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La Fed conferma il Qe, ma potrebbe ridurlo nei prossimi mesi e azzerarlo entro met 2014 Rendimenti: in rialzo il Treasury oltre il 2,35% e il Bund in area 1,65%; stabili gli spread Dollaro in recupero a 1,3250 conto euro e 98 contro yen
Fonte: Bloomberg Lanalisi dei mercati
La Fed ha deciso di ridurre nei prossimi mesi lattuale Qe (acquisti per 85 miliardi di dollari al mese) fino ad azzerarli entro la met del 2014 qualora le nuove stime sulla crescita e sul mercato del lavoro venissero rispettate. Al momento si riconosce che leconomia si trova in una fase di continua espansione, anche se ad un ritmo modesto. Immediata la reazione dei mercati, con il rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato (+20bp per il Treasury decennale) ed un netto recupero del dollaro a 1,3250 contro euro e 98 contro yen; nellArea euro salgono i rendimenti del Bund ma restano mediamente stabili gli spread contro la Germania, sensibile aumento dei tassi impliciti sullEuribor a tre mesi. Mentre la Fed indica il sentiero di riduzione del quantitative easing, la Banca del Giappone afferma che pronta a decidere nuovi stimoli se ci si render necessario. Riguardo alla crisi sui debiti sovrani dellArea euro, il Fondo monetario internazionale ha dichiarato che lIrlanda sulla strada giusta per uscire dal programma di bailout; il Paese gi lo scorso marzo ha collocato sul mercato 5 miliardi di euro di titoli decennali.
Market movers Europa: oggi i Pmi di manifattura e servizi di Francia, Germania ed Area euro, oltre ad ordini allindustria e fatturato in Italia. Usa: oggi gli indicatori anticipati, il Philadelphia Fed e le vendite delle case esistenti.
Mercati Finanziari
Tassi
Sensibile rialzo dei rendimenti sui titoli di Stato, dopo le affermazioni della Fed sul futuro della politica di quantitative easing. Laumento tocca tutte le scadenze, sia la parte breve della curva che quella lunga e riguarda tutti gli emittenti: gli spread dei Paesi periferici con la Germania sono poco variati con il differenziale Btp/Bund appena oltre i 270bp ed il Bonos/Bund che si conferma in area 300bp. In dettaglio, in Germania il biennale supera di poco il livello di 0,20% mentre il decennale sale in area 1,65%; negli Stati Uniti il Treasury biennale scambia intorno allo 0,30% e il decennale recupera oltre 20bp da ieri mattina e si porta intorno al 2,35%.
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DAILY
Sul mercato interbancario al fixing di ieri la curva Euribor si collocava tra lo 0,123% della scadenza ad un mese e lo 0,506% di quella ad un anno. Sensibile rialzo questa mattina dei tassi impliciti espressi dai future Euribor a 3 mesi: il dicembre 2014 si posiziona sopra lo 0,65%, il giugno 2015 tratta allo 0,85%, il dicembre 2015 si porta oltre l1,0% a ridosso dell1,10%.
Azionario
Listini azionari europei in territorio negativo in attesa della Fed; in calo di oltre l1,0% anche Wall Street dopo le indicazioni del Presidente della Fed. Il FtseMib riesce a mantenersi sopra i 16mila punti, il Dax non si allontana molto dai massimi storici, correzione significativa per il Nikkei Lindice EuroStoxx50 ha chiuso la seduta a 2.683 punti (-0,63%), il Dax a 8.197 punti (-0,39%), il FtseMib a 16.045 punti (-0,94%); a Wall Street lindice Dow Jones ha concluso a 15.112 punti (-1,35%), lo S&P500 a 1.628 punti (-1,39%) ed infine il Nasdaq Composite a 3.443 punti (-1,12%). In ribasso il listino di Tokio con lindice Nikkei che ha chiuso la seduta a 13.014 (-1,74%).
Materie prime
Marginale rialzo per le quotazioni delle materie prime con lindice Crb che ha chiuso la seduta a 288 punti. In ribasso il greggio: questa mattina il Wti scambia a 96,80 dollari al barile, il Brent tratta in area 104,70 dollari.
Mercati Valutari
Dollaro
La prospettiva del rientro della Fed dalle azioni di Qe spinge al rialzo il dollaro che recupera nettamente sia nei confronti delleuro verso 1,32 punti dagli 1,34 di ieri sia verso lo yen che passa poco oltre i 98 punti dai 95 di ieri. Dal punto di vista grafico, il cross Eur/Usd sta effettuando un pull back verso la fascia superiore del range 1,28 / 1,32 che ha percorso fino a un paio di settimane fa; il livello di 1,32 funge quindi da primo importante supporto. Le medie mobili a 200 ed a 50 giorni sono molto vicine in area 1,3070 punti.
Macroeconomia
Regno Unito
Le minute della BoE hanno evidenziato che ancora una volta la decisione di confermare lattuale ammontare di fondi (375 miliardi di sterline) destinati al quantitative easing stata presa con sei voti favorevoli e tre contrari, di che vorrebbe alzare questa somma; questo nonostante il miglioramento di alcuni dati macro. I favorevoli ad un maggior Qe ritengono che il recupero sia troppo lento in un contesto di pressioni sui prezzi interni deboli; per queste ragioni un eventuale aumento del Qe probabilmente sarebbe accompagnato da un miglioramento della produttivit e non da tensioni sullinflazione.
Stati Uniti
La situazione economica del Paese sta lentamente migliorando, secondo la Fed, che ha deciso di proseguire nellacquisto di 85 miliardi di dollari di asset ogni mese per sostenere la crescita. Se le previsioni di crescita ed occupazione saranno confermate, la Fed potrebbe pensare di ridurre gli acquisti nel corso di questanno per arrivare al totale azzeramento entro al met del 2014. I tassi restano immutati nel range 0,0% / 0,25%. Le ultime stime sulla crescita si collocano tra il 2,3% ed il 2,6% questanno e tra il 3,0% ed il 3,5% lanno prossimo; il tasso di disoccupazione dovrebbe attestarsi tra il 7,2% ed il 7,3% questanno e tra il 6,5% ed il 6,8% il prossimo.
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Fonte: Bloomberg
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Commodity 96,47 -1,77 104,63 -1,49 1328,40 -45,60 20,66 -0,97 310,25 -4,90 124,35 0,85 Tassi a 10 anni
Spread a 10 anni Btp/Bund Btp/Bonos Bonos/Bund 2,734 -0,286 3,020 0,034 -0,012 0,046 dic-13 dic-14 dic-15
Valori alle 9:20, variazioni assolute rispetto alla chiusura del giorno precedente Euribor fixing del giorno precedente
Fonte: Bloomberg
Il bailout (letteralmente: tirare fuori dai guai) il salvataggio di unazienda in crisi da parte dello Stato, di solito attraverso un prestito. La societ in crisi beneficia del prestito per evitare la bancarotta, affrontare i debiti e le spese nellimmediato e per ristabilire la fiducia dei mercati. Negli ultimi anni il termine stato utilizzato riferendosi agli aiuti erogati in sede Ue ai Paesi dellArea euro in difficolt (Grecia, Irlanda, Portogallo).
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