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Il sistema di contabilit dellEnte Locale

Laura Lodetti Tratto da BILANCIO, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO NEGLI ENTI PUBBLICI a cura di Laura Lodetti Antonello Zangrandi

1 Premessa
Il bilancio nellazienda composta pubblica riveste connotazioni e modalit di redazione profondamente differenti da quelle che assume nel campo dellazienda-impresa. Differenti sono infatti i fini che si perseguono con i due modelli di contabilit (economica e finanziaria) e di conseguenza differenti risultano essere i due documenti di sintesi dei sistemi contabili (bilancio economico e bilancio finanziario). Nelle aziende composte pubbliche le rilevazioni amministrative considerano prevalentemente laspetto finanziario delle operazioni di gestione trascurando quello economico, che invece il cardine sul quale si sviluppano le rilevazioni delle aziende-imprese. Cos nelle aziende-imprese, che hanno scopo di lucro, il bilancio il documento di sintesi che rappresenta i risultati economico-patrimoniali della gestione di un determinato arco temporale, che in genere coincide con lanno solare, mentre nelle aziende composte pubbliche il bilancio un documento programmatorio preventivo nel quale lazienda sviluppa in un quadro organico e complessivo lattivit che intende svolgere e le fonti di finanziamento a cui attingere per soddisfare le esigenze proprie e della collettivit di riferimento. Il sistema contabile dell'ente locale, in particolare, ha subito negli ultimi anni profonde innovazioni. Il bilancio diventato, nei fatti e non solo nelle intenzioni, un vero strumento di controllo della gestione e un mezzo per programmare e pianificare l'attivit. L'obiettivo del legislatore sembra essere quello di superare il concetto di contabilit come semplice adempimento amministrativo: il D.lsgvo 77/95 prevede infatti che il nuovo ordinamento contabile consenta di superare i limiti che il bilancio pubblico presentava in passato e cio: Mancanza di connessioni con la struttura organizzativa e con la programmazione. Mancanza di confronto tra previsione e risultati con la conseguenza di avere scarsa conoscenza delle conseguenze dei diversi modelli di gestione.

2 La contabilit finanziaria e il bilancio autorizzativo


La contabilit finanziaria un sistema di rilevazione dei valori finanziari espressi dalle entrate e dalle uscite di unazienda composta pubblica. Tale sistema ha la caratteristica di rilevare detti valori sia nella loro determinazione previsionale che nella loro dinamica, e di conseguenza nella loro consuntivazione. La contabilit finanziaria, cos detta impropriamente in quanto meglio sarebbe chiamarla contabilit autorizzativa, ha comunque la caratteristica di essere un sistema contabile che rileva gli aspetti autorizzativi della gestione e i flussi finanziari analizzati nelle varie componenti. uno strumento di allocazione predeterminata delle risorse, da parte dell'organo deliberante, che si esplicita attraverso l'approvazione del bilancio preventivo, strumento di autorizzazione all'utilizzo delle risorse mediante il meccanismo degli impegni/accertamenti. Il bilancio pubblico preventivo, redatto secondo i criteri della contabilit finanziaria, un bilancio autorizzativo infatti esprime i valori delle entrate e delle uscite che si prevede si verificheranno nel corso dellanno successivo, valori che sono vincolo giuridico-amministrativo a realizzare quelle entrate e quelle uscite, sia per lorgano politico, che approva il bilancio, che per lorgano amministrativo, che chiamato a gestirlo. Per questo motivo il bilancio finanziario preventivo obbligatorio per legge in quanto lo strumento attraverso il quale si individuano i valori massimi delle uscite (definiti in funzione delle entrate realisticamente realizzabili) sulla base delle quali programmare lattivit futura dellazienda composta pubblica. Nellambito di questi valori massimi lasciato allorgano politico libert di decisione circa le modalit di spesa, libert di decisione che risulta maggiormente vincolata per lorgano amministrativo per il quale il vincolo non solo di ordine complessivo (ammontare delle uscite pari allammontare delle entrate) ma anche di ordine particolare (limite di spesa per ciascuna funzione, allinterno di questa per ciascun servizio ed inoltre per ciascun intervento). Allinterno dellente ogni fatto di gestione che abbia risvolti sul bilancio, che comporti perci la realizzazione di unentrata o di unuscita, deve essere sancito da un atto giuridico amministrativo che attesti la reale disponibilit delle risorse e la compatibilit rispetto ai tetti massimi di spesa. Si pone perci particolare enfasi sul preventivo in quanto lo strumento attraverso il quale ci si dovrebbe assicurare che dalla previsione alla rendicontazione esista equilibrio economico finanziario, il meccanismo autorizzativo dovrebbe favorire infatti che l'ente utilizzi unicamente le risorse disponibili per poter far fronte agli impegni assunti. Con lapplicazione del D.lgsvo 77/95 la gestione programmata del bilancio preventivo dovrebbe inoltre garantire il

manifestarsi di un avanzo di amministrazione nella parte corrente, che contribuisca a sanare i debiti di finanziamento e a favorire gli investimenti pluriennali. Il sistema della contabilit finanziaria autorizzativa soddisfa due differenti esigenze: collegare tutti i conti pubblici mediante una uniforme classificazione dei bilanci finanziari. controllare la spesa pubblica attraverso il sistema delle autorizzazioni, in quanto le previsioni delle entrate, che si accerteranno, e delle spese, che si impegneranno nel corso dell'esercizio finanziario cui il bilancio si riferisce, costituiscono il limite massimo entro il quale sviluppare la gestione; controllare che la gestione finanziaria sia realizzata secondo quanto programmato: che le spese siano realizzate secondo gli indirizzi prestabiliti; che siano rispettati i livelli massimi dindebitamento, di prelievo tributario etc valutare cio da chi e come (nel senso di con quale destinazione) stato utilizzato il denaro pubblico. Per quanto concerne lEnte Locale, il D.lgsvo 77/95, come si vedr di seguito, ha in parte modificato questimpostazione generale, infatti pur prevedendo lobbligatoriet della contabilit finanziaria ha introdotto nuovi modelli di rilevazione e nuovi sistemi quali la contabilit economica.

3 Il sistema delle previsioni


Il bilancio autorizzativo nellazienda composta pubblica si modula su due diversi livelli di previsioni: le previsioni di competenza e quelle di cassa; le previsioni annuali e quelle pluriennali. Le previsioni di competenza hanno per oggetto le entrate da accertare e le uscite da impegnare nel corso del periodo di riferimento. Tale sistema pienamente coerente con la funzione autorizzativa e di controllo giuridico contabile preventivo sullattivit di gestione, infatti i valori di competenza hanno il significato di autorizzazione e di vincolo giuridico imposto dallorgano politico allorgano amministrativo nellimpegnare le spese e nellaccertare le entrate. Il principio della competenza presenta dei punti di forza e dei punti di debolezza. Punti di forza: impedisce di effettuare impegni e accertamenti non autorizzati; individua in modo preciso lesercizio e di conseguenza le operazioni di competenza dello stesso. Punti di debolezza: la gestione di competenza genera i residui attivi e passivi, con la conseguente necessit di rilevare sistematicamente e separatamente anche questi; non permette di valutare gli investimenti del periodo in quanto spesso gli stanziamenti per investimenti vengono impiegati in periodi successivi; obbliga a prevedere la complessiva copertura finanziaria anche di spese che saranno impiegate nellesercizio solo parzialmente; potrebbe favorire comportamenti scorretti relativi a previsioni artefatte (previsioni sottostimate di spese comunque non contraibili con il presupposto di ottenere a posteriori ulteriori stanziamenti, senza contrarre a priori le ulteriori possibilit di spesa). Le previsioni di competenza sono rilevate allinterno del bilancio di competenza. Le previsioni di cassa hanno per oggetto gli importi che nel corso del periodo di riferimento si prevede di incassare e di pagare. Possono riguardare quindi sia impegni e accertamenti del periodo di riferimento che quelli di periodo precedenti. Cos come le previsioni di competenza anche quelle di cassa costituiscono il limite massimo degli importi che nel corso del periodo di riferimento possono pagati. Le previsioni di cassa sono rilevate allinterno del bilancio di cassa1. Nelle previsioni di cassa deve necessariamente essere rilevato che tutte le poste impegnate si prevede siano pagate e tutte quelle accertate si prevede siano riscosse. Punti di forza: consentono un controllo preventivo della gestione di tesoreria; le risorse finanziarie sono utilizzate nel periodo di riferimento in cui si generano(ad eccezione del fondo cassa); non generano residui. Punti di debolezza: non consentono il controllo giuridico preventivo dellorgano politico sullorgano amministrativo; non permettono di individuare in modo preciso lesercizio di riferimento; non permettono di valutare la situazione economica-finanziaria della gestione di competenza, in quanto valori positivi possono nascondere situazioni economiche e finanziarie negative. Prima dellapplicazione del D.lgsvo 77/95 il bilancio dellente locale era un bilancio definito integrato in quanto accoglieva sia le previsioni di cassa che quelle di competenza, dallapplicazione del D.lgsvo 77/95 il bilancio dellente locale esclusivamente un bilancio di competenza. Per quanto riguarda il secondo livello di previsioni lelemento discriminante risulta essere larco temporale.

Il bilancio dello Stato un bilancio di cassa.

Si verificano previsioni annuali laddove larco temporale sia lanno, pluriennali laddove larco temporale sia superiore allanno. Le previsioni annuali hanno sempre carattere autorizzativo mentre quelle pluriennali indicano un indirizzo che non necessariamente vincolante per lazienda composta pubblica. Essendo il tempo lelemento discriminante si possono avere previsioni annuali e pluriennali (e di conseguenza bilanci annuali e pluriennali) sia di competenza che di cassa. In particolare con riferimento allente locale e dallapplicazione del D.lgsvo 77/95, lente chiamato a produrre: un bilancio di previsione annuale, che sostanzialmente un bilancio di competenza mista nel quale si rilevano sia .. che ha carattere autorizzativo; un bilancio di previsione pluriennale, che presenta un arco temporale che varia tra i tre e i cinque anni, a seconda della normativa regionale di riferimento. un bilancio preventivo di competenza che ha carattere autorizzativo2 per larco temporale di riferimento. I valori del primo anno coincidono con i valori del bilancio annuale di previsione, mentre quelli degli anni successivi devono essere annualmente aggiornati al fine di renderlo in linea con le nuove previsioni.

4 Il bilancio preventivo dellente locale


Il d.lgsvo 77/95, che si applica agli Enti Locali, disciplina che il bilancio di previsione annuale, redatto in termini di competenza finanziaria deve essere deliberato dall'organo politico osservando i seguenti principi generali: Pareggio economico finanziario: il bilancio di previsione deve essere deliberato in pareggio. Il totale delle entrate deve cio coprire lammontare complessivo delle uscite; perci nel caso in cui gli esercizi precedenti abbiano prodotto disavanzo questo deve trovare applicazione allinterno del bilancio di previsione e pertanto il totale delle uscite di competenza dovr essere pari al totale delle entrate al netto del disavanzo applicato. Annualit: nel bilancio possono essere iscritte previsione di entrata e di uscita con riguardo al periodo temporale di riferimento. Lanno finanziario coincide con lanno solare dal 1 gennaio al 31dicembre, dopo tale termine non possono effettuarsi accertamenti di entrate n impegni di uscite riferiti alla competenza dellesercizio scaduto. Universalit: tutti i movimenti finanziari devono essere ricondotti al bilancio di previsione. Sono vietate le gestioni fuori bilancio. Tutte le entrate e tutte le uscite devono quindi essere contabilizzate con specifiche registrazioni delle operazioni che le hanno generate, con evidenza della qualit (voce e natura) e della quantit (valore). Integrit: le entrate e le uscite vanno iscritte in bilancio nel loro importo integrale (le entrate al lordo degli oneri di riscossione e le uscite al lordo delle eventuali correlate entrate). Il principio sancisce perci che fatto divieto di effettuare qualsiasi tipo di compensazione tra entrate e uscite. Veridicit: il bilancio deve presentare le reali condizioni finanziarie dellEnte. Le entrate e le uscite devono cio essere iscritte per i valori che realisticamente si prevede di accertare ed impegnare. Il principio stato introdotto per la necessit di evitare che le poste di bilancio siano iscritte con lunico obiettivo di raggiungere un pareggio fittizio (entrate sovrastimate o uscite sottostimate). Unit: tutte le entrate iscritte nel bilancio di previsione costituiscono un ammontare complessivo di risorse da contrapporre allammontare complessivo delle uscite, non esiste se non in casi particolari e prescritti dalla legge (entrate con destinazione vincolata) una correlazione diretta tra singole voci di entrata e singole voci di uscita3. Pubblicit: la trasparenza dellazione amministrativa richiede che i contenuti del bilancio e di tutti i suoi allegati siano resi accessibili ai cittadini e agli organismi di partecipazione. Lente locale quindi tenuto a realizzare una giusta informazione circa lutilizzo delle risorse e le modalit di recepimento dei finanziamenti. Il bilancio preventivo dellente locale ha carattere autorizzativo (costituisce infatti un limite agli impegni delle uscite correnti e delle uscite in conto capitale), anche per quanto riguarda il bilancio pluriennale, come gi detto. Lunit elementare di bilancio : La risorsa per le previsioni dentrata; Lintervento per le previsioni di uscita; Il capitolo per le previsioni relative ai servizi gestiti per conto terzi, e quale possibile ulteriore articolazione dellintervento. Ciascuna risorsa, ciascun intervento, ciascun capitolo (laddove utilizzato) deve indicare nel bilancio di previsione: Lammontare degli accertamenti e degli impegni risultanti dallultimo rendiconto deliberato4. La previsione aggiornata dellesercizio in corso; I valori che si prevede di accertare o di impegnare nel corso dellesercizio cui il bilancio si riferisce. Nel caso in cui nel bilancio sia applicato lavanzo o il disavanzo di amministrazione di esercizio precedenti, tale valore va iscritto prima di tutte le entrate e di tutte le uscite.

Art. 13 D.lgs n. 77/95 Il principio trova applicazione in un allegato di bilancio nel quale si dimostra il raggiungimento dellequilibrio economico-finanziario del bilancio, garantito dal fatto che le previsioni di competenza delle spese correnti + le previsioni relative alle quote di capitale delle rate di ammortamento dei mutui e dei prestiti obbligazionari non possono superare le previsione dei primi tre titoli delle entrate. 4 Il rendiconto viene deliberato entro il 30/6 dellanno successivo cui il bilancio si riferisce.
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5 Struttura del bilancio preventivo


Il bilancio di previsione annuale si compone di due distinte parti una per le previsioni dentrata e una per le previsione duscita. Nel bilancio sono riportati anche quadri generali e riepilogativi delle previsioni rilevate nello stesso. Il bilancio preventivo viene deliberato congiuntamente ai seguenti allegati: Relazione previsionale e programmatica, grazie alla quale possibile leggere per programmi le spese che lente intende sostenere. uno strumento di programmazione pluriennale dellente che deve evidenziare con riferimento alle entrate una valutazione complessiva sui mezzi finanziari a disposizione e sulle fonti di finanziamento, e con riferimento alle uscite i programmi annuali e pluriennali, rilevando la percentuale dincidenza della previsione con riferimento alla spesa corrente consolidata, a quella di sviluppo ed a quella dinvestimento. La relazione si sviluppa attraverso tre differenti fasi: una ricognizione dei dati fisici (popolazione, territorio, economia insediata etc..) e la descrizione delle caratteristiche generali dellente; una valutazione generale sui mezzi finanziari; unesposizione dei programmi di spesa (individuando: le finalit che si perseguono, le risorse umane e strumentali da utilizzare, la motivazione delle scelte adottate, la spesa complessiva articolata in spesa corrente e spesa in conto capitale); Bilancio pluriennale: uno strumento di programmazione finanziaria delle risorse. Ha durata triennale ed autorizzativo: il primo annuo coincide con il bilancio di previsione. Per la parte entrate deve evidenziare: limporto accertato dellultimo esercizio chiuso, la previsione dellesercizio in corso, la previsione per ciascuno dei tre anni del triennio, la previsione complessiva del periodo di riferimento. Per la parte spese devono essere rilevati distintamente lammontare delle spese correnti e delle spese per investimento. Per quanto riguarda le spese correnti queste vanno a loro volta distinte in spese correnti consolidate e di sviluppo. Le previsioni organizzare per programmi e per servizi devono evidenziare per ciascun intervento: limporto impegnato nellultimo esercizio chiuso, la previsione dellesercizio in corso, la previsione per ciascuno degli anni del triennio, la previsione complessiva del periodo di riferimento. Ultimo rendiconto deliberato. Delibera del Consiglio Comunale con la quale si individuano le aree e i fabbricati che potranno essere ceduti in propriet o in diritto di superficie con la definizione del prezzo di cessione. Delibera del Consiglio Comunale, precedente allapprovazione del bilancio, con la quale si definiscono i servizi a domanda individuale erogati dallEnte, le tariffe e la percentuale di copertura finanziaria dei costi di gestione degli stessi Risultati (avanzi o disavanzi) degli ultimi rendiconti approvati di: unioni di Comuni, aziende speciali, consorzi, istituzioni, societ di capitali costituite per lesercizio di servizi pubblici, laddove esistono.

Le entrate dellente locale vengono rilevate nel bilancio preventivo aggregate secondo la fonte di provenienza (titoli) e la tipologia (categorie). I titoli delle entrate sono sei, di seguito si individuano nello specifico i sei titoli e le relative categorie: Titolo I ENTRATE TRIBUTARIE: - Categoria la - Imposte; - Categoria 2a - Tasse; - Categoria 3a - Tributi speciali ed altre entrate tributarie proprie. Titolo II - ENTRATE DERIVANTI DA CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI DELLO STATO, DELLA REGIONE E DI ALTRI ENTI DEL SETTORE PUBBLICO, ANCHE IN RAPPORTO ALL'ESERCIZIO DI FUNZIONI DELEGATE DALLA REGIONE: - Categoria la - Contributi e trasferimenti correnti dallo Stato; - Categoria 2a - Contributi e trasferimenti correnti dalla Regione; - Categoria 3a - Contributi e trasferimenti correnti da altri enti del settore pubblico. Titolo III - ENTRATE EXTRATRIBUTARIE: - Categoria la - Proventi dei servizi pubblici; - Categoria 21 - Proventi dei beni dell'ente; - Categoria 3a - Interessi su anticipazioni e crediti; - Categoria 4a - Utili netti delle aziende speciali e partecipate, dividendi di societ; - Categoria 5a - Proventi diversi. Titolo IV - ENTRATE DERIVANTI DA ALIENAZIONI, DA TRASFERIMENTI DI CAPITALE E DA RISCOSSIONI DI CREDITI: - Categoria la - Alienazione di beni patrimoniali; - Categoria 2a - Trasferimenti di capitale dallo Stato; - Categoria 3a - Trasferimenti di capitale dalla Regione; - Categoria 4a - Trasferimenti di capitale da altri enti del settore pubblico; - Categoria 5a - Trasferimenti di capitale da altri soggetti; - Categoria 6a - Riscossione di crediti. Titolo V - ENTRATE DERIVANTI DA ACCENSIONI DI PRESTITI: - Categoria 1a - Anticipazioni di cassa; - Categoria 2a - Finanziamenti a breve termine; - Categoria 3a - Assunzione di mutui e prestiti; - Categoria 4a - Emissione di prestiti obbligazionari. Titolo VI - ENTRATE DA SERVIZI PER CONTO DI TERZI Le entrate sono ulteriormente graduate per risorse e capitoli. Per esempio allinterno della categoria Imposte del titolo I, potremmo trovare nel bilancio di un Comune di medie dimensioni le seguenti risorse: Imposta comunale sulla pubblicit Addizionale energia elettrica Imposta comunale esercizio imprese arti e professioni Imposta comunale sugli immobili Altre imposte A loro volta anche le uscite dellente locale sono aggregate in titoli ed in particolare: TITOLO I - Spese correnti; TITOLO II - Spese in conto capitale; TITOLO III - Spese per rimborso di prestiti; TITOLO IV - Spese per servizi per conto di terzi.

Nellambito dei primi due titoli le uscite si articolano in relazione allattivit funzionale dellente in funzioni e servizi come di seguito evidenziato. Tab. 1: Articolazione delle uscite in funzioni e servizi

Funzioni Servizi Organi istituzionali, partecipazione e decentramento 1 Funzioni generali di 1.1 Segreteria generale, personale, organizzazione e amministrazione, di gestione e 1.2 programmazione di controllo Gestione economica, finanziaria, provveditorato e controllo 1.3 di gestione Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali 1.4 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali 1.5 Ufficio tecnico 1.6 Anagrafe, stato civile, elettorale, leva e servizio statistico 1.7 Altri servizi generali 1.8 2 Funzioni relative alla giustizia 2.1 Uffici giudiziari, casa circondariale e altri servizi 3 Funzioni di polizia locale 3.1 Polizia municipale, commerciale ed amministrativa Scuole materna 4 Funzioni di istruzione 4.1 Istruzione elementare pubblica 4.2 Istruzione media 4.3 Istruzione secondaria superiore 4.4 Assistenza scolastica, trasporto, refezione e altri servizi 4.5 5 Funzioni relative alla cultura e 5.1 Biblioteche, musei e pinacoteche ai beni culturali 5.2 Teatri, attivit culturali e servizi diversi nel settore culturale 6 Funzioni nel settore sportivo e 6.1 Piscine comunali ricreativo 6.2 Stadio comunale, palazzo dello sport e altri impianti 7 Funzioni nel campo turistico 7.1 Servizi e manifestazioni turistiche 8 Funzioni nel campo della 8.1 Viabilit, circolazione stradale e servizi connessi viabilit e dei trasporti 8.2 Illuminazione pubblica e servizi connessi 8.3 Trasporti pubblici locali e servizi connessi Urbanistica e gestione del territorio 9 Funzioni riguardanti la 9.1 Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia gestione del territorio e 9.2 economico-popolare dellambiente Servizi di protezione civile 9.3 Servizio idrico integrato 9.4 Servizio smaltimento rifiuti 9.5 Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde, altri 9.6 servizi relativi al territorio ed allambiente 10 Funzioni nel settore sociale 10.1 Asili nido 10.2 Servizi di prevenzione e riabilitazione 10.3 Strutture residenziali e di ricovero per anziani 10.4 Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona 10.5 Servizio necroscopico e cimiteriale 11 Funzioni nel campo dello 11.1 Affissioni e pubblicit sviluppo economico 11.2 Fiere, mercati, mattatoio e servizi connessi 11.3 Servizi relativi allindustria, al commercio, allagricoltura e allartigianato 12 Funzioni relative ai servizi 12.1 Distribuzione gas metano produttivi 12.2 Farmacie e altri servizi produttivi

Relativamente ai primi tre titoli le uscite sono ulteriormente graduate per interventi, in relazione alla natura economica dei fattori produttivi e con riferimento a ciascun singolo servizio. Tab. 2: Graduazione delle uscite per interventi

Uscite correnti (titolo I) Personale 1Acquisto di materie prime 2e/o di beni consumo Prestazioni di servizi 3Godimento di beni di terzi 4Trasferimenti 5Interessi passivi e oneri 6finanziari diversi Imposte e tasse 7Oneri straordinari della 8gestione corrente Ammortamenti di esercizio 910 - Fondo svalutazione crediti 11 - Fondo di riserva

Uscite in conto capitale (titolo II) 1 - Beni ed opere immobiliari a carico diretto dellente 2 - Beni mobili, macchine ed attrezzature tecnicoscientifiche a carico dellente 3 - Servizi a carattere pluriennale 4 - Trasferimenti di capitale 5 - Partecipazioni azionarie 6 - Conferimenti di capitale 7 - Concessioni di crediti e anticipazioni

Uscite per rimborso di prestiti (titolo III) 1 - Rimborso di anticipazioni di cassa 2 - Rimborso di finanziamenti a breve termine 3 - Rimborso di quote capitale di mutui e prestiti 4 - Rimborso di prestiti obbligazionari 5 - Rimborso di quote capitale di debiti pluriennali

Con particolare riferimento agli ammortamenti nellintervento specifico di ciascun servizio lente deve iscrivere limporto dellaccantonamento per i beni relativi, importo che non pu essere inferiore al 30% del valore calcolato secondo i seguenti criteri:
I beni demaniali acquistati prima del 1995 sono valutati in misura pari al valore del residuo debito dei mutui ancora in essere per lacquisizione degli stessi. Tutti quelli acquistati in seguito al 1995 sono valutati al costo; I terreni di propriet prima del 1995 sono valutati al valore catastale, rivalutato secondo le norme fiscali; i terreni acquistati dopo il 1995 sono valutati al costo; I fabbricati acquistati prima del 1995 sono valutati al valore catastale, rivalutato secondo le norma fiscali, quelli acquistati dopo tale data sono valutati al costo; I mobili sono valutati al costo. Le somme accantonate possono essere utilizzate per investimenti solo dopo che gli importi corrispondenti sono confluiti nel risultato di amministrazione di fine esercizio che stato deliberato dallorgano esecutivo come applicabile. Il fondo di riserva una particolare posta di bilancio nella quale gli enti locali iscrivono un importo non inferiore allo 0,30 e non superiore al 2% del totale delle spese correnti previste nel bilancio di previsione. Tale fondo pu essere utilizzato con specifica deliberazione della Giunta che deve essere comunicata al Consiglio, nei casi in cui si verifichino esigenze straordinarie che non trovano unadeguata copertura nelle dotazioni degli interventi di spesa specifici.

6 Procedure di formulazione e variazione del bilancio preventivo


La procedura di formulazione ed approvazione del bilancio di previsione la seguente: I responsabili di servizio predispongono delle previsioni circa quelle che dovranno essere gli stanziamenti di rispettiva competenza per lanno successivo; Raccolte tutte le previsioni il responsabile della ragioneria predispone una bozza di bilancio da presentare alla Giunta, una prima ipotesi della relazione previsionale e programmatica, una bozza del bilancio pluriennale; La giunta fatte proprie la proposte dei dirigenti ed attuate le necessarie integrazioni e/o modifiche, delibera il bilancio annuale di previsione, la relazione previsionale e programmatica, il bilancio pluriennale; Predisposti questi atti contabili il Sindaco ne d comunicazione allorgano di revisione e ai consiglieri comunali; Lorgano di revisione valutati i documenti fa pervenire allEnte la propria relazione sulla proposta di bilancio e sugli allegati. Anche i consiglieri possono presentare degli emendamenti alla proposta di bilancio; La proposta di bilancio unitamente agli allegati a alla relazione dellorgano di revisione viene presentata al Consiglio Comunale per lesame e per lapprovazione di competenza che deve avvenire entro il 30/125 dellanno precedente a quello cui il bilancio si riferisce. Il Segretario Comunale invia la deliberazione del Consiglio e tutti gli allegati allorgano regionale di controllo, secondo i modi e i tempi previsti dalla legge regionale. In precedenza lart 55, comma 2, della L. 142/90 prevedeva che il termine di approvazione del bilancio preventivo da parte dellOrgano Consigliare fosse il 30/10. Tale comma dellart. 55 stato sostituito dal comma 4 dellart 13 della L.265/99.
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La tempistica (intesa come termine entro cui) di ciascuna fase di quelle precedentemente descritte regolamentata per ciascun ente locale dal regolamento di contabilit, fermo restando che il termine improrogabile (se non con decreto del Ministro dellInterno, dintesa con il Ministro del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione economica, sentita la Conferenza Stato-citt e autonomie locali) per lapprovazione del bilancio preventivo da parte del Consiglio il 30/12. Qualora lente non sia in grado di rispettare i termini previsti dalla legislazione per la formulazione del bilancio, sia per cause direttamente imputabili allente stesso sia per cause non direttamente governabili da questo (ritardi nella definizione dei trasferimenti da parte dei livelli di governo superiore etc..) si attua per la gestione del bilancio preventivo la cosiddetta gestione provvisoria. La gestione provvisoria una particolare modalit di

gestione del bilancio che, in assenza del bilancio preventivo di competenza dellanno, autorizza lEnte a utilizzare mensilmente, fino ad approvazione del bilancio preventivo, le risorse economiche-finanziarie in dodicesimi rispetto alle previsioni dellultimo bilancio preventivo deliberato (cio quello dellanno precedente).
A seguito dellapprovazione del bilancio di previsione da parte del Consiglio Comunale, la Giunta formula il piano esecutivo di gestione. Tale documento denominato PEG obbligatorio per tutti i comuni con una popolazione superiore a 15.000 abitanti. Nel PEG sono individuati per ciascun responsabile di centro di responsabilit gli obiettivi di gestione nonch le risorse assegnate per il raggiungimento dei risultati programmati. Nel PEG possibile ulteriormente graduare le previsioni di entrata e di uscita in capitoli cos da definire unulteriore sottoclasse che permetta di attribuire la stessa risorsa/intervento a responsabili diversi; inoltre possibile ulteriormente graduare i servizi in centri di costo. Tutti gli atti e i provvedimenti di gestione conseguenti allattuazione del PEG sono di competenza dei responsabili. Le determinazioni sui provvedimenti di spesa vengono quindi a sostituire le deliberazioni di Giunta previste dalla legislazione precedente. Nel corso dellanno il bilancio preventivo pu essere modificato per adeguarne le previsioni alle esigenze che man mano si vengono a manifestare. Esistono due diverse tipologie di modifiche che possono essere apportate alle previsioni iniziali: Quelle che modificano il valore complessivo delle uscite e delle entrate; Quelle che non modificano lammontare complessivo degli stanziamenti di bilancio. In questo secondo caso le modifiche si rendono necessarie in quanto sebbene le previsioni complessive siano corrette, scorretta risulta in corso danno la distribuzione tra servizi e/o tra interventi. In questo caso le variazioni, che sono variazioni al documento di PEG, sono di competenza della Giunta e possono essere deliberate entro e non oltre il 15/12 dellanno di competenza. Le variazioni che modificano il valore complessivo degli stanziamenti dentrata e duscita sono invece di competenza del Consiglio e possono essere deliberate entro e non oltre il 30/11 dellanno di competenza6. In caso di urgenza la delibera pu essere adottata dalla Giunta, deve per poi essere ratificata dal Consiglio, pena le decadenza. comunque fatto divieto di: Modificare gli interventi di spesa finanziati con i titoli IV e V delle entrate per aumentare gli interventi di spesa finanziati con i titoli I, II e III delle entrate; Modificare gli importi dei capitoli per servizi per conto terzi, sia tra di loro che per aumentare altre previsioni di bilancio; Trasferire importi dalla competenza ai residui e viceversa. Con la variazione di assestamento generale, deliberata dal Consiglio entro il 30/11, si attua la verifica generale di tutte le voci di entrata e di uscita, compreso il fondo di riserva, per assicurare il mantenimento del pareggio di bilancio. Per assicurare il mantenimento del pareggio di bilancio sulla gestione di competenza, qualora i mezzi ordinari di bilancio non lo consentano, consentito lutilizzo dellavanzo di amministrazione emergente dallultimo rendiconto deliberato, nella misura dellimporto disponibile e libero dalla quote dei fondi vincolati.

7 La gestione del bilancio


La gestione del bilancio allinterno dellente locale disciplinata da alcuni principi contabili che tendono a mantenere lequilibrio della gestione. In primo luogo le spese possono essere sostenute solo laddove esista disponibilit sullintervento o sul capitolo del bilancio di previsione, e solo previo apposito impegno. Limpegno latto amministrativo che consente di effettuare la spesa, tale atto deve essere comunicato al fornitore. Se per eventi eccezionali e imprevedibili sia necessario ordinare lavori che comportano una spesa, tale ordinazione deve essere regolarizzata da apposito impegno entro trenta giorni e comunque non oltre il 31/12. Tutte le spese effettuate non in ottemperanza dei principi suesposti non comportano oneri a carico del bilancio dellEnte. Il pareggio di bilancio in corso di gestione dovrebbe comunque essere assicurato dallintervento del Consiglio Comunale che in corso danno pu sempre deliberare: il ripiano degli eventuali debiti fuori bilancio che in corso danno si sono venuti a generare; il ripiano del disavanzo generatosi nellultimo rendiconto deliberato; il ripiano del disavanzo Si ricorda che le variazioni di bilancio modificano necessariamente il Peg che deve essere pertanto riassegnato dalla Giunta ai responsabili di servizio.
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emergente dalla gestione in corso. Tale delibera deve comunque essere adottata entro il 30/9, pena lattivazione della procedura di scioglimento del Consiglio Comunale. In tale delibera deve essere indicato come si intende far fronte allo squilibrio finanziario, impegnando i relativi fondi nel bilancio di esercizio o nei bilanci dei due anni successivi (in questo caso le quote devono essere uguali per i tre anni), definendo un vincolo di destinazione di per un importo corrispondente di tutte le entrate, incluse quelle emergenti da alienazione del patrimonio disponibile ( comunque vietato utilizzare a tal fina le entrate derivanti da prestiti e quelle aventi specifica destinazione per legge). Nel caso in cui lultimo rendiconto presenti un disavanzo e non siano state applicate le disposizioni precedenti, lente pu assumere impegni solo per lassolvimento di pubbliche funzioni e di servizi di propria competenza, oltre a pagare spese a fronte di impegni presi in esercizi precedenti (residui) o derivanti da obblighi di legge.

7.1 La gestione delle entrate


Lacquisizione delle entrate iscritte nel bilancio di previsione avviene per lente locale secondo un procedimento amministrativo preordinato che prevede le seguenti fasi: laccertamento, la riscossione, il versamento.

Laccertamento la fase giuridica in cui sorge per lente il diritto al credito, diritto che deve essere dimostrato da apposita documentazione dimostrativa o dallesistenza di un idoneo titolo giuridico. Nella fase dellaccertamento deve essere individuato il debitore, lammontare del credito dellente, la scadenza. Laccertamento delle entrate deve essere rilevato mediante unapposita registrazione contabile. Tutte le entrate che sono state stanziate nel bilancio di previsione e che non sono state accertate nel corso dellanno costituiscono diseconomie di accertamento (minori accertamenti rispetto agli stanziamenti), e concorrono a determinare i risultati finali delle gestione. Laccertamento si effettua:
mediante lemissione di ruoli per le imposte e i tributi; mediante prenotazione sulla documentazione attestante i trasferimenti dello Stato e degli altri livelli di governo; mediante le liste di carico per le entrate patrimoniali, quelle derivanti dai servizi produttivi, quelle derivanti da servizi per i quali prevista una tariffa a carico dellutenza; mediante contratti o atti amministrativi specifici per le entrate derivanti da alienazioni e da concessioni; mediante la concessione e la stipula del contratto del mutuo da parte della Cassa Depositi e Prestiti o di altri Istituto di Credito per le entrate derivanti da mutui.

La riscossione la fase successiva allaccertamento, in questa fase avviene lintroito delle somme dovute allente da parte del Tesoriere o di altri enti incaricati della riscossione. Latto che autorizza il Tesoriere ad incassare le somme per conto dellente la reversale incasso che viene rilasciata dallente locale al debitore. Lemissione della reversale, che avviene nella fase della riscossione, da luogo ad unapposita annotazione nelle scritture contabili dellente. Nella reversale deve essere individuato: la risorsa o il capitolo cui lentrata in oggetto si riferisce; lesercizio finanziario: se cio la riscossione sia relativa ad una risorsa di competenza o ad una rilevata tra i residui; le generalit del debitore; la somma da riscuotere; la causale dellentrata; eventuali vincoli di destinazione dellentrata; la data di emissione; firma del funzionario ordinante. Le reversali che non vengono riscosse dal Tesoriere entro il 31/12 vengono restituite allente e annullate e gli importi corrispondenti vengono iscritte nel conto residui attivi. Le entrate accertate e non riscosse nel corso dellanno costituiscono residui attivi e vengono iscritte in unapposita voce del bilancio consuntivo. Il versamento o liquidazione la fase delle entrate, fase grazie alla quale le somme riscosse dal Tesoriere entrano nelle casse dellEnte.

7.2 La gestione delle spese Le spese previste nel bilancio preventivo di competenza costituiscono il tetto massimo delle autorizzazioni complessive, e questo, come visto, per garantire il pareggio di bilancio. Perch si verifichi questa compatibilit la gestione delle uscite regolamentata da procedimenti che prevedono le seguenti fasi: impegno. Liquidazione, ordinazione, pagamento.
Limpegno la prima fase della gestione delle uscite e senza dubbio la pi rilevante infatti attraverso questo strumento che possibile una gestione ordinata e regolare degli obblighi finanziari. Per il rispetto dellequilibrio economico-

finanziario limpegno ha come vincolo quantitativo lo stanziamento di bilancio, non potendosi mai prefigurare per nessuna ragione che si abbia un impegno maggiore dello stanziamento. Con limpegno si riducono le disponibilit complessive di un determinato intervento per destinarne limporto a fronteggiare unobbligazione giuridica di pagamento che nasce in correlazione ad una determinata spesa. Si pu assumere un impegno, relativamente ad una determinata spesa, solo se: esiste unobbligazione giuridicamente perfezionata; noto lammontare del debito; si definisce la motivazione dellimporto da pagare; si individua il creditore; si fissa la scadenza; si individua la voce economica (intervento, servizio, funzione) del bilancio di competenza cui fa riferimento la spesa, e di conseguenza la rilevazione contabile del debito; la disponibilit del relativo stanziamento accertata mediante attestazione di copertura finanziaria7.

Gli impegni possono essere assunti dal Consiglio, dalla Giunta e dai dirigenti (responsabili di servizio) secondo quanto stabilito dalle norme statutarie e regolamentari. Attraverso il PEG, come visto, la Giunta con un unico atto amministrativo autorizza i responsabili ad impegnare, nel limite degli stanziamenti di bilancio, sugli interventi di propria competenza. Esistono spese che vengono impegnate senza specifici atti formali (deliberazione di Giunta e/o di Consiglio, determinazioni dei responsabili), in particolare: trattamento economico riconosciuto al personale dipendente; le rate di ammortamento dei mutui e dei prestiti; altri importi in base a contratti o disposizioni di legge. Inoltre sono direttamente impegnati gli stanziamenti di bilancio relativi a: spese in conto capitale finanziate con entrate derivanti da mutui gi concessi; spese di bilancio, sia correnti che in conto capitale, finanziate con accertamenti di entrate aventi destinazione vincolata.
Limpegno deve essere rilevato mediante apposita registrazione contabile.

Tutti gli stanziamenti di spesa per i quali non stato assunto un impegno entro il termine dellesercizio, costituiscono economie di bilancio e a tale titolo concorrono a determinare i risultati finali della gestione.
La liquidazione la fase con la quale il responsabile del servizio, che ha ordinato una certa fornitura di beni e/o servizi o lesecuzione di determinati lavori, determina la somma liquida e certa da pagare. La liquidazione pu avvenire solo previa analisi e verifica della correttezza della documentazione che comprovi il diritto acquisito del creditore (fattura, parcella, contratto o altro). Qualora esistano delle irregolarit nella documentazione, rispetto allimpegno assunto, prima di effettuare la liquidazione si dovr provvedere ad effettuare tutte le necessarie azioni correttive. Lordinazione dei pagamenti la fase nella quale viene emesso il mandato di pagamento, che il documento formale attraverso il quale si d ordine al Tesoriere di provvedere al pagamento delle spese.

Il mandato deve necessariamente essere sottoscritto dal responsabile della ragioneria e deve contenere le seguenti indicazione:
lintervento o il capitolo cui la spesa in oggetto si riferisce, con la situazione finanziaria del relativo stanziamento; lesercizio finanziario: se cio il pagamento sia relativo ad un intervento o capitolo di competenza o ad uno rilevato tra i residui; le generalit del creditore, con relativo codice fiscale e/o partita iva; la somma da pagare; la causale della spesa; eventuali agevolazioni di pagamento; la scadenza del pagamento; estremi dellatto esecutivo che legittima lerogazione della spesa; eventuali vincoli alla destinazione; la data di emissione; firma del funzionario ordinante.

Quando una di queste specifiche non nota, possibile effettuare nel corso della gestione una prenotazione dimpegno realtiva a spese in corso di definizione o di ammontare non ancora noto. Tutte le prenotazioni che nel corso non si sono trasformate in impegni certi e definiti vengono annullate, gli importi corrispondenti vengono registrati nelle scritture contabili come economie di spesa e come tali concorrono a definire i risultati della gestione.

Lemissione del mandato d luogo ad apposita annotazione nelle scritture contabili, con riferimento allo specifico intervento o capitolo, distintamente per le spese in conto competenza e per quelle in conto residui. Il pagamento la fase conclusiva delle uscite che si realizza nel momento in cui il tesoriere, per conto dellente, provvede ad estinguere lobbligazione nei confronti del creditore. Il pagamento di qualsiasi spesa deve avvenire esclusivamente tramite il tesoriere e mediante regolari mandati di pagamento (con le sole eccezioni viste precedentemente). Il pagamento pu avvenire solo se il mandato emesso in modo regolare e nei limiti dello stanziamento di competenza. Tutti i mandati rimasti parzialmente inestinti al 31/12 vengono commutati dufficio dal tesoriere in assegni postali e quindi si considerano comunque pagati.

7.3 Residui attivi e passivi, economie e diseconomie Si definiscono residui attivi8 tutte le somme accertate e non riscosse nel corso dellesercizio. Costituiscono residui attivi anche le entrate provenienti da assunzioni di mutui se entro la fine dellesercizio intervenuta la concessione dello stesso e stipula del contratto.
I residui attivi devono essere conservati nel conto dei residui fino allatto della riscossione delle somme relative o fino a quando non si dichiari linesigibilit, insussistenza o prescrizione di dette somme9. La cancellazione dei residui attivi pu avvenire solo tramite una deliberazione del Consiglio Comunale, da adottarsi prima dellapprovazione del rendiconto gestionale. Si definiscono residui passivi10 le spese impegnate e non pagate entro la fine dellesercizio. I residui passivi vengono conservati nel conto dei residui fino allavvenuto pagamento o fino a che non se ne dimostri linsussistenza o prescrizione. La cancellazione11 dei residui passivi, totale o parziale, pu avvenire solo previa apposita delibera del Consiglio Comunale, da adottarsi prima dellapprovazione del rendiconto, e previo riaccertamento dei debiti per verificarne la reale o meno sussistenza delle ragioni che avevano determinato la registrazione contabile.

Si definisce economia di entrate il valore pari a: La differenza tra il valore accertato e il valore stanziato, qualora il primo sia superiore al secondo (economia di accertamento); La differenza tra valore riscosso e valore accertato, qualora il primo sia superiore al secondo (economia di riscossione in conto competenza);
La differenza tra valore riscosso in conto residui e il valore dei residui iniziali, qualora il primo sia superiore al secondo (economia di riscossione in conto residui).

La formula di definizione dei residui attivi finali la seguente: residui attivi finali = residui attivi iniziali + accertamenti riscossioni in c/competenza + economie di riscossione diseconomie di riscossione - riscossioni in c/residui + riaccertamento di residui attivi cancellazione di residui attivi. 9 Esempi di situazioni che potrebbero comportare la cancellazione di residui attivi sono i seguenti: Scorretta valutazione in quanto lentrata non precisamente definibile preventivamente; Avvenuta riscossione erroneamente contabilizzata (sia con riferimento alla risorsa che con riferimento alla competenza); Inesistenza del residuo attivo in seguito di errata cancellazione del residuo passivo correlato (entrate con destinazione vincolata); Accertata irreperibilit o insolvenza del debitore; Rinuncia a crediti di modesta entit per il quali il costo delle riscossione risulterebbe superiore allentrata. 10 La formula di definizione dei residui passivi finali la seguente: residui passivi finali = residui passivi iniziali + impegni pagamenti in c/comptenza economie di pagamento pagamenti in c/residui cancellazione o perenzione di residui passivi 11 Tale azione pu rendersi necessaria nei seguenti casi: Scorretta valutazione in quanto luscita non precisamente definibile preventivamente; Avvenuta pagamento erroneamente contabilizzato (sia con riferimento alla risorsa che con riferimento alla competenza); Indebita determinazione per duplicazione della registrazione contabile; Inesistenza del residuo passivo in seguito ad errata cancellazione del residuo attivo ad esso correlato (entrate con destinazione vincolata); Accertata irreperibilit del creditore; Abbuono volontario o transattivo di debito contestato; Scadenza del termine di prescrizione.

Si definisce diseconomia di entrate il valore pari a: La differenza tra il valore stanziato e il valore accertato, qualora il primo sia superiore al secondo (diseconomia di accertamento); La differenza tra valore accertato e valore riscosso a saldo, qualora il primo sia superiore al secondo (diseconomia di riscossione in conto competenza); La differenza tra valore rilevato nei residui iniziali e valore riscosso in conto residui a saldo, qualora il primo sia superiore al secondo (diseconomia di riscossione in conto residui). Si definisce economia di spesa, non esistono diseconomie di spesa in quanto non possibile rilevare impegni maggiori degli stanziamenti e pagamenti maggiori degli impegni, il valore pari a: La differenza tra valore stanziato e valore impegnato, qualora questultimo sia inferiore allo stanziamento (economia di stanziamento); La differenza tra valore impegnato e valore pagato a saldo, qualora questultimo sia inferiore allimpegno (economia di pagamento in conto competenza); La differenza tra il valore dei residui iniziali e il valore del pagamento a saldo in conto residui, qualora questultimo sia inferiore al primo (economia di pagamento in conto residui). 8 Il rendiconto della gestione I risultati della gestione del bilancio vengono sintetizzati nel rendiconto della gestione che si compone di tre diversi documenti: il conto del bilancio, il conto economico e il conto consuntivo.
Il rendiconto della gestione deve essere approvato dal Consiglio Comunale entro il 30 giugno dellanno successivo a quello di competenza. Il rendiconto viene presentato al Consiglio Comunale, da parte della Giunta, accompagnato dalla relazione dellorgano di revisione, dalla relazione della Giunta, dallelenco dei residui attivi e passivi riaccertati per anno di competenza. Valutazioni di efficacia e di efficienza sulla gestione; I criteri di valutazione del patrimonio e delle componenti economiche; Gli scostamenti tra previsioni e valori consuntivi e vengono individuate e motivate le cause che li hanno provocati. Il rendiconto della gestione sottoposto a controllo da parte dellorgano di controllo regionale, inoltre per tutti gli EE.LL. con popolazione superiore ad 8.000 abitanti e per quelli per i quali la gestione si chiuda con un disavanzo di gestione il rendiconto deve essere presentato alla Sezione Enti Locali della Corte dei Conti per il referto previsto dalla Legge n. 51/82.

Nella relazione redatta dalla Giunta sono illustrati:

8.1 Il conto del bilancio Il conto del bilancio evidenzia i risultati della gestione rendendo possibile il confronto diretto con le previsione fatte lanno precedente. Rileva la gestione finanziaria autorizzativa dellente locale evidenziando accertamenti e impegni e assicurando gli equilibri finanziari tra entrate e uscite. Nel conto del bilancio per ciascuna risorsa dellentrata e intervento delluscita sono rilevati:
La classificazione delle voci; La descrizione; Gli stanziamenti definitivi risultanti dalla chiusura dellesercizio; I residui, distinguendo tra quelli di nuova costituzione e quelli provenienti dagli anni precedenti; Gli impegni/accertamenti; I pagamenti/riscossioni; Le eventuali economie/diseconomie distinte tra quelle derivanti dalla gestione di competenza e quelle derivanti dalla gestione del conto residui.

Al conto del bilancio sono allegati una serie di quadri di sintesi che hanno lo scopo di fornire maggiori informazioni relative alla gestione, tali quadri sono:
il quadro generale delle entrate e quello delle spese dove si effettua un confronto (percentualizzato) con le previsioni iniziali e si riassumono gli accertamenti/impegni le riscossioni/pagamenti e i residui; il prospetto relativo ad ogni servizio gestito in economia, con lindicazione degli impegni assunti sulle spese correnti per ciascuna funzione e servizio e per ciascun intervento; il riepilogo generale di classificazione delle spese sia correnti che in c/capitale; il quadro relativo alle spese per rimborso prestiti; il quadro analitico relativo alle funzioni delegate dalla Regione; il quadro riassuntivo della gestione di competenza, che si conclude con lanalisi del risultato della gestione; il quadro riassuntivo della gestione finanziaria, che si conclude con lanalisi del risultato di amministrazione.

Inoltre al conto del bilancio sono allegati una serie di indici quali: Indicatori economici-finanziari sullandamento della gestione; I parametri di deficitariet che supportano nella comprensione di quello che il grado di dissesto dellente; Ulteriori parametri di efficacia efficienza.

Tab 3.1 Il conto del bilancio: Riepilogo delle entrate


Stanziamenti Definitivi di Bilancio competenza Titolo I Entrate Tributarie Titolo II Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della Regione e di altri enti pubblici anche in rapporto allesercizio di funzioni delegate dalla Regione Titolo III Entrate extratibutarie Titolo IV Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossione di crediti Titolo V Entrate derivanti da accensioni di prestiti Titolo VI Entrate da servizi per conto terzi Totale generale Avanzo di amministrazione Fondo cassa al 1 gennaio ======= ======= ======= ======= ========= ========= ====== ====== ========= ========= ====== ====== ====== ====== ========= ========= ====== ====== ======= ======= ====== ====== ======= ======= ====== ====== Totale accertamenti Gestione residui Gestione competenza Residui Riscossioni Competenza Totale Determinazione dei residui Residui attivi da riportare Dai residui Dalla competenza Totale Differenze Residui Maggiori residui Minori residui Competenza Maggiori Accer.ti Minori Accert.ti

Descrizione

Residui conservati

TOTALE GENERALE DELLE ENTRATE

Tab 3.2 Il conto del bilancio: Riepilogo delle uscite


Stanziamenti Definitivi di Bilancio competenza Titolo I Spese correnti Titolo II Spese in conto capitale Titolo III Spese per rimborso prestiti Titolo IV Spese da servizi per conto terzi Totale generale Disavanzo di amministrazione Totale impegni Gestione residui Gestione competenza Residui Pagamenti Competenza Totale Determinazione dei residui Residui passivi da riportare Dai residui Dalla competenza Totale Differenze Residui Competenza Insuss.ti Prescritti Economie

Descrizione

Residui conservati

TOTALE GENERALE DELLA SPESA

8.1.1 Il risultato della gestione Il risultato finale della gestione finanziaria, accertato con lapprovazione del rendiconto, esprime il saldo contabile di amministrazione che rappresentato dal valore differenziale della somma algebrica delle componenti riepilogative dellintera attivit gestionale e che costituisce lavanzo o il disavanzo al 31 dicembre dellultimo esercizio chiuso, rimanendo in esso assorbiti i risultati di gestione di tutti gli esercizi pregressi. Il risultato della gestione pu essere analizzato sia nella sua struttura che nella sua formulazione come flusso. In quanto flusso il risultato della gestione emerge dalla seguente relazione: risultato di amministrazione iniziale + accertamenti impegni + economie di riscossione/pagamento diseconomie di riscossione + economie in conto residui diseconomie in conto residui = risultato di amministrazione finale che in caso di totale applicazione dellavanzo di amministrazione dellanno precedente risulta pari a: risultato di amministrazione = economie diseconomie La rappresentazione della struttura del risultato di amministrazione la seguente: risultato di amministrazione = fondo cassa + residui attivi residui passivi, dove il fondo cassa si forma in base alla seguente relazione: fondo cassa finale = fondo cassa iniziale + riscossioni (in competenza e in c/residui) pagamenti (in competenza e in c/residui). Lavanzo di amministrazione pu o meno essere applicato al bilancio di previsione, il disavanzo, come gi visto, deve obbligatoriamente essere applicato. Lapplicazione dellavanzo di amministrazione deve tener conto dellobbligatoriet della destinazione delle quote di ammortamento accantonate al reinvestimento. Anche nellapplicazione del disavanzo tale obbligatoriet deve essere rispettata, pertanto il disavanzo deve essere applicato per limporto pari alla somma del saldo contabile di amministrazione aumentato dellimporto corrispondente alle quote di ammortamento. Lavanzo di amministrazione deve prioritariamente essere destinato al finanziamento delle spese correnti e delle spese per investimento correlate ad accertamenti di entrate vincolate per destinazione di legge, nonch agli accantonamenti delle quote di ammortamento. Per rispettare queste priorit il risultato di amministrazione viene articolato in quattro livelli di valore aggregati: I fondi vincolati; I fondi per il finanziamento delle spese per investimento; I fondi di ammortamento: da destinarsi al reinvestimento; I fondi non vincolati: da utilizzarsi in via prioritaria per la copertura dei debiti fuori bilancio. Possono comunque essere utilizzati anche per il finanziamento di spese correnti purch queste non siano di tipo routinario (personale etc..) e purch esista una delibera del Consiglio Comunale che motivi limpossibilit di far fronte a tali spese in modo alternativo.

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