusto.
malattie. Questo è chiaramente di Le cause che producono differen
mostrabile nel caso delle persone ze nello stato di salute non si esclu
Equità nella salute e nell’assistenza
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essere quindi la seguente: Equità zione.
nella salute implica che tutti dovreb Anche se questo modo di ragio
bero avere la stessa opportunità di nare sembra a prima vista molto in
raggiungere il massimo potenziale di teressante e condivisibile esso può
salute. portare a risultati per certi versi
Sulla base di questo ragionamen fuorvianti.
to l’obiettivo delle politiche per Facciamo qualche esempio.
l’equità e la salute non è quello di I servizi sanitari potrebbero es
eliminare tutte le differenze in modo sere basati su una uguale spesa pro-
tale che ciascuno abbia lo stesso capite. In questo caso un’equa al
livello e la stessa qualità di salute, locazione delle risorse si raggiun
ma piuttosto di ridurre o di elimi gerebbe se le risorse disponibili fos
nare le differenze che derivano da sero ripartite in modo uguale fra le
quei fattori che sono considerati aree geografiche in base al numero
evitabili e ingiusti. di abitanti. Se ciò si realizzasse
L’equità si occupa quindi di crea qualcuno potrebbe obiettare che
re uguali opportunità di salute por non verrebbero tenuti in considera
tando al minimo livello possibile le zione le differenze fra i bisogni che
differenze nello stato di salute. si riscontrano in gruppi che si dif
ferenziano per età o per condizione
L’equità nell’assistenza sanitaria sociale e ciò non sarebbe conside
Sotto il profilo dell’erogazione dei rato equo.
servizi sanitari si ritiene che ci do Si potrebbe pensare d’altro lato
vrebbe essere una giusta ed equa che l’equità è conseguita quando
distribuzione delle risorse disponi tutta la popolazione raggiunge uno
bili a beneficio dell’intera popola stato di salute uguale. Anche que
sto obiettivo sarebbe poco realisti
co in quanto i servizi sanitari co
stituiscono solo uno dei molteplici
fattori che concorrono a determi
nare le differenze di salute.
Una definizione di equità nell’as
sistenza sanitaria che presenta una
significativa utilità pratica è quella
che si propone di realizzare i tre
seguenti obiettivi:
a) uguale accesso ai servizi dispo
nibili a fronte di bisogni uguali;
b) uguale utilizzo a fronte di biso
gni uguali;
c) uguale qualità dell’assistenza per
tutti19 .
Una breve analisi di ciascuno di
questi obiettivi ci permette di co
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
gliere alcune importanti implicazio garantire servizi efficienti ed effi
ni. caci in ogni punto del Trentino. Lo
stesso accade per l’assistenza ospe
a) Uguale accesso ai servizi disponi daliera e per l’assistenza residenziale
bili a fronte di bisogni uguali. soprattutto quella destinata a per
Questo principio implica uguali di sone anziane non autosufficienti.
ritti per tutta la popolazione all’ac Più problematica è la distribuzio
cesso ai servizi disponibili, attra ne di strutture che erogano servizi
verso la loro distribuzione nonché di riabilitazione e di lungodegenza.
l’eliminazione degli ostacoli che Pur essendo vero che il Trentino ha
possono limitarne l’accesso. un numero di posti letto superiore
Equità nella salute e nell’assistenza
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
b) Uguale utilizzo a fronte di biso li periferiche del Trentino rispetto
gni uguali. alle donne che risiedono nelle città
Se si riscontrano differenze nei tas a partecipare allo screening del tu
si di utilizzo di certi servizi da par more della cervice dell’utero trami
te di differenti gruppi sociali, que te Pap Test.
sto non significa automaticamente
che le differenze sono dovute a si c) Uguaglianza nella qualità delle
tuazioni di ingiustizia, ma piutto cure.
sto che è necessario approfondire È importante che tutti abbiano
le questioni per portare alla luce i un’equa opportunità di essere sele
motivi che stanno alla base di tali zionati, per poter accedere alle cure,
differenze. attraverso processi che privilegino
Rientra in questa categoria il fat la priorità clinica piuttosto che al
to che l’aumento dell’attività pres tri elementi. Questo problema si ren
so alcuni servizi sia dovuto a cure de maggiormente evidente quando
non necessarie. Per esempio è stato le risorse sono scarse e devono es
ampiamente dimostrato e documen sere effettuati tagli alle spese. Un
tato in un interessante lavoro6 che esempio eclatante, che descrive
ha fatto il giro del mondo come i bene questo aspetto, è ciò che è
medici e i loro familiari del Canton successo in Olanda dove, in un pe
Ticino subivano un numero consi riodo di riduzione dei posti letto
derevolmente inferiore di alcune ti ospedalieri, si era riscontrato un
pologie di intervento chirurgico, aumento sproporzionato di ammis
evidenziando quindi come una mag sioni ospedaliere di persone appar
giore informazione da parte del pa tenenti alle classi sociali più alte,
ziente o della cerchia familiare pos mentre quando vi era abbondanza
sa influenzare le scelte terapeuti di posti letto accadeva esattamen
che proposte. te il contrario.
Anche in Trentino si sono regi Un altro interessante esempio è
strate nel recente passato signifi quello dell’accesso alle prestazioni
cative differenze territoriali per al ambulatoriali diagnostiche e specia
cuni fra i più comuni interventi chi listiche. Negli ultimi tempi si sta
rurgici, spiegabili più in termini di cercando di applicare in Provincia
variabilità delle indicazioni terapeu di Trento un modello, denominato
tiche da parte dei medici che di dif RAO (Raggruppamenti Omogenei di
ferenze epidemiologiche. Diagnosi), orientato a classificare
Differenze significative fra le po le visite diagnostiche e specialisti
polazioni che risiedono in diversi che in base alla priorità clinica e a
territori del Trentino sembrano es dare di conseguenza la precedenza
serci anche per quanto riguarda temporale. È in buona sostanza il
l’adesione ai programmi di scree tentativo di applicare all’assistenza
ning. Per esempio sembra esservi specialistica il metodo del triage,
una minore propensione da parte già da tempo in uso nei pronto soc
delle donne che risiedono nelle val corso di tutti gli ospedali della pro
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
vincia di Trento. Tale metodo pre maggiore rispetto al passato grazie
vede di attribuire a ciascuna perso alla stampa, alla televisione e so
na che accede al servizio un codice prattutto a Internet, tuttavia mol
colorato (rosso, giallo, bianco) in to spesso non raggiunge tutti colo
funzione del livello di priorità cli ro che ne avrebbero bisogno e ri
nica che esige il paziente eliminan mane confinata in ambiti circoscrit
do così il concetto del “primo arri ti.
vato, primo servito”.
Questi approcci costituiscono dei Prospettive per l’azione.
tentativi molto ambiziosi che ne Quanto fin qui è stato descritto ser
cessitano di una alleanza virtuosa ve per chiarire in modo preciso quali
Equità nella salute e nell’assistenza
fra gli operatori sanitari (medici di sono i confini entro i quali va col
medicina generale, pediatri di libe locato il concetto di equità nell’am
ra scelta, medici specialisti, ecc.) e bito della sanità. È ora necessario
i pazienti che, fra l’altro, devono, a fare un passo avanti. Cercare di sta
loro volta, avere la consapevolezza bilire, a fronte delle considerazioni
della necessità di dare precedenza che sono state in precedenza deli
a coloro che presentano una pato neate, quali potrebbero essere le
logia con priorità clinica più eleva modalità di azione da intraprendere
ta. per aumentare il grado di equità
Fa parte di questo argomento nella salute e nell’accesso ai servizi
anche il problema dell’informazio sanitari.
ne. È cosa ben nota che l’informa
zione soprattutto in campo medico 1. Le politiche che mirano ad accre
sia fortemente asimmetrica, sia cioè scere l’equità in sanità devono esse
spostata maggiormente verso chi re centrate sul miglioramento delle
eroga la prestazione rispetto a chi condizioni di vita e di lavoro.
ne ha bisogno. Anche questa situa Dal momento che le attuali si
zione dovrebbe essere presa in at tuazioni di non equità nella salute
tenta considerazione perché sempre sono dovute principalmente alle
di più la qualità della vita, il be condizioni di vita e di lavoro, tutti
nessere e la salute sono intimamente i tentativi orientati alla loro ridu
legati alla qualità e alla quantità di zione hanno la necessità di concen
informazioni disponibili. trarsi su queste cause rilevanti po
Anche la qualità delle cure è si nendosi l’obiettivo di prevenire lo
gnificativamente legata all’informa sviluppo di eventuali problemi.
zione disponibile. Sapere qual è il Questo costituisce un approccio
medico o il luogo migliore per certi molto più efficiente rispetto a un
tipi di diagnosi e di trattamenti è approccio basato esclusivamente sul
talvolta correlato alla correttezza settore dell’assistenza sanitaria, che
della diagnosi o al successo del trat cerca di porre rimedio ai danni pro
tamento. Anche se in questi ultimi vocati da tali situazioni di non equi
tempi l’informazione sta diffonden tà.
dosi con un’accelerazione molto Parecchie politiche pubbliche,
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
anche se orientate a migliorare le so un forte impulso alla realiz
condizioni di tutta la popolazione, zazione di piste ciclabili all’in
possono avere un impatto molto si terno del contesto urbano e alla
gnificativo sulle persone che vivo promozione dei trasporti pubbli
no nelle condizioni peggiori, aiu ci, persegue l’obiettivo di favo
tandole a portare l’ambiente fisico rire l’attività fisica della popo
e sociale in cui vivono a livelli pros lazione e contemporaneamente
simi a quelli di gruppi più fortuna di diminuire il livello di inqui
ti. Politiche di questo tipo sono namento prodotto dai trasporti
quelle che mirano a mettere a di privati;
sposizione abitazioni adeguate e - al protocollo recentemente sot
sicure, a rendere disponibile cibo di toscritto dalla Provincia, dal
buona qualità assieme alle informa l’Azienda provinciale per i servi
zioni nutrizionali, a elevare lo stan zi sanitari, dalle Organizzazioni
dard della salute sui luoghi di lavo Sindacali e dalle Organizzazioni
ro, a controllare l’inquinamento, ad Datoriali finalizzato alla lotta
assicurare l’acqua potabile. agli infortuni sul lavoro.
Anche in Trentino ci sono i primi
esempi di applicazione di questo 2. Le politiche che mirano ad accre
approccio. Si pensi, ad esempio: scere l’equità in sanità richiedono un
- alla recente legge provinciale sul reale impegno verso la devoluzione
commercio che prevede la proi del potere e nell’assunzione delle
bizione di fumare negli esercizi decisioni, attraverso il coinvolgimen
adibiti alla ristorazione; to della popolazione nei processi
- alla politica dei trasporti del decisionali.
Comune di Trento che, attraver Questa affermazione ha un signi
ficato preciso: i progetti e i piani
che hanno l’obiettivo di ridurre le
disuguaglianze devono essere svi
luppati con la popolazione e non per
la popolazione. Questo implica la
realizzazione di modalità in grado
di consentire la partecipazione an
che di quei gruppi che si trovano
nelle condizioni più vulnerabili e che
hanno una minore propensione al
coinvolgimento. Partecipazione e
coinvolgimento non significa solo
rivendicare diritti ma anche e so
prattutto, in un contesto di sanità
fondato sulla solidarietà, avere la
consapevolezza dei propri doveri.
Non possono essere perseguite
istanze che ledono i diritti di altre
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
persone o di altri gruppi o ne ridu - la qualità dell’assistenza, inclu
cano i vantaggi. Questo peraltro dendo anche la sua accettabili
succede nei sistemi economicamen tà.
te chiusi in cui l’aumento di risorse
o servizi in un settore, quasi sem 4. Le politiche finalizzate all’equità
pre implica la riduzione di risorse o devono fondarsi su appropriate in
di servizi in un altro settore. dagini, sul monitoraggio e sulla va
Questo nella logica che l’equità lutazione.
non è qualcosa che è dato una vol Le azioni volte a ridurre le disu
ta per tutte, ma qualcosa che va co guaglianze richiedono la disponibi
struito e salvaguardato attraverso lità di informazioni orientate a co
Equità nella salute e nell’assistenza
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
maggiore conoscenza teorica e l’im sanitaria economicamente compa
pegno di tutti può dare origine ad tibile, maggiormente orientata a
interventi di tipo pratico ed opera soddisfare i bisogni della popola
tivo. zione piuttosto che quelli dei sin
Dovremmo inoltre esercitare tut goli individui e meno orientata alla
ti gli sforzi e le iniziative volte a tecnologia spinta. Per questo affer
ridurre le ineguaglianze nella salu ma la necessità di convincere le per
te e nell’assistenza sanitaria, con sone ad accettare la finitezza del
la consapevolezza però che la ma corpo, la fragilità della mente e la
lattia è qualcosa di connaturato con provvisorietà della salute e propo
la vita dell’uomo e con la quale pri ne che fra le priorità assolute che
ma o dopo tutti dovremo fare i con un Servizio sanitario deve garantire
ti. Il rapporto con la malattia non vi siano le cure palliative per i ma
può essere affrontato mediante so lati terminali, la sanità pubblica
luzioni tecniche o solamente con le (sorveglianza sull’ambiente, sull’ali
categorie della medicina, vista come mentazione, vaccinazioni, scree
strumento onnipotente per garan ning, ecc.) e l’assistenza sanitaria
tirci salute e longevità. di primo livello, ossia le cose che
Daniel Callahan, eticista ameri servono a tutti. Al fondo della gra
cano, sostiene la necessità di per duatoria vi è la medicina tecnologi
seguire una medicina sostenibile, camente avanzata, ossia le cose che
definita “medicina della stabilità” servono agli individui. Secondo Cal
in grado di garantire un’assistenza lahan queste sono le condizioni im
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
Equità nella salute e nell’assistenza
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Continuando questo tipo di ragio [4] Comitato Nazionale per la Bio
namento, permettetemi di conclu etica, Orientamenti Bioetici per
dere questo mio intervento citando l’Equità nella Salute, 25 mag
un pensiero di René Dubos, medico gio 2001: www.palazzochi
ed ecologista, vissuto fra il 1901 e gi.it/bioetica/notizie/equi
il 19828: “Rimane un sogno inutile, ta_salute.html;
anche se può essere di conforto, im
maginare una vita priva di stress e [5] Dahlgren G., Whitehead M., Po
di problemi vissuta in un mondo li licies and strategies to promote
bero da preoccupazioni. L’uomo non equity in health, WHO/EURO,
può sperare di trovare sulla terra il Copenhagen, 1992
Paradiso, perché il concetto di para
diso è statico, mentre la vita umana [6] Domenighetti G., Il mercato del
è un processo dinamico. L’uomo po la salute. Ignoranza o adegua
trebbe sfuggire i pericoli solo rinun tezza?, CIC Edizioni Internazio
ciando all’avventura, abbandonando nali, Roma, 1994;
ciò che caratterizza la condizione
umana rispetto al resto degli animali. [7] Domenighetti G., Per una poli
Fin dalla preistoria, la terra non è tica di sanità pubblica centrata
mai stata un Giardino dell’Eden, ben sui bisogni della popolazione e
sì una Valle delle decisioni in cui non su quelli dei servizi, in
l’adattabilità è cruciale per la soprav ”Punto Omega – Quadrimestra
vivenza. La Terra non è un luogo di le del Servizio sanitario del
riposo. L’uomo è stato creato per Trentino”, n.2/3, Trento, ago
combattere, non necessariamente per sto 2000;
se stesso, ma per un continuo pro
cesso di crescita emozionale, intel [8] Dubos R., Mirage of Health, Ru
lettuale ed etica. Crescere in mezzo tgers University Press, 1987
ai pericoli è il destino della razza
umana, perché questa è la legge dello [9] Kunst A.E., Mackenbach J.P.,
spirito.” Measuring socio-economic ine
qualities in health, WHO/EURO,
Copenhagen, 1995
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
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sibile, Baldini&Castoldi, Milano, b a s e = B a s ic - do c & s o f t p a
2000; ge=Browse_Frame_Pg42;
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Punto Omega n. 8/9
Tutti nel 21° secolo, in “Punto
Omega – Quadrimestrale del
Servizio sanitario del Trentino”,
n.2/3, Trento, agosto 2000;
cument/Rc51/ereport.pdf;
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
Dai limiti alle priorità. “locus antropologicus”1 .
Criteri di orientamento Le scoperte scientifiche più im
portanti hanno sempre aperto nuo
per l’allocazione ve direzioni di ricerca non solo in
delle risorse sanitarie senso scientifico. La rivoluzione co
Corrado Viafora pernicana, l’evoluzione darwiniana,
la scoperta freudiana dell’inconscio
hanno trasformato profondamente la
La domanda di etica in sanità nostra comprensione della condizio
e il dibattito sull’allocazione delle risorse. ne umana. Ognuna di queste sco
perte ha messo in moto una serie di
domande e di nuove intuizioni.
Ognuna è servita come l’ambito
dove, in un determinato momento
storico, viene stimolata più che in
Nuove domande di etica altri la ricerca dell’umano dell’uo
in sanità. mo. Oggi è la biomedicina ad ac
Se la riscoperta dell’etica rappresen quisire un ruolo particolare nell’ela
ta un fenomeno che caratterizza borazione di una nuova rappresen
globalmente l’attuale orizzonte cul tazione della natura umana e per
turale, non c’è dubbio che un cam ciò destinata ad occupare un posto
po in cui la nuova domanda di etica sempre più centrale a livello cultu
emerge con più evidenza è il campo rale e, insieme, a costituire la fonte
sanitario. di nuovi problemi etici.
Le decisioni in questo campo Se la radicalità delle questioni
coinvolgono sempre più questioni sollevate è la prima e più generale
radicali che sorpassano la compe ragione che alimenta la nuova do
tenza strettamente professionale. manda di etica in campo sanitario,
Questioni in cui è in gioco il senso ci sono altri e più particolari fattori
umano della vita nei suoi momenti che devono essere presi in conside
più significativi: il senso umano del razione per comprendere questa nuo
nascere, il senso umano del soffri va domanda.
re, il senso umano del morire. È que
sto il motivo di fondo per cui il cam Il primo di questi fattori coinvolge
po sanitario, e più in generale il l’evoluzione della relazione medico-
campo biomedico, è diventato il luo paziente segnata, a partire dalla fine
go dove più immediatamente si degli anni ’60, da un processo che
scontrano le diverse impostazioni Diego Gracia chiama “emancipazio
morali presenti nella nostra socie ne del paziente”2 . Tale processo,
tà, nella percezione più o meno te espressione dell’applicazione anche
matizzata che questo è il luogo dove alla medicina del “linguaggio dei
più direttamente si decide della di diritti”, può rendere la relazione
mensione umana dell’uomo: il cam medico-paziente più adulta, come
po biomedico, in sostanza, come può renderla più conflittuale. Più
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
litigiosa, più giuridicizzata. In rap
porto a questa ambivalenza, all’eti
ca è richiesto di determinare le con
dizioni per sviluppare in positivo
questo processo e favorire la costru
zione di un rapporto medico-pazien
te più maturo (anche se più con
flittuale) e di conseguenza terapeu
ticamente più produttivo.
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
qualora si faccia attenzione alle cau religiosa della vita e dal discredito
se che determinano l’aumento della nei confronti delle ideologie, una
spesa sanitaria. In sintesi: nuova morale su base medica. La
(i) le modifiche demografiche, con funzione della medicina di oggi, non
l’aumento della popolazione an è solo quella di curare la malattia,
ziana e con la conseguente cre ma di spingere il più lontano possi
scita della richiesta di assisten bile l’assillo della conservazione di
za sanitaria; sé. Essa non è più soltanto la par
(ii) le tecnologie biomediche che, a te, anche se molto importante della
ritmi sempre più accelerati e nostra cultura, ma l’elemento domi
costosi, vengono introdotte nel nante, quasi al punto da rappresen
sistema sanitario; tare da sola tutta la cultura. In qual
(iii) le nuove tendenze epidemiolo siasi società per dare una spiega
giche, con l’aumento di malat zione globale dell’individuo e del
tie legate a stili di vita e con sociale si mettono in gioco raffigu
testi a rischio o a nuovi tipi di razioni, ma mentre quelle spiega
disagio sociale4 . zioni sono il più delle volte religio
se, a volte politiche, a volte econo
Infine, una considerazione a parte miche, per la prima volta nella sto
merita una causa di ordine cultura ria dell’umanità tendono a diventa
le: è la nuova rilevanza assunta dalla re sanitarie e più specificatamente
salute 5 . biomediche.
Ciò che caratterizza la nostra cul Di fronte allo scenario aperto dai
tura non è tanto la ricerca della si fenomeni che incidono struttural
curezza, dato che questa ricerca non mente sull’aumento della spesa sa
è più intensa oggi che un tempo in nitaria, continuare ad impostare le
qualsiasi altro luogo. La novità con politiche sanitarie su presupposti
siste piuttosto nella forma sanita tipo “garantire tutto a tutti” è pura
ria che essa tende ad assumere nel illusione o sterile demagogia.
la nostra cultura. La preoccupazio Qual è l’approccio giusto per ri
ne per la salute viene considerata pensare in questa situazione un si
talmente importante da trasformar stema sanitario pubblico secondo
si in obiettivo, fine e valore del criteri di qualità e di equità?
l’esistenza. Pervasiva e onnipresen
te, questa preoccupazione rischia di Dai “limiti” alle “priorità”:
essere vissuta come una vera e pro il dibattito sull’allocazione
pria ossessione. A completare il delle risorse sanitarie.
quadro di questa forma sanitaria Preso atto del carattere strutturale
assunta dalla ricerca della sicurez della scarsità delle risorse, l’attuale
za, si segnalano altri due fattori: la dibattito sul riordino dei sistemi
crescente medicalizzazione della sanitari e in particolare sulle poli
vita, unita alla tendenza a costrui tiche allocative fa registrare un si
re, nel vuoto lasciato dal disinte gnificativo spostamento di accen
resse nei confronti di una visione to: l’enfasi è posta non più sui “li
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
miti” ma sulle “priorità”. C’è la con L’introduzione della terminologia
vinzione in sostanza che, se le scelte delle priorità rappresenta invece,
in sanità sono inevitabili, il miglior secondo H.Ten Have, un approccio
modo di farle tuttavia non è taglia più positivo al problema della scar
re trasversalmente beni e servizi, sità delle risorse, in quanto:
ma stabilire delle priorità. La reto (i) presuppone che la crescita del
rica dei limiti è inadeguata, sostie le conoscenze mediche è il ri
ne H. Ten Have6 , intervenendo in sultato di opzioni deliberate
questo dibattito dal suo significa fatte da gruppi di ricercatori,
tivo posto di osservazione che è il politici e fornitori di servizi;
coordinamento della Società Euro (ii) riconosce che i governi di fat
Criteri per l’allocazione delle risorse
32
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
riore a 65 anni e famiglie con red so successivo a questi fu il coinvol
dito molto basso. Una volta deciso gimento dei cittadini per costruire
di estendere a tutti l’assistenza sa un consenso sociale sulla determi
nitaria, si poneva il problema della nazione delle priorità. Si mise in
definizione delle priorità, non es atto, in collaborazione con un Cen
sendo possibile all’interno di limi tro di Bioetica, un ampio processo
tate disponibilità di bilancio garan di consultazione pubblica che por
tire tutto a tutti. E qui l’originalità tò alla compilazione della lista del
dell’esperimento. Venne anzitutto le priorità.
costituita una Commissione con il In cima alla graduatoria si dan
compito di sviluppare una lista di no coppie di condizioni acute e cri
servizi sanitari classificati secondo tiche dove il trattamento è in grado
le priorità da quelle più importanti di prevenire la morte e di restituire
a quelle meno importanti. La Com la precedente condizione di salute,
missione compilò una lista di cop ma anche interventi di prevenzione
pie in cui ad una determinata con nell’area materno-infantile e servi
dizione patologica corrispondeva zi rivolti a situazioni croniche in cui
uno specifico trattamento (es. ap il trattamento prolunga la vita e ne
pendicite acuta-appendicectomia; migliora la qualità. In fondo si tro
polmonite bacterica-trattamento vano sia condizioni di lieve gravi
antibiotico; leucemia-trapianto di tà, sia condizioni di gravità estre
midollo osseo). Su questa lista fu ma il cui trattamento è o futile o di
chiesto il giudizio di efficacia a limitata e incerta efficacia (es. pre
gruppi di medici competenti. Il pas maturi con peso estremamente bas
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
so). L’ultima fase del processo è le con un sistema sanitario solida
consistita nella valutazione econo ristico, ma si sostiene, è il miglior
mica delle varie prestazioni compre modo per salvaguardare, garantire e
se nella graduatoria per stabilire rivitalizzare il valore della solida
quali delle voci previste si poteva rietà. Accanto a questa preoccupa
finanziare con il budget a disposi zione, altro aspetto particolarmen
zione. te sottolineato è la consapevolezza
Il dibattito avviato dall’esperi che più si pone l’enfasi sulla deter
mento dell’Oregon ne ha evidenzia minazione delle priorità, più diven
to limiti e meriti. Tra i limiti più ta indispensabile sollecitare un
denunciati: criteri eccessivamente ampio dibattito pubblico sui criteri
Criteri per l’allocazione delle risorse
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
de di fornire una definizione più grado l’individuo di condivide
oggettiva di salute e si pensa re, mantenere e se possibile
che questa possa essere data migliorare la propria vita insie
da criteri orientati all’ “insie me agli altri membri della co
me delle funzioni biologiche munità”. In questa prospettiva,
normali” la cui valutazione è di perciò, l’assistenza sanitaria di
competenza medica. In questo base comprende: presidi che
approccio, l’assistenza essen garantiscono l’assistenza per
ziale tende ad assumere come quei membri della società che
criterio fondamentale la gravi non si possono assistere da soli
tà della malattia. Questo ap (es. residenze per non-autosuf
proccio non tiene conto tutta ficienti); presidi finalizzati a
via del funzionamento psico mantenere e a ristabilire la ca
sociale degli individui e di pacità di partecipare ad attivi
quanto le circostanze sociali in tà sociali quando tale capacità
cidano sulla salute umana; è acutamente danneggiata (es.
(iii) Approccio comunitario. In que assistenza in terapia intensiva
sta prospettiva “la priorità vie e rianimazione); assistenza che
ne data all’assistenza che è es dipende dall’estensione e dalla
senziale dal punto di vista del gravità della malattia.
la comunità”. La salute viene Concludendo la presentazione di
considerata come la capacità di questi tre approcci, la Commissione
ogni membro della società di riconosce che “esiste una gerarchia
partecipare alla vita sociale e, tra i tre approcci sebbene non si
coerentemente, l’assistenza es escludano a vicenda”. L’approccio
senziale è quella che “mette in comunitario dovrebbe guidare il pro
cesso decisionale a livello macro
sociale. All’interno di questo, l’ap
proccio professionale governa il li
vello intermedio. L’approccio indi
viduale funziona all’interno dei li
miti definiti dagli altri due.
Inserendo l’analisi fornita dal
Rapporto all’interno del dibattito
sulle politiche allocative, H.Ten
Have sottolinea questi tre specifici
aspetti:
(i) il cambiamento terminologico
dai limiti alle scelte;
(ii) la denuncia che il principale
problema è la mancanza di con
sapevolezza pubblica sull’ine
vitabilità delle scelte;
(iii) lo spostamento di accento sul
35
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
Criteri per l’allocazione delle risorse
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
li per misurare l’efficacia dei tratta ze in ordine ad un’allocazione equa:
menti medico-sanitari rimangono la decidere solamente in base a inter
ricerca e la sperimentazione basata venti provati scientificamente po
su studi clinici controllati e su va trebbe inavvertitamente determinare
lutazioni sistematiche degli studi discriminazioni a danno di chi, come
condotti in situazioni diverse. In gli anziani, sono più gravati da
questa prospettiva l’impegno per malattie croniche.
una revisione costante dell’eviden Supposto pure che la Medicina
za scientifica disponibile diventa Basata sull’Evidenza possa essere
pregiudiziale. Ad esso va aggiunto estesa al massimo e con tutta la
l’impegno a evitare che procedure disponibilità a introdurre i risultati
diagnostiche e terapeutiche venga dei trials nella pratica clinica, i pro
no immesse sul mercato prima di blemi dell’efficacia non sono affat
essere sottoposte ad una rigorosa to risolti.
valutazione. Rimane ancora aperto un inter
Sottolineare l’importanza dell’evi rogativo che, pur di natura episte
denza scientifica non vuol dire, tut mologica, ha comunque importanti
tavia, ignorare alcuni limiti costi riflessi etici: qual è il valore clinico
tutivamente connessi con il tipo di di una Linea-guida costruita sulle
evidenza scientifica che sta alla base ricerche scientificamente più corret
della medicina basata sull’evidenza te?
(“Evidence Based Medicine”)12 . Si La prima considerazione da fare
sa che questo tipo di evidenza scien dice G. Federspil - è che le Linee-
tifica dà assoluta priorità all’eviden guida riguardano sostanzialmente la
za ottenuta sulla base di trials cli malattia. Ma è bene ricordare che
nici. Ma, questo tipo di evidenza è compito del medico non è quello di
sempre possibile? E’ più facile, ad curare una malattia, ma di curare o
esempio, che siano i trattamenti almeno di portare beneficio ad un
farmacologici ad attrarre fondi per malato ed è quindi necessario te
la sperimentazione dal momento che nere presente che ogni malattia rap
si tratta di un campo dove le evi presenta sempre in qualche modo
denze sono più facili da acquisire. un’astrazione. Se si riflette bene, si
Questo fatto può portare a racco può vedere come l’idea di fondo che
mandare trattamenti farmacologici ispira e dà vita alle Linee-guida sia
non tanto perché siano in sé mi costituita dalla convinzione che la
gliori dei trattamenti non farmaco- medicina clinica non sia niente al
logici, ma semplicemente perché è tro che una scienza tecnologica,
più facile dimostrarne l’efficacia. E’ nella quale il clinico applica pres
più facile, inoltre, misurare l’eviden soché in modo automatico le leggi
za in rapporto a malattie acute che e le teorie che la ricerca scientifica
in rapporto a malattie croniche, dove ha riconosciuto valide per le varie
naturalmente sono implicati para forme morbose. Ma non occorre
metri di evoluzione a lungo termi molto per accorgersi che una simile
ne. Questo non è senza conseguen concezione della medicina può co
37
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
stituire solo il sogno di ricercatori piccola”15 .
molto lontani dalla realtà clinica In conclusione: la dialettica tra
quotidiana”13 . le due motivazioni evidenzia bene
I problemi non sono affatto ri lo specifico contributo che le deci
solti neanche se, seguendo giusta sioni cliniche possono dare al con
mente i richiami della metodologia tenimento dei costi sanitari e alla
clinica, si insista nel considerare le più generale razionalizzazione del
Linee-guida come “ragionevoli am sistema.
maestramenti di massima che la si
tuazione del singolo paziente può In una politica di contenimento dei
sempre suggerire o addirittura im costi, sono giustificati certo vinco
Criteri per l’allocazione delle risorse
38
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
(iii) che rispettino l’autonomia di specialistica e la contrapposi
cui il medico ha bisogno per zione corporativa;
realizzare questa prestazione (ii) ad un più efficace impiego del
ottimale17 . le risorse e un più razionale uti
lizzo delle potenzialità organiz
Criteri di efficienza: valori e limiti zative;
della razionalità economica. (iii) al coinvolgimento delle respon
Se nella definizione delle priorità è sabilità di tutti gli operatori nel
imprescindibile il riferimento ai cri perseguire con continuità
teri di efficacia medica, è altrettan obiettivi di qualità.
to imprescindibile la valutazione E tuttavia voci autorevoli sotto
dell’efficienza economica18 . In un lineano anche i rischi di effetti in
contesto come quello sanitario, desiderati20 :
dove, nella convinzione che “la sa (i) la sistematica emarginazione di
lute non ha prezzo”, i criteri eco pazienti affetti da patologie
nomici possono essere considerati difficili e costose da trattare;
impertinenti, un’adeguata valutazio (ii) la proliferazione di produttori
ne economica dei servizi erogati è che offrono prestazioni ad alta
il passaggio obbligato per la razio redditività e scarso valore te
nalizzazione del sistema. La posta rapeutico;
in gioco è veramente importante: (iii) e più in generale la tendenza a
senza l’abolizione degli sprechi e trasformare il modello azienda
delle disfunzioni del sistema, l’at le da strumento a fine: “Ogni
tuale forma di protezione sociale in istituzione sanitaria si legitti
materia di sanità non potrebbe du ma in rapporto alla promozio
rare a lungo. ne e alla tutela della salute. I
Di fronte a questa prospettiva, la meccanismi decisionali messi in
maggior parte dei paesi industria opera all’interno delle attuali
lizzati ha messo mano al riordino istituzioni sanitarie fanno sì
dei propri sistemi sanitari, introdu che, in molti casi, le decisioni
cendo nella loro gestione criteri da prendere si riferiscano uni
aziendalistici e promovendo processi camente alle regole amministra
di competizione al fine di contene tive; e così avviene che l’effi
re i costi e migliorare insieme la cienza organizzativa dell’azien
qualità delle prestazioni 19 . da da mezzo divenga o rischi
E’ ancora presto per valutare se fortemente di diventare un
gli esiti attesi da questo riordino si fine” 21 .
siano realizzati. Le attese da parte Non si tratta di contrapporre
di chi maggiormente sostiene la ideologicamente un sistema sanita
gestione aziendalistica sono rivol rio ad un altro: sistema sanitario a
te: gestione “sociale” contro sistema
(i) al recupero di una visione di sanitario a gestione “aziendale”. Si
insieme dell’istituzione sanita tratta piuttosto di rendersi conto
ria, oltre la frammentazione che pur nelle profonde differenze che
39
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
li distinguono, sia il sistema pub evidenzia il fatto che la questione
blico che quello privato soffrono di dell’allocazione delle risorse sani
distorsioni e di eccessi riferiti al tarie supera ampiamente le compe
versante della domanda come a quel tenze del medico come quelle del
lo dell’offerta. l’economista e si iscrivono in un
Sul versante della domanda, l’ac orizzonte più globale di ordine eti
cesso libero alle prestazioni può co e politico22 .
indurre l’utente a sovrautilizzare il Un primo motivo è legato all’au
sistema. L’introduzione di sistemi di mento delle pressioni esercitate sul
mercato nella sanità, da parte sua, sistema sanitario da un certo nu
può portare ad un aumento dei con mero di forze esterne al sistema:
Criteri per l’allocazione delle risorse
40
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
termini solamente economici co-amministrative e soprattutto
quante risorse destinare agli nella tematizzazione del concetto di
anziani piuttosto che ai malati bene che fonda una determinata
mentali o all’area materno-in interpretazione della giustizia. Con
fantile? Quali priorità dare alla la seguente avvertenza: “La manca
ricerca, alla prevenzione, alla ta inclusione di considerazioni filo
cura? Come giustificare, infine, sofiche non rende affatto più og
in base a soli criteri economici gettive simili decisioni, ma le espo
l’impiego di tante risorse per ne piuttosto ad influssi ideologici
la cura di malattie croniche o latenti e a pregiudizi non indaga
terminali? ti”.
Nella prospettiva aperta da que
Criteri di giustizia: sto richiamo alla pertinenza della
la pertinenza della prospettiva riflessione etica, si intende sinteti
etica nell’allocazione delle camente dar conto dei più signifi
risorse sanitarie. cativi criteri di giustizia24 che in
A ragione P.Cattorini, introducendo tervengono implicitamente o espli
una serie di saggi dedicata a “Etica citamente nel dibattito sulle scelte
e giustizia in sanità”23 , richiamava allocative.
l’importanza dell’etica nella questio
ne delle risorse sanitarie, identifi Criteri di giustizia in prospettiva uti
cando la funzione dell’etica nell’ana litaristica.
lisi critica degli strumenti concet Il principio guida dell’utilitarismo
tuali impiegati nelle scelte politi è molto semplice: giusta è l’azione
41
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
(“utilitarismo dell’atto”) o il siste tità e qualità ha portato all’interno
ma di regole (“utilitarismo della re della tradizione utilitaristica a met
gola”) che massimizza il benessere tere a punto la metodologia dei
del maggior numero di soggetti QALYs. Per QALYs, Quality Adjusted
coinvolti in una decisione25 . Appli Life Years, si intende l’unità di mi
cato alla questione dell’allocazione sura che, in un sistema di valuta
delle risorse sanitarie, il criterio si zione costi-efficacia, colloca il rap
traduce nella massima quantità di porto tra risorse investite e quanti
salute per il maggior numero di sog tà di vita nelle migliori condizioni
getti. Qualunque sia lo specifico di salute. Posto che un anno di vita
campo di applicazione, il ragiona sia pari a 1, lo stesso tempo con
Criteri per l’allocazione delle risorse
42
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
modo da operare una qualche cor suguaglianze “naturali” e “so
rezione degli svantaggi naturali, ciali”: i risultati della “lotteria
questa teoria considera la condizio naturale” sono “sfortunati” ma
ne svantaggiata di avere un’attesa non “iniqui”. Ne consegue che
di vita più bassa come base razio non può e non deve rientrare
nale per negare le risorse sanitarie nel contratto sociale compen
necessarie. sare le differenze;
Avallando queste critiche non si (ii) prioritario deve restare il prin
vuole certo negare la rilevanza del cipio di autonomia per il quale
contributo che la prospettiva utili il bisogno degli altri non deve
taristica può dare, a diversi livelli, intaccare la libertà individua
all’allocazione delle risorse sanita le, imponendo vincoli e sacri
rie. La massimizzazione dell’utilità fici;
è una considerazione di evidente (iii) per quanto riguarda il livello
importanza sia a livello di senso macro-allocativo, l’intervento
comune che all’interno di molte te dello stato deve essere minimo.
orie etiche. A restare problematico La percentuale di investimenti
è il fatto che, nella prospettiva uti nella sanità è affidata al mer
litaristica, la massimizzazione del cato;
l’utilità è considerata come l’unico (iv) per quanto riguarda il livello
criterio delle scelte morali, comprese micro-allocativo, la disponibi
le scelte allocative. lità dei trattamenti o la scelta
fra trattamenti è determinata
Criteri di giustizia in prospettiva con dalla capacità di pagare. Il con
trattualistica. trollo si limita alla verifica del
a) Contrattualismo libertario. la trasparenza del libero con
Caratteristica di questa prima ver tratto medico-paziente.
sione del contrattualismo è l’enfasi Applicazione esemplare di que
attribuita alla responsabilità indi sto approccio libertario alla bioeti
viduale nelle decisioni sulla salute ca con specifiche indicazioni per la
e sulla cura della salute, espressio questione dell’allocazione delle ri
ne in questo campo della tradizio sorse è quella fornita da
ne etico-politica che si ispira ai di T.Engelhardt: all’interno di una so
ritti individuali di libertà: la massi cietà di “stranieri morali” è disone
ma libertà senza vincoli per tutti sto e fuorviante pensare che si pos
gli individui liberi. La sua versione sa condividere un modello di distri
più radicale è quella fornita dalla buzione giusta delle risorse. E per
teoria dello stato minimo di ciò l’unico criterio per regolare in
R.Nozick27 . maniera pacifica il sistema è il li
In sintesi le implicazioni bioeti bero mercato 28 .
che sostenute in questa prospetti Non mancano le critiche rivolte
va di radicale liberismo sono le se a questo modello libertario:
guenti: (i) come è possibile accettare che
(i) nessuno è responsabile delle di la salute sia ridotta a merce, in
43
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
tutto soggetta alla negoziazio
ne del mercato, quando si sa
che in campo sanitario “clien
ti” e “fornitori” non sono part
ner alla pari?
(ii) Come è possibile equiparare la
salute a una qualsiasi altra
merce, senza minimamente
considerare la dimensione “dif
ferente” di questo bene, la sua
fondamentalità?
Criteri per l’allocazione delle risorse
b) Contrattualismo ugualitario.
Caratteristica di questo approccio è
l’affermazione del diritto all’uguale
accesso alle cure sanitarie. Questo
comporta che tutti quelli che han
no uno stesso bisogno di salute ri
cevano lo stesso livello di cure.
L’approccio ugualitario è stretta
mente legato all’idea, respinta in sapevolezza della particolare impor
vece dal contrattualismo libertario, tanza del bene salute.
che gli individui debbano essere L’applicazione più sistematica
compensati dagli svantaggi di cui dell’approccio ugualitario al campo
non sono responsabili. La metafora sanitario è basato sull’interpretazio
della “lotteria naturale” che distri ne della giustizia come “equità” ela
buisce agli individui il loro stato di borata dal neocontrattualismo di
salute viene spesso usata dai teori J.Rawls29. L’ispirazione anti-utilitari
ci ugualitaristi per indicare che non stica della teoria della giustizia di
siamo noi i responsabili di molte no Rawls è documentata senza mezzi
stre malattie, di molte disabilità e termini in questo passo della sua
problemi di tipo sanitario. L’idea di opera, considerata unanimemente il
distribuire le risorse in rapporto ai più rilevante trattato di filosofia
bisogni indica inoltre che le priori della giustizia degli ultimi decen
tà vengano determinate in base alla ni: “La possibilità di giustificare le
gravità dei bisogni stessi. istituzioni in base al fatto che i
L’approccio ugualitario ha profon sacrifici di alcuni sono compensati
de radici nel campo sanitario: radi da un maggior bene complessivo
cato nell’attitudine del tradizionale può essere utile, ma non è giusto”
ethos sanitario a fornire a ogni pa (p.30’).
ziente la cura per lui migliore; giu Contro lo scetticismo di Engelhar
stificato, in ambito pubblico, dal dt, la convinzione di Rawls è che
l’idea moderna dell’uguale valore di gli uomini hanno la possibilità di
ogni essere umano, unita alla con trovare l’accordo su alcuni principi
44
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
oggettivi di giustizia, solo che si teoria della giustizia come equità di
mettano in condizione di decidere Rawls alla questione della distribu
in base alla stretta ragione e non zione delle risorse sanitarie. L’inclu
distorti dall’interesse. Particolar sione delle cure nell’insieme delle
mente importanti diventano, allo garanzie che lo stato deve offrire si
ra, le procedure di realizzazione del basa sul principio della giustizia
contratto. E’ a questo punto che come uguaglianza di opportunità,
Rawls introduce l’ipotesi del velo poiché, infatti, la malattia compor
d’ignoranza. Solo ipotizzando un ta una diminuzione delle capacità
tipo di procedura in cui i soggetti individuali di accedere alla normale
del contratto non siano a conoscen gamma di opportunità. Così si espri
za del ruolo che verrà loro assegna me N. Daniels: “Le istituzioni sani
to nel gioco sociale, si potranno tarie aiuteranno a fornire quelle
determinare con assoluta obiettivi condizioni effettive di libertà e di
tà ed equità i principi intrinseca opportunità all’interno delle quali
mente giusti, in base a cui regolare gli individui possono impiegare i
l’assetto sociale e in base a cui loro equi dividendi per perseguire
distribuire i beni fondamentali, com le loro concezioni di bene”30 .
presa l’assistenza sanitaria. Le obiezioni alle tesi del contrat
Il primo di questi principi è il tualismo ugualitario centrate sul
principio di uguaglianza: il princi diritto alla tutela della salute sono
pio secondo cui ogni individuo ha riconducibili a due versanti, esem
uguale diritto alla massima libertà plarmente rappresentati dalla posi
compatibile con una simile libertà zione di Buchanan e da quella di
di ciascun altro. Il secondo è il prin Sen.
cipio di differenza: il principio se Buchanan denuncia il rischio che
condo cui ogni aumento di benefi un illimitato uso di risorse e servi
cio per i più avvantaggiati social zi, finalizzato ad offrire agli svan
mente è giusto solo se ad esso cor taggiati le stesse opportunità, pos
risponda un maggior aumento di sa produrre un insostenibile “dre
beneficio per i più svantaggiati. naggio” delle risorse disponibili in
Il principio di differenza che qua una determinata società31 . Sen, al
lifica il criterio di giustizia di Rawls contrario, denuncia il rischio che la
è da lui connotato come principio sola titolarità dei diritti, la sola at
di fraternità: “il principio di diffe tribuzione di uguali opportunità non
renza sembra corrispondere al signi siano in grado di promuovere, an
ficato naturale della fraternità, cioè che per quanto riguarda i bisogni
all’idea di non desiderare maggiori sanitari, un’effettiva uguaglianza, se
vantaggi, a meno che ciò non vada non ci si misura sulla reale “capaci
a vantaggio di quelli che stanno tà” di esercitare tali diritti e tali
meno bene” (p.101). opportunità 32 .
Si può abbastanza facilmente ri
È stato Norman Daniels ad applica spondere alla obiezione del primo
re nella maniera più sistematica la tipo, ricordando che, a differenza di
45
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
un ugualitarismo “indifferenziato”, Walzer34 , MacJntyre35 , uniti comun
un ugualitarismo “qualificato” ri que nel denunciare i limiti dell’eti
chiede per ogni individuo un livello ca pubblica liberale.
di cure basato sulla soddisfazione Ad essere criticato è innanzitut
dei bisogni fondamentali. Obiezio to il concetto di soggetto agente
ni del secondo tipo, come quella di presupposto nel procedimento at
Sen, consentono alle tesi ugualita traverso cui si fonda il contratto
riste di svilupparsi verso posizioni sociale. Il procedimento adottato da
di maggiore concretezza, nella mi Rawls per determinare i principi
sura in cui, spostando l’accento della giustizia come equità suppo
dalle “opportunità” alle “capacità” ne degli agenti razionali che sono
Criteri per l’allocazione delle risorse
46
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
spettivamente le sue preferenze e i pria gerarchia di valori in base a
suoi diritti. Per le teorie comunita criteri di coerenza interna e fedeltà
rie invece c’è la comunità al centro, alla propria tradizione, nulla vieta
a partire dalla convinzione che che in comunità diverse con gerar
l’esperienza morale e lo stesso lin chie di valori diverse si possano sta
guaggio morale dipendono dalla di bilire differenti priorità nella distri
mensione sociale della natura uma buzione delle risorse sanitarie. Il
na36 . La dialettica tra tesi comuni problema di una giusta allocazione
tarie e tesi liberali rappresenta uno delle risorse sarebbe semplicemen
tra i più fecondi confronti in atto te spostato dal livello “generale” a
nella filosofia morale e politica di quello “particolare” delle comuni
questi ultimi anni. Se le tesi comu tà.
nitariste possono rivendicare, con Rimane aperta un’ulteriore que
tro la concezione procedurale della stione connessa con il concetto di
giustizia tipica degli approcci libe solidarietà che nella prospettiva
rali, una concezione più concreta e comunitaria rappresenta un riferi
sostantiva, è forte l’impressione tut mento qualificante: la solidarietà è
tavia che questa maggiore concre da intendersi solo in senso politico
tezza sia guadagnata al prezzo di oppure prima ancora in senso mo
un’esplicita assunzione di relativi rale?37 Reale è il rischio che l’inter
smo. A questo punto, però, il pro pretazione comunitarista costringa
blema della giustificazione dei cri la solidarietà all’interno di un oriz
teri di giustizia si sposta, non si zonte esclusivamente politico-ter
risolve. Se infatti ogni comunità ritoriale, nel senso di un’apparte
stabilisce esclusivamente la pro nenza e di un legame fatto per di
stinguere chi è dei “nostri” e chi è
“straniero”. Ci sono buone ragioni
per pensare che se il legame di so
lidarietà verso l’altro e in particola
re verso il più debole non è inteso
come una forma originaria della giu
stizia in senso genuinamente mora
le, prima ancora che politico-terri
toriale, difficilmente potrà costitu
irsi una comunità di valori in grado
di orientare la definizione delle prio
rità in sanità.
47
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
gs Center, Institute for Society, Ethics coercitivi. Non ci sono valori con
and Life Sciences: il primo centro di divisi. E anche la discussione sui
bioetica. L’aspetto che, più in pro valori che potrebbero dar senso alla
fondità, qualifica l’approccio di D. sofferenza, al declino della vita e
Callahan è l’attenzione alla questio alla morte, è assente. Simboli con
ni di natura antropologica implica divisi di vita buona – continua Cal
te nel dibattito sulle politiche allo lahan – si sono logorati. E questo a
cative. Tali questioni fanno riferi causa del fatto che in una cultura
mento: modellata dai diritti degli individui
(i) al significato che la salute ha atomisticamente considerati manca
all’interno della concezione glo il senso di appartenenza, del lega
Criteri per l’allocazione delle risorse
48
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
il significato stesso della medicina la combinazione dei concetti libe
e il suo posto nella vita degli indi rali di individuo e del suo rapporto
vidui e della società (p.41). E’ su con la società è coincisa con le pos
questo fronte che d’altra parte si sibilità scientifiche e tecnologiche
situano le difficoltà più impegnati della medicina.” (p.44). Interpreta
ve per quanto riguarda la possibili zione individualistica del soggetto,
tà di promuovere una “medicina so sconfinata fiducia nella tecnologia:
stenibile”: il fronte dell’“io della sono questi i veri nemici di una
medicina moderna”. “La medicina “medicina sostenibile” (p.40) che
moderna poggia su una visione del D. Callahan così definisce: “una
l’io che rispecchia perfettamente medicina sostenibile deve avere tre
l’ideologia tecnologica e la usa con caratteristiche. In primo luogo deve
entusiasmo. L’io della medicina mo fornire ai membri della società un
derna, quanto a possibilità, non è livello di assistenza medica e di
meno aperto della medicina di cui sanità pubblica sufficiente a garan
si serve per realizzarle: è un sog tire loro buone probabilità di com
getto proteiforme, creato dalle sue pletare il ciclo di vita e di funzio
stesse capacità di fare degli esseri nare ad un livello dignitoso di com
umani ciò che essi vogliono essere. petenza fisica e mentale. Deve in
E la cosa che essi vogliono più in secondo luogo essere equamente
tensamente è di essere liberi dai distribuita senza sforzi eccessivi, ed
vincoli di una natura che procura essere economicamente alla porta
loro troppe sofferenze e infermità, ta della società. In terzo luogo, con
da una morte (sempre) troppo pre il finanziamento pubblico, deve per
matura, troppi figli, troppo deter seguire scopi sanitari finiti e stabi
minismo genetico e una capacità li e avere ispirazioni limitate di pro
troppo precaria di assicurarsi la vita gresso e innovazione tecnologica
che si vorrebbe”. Concludendo: “Se (p.34)
si vuole che cambi la medicina deve Si tratta di tesi che vanno con
cambiare anche la visione dell’io” trocorrente, senz’altro contro alcu
(p.44). ni “dogmi delle società avanzate”
(p.309). Aspetti particolari di que
Per un’interpretazione sto progetto sono senz’altro criti
più critica della “scarsità” cabili, e tuttavia, con specifico ri
delle risorse sanitarie. ferimento alla problematica dell’ al
Ridefinire i fini della medicina: è locazione delle risorse sanitarie, le
con questo che deve confrontarsi analisi di D. Callahan forniscono un
ogni serio approccio alla questione importante contributo: la promozio
dell’allocazione delle risorse sani ne di un’interpretazione più critica,
tarie. Un’operazione tuttavia non rispetto alle versioni accreditate, dei
facile, per la stretta e profonda in fattori che incidono sulla “scarsità”
terazione tra medicina e cultura. delle risorse.
“L’io della medicina moderna è an (i) Per quanto riguarda i fattori de
che il prodotto di una cultura in cui mografici: quanto incide sulla
49
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
scarsità delle risorse l’invec ethics, in: H.Ten Have,
chiamento della popolazione B.Gordijn (eds), Bioethics in
(in sé) e quanto incide invece European perspective, Kluwer
il modo in cui gli anziani ven Academic Publishers, Dordrecht
gono trattati all’interno delle 2001, pp. 17-50, p. 19;
nostre società in genere e del
sistema medico in generale? Per [3] Sulla dialettica tra “moralità in
quanto paradossale possa sem terna” e “moralità esterna” si
brare, la medicalizzazione del veda: H.Ten Have, Approcci eu
la vecchiaia non è in buona par ropei all’etica nella medicina cli
te espressione della svalorizza nica, in: C.Viafora (a cura di),
Criteri per l’allocazione delle risorse
50
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
[8] Le scelte in sanità. Rapporto del [14]Idem, p. 7;
la Commissione Olandese, in:
“L’Arco di Giano”, 5(1994), pp. [15]Riferisco la vicenda come pre
11-26; sentata da M.Parker, D.Dicken
son, The Cambridge medical
[9] H.Ten Have, Le priorità sanita ethics workbook, op. cit., p.
rie, op. cit., p. 29; 238;
51
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
[21]L.Begin, Les normativités dans tarie, in: “Medicina e Morale”,
les comités d’éthique clinique, 5(1994), pp. 902-920; R. Mor
in: M.H.Parizeau (sous la direc dacci, Bioetica e teorie della
tion de), Hôpital et éthique. giustizia, in: P. Cattorini (a cura
Rôles et defis des comités d’éthi di), Etica e giustizia in sanità,
que clinique, Les Presses de op. cit., pp. 11-33, p. 11; J.
l’Université Laval, Quebec, Gafo, Los principios de justicia
1995, pp. 32-57, p. 37; y solidaridad en bioetica, in: J.
Gafo (a cura di), El derecho a
[22]Sui limiti dei criteri medici e la asistencia sanitaria y la di
dei criteri economici si veda stribucion de recursos, Dilemas
Criteri per l’allocazione delle risorse
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
in: JAMA 263(1990), pp. 2917 [35]A.McIintyre, Giustizia e razio
2921; nalità, 2 voll., Anabasi, Milano
1995;
[27]R.Nozick, Anarchia stato e uto
pia, Le Monnier, Firenze 1981; [36]Per una valutazione critica del
le teorie liberali e delle teorie
[28]T.E.Engelhardt, Health care re comunitarie si legga: M.Parker,
form: a study of moral malfea A deliberative approach for bio
sance, in: “Journal of Medicine ethics, in: M.Parker,
and Philosophy”, 19(1994), pp. D.Dickenson (eds), Cambridge
501-516; medical ethics workbook, op.
cit., pp. 304-310;
[29]J.Rawls, Una teoria della giu
stizia, Feltrinelli, Milano 1991; [37]È la questione lucidamente in
dicata da R.Mordacci, Bioetica
[30]N.Daniels, Just health care, e teorie della giustizia, op. cit.,
Cambridge University Press, p. 31;
1985; e anche: Am I my paren
ts’s keeper? An essay on justice [38]Vedi la presentazione che ne fa
between the young and the old, S.Spisanti, La bioetica. Biogra
Oxford University Press, New fie per una disciplina, Franco
York 1988; Angeli, Milano 1995. Tra gli
scritti più significativi:
[31]A.Buchanan, Health care deli D.Callahan, Setting limits: me
very and resource allocation, in: dical goals in an aging society,
R.Veatch (ed), Medical ethics, Simon and Schuster, New York
Johns and Barlett Publishers, 1987, dedicato al problema del
Boston 1989, pp. 292-327; l’assistenza sanitaria degli an
ziani; What kind of life. The li
[32]A.Sen, “Uguali e diversi” davan mits of medical progress, Simon
ti alla salute, in: “Keiron”, and Schuster, New York 1990,
1(1999), pp. 8-14; e più am dedicato alla questione dell’al
piamente: A.Sen, Development locazione delle risorse e ai suoi
as freedom, Knof, New York aspetti culturali; The troubled
1999; dream of life: living whit mor
tality, Simon and Schuster, New
[33]M.Sandel, Il liberalismo e i li York 1993, dedicato all’attitu
miti della giustizia, Feltrinelli, dine contemporanea nei con
Milano 1994; fronti della morte. E infine, l’ul
tima opera, tradotta in italia
[34]M.Walzer, Sfere di giustizia, Fel no: La medicina impossibile: le
trinelli, Milano 1987; utopie e gli errori della medici
53
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
Continuità assistenziale e umanizzazione
54
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
Integrazione di che richiedono più stretta e con
delle responsabilità, vergente gestione delle responsabi
lità e delle risorse. Per questo l’in
continuità assistenziale, tegrazione va utilizzata soprattutto
umanizzazione dei servizi quando serve una maggiore dotazio
Tiziano Vecchiato ne di collaborazioni e di risorse per
raggiungere obiettivi multidimensio
nali e complessi (Plsek P. E., Wil
Le indicazioni normative, le opportunità, son T., 2001; Vergani C., 2001).
i livelli essenziali di assistenza. Quando questo non è necessario,
più opportunamente, ognuno eser
cita in modo autonomo le respon
sabilità, mettendo in campo le pro
prie risorse per raggiungere obiet
tivi specifici, dando in questo modo
Integrazione risposte a bisogni dimensionati sulle
delle responsabilità. proprie potenzialità, sulle proprie
Integrazione significa affrontare competenze, cioè sulla possibilità
problemi multidimesionali e com monoprofessionale di affrontare i
plessi senza ricorrere a semplifica problemi.
zioni ostacolanti la loro soluzione. Al contrario quando il problema
Significa riconoscere le responsabi sovrasta le proprie capacità di af
lità necessarie per affrontarli, orga frontare efficacemente le domande
nizzandole in modo da renderle com che vengono dalle persone e dalle
plementari e coerenti con gli obiet famiglie, si rendono necessarie scel
tivi da raggiungere. te ulteriori, che richiedono integra
L’integrazione è cioè una strate zione.
gia necessaria per dare risposte ef L’integrazione è prima di tutto
ficaci ai bisogni delle persone che integrazione delle responsabilità,
si caratterizzano con riferimento a per facilitare su questa base un uti
diverse dimensioni: le funzioni psi lizzo collaborativo delle risorse. In
cofisiche, gli ostacoli e le limita tegrazione non è quindi solo colla
zioni nelle attività quotidiane, le borazione, messa in rete, buon col
modalità di partecipazione alla vita legamento di azioni. È condivisio
sociale, i fattori di contesto ambien ne delle responsabilità sugli obiet
tale e familiare che incidono nella tivi e sulle cose da fare per conse
risposta al bisogno e nel suo supe guirli (Vecchiato T., 2001).
ramento.
Lo scenario epidemiologico dei bi
Per molti anni si è creduto che l’in sogni da una parte conferma i ri
tegrazione fosse un fine da raggiun sultati positivi degli interventi sa
gere. Più propriamente l’integrazio nitari e sociosanitari integrati mes
ne è un mezzo. È una condizione si in campo negli ultimi anni. Il
necessaria per raggiungere traguar principale indicatore è rappresenta
55
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
to dall’incremento della speranza di dividere le responsabilità e le risor
vita. Nello stesso tempo l’epidemio se necessarie (WHO, 2000).
logia ci dice che l’allungamento
della vita media non sempre è ca In letteratura si fa riferimento a tre
ratterizzata da una vecchiaia in buo livelli di integrazione: istituziona
na salute. Anzi in certi casi allun le, gestionale e professionale (Pia
Continuità assistenziale e umanizzazione
0 10 20 30 40 50 60 70 80 anni
Uomo
*DALE = D is ability A djus ted Life Expectanc y Donna
The W orld Healt h Report 2 000-Healt h systems: Improving performance, W HO Geneva, June 2000 Senza dis abilità*
Con dis abilità
56
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
per la salute (Associazione cultura di integrazione sociosanitaria risal
le “Lorenza Del Marco”, 2000). gono al 1985 e si riferiscono al de
La fase che prevedeva una capa creto della Presidenza del Consiglio
cità condivisa di assunzione delle dell’8 agosto ’85 Atto di indirizzo e
responsabilità istituzionali locali coordinamento alle regioni e alle
tramite lo strumento del compren province autonome in materia di
sorio è oggi messa in discussione, attività di rilievo sanitario connes
prefigurando nuovi scenari di gover se con quelle socio-assistenziali, ai
no e di promozione di politiche so sensi dell’art. 5 della legge 23 di
ciali e sanitarie unitarie nel territo cembre 1978, n. 833”, più noto
rio. come decreto Craxi.
Le ipotesi in discussione vanno Nell’art. 1 si precisava che “le
nel senso di rivitalizzare il Compren attività a rilievo sanitario connesse
sorio in quanto “strumento” dei con quelle socio-assistenziali di cui
comuni o di rilanciare le responsa all’art. 30 della legge 27 dicembre
bilità autonome degli enti locali, da 1983, n. 730, sono le attività che
gestire con nuove soluzioni asso richiedono personale e tipologie di
ciative. Ma questa intenzione va intervento propri dei servizi socio-
accompagnata con robuste soluzio assistenziali, purché siano dirette
ni gestionali per garantire che l’in immediatamente e in via prevalen
contro delle responsabilità avvenga te alla tutela della salute del citta
con percorsi certi, flessibili e vin dino e si estrinsechino in interven
colanti i diversi soggetti coinvolti ti a sostegno dell’attività sanitaria
nelle decisioni. di prevenzione, cura e/o riabilita
Questo ad esempio significa, ai zione fisica e psichica del medesi
fini dell’integrazione gestionale e mo, in assenza dei quali l’attività
Figura 1 - Attesa di professionale, prefigurare soluzioni sanitaria non può svolgersi o pro
vita senza e con per un’analisi condivisa dei bisogni, durre effetti”.
disabilità
la selezione di quelli prioritari, la Nell’art. 6 si specificava che “rien
presa di decisione, le soluzioni or trano tra le attività socio-assiten
ganizzative per attuarle in modo ziali di rilievo sanitario, con impu
adeguato, le modalità per verificare tazione dei relativi oneri sul fondo
i risultati, in sede interna e in sede sanitario nazionale, i ricoveri in
partecipata, insieme con tutti i sog strutture protette, comunque deno
getti della comunità locale, cioè a minate, sempre che le stesse svol
livello di integrazione comunitaria. gano le attività di cui all’art. 1”.
Si diceva inoltre che le presta
Per affrontare i problemi dell’inte zioni erogate in queste strutture
grazione professionale un riferimen dovevano essere dirette in via esclu
to molto importante è l’atto di in siva o prevalente a funzioni ineren
dirizzo e coordinamento sull’integra ti la riabilitazione e rieducazione
zione sociosanitaria (Dpcm 14 feb funzionale, il recupero fisico-psichi
braio 2001). co dei malati mentali, la cura e/o
Le precedenti indicazioni in tema recupero fisico-psichico dei tossi
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
codipendenti e che nessun onere tà, le funzioni autonome e comple
doveva essere imputato sul fondo mentari dei servizi, evidenziando,
sanitario nazionale per il reinseri anche ai non addetti ai lavori, che
mento sociale e lavorativo delle la presa in carico dei problemi deve
persone di cui sopra. partire dall’analisi dei bisogni, del
Per quanto riguarda gli anziani, la persona e della famiglia, e non
Continuità assistenziale e umanizzazione
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
zione sanitaria, che, per la par Opportunità su scala nazionale e
ticolare rilevanza terapeutica e internazionale.
intensità della componente sa Considereremo l’art. 2 dell’atto di
nitaria, devono essere assicura indirizzo che sintetizza le idee fon
te dalle aziende sanitarie e ri damentali di una nuova visione, più
comprese nei livelli essenziali di idonea per “servire le persone” in
assistenza sanitaria, cioè a to modo integrato e globale, cioè met
tale carico del fondo sanitario tendosi a servizio dei loro bisogni,
nazionale; condividendo con loro le difficoltà
- i criteri e le condizioni per defi e soprattutto condividendo obietti
nire i livelli uniformi di assisten vi e azioni per affrontarli in modo
za per le prestazioni sociali a ri efficace.
lievo sanitario, esplicitando cioè In primo luogo l’articolo 2 indica
come i comuni possono garanti la necessità di garantire una capa
re un corrispondente finanzia cità integrata di valutare i bisogni,
mento dei livelli di assistenza di elaborare progetti personalizza
sociosanitaria per la parte di pro ti, di condividere le responsabilità
pria competenza. in ordine alla loro realizzazione, di
La successiva emanazione dell’at valutare insieme con le persone i
to di indirizzo sull’integrazione so risultati conseguiti.
ciosanitaria (Dpcm 14 febbraio Per fare questo è necessario su
2001) ha risposto a buona parte di perare la logica del lavoro per pre
queste questioni, in particolare stazioni, anche quando esse sono
quelle che potevano essere trattate di buona qualità, per fare spazio ad
a livello nazionale, mentre altre de una più matura capacità di lavorare
vono essere disciplinate dalle regio per progetti personalizzati, garan
ni e dalle province autonome. tendo percorsi assistenziali conti
nuativi e coerenti con i bisogni da
affrontare, calibrati sulla loro natu
ra, coinvolgendo la persona e la fa
miglia nella loro realizzazione (Pom
pei A., Costanzi C., Risso A., 2000).
Le caratteristiche dei progetti
personalizzati sono nello stesso
tempo semplici ed impegnative a
seconda delle diverse competenze
professionali richieste, in quanto si
tratta di valutare di comune intesa:
la natura del bisogno, la comples
sità e l’intensità dell’intervento as
sistenziale, la sua durata, avendo
chiare le responsabilità non solo di
fare (le azioni programmate), ma
anche di conseguire i risultati atte
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
Parte 1: Parte 2:
Funzionamento e disabilità Fattori ambientali
Domini
corpore e (compiti, azioni) esterne su interne su
funzionamento e funzionamento
Strutt ure disabilità e disabilità
corpore e
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
Tabella 1 - Condi ne, lo stato, le altre amministrazio zazione pubblica è più ampia di
zioni per una
valutazione
ni pubbliche) con la funzione di quella istituzionale. Infatti la L. n.
integrata del interesse pubblico che può e deve 328/2000 (di riforma degli interven
bisogno nell’atto essere svolta dalle diverse compo ti e servizi sociali) sintetizza que
di indirizzo
sull’integrazione nenti della comunità locale. sto percorso di maturazione civile e
sociosanitaria L’enfasi attuale sulla sussidiarie culturale affermando che “alla ge
e nell’ICF.
(da: WHO, 2002b) tà non ha fatto altro che richiamare stione ed all’offerta dei servizi prov
e attualizzare questa prospettiva e vedono soggetti pubblici nonché, in
la necessaria articolazione delle re qualità di soggetti attivi nella pro
sponsabilità e delle collaborazioni gettazione e nella realizzazione con
da orientare al bene comune, valo certata degli interventi, organismi
rizzando le diverse funzioni dei sog non lucrativi di utilità sociale, orga
getti presenti nella comunità loca nismi della cooperazione, organizza
le: alcuni a titolo istituzionale, al zioni di volontariato, associazioni ed
tri a titolo di solidarietà sociale. enti di promozione sociale, fonda
La Figura 2 descrive come negli zioni, enti di patronato e altri sog
ultimi dieci anni si sia affermata una getti privati… con la valorizzazione
progressiva capacità di passare da delle iniziative delle persone, dei
una visione che identificava il pub nuclei familiari, delle forme di auto-
blico con l’istituzionale ad una più aiuto e di reciprocità e della solida
matura capacità di riconoscere che rietà organizzata.” (art. 1, comma
l’interesse pubblico, il bene comu 5)
ne, può essere meglio costruito gra Negli anni ’80 con il termine “pri
zie ad un incontro di responsabilità vato sociale” si è voluto valorizzare
e di risorse di diversa natura: isti anche culturalmente la necessità di
tuzionali e sociali. una maggiore responsabilizzazione
Per questo nella parte bassa del da parte di tutti i soggetti della
la Figura l’area della responsabili- comunità locale, contrastando i luo-
Figura 2 - Una
comunità che
impara a farsi
carico dei propri
problemi.
Pubblico =
Istituzionale
>
Istituzionale
Pubblico
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Punto Omega n. 8/9
Sociale =
Privato
Continuità assistenziale e umanizzazione
>
Privato
Sociale
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
Figura 3 – Da un tario risulta sacrificata e poco si 19 della legge n. 328/2000). Il Pro
sociale privato ad
un sociale spazio
gnificativa. Nei casi più fortunati i gramma delle attività territoriali è il
pubblico di incontro diversi strumenti programmatori piano di salute distrettuale in cui
fra diritti e doveri sono elaborati in modo collaborati sono definiti i bisogni prioritari e gli
di cittadinanza
sociale. vo, ma ostacoli di diversa natura, interventi di natura sanitaria e so
quali la sfasatura temporale delle ciosanitaria necessari per affrontar
decisioni programmatorie e la diffi li. Allo stesso tempo il Piano di zona
coltà di integrare le diverse fonti di è lo strumento per definire le strate
risorse, rendono spesso velleitari gli gie di risposta ai bisogni sociali e
sforzi di collaborazione e di inte sociosanitari. È pertanto necessario
grazione. che i due strumenti siano gestiti al
A ben vedere non ha senso sepa l’interno di un’unica strategia pro
rare percorsi di decisione che riguar grammatoria, attuata in modo col
dano le stesse persone, le stesse laborativo tra azienda sanitaria ed
famiglie, le stesse comunità locali. enti locali, finalizzata alla promo
Ma proprio su una questione così zione e alla tutela della salute delle
strategica è difficile trovare espe persone e delle famiglie” 1 .
rienze positive da indicare ad esem La nuova programmazione locale
pio. (Figura 4) dovrebbe cioè non solo
Per questo il Piano sociale nazio rendere compatibili le scelte sani
nale sottolinea che “Per qualificare tarie e sociali nell’area dei servizi
le scelte finalizzate all’integrazione alle persone, ma “unificarle” all’in
sociosanitaria è necessario garanti terno di un’unica strategia program
re unitarietà al processo programma- matoria di natura comunitaria, che
torio rendendo tra loro compatibili renda “piano integrato di salute”
le scelte previste dal Programma delle quelle che sono scelte talora valide
attività territoriali (di cui all’arti viste separatamente, ma difficilmen
colo 3 quater del d.lgs n. 229/99) e te compatibili e integrabili in una
dal Piano di zona (di cui all’articolo strategia unitaria di promozione
Figura 4 - La nuova
programmazione
locale2 PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ TERRITORIALI
art. 3 quater, d.lgs n. 229/992
sanitario sociosanitario
sociosanitario sociale
PIANO DI ZONA
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
della comunità locale e delle rispo
OUTPUT (misuredi risposta)
ste efficaci ai suoi bisogni.
Si tratta di una prospettiva che OUTCOME
qualche regione sta considerando, (misure
preparando in questo modo le con di efficacia)
dizioni necessarie per esperienze, INPUT
Continuità assistenziale e umanizzazione
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
Figura 5 – Elementi pubblica a vantaggio di quella pri zione Mondiale della Sanità per mo
costitutivi dei livelli
essenziali di
vata (Nanni W., Vecchiato T., 2002). nitorare annualmente i sistemi di
assistenza. La Figura 5, oltre a indicare le tre welfare nazionali, stilando classifi
dimensioni costitutive dei livelli, che che sono basate anche su para
suggerisce l’idea che il loro dimen metri di finanziamento, di organiz
sionamento dipende dalle scelte zazione delle risposte, di risultati
politiche e programmatorie che de di salute raggiunti dai diversi paesi
finiscono le loro relazioni. Ad esem (WHO, 2000).
pio, a un finanziamento (input) in Un’altra possibilità è legata alla
sufficiente non può far seguito attuazione del Punto 6 delle Pre
un’offerta adeguata per affrontare i messe all’Accordo tra Governo, Re
diversi bisogni. Non è detto poi che gioni e Province Autonome di Tren
un’offerta consistente, ma obsoleta to e Bolzano del 22 novembre 2001
e inadeguata, possa garantire risul sui livelli essenziali di assistenza
tati efficaci (di outcome) ai biso (Lea) riguardante:
gni delle persone e delle famiglie. - la definizione di un sistema di
Se applichiamo questi criteri a manutenzione degli elenchi di
quanto è stato deciso dalla Confe prestazioni e servizi inseriti nei
renza Stato Regioni e poi approva Lea per garantire la qualità e l’ap
to con il Dpcm 22 nov. 2001, in tema propriatezza dell’assistenza ai
di livelli essenziali otteniamo que cittadini in relazione alle risor
sti risultati: se definite;
- il primo criterio (il livello essen - la costituzione di uno specifico
ziale di finanziamento è per ora Organismo a carattere naziona
un patto provvisorio in attesa del le, sul modello della Commissio
suo superamento); ne Unica del Farmaco (Cuf), cui
- il parametro inerente l’organiz affidare il compito di valutare,
zazione delle risposte nel terri nel tempo, i fattori scientifici,
torio ha una risposta parziale, re tecnologici ed economici che
lativa all’elenco delle risposte motivano il mantenimento, l’in
ammissibili da leggi esistenti, clusione o l’esclusione delle pre
salvo verifica di legittimità del stazioni dai Lea, nonché di mo
le stesse leggi dopo la modifica nitorare l’efficacia delle presta
del titolo V della Costituzione; zioni, siano esse ospedaliere,
- del terzo parametro non c’è trac ambulatoriali, in regime pubbli
cia nella riflessione politica, non co e/o privato, la loro tipologia,
ci si chiede cioè quali possono l’adeguatezza, il costo, il rappor
essere misure di efficacia, cioè to costo/beneficio.
di tutela della salute, da garan Molto quindi è ancora da fare su
tire in ogni regione. questa materia e il Dpcm sui livelli
Non è un problema di indicatori di assistenza potrebbe essere l’atto
per verificarlo, dal momento che chi conclusivo di una vicenda che, chiu
non ha idee in merito può partire dendo il capitolo del servizio sani
da quelli utilizzati dall’Organizza tario nazionale e dell’appena defi
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
nito con la L. n. 328/2000 sistema quando il suo contenuto è tale che
nazionale dei servizi sociali, non può essere realizzato grazie all’ap
rappresenta un effettivo rilancio alle porto congiunto di due centri di
regioni e alle province autonome per responsabilità:
la costruzione qualitativa di validi - le professioni di aiuto sociali,
sistemi di welfare regionali. sanitarie, educative;
Continuità assistenziale e umanizzazione
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
chi chiede aiuto. Questo modo di tenuti” dei servizi da garantire ma
intendere il servizio alle persone ha anche come modalità necessarie per
implicazioni etiche non indifferenti garantirli efficacemente. La conti
nella misura in cui il professionista nuità assistenziale dove professio
si impegna a condividere responsa nisti, persona e famiglia condivido
bilità e non solo a dare buone ri no risorse, fatiche, risultati di effi
sposte. Tutto questo ha dirette im cacia ne è un esempio.
plicazioni anche sui risultati attesi
di efficacia dei processi di aiuto, in Un modo per verificare se tutto que
quanto un servizio alle persone può sto sta avvenendo è quello di misu
essere erogato solo “con” la perso rarsi con l’outcome, cioè con gli in
na, la famiglia, cioè con chi è parte dicatori di efficacia o al contrario
interessata del problema da affron con le misure di non efficace tutela
tare e da risolvere (Vecchiato T., dei diritti sociali e di disuguaglian
Maluccio A., Canali C., 2002). za presenti nel territorio.
Se ad esempio dovessimo accre Per farlo è sufficiente costruire
ditare dei servizi alle persone do mappe di disuguaglianza articolate
vremmo utilizzare prioritariamente per ambito territoriale, riferite a
questo criterio come parametro qua diversi parametri: dall’accesso ai
lificante l’accreditamento stesso. servizi all’efficace risposta ai biso
Senza incontro di responsabilità di gni (The Stationery Office, 1998;
fatto si riducono sostanzialmente le Bedetti C., Geraci S., Guerra R.,
possibilità di efficacia e si ha una 1999).
sostanziale riduzione della capaci Questo modo di procedere può
tà di essere “a servizio” delle per rendere visibili i problemi in modo
sone. intuitivo, anche per i non addetti
Altre ricadute pratiche sono ri ai lavori, e rende più immediato il
conoscibili nel significato che il confronto nel tempo fra quello che
consenso informato viene ad assu siamo (la situazione attuale) e i
mere in questa prospettiva. Il con miglioramenti (o i peggioramenti)
senso in quanto tale è spesso limi conseguiti, in modo partecipato, per
tato e riduttivo e andrebbe sostitu ogni ambito territoriale, preso come
ito con una sorta di “contratto in unità di misura, a partire da quelle
formato”, cioè di una maggiore con che presentano maggiori bisogni.
divisione di responsabilità in ordi Su questa base possiamo metter
ne ai risultati attesi e alle respon ci in grado di capire, per confronto,
sabilizzazioni necessarie per conse i valori del nostro sistema di welfa
guirli. re locale, le aree in cui concentrare
Le conseguenze di una maggiore gli sforzi, le solidarietà da promuo
condivisione vanno ad incidere sul vere, i determinanti positivi o ne
le modalità di funzionamento dei gativi su cui impostare strategie di
servizi e ancor di più sui modi di cambiamento.
garantire i livelli essenziali di assi Si può ad esempio meglio com
stenza intesi non solo come “con prendere come il sistema di welfare
67
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
provinciale è impegnato a promuo tà e non è difficile capirne le ragio
vere l’incontro tra diritti e doveri, ni. Può esserlo, ma solo in forza di
con riferimento a quali bisogni e a opzioni etiche e di valore che ren
quali priorità. dono la sussidiarietà responsabiliz
zazione solidale (Brodkin. E. Z.,
Oggi il dibattito sui diritti di citta Fuqua C., Thoren K., 2002).
Continuità assistenziale e umanizzazione
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
NOTE zi alle persone: quali prospetti
ve per il Trentino, Osiride, Tren
1 Dal Piano sociale nazionale to, 2000;
2001-2003.
[2] Bedetti C., Geraci S., Guerra R.,
2 (Comma 3) “il Programma delle Le nuove povertà: un problema
attività territoriali, basato sul complesso di sanità pubblica,
principio della intersettorialità Serie Relazioni 3/99, Istituto
degli interventi cui concorrono Superiore di Sanità, Roma;
le diverse strutture operative:
a) prevede la localizzazione dei [3] Brodkin. E. Z., Fuqua C., Tho
servizi di cui all’ articolo 3 ren K., Contracting Welfare Re
quinquies; b) determina le ri form: Uncertainties of Capacity-
sorse per l’integrazione socio Building Within Disjointed Fe
sanitaria di cui all’articolo 3 deralism, Working Paper, Uni
septies e le quote rispettiva versity of Chicago, 2002;
mente a carico dell’unità sani
taria locale e dei comuni, non [4] Canevini M., Vecchiato T. (a
ché la localizzazione dei presi cura di), L’integrazione delle
di per il territorio di competen professionalità nei servizi alle
za; c) è proposto, sulla base persone, Fondazione E. Zancan,
delle risorse assegnate e pre Padova, 2002;
vio parere del Comitato dei sin
daci di distretto, dal direttore [5] France G. (a cura di), Federali
di distretto ed è approvato dal smo, regionalismo e standard
direttore generale, d’intesa, li sanitari nazionali - quattro
mitatamente alle attività socio paesi,quattro approcci, Giuffrè,
sanitarie, con il Comitato me Torino, 2001;
desimo e tenuto conto delle
priorità stabilite a livello regio [6] Kalisch D.W., Aman T., Buchele
nale. (Comma 4) Il Comitato dei L. A., Social and health policies
sindaci di distretto, la cui or in Oecd countries: a survey of
ganizzazione e il cui funziona current programmes and recent
mento sono disciplinati dalla developments, Oecd, occasional
regione, concorre alla verifica papers n°33, Paris, 1998;
del raggiungimento dei risultati
di salute definiti dal Program [7] Ministero della Sanità, Piano
ma delle attività territoriali”. Sanitario Nazionale 1998-2000,
Roma;
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
[9] Plsek P. E., Wilson T., Complexi port, World Health Organiza
ty, leadership, and management tion, Geneva, 2000;
organisations, BMJ, Vol. 323,
sept. 2001; [18]WHO (2002a), Project on Inno
vative Care for Chronic Condi
[10]Pompei A., Costanzi C., Risso tions, World Health Organiza
A. (a cura di), Il lavoro per pro tion, Geneva;
getti individualizzati, Fondazio
ne E. Zancan, Padova, 2000; [19]WHO (2002b), ICF - Classifica
zione Internazionale del funzio
[11]The Stationery Office, Inequa namento, della disabilità e del
lities in Health, Report, London, la salute, Erickson, Trento.
1998;
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
S CHEDA 1
Il dibattito
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
prestazioni specialistiche – per esempio le bene – non quella seduttiva e fatta in qual
TAC – nel rispetto della persona e non della che modo – se mancano alcune condizioni.
classe sociale?” Una formazione seria dovrebbe lavorare
Prima di tutto va detto che non è suffi sul bagaglio di competenze, sulle abilità –
ciente la disponibilità di tecnologie e di questo lo ha appena detto il dott. Martini –
strutture per erogare prestazioni di qualità, e dovrebbe lavorare sui criteri per prendere
è indispensabile avere anche operatori qua decisioni, per operare delle scelte: si tratta
lificati, in grado, se prendiamo l’esempio di criteri tecnici, professionali, etici, ecc.
della TAC, di eseguire correttamente l’esa Una formazione di questo tipo non è in
me e di conseguenza di poter formulare dia dolore perché, in qualche modo, chiede di
gnosi attendibili. È importante anche che cambiare, di riposizionarsi, di rimodellare
le prestazioni vengano richieste sulla base non solo le mappe mentali ma anche i per
di precisi sospetti diagnostici e secondo pro corsi operativi. Quindi non conviene farla
tocolli condivisi fra i medici che le prescri se mancano i tre requisiti che io, prima, ho
vono e i medici che le effettuano. Sicura indicato abbastanza velocemente, per un’in
mente è fondamentale che i tempi di attesa tegrazione degli interventi sui bisogni del
non siano legati alla classe sociale di ap la persona. L’integrazione deve lavorare a
partenenza di coloro che le richiedono, ma livello di istituzione (i responsabili dell’ero
nemmeno per esempio all’ordine di preno gazione dei servizi devono mettersi d’ac
tazione. A questo aspetto sicuramente im cordo), a livello gestionale (organizzando
portante si sta cercando di dare risposta al meglio i fattori produttivi interni, ester
attraverso l’introduzione della metodologia ni, professionalità in gestione diretta, in
RAO (Raggruppamenti di attesa omogenei) gestione convenzionata, ecc.), ed, infine, a
tramite la quale la priorità di accesso viene livello professionale (con riferimento ai di
essenzialmente legata al bisogno clinico del versi professionisti, che sono stati allevati
paziente. Si tratta di una metodologia in nella formazione universitaria ben struttu
novativa e, sembra, molto efficace, dalla cui rata, monoprofessionale, ecc. e che, poi,
applicazione e diffusione ci attendiamo invece, scoprono che il mondo - per fortuna
notevoli benefici. - è un po’ più complicato e che, quindi,
bisogna uscire dagli “incistamenti profes
Carlo Tenni (Moderatore)
sionali” per ramificarsi e muoversi in spazi
Darei ora la parola al dott. Vecchiato chie
più ampi e, come dicevo prima, vitali).
dendogli di rispondere ad alcune osservazio
Quindi, non va fatta la formazione - che,
ni sul suo intervento.
spesso, si configura in termini di “accani
mento terapeutico” - per convincere gli ope
Tiziano Vecchiato ratori ad integrarsi: lasciamoli vivere tran
La prima domanda è questa: “Come favorire quilli, come sono, perché comunque, peg
l’integrazione tra gli operatori dei servizi gio di così speriamo non facciano. Non deve
sociali e gli operatori sanitari”. La secon essere una “cura palliativa” per servizi che
da, invece, è una domanda che è anche una non hanno un futuro nella logica dell’effi
risposta: “Come può incidere la formazione cacia anche se, magari, sono efficienti e
in questo processo”. molto levigati nei percorsi professionali ed
Posta in questi termini, la questione sem operativi, sono certificati, sono “griffati”
brerebbe abbastanza facile, perché, in ef (adesso, come sapete, va di moda anche “la
fetti, se la formazione è una cosa viva e certificazione” che è una cosa un po’ diver
vitale, se è “presa nella giusta misura fa sa dall’accreditamento). Va evitata la for
bene ma, se è presa fuori misura, fa male”: mazione come “sedativo” per tenere tran
di solito fa molto male la formazione fatta quilli e pasciuti gli operatori.
72
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
Certamente la formazione è una leva molto niamo tutto. Quindi, la formazione fa bene
potente, ma va realizzata se ci sono quelle a patto che ci siano determinate condizio
condizioni serie di cui ho parlato; in quel ni.
caso, infatti, le speranza che inneschiamo
– anche negli operatori – di cambiare e di Carlo Tenni (Moderatore)
dare risposte più efficaci, trovano poi ri La ringrazio per la risposta che penso sia
sposta; se, invece, noi inneschiamo anche risultata esauriente. C’è una domanda anche
non c’è seguito nelle scelte istituzionali e La domanda che mi è stata posta è vera
gestionali, è come mettere il diserbante in mente impegnativa: la porto con me perché
una cultura biologica: in altre parole, rovi merita una riflessione approfondita ma, co
73
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9
munque, vorrei dare qualche elemento di presta a diverse interpretazioni. Mi sembra
risposta. La domanda è questa: “Quale ruo tuttavia che, per quanto formale, andando
lo può avere il diritto in una società sempre anche alla definizione di dignità che ci ha
più plurale”. Mi dà, comunque, anche delle fornito all’inizio della modernità Kant, e cioè
risposte: “Individuare limiti minimi, ma in “la dignità riferita all’uomo, ad ogni perso
valicabili, porre solo linee di principio, en na, in quanto fine che non può mai essere
trare nel dettaglio delle tematiche, ritirarsi solamente mezzo”, che qui ci sia un nucleo
e dare spazio alla deontologia?” da cui si può partire per dire dei sì e per
Dal mio punto di vista, il ruolo fonda dire dei no; “no”, per esempio, a sperimen
mentale che dovrebbe svolgere il diritto è tazioni selvagge come le sperimentazioni
quello di garantire un’effettiva pluralità, per cui, negli anni ’70, nel cronicario di New
garantire cioè l’inclusione di tutti nella co York si inoculavano dei ceppi cancerogeni
munità e nella società. Infatti, anche al in anziani soli per vedere come si sviluppa
l’interno di una società pluralistica – ed anzi vano, e che per questo hanno fatto nascere
– come fondamento del pluralismo stesso, la bioetica. Ci sono indicazioni che posso
vale il principio che “ognuno ha diritto allo no venire dal rispetto della dignità umana:
stesso rispetto ed alla stessa considerazio penso, ad esempio, ad un altro concetto
ne” e, quindi, non può essere discriminato. che sta dentro la dignità umana, ossia quello
All’interno della società pluralistica il dirit della “unicità di ogni uomo” in quanto per
to può avere un minimo etico. Si è chiesto sona, per cui diciamo “no” alla clonazione,
se il diritto deve basarsi su un “minimo eti nel momento in cui la stessa significa vio
co”: ebbene, dal mio punto di vista la ri lare l’unicità di ogni persona. Si tratta di
sposta è positiva anche, se naturalmente, il un lavoro che, partendo da questo nucleo
diritto non può modellarsi sull’etica di un del principio della dignità umana, deve es
gruppo o di una parte. Il processo in corso sere fatto attraverso la democratizzazione
in Europa di costruire una “Carta dei diritti del dibattito, ma non in rapporto a questo
fondamentali” fa riferimento al “principio nucleo fondante, ma in rapporto - e questo
della dignità umana” come nucleo fonda è il livello della bioetica – a come interpre
mentale. Questo della “dignità umana” è, tare le esigenze della dignità umana in que
magari, un nucleo formale che lascia aperte sti diversi contesti problematici.
molte interpretazioni. Montanelli, ad esem
pio, si rifaceva alla dignità umana per dire Carlo Tenni (Moderatore)
che “deve essere legittimato il diritto al Vorrei chiedere ora al dott. Vecchiato se, bre
l’assistenza al suicidio”. Montanelli, diceva, vemente, può trarre delle conclusioni da
ad esempio: “….quando non ce la faccio quanto è stato detto oggi, tracciando delle
più, da solo, ad andare in bagno, è venuto piste d’impegno.
il momento dell’interruzione della vita per
ché la prosecuzione sarebbe veramente un Tiziano Vecchiato
qualcosa di indegno”. Qualcun altro, inve Chi ha organizzato quest’incontro si è po
ce, si rifà allo stesso principio della dignità sto una serie di domande e ha sviluppato
umana per dire che se una persona chiede delle aspettative e io suppongo che queste
di essere aiutata a morire, è segno dell’in ultime fossero rivolte a due destinatari, os
degnità della situazione, dell’assistenza ero sia la civitas e l’ecclesia, ossia la comunità
gata, del contesto in cui si viene a trovare. civile e la comunità ecclesiale. In forza di
Vedete quindi che questo della dignità uma questi due destinatari gli organizzatori di
na è un nucleo, un riferimento importante, questa giornata si aspettavano che ci fosse
che può essere veramente il nucleo di una una serie di ricadute.
bioetica condivisa; però formale com’è, si Ebbene, quali potrebbero essere le auspi
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 8/9