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numero

Pubblicazione mensile
Pubblicazione mensile digitale Registrata
presso il tribunale di Milano il 27/11/2008
nr 702 Distribuzione gratuita.
Editore Grafiche Milani s.p.a.
4
Milano P.le Cadorna 6
Direttore responsabile Massimo Costa.
redazione@grafichemilani.it

organo ufficiale di ASSOMODA


ION I Notizie su aziende, showroom, distribuzione e novità .....
NZ
VE
CON Showroom del mese

Editoriale Intervista a Sanzio Zappieri di Massimo Costa


Showroom del mese Ci vorrebbe probabil-
mente un libro per rac-
stucchi dai motivi flo-
reali, un autentico
Stilista del mese contare le vicende uma-
ne e professionali di un
gioiello. È solo duran-
te l’intervista , ma ci
Temporary news personaggio come San- tiene a precisare che i
zio Zappieri. Magari suoi tre figli sono in-
Fashion designers succederà, per ora ac- sieme a lui in azienda:
Giovani
contentiamoci di questa Domenico, che è stato
Notizie Assomoda intervista che ci ha gen- per qualche anno nel
tilmente concesso. Consiglio Direttivo di
Moda/Economia Torinese, di origine piacentine, e Assomoda; Elena, che si occupa
cuore granata, Sanzio ha vissuto a di Montenapo, la società di im-
La Vetrina annunci lungo a Torino prima di trasferirsi port – export del Gruppo e Gior-
a Milano nel 1978, nello stupendo giana, stilista di Norma Luisa, un
Manifestazioni /09 palazzo di via Pietro Mascagni 2. brand tra i più gettonati nel mon-

E... Mi riceve in una delle meraviglio-


se sale di questo splendido edificio
storico, ornato da affreschi e
do del cinema e dello spettacolo
basta citare Sharon Stone, che a-
dora i capi della giovane stilista.
Showroom del mese

Sanzio Zappieri via Mascagni


Showroom del mese

Sanzio Zappieri via Mascagni


Showroom del mese

Sanzio Zappieri via Mascagni


Ci racconti un po’
dare garanzie di continuità: “l’uomo” aveva un anda-
della tua storia professionale?
mento più stabile a livello di vendita, mentre solo in se-
Ormai è da cinquant’anni che lavoro nella moda. A 16 guito – intorno al 1965 – ha avuto un’importante acce-
anni facevo già il venditore, anche se non nell’ambito lerazione la “donna”, in coincidenza con l’affermarsi
della moda, ma tra il 1959 e il 1960 ho cominciato a del prêt-à-porter. Nel ’61 vendevo Brioni, un’azienda
solida e in continua ascesa, poi ho lavorato con Anto-
lavorare nel nostro settore a Torino. Allora c’erano sol-
nelli. . Non posso dimenticare Umberto Ginocchietti,
tanto le boutique e i grandi magazzini, si lavorava con maglificio di Perugia, con cui abbiamo lanciato la moda
grande impegno ed era soprattutto la moda maschile a del mini-pull maschile.
Showroom del mese

Sanzio Zappieri
Quando ti sei trasferito a Milano?
stilisti, c’è un brano tratto dal libro di Renata Molho
Intanto devo dire che il trasferimento a Milano non è “Essere Armani” in cui testualmente si legge
stato un passaggio facile, perché la vita della mia fami- “convincemmo il nostro agente più bravo, Sanzio Zap-
glia era trascorsa felicemente a Torino fino alla fine pieri, a muoversi da Torino: andò a Milano e…..” Era il
degli anni ’70. Si trattava di decidere, insieme con periodo in cui nascevano gli showroom e con essi un
quello che io chiamo “il mio presepio” di cambiare ca- nuovo modo di vendere: si trattava di portare i clienti
sa e vita, ma Via Senato Milano nel mondo degli
mia moglie ha stilisti, nelle nuo-
accettato e con- ve realtà degli
diviso questa showroom. Fu
scelta, che rap- allora che comin-
presentava per ciai a lavorare
me un salto di con Valentino,
qualità profes- ma in seguito le
sionale. mie collaborazio-
ni si sono estese
Tieni conto che in modo notevo-
per più di un decennio ho fatto il pendolare tra Torino le. Nel 1988 ho lavorato a New York dove ho anche a-
e Milano, perché nel capoluogo milanese avevo giù in- bitato nella famosa 57esima strada: qui ho lanciato Mo-
trecciato rapporti di lavoro significativi, con Basile e schino a livello internazionale. Un altro grande con cui
con Versace – tra l’altro la mamma di Gianni Versace ho lavorato è stato Thierry Mugler, con il quale ho avu-
era una mia affezionata cliente. A proposito di grandi to riscontri di vendita straordinari.
Showroom del mese

Sanzio Zappieri
Qualche curiosità di quel periodo da raccontarci? Abbiamo lavorato bene e il marchio si è affermato a li-
vello internazionale. Devo dire che l’attenzione al nuo-
Tante, ma in particolare posso dire di essere stato il
vo, la ricerca e la sperimentazione sono sempre stati ele-
primo agente in Italia a disporre del telefono nell’au-
menti cruciali della mia attività.
to: un gran
Via Botta Milano Ho collaborato con Krizia, quando ancora non era all’a-
bel vantag-
pice della notorietà e con Cavalli, per i jeans, con il qua-
gio a metà
le per alcuni mesi sono stato anche socio.
degli anni
Nella fase recente uno dei marchi che più mi ha convin-
’70, quando
to, e che mi sta dando grandi sod-
il telefono
disfazioni, è Liu Jo: e devo ag-
in auto più
giungere che prima di tutto mi ha
che un op-
convinto l’uomo – Marco Marchi
tional era un
– titolare dell’azienda emiliana.
privilegio di
In generale, io ho sempre fatto un
pochissimi che, grazie alla segretaria
lavoro mirato all’introduzione del
dell’”Avvocato”, era toccato in sorte
anche a me.
Parliamo di Kookai,
un marchio che ti deve molto vero? marchio nel mer-
In effetti Kookai è stata un invenzione, una scoperta cato, per lasciare
avvenuta nella zona dei prontisti parigini, importata poi spazio alle
dalla Francia attraverso Montenapo, la società del mio strutture aziendali.
gruppo che si occupa di import-export.
Showroom del mese

Sanzio Zappieri
Come stai vivendo questa crisi?
Come hai reagito a questa fase critica?
A mio avviso è un cambiamento epocale. Difficilmen-
te la situazione manterrà i numeri e le caratteristiche di Ho fatto un grosso lavoro organizzativo e di penetrazio-
oggi: di certo avremo meno aziende, meno negozi e ne commerciale negli anni. Il mio gruppo, che si chia-
purtroppo meno agenti. Oggi bisogna lavorare il ma Zappieri
triplo per guadagnare la metà. Torino Group, anche
Per l’agen- perché con la
te è fonda- PadovaPadova Z all’inizio è
mentale sa- più facile da
per essere individuare,
un buon oggi conta un
consulente organico di
per le a- 150 persone,
ziende ma tra le quali il
anche per i 50% è costi-
negozianti: tuito da agen-
pensa che ti. Facciamo circa 200 mi-
Roma
io arrivo a lioni di euro di fatturato. E
consigliare i miei clienti anche linee in concorrenza direi che stiamo reagendo
con quelle che rappresento, quando sono valide e pos- bene, motivando il team a
sono aiutare il negozio a crescere. dare il massimo.
Purtroppo con i consumatori di oggi tutto è più diffici-
le; la fashion victim, ammesso che esista oggi, subisce
il richiamo di Zara e di H&M e per noi la vendita di-
venta un sentiero impervio. Ma fra 7/8 anni tutto tor-
nerà come prima.
Stilista del mese

Maria Teresa Couture


Stilista del mese
Maria Teresa Couture

Dopo decenni di esperienza creativa ed innovativa la raffinatezza,l’armonia,la


nel campo della moda, Maria Teresa Pellegrino nota novità e la ricercatezza dei
stilista salentina, vincitrice del prestigioso “Premio suoi capi. Ma Maria Teresa
Barocco 2006”, si cimenta in una nuova affascinante non si adagia sugli allori. Il
avventura. suo spirito creativo è in con-
Ancora giovanissima, collabora fattivamente con a- tinuo fermento. Alla fine de-
ziende licenziatarie di griffes prestigiose quali Valen- gli anni ‘90 la svolta verso il
tino, Ferré, D&G, Krizia , Moschino, Fendi,Cavalli, nuovo traguardo: nasce il suo
Roccobarocco, Armani. ATELIER ARTIGIANALE
Riceve apprezzamenti ed elogi dai dirigenti delle più di ALTA MODA DONNA,
rinomate aziende italiane. che la stilista segue personal-
Viaggia ovunque vi sia moda da scoprire e raccoglie mente con passione e dedi-
da ogni fonte stimoli ed influssi creativi, elaborandoli zione impareggiabili.
in idee e spunti personalizzati e singolari. Comincia a Con grande maestria forma
creare un modo personale ed accattivante di vestire la sarti e ricamatori e consegna capi dalla linea invidiabi-
donna d’oggi. Tradizione e peculiarità cominciano a le,ricercati nei particolari, pregiati nei tessuti,rifiniti ar-
fondersi in uno stile inedito e affascinante. tigianalmente e ricamati a mano, spesso arricchiti con
Negli anni ‘90 appoggia ad un famoso stili- pietre preziose dal taglio e dalla luce particolari. Conti-
sta,mantenendo l’anonimato,una mini collezione di nua cosi a coltivare il suo (quasi folle) sogno nel cas-
Abiti da donna pret-à-porter, per saggiare il mercato. setto: un marchio proprio, di alta manifattura italia-
Ed è subito successo:sorprendente nella misura ma na,che celebri la donna con rinnovata sapienza e pas-
del tutto meritato. La presenza di mercato è garantita. sione. E questa donna nuova non può che fiorire all’al-
Le migliori boutiques italiane apprezzano ed espongo- ba del nuovo Millennio.
no
Stilista del mese
Maria Teresa Couture
Incoraggiata dalla critica favorevole di tanti colleghi femminilità. A questa donna “mariateresacouture” de-
già affermati, stimolata dalla passione della moda dica e destina le sue collezioni. Un’avventura giocata
e dall’incondizionato Credo nel “Made in Italy”, gui- tra sensazioni ed immagini di bon- ton, in capi che re-
data dall’innato senso artistico e dal connubio perfetto steranno nella memoria della moda per anni. Singolari
tra istinto e concretezza, nasce mariateresacouture. ed inimitabili.
Femminile e raffinata. Romantica ma concreta. Le collezioni, molto apprezzate per l’identità riscontra-
Sognatrice, ma senza perdere mai il contatto con la re- ta, sono presenti nei migliori punti vendita
altà in cui vive ed esprime la sua appassionante e nelle boutiques più prestigiose d’ italia.
IL TEMPORARY SHOP DEL MESE

MY TEMPORARY SHOP
Francesca Trezzi
Apre a Milano in
corso Garibaldi 44 MYTEMPORARYSHOP, Francesca si occupa personalmente anche della
uno spazio di 40 metri quadri che nasce da un’idea di selezione accurata dei giovani creativi che desiderano
Francesca Trezzi designer meneghina che ha voluto esporre e commercializzare i propri prodotti
impiegare la sua creatività anche nel campo degli im- nello spazio di Corso Garibaldi al fine mantenere
mobili commerciali. In centro a Milano, nel cuore di alto il target della clientela che visita lo spazio.
Brera un “angolo” dove lanciare le proprie creazioni,
dove saggiare il mercato e i suoi gusti, dove testare
un nuovo prodotto.
Un pop-up store di 38 metri quadri studiati nei detta-
gli centimetro per centimetro per creare l’impressio-
ne ottica che lo rende grande.
La parola d’ordine è flessibilità! Francesca sogna per
Milano e soprattutto per il suo adorato Corso Gari-
baldi delle vetrine che cambino al ritmo delle fiere,
degli eventi, delle stagioni. E’ per questo che decide
di mettere a disposizione il proprio negozio sia ad a-
ziende dai marchi noti che vogliono lanciare nuovi
prodotti sia a giovani creativi che devono saggiare il
mercato e che finalmente hanno la possibilità di farlo
attraverso il contatto diretto con il pubblico.
IL TEMPORARY SHOP DEL MESE

MY TEMPORARY SHOP Francesca Trezzi

La struttura del negozio e l’arredamento sono stati E’ prevista anche la formula dello shop sharing che per-
studiati dall’Ar- mette a più crea-
chitetto Andrea tivi di unire le
Ludovico Borri forze esponendo
che ha creato un contemporanea-
luogo di vendita mente prodotti
polifunzionale e diversi, situazio-
neutro capace di ne che intriga i
ospitare prodotti visitatori che ve-
dagli stili più di- dono ampliata la
versi rispettan- gamma di oggetti
done ed enfatiz- tra cui scegliere.
zandone le carat-
teristiche. Il calendario del
I materiali utiliz- temporary shop è
zati sono il ce- fitto, ad Aprile
mento, l’acciaio, per il salone del
la resina e per mobile ospiterà
alcuni dettagli in Fragile Milano,
legno. azienda che si oc-
MYTEMPORARYSHOP può essere prenotato per cupa di arredi e arte del ‘900 mentre a maggio sarà
una settimana fino a un massimo di quattro settima- la volta di Fuckaldo, brand emergente di beach wear.
ne consecutive.
IL TEMPORARY SHOP DEL MESE

MY TEMPORARY SHOP Francesca Trezzi

fuckaldo : COLLEZIONE
il primo Temporary Brand Italia- SPRING/SUMMER 2009
no La prima linea “Stra-fatta” in Italia
Fuckaldo è un Temporary Brand le-
gato alla primavera e all'estate, pe- Fuckaldo presenta la prima collezione
riodi in cui, alle nostre latitudini, ab- Spring/Summer 2009, composta da
biamo finalmente le temperature cal- polo uomo e donna, costumi uomo e
de. bikini.
Tutto rigorosamente fatto in Italia,
Fuckaldo rappresenta il desiderio anzi “Stra-fatto” in Italia come reci-
ed il benessere che si prova viven- ta l’etichetta che si trova all’interno
do con temperature favorevoli: il dei capi.
caldo stimola il nostro corpo e la no- Linea Uomo: Polo 6scel e Camicia
stra mente ad atteggiamenti di positività e di serenità. Panama, Costume Boxer Pasific e Maiemi
Vivere circondati da palme, rappresenta il sogno ide- Linea Donna: Polo Giamaica e Bikini Auai
ale di 4 eterni ragazzi che, nel grigiume della routine Disponibili anche Tee-Shirt multicolor e simpaticissi-
milanese, hanno creato questo philosophy-brand. me Beach Bags.
Trasmettere lo stato mentale, che si prova con una
fuga ai tropici, dove le palme crescono dritte verso EGG SRL
il cielo: questo il loro obiettivo. Fuckaldo è un brand di Egg srl, una società che nasce
Da qui nasce la palma come logo, la cui sagoma in- per dar vita a nuovi marchi, una sorta di brand-
confondibile e rilassante, rievoca paesaggi tropicali e incubator, da cui potranno crescere tante proposte in-
scatena piacevoli sensazioni. novative.
IL TEMPORARY SHOP DEL MESE

MY TEMPORARY SHOP Francesca Trezzi

Per tutto il mese di Maggio la collezione Fuckaldo


sarà in vendita in
c.so Garibaldi 44,
nel suo Temporary Brand Store,
dove vi aspettano per trovare il vostro
“capo mentale”
EDITORIALE

Marketing e comunicazione: il Temporary Shop


Buongiorno a tutti gli ospiti, relatori e partecipanti a come è nata l’idea di creare Assotemporary e perché que-
questo storico Convegno, il primo che vuole affron- sta idea è nata all’interno di un’altra Associazione come
tare il tema del “Temporary”, il quale come Assomoda. Per chi non lo sapesse, Assomoda è l’-
ben sappiamo riveste uno straordinario e Associazione degli agenti, distributori e showroom
diffuso interesse nei nostri tempi. Sono par- della moda. E’ un’Associazione storica della moda
ticolarmente orgoglioso di festeggiare in italiana, infatti proprio quest’anno compie 40 anni
quest’aula il battesimo ufficiale di Assotem- di vita essendo nata nel settembre del 1969.
porary. Nel settore della moda il ruolo degli agenti è sem-
pre stato molto significativo, anche se quando si
Vorrei innanzitutto ringraziare IULM che ci parla di moda si tende ad enfatizzare lo scintillio
ospita questo pomeriggio. Ci è sembrato Gliulio di Sabato delle sfilate e a non dare il giusto peso alle tante
non solo opportuno ma “necessario” indivi- professionalità che la caratterizzano. In particolare,
duare in IULM il partner accademico per questo pri- gli agenti sono stati negli anni Sessanta i veri artefici del-
mo Convegno pubblico; perché è IULM l’Università l’introduzione del prêt-à-porter in italia e alcuni nostri
della Comunicazione e del Marketing e, come verrà “antenati”, non tutti scomparsi per fortuna, hanno addirittu-
illustrato approfonditamente oggi, è marketing e ra inventato la prima fiera italiana del prèt-a-porter femmi-
comunicazione il temporary shop. Anche se l’a- nile: Milanovendemoda, ancora oggi importante appunta-
spetto della vendita è altrettanto importante. mento fieristico per le collezioni donna. Milanovendemoda
è stato infatti creata da alcuni agenti moda di Milano e se-
Noi sappiamo che diversi sono gli aspetti da appro- gnatamente dall’amico Roberto Manoelli, che ci tengo cita-
fondire in tema di “Temporary”, ma per un primo in- re anche in questa occasione.
quadramento generale del fenomeno ci pareva im-
portante avere come interlocutore l’Università che ci Negli anni successivi il ruolo degli showroom , vale a dire
ospita e con la quale ci auguriamo anche in futuro di di quelli che un tempo erano i depositi merce degli agenti,
continuare a collaborare. Vorrei provare in questa è diventato centrale nella filiera distributiva della moda. E
mia relazione introduttiva al Convegno, a spiegare oggi, soprattutto a Milano che ne conta più di 850, gli
EDITORIALE

Marketing e comunicazione: il Temporary Shop


showroom sono realtà fondamentali per l’offerta, la Ma, prima di Levi’s, all’estero vi erano state importanti e-
promozione e la vendita della moda italiana sul terri- sperienze di temporary che avevano visto protagonisti mar-
torio nazionale e all’estero. chi ed aziende della moda. A cominciare da Rey KawaKu-
La capacità di innovazione, e di intercettare con bo di Comme des Garcons con i suoi shop nomadi e fuggi-
tempestività i mutamenti del mercato, hanno portato tivi che sparivano all’improvviso da città come Londra e
alcuni soci di Assomoda ad esplorare in questi ultimi Berlino per ricomparire altrove.
anni nuove formule distributive.
Non voglio dilungarmi sul tema del temporary shop, anche
Tra queste il temporary shop è sembrata la più inci- perché questo pomeriggio ne parleranno con abbondanza di
siva, avendo le potenzialità per diventare un fonda- dettagli i colleghi relatori, sia i gestori degli spazi sia le a-
mentale servizio da offrire alle aziende. ziende e le agenzie di comunicazione.
Gli amici che vedete al tavolo dei relatori sono stati Vorrei soltanto cercare di rispondere alla domanda che
effettivamente i pionieri del temporary shop in Italia chiunque penso si sia fatto quando ha compreso la defini-
ed è, perciò, un orgoglio per me sottolineare in zione di temporary shop: “negozio che rimane aperto sol-
questa occasione che Assomoda, a distanza di tanto per un periodo limitato, a volte anche limitatissimo
quarant’anni, ha saputo ancora firmare un pas- (una settimana per esempio): la domanda è: a che cosa ser-
saggio storico nell’evoluzione del settore moda. ve un negozio aperto solo una settimana?
Quello che vede “non solo vendere prodotti ai ne-
Apparentemente può sembrare qualcosa di assurdo, qualco-
gozi ma anche negozi alle aziende”.
sa che sfida le famose leggi di fidelizzazione del cliente.
Come ben sapete, il temporary shop è una formula Come si può costruire una valida relazione con il cliente in
che si addice a tutti i settori di attività commerciale eun periodo di tempo così breve? La risposta è che il mecca-
le testimonianze che anche oggi sentirete lo confer- nismo del temporary shop è semplice e, se utilizzato con
mano; tuttavia la moda è stata, come spesso accade, professionalità, può dare risultati eccellenti.
la prima ad intuirne la straordinarie qualità. Infatti
Si tratta in sintesi di proporre al consumatore un’esperienza
Levi’s è stato il primo marchio a realizzare un tem-
unica ed irripetibile, basata sul tempo ma non solo: il clien-
porary shop a Milano, tra luglio e dicembre 2005.
EDITORIALE

Marketing e comunicazione: il Temporary Shop


te,.che sa già di essere “fortunato” perché è venuto a le attività di servizi connessi come il catering, l’organizza-
conoscenza del fatto, troverà in quel negozio prodot- zione di eventi, le pubbliche relazioni ecc…
ti unici e sarà accompagnato da un’atmosfera
In particolare i temporary showroom rappresentano, soprat-
(l’importanza del concept!) accogliente ed esclusiva
tutto per la moda, uno dei fenomeni più interessanti, che ha
che favorirà l’acquisto e, in ogni caso, il formarsi di
radici negli scorsi decenni.
un’immagine positiva riferita sia alla marca sia allo
Infatti, una quindicina di anni or sono e almeno fino all’ini-
stesso negozio.
zio del 2000, alcuni titolari di showroom milanesi erano
Occorre, tuttavia, professionalità e strategia per otte- soliti recarsi a Parigi per seguire i buyer e aprire showroom
nere i migliori risultati perché il temporary non si temporanei nella capitale francese. Si trattava spesso di
improvvisa. Deve esserci cura del dettaglio, sia nel- gallerie d’arte che venivano affittate per 10 giorni/due setti-
l’organizzazione degli eventi che devono susseguirsi mane, in particolare a Le Marais e servivano da punto di ri-
nel periodo di vendita, sia nell’allestimento dello ferimento per il periodo di maggiore interesse commercia-
spazio, che deve corrispondere sia alle caratteristi- le.
che del brand sia al messaggio che l’azienda intende
Sono state esperienze significative, ma d’altra parte mi era
in quel momento trasmettere.
già capitato di osservare negli Stati Uniti d’America, ai
Proprio in relazione alla poliedrica natura del tem- tempi degli studi, forme di esposizione e di vendita tempo-
porary shop e agli svariati aspetti su cui occorre in- ranee nelle principali città, che però rispondevano più a lo-
tervenire, Assotemporary si propone come punto di giche di bassi investimenti e meno alle logiche odierne di
riferimento per garantire ai soci, gestori di spazi, comunicazione.
servizi ed opportunità a tutto tondo, che permettano È evidente che per le aziende che oggi si trovano ad opera-
l’approccio più corretto a questa nuova e articolata re in un mercato sempre più selettivo e, in aggiunta, in una
attività. situazione di crisi globale, il temporary showroom può of-
Vorrei ricordare che l’Associazione si occupa non frire una serie di vantaggi: dal minore investimento richie-
solo del temporary shop. Rientrano infatti anche i sto alla possibilità di utilizzarlo in modo ottimale nei perio-
temporary showroom e gli eventspace, oltreché di centrali delle campagne di vendita.
EDITORIALE

Marketing e comunicazione: il Temporary Shop


In ultima analisi, il temporary showroom così come straordinari per essere superata.
il temporary shop, rientrano in quel “processo di de-
Tuttavia io credo che debba essere affrontata con lo spirito
mocratizzazione della moda” che sta attraversando il
giusto, senza cadere nel pessimismo più disperato. Dal mo-
settore.
mento che qui siamo in un Tempio della cultura ma an-
Si tratta di un processo virtuoso che tende a rendere che nella “casa dei giovani” mi rivolgo ai tanti giovani
accessibile la moda, non solo dal lato dei fornitori/ presenti per trasmettere il mio messaggio di fiducia. Una
consumatori ma anche da quello degli operatori. Il fiducia che è innanzitutto nelle loro capacità e nel loro en-
primo gradino di questo passaggio, quello fonda- tusiasmo.
mentale, l’ha posto internet; la rete ha infatti per-
Il messaggio è semplice: continuate ad avere fiducia per il
messo di raggiungere obiettivi di visibilità e di offer-
futuro, non cedete all’impulso di mollare e di abbandonarvi
ta commerciale che prima erano appannaggio solo di
alla sfiducia e all’amarezza. Ci sono ancora e sempre op-
chi possedeva strutture ed organizzazioni complesse.
portunità per coloro che con impegno ed ottimismo si pro-
Le nuove formule del temporary shop e showroom digano per la propria crescita culturale e professionale.
si collocano, a mia avviso, su questo versante di rin-
Vi auguro che il convegno di oggi, possa darvi, oltreché u-
novamento democratico: innanzitutto perché non oc-
na serie di utili informazioni e di spunti interessanti, una
corrono grandi risorse, in secondo luogo perché non
nuova iniezione di curiosità e di voglia di sperimentarsi.
è necessario essere un grande retailer o una grande
Grazie per l’attenzione e buon lavoro a tutti voi.
azienda per provare con investimenti contenuti a fa-
Testo della relazione al I° Convegno Assotemporary
re il proprio business.
Consentitemi in conclusione di soffermarmi sulla si-
tuazione generale che sta attraversando la nostra e-
conomia, dove per nostra sta per “del mondo inte-
ro”.
È una crisi difficile, che richiederà tempo e impegni
EDITORIALE

Massimo Costa
Fashion designer
giovani
Scuola di Moda Burgo

Veronese
Veronese

Ferrari

Ferrari
Fashion designer
giovani
Scuola di Moda Burgo

Alessia
Notizie da ASSOMODA

Convegno AssoTemporary

Con questo numero di Assotemporary cominciamo la Non potevamo non iniziare dalla relazione del Prof. Pel-
pubblicazione degli atti del convegno che Assotempo- legrini, ordinario di Marketing presso l’Università che ha
rary ha promosso l’11 marzo c/o IULM. ospitato il Convegno.
Notizie da ASSOMODA

Convegno AssoTemporary
Notizie da ASSOMODA
Convegno AssoTemporary
Notizie da ASSOMODA
Convegno AssoTemporary
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Convegno AssoTemporary
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Moda/Economia

CREDITO D’IMPOSTA PER I CAMPIONARI


Reazioni positive da parte degli imprenditori del miliardi di euro"), in modo da dare un aiuto ancora
tessile - abbigliamento, all'indomani dell'incontro più concreto per affrontare la stretta creditizia, con
tra il ministro Claudio Scajola e i rappresentanti un plafond per singola unità industriale di 1,5 milio-
dell'industria del settore. Fra le misure più significa- ni di euro, contro i precedenti 500mila euro.
tive avviate ieri, il riconoscimento tramite circolare
ministeriale del credito d'imposta per la realizzazio- Tornando a parlare specificamente del sistema mo-
ne di campionari e collezioni. da, Scajola ha insistito sull'importanza della lotta al-
Ma il Governo ha garantito il proprio impegno an- la contraffazione, "una delle priorità della legislatu-
che su altri fronti, come il sostegno attraverso un ra". Come ha ricordato il generale della Guardia di
fondo di 50 milioni di euro ai prodotti certificati dal Finanza Giuseppe Vicanolo, nel 2008 sono stati se-
punto di vista della tutela della salute e dell'ambien- questrati nel nostro Paese 12,6 milioni di prodotti
te e lo stanziamento di 120 milioni di euro per aiu- contraffatti, con un aumento di quasi il 50% rispetto
tare le aziende ad affrontare gli oneri previsti dal re- al 2007. Per contro, gli arresti sono passati da 500 a
golamento Reach sull'utilizzo delle sostanze chimi- 700, con ulteriori 212 nei primi due mesi di que-
che. "Il nostro obiettivo - ha ribadito Claudio Scajo- st'anno.
la - è salvaguardare un comparto fondamentale del Luigi Rossi, al vertice di Cna Federmoda, ha ricor-
made in Italy e creare le condizioni per consentire dato che non c'è tempo da perdere. "Da un'indagine
alle imprese di presentarsi più competitive sui mer- previsionale condotta dal nostro Centro Studi - ha
cati internazionali all'uscita dalla crisi". dichiarato - risulta che nel trimestre in corso si è ve-
L'altro ieri il ministro per lo Sviluppo Economico a- rificata una riduzione degli ordinativi del 50%, della
veva tra l'altro annunciato di avere aumentato il fon- produzione del 53%, delle esportazioni del 33% e
do di garanzia per le Pmi a 1,5 miliardi di euro degli investimenti del 7%".
("Uno stanziamento che smuoverà risorse per 70 Tratto da FashionMagazine.it
Moda/Economia

TAX FREE SHOPPING: IN CALO DEL 2%

Un 2008 diviso in due per quanto riguarda che hanno fatto registrare gli scontrini medi
il Tax Free Shopping in Italia. Nel primo più elevati, rispettivamente di 1.411 e 1.237
semestre – informa Global Refund – si è euro.
registrato un aumento degli acquisti del 5- Forte invece la contrazione della spese di
%, mentre nel secondo è subentrato un statunitensi (-39%) e giapponesi (-19%). A
trend negativo che ha portato a chiedere l’- livello geografico, la Lombardia, guidata
anno con un -2%. La spesa dei turisti extra da Milano, si conferma leader del mercato
Unione Europea nel nostro Paese vale 1,3 tax free, costituendo da sola il 42% del bu-
miliardi di euro. Il primato spetta ancora ai siness del comparto: il volume degli acqui-
russi (+33% del totale, +23% rispetto al 2- sti è cresciuto del 2% rispetto al 2007, con
007), anche se in novembre a dicembre i uno scontrino medio di 887 euro. La strada
loro acquisti sono diminuiti. In aumento lo preferita degli stranieri resta incontrastata
shopping di cinesi (+13%), brasiliani via Montenapoleone, che rappresenta il 10-
(+18%), arabi (+3%) e ucraini (+26%). % del totale, in aumento del 3% rispetto al-
Queste due ultime nazionalità sono quelle l’anno precedente.
PILLOLE Moda/Economia

Son tornati gli Yuppie Non parla italiano il retail moda


Mai come quest’anno le sfilate di moda hanno elargito Sul podio della speciale classifica sul valore delle mar-
citazioni ai “favolosi anni ottanta”. Gli anni del consu- che retail, redatta ogni anno da Interbrand, nel
mismo, dei fast-food e degli yuppie rappresentano nel- campo della moda l’iberica Zara incalza il leader sve-
l’immaginario collettivo una sorta di miraggio in epo- dese H&M. il brand degli svedesi vale 11,1 miliardi
ca di crisi e recessione. Si impone il look ispirato alla (10,3 nel 2008), un numero calcolato sul valore netto
serie televisiva “Dallas” con giacche dalle spalline ri- dei guadagni che si stima verranno generati in futuro
levanti come quelle proposte da Iceberg e Chloè. Ma il dal marchio stesso. A livello mondiale i big sono sem-
vero leit motiv della primavera-estate 2009 è la tuta, pre gli americani di Wal-Mart, ma la nota dolente è la
che Armani presenta impercettibile quasi come un velo totale assenza di marchi italiani.
e impreziosita da grandi collane. La ragione di fondo rimane la tradizione imprenditoria-
le più industriale che distributiva del nostro Paese. Ma
Calano i negozi dopo anni di crescita qualcosa deve cambiare, perché sono i consumatori ad
Dall’inizio del decennio in corso abbiamo sempre as- obbligare i retailer a cambiare marcia e a sviluppare
sistito ad un incremento costante del numero di negozi nuove forme di vendita dei prodotti.
nel settore non food. Ma nel 2008 si rileva invece –
fonte Ministero Sviluppo economico – un’inversione Il temporary shop va in stazione
di tendenza: il non alimentare smette di crescere e pre-
senta un consistente salto negativo (-2520 unità. I de- La moda dei temporary shop contagia l’alimentare in
crementi più consistenti sono stati registrati per tessile versione prêt a manger ovviamente. Dal 9 marzo all’11
- biancheria (-1072), mobili/casalinghi (-967) e cosme- aprile prossimi il convenience store DESPAR
tica (-363). In controtendenza l’abbigliamento (+130 EXPRESS, ubicato nella galleria commerciale della
unità) e le calzature (+176). stazione ferroviaria di Porta Garibaldi a Milano, ospita
un corner dedicato ai prodotti Dimmidisi de La Linea
Verde, importante player nel mercato della IV gamma e
dei piatti pronti e freschi.
PILLOLE Moda/Economia

Al via il salone del mobile


Tutto esaurito lo spazio espositivo di Rho-Pero per la monitorato circa 1000 articoli sulle principali testate in
prossima edizione del Salone Internazionale del 12 nazioni. Afferma Bozzetti “La delocalizzazione è un
Mobile in programma a Milano dal 22 al 27 aprile. fenomeno che va colto non come un’opportunità che i
Saranno ben 2723 le aziende a presentare le loro novi- nostri stilisti hanno colto, bensì come una necessità che
tà in questo palcoscenico internazionale e di queste 91- gli stessi hanno dovuto fronteggiare, per vincere la sfi-
1 estere. Numerose le realtà rimaste in lista d’attesa da competitiva sui mercati esteri” E continua “è neces-
(circa 500), a dimostrazione della fortissima richiesta. sario introdurre normative comunitarie che ostacolino
Moltissime le manifestazioni culturali e gli happening la produzione all’estero e l’importanzione di merci da
che saranno organizzati in occasione del Salone, dove quei Paesi che attualmente godono di misure protezio-
anche la moda, nel tessile per arredo, sarà protagoni- nistiche che non tutelano la libera concorrenza”.
sta.

La stampa estera
contro il made in Italy fasullo
I media internazionali lanciano una precisa accusa al
settore moda italiano, evidenziando che sono sempre
di più i prodotti spacciati per “made in italy” e realiz-
zati all’estero. Ciò emerge da una ricerca condotta dal-
l’Osservatorio Internazionale della Moda per conto del
Comitato Lombardia per la Moda che in due anni ha
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Fiere in Cina: dopo Shanghai, è la volta della


fashion week di Pechino
Si è svolta recentemente una delle più grandi svolto al China World Trade Centre l’evento
fiere di moda in Cina: Chic, dal 26 al 29 marzo focalizzato sulle fibre e i filati Yarn Expo
nel nuovo quartiere fieristico di Pechino, ospita Spring 2009.
circa mille espositori su circa 100mila metri Si è recentemente conclusa invece a Shan-
quadri. La rassegna ha ottenuto all’edizione 2- ghai la fiera su abbigliamento, accessori, tes-
008 l’attenzione di oltre 105mila operatori, di suti, servizi e informazioni moda Fashion
cui il 9% dall’estero. Dal 29 al 31 marzo è stata Shanghai. Anche in questo caso un salone dai
la volta di Intertextile Beijing Apparel Fabrics grandi numeri: 1.100 le realtà presenti su una
sui tessuti. superficie espositiva di 45mila metri quadri.
Chic è organizzata da China National Garment Netta la supremazia cinese: le aziende stranie-
Association, China World Trade Center e dalla re erano infatti solo il 10%. Per la prima volta
sua divisione tessile Ccpit. Rappresentante e- ha partecipato alla manifestazione una piccola
sclusivo della fiera in Italia è la Seint. compagine in arrivo dall’Italia, coordinata da
Curata invece da Messe Frankfurt, Intertextile T.d.f.
Beijing ha presentato le collezioni tessili di cir-
ca 1.100 exhibitor provenienti da 14 nazioni su
un’area di 48mila metri quadri, includendo nel-
la propria offerta un programma di seminari e
tre forum sulle tendenze. In contemporanea si è
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