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GENNAIO2012
Lesperienza
sportiva
Funzionale
Le Basi del
Stretching
degli atleti
EDITORIALE
Il dialogo come metodo di ricerca etica
Il 2012 inizia con la crisi economica e politica in pieno corso, mentre nello sport scoraggiano gli ultimi scandali del calcio e nel nostro settore i limiti del Fitness-Wellness, per leccessiva dipendenza dal Marketing e della Cultura Fisica (BB), per le persistenti contraddizioni, riducibili con laffermazione dellAllenamento Funzionale e della Cultura Funzionale del Corpo. Le logiche di mercato, dei privilegi, del successo ad ogni costo, dellestremo e del superfluo primeggiano sui valori etici autentici pilastri di civilt con il rischio che lintera societ crolli nelle sue strutture portanti. I conflitti sociali ed economici aumentano le chiusure e gli interessi di parte.
In questo numero
2 3 8 Editoriale Lesperienza sportiva come dialogo e relazione universale Il fabbisogno proteico degli atleti
necessario riscoprire il dialogo in tutte le attivit umane in ogni forma e modalit come metodo per promuovere il rispetto della legge, le relazioni sociali,lascolto, lassunzione di responsabilit etiche personali e collettive, la ricerca di idee per linnovazione e nuovi processi di sviluppo.
16 Stretching globale: metodologia e tecnica 26 Professionista o non professionista: una dicotomia che persiste ancora?
QUALITY CLUB Rivista online della NABBA Italia Anno 1 Numero 4 - Gennaio 2012 Direttore responsabile: Dott. Carlo Altamura Responsabile Servizi Tecnici e Scientifici: Dott. Filippo Massaroni Progetto tipografico e progetto web: Antonio Altamura Corresponsabile Servizi Tecnici e Scientifici: Prof. Massimiliano Menchi Collaboratori: componenti del Gruppo di Ricerca e dei Poli di Eccellenza Formativa NABBA Consulenti scientifici esterni (nazionali ed internazionali) Utenti iscritti al CLUB (in seguito alla valutazione degli articoli)
EDITORIALE
Il Dott. Filippo Massaroni ritorna sulle problematiche alimentari, con un articolo sulle proteine, rispondendo alle domande pi frequenti da parte di atleti e tecnici di Fitness e di Cultura Fisica, a cui interessa sapere il fabbisogno proteico, le fonti migliori, i tempi di ingestione, la funzione nel conseguire massa e forma muscolare ed il recupero post allenamento. Come sempre, le risposte sono eliminare le anacronistiche debolezze puntuali e di assoluta attendibilit scientifica, strutturali nellorganizzazione, nelle testimoniate dai dati delle ricerche su riviste competizioni e nella formazione/ accreditate, menzionate nelle fonti. ricerca, che hanno contribuito alla crisi; Angelo Giorno, tecnico nazionale NABBA, riscoprire il peculiare ruolo di ritorna sulle basi dellallenamento funzionale, avanguardia di progresso e sviluppo, come superamento di vecchi modelli con scelte coraggiose in nome della culturistici, per obiettivi di miglioramento legalit, delletica e della solidariet; delle capacit motorie, senza specializzazione, qualificare la risorsa umana, a tutti i in un perfetto equilibrio della macchina livelli, secondo le scienze, le esperienze umana. Lallenamento funzionale, con il e le metodologie pi innovative ed potenziamento delle capacit condizionali e coordinative, la maggiore richiesta degli accreditate. utenti, mentre laspetto estetico lasciato alla Proponiamo una svolta culturale, come naturale conseguenza dello sviluppo delle cambiamento di mentalit e valori ed, al suddette capacit. tempo stesso, operativa, come possesso di strumenti per condividere nuove esperienze Il Prof. Giovanni Postiglione, fisioterapista di studi, formazione, ricerca, principi scientifici e posturologo, presenta un lavoro sulla metodologia e tecnica dello Stretching Globale di allenamento e modalit competitive. Attivo, fondamentale in tutti gli obiettivi di Iniziamo il lungo dibattito sulla DIDATTICA, sport, Fitness, Wellness, Salute dinamica, partendo prima ancora di darne una Cultura Fisica (BB), Cultura funzionale del definizione e per coglierne limportanza come Corpo. Lo Stretching Globale Attivo correlato mezzo per la formazione di competenze della anche alla riprogrammazione posturale, risorsa umana da una centralit sistemica: la mentre conoscere la propria postura realt della persona frequentante la palestra. conoscere se stessi, Se a tale, complessa realt non corrisponde una professionalit eccellente, altrettanto Larticolo del Dott. Enzo Marra evidenzia che complessa ed attuale e se la struttura della essere professionisti, oltre alle certificazioni palestra non riflette la personalit dello stesso formali (tuttora carenti), vuol dire anzitutto utente, lesperienza sportiva destinata al rispettare il proprio ruolo con le competenze, nei livelli amatoriali come nei competitivi. parziale fallimento. Vuol dire avere la consapevolezza di agire sulle persone ed in tutti i contesti sportivi ed a qualsiasi titolo secondo i principi della Costituzione repubblicana, della scienza, della salute dinamica e delleducazione. Con una profonda riflessione sulla crisi del nostro paese correlata a quella europea e mondiale pubblichiamo il 4 numero di Quality Club. Perch in dette vicende, a diverso titolo e responsabilit, siamo tutti coinvolti nel ricercare possibili soluzioni. Il mondo dello sport, riflesso della societ civile, deve fare autocritica su pi versanti, per:
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Molte sono le definizioni di allenamento, ma tutte oltre levoluzione concettuale lo definiscono come un processo con stimoli destinati a demolire un equilibrio (omeostasi), per ricostituirne un altro positivo a livelli superiori, con il successivo adattamento motorio e sportivo, che coinvolge lintera personalit. Riportiamo la definizione di Carlo Nella storia della NABBA Italia questo principio Vittori, da noi condivisa come base per una definizione di Allenamento Funzionale. chiarisce: limpegno costante per la formazione Definizione di Carlo Vittori e la ricerca didattica e scientifica; Lallenamento un processo pedagogico gli studi approfonditi e le esperienze educativo complesso, che si concretizza compiute sulla teoria dellAllenamento nellorganizzazione dellesercizio fisico ripe dellAllenamento Funzionale con etuto in qualit, quantit ed intensit tali Resistenze; da produrre carichi progressivamente crescenti, in una costante variazione dei loro linnovazione del patrimonio contenuti per stimolare i processi fisiologici professionale del Persona Coach di supercompensazione dellorganismo e (da qui listituzione del Club degli migliorare le capacit fisiche, psichiche, tecIstruttori e del suo organo ufficiale niche e tattiche dellatleta, al fine di esaltQuality Club), in cui la didattica, arne e consolidarne il rendimento in gara. la psicologia, la pedagogia e la sociologia (le grandi assenti nel piano di studi) integrate con le altre scienze presenti in misura sufficiente Definizione in evoluzione della NABBA Italia sono decisive nella formazione delle Lallenamento funzionale un processo competenze. pedagogico educativo complesso (quindi, lallenamento la leva del consenso dellutente in palestra, perch, avendo la radice nel movimento (bisogni primario e trasversale della persona), se ne possono scoprire la facilit e la coerenza, la passione e la bellezza, lemozione ed il divertimento, limpegno ed il risultato, la soddisfazione personale ed il potere aggregante, sulla spinta di APPRENDIMENTO), personalizzato e di gruppo, in relazione ad un preciso obiettivo, che si concretizza nellorganizzazione dellesercizio fisico ripetuto in qualit, quantit ed intensit tali da produrre carichi progressivamente crescenti, in una costante variazione dei loro contenuti (mezzi, conoscenze, competenze, esperienze), per sti5
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lutente e listruttore in sintonia con lintera organizzazione affrontano sfide e criticit, vittorie e sconfitte, apprendendo e perfezionando i gesti motori, fisici e sportivi (aspetto motorio), regolando la progettazione dellAllenamento, attivando ragionamenti e conoscenze (aspetto cognitivo), passioni e motivazioni (aspetto affettivo/emotivo), relazioni e responsabilit individuali e di gruppo (aspetto sociale), fantasia e creativit (amore del nuovo e della scoperta); lutente misura il proprio protagonismo, valuta il grado di sviluppo delle sue potenzialit (consapevoli ed inconsapevoli) motorie, fisiche, sportive, competitive e personali (considera le opportunit competitive ai vari livelli); lutente valuta e comprende la necessit di estendere lesperienza ad eventi e contesti esterni, di carattere sportivo e sociale; lutente misura la sua personalit in divenire, valuta il senso dellesperienza per la propria educazione e per la propria vita. Lesatta interpretazione del grafico seguente il cuore del successo, perch da qui inizia il PROCESSO di EMPOWERMENT; qui che lutente in libert ed in autonomia costruisce il cambiamento, scoprendo lallenamento impegnativo come attivit piacevole e gratificante; qui che lutente riscopre lamore per il movimento e lesercizio fisico produttivo; qui che lutente misura la convenienza ed il senso dellesperienza della frequenza in palestra; qui la vittoria contro leventuale pericolo di abbandono.
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D: Picco della Supercompensazione E: Ritorno ai livelli energetici iniziali. Non interessa la persona motivata e ben guidata in palestre di eccellenza: le innovative competenze progettuali (didattiche) dellistruttore confermano il consenso duraturo dellutente
Le tecniche, le didattiche ed i principi scientifici devono essere attuali. La gestione Stimolo - Recupero Supercompensazione lequilibrio del successo: necessitano utenti motivati ed istruttori con notevoli competenze professionali. Le sintetiche indicazioni concettuali ed operative presentate sono le basi per il processo di empowerment, attraverso il quale lutente, se ben guidato tra scienza e divertimento sviluppa in autonomia e libert tutte le dimensioni valoriali desiderate, con la sorpresa di poterne scoprire altre. Ma questo approccio (non esaustivo) ha bisogno di rigorosi approfondimenti: saranno affrontati in successivi articoli e dibattuti nel CLUB DEGLI ISTRUTTORI.
Filippo Massaroni
Le domande che pi spesso vengono poste Fabbisogno proteico da parte di atleti, istruttori, Personal Trainer riguardo i fabbisogni proteici sono le seguenti: Assunzione di proteine associata con le seguenti funzioni (2, 6, 7, 10, 13, 14, 21): Di quante proteine gli atleti hanno Un aumento della sintesi proteica; bisogno su base giornaliera?
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Mentre i carboidrati sono il nutriente fondamentale per sostenere un allenamento intenso, le proteine sono il nutriente chiave per massimizzare gli adattamenti; ad esempio, mantenimento e miglioramento massa muscolare, la forza, la resistenza e la potenza (2, 3). Oltre a facilitare gli adattamenti allallenamento, le proteine sono componenti essenziali di muscoli, delle membrane delle cellule, ormoni, anticorpi, enzimi, e molti altri tessuti componenti il corpo.
La salute e le prestazioni di un atleta sono direttamente correlate a ciascuno di questi fattori. Pertanto, il fatto che gli atleti devono inserire proteine nella dieta non la domanda, ma p piuttosto, la , la domanda pertinente p
Questo articolo discuter il fabbisogno di proteine, le fonti di proteine alimentari e la scienza relativamente nuova dei tempi di persistenza nel sangue dei prodotti della digestione della proteina e come si applica agli atleti che perseguono forza e condizione fisica.
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Lattuale livello raccomandato di assunzione di proteine (0,8 g / kg / die) stimato essere sufficiente per soddisfare le esigenze di quasi tutti (97,5%) gli uomini e le donne sani dallet di 19 anni fino ai
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Chesley A, Phillips S, Schwarcz HP: Evaluation of protein requirements for trained strength athletes. Journal of Applied Physiology, 73(5):1986 1995. 1992. 24. Tipton KD, Borsheim E, Wolf SE, Sanford AP, Wolfe RR: Acute response of net muscle protein balance reects 24-h balance after exercise and amino acid ingestion. American Journal of Physiology, Endocrinology and Metabolism 284(1):E76 89. 2003. 25. Tipton KD, Ferrando AA, Phillips SM, Doyle D Jr., Wolfe RR: Postexercise net protein synthesis in human muscle from orally administered amino acids. American Journal of Physiology, 276(4 Pt1):E628 34. 1999. 26. Willoughby DS, Stout JR, Wilborn CD: Effects of resistance training and protein plus amino acid supplementation on muscle anabolism, mass, and strength. Amino Acids, 32(4):467 477. 2007.
18. Meredith CN, Zackin MJ, Frontera WR, Evans WJ: Dietary protein requirements and body protein metabolism in endurance trained men. Journal of Applied Physiology, 66(6):2850 2856. 1989. 19. Phillips SM, Atkinson SA, Tarnopolsky MA, MacDougall JD: Gender differences in leucine kinetics and nitrogen balance in endurance athletes. Journal of Applied Physiology, 75(5):2134 2141. 1993. 20. Reimers K. Nutritional Factors in Health and Performance. In: Essentials of Strength Training and Conditioning, Baechle TR and Earle RW, eds. Human Kinetics, pg. 208. 2008. 21. Tang JE, Phillips SM. Maximizing muscle protein anabolism: the role of protein quality. Current Opinion in Clinical Nutrition and Metabolic Care, 12(1):66 71. 2009. 22. Tarnopolsky M: Protein requirements for endurance athletes. Nutrition, 20(7-8):662 668, 2004.
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Angelo Giorno
Resto sempre piacevolmente sorpreso dallespressioni sbigottite dei partecipanti ai miei corsi di allenamento funzionale, conseguenti alla semplice risposta alla loro inevitabile e logica domanda: Che cos lallenamento funzionale? La risposta dello scrivente, figlio di una cultura anarchica ed irriverente, da un poco di tempo sempre la stessa: E una forma di allenamento che ti permette di diventare migliore, ma per farlo devi metterti in discussione non solo con te stesso, ma anche con altri.
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Ricordo, durante gli anni doro del bodybuilding, come nel nostro gruppo, tra i quali ricordo per affetto il solo Massimiliano Menchi, mancassero le doti, ma non certo le motivazioni. La mia storia mi permette di fare mia una frase illustre, parafrasando, manc la fortuna, ma non il coraggio. Labbandono dalle nostre palestre di centinaia di clienti ogni anno indica il nostro evidente fallimento, non tanto tecnico quanto umano. Non siamo riusciti a soddisfare i loro desideri o semplicemente non li abbiamo capiti.
Con i desideri ed il loro soddisfacimento dovremo fare i conti nel futuro imminente, se il nostro obiettivo come tecnici quello di continuare ad esserci. Il percorso di molti, sottoscritto compreso, stato caratterizzato dal passaggio dai pesi, intesi come forma di allenamento generale volto a migliorare principalmente la forza muscolare, al culturismo. La specializzazione estrema come ricerca di una perfezione estetica basata su canoni condivisi ed accettati dalla nostra trib. Forza ed ipertrofia, un cammino sportivo che ha accomunato molti, in alcuni casi eseguito con scansioni temporali inverse,
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Se traduciamo in numeri e contenuti, fermo restando le dovute approssimazioni e Rappresenta lapogeo del miglioramento della semplificazioni relative a potenzialit ed et capacit motorie delluomo ed al contempo anagrafica del soggetto, potremo dire: la perfetta sintesi della non specializzazione Le spinte su panca con un carico o, se vogliamo, paradossalmente, lelite della equivalente al peso corporeo > 10 specializzazione. Il giusto connubio che ci reps; permette di ridare alla macchina cinetica delluomo lequilibrio perfetto: capacit Lo squat con le braccia sopra la testa condizionali e coordinative eccelse, le prime ed il bilanciere caricato con una ad andare ad influenzare il miglioramento resistenza uguale al peso corporeo; delle seconde. Le trazioni alla sbarra > 10 reps; Torniamo al bisogno espresso dal cliente medio: una forza muscolare oltre la Il sit-up con torsioni impugnando un norma, una buona endurance, flessibilit, carico; coordinazione muscolare, capacit vestibolari Gli slanci verso lalto con attrezzi con ben influenzate. Laspetto estetico? E baricentri variabili; conseguente al miglioramento delle capacit
LE QUALIT FISICHE O CAPACIT MOTORIE CONDIZIONALI O COORDINATIVE O PERCETTIVO INTERMEDIE ORGANICO MUSCOLARI CINETICHE Mobilit articolare Orientamento spazio Forza temporale Estensibilit muscolare Resistenza Capacit di adattamento e Elasticit muscolare Velocit o rapidit commutazione Capacit di combinazione dei movimenti Capacit di differenziazione Reazione motoria Capacit vestibolari Capacit ritmiche Immaginazione e creativit motoria Memoria motoria Coordinazione motoria Capacit di anticipazione Capacit di rappresentazione mentale del movimento Tempismo motorio Espressione corporea
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Il professionista di uno sport che migliora la sua efficienza e trasferisce poi sul campo o sulla pista. Nei prossimi articoli prenderemo in esame le componenti dellallenamento funzionale. Il percorso sportivo di chi scrive, e del gruppo dirigente della federazione, tale da non potere evitare una inevitabile deformazione professionale. Se per alcuni, e sulla rete non mancano gli esempi, il pericolo uno scivolamento verso quelle componenti
Piccoli passi quindi, non sempre finalizzati al successo sportivo, ma per questo non meno importanti dal punto di vista atletico e sociale. Come gi scritto dal Dott. Massaroni, lungimirante come sempre, funzionale alla vita.
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Questo tipo di Stretching muscolare classico (distrettuale) consiste in esercizi di allungamento di specifici distretti muscolari, attraverso due fasi: la prima fase, per il primo livello di allungamento; la seconda fase, per un secondo livello di allungamento, dopo un rilasciamento muscolare. Dallo Stretching iniziale di Bob Anderson, ormai poco utilizzato in diversi decenni sono sorti molti altri metodi: in questa sede prenderemo in esame lo Stretching globale attivo, il pi efficace ed utilizzato. Si differenzia dagli altri metodi perch si ritiene che solo gli allungamenti globali siano efficaci e perch prevede lallungamento dolce e progressivo non del singolo muscolo, ma di diverse catene muscolari contemporaneamente. Esso deriva dalla Rieducazione Posturale Globale (RPG), ideata dal terapista francese Souchard e trova applicazione, specialmente, nel trattamento delle retrazioni delle catene muscolari statiche. Lo Stretching globale attivo cos definito perch, metodologicamente, si prefigge lallungamento globale delle catene miofasciali, con laiuto di contrazioni isometriche eccentriche eseguite dal soggetto (attivo). Esso si attua attraverso
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allungamento settoriale definito ballistico che consisteva nella contrazione rapida dei muscoli antagonisti del distretto muscolare che sintendeva allungare (molleggi ripetuti). Questo metodo, per fortuna, in disuso da molti anni, perch si visto che oltre ad evocare il riflesso di stiramento con conseguente irrigidimento del muscolo, poteva provocare microlacerazioni delle strutture miofasciali. Lo stretching statico o passivo, invece, un metodo settoriale proposto da B. Anderson alla fine degli anni 70. Un metodo di stretching settoriale molto efficace quello denominato post-isometrico o P.N.F.(Propriocetive Neuromuscolar Facilitation), che si basa sui principi del metodo di riabilitazione neuromotoria (PNF) ideato da H. Kabat e ripreso successivamente da M. Knott e D. Voss, in ambito riabilitativo. Questo metodo, in pratica, prevede che il distretto muscolare da allungare venga prima sottoposto ad una contrazione isometrica (statica) di pochi secondi e subito dopo situato in allungamento.
Qualsiasi manovra di stretching distinta in quattro fasi sequenziali: 1. messa in tensione; 2. mantenimento della tensione; 3. ritorno; 4. riposo prima di una nuova ripetizione. La fase 1, che non deve raggiungere la soglia del dolore, e la fase 3 si eseguono lentamente e, in genere, gradualmente, mentre la fase 4 generalmente non dovrebbe superare 60 secondi. La fase 2, quella ritenuta pi importante per lallungamento muscolare, dovrebbe durare tra i 30 e i 60 secondi. Il soggetto, durante le tecniche di stretching, deve respirare in modo lento e ritmico concentrandosi su espirazioni prolungate e rilassate. Purtroppo molti soggetti presentano uno spasmo (blocco) del diaframma e/o retrazioni a carico dei muscoli inspiratori accessori (scaleni, sternocleidomastoideo, piccolo pettorale, ecc.) e incontrano difficolt durante lespirazione.
I METODI DELLO STRETCHING STRETCHING BALLISTICO STRETCHING STATICO O PASSIVO (Anderson, 1980) STRETCHING POST-ISOMETRICO O PNF (Kabat, 1950 Knott e Voss, 1968) STRETCHING GLOBALE ATTIVO (Souchard, 1995)
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In questi casi consigliabile una rieducazione respiratoria, con allungamento indiretto dei muscoli inspiratori e sblocco del diaframma. Le tecniche di stretching presentano anche delle controindicazioni, infatti, sono da proscrivere nei seguenti casi: recenti lesioni osteoarticolari (fratture, lussazioni, distorsioni) o muscolo-tendinee (stiramenti, strappi, ecc.); processi infettivi o infiammatori articolari acuti; blocchi articolari strutturali. Inoltre, esse vanno applicate con parsimonia in caso di lassit capsulolegamentosa.
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Catena anteriore
Catena superiore
Catena antero-interna
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Catena inspiratoria
Catena antero-interna
Catena laterale
e con leliminazione di qualsiasi compenso corporeo. Infatti, questo importante metodo Queste catene muscolari possono essere denominato anche stretching globale stirate utilizzando quattro gruppi di posture decompensato. (vedi tabella successiva) denominate: Per compenso, in tal caso, intendiamo un A) apertura dellangolo coxo-femorale, meccanismo automatico antalgico attuato dal nostro corpo per evitare le sensazioni braccia addotte. B) apertura dellangolo coxo-femorale, dolorose derivanti dallallungamento delle strutture miofasciali, le quali cercano di braccia abdotte. C) chiusura dellangolo coxo-femorale, accorciarsi in unaltra zona (tutto questo, allo scopo di compensare). braccia addotte. D) chiusura dellangolo coxoLespirazione lenta e prolungata, richiesta femorale, braccia abdotte. in tutte le posture, permette di ottenere Ciascuna postura deve essere mantenuta un allungamento indiretto della catena da uno a pi minuti, con una respirazione inspiratoria (diaframma, muscoli inspiratori e lenta e ritmica che privilegi la fase espiratoria, relative fasce).
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Lutilizzo sistematico dello stretching globale, permette di ottenere i seguenti benefici: elasticizzare le catene muscolari ipoestensibili o retratte; Migliorare lampiezza di movimento e la fluidit del gesto; prevenire i danni da sovraccarico funzionale e i traumi muscolo-tendinei; ridurre o eliminare dolori di origine posturale; stimolare la circolazione dei fluidi; contribuire al riequilibrio posturale. Questo metodo non presenta particolari controindicazioni e, una volta appreso, pu essere eseguita sotto forma di autoposture. Comunque, la presenza di un operatore permette, tra laltro, di insistere su diverse zone della catena muscolare con la tecnica post-isometrica (contrazioni statiche di un determinato settore muscolare), per enfatizzare i risultati. .
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GRUPPI E TIPOLOGIE DI POSTURE GRUPPI DI POSTURE POSTURE APERTURA DELLE ANCHE 1) Supina con arti inferiori distesi e addotti. BRACCIA ADDOTTE 2) In ginocchio col dorso sulla palla APERTURA DELLE ANCHE BRACCIA ABDOTTE 3) Supina con arti inferiori distesi e abdotti. 4) Supina con arti inferiori addotti. 5) Supina con gambe a rana. 6) Supina con arti inferiori abdotti 7) Seduta con arti inferiori addotti. 8) Seduta con arti inferiori abdotti. 9) Seduta con gambe a rana. 10) In piedi con busto inclinato avanti (con e senza rialzo sotto gli avampiedi). 11) Supina con arti inferiori addotti. 12) Supina con arti inferiori abdotti.
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Postura supina con chiusura delle anche e braccia abdotte - Allungamento catene posteriore e antero-interna della spalla
Postura in ginocchio con apertura delle anche e dorso in appoggio sulla palla Allungamento catena anteriore (il capo del soggetto va posto in appoggio)
Lo stretching globale particolarmente indicato (in associazione ad altre tecniche chinesiterapiche) nel fitness posturale e in particolare nella prevenzione e nel recupero funzionale di: rachialgie; disordini posturali; patologie della terza et; traumi sportivi. In conclusione, necessario sottolineare limportanza di una collaborazione costante e intelligente tra fisioterapista, medico e operatore di Fitness Posturale al fine di garantire al soggetto il massimo recupero funzionale possibile.
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professionista e lavora sodo afnch gli altri prima o poi dicano e continuino a dire: ha competenze?
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aprire un bar necessario frequentare un corso professionale o se si vuole inaugurare un salone per acconciature necessario frequentare un lungo ed articolato corso di formazione. Se, invece, si vuole aprire una palestra non serve nessun requisito. Si apre e basta! Fatto salvi i requisiti tecnici del locale. Se, ancora, si vuole aprire la partita Iva come Personal Coach e/o Istruttore, la cosa pi complicata individuare il codice Atecon ed il tutto quasi fatto.
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Se prendiamo in aiuto un vocabolario, alla parola professionista possibile trovare la seguente interpretazione: Chi pratica unattivit sportiva in modo esclusivo e continuativo per la quale viene retribuito (di contro dilettante).
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Insomma, questa una dicotomia che deve trovare una soluzione e deve trovare soluzione anche linterpretazione autentica di sport, che non pi e solo la partita di calcio o di pallacanestro, ma anche (*) LISU (Indice di Sviluppo Umano) indica la Cultura Funzionale del Corpo (la i risultati medi conseguiti da un paese su tre proposta della NABBA Italia), il Fitness, aspetti dello sviluppo umano: il Wellness, lo sport senza gara, lo sport una vita lunga e sana - Aspettativa di che si fa per il piacere di fare, lo sport che vita dalla nascita; conviene a tutti: alle persone per la loro prevenzione, salute ed educazione; alle aziende che producono macchine ed attrezzi e fanno crescere il Pil;
la conoscenza - Tasso di alfabetizzazione e di scolarit ai vari livelli;
condizione di vita dignitose - Misurate dal PIL pro capite in termini di dollari PPA (parit di potere di acquisto).
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