La Cronaca

G IOVEDI 23 LUGLIO 2009 32

Lo Sport
Venturato felice, ma senza esagerare:
bravi, però il ritmo basso ci ha aiutato
VALDAORA (BZ) – Venturato
non ne ha viste tante come Mazzia,
ma sa bene quanto valgano i 4 gol al
Livorno. Tuttavia non nasconde la
soddisfazione di aver avuto risposte
positive dal gruppo: “Hanno cercato
di fare le cose per cui ci siamo alle-
nati in settimana. Errori ne abbiamo
fatti, ma il ritmo basso ci ha favoriti.
L’impegno c’è stato, ma resta molto
da fare”. Gol a parte, le occasioni
migliori sono state le nostre: “Abbia-
mo cercato di giocare, dobbiamo
avere la nostra identità, un atteggia-
mento da mantenere con qualunque
avversario. Il Livorno? Ora ha cari-
chi importanti, come noi d’altra par-
te, dobbiamo sempre cercare di ave-
re rispetto degli avversari”. Rispetto
alla prima uscita? “Siamo stati più
ordinati – risponde il tecnico – ci sia-
mo mossi bene assieme anche in fase
difensiva”. Come valuta la prova dei
più giovani? Ha visto in campo la
giusta personalità? “Se questi ragazzi
sono qui significa che sono conside-
rati, anche i ‘92. I giovani sono im-
portanti in questa categoria”.
Il ‘92 Rossi è in grado di fare la
quarta punta in rosa? “Vediamo, non
dimentichiamo che abbiamo anche
l’89 Porcu, ora infortunato”.
In chiusura nuovo invito a volare
basso: “Stiamo tranquilli, non esage-
riamo, in questo periodo non avreb-
be senso. Oggi siamo andati meglio
noi, ma molto è dipeso dal livello di
lavoro che aveva il Livorno”.
v.r.
L’ALTRA PANCHINA
Russo non cerca giustificazioni:
“Loro andavano a mille all’ora”
“Senza Tavano e Diamanti il Li-
vorno inciampa in amichevole
con la Cremonese”. Il sito iffi-
ciale del Livorno, in serata,
parla di un “inciampo”. In
realtà il 4 a 0 incassato dagli
amaranto è un duro colpo al
morale, nonostante tutte le
attenuanti del caso. E non
cerca infatti alibi il tecnico dei
toscani Russo (Ruotolo non
ha il patentino di Prima cate-
goria) al quale rubiamo una
battuta mentre esce dagli
spogliatoi: “Nessuna giustifica-
zione, loro andavano a mille al-
l'ora, non ci hanno fatto respi-
rare: su tutte le palle arrivava-
mo secondi”.
s.b.
0-4
LIVORNO
CREMONESE
LIVORNO P.T. (4-3-1-2): 1 De Lucia;
2 Raimondi, 6 Perticone, 5 Miglio-
nico, 3 Pieri; 4 Pulzetti, 8 Loviso,
7 A. Filippini; 10 Candreva; 9 Lu-
carelli, 11 Danilevicius. All.: Rus-
so-Ruotolo.
LIVORNO S.T. (4-3-1-2): 1 De Lucia
(15’ 12 Bardi); 14 Diniz, 22 Welle
(22’ Simeoni), 13 Galante, 15 Di
Bella; 4 Pulzetti, 8 Loviso, Modica;
16 Paolini; 17 Cellerino, 18 Dioni-
gi.
CREMONESE P.T. (4-4-2): 1 Paoloni;
2 Sales (38’ 13 Cremonesi), 5 Via-
li, 6 A. Bianchi, 3 Rossi; 7 Gori, 4
Fietta, 8 Burrai, 10 Nizzetto; 11
Coda, 9 Musetti. All.: Venturato.
CREMONESE S.T. (4-4-2): 12 G.
Bianchi; 6 A. Bianchi (29’ 20 Bru-
netti), 5 Viali (14’ 21 Alloisio), 13
Cremonesi, 14 Malacarne; 15 Zer-
zouri, 17 Carotti, 16 16 Tacchinar-
di, 18 Mauri; 19 D. Rossi, 11 Co-
da,
RETI: 6’ pt, 8’, 26’ e 41’ st Coda,
NOTE – Spettatori 300 circa. An-
goli 6 a 1 per il Livorno.

Uno straordinario poker di Coda stende il Livorno: clamoroso 4 a 0 a Valdaora

Sarà solo luglio, ma che Cremo!

Toscani appesantiti e i grigiorossi cancellano il gap di due categorie
V
ALDAORA (BZ) – Se biso-
gna diffidare del calcio d’ago-
sto, figurarsi quello di luglio.
Detto questo, dallo 0-3 di un anno
fa al 4-0 sul Livorno (tra l’altro sta-
volta squadra di massima divisione)
c’è anche una differenza fatta di
buoni propositi, di una squadra che
cerca di muoversi in modo corale e
che, almeno stavolta, vi è riuscita
nonostante pochi giorni di prepara-
zione nelle gambe. Certo è che il Li-
vorno, che di giorni di lavoro e di te-
st ne ha qualcuno in più, è apparso
letteralmente sulle gambe, incapace
di reagire con costrutto alla costante
superiorità grigiorossa.
Sugli spalti di Valdaora, sede del
ritiro livornese a mille di quota, ci
sono anche il dg Turotti, il nuovo
collaboratore tecnico Bruno Mazzia
e l’altro grande ex al rientro in via
Persico, il consigliere Beppe Carletti,
ad assistere alla prima uscita di rilie-
vo della nuova Cremonese.
Il Livorno presenta l’acclamato
rientrante Cristiano Lucarelli, e in
difesa l’ex Perticone, punto fermo
delle speranze amaranto di rimanere
in A. Manca il gioiello Diamanti,
febbricitante, oltre agli altri big Ta-
vano, Knezevic e Bergvold, mentre
Venturato deve rinunciare a Guidetti
(vescica sul dito del piede destro),
Zanchetta (indurimento all’addutto-
re), e Pasciuti (problema a un’un-
ghia), oltre a Vino e Pradolin.
Subito due belle accelerazioni di
Nizzetto sulla sinistra, prima inne-
scato da un illuminante lancio di
Fietta che porta al primo corner del
match, poi al termine di un bello
scambio con Coda intercettato da
un difensore. Dove sbaglia la difesa
amaranto è al 6’, quando Miglionico
(giustiziere sia all’andata che al ritor-
no della Cremo col Piacenza nell’ul-
tima serie B) lascia troppo spazio a
Coda, che non si fa pregare, prende
la mira e calcia una botta sotto la
traversa che sorprende De Lucia.
Ancora Coda al 10’ ci riprova ma
stavolta la sfera esce a una decina di
centimetri dal sette.
Al 15’ primo e grosso pericolo per
la difesa grigiorossa: va al tiro ravvi-
cinato Danilevicius e Paoloni attento
respinge in tuffo, la palla va a Pulzet-
ti che indirizza a colpo sicuro di te-
sta col por tiere ancora a ter ra.
L’estremo grigiorosso, però, con un
gran colpo di reni riesce a toccare la
sfera che rimbalza contro la traversa
prima di essere allontanata dalla di-
fesa. Al 30’ per la seconda volta, do-
po Danilevicius, la difesa innesca la
fuga di un attaccante livornese: sta-
volta è Lucarelli che entra in area so-
Nella foto grande Stefano Mauri
contende il pallone al livornese Welle
Qui sopra Giovanni Fietta
in fase di impostazione della manovra
litario, ma pretende di attendere
Viali e dribblarlo, e William gli sra-
dica il pallone dai piedi.
Al 37’ si rivede Nizzetto che ap-
profitta di un liscio di Raimondi e
centra per Musetti, che per un soffio
non anticipa l’uscita di De Lucia.
Sales, buona la sua prova, è costretto
ad uscire per una botta al naso rime-
diata in uno scontro con Lucarelli.
Entra Cremonesi che ne rileva anche
la posizione decentrata in difesa sino
all’intervallo.
Ritmo ancora più soft nella ripre-
sa. All’8’ Carotti serve Coda, De
Lucia esce dall’area ma cercando di
evitare di toccare la sfera con le ma-
ni la consegna di fatto goffamente a
Coda che non ha difficoltà ad insac-
care la doppietta.
Al 26’ arriva addirittura la tripletta
per l’attaccante campano: è Redoua-
ne Zerzouri a saltare netto Di Bella e
a presentarsi solo davanti a Bardi
che ne respinge la conclusione, Co-
da si fa trovare ancora al posto giu-
sto per insaccare il tap-in.
Nonostante il ritmo blando, si se-
gnalano Carotti, dai cui piedi sono
partite le azioni dei due gol, e Zer-
zouri, che si è proposto con buone
iniziative sulla fascia destra, e nel fi-
nale è stato spostato da Venturato a
sinistra.
Ma soprattutto lui, Massimo Co-
da. Al 41’ arriva il suo poker perso-
nale: lanciato dalle retrovie approfit-
ta della difesa di marmo amaranto e,
ancora solo davanti a Bardi, è fred-
dissimo nello spiazzarlo. Addirittura
un minuto dopo l’indemoniato Coda
fa a fettine quel che è rimasto della
retroguardia avversaria e sfiora il pa-
lo lontano con un bel diagonale.
La reazione del Livorno si concre-
tizza, si fa per dire, con una serie di
tre angoli consecutivi nel finale, ma
in realtà per Giorgio Bianchi, ancor
più che per Paoloni, è stata una gior-
nata tranquilla.
Alla fine i grigiorossi escono con-
sapevoli di aver fatto assai bene il
compitino, e si premurano di tenere
basse le ali. Il Livorno se ne era già
andato, con la Coda tra le gambe.
Vanni Raineri