Sei sulla pagina 1di 47

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LAMMINISTRAZIONE, LA FINANZA E LA CONTABILITA

Politecnico di Bari

Decreto di emanazione Decreto ultimo aggiornamento

D.R. n. 554 del 14/11/2000 D.R. n. 269 del 3/05/2002

D.R. n. 269

VISTO VISTO VISTO VISTO

lart. 7 commi 7, 8 e 9 della Legge 09.05.1989 n. 168; lo Statuto del Politecnico, in particolare gli artt. 11, 12 e 66; il D.R. n. 895 del 09.12.1996, con il quale stato emanato il D.R. n. 554 del 14.11.2000, con il quale stato modificato il Regolamento di Ateneo per lAmministrazione, la Finanza e la Contabilit di questo Politecnico; la necessit di rivedere alcune norme del predetto Regolamento; la deliberazione assunta, acquisiti i previsti pareri, dal Consiglio di Amministrazione nelladunanza del 23.10.2001, concernente la modifica al citato Regolamento; che il Ministero dellIstruzione, dellUniversit e della Ricerca, con nota del 21.03.2002, prot. n. 837, pervenuta in data 22.03.2002 prot. gen. n. 4829, ha comunicato di non avere osservazioni da formulare in merito al testo approvato dal Consiglio di Amministrazione nella gi citata seduta; utilmente concluso il procedimento amministrativo previsto per lemanazione del pi volte citato Regolamento; DECRETA

CONSIDERATA VISTA

PRESO ATTO

RITENUTO

emanato il Regolamento di Ateneo per lAmministrazione, la Finanza e la Contabilit come modificato dal Consiglio di Amministrazione di questo Politecnico. Il testo riformulato viene allegato al presente decreto del quale costituisce parte integrante. Bari, l 3 maggio 2002

F:TO Antonio Castorani

TITOLO I - NORME GENERALI Art. 1 - Ambito di applicazione Il presente Regolamento, adottato ai sensi dell'art. 7, punto 7 della L. 9.5.1989 n. 168 che riconosce alle Universit degli Studi autonomia finanziaria e contabile, indica le materie oggetto di specifica regolamentazione interna e detta norme relative al bilancio ed alla gestione di questo, all'amministrazione ed al procedimento amministrativo, all'autonomia ed alle procedure negoziali, alla gestione del patrimonio, alle forme di controllo interno sull'efficienza e sui risultati della gestione complessiva del Politecnico di Bari, di seguito denominato Politecnico, e dei singoli Centri di Spesa. Art. 2 - Organi di gestione e responsabilit 1. Al Direttore Amministrativo spetta la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa, compresa l'adozione di tutti gli atti che impegnano l'Amministrazione verso l'esterno mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane strumentali e di controllo. Le medesime funzioni vengono conferite, nell'ambito delle rispettive attribuzioni, ai Dirigenti delle unit organizzative e possono essere, altres, conferite alle altre figure professionali contrattualmente previste. Il Direttore Amministrativo e i Dirigenti nonch gli altri soggetti interessati sono responsabili della gestione e dei relativi risultati. Il decentramento amministrativo si attua attraverso i Centri di Spesa, con piena autonomia finanziaria e contabile, ed i Centri di Gestione, per i quali la gestione contabile svolta dall'Amministrazione Centrale. Tutti i provvedimenti che dispongono attribuzioni di competenze e di funzioni, anche se delegate a tempo determinato, dovranno esplicitare le responsabilit connesse. E' competenza del Consiglio di Amministrazione, nel caso di pareri difformi sulla legittimit di atti relativi alla gestione dei Centri di Spesa, deliberare su argomenti contrastanti.

2.

3. 4.

Art. 3 - Obbligo della denuncia Il Rettore, il Direttore Amministrativo, il Direttore di un Centro di Spesa o di Gestione e chiunque altri, nell'ambito dell'espletamento delle proprie funzioni, vengano a conoscenza direttamente, o a seguito di rapporto da parte di organi inferiori, di fatti che hanno dato luogo a responsabilit patrimoniali, devono farne denuncia al Procuratore Regionale della Corte dei conti.

TITOLO II - GESTIONE PATRIMONIALE Art. 4 - Beni 1. Il patrimonio del Politecnico di Bari costituito da beni mobili e immobili inseriti in appositi inventari analitici e descritti in tutti gli elementi atti ad identificarli e valutarli. I beni inventariati dai Dipartimenti e dai Centri interuniversitari, acquistati su disponibilit finanziarie del Politecnico, devono essere quantificati ed individuati secondo le norme che regolano le convenzioni istitutive e regolamentari. 2. Non sono iscritti negli inventari i materiali di cancelleria e i beni che per la loro natura sono consumabili o facilmente deteriorabili con l'uso.

Per detti beni, che possono essere conservati in appositi magazzini, tenuta idonea contabilit a quantit e specie demandata all'Economo per l'Amministrazione Centrale e al Direttore per le altre strutture. Il carico di detto materiale avviene sulla base delle ordinazioni del competente ufficio e delle bollette di consegna dei fornitori. Il prelevamento per il fabbisogno dei singoli servizi avviene mediante buoni. Art. 5 - Classificazione dei beni mobili I beni mobili si classificano nelle seguenti categorie: 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) mobili, arredi, macchine d'ufficio; materiale bibliografico; collezioni scientifiche; strumenti tecnici, attrezzature in genere; automezzi ed altri mezzi di trasporto; fondi pubblici e privati; partecipazioni societarie; altri beni mobili.

Art. 6 - Inventario dei beni mobili ed immobili 1. I beni mobili possono anche essere inventariati con un sistema informatico di scrittura che consenta di evidenziare: la descrizione del bene; il valore del bene; la collocazione del bene nella propria categoria; il consegnatario responsabile del bene nonch il fruitore dello stesso; la data di acquisizione.

Per i beni mobili i Centri di Spesa e i Centri di Gestione sono dotati ciascuno di un proprio registro di inventario. I beni mobili dell'Amministrazione Centrale nonch quelli di uso comune sono inscritti nel registro dei Servizi Generali. 2. L'inventario dei beni immobili deve evidenziare: la denominazione, l'ubicazione, l'uso al quale i beni sono destinati o gli uffici ai quali sono affidati; il titolo di provenienza, le risultanze di registri immobiliari, i dati catastali e la rendita imponibile;

3. 4. 5.

le servit, i pesi e gli oneri di cui sono gravati; il valore iniziale e le successive variazioni; gli eventuali redditi.

I beni sono valutati per il loro costo al momento dell'acquisto. I beni sono inventariati sulla base di buoni di carico emessi e firmati dal consegnatario di ciascuna struttura. Si prescinde dall'emissione del buono di carico quando si acquisiscono accessori, appendici, aggiornamenti a beni gi inventariati. In questo caso sufficiente apporre sul documento di spesa la dichiarazione firmata dal responsabile che trattasi di incremento di valore a bene gi inventariato. Non si inventariano giornali quotidiani, le Gazzette Ufficiali, gli Annuari, gli Annali, gli Atti di Seminari, Convegni e Congressi, nonch gli estratti e le licenze d'uso di software. Le riviste sono inventariate sotto un solo numero all'inizio dell'anno, precisandone il numero dei fascicoli.

6. 7. 8.

Gli inventari devono essere tenuti sempre aggiornati in seguito a nuovi acquisti, sopravvenienze o eliminazioni dovute a qualsiasi causa. La ricognizione dei beni, il rinnovo dei relativi inventari e la rivalutazione dei beni stessi deve essere effettuata di norma ogni dieci anni. I programmi per elaboratori di uso pluriennale e di valore superiore a 5.000.000 sono classificati nella categoria "altri beni".

Art. 7 - Consegnatari 1. Gli immobili o parti di essi e le grandi attrezzature di propriet del Politecnico o ricevuti in uso ovvero assunti in locazione possono essere affidati in uso ai Centri di Spesa e ai Centri di Gestione che potranno utilizzarli esclusivamente per le attivit istituzionali. I Direttori dei Centri di Spesa e di Gestione, affidatari di immobili, sono responsabili della loro manutenzione ordinaria e straordinaria, quest'ultima nei limiti di cui al successivo art. 57, e hanno l'obbligo di segnalare tempestivamente qualsiasi esigenza di intervento di manutenzione straordinaria o di ristrutturazione. I beni dei servizi generali sono dati in consegna all'Economo; quelli assegnati ai Centri di Spesa e ai Centri di Gestione o da questi acquistati sono dati in consegna ai responsabili di ciascuno di essi. I consegnatari tanto di beni immobili quanto di quelli mobili sono responsabili sia della buona conservazione dei beni loro affidati sia della regolare tenuta delle scritture inventariali. Gli stessi rispondono secondo le norme della contabilit di Stato. 5. I beni mobili possono essere trasferiti temporaneamente ad altre strutture del Politecnico con provvedimento del consegnatario, previo parere favorevole dell'organo collegiale della struttura di appartenenza, ovvero con provvedimento del Direttore Amministrativo per i beni inventariati "Servizi Generali". Per trasferimenti a strutture esterne al Politecnico prescritta anche l'autorizzazione del Consiglio di Amministrazione.

2.

3.

4.

6.

La consegna ha luogo in base a verbali redatti in contraddittorio tra il consegnatario cessante e quello subentrante, previa materiale ricognizione di tutti i beni.

Art. 8 - Discarico inventariale 1. La cancellazione dei beni dall'inventario pu avvenire per: fuori uso, furto, cessione o permuta ed disposta con decreto del responsabile della Struttura previo parere favorevole dell'Organo Collegiale se il valore del bene di cui trattasi superiore a L. 2.000.000. La cancellazione dei beni dall'inventario relativo ai "Servizi Generali" disposta con provvedimento del Direttore Amministrativo su proposta dell'Economo consegnatario Nel caso di ammanco o sottrazione per furto, distruzione e situazioni a queste assimilabili, il discarico potr avvenire solo dopo l'accertamento delle responsabilit e le denunce, ove necessario, all'Autorit Giudiziaria fatte salve, comunque, le eventuali azioni di responsabilit. I beni mobili resisi inservibili sono alienati mediante asta pubblica o licitazione privata ove per il valore degli stessi se ne ravvisi l'opportunit oppure possono essere ceduti gratuitamente a enti assistenziali o associazioni studentesche non a fini di lucro.

2. 3.

4.

Art. 9 - Mezzi di trasporto 1. 2. I consegnatari degli automezzi ne controllano l'uso. I percorsi effettuati vanno registrati in appositi moduli. I consegnatari, o persone da questi delegate, provvedono al rifornimento dei carburanti e dei lubrificanti, alle spese per piccole riparazioni e per lavaggi, alla sostituzione dei materiali di consumo, all'assicurazione del veicolo e del conducente, al rinnovo della tassa di possesso.

TITOLO III- PROGRAMMAZIONE E GESTIONE FINANZIARIA Sezione I Programmazione Art. 10 - Linee programmatiche 1. Le linee programmatiche della gestione finanziaria sono espresse dal Politecnico in un documento annuale formulato entro il 30 ottobre dal Consiglio di Amministrazione anche sulla base di indicazioni che dovranno pervenire entro il 10 settembre da parte del Senato Accademico. Nella programmazione annuale si deve tenere conto degli indirizzi contenuti nel Piano di Sviluppo Triennale del Politecnico e di quanto stabilito dal Piano Triennale Nazionale precedente, approvato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Universit e della Ricerca scientifica. Sezione II Gestione Finanziaria Art. 11 - Principi generali La gestione finanziaria dovr rispettare i principi generali dell'ordinamento contabile dello Stato e in particolare:

2.

unit, universalit, integrit e specializzazione del bilancio; equilibrio fra entrate e spese; autonomia finanziaria dei Centri di Spesa; divieto della gestione dei fondi al di fuori del bilancio; divieto del frazionamento degli impegni che riguardano un unico oggetto di spesa e delle compensazioni tra poste attive e passive; divieto di utilizzare gli stanziamenti finalizzati in deroga al vincolo di destinazione; divieto di assumere impegni o obbligazioni per somme eccedenti quelle effettivamente disponibili.

Art. 12 - Esercizio finanziario e bilancio di previsione. 1. 2. L'esercizio finanziario ha la durata di un anno e coincide con l'anno solare. La gestione finanziaria unica e si svolge in base al bilancio annuale di previsione, in termini di competenza, deliberato dal Consiglio di Amministrazione entro il 31 dicembre dell'anno precedente, a cui si riferisce. Di questo bilancio fanno parte integrante, e, pertanto sono allegati, i bilanci di previsione di cassa dei dipartimenti e di ogni altro Centro di Spesa i quali, ai fini della determinazione del

3.

risultato di esercizio, non devono sommarsi al bilancio di Ateneo. Si allegher al bilancio rendicontazione dei contributi erogati in favore del Cusi. 4. Tutte le entrate e tutte le spese debbono essere iscritte in bilancio nel loro importo integrale, senza alcuna riduzione per effetto di correlate spese o entrate.

Art. 13 - Struttura e formazione del bilancio di previsione 1. 2. Il bilancio di previsione formulato in termini sono organizzati, per le entrate e per le uscite, in Titoli, Categorie e Capitoli. L'unit elementare del bilancio il capitolo il cui contenuto deve essere omogeneo e chiaramente definito. Il capitolo pu essere soggetto a disaggregazione interna ai soli fini conoscitivi. Il bilancio indica per ciascun capitolo di entrata e di spesa l'ammontare delle entrate che si prevede di accertare e delle spese che possono essere impegnate nell'esercizio cui esso si riferisce. Gli stanziamenti di spesa sono iscritti in bilancio in relazione ai programmi definiti ed alle concrete capacit operative del Politecnico nel periodo di riferimento. Il bilancio di previsione predisposto, sulla base delle linee programmatiche di cui all'art. 10 del presente regolamento, dal Direttore Amministrativo, coadiuvato dal Direttore di Ragioneria. 6. 7. 8. Al bilancio di previsione allegato un quadro riassuntivo nel quale sono riportate in sintesi le entrate e le spese per titoli e categoria nonch la situazione patrimoniale presunta. Il bilancio di previsione sottoposto al preventivo esame del Collegio dei Revisori dei conti al quale viene trasmesso entro il 30 novembre. Il bilancio di previsione presentato, per l'approvazione, al Consiglio di Amministrazione dal Rettore entro il 5 dicembre con apposita relazione illustrativa che evidenzi, tra l'altro, gli obiettivi dell'azione da svolgere mediante l'impiego degli stanziamenti e i motivi delle eventuali variazioni proposte rispetto alle previsioni dell'esercizio in corso, nonch la consistenza del personale in servizio. Al bilancio allegata la relazione del Collegio dei revisori dei conti. Copia del bilancio di previsione e dei relativi allegati deve essere inviata per conoscenza al MIUR e al Ministero dell'Economia e delle Finanze entro 30 giorni dall'avvenuta approvazione da parte del Consiglio. I bilanci dei Centri di Spesa, approvati dai competenti organi deliberanti, restano allegati al bilancio del Politecnico.

3.

4.

9. 10.

11.

Art. 14 - Contenuto del bilancio 1. Il bilancio mette a confronto gli stanziamenti proposti con quelli dell'esercizio in corso definiti al momento della redazione del preventivo; le spese in bilancio devono essere contenute, nel loro ammontare complessivo, entro i limiti delle entrate previste nel rispetto dell'equilibrio finanziario. Ai soli fini del conseguimento del pareggio si pu tener conto del presunto avanzo di amministrazione nei termini e con le modalit di cui al successivo art. 16.

2.

3.

I contributi ministeriali per il funzionamento e la ricerca scientifica non possono essere iscritti in misura superiore a quelli dei corrispondenti contributi assegnati per l'anno in corso, salvo che non sia stato gi comunicato l'importo stabilito per il nuovo anno.

Art. 15 - Partite di giro 1. Le partite di giro comprendono le entrate e le spese che si effettuano per conto di terzi e quelle che comunque non incidono sulle risultanze economiche del bilancio.

Art. 16 - Avanzo o disavanzo di amministrazione 1. Il Bilancio di previsione riporta, come prima voce, rispettivamente delle entrate e delle uscite, l'avanzo o il disavanzo di amministrazione presunto al 31 dicembre dell'esercizio precedente a quello cui il preventivo si riferisce. Al bilancio allegata una tabella dimostrativa dell'avanzo o disavanzo di amministrazione, nella quale sono indicati i singoli stanziamenti di spesa, correlati all'utilizzazione dell'avanzo di amministrazione presunto distinguendo l'avanzo "non vincolato" da quello "vincolato". Su detti stanziamenti possono essere assunti impegni solo dopo l'accertamento definitivo dell'Avanzo di amministrazione. Del disavanzo di amministrazione presunto, risultante dalla tabella di cui al comma 2, deve tenersi conto nella formulazione delle previsioni di esercizio, al fine del suo assorbimento, ed il Consiglio di Amministrazione deve illustrare, nella delibera del bilancio preventivo, i criteri adottati per assorbire detto disavanzo. Il Consiglio di Amministrazione, comunque, accertato in sede consuntiva un maggior disavanzo di amministrazione rispetto a quello presunto, deve adottare dei criteri per assorbire l'ulteriore disavanzo.

2.

3.

4.

Art. 17 - Fondo di riserva 1. Nel bilancio dell'Ateneo ed in quello dei Centri di Spesa iscritto, in apposito capitolo fra le spese correnti, un fondo di riserva per le spese impreviste e per le maggiori spese che potranno rendersi necessarie nel corso dell'esercizio. L'ammontare di tale fondo non pu superare il 10% delle spese correnti complessive previste, ad esclusione di quelle relative alle retribuzioni del personale. Il fondo di riserva pu essere utilizzato esclusivamente per aumentare l'importo degli stanziamenti la cui entit si sia dimostrata insufficiente; su tale capitolo non possono essere emessi mandati di pagamento.

2. 3.

Art. 18 - Variazioni e assestamento di bilancio 1. Nel caso in cui, nel corso della gestione finanziaria, gli stanziamenti di previsione non risultassero sufficienti o rispondenti alle effettive esigenze, il Consiglio di Amministrazione adotter le opportune variazioni al bilancio di esercizio, previo parere del Collegio dei Revisori dei Conti. In caso di necessit e di urgenza le variazioni possono essere disposte, anche con prelievo dal fondo di riserva, con decreto motivato del Rettore, su proposta del Direttore Amministrativo, da sottoporre alla ratifica del Consiglio di Amministrazione nella prima adunanza utile unitamente al parere del Collegio dei Revisori dei conti.

2.

3. 4. 5. 6.

Le variazioni per nuove o maggiori spese possono proporsi soltanto se assicurata la necessaria copertura finanziaria. Sono vietati gli storni tra residui, tra residui e competenze, tra capitoli di spesa aventi vincoli di destinazione. Il Consiglio di Amministrazione, entro 30 giorni dall'approvazione del Conto consuntivo, delibera sulla proposte relative all'assestamento del bilancio. In ordine all'utilizzazione dell'avanzo di amministrazione accertato, si dovr tenere prioritariamente conto del riporto sul conto della competenza, delle somme non impegnate, nel rispetto dei vincoli di destinazione previsti nelle lettere a, b, c, del comma 2 dell'art. 7 della Legge n. 168 del 9 maggio 1989 e successive modificazioni ed integrazioni. Le proposte di delibera riguardanti l'assestamento e le variazioni di bilancio sono presentate al Consiglio di Amministrazione dal Rettore con motivata relazione, su proposta del Direttore Amministrativo coadiuvato dal Direttore di Ragioneria, previo parere del Collegio dei Revisori dei conti. Nel caso sussista la necessit di disporre delle economie rinvenienti da somme stanziate con vincolo di destinazione e non impegnate al 31 dicembre del precedente esercizio, nelle more dell'approvazione del Conto Consuntivo di Ateneo e dell'assestamento di bilancio, di cui al precedente comma, si pu ricorrere all'istituto del "riporto". Tale decisione, su proposta del Direttore Amministrativo coadiuvato dal Direttore di Ragioneria, sottoposta dal Rettore, con motivata relazione, al Consiglio di Amministrazione previo parere del Collegio dei Revisori dei conti.

7.

8.

Art. 19 - Accertamento delle entrate 1. 2. La gestione delle entrate avviene attraverso le fasi di accertamento e di riscossione. L'entrata accertata quando, appurata la ragione del credito e la persona debitrice, iscritta nei corrispondenti capitoli di bilancio come competenza dell'esercizio finanziario per l'ammontare del credito che viene a scadenza entro l'anno. I documenti che comportano accertamento di entrate sono comunicati al Settore Bilancio e Contabilit per le annotazioni nelle apposite scritture. Le entrate accertate e non riscosse entro il termine dell'esercizio costituiscono i residui attivi che sono compresi tra le attivit del conto patrimoniale.

3. 4.

Art. 20 - Riscossione delle entrate 1. 2. 3. 4. 5. Le entrate sono riscosse dall'Istituto Cassiere dell'Ateneo mediante reversali di incasso. Ai terzi debitori rilasciata quietanza liberatoria di avvenuto pagamento. Le somme introitate tramite il servizio dei conti correnti postali devono essere trasferite periodicamente all'Istituto Cassiere. Le somme pervenute direttamente al Politecnico, sono annotate sul registro di cassa a cura dell'Economo e versate all'Istituto Cassiere, entro trenta giorni. E' vietato disporre pagamenti di spese con le disponibilit sui conti correnti postali ovvero con le somme pervenute direttamente.

Art. 21 - Reversali d'incasso

1. 2.

Le reversali d'incasso, numerate in ordine progressivo per ciascun anno finanziario, sono firmate dal Direttore della Ragioneria o da chi formalmente sia stato delegato. Le reversali contengono le seguenti indicazioni: esercizio finanziario; titolo, categoria, capitolo del bilancio e relativa situazione contabile; codice meccanografico del titolo, categoria, capitolo e numero dell'accertamento; nome e cognome o denominazione del debitore; causale della riscossione; importo in cifre e in lettere;

- data di emissione. 2. 3. 4. Le reversali che si riferiscono ad entrate dell'esercizio in corso sono tenute distinte da quelle relative agli esercizi precedenti da contraddistinguersi con l'indicazione "RESIDUI". Le reversali sono cronologicamente registrate nell'apposito giornale di cassa e nei partitari di entrata prima dell'invio all'Istituto Cassiere. Le reversali non riscosse entro la chiusura dell'esercizio, vengono restituite dall'Istituto Cassiere al Politecnico per l'annullamento e la riemissione in conto residui.

Art. 22 - Vigilanza sulla riscossione delle entrate Il Direttore Amministrativo vigila, nei limiti delle sue attribuzioni e sotto la sua personale responsabilit, affinch l'accertamento, la riscossione e il versamento delle entrate avvengano prontamente ed integralmente. Art. 23 - Fasi della spesa La gestione delle spese avviene attraverso le fasi dell'impegno, della liquidazione e dell'ordine di pagamento. Art. 24 - Impegni 1. Formano impegno sugli stanziamenti di competenza dell'esercizio le somme dovute ai creditori, determinati in base a disposizioni normative, a contratto o ad altro titolo giuridicamente valido. Gli impegni non possono in nessun caso superare l'ammontare degli stanziamenti dei singoli capitoli di bilancio. Gli impegni si riferiscono all'esercizio finanziario in corso. Fanno eccezione: a) quelli assunti per spese in conto capitale ripartite in pi esercizi, per le quali l'impegno pu estendersi a pi anni; i pagamenti devono comunque essere contenuti nei limiti dei fondi assegnati per ogni esercizio; quelli assunti per spese relative all'estinzione di mutui; quelli assunti per spese di affitti ed altre spese continuative e ricorrenti per le quali l'impegno pu estendersi a pi esercizi, e comunque per un periodo non superiore a nove anni.

2. 3.

b) c)

4. 5.

Nessun impegno pu essere assunto a carico dell'esercizio scaduto. Tutti gli atti comportanti oneri a carico del bilancio, dai quali possono derivare impegni di spesa, devono essere inoltrati alla Divisione Contabilit e Bilancio dagli uffici competenti, unitamente ai provvedimenti che autorizzano la spesa, indicando l'ammontare presunto. Le spese impegnate e non pagate entro la chiusura dell'esercizio costituiscono i residui passivi, che sono compresi tra le passivit del conto patrimoniale.

6.

Art. 25 - Liquidazione della spesa La liquidazione della spesa, consistente nella determinazione dell'esatto importo dovuto al soggetto creditore e nell'individuazione dello stesso, effettuata dal responsabile del procedimento, previo accertamento dell'esistenza dell'impegno e verifica della regolarit della fornitura di beni, opere, servizi, della congruit dell'importo, nonch sulla base dei titoli e dei documenti giustificativi comprovanti il diritto dei creditori. Art. 26 - Ordine di pagamento 1. 2. 3. Il pagamento delle spese, eseguito dall'Istituto Cassiere, avviene mediante l'emissione di mandati di pagamento numerati in ordine progressivo. I mandati di pagamento sono firmati dal Direttore di Ragioneria. I mandati contengono le seguenti indicazioni: 4. 5. 6. 7. esercizio finanziario; titolo, categoria, capitolo del bilancio; codice meccanografico del titolo, categoria, capitolo e numero dell'impegno; nome e cognome ragione sociale del creditore e relativo codice fiscale e/o partita I.V.A.; causale del Pagamento; modalit d'estinzione del titolo; data di emissione.

Possono essere emessi mandati di pagamento collettivi per i pagamenti da farsi per lo stesso titolo distintamente a favore di diversi creditori. Ogni mandato di pagamento riferito ad un solo capitolo di bilancio. I mandati di pagamento sono cronologicamente registrati nell'apposito giornale di cassa e nei partitari di uscita prima dell'invio all'Istituto Cassiere. I mandati di pagamento che si riferiscono a spese dell'esercizio in corso devono essere distinti da quelli relativi a spese di esercizi precedenti contraddistinti con l'indicazione "RESIDUI".

Art. 27 - Documentazione ed estinzione dei mandati di pagamento 1. Ogni mandato di pagamento corredato, secondo i vari casi, da: fatture e documenti comprovanti la regolare esecuzione dei lavori, forniture e servizi e la congruit dei prezzi; verbali di collaudo, ove richiesti; buoni di carico per i beni inventariabili con l'indicazione dell'avvenuta annotazione sull'apposito registro a cura dell'Economo o del consegnatario dei beni; copia degli atti di impegno e di liquidazione o annotazione degli estremi degli stessi;

2. 3.

- ogni altro documento che giustifichi la spesa. Al mandato estinto allegata la documentazione della spesa che deve essere conservata per non meno di dieci anni. Su richiesta scritta del creditore e con espressa annotazione sui titoli, i mandati di pagamento possono essere estinti anche mediante: accreditamento in conto corrente postale a favore del creditore, nonch mediante vaglia postale o telegrafico con spesa a carico del richiedente, in tali casi deve essere allegata al titolo la ricevuta del versamento rilasciata dall'Ufficio Postale; commutazione in assegno circolare non trasferibile all'ordine del creditore, da spedire a cura dell'Istituto cassiere all'indirizzo del medesimo, con eventuali spese a carico del richiedente; accreditamento in conto corrente bancario, intestato al creditore, con eventuali spese a carico dello stesso.

4.

Le dichiarazioni di accreditamento o di commutazione, che sostituiscono la quietanza del creditore, devono risultare sul mandato di pagamento da annotazione recante gli estremi relativi alle operazioni e al timbro dell'Istituto cassiere. Per i mandati di pagamento emessi a favore del personale dipendente, le somme non incassate entro 30 giorni dalla data di esigibilit del titolo saranno commutate in assegni circolari non trasferibili, intestati ai creditori. La spedizione di tali assegni dovr avvenire a cura dell'Istituto Cassiere. I mandati di pagamento individuali e quelli collettivi rimasti interamente o parzialmente inestinti alla data del 31 dicembre possono essere commutati, secondo le succitate modalit, in assegni circolari non trasferibili all'ordine del creditore da spedire a cura dell'Istituto cassiere all'indirizzo dei medesimi con spese, di norma, a loro carico. I mandati di pagamento comunque non pagati entro il termine dell'esercizio sono restituiti dall'Istituto Cassiere al Politecnico per il loro annullamento e riemissione in conto residui.

5.

6.

7.

Art. 28 - Servizio di cassa 1. Il servizio di cassa affidato, con convenzione deliberata dal Consiglio di Amministrazione, previa apposita gara, ad un unico Istituto di Credito, il quale custodisce e amministra altres i titoli pubblici e privati di propriet del Politecnico. La convenzione di cui al comma 1 deve altres prevedere le modalit, definite dal Consiglio di Amministrazione sentiti i Centri di Spesa, per l'autonomo espletamento del servizio di cassa degli stessi. Il Politecnico pu avvalersi di conti correnti postali per l'espletamento di particolari servizi. Unico traente l'Istituto Cassiere di cui al comma 1, previa emissione di apposita reversale da parte del Politecnico.

2.

3.

Art. 29 - Gestione del fondo economale 1. L'Economo del Politecnico dotato all'inizio di ciascun esercizio di un fondo non superiore a 20.000.000 da depositarsi eventualmente su apposito conto corrente bancario alle condizioni di cui alla convenzione prevista dall'art. 28.1 del presente regolamento; tale fondo reintegrabile

durante l'esercizio previa presentazione del rendiconto delle somme gi spese al Settore Bilancio e Contabilit. 2. Con tale fondo si pu provvedere al pagamento delle spese minute di ufficio, delle spese per piccole riparazioni e manutenzione di mobili, di locali e attrezzature di ufficio, delle spese postali, delle spese per il funzionamento degli automezzi e di quelle per l'acquisto di pubblicazioni periodiche e simili nonch di altre spese il cui pagamento per contanti si renda opportuno o urgente; sul fondo gestito dall'Economo possono altres gravare gli anticipi delle spese di missione previa autorizzazione del Dirigente preposto, in tal caso il funzionario addetto alla liquidazione della missione dovr stralciare, da quanto dovuto per la missione, l'importo da reintegrare all'Economo. Per le spese fino a lire 300.000 l'Economo provvede direttamente all'ordinazione; oltre tale limite su autorizzazione del Dirigente preposto. Nei casi in cui non sia possibile ottenere idonea documentazione, per spese che singolarmente non eccedano le lire 50.000, fino ad un limite massimo di lire 1.000.000 annue, l'Economo esentato, sotto la propria personale responsabilit, dall'obbligo di documentazione, in sostituzione della quale rilascer apposita dichiarazione. I pagamenti e i reintegri sono annotati dall'Economo su apposito registro numerato e vidimato dal Direttore Amministrativo o da un suo delegato. Al termine dell'esercizio il fondo di cui al comma 1 del presente articolo riversato nell'apposito capitolo di bilancio.

3. 4.

5. 6.

Art. 30 - Scritture finanziarie, patrimoniali e fiscali 1. Per la tenuta delle scritture finanziarie, patrimoniali e fiscali il Politecnico, ai fini della semplificazione delle procedure e della migliore produttivit dei servizi, pu avvalersi di un sistema di elaborazione automatica dei dati e di archiviazione elettronica dei documenti contabili. Le scritture finanziarie relative alla gestione del bilancio devono consentire di rilevare per ciascun capitolo, sia per la competenza sia per i residui, la situazione degli accertamenti d'entrata e degli impegni di spesa a fronte dei relativi stanziamenti, nonch la situazione delle somme riscosse e pagate e di quelle rimaste da riscuotere o da pagare. Le scritture patrimoniali devono consentire la dimostrazione del valore del patrimonio all'inizio dell'esercizio finanziario, le variazioni intervenute nel corso dell'anno per effetto della gestione del bilancio o per altre cause, nonch la consistenza del patrimonio alla chiusura dell'esercizio. Per l'Amministrazione Centrale del Politecnico sono previste le seguenti scritture: un partitario delle entrate che delle spese, contenente per ciascun capitolo lo stanziamento iniziale, le variazioni, le somme accertate o impegnate, quelle riscosse o quelle pagate e quelle rimaste da riscuotere o da pagare; un partitario dei residui, contenente per ciascun capitolo e per esercizio di provenienza, la consistenza dei residui all'inizio dell'esercizio, le somme riscosse o pagate, le somme rimaste da riscuotere o da pagare, le variazioni intervenute; un giornale cronologico delle reversali e dei mandati emessi, evidenziando separatamente riscossioni e pagamenti in conto competenza, da riscossioni e pagamenti

2.

3.

4.

in conto residui debitamente numerato e vidimato dal Direttore Amministrativo e dal Direttore di Ragioneria; i registri degli inventari, debitamente numerati e vidimati dall'Economo e dal Direttore Amministrativo.

Art. 31 - Conto consuntivo d'Ateneo 1. Il conto consuntivo dell'Ateneo, su cui il Direttore Amministrativo predispone apposita relazione, si compone del rendiconto finanziario, della situazione patrimoniale, della situazione amministrativa e di quella dei residui. La relazione del Direttore Amministrativo illustra l'andamento della gestione finanziaria e i fatti economicamente rilevanti verificatisi alla chiusura dell'esercizio. Il conto consuntivo d'Ateneo, accompagnato dalla relazione illustrativa e dagli allegati, predisposto dal Direttore Amministrativo entro il 15 aprile ed sottoposto all'esame del Collegio dei Revisori dei Conti, che redige l'apposita relazione da allegare al conto stesso. Il conto consuntivo deliberato di norma entro il 30 del mese di aprile successivo alla chiusura dell'esercizio finanziario a cui si riferisce; trasmesso, unitamente ai conti delle gestioni autonome, entro 30 giorni dalla data di deliberazione direttamente alla Corte dei Conti, ai fini del controllo successivo di cui all'art. 7, comma 10 della Legge 9 maggio 1989, n. 168 e per conoscenza al M.U.R.S.T.

2. 3.

4.

Art. 32 - Rendiconto finanziario 1. Il rendiconto finanziario comprende i risultati della gestione del bilancio per l'entrata e per la spesa distintamente per Titoli, per categorie e capitoli, separatamente per competenza e per residui, in conformit all'allegato 3. In particolare per la competenza devono risultare: a) Le previsioni iniziali, le variazioni adottate durante l'esercizio finanziario e le previsioni definitive; le somme accertate o impegnate; le somme riscosse o pagate; le somme rimaste da riscuotere o da pagare; le differenze con le previsioni definitive rispetto alle somme accertate o impegnate. l'ammontare all'inizio dell'anno finanziario; le variazioni in pi o in meno per i riaccertamenti; le somme riscosse o pagate in conto residui; le somme rimaste da riscuotere o da pagare.

2.

b) c) d) e) 3. a) b) c) d)

Per i residui sono indicati:

Art. 33 - Situazione patrimoniale 1. 2. 3. La situazione patrimoniale indica la consistenza degli elementi patrimoniali attivi e passivi all'inizio e alla chiusura dell'esercizio. La situazione patrimoniale deve comprendere, inoltre, le quote di partecipazione del Politecnico a Societ di capitale. Essa pone, altres, in evidenza le variazioni intervenute nelle singole poste attive e passive e l'incremento o la diminuzione del patrimonio netto per effetto della gestione o per altre cause.

Art. 34 - Situazione Amministrativa Al rendiconto finanziario e annessa la situazione amministrativa che evidenzia: a) la consistenza del fondo di cassa all'inizio dell'esercizio, i pagamenti complessivi dell'anno in conto competenza e in conto residui e il saldo alla chiusura dell'esercizio; b) il totale complessivo delle somme rimaste da riscuotere (residui attivi) e da pagare (residui passivi) alla fine dell'esercizio; c) l'avanzo o il disavanzo di amministrazione. Art. 35 - Bilancio consolidato Al conto consuntivo d'Ateneo sono allegati un rendiconto finanziario strutturato per categorie e una situazione patrimoniale consolidati ivi comprese le partecipazioni societarie per la riassunzione delle risultanze delle gestioni proprie e di quelle autonome. Art. 36 - Riaccertamento dei residui 1. La Divisione Contabilit e Bilancio predispone annualmente un prospetto con la situazione dei residui attivi e passivi provenienti dagli esercizi anteriori a quello di competenza, distintamente per esercizio di provenienza e per capitolo ed allegato al Conto Consuntivo d'Ateneo. Il prospetto di cui al comma 1 indica la consistenza dei residui al 1 gennaio, le somme riscosse o pagate nel corso dell'esercizio, quelle eliminate perch non pi realizzabili o non pi dovute, nonch quelle rimaste da riscuotere o da pagare. I residui attivi possono essere ridotti o eliminati solo dopo che siano stati compiuti tutti gli atti per ottenere la riscossione; pu essere disposta la rinuncia ai diritti di credito quando, per ogni singola entrata, il costo delle operazioni di riscossione e versamento risulti superiore all'ammontare della medesima. La variazione dei residui attivi e passivi approvata, entro il 30 marzo, con motivata deliberazione dal Consiglio di Amministrazione, previo parere del Collegio dei revisori dei conti.

2.

3.

4.

Art. 37 - Perenzione 1. Si intendono perenti, agli effetti amministrativi, i residui relativi alle spese correnti non pagati entro il terzo esercizio successivo a quello cui si riferiscono ed i residui relativi alle spese in

conto capitale non pagati entro il quinto esercizio successivo ad eccezione degli impegni di cui al comma 3 dell'art. 24 del presente regolamento. 2. I residui passivi perenti, eliminati dal bilancio, possono essere reiscritti in conto competenza ai pertinenti capitoli degli esercizi successivi, quando sorge la necessit per il loro pagamento, richiesto dai creditori i cui diritti non sono prescritti.

Art. 38 - Mutui 1. Il Consiglio di Amministrazione, di norma in sede di approvazione del bilancio di previsione, pu deliberare, con motivata decisione anche in relazione alle forme di contrattazione, il ricorso al mercato finanziario per contrarre mutui da finalizzare esclusivamente a spese di investimento nel settore dell'edilizia e delle grandi attrezzature. I mutui, con durata massima di 15 - 20 anni, possono essere contratti anche in accordo con enti pubblici territoriali, con quote di ammortamento annuo che complessivamente non possono superare un onere, a carico dell'Ateneo, pari al 15% dei trasferimenti dello Stato per il suo funzionamento. Qualora la giacenza media di cassa lo consenta, il Consiglio di Amministrazione pu, definendo i tempi del ripiano entro il termine massimo di dieci anni, finanziare l'investimento utilizzando la giacenza nella misura massima del 15%.

2.

3.

TITOLO IV - ATTIVIT NEGOZIALE Sezione I - Contrattazione passiva Art. 39 - Norme generali 1. 2. Il Politecnico ha piena autonomia negoziale nel rispetto dei propri fini istituzionali e delle disposizioni previste dalla L. 9.5.89 n.168. Il Politecnico pu stipulare convenzioni, contratti tipici ed atipici, nonch atti unilaterali, anche per lo svolgimento di attivit di supporto e di integrazione dei propri compiti istituzionali. Nel caso di ricorso ad un contratto atipico, per l'acquisizione di beni e servizi, deve essere sufficientemente motivata la convenienza della scelta fatta. In ciascun atto o contratto deve essere indicato il tempo utile per le prestazioni e per le forniture. Quando si tratti di prestazioni continuative o periodiche, l'ammontare del contratto si considera in ragione dell'anno civile. Tutti gli atti e contratti di cui ai comma 2 e 3 devono avere termine e durata certi e non possono in ogni caso superare la durata di 9 (nove) anni. Alle opere, forniture e servizi di normale e diffusa utilit, il Politecnico pu provvedere anche mediante l'esperimento di apposite gare e la stipula di "Contratti di Ateneo", validi anche per i Centri di Spesa in mancanza di condizioni pi vantaggiose, ovvero aderendo a convenzioni stipulate, ai sensi della normativa vigente, da organismi ufficialmente riconosciuti ed all'uopo delegati.

3.

4. 5.

Art. 40 - Contratti ad evidenza pubblica 1. Il Politecnico provvede ai lavori, agli acquisti, alle forniture, alle locazioni, alle permute ed ai servizi in genere mediante contratti stipulati con il contraente prescelto a seguito di formali gare aventi, di norma, la forma della licitazione privata o dell'appalto concorso. Il ricorso alla trattativa privata o al sistema in economia ammesso solo nei casi disciplinati con i successivi articoli. 2. Per l'appalto di opere, lavori, forniture o servizi di importo pari o superiore a quelli previsti dalla normativa nazionale di attuazione di Direttive C.E.E. emanate in tale ambito, si applicano esclusivamente tali norme, che prevedono l'esperimento di apposite procedure aperte (pubblici incanti), ristrette (appalto concorso, licitazione privata) o negoziate (trattative private) anche nelle forme di adesione alle convenzioni di cui al comma 5 del precedente art. 39.

Art. 41 - Deliberazione a contrattare 1. La deliberazione di addivenire alla stipulazione del contratto, l'approvazione del progetto del contratto stesso, la scelta della forma di contratto ed il metodo di scelta del contraente sono di competenza del Direttore Amministrativo. Per acquisti, forniture, permute, locazioni di pertinenza dei Centri di Spesa, per importi fino a 500 milioni, le competenze di cui al 1 comma spettano al Consiglio del Centro di Spesa, che pu delegare il Direttore del Centro medesimo fissandone limiti di tempo e di valore.

2.

Art. 42 - Licitazione privata

1.

La licitazione privata si svolge mediante l'invio ad almeno tre imprese ritenute idonee relativamente all'oggetto della gara ovvero individuate a seguito di avviso pubblico, di una lettera di invito riportante le condizioni generali e particolari del contratto nonch le modalit di esperimento della gara. Apposita Commissione nominata dal Direttore Amministrativo, procede all'apertura dei plichi contenenti le offerte ed alla conseguente aggiudicazione. Se il criterio utilizzato quello dell'offerta economicamente pi vantaggiosa di cui all'art. 46 comma 2, saranno utilizzate per l'aggiudicazione le procedure di cui all'art. 43 comma 2 e 3. La gara dichiarata deserta qualora non siano state presentate almeno due offerte, salva diversa statuizione nell'avviso d'asta o nella lettera di invito.

2.

3.

4.

Art. 43 - Appalto concorso 1. All'elaborazione di progetti o all'esecuzione di opere, lavori, forniture o servizi, si pu provvedere, qualora risulti opportuno avvalersi della collaborazione e dell'apporto di particolari competenze tecniche, scientifiche ed artistiche, mediante l'esperimento di appalto concorso, sulla base di prestabiliti criteri di massima. L'esame e la valutazione delle offerte sono demandati ad apposita Commissione tecnica nominata dal Direttore Amministrativo, dopo la scadenza fissata per l'arrivo delle stesse offerte. Il Direttore Amministrativo, acquisito il parere espresso dalla Commissione di cui al precedente comma, aggiudica, con giudizio insindacabile, il contratto che riviene dall'esperimento della gara, ovvero promuove l'esperimento di un nuovo appalto concorso, con l'eventuale adozione di nuove prescrizioni. I risultati della gara dovranno essere portati a conoscenza del Consiglio di Amministrazione ovvero del Consiglio del Centro di Spesa nei casi previsti dall'art. 41 comma 2. Art. 44 - Commissioni di gara 1. Le commissioni per l'aggiudicazione mediante licitazione privata o appalto concorso sia per le opere che per i servizi sono composte da un dirigente o professore ordinario anche di altre Universit, da esperti e dal segretario verbalizzante. Quest'ultimo viene scelto nell'amministrazione con una qualifica non inferiore alla categoria D1. A tutti i membri della commissione, presidente ed esperti, spetta un compenso commisurato all'importo dei lavori. Al segretario verbalizzante spetta il 50% del compenso di un componente, ove esterno all'amministrazione; qualora il segretario verbalizzante appartenga ai ruoli del Politecnico, il compenso dovuto solo nel caso in cui l'incarico non rientri nei propri compiti istituzionali. La carica di ufficiale rogante incompatibile con le funzioni di segretario.

2.

3.

Art. 45 - Trattativa privata 1. I contratti di importo non superiore a 200 milioni possono essere conclusi a seguito di trattativa privata. E' ammessa la trattativa privata, qualunque sia l'importo del contratto, nei seguenti casi:

2.

a)

quando la licitazione privata o l'appalto concorso non hanno dato luogo ad aggiudicazione; per l'acquisto, la permuta, la locazione di immobili previa acquisizione di parere di congruit; per la locazione finanziaria di attrezzature; quando esistono motivi di urgenza dovuti a circostanze imprevedibili che dovranno risultare nella relativa proposta; quando l'oggetto del contratto possa essere fornito o eseguito, con i requisiti tecnici ed il grado di perfezione richiesti, soltanto da singola impresa determinata, ovvero quando l'acquisto abbia ad oggetto beni a produzione garantita da privativa industriale ed in genere che siano oggetto di diritti di esclusiva quali diritti di autore, brevetti, marchio; quando si tratta di beni la cui natura non consente di ricorrere ad altro tipo di gara; per l'affidamento di studi, ricerche e sperimentazioni a soggetti con alta e specifica competenza tecnica o scientifica; per lavori complementari non considerati nel contratto originario e resi necessari da circostanze imprevedibili all'atto dell'affidamento dell'appalto, a condizione che siano affidati allo stesso contraente e non possano essere tecnicamente o economicamente separabili dalla prestazione principale, ovvero, bench separabili, siano strettamente necessari per completamento dei lavori e il loro ammontare non superi il 50% dell'importo del contratto originario; per l'affidamento al medesimo contraente di fornitura destinata al completamento o all'ampliamento di analoghi beni esistenti, qualora il ricorso ad altro contraente determini incompatibilit tecniche o di manutenzione; nei casi previsti dal Regolamento di attuazione delle competenze spettanti al Politecnico ex L.390/91, art. 12 lettera d..

b)

c) d)

e)

f) g)

h)

i)

l)

3.

Nei casi previsti al comma 1 e comma 2 lettere a, d, f ed l, devono essere interpellate almeno tre imprese. In tutti gli altri casi di cui al comma 2, la condizione essenziale che il ricorso allo stesso contraente sia nel complesso economicamente conveniente. La ragione per la quale si intende ricorrere alla trattativa privata deve essere idoneamente documentata e risultare nel relativo provvedimento autorizzativo. Il Direttore Amministrativo, su proposta di apposita Commissione nominata dallo stesso, aggiudica i contratti rivenienti dall'esperimento di trattative private. Per i contratti posti in essere dai Centri di Spesa, con trattativa privata, l'aggiudicazione sar deliberata dal Consiglio del Centro di Spesa, acquisito il parere di apposita Commissione nominata di volta in volta dal Direttore del Centro di Spesa.

4.

5.

6.

Art. 46 - Criteri di aggiudicazione

1.

I criteri a cui il Politecnico deve attenersi per aggiudicare il contratto dal quale derivi una spesa sono il prezzo pi basso o l'offerta economicamente pi vantaggiosa. L'offerta economicamente pi vantaggiosa di cui al primo comma deve basarsi sulla valutazione di diversi elementi, variabili a seconda della natura della prestazione. Tali elementi possono essere il prezzo, il termine di esecuzione, il costo di utilizzo, le spese di funzionamento e di manutenzione, il rendimento, la qualit, il carattere estetico, il valore tecnico, la migliore funzionalit. E' in facolt del Direttore Amministrativo ovvero del Consiglio del Centro di Spesa, se di competenza di quest'ultimo, individuare di volta in volta, con provvedimento motivato, diversi criteri di aggiudicazione delle gare.

2.

3.

Art. 47 - Elenco dei fornitori 1. L'Amministrazione Centrale potr predisporre un elenco dei fornitori, suddiviso per tipo di attivit. Apposito regolamento approvato dal Consiglio di Amministrazione detter norme sulle modalit di formazione e di utilizzazione di tale elenco. Per l'individuazione dei soggetti da invitare alle procedure di gara, l'Amministrazione Centrale ed i Centri di Spesa dovranno avvalersi dell'elenco dei fornitori di cui al precedente comma, con eventuale turnazione, oltre che di eventuali elenchi all'uopo predisposti, e degli Albi professionali o delle Categorie imprenditoriali, nonch di quello delle cooperative e associazioni senza fini di lucro studentesche e non.

2.

Art. 48 - Stipulazione dei contratti 1. Il Direttore Amministrativo ovvero il Direttore del Centro di Spesa se di competenza di quest'ultimo d comunicazione della aggiudicazione alla ditta o persona interessata entro il termine stabilito dall'avviso d'asta o dalla lettera di invito e comunque non oltre dieci giorni dalla data del verbale di aggiudicazione, fissando il giorno in cui dovr procedersi alla stipulazione del contratto, ove previsto. I contratti di pertinenza dell'Amministrazione Centrale sono stipulati dal Direttore Amministrativo o da un suo delegato, in forma pubblica o privata, secondo le disposizioni di legge, anche mediante scambio di corrispondenza secondo l'uso del commercio. Analogamente il Direttore del Centro di Spesa stipula i contratti di pertinenza del Centro, con esclusione di quelli in forma pubblica che sono stipulati dal Direttore Amministrativo. Un funzionario del Politecnico, incaricato con provvedimento del Direttore Amministrativo, roga in forma pubblica amministrativa e riceve, a tutti gli effetti di legge, atti e contratti posti in essere dall'Amministrazione del Politecnico; tiene altres apposito repertorio degli stessi atti e contratti a norma ed in conformit alla legge notarile e tributaria, nonch alla normativa disciplinare.

2.

3.

Art. 49 - Collaudi 1. Tutti i lavori e le forniture sono soggetti a collaudo finale o parziale, secondo quanto stabilito nel contratto e da norme di carattere generale.

2.

Il collaudo eseguito dal personale del Politecnico o, qualora se ne ravvisi l'opportunit, da estranei qualificati per specifica competenza. La nomina fatta dal Direttore Amministrativo ovvero dal Consiglio del Centro di Spesa, in relazione alle rispettive competenze. Il collaudo non pu essere effettuato dalle persone che abbiano progettato, diretto o sorvegliato i lavori o di norma, da coloro che abbiano partecipato all'assegnazione del contratto o alla relativa trattativa, ad eccezione di quanto previsto al successivo comma. Per le apparecchiature, gli strumenti ed altro materiale destinato alla ricerca scientifica, la direzione dei lavori ed il collaudo saranno eseguiti da chi ha richiesto la fornitura. Se l'importo dei lavori o delle forniture non supera, rispettivamente, lire 300.000.000 e lire 100.000.000, pu essere sufficiente l'attestazione di regolare esecuzione dei lavori e di conformit ai patti contrattuali delle forniture, rilasciate e sottoscritte da chi ha diretto i lavori ovvero da chi ha ricevuto la fornitura. Per i lavori e le forniture che richiedono l'osservanza di norme antinfortunistiche o di sicurezza, il collaudo o l'attestazione di cui al comma precedente debbono comunque certificare, con l'assunzione delle conseguenti responsabilit da parte di chi lo sottoscrive, il rispetto di tali norme.

3.

4.

5.

6.

7.

Art. 50 - Deposito cauzionale A garanzia della regolare esecuzione dei contratti, il soggetto contraente deve depositare idonea cauzione, e comunque non inferiore al 5% anche a mezzo fidejussione bancaria o polizza assicurativa. Si pu prescindere dalla cauzione nei casi in cui gli usi e le consuetudini relativi alla particolare specificit del contratto non la prevedano, ovvero subordinatamente al miglioramento percentuale del prezzo, di almeno un punto rispetto all'offerta originaria, qualora il contratto non superi l'importo di lire 100.000.000 oltre I.V.A.. Art. 51 - Divieto di suddivisione dei lavori e delle forniture I contratti di lavori o forniture riguardanti un unico oggetto non possono essere artificiosamente frazionati in pi lotti, allo scopo di sottrarli all'applicazione del presente Regolamento. Art. 52 - Penalit 1. 2. Nel contratto devono essere previste le penalit per inadempienza o ritardo nell'esecuzione. Ove l'impresa non provveda alla stipulazione del contratto entro il termine stabilito, il Direttore Amministrativo, ovvero il Direttore del Centro di Spesa se competente, potr dichiarare decaduta l'impresa dall'aggiudicazione, disponendo l'incameramento dell'eventuale cauzione prestata fatta salva ogni eventuale azione per il risarcimento, salvo che il ritardo stesso non sia adeguatamente giustificato con motivazioni ritenute valide.

Art. 53 - Spese in economia

1.

Si provvede in economia agli acquisti, alle forniture, ai lavori quando la natura di tali prestazioni non renda possibile o conveniente lo svolgimento della gara o della trattativa e/o quando risulti opportuno provvedere direttamente a mezzo di propri organi o agenti, ovvero quando si tratti di lavori urgenti o di modesta entit. Le spese di cui al presente articolo sono ordinate dal Direttore Amministrativo, nonch dai Dirigenti e dai Direttori dei Centri di Spesa, quando di competenza dei Centri di Spesa, nei limiti di bilancio, di tempo e di valore stabiliti dal Direttore Amministrativo per i Dirigenti, e dal Consiglio del Centro di Spesa per il Direttore del Centro stesso. Possono essere effettuate in economia spese che non superino il limite di volta in volta di lire 25 milioni. Possono essere effettuate in economia, nei limiti di cui al precedente comma 3, le seguenti spese:

2.

3.

4.

acquisto di cancelleria, stampati, registri, materiale fotografico, stampe di tabulati, circolari e simili, riproduzione di disegni e simili; manutenzione, riparazione, assicurazione e noleggio di qualsiasi mezzo di trasporto, nonch acquisto di carburante, lubrificante, di pezzi di ricambio e accessori; acquisto di corredo per il personale dipendente; abbonamento a stampa periodica e acquisto di libri e pubblicazioni, nonch relative spese di rilegatura; spese postali, telegrafiche, telefoniche, piccoli impianti e spese di illuminazione, riscaldamento, forza motrice e acqua; manutenzione ordinaria e straordinaria e riparazione dei locali e relativi impianti, nonch opere di pulizia e disinfestazione dei locali stessi; trasporti, spedizioni e facchinaggi; acquisto, manutenzione e riparazione di mobili, arredi, attrezzature, strumenti e materiali scientifici, didattici e di sperimentazione, macchine d'ufficio; locazione di immobili a breve termine e noleggio di mobili e strumenti in occasione di corsi, concorsi ed esami, a condizione che non sia possibile utilizzare gli immobili e le attrezzature del Politecnico, nonch organizzazione di mostre, convegni, seminari e manifestazioni culturali e scientifiche, comprese le iniziative culturali e didattiche degli studenti, e in genere tutte le spese connesse a tali manifestazioni; spese di rappresentanza; operazioni di sdoganamento di materiali importati e relative assicurazioni; spese per operazioni bancarie;

divulgazione di bandi di concorso e di pubbliche gare a mezzo stampa o di altre fonti di informazione ove ritenute necessarie; lavori di traduzione, stampa, tipografia e litografia, per i quali non possa provvedersi con personale proprio; vigilanza diurna o notturna occasionale; spese per partecipazione a convegni e similari per aggiornamento e qualificazione del personale; tutti gli altri lavori, servizi e forniture occorrenti per il normale funzionamento che non possono essere utilmente eseguiti mediante altre procedure contrattuali.

5.

Le spese in economia nel settore dei lavori pubblici, nell'ambito dei criteri generali previsti dal combinato disposto degli artt. 88 e 144 del D.P.R. n. 554/99 (Regolamento di attuazione della Legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994 n. 109 e successive modificazioni), possono essere effettuate sino al limite di lire 200 milioni per ciascun intervento. I lavori e le spese in economia, per i quali dovranno essere interpellate almeno tre ditte per la acquisizione di preventivi o progetti contenenti le condizioni di esecuzione dei lavori o delle forniture, dei relativi prezzi e di ogni altra condizione ritenuta utile dal Politecnico, possono essere seguiti in amministrazione diretta con materiali, utensili e mezzi propri o appositamente noleggiati e con personale del Politecnico, oppure a cottimo fiduciario mediante affidamento ad imprese di nota capacit ed idoneit. L'ordinazione delle spese deve avvenire previo invito ad almeno tre ditte per l'acquisizione di preventivi od offerte, da conservare agli atti, contenenti le condizioni di esecuzione, i relativi prezzi, le modalit di pagamento. E' consentito il ricorso ad una sola impresa o persona per l'acquisto di beni, la prestazione di servizi e l'esecuzione di lavori, quando una sola ditta o persona pu fornirli od eseguirli con i requisiti tecnici ed il grado di perfezione richiesti, nonch quando l'acquisto riguarda beni la cui produzione garantita da privativa industriale. E' altres consentito il ricorso ad una sola impresa o persona di nota capacit o idoneit nei casi in cui la provvista o il servizio comporti spesa non superiore a L.10.000.000=.

6.

7.

8.

9.

Qualora non sia possibile predeterminare la quantit delle provviste, dei lavori o dei servizi da ordinare nel corso di un determinato periodo di tempo non superiore comunque all'anno finanziario, potranno richiedersi a non meno di tre persone o imprese preventivi di spesa od offerte di prezzi validi per il periodo di tempo previsto e potr procedersi a singole ordinazioni, man mano che il fabbisogno si verifichi, con la persona o l'impresa che ha presentato il preventivo pi conveniente, sempre ch il limite totale di spesa non superi gli importi limite di cui al comma 2. Le forniture ed i servizi devono essere dichiarati regolarmente eseguiti ed i prezzi ritenuti congrui da chi, rispettivamente, ha ordinato la fornitura o il servizio.

10.

Art. 54 - Spese di pubblicazione

Le spese per la stampa dei periodici e altre pubblicazioni concernenti ricerche e lavori originali svolti nell'ambito e per i fini delle istituzioni universitarie, possono essere sostenute sui fondi dei Centri di Spesa con le seguenti modalit:

tutte le spese per le pubblicazioni devono essere preventivamente autorizzate dall'Organo di governo del Centro di Spesa; le pubblicazioni devono riportare la denominazione del Politecnico, della struttura, l'autore ed il titolo; il contratto con lo stampatore deve essere approvato dall'Organo di governo del Centro di Spesa e firmato dal Direttore dello stesso; per le pubblicazioni destinate a scambi tenuto un registro con le annotazioni del loro numero e dei destinatari, in ogni caso cinque esemplari sono iscritti nell'inventario della struttura del Politecnico ordinatrice della spesa; il responsabile della struttura dovr procedere alla scelta del contraente cui affidare la stampa anche tramite un'indagine di mercato. In ogni caso devono essere interpellate almeno tre ditte, salvo che per ragioni di opportunit non si debba procedere a trattativa diretta; raggiunto l'accordo con la ditta prescelta, si dovr procedere alla stipula del contratto; per i Centri di Gestione le procedure di cui ai comma precedenti dovranno essere esperite dall'Amministrazione Centrale ed il relativo contratto dovr essere stipulato dal Direttore Amministrativo o dal Dirigente preposto; per le eventuali pubblicazioni relative ad attivit dell'Amministrazione Centrale, ferme restando le modalit di procedura fin qui indicate, le competenze di cui ai comma precedenti sono attribuite al Direttore Amministrativo o dal Dirigente preposto.

Art. 55 - Spese di editoria 1. Le spese per pubblicazioni destinate alla vendita, consentite per il solo personale del Politecnico, possono essere effettuate previa stipula di contratto di edizione o di distribuzione con una Casa Editrice o Distributrice. Su proposta del responsabile dei fondi, previa autorizzazione del Consiglio del Centro di Spesa, l'autore stipula il contratto di edizione o di distribuzione congiuntamente al Direttore del Centro di Spesa. Le pubblicazioni devono essere iscritte, in almeno cinque esemplari, nell'inventario della struttura. Gli eventuali diritti d'autore competono all'autore dell'opera secondo le norme vigenti. Nel caso in cui il contratto con l'editore, per pubblicazioni destinate alla vendita, preveda una percentuale del prezzo di copertina a favore del committente, gli importi relativi verranno introitati direttamente dalla struttura interessata.

2.

3.

4. 5.

6.

Le pubblicazioni di cui al presente articolo devono riportare in copertina o nel frontespizio la denominazione del Politecnico di Bari e quella della struttura presso la quale afferisce il responsabile dei fondi su cui grava la spesa di pubblicazione. Sezione II Autonomia negoziale - Edilizia

Art. 56 - Opere edili ed impiantistiche 1. Per tutte le opere di edilizia universitaria si applicano le disposizioni di legge vigenti in materia di opere pubbliche per conto dello Stato, oltre a quanto previsto dalla normativa comunitaria nonch dalle norme antinfortunistiche e di sicurezza. Il progetto preliminare ed ogni modifica successiva che ne alteri i requisiti e le finalit approvata dal Consiglio di Amministrazione. I progetti definitivi ed esecutivi delle opere sono approvati dal Direttore Amministrativo che si avvale per gli aspetti tecnici di una commissione composta: dal responsabile di Divisione; dal delegato del Rettore per i programmi edilizi; da esperti. Detta Commissione verifica la rispondenza al progetto preliminare e alle ulteriori prescrizioni sia finanziarie che tecniche. Art. 57 - Opere di manutenzione All'onere e all'esecuzione dei lavori di manutenzione ordinaria devono provvedere i Centri di Spesa. All'esecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria possono provvedere i Centri di Spesa, previa copertura finanziaria sul bilancio del Politecnico. Sezione III Autonomia negoziale - Contrattazione attiva Art. 58 - Contratti attivi Per i contratti attivi, la scelta del privato contraente, di regola, effettuata mediante pubblico incanto. Si pu, tuttavia, con provvedimento motivato, nei casi di particolare convenienza o per la natura del bene dedotto in contratto, far ricorso alla licitazione privata o alla trattativa privata, in quest'ultimo caso anche nelle ipotesi di cui all'art. 45. Art. 59 - Ambito di applicazione Le norme previste nella presente sezione disciplinano tutte le attivit del Politecnico e dei Centri di Spesa che sono oggetto di convenzioni, contratti, contributi di ricerca, consulenza, didattica,

2.

3.

cessione di risultati di ricerca, analisi, prove, tarature, locazioni, permuta e cessione di beni immobili e mobili. Art. 60 - Locazione e permuta di beni immobili e mobili 1. L'alienazione, la locazione o la permuta dei beni mobili dei servizi generali disposta con Decreto dal Direttore Amministrativo, su proposta dell'Economo. Negli altri casi disposta con decreto del responsabile della struttura, previo parere favorevole dell'Organo Collegiale se il valore del bene superiore a L. 2.000.000. I contratti di alienazione, locazione o permuta di beni immobili sono stipulati dal Direttore Amministrativo dopo l'approvazione del Consiglio di Amministrazione. Il Direttore Amministrativo nel relazionare al Consiglio di Amministrazione dovr evidenziare l'oggetto ed i motivi del contratto nonch l'interesse pubblico che con esso si intende perseguire ed il metodo di scelta del contraente. Se il bene registrato nell'inventario di un Centro di Spesa o di Gestione, dovr essere preventivamente acquisito il parere del rispettivo Organo Collegiale. 3. Per i contratti che hanno come effetto l'alienazione del bene, la scelta del contraente si effettua mediante gara nella quale ogni soggetto interessato pu presentare la propria offerta; tuttavia consentito la scelta del contraente mediante licitazione privata o trattativa privata nei casi di convenienza da motivare nella deliberazione di cui al comma precedente. Per le permute e le locazioni la scelta del contraente si effettua mediante trattativa privata.

2.

4.

Art. 61 - Donazione a favore del Politecnico 1. L'accettazione di una proposta di donazione di beni immobili di competenza del Consiglio di Amministrazione. L'accettazione di una proposta di donazione di beni mobili di competenza del Direttore Amministrativo ovvero dell'Organo collegiale del Centro di Spesa per importi uguali o inferiori a lire 50.000.000. Per importi superiori a lire 50.000.000 la competenza del Consiglio di Amministrazione. 3. Per quanto concerne i beni mobili, allorch il valore della donazione sia pari o inferiore a lire 50 milioni, il Politecnico riterr la stessa di modico valore per cui prescinder dalla stipula dell'atto pubblico e il contratto si riterr perfezionato con la consegna del bene; salvo il caso in cui, considerate le condizioni economiche del donante, la donazione deve essere fatta per atto pubblico. Il funzionario responsabile del procedimento curer l'istruttoria per l'acquisizione dei documenti necessari per dimostrare l'entit, le condizioni, l'opportunit dell'acquisizione, nonch la destinazione dei beni e provveder a notificare l'accettazione al donante, al fine di renderne irrevocabile la proposta.

2.

4.

Art. 62 - Contributi di ricerca

1.

I contributi di ricerca a favore del Politecnico da parte di terzi, allorquando avvengano nell'ambito di una espressa previsione legislativa o regolamentare, vanno inseriti direttamente in bilancio. Il contributo pu essere regolato o da contratto accessivo a procedimento concessorio, ovvero con lettera dell'erogatore. In ogni caso il contratto, ovvero la lettera, devono contenere l'indicazione dello scopo del contributo e della struttura cui devoluto, gli obblighi del Politecnico, l'eventuale riserva della propriet dei risultati a suo favore e la previsione di nominare l'Ente contribuente, nelle eventuali pubblicazioni dei risultati della ricerca, quale finanziatore della stessa. Sono considerati altres contributi di ricerca le somme percepite, su emissione di fattura, per l'ottenimento di risultati di attivit scientifiche espletate dal Politecnico sulla base di appositi accordi. Sui contributi di ricerca non pu essere dato alcun compenso al personale del Politecnico. L'Amministrazione prelever, per le spese generali, una quota percentuale, stabilita dal Consiglio di Amministrazione, sull'importo del contributo.

2.

3.

4. 5.

Art. 63 - Accordi di collaborazione 1. Il Politecnico pu stipulare con terzi accordi di collaborazione che esprimono la volont di collaborare in determinati settori di attivit di interesse comune. L'accordo deve indicare le finalit della collaborazione, i settori oggetto della stessa, la durata, le modalit anche amministrative ed eventualmente economiche della collaborazione stessa e deve essere stipulato, pena la nullit, per atto scritto. Gli accordi di collaborazione sono stipulati dal Rettore, previa delibera del Senato Accademico. I contratti di attuazione degli accordi di collaborazione sono sottoscritti dal Direttore del Centro di Spesa, previa delibera del Consiglio del Centro medesimo che dovr contenere l'avvenuta verifica di conformit al contratto principale.

2.

3.

4.

Art. 64 - Attivit c/terzi Nel presente articolo sono disciplinate le attivit di ricerca, consulenza e di didattica eseguite dal Politecnico, avvalendosi delle proprie strutture, a seguito di convenzioni e di contratti stipulati con terzi in cui l'interesse del committente prevalente. 64.1 - Prestazioni a pagamento 1. 2. Il Politecnico pu eseguire prestazioni a carattere tecnico, su commissione di terzi. Le prestazioni di cui al comma precedente devono essere effettuate a titolo oneroso e, ove tariffabili, i relativi importi devono essere approvati dal Consiglio di Amministrazione, su proposta dei Direttori dei Centri di Spesa, e resi pubblici.

3.

Nella predisposizione dei tariffari le strutture proponenti debbono tener conto di tutti i costi anche indiretti sostenuti dal Politecnico per l'espletamento della prestazione. Le norme delle prestazioni a pagamento sono disciplinate dal Regolamento di cui al successivo art. 64.2.7

4.

64.2. - Convenzioni, contratti di ricerca, consulenza, servizi 1. Il Politecnico pu stipulare con enti pubblici e privati convenzioni e/o contratti a titolo oneroso per l'assunzione di incarichi di ricerca o di consulenza in merito a problemi tecnici o scientifici, anche relativi ad attivit progettuali, ovvero di organizzazione e svolgimento di corsi, seminari, cicli di conferenze. Il Consiglio di Amministrazione individua gli elementi essenziali che debbono essere contenuti nei contratti e nelle convenzioni, comprese le modalit dei pagamenti e le condizioni per la pubblicazione e l'utilizzazione dei risultati. Il contratto sottoscritto dal Direttore Amministrativo e/o dai Direttori dei Centri di Spesa, previo istruttoria del responsabile del procedimento. L'istruttoria deve contenere la verifica della rispondenza del contratto alle istruzioni dettate dal Consiglio di Amministrazione. I Centri di Spesa ne danno immediata comunicazione all'Amministrazione Centrale. La quota dei proventi destinata al personale e i compensi individuali massimi sono fissati dal Consiglio di Amministrazione, sentite le Organizzazioni Sindacali rappresentative del personale dell'Ateneo, unitamente alla quota da destinare alle spese di Ateneo e alla quota da destinare alle strutture decentrate e tali quote non sono modificabili dagli Organi di governo dei Centri di Spesa e di Gestione. I contratti e le convenzioni non rispondenti alle istruzioni dettate dal Consiglio di Amministrazione sono sottoposti al vaglio del Consiglio di Amministrazione e, ove approvati, sono trasmessi all'Organo competente per la firma. Il Consiglio di Amministrazione, contestualmente a quanto previsto dal precedente comma 2, adotta un Regolamento interno per la disciplina in dettaglio delle prestazioni a pagamento e dei contratti per attivit conto terzi. Il Regolamento di cui al comma 7 non potr, comunque, prevedere che la somma da erogarsi al personale che collabora allo svolgimento dell'attivit su commissione sia superiore al 60% dei proventi globali delle prestazioni, n potr prevedere che il compenso individuale annuo per il personale universitario superi il 70% della retribuzione annua complessiva. Il Regolamento dovr anche prevedere forme d'incentivazione per l'impiego nelle attivit che esso regola del personale a tempo pieno. L'utilizzazione della somma da destinare alle spese di Ateneo soggetta a contrattazione decentrata per la parte da destinarsi all'incentivazione del personale.

2.

3.

4. 5.

6.

7.

8.

9.

Art. 65 - Brevetti Le modalit per l'utilizzo dei brevetti saranno disciplinate da apposite norme regolamentari.

Art. 66 - Contratti associativi e di societ 1. Il Politecnico, su delibera del Consiglio di Amministrazione, sentito il Senato Accademico, pu partecipare, anche con conferimento in denaro, a consorzi, societ consortili, societ di capitale, costituiti fra Enti pubblici e privati. In ogni caso devono essere garantiti:

2.

la partecipazione del Politecnico all'impostazione dei programmi di ricerca; la devoluzione, al momento della cessazione, di ogni elemento attivo a iniziative di ricerca; l'intangibilit del patrimonio del Politecnico da parte dei creditori dell'organismo associativo;

TITOLO V - NORME PARTICOLARI Art. 67 - Consulenze e incarichi professionali 1. Ferma restando la possibilit di avvalersi del personale estraneo all'Amministrazione secondo la vigente legislazione, altres consentito l'affidamento di incarichi retribuiti a personale interno nei casi in cui si tratti di:

affidamento di compiti non rientranti tra quelli istituzionali del personale dipendente; affidamento di compiti che, pur rientranti tra quelli propri del personale tecnico e amministrativo, siano di supporto alle attivit tecniche per la ricerca e per la didattica, alle attivit Amministrative e dei servizi, alle attivit di cui al punto 64.2, verificate le condizioni che non ne consentano lo svolgimento, con prestazioni ordinarie o straordinarie, da parte del personale del Politecnico; per l'affidamento di compiti di consulenza tecnica, scientifica o legale che richiedano specifiche competenze o iscrizioni in albi professionali.

2.

L'affidamento di specifici incarichi retribuiti di competenza del Direttore Amministrativo. Quando trattasi di incarichi da svolgersi in adempimento di contratti di cui all'art. 64 riguardanti un Centro di Spesa, la delibera di affidamento di competenza dell'Organo decisionale del Centro stesso. La stipula del relativo contratto di competenza del Direttore del Centro stesso. Con apposito Regolamento interno sono disciplinate le varie fattispecie e le relative procedure autorizzative per il ricorso a personale estraneo.

3.

Art. 68 - Missioni e trasferte Il Consiglio di Amministrazione adotter apposito Regolamento per l'autorizzazione e la liquidazione di missioni e trasferte. Art. 69 - Servizi sociali e iniziative culturali 1. Ai fini della realizzazione delle iniziative in favore del personale, il Politecnico pu intraprendere proprie iniziative stipulando appositi contratti o convenzioni con terzi. Per la realizzazione di iniziative tese a migliorare i servizi sociali per studenti possibile erogare contributi in favore di cooperative e organizzazioni studentesche e non senza fini di lucro.

2.

Art. 70 - Borse di studio ed erogazioni a favore di studenti 1. Il Senato Accademico, previo stanziamento di bilancio, istituisce borse di studio a favore di giovani laureati, per la prosecuzione di attivit di ricerca, oltre alle ipotesi previste dalla legge n.398 del 30 novembre 1989 e successive modificazioni ed integrazioni.

2.

Per la istituzione delle borse di studio di cui al comma precedente, possono essere utilizzati, su proposta dei Centri di Spesa, risorse provenienti da accordi o contratti con terzi, a tale scopo destinate, ovvero entrate per attivit di ricerca commissionate nel limite massimo del 10% delle stesse e fermo restando l'ambito della ricerca a quanto oggetto di finanziamento. Il Senato Accademico detta le norme disciplinanti l'istituzione di tali borse di studio, in particolare, le forme di pubblicit del bando, la durata e l'entit massima delle stesse, gli obblighi e i compiti dei borsisti. Il Politecnico provvede alla copertura assicurativa contro gli infortuni. Gli interventi e le iniziative a favore degli studenti restano disciplinati dalle leggi del 2 dicembre 1991 n.390 e del 19 novembre 1991 n.341, nonch dalle leggi nazionali e comunitarie che espressamente li contemplano. Il Senato Accademico, previo stanziamento di bilancio, disciplina l'entit del compenso nonch le modalit di espletamento di eventuali corsi intensivi e attivit formative proposte dai consigli delle strutture didattiche a favore degli studenti in situazioni di svantaggio, ovvero forme di collaborazione degli studenti ai servizi resi dal Politecnico, esclusi quelli concernenti l'attivit di docenza.

3.

4. 5.

6.

Art. 71 - Collaborazione degli studenti alle attivit connesse ai servizi resi dal Politecnico 1. Il Consiglio di Amministrazione, ai sensi delle leggi 390/91 e 341/90, utilizzando una quota delle entrate derivanti dai contributi versati dagli studenti iscritti e dei trasferimenti da parte di Enti pubblici o privati, pu deliberare l'istituzione di forme di collaborazione, alle attivit connesse ai servizi resi dal Politecnico, da parte degli studenti, ancorch organizzati in forma di cooperative e associazioni. La copertura finanziaria necessaria per tale spesa deve essere deliberata, di norma, in sede di approvazione del bilancio preventivo d'Ateneo, in conformit alle entrate previste. I compensi sono definiti annualmente su base oraria per un monte ore massimo per ciascuno studente non superiore a 150 per anno. Apposito Regolamento, sentito il Senato Accademico e approvato dal Consiglio di Amministrazione, definisce le modalit di accesso a tali collaborazioni, prevedendo anche una valutazione consuntiva annuale sull'attivit svolta dai percettori dei sussidi e sul miglioramento dei servizi attuati o potenziati.

2.

3.

4.

TITOLO VI - CENTRI DI SPESA Sezione I Amministrazione e contabilit dei Centri di Spesa Art. 72 - Centri di Spesa 1. In base a quanto stabilito dall'art. 2 i Centri di Spesa sono organi di gestione decentrata con autonomia finanziaria e di spesa. I Centri di Spesa, con il relativo livello di autonomia finanziaria, sono indicati nello Statuto del Politecnico. 2. I Dipartimenti e i Centri interdipartimentali assumono la loro connotazione di Centri di Spesa e sono disciplinati dalle norme del presente Regolamento. I Dipartimenti interuniversitari e i Centri interuniversitari assumono la connotazione di Centri di Spesa e la loro attivit amministrativo-contabile disciplinata dalle norme stabilite dalle convenzioni istitutive e dai rispettivi Regolamenti interni di funzionamento. Sezione II Dipartimenti Art. 73 - Ambito di applicazione Sono soggetti alle norme di cui al presente titolo tutti i Dipartimenti costituiti nel Politecnico. Art. 74 - Funzionamento dei Dipartimenti 1. Per il funzionamento amministrativo di ciascun Dipartimento sono previsti:

un Consiglio che definisce le linee generali d'indirizzo sul funzionamento del Centro e delibera su tutte le altre materie delegate da specifiche norme o da disposizioni interne; un Direttore eletto, responsabile della gestione amministrativa e della attuazione delle delibere dell'Organo collegiale; un Segretario amministrativo, corresponsabile con il Direttore per lo svolgimento di tutti i compiti di natura amministrativo-contabile; una Giunta che coadiuva il Direttore per tutte le decisioni delegate dall'Organo collegiale.

2.

Il Direttore di ciascun Dipartimento designa un sostituto che svolge le sue funzioni in caso di assenza o temporaneo impedimento. Il Segretario Amministrativo, d'intesa con il Direttore,

designa tra il personale afferente al Dipartimento che svolge compiti dell'area amministrativocontabile, il suo sostituto in caso di assenza o temporaneo impedimento. Art. 75 - Consiglio di Dipartimento Il Consiglio di Dipartimento, secondo quanto previsto dallo Statuto, stabilisce, tra l'altro, i criteri generali per l'utilizzazione dei fondi a disposizione del Dipartimento, inoltre, approva entro il 15 giugno le richieste di finanziamento predisposte dal Direttore, coadiuvato dalla Giunta ed il piano annuale delle ricerche. Approva entro il 25 ottobre il bilancio, preventivo ed entro il 31 marzo il conto consuntivo, i quali sono inviati nei successivi 5 giorni al Rettore perch vengano allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo del Politecnico. Art. 76 - Direttore del Dipartimento 1. Il Direttore del Dipartimento, coadiuvato dalla Giunta, di cui all'art. 74, e tenendo conto dei criteri generali dettati dal Consiglio di Dipartimento, di cui all'art. 75, predispone annualmente entro il 31 maggio le richieste di finanziamento al Consiglio di Amministrazione del Politecnico, corredate della relazione concernente il piano annuale delle ricerche. Il Direttore del Dipartimento, coadiuvato dal Segretario amministrativo del Dipartimento di cui all'art. 74.1, entro il 10 ottobre predispone il bilancio preventivo ed entro il 15 marzo il conto consuntivo, corredati di una dettagliata relazione che illustri tra gli altri i seguenti aspetti:

2.

utilizzazione dei fondi in correlazione alle attivit in corso; eventuali esigenze sopravvenute e adattamenti in corso d'anno; risultati generali della gestione e variazioni alla previsione in corso di esercizio; risorse eventualmente gi disponibili nel Dipartimento e quelle di cui si chiede l'assegnazione; le entrate per attivit contrattuali che si prevedono per l'esercizio successivo, di cui all'art. 64.

3.

Le assegnazioni ordinarie da parte del Politecnico non possono essere iscritte nel bilancio di previsione in misura superiore a quelle delle corrispondenti assegnazioni fissate per l'anno in corso, salvo che non siano stati gi comunicati gli importi stabiliti per il nuovo anno. Il Direttore del Dipartimento provvede all'ordinazione di quanto occorre al funzionamento del Dipartimento, dispone il pagamento delle relative fatture, secondo le norme che regolano l'amministrazione e la contabilit e stipula i contratti di cui ha competenza. Egli altres tenuto ad ogni adempimento di legge anche in ottemperanza alle norme fiscali. Il Direttore del Dipartimento responsabile, in solido con il Segretario Amministrativo, della gestione amministrativa e contabile del Dipartimento stesso.

4.

5.

Art. 77 - Segretario amministrativo

Il segretario amministrativo predispone tutti gli atti, ivi compresi quelli a rilevanza esterna, e le misure idonee ad assicurare l'esecuzione delle deliberazioni assunte dagli Organi del Dipartimento. Inoltre: a) collabora con il Direttore del Dipartimento alle attivit volte al miglior funzionamento della Struttura;

b) predispone tecnicamente il bilancio preventivo e consuntivo, nonch la situazione patrimoniale; c) coordina, d'intesa con il Direttore del Dipartimento, le attivit amministrativo contabili assumendo, in solido, la responsabilit dei conseguenti atti.

Art. 78 - Esercizio finanziario e bilancio di previsione 1. L'esercizio finanziario ha la durata di un anno e coincide con l'anno solare. La gestione finanziaria unica e si svolge in base a un unico bilancio; le spese indicate in bilancio nel loro complessivo ammontare, devono essere contenute entro i limiti delle entrate previste al fine del pareggio. Il bilancio di previsione formulato in termini finanziari di competenza; l'unit elementare del bilancio rappresentata dal capitolo. Il bilancio di previsione viene trasmesso al Rettore, a cura del Direttore del Dipartimento. Le variazioni di bilancio sono deliberate nei modi e con le procedure previste per la formazione del bilancio e ad esse, in casi di urgenza, pu provvedere il Direttore del Dipartimento, salvo ratifica del Consiglio di Dipartimento nella prima adunanza successiva. Costituiscono entrate del bilancio:

2.

3. 4.

5.

l'assegnazione ordinaria di funzionamento; le assegnazioni per acquisto di attrezzature didattiche e librarie; le assegnazioni per la ricerca scientifica, ivi comprese quelle per attrezzature; le tasse per iscrizioni a scuole o corsi istituiti presso il Dipartimento; i contributi di laboratorio, biblioteca, esercitazioni ed internato; i contributi di terzi versati per convenzione o a titolo di liberalit; i finanziamenti per contratti e convenzioni con Enti pubblici o privati per attivit di ricerca e consulenza; le quote di proventi per prestazioni a pagamento; gli interessi attivi maturati su depositi bancari del Dipartimento;

ogni altro fondo specificamente destinato per legge o per disposizione del Consiglio di Amministrazione all'attivit del Dipartimento.

6.

Fermo restando che le procedure di spesa sono di esclusiva competenza del Dipartimento, le assegnazioni concernenti l'attivit di ricerca a singoli docenti sono incluse tra quelle di cui al comma 5 del presente articolo. Il singolo ricercatore ne destiner l'impiego con libert decisionale in armonia con l'uso pianificato delle risorse di competenza del Consiglio di Dipartimento. Sui fondi di ricerca consentito un prelievo per spese generali e di funzionamento da determinarsi, in percentuale ed annualmente da parte del Consiglio di Dipartimento in considerazione dei servizi posti a disposizione dell'assegnatario della ricerca da parte della struttura cui afferisce. Al bilancio di previsione allegata una tabella dimostrativa dell'avanzo presunto di cassa al 31 dicembre dell'esercizio precedente a quello cui il bilancio stesso si riferisce comprensivo dell'eventuale ammontare degli interessi attivi maturati. Il Dipartimento provvede anche alla programmazione economica triennale, secondo i termini stabiliti dall'art. 10 del presente Regolamento.

7.

8.

9.

Art. 79 - Riscossione delle entrate 1. Il Politecnico trasferisce tempestivamente i fondi di spettanza del Dipartimento mediante ordinativo diretto a suo favore dandone ad esso contestuale comunicazione. I Dipartimenti possono riscuotere direttamente fondi dandone contestuale comunicazione all'Amministrazione universitaria, nelle forme da questa indicate. Il Dipartimento emette per gli interessi attivi maturati sui depositi bancari corrispondente reversale di incasso. Per la gestione delle entrate si rimanda all'osservanza di quanto disposto dagli artt. 19, 20 e 21 del presente Regolamento.

2.

3.

Art. 80 - Spese Per la gestione delle spese si rimanda all'osservanza di quanto disposto dagli artt. 23, 24, 25, 26 e 27 del presente Regolamento. Art. 81 - Modalit particolari di estinzione dei mandati di pagamento Il Dipartimento pu disporre, su richiesta scritta del creditore e con espressa annotazione sui titoli, che i mandati di pagamento siano estinti mediante le modalit previste dall'art. 27 del presente Regolamento. Art. 82 - Rendicontazione 1. La rendicontazione costituita da un conto consuntivo di cassa e dalla situazione patrimoniale, predisposti dal Direttore e dal Segretario del Dipartimento entro il 15 marzo.

2.

Il conto consuntivo e la situazione patrimoniale, accompagnati dalla relazione di cui al comma 2 dell'art. 76, sono approvati dal Consiglio di Dipartimento entro il 31 marzo. Nella relazione devono essere indicati i risultati generali della gestione del bilancio e le variazioni apportate alla previsione in corso d'esercizio. Il conto consuntivo indica i risultati della gestione del bilancio per l'entrata e per la spesa. In esso debbono risultare le previsioni iniziali, le variazioni apportate durante l'anno, le somme riscosse e quelle pagate. La situazione patrimoniale indica la consistenza degli elementi patrimoniali attivi e passivi all'inizio e al termine dell'esercizio e pone in evidenza le variazioni intervenute e l'incremento o la diminuzione del patrimonio netto iniziale per effetto della gestione del bilancio o per altre cause. Al conto consuntivo annessa la situazione di cassa, redatta in conformit al modello allegato.

3.

4.

5.

Art. 83 - Fondo economale 1. Il Segretario amministrativo di Dipartimento per le spese di cui all'art. 29 del presente Regolamento, dotato all'inizio di ogni esercizio di un fondo, determinato con delibera del Consiglio di Dipartimento, di importo non superiore a lire 6.000.000, reintegrabile durante l'esercizio. Il Segretario amministrativo di Dipartimento provvede alle spese di cui al comma 1, secondo le modalit stabilite dal Regolamento di Dipartimento. Sulla base di direttive impartite dal Direttore, il Segretario amministrativo pu provvedere alle spese minute d'ufficio fino a . =200.000=; oltre tale limite, previa autorizzazione del Direttore, secondo le modalit stabilite dal Regolamento di Dipartimento. I pagamenti e i reintegri sono annotati dal Segretario del Dipartimento su apposito registro numerato e vidimato dal Direttore del Dipartimento. Il Segretario amministrativo di Dipartimento restituisce alla fine dell'esercizio, mediante versamento all'Istituto cassiere, il fondo di cui al comma 1. Per le piccole spese in contanti che, singolarmente, non eccedano le lire 50.000, fino ad un limite massimo di lire 500.000 annue, vi esclusione dall'obbligo di documentazione. La prova dell'avvenuto pagamento costituita da apposita dichiarazione del Segretario Amministrativo. A tal fine ciascun centro di spesa terr un registro della cassa economale nel quale devono essere annotati sia i prelevamenti effettuati con ordini di pagamento sia le piccole spese effettuate.

2.

3.

4.

5.

6.

Art. 84 - Scritture contabili 1. Il Dipartimento tiene le seguenti scritture:

un partitario delle entrate contenente per ciascun capitolo di entrata lo stanziamento iniziale, le variazioni successive e le somme riscosse;

un partitario delle spese contenente per ciascun capitolo di spesa lo stanziamento iniziale, le variazioni successive e le somme pagate; il giornale cronologico delle reversali e dei mandati emessi; i registri degli inventari.

2.

Per la tenuta delle scritture di cui al comma 1 i Dipartimenti possono avvalersi di sistemi di elaborazione automatica dei dati.

Art. 85 - Consegnatario dei beni Il Direttore del Dipartimento consegnatario dei beni mobili e degli eventuali beni immobili e grandi attrezzature, assegnati per le esigenze del Dipartimento e risultanti nei registri d'inventario, secondo la disciplina dettata dall'art. 7. Sezione III Centri autonomi di Ateneo Art. 86 - Centri autonomi di Ateneo 1. Per la gestione amministrativo-contabile dei Centri Interdipartimentali previsti nello Statuto si applicano le norme di cui al Titolo VII, sez. II. La gestione, di norma, affidata a uno dei Dipartimenti che contribuiscono alla costituzione del Centro. Nell'atto istitutivo di ciascun Centro Interdipartimentale devono essere indicate le attribuzioni degli organi in materia di gestione finanziaria e contabile. Sezione IV Centri e dipartimenti interuniversitari Art. 87 - Dipartimenti interuniversitari 1. I Dipartimenti interuniversitari, previsti nello Statuto, saranno regolati per l'amministrazione e la contabilit dai relativi atti istituitivi e convenzioni. Questi ultimi dovranno contenere, compatibilmente con lo Statuto ed i Regolamenti delle altre Universit, quanto previsto ai successivi commi . Nell'atto istitutivo di ciascun Dipartimento interuniversitario devono essere indicate le attribuzioni degli organi in materia di gestione finanziaria e contabile. Il Dipartimento interuniversitario formula un unico bilancio preventivo ed un unico bilancio consuntivo che invia alle amministrazioni di ciascun ateneo unitamente ad una relazione esplicativa.

2.

3.

2.

3.

4.

Le diverse Universit contribuiscono alla dotazione finanziaria del Dipartimento interuniversitario relativamente alle seguenti voci: dotazione ordinaria; esercitazioni e contributi di laboratorio; acquisto e noleggio attrezzature didattiche; fondo biblioteca; fondi ex 60%; dottorati di ricerca. L'ammontare dei contributi sar basato sui criteri di distribuzione di ciascun ateneo, ma dovr essere in ogni caso proporzionato al numero dei docenti, dei ricercatori e assistenti, dei tecnici, degli amministrativi, degli studenti, degli esami di profitto e delle tesi svolte. I beni immobili e mobili, le strutture e la strumentazione saranno inseriti in un unico inventario del Dipartimento interuniversitario, con la specificazione della propriet di ciascun ateneo. Nel caso di scioglimento del Dipartimento interuniversitario le Amministrazioni dei diversi atenei rientreranno in possesso dei rispettivi beni inventariati.

5.

6.

Art. 88 - Centri interuniversitari I centri interuniversitari di cui allo Statuto saranno regolati, per l'amministrazione e la contabilit, dai relativi atti istitutivi e convenzioni. Art. 89 - Rinvio a norme regolamentari Per tutto quanto non espressamente disciplinato dal presente titolo si fa riferimento, in quanto applicabili, alle norme previste negli altri Titoli del presente Regolamento.

TITOLO VII - CENTRI DI GESTIONE Art. 90 - Ambito di applicazione 1. Le norme di cui al presente Titolo si applicano a Presidenze di Facolt, a Biblioteche autonome, ai Centri di Servizi, oltre a eventuali strutture analoghe. Le Presidenze di Facolt e le Biblioteche autonome, gi attivati alla data di approvazione del presente Regolamento, costituiscono Centri di Gestione quando dotati di Regolamento interno di cui al punto 91.2.

2.

Art. 91 - Organi del Centro di Gestione 1. Sono organi del Centro di Gestione il Presidente, il Direttore e il Consiglio di Gestione e l'eventuale Consiglio Scientifico. La composizione degli Organi dei Centri di Gestione definita in base ai Regolamenti interni a ogni Centro, emanati dal Rettore sulla base di un Regolamento tipo, approvato dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione. Qualora vi sia impossibilit da parte di un centro di gestione di costituire il Consiglio del Centro stesso, le relative sono demandate al Consiglio di Amministrazione.

2.

3.

4.

Il Presidente del Centro presiede il Consiglio di Gestione e, laddove previsto, il Consiglio Scientifico.

Art. 92 - Anticipazione di fondi ai Centri di Gestione 1. Il Consiglio di Amministrazione pu deliberare l'anticipazione di fondi ai Centri di Gestione nel limite massimo del 60% della somma complessiva stanziata e disponibile per ciascuna voce di bilancio, con la possibilit di reintegro durante l'esercizio previa presentazione del rendiconto delle somme gi spese. La gestione dei fondi su anticipazione pu essere concessa dal Consiglio di Amministrazione su espressa richiesta del Direttore del Centro di Gestione da effettuarsi entro il 31 dicembre antecedente l'esercizio finanziario. I pagamenti devono essere effettuati secondo quanto previsto dal successivo articolo. La somma anticipata viene resa disponibile per ogni voce di bilancio dell'amministrazione universitaria, comunicata al direttore del centro di gestione e accreditata su un sottoconto aperto presso la banca cassiere, intestato al centro di gestione medesimo. I nominativi del Direttore del Centro di Gestione e del suo Vicario sono comunicati all'Istituto Cassiere unitamente alle firme autografe degli stessi autenticate dal Rettore.

2.

3.

4.

Art. 93 - Gestione fondi su anticipazione 1. Ferme restando le autorizzazioni previste dall'art. 92, il Direttore del Centro di Gestione, sotto la propria responsabilit, dispone direttamente, mediante apposito ordine, il pagamento in favore dei creditori, sul conto del Centro di Gestione, nell'osservanza delle norme dettate dal presente Regolamento; egli tenuto ad ogni adempimento di legge, anche in ottemperanza alle norme fiscali; l'ordine estinto, con allegata la documentazione vistata dal Direttore e copia del buono di carico, dovr essere conservata agli atti del Centro di Gestione. L'istituto cassiere invia mensilmente al Direttore del Centro di Gestione gli ordinativi estinti con la relativa documentazione. Il Direttore del Centro di Gestione rende conto trimestralmente delle spese effettuate inviando al settore di bilancio e contabilit dell'Amministrazione Centrale l'elenco degli ordinativi estinti con la relativa documentazione e i buoni inventariali di carico. Lo stesso procedimento deve essere seguito per il reintegro ed a chiusura di esercizio. Gli ordinativi inestinti al termine dell'esercizio sono restituiti dalla Banca al Centro di Gestione per il loro annullamento e per la loro successiva riemissione. In alternativa gli ordinativi individuali e quelli collettivi interamente o parzialmente non estinti alla data del 31 dicembre possono essere commutati d'ufficio, secondo le modalit stabilite nella convenzione di cassa di cui all'art. 28, in assegni circolari non trasferibili all'ordine dei creditori, da spedire a cura dell'Istituto cassiere all'indirizzo dei medesimi con spese a loro carico.

2.

3.

4. 5.

6.

I mandati di pagamento sono registrati cronologicamente nel giornale di cassa del Centro di Gestione e nei partitari di uscita prima dell'invio all'Istituto cassiere. Di detti ordinativi viene data comunicazione dal Direttore del Centro di Gestione al Settore Contabilit e Bilancio dell'Amministrazione Centrale unitamente al rendiconto annuale. Qualora sia riscontrata irregolarit nella spesa il Direttore Amministrativo deve chiedere al Direttore del Centro di Gestione la regolarizzazione; ove impossibile o in caso di inottemperanza, deve darne immediata notizia al Consiglio di Amministrazione per i conseguenti provvedimenti. Alla fine dell'esercizio il sottoconto viene azzerato e le somme residue riaccreditate al Centro di Gestione per il successivo esercizio finanziario.

7.

8.

9.

Art. 94 - Direttori del Centro di Gestione 1. Il Direttore provvede all'ordinazione di quanto occorre al funzionamento del Centro di Gestione e per tutte le necessit all'attivit da chiunque svolta nel Centro stesso. Il Direttore del Centro di Gestione designa il docente incaricato della sua sostituzione in caso di assenza od impedimento.

2.

Art. 95 - Disponibilit di fondi 1. Fermo restando quanto disposto dall'art. 2, i Centri di Gestione possono disporre dei seguenti fondi:

assegnazione di funzionamento; assegnazione per spese in conto capitale; assegnazioni per la ricerca scientifica; assegnazione per la didattica; contributi di enti e di privati versati per convenzioni o a titolo di liberalit; finanziamenti mediante contratti e convenzioni con Enti pubblici e privati per attivit di ricerca e consulenza; quote di proventi per prestazioni a pagamento; tasse, contributi di laboratorio, biblioteca, esercitazione ed internato versati dagli studenti; ogni altro fondo specificamente destinato per legge o per disposizione del Consiglio di Amministrazione all'attivit del Centro di Gestione.

2.

I fondi di cui al comma 1 del presente articolo sono imputati ad appositi capitoli del bilancio del Politecnico, distinti in partite contabili intestate a ciascun Centro di Gestione.

3.

E' vietato ai Centri di Gestione ricevere fondi se non per il tramite dell'Amministrazione centrale del Politecnico e con le modalit di cui al presente Titolo.

Art. 96 - Spese dei Centri di Gestione 1. Il Direttore del Centro di Gestione responsabile della gestione amministrativo-contabile del Centro di Gestione stesso. Il Direttore del Centro di Gestione provvede, nell'ambito dei fondi assegnati, alle spese del Centro stesso con le modalit di seguito indicate:

2.

autonomamente fino al limite di lire 5.000.000, con l'obbligo di una rendicontazione trimestrale al Consiglio del Centro di Gestione, con le modalit previste al comma 3 dell'art. 24 del presente Regolamento; previa autorizzazione del Consiglio del Centro di Gestione per le spese eccedenti l'importo di lire 5.000.000 e fino al limite di lire 15.000.000; previa autorizzazione del Direttore Amministrativo su delibera del Consiglio del Centro di Gestione per importi superiori al limite di lire 15.000.000. I contratti di importo superiore a lire 15.000.000 sono stipulati dal Direttore Amministrativo, previa approvazione degli atti di gara.

3.

Le procedure di gara per l'effettuazione delle spese di cui al comma precedente per importi sino a lire 50.000.000 sono a carico della struttura proponente che, su richiesta, potr espletarle anche per importi superiori fino al limite di lire 200.000.000. Oltre tale limite, le procedure di gara sono curate dall'Amministrazione Centrale del Politecnico. Nessuna spesa di funzionamento o di acquisto di beni durevoli di ciascun Centro di Gestione pu essere posta a carico di disponibilit diverse da quelle di cui all'art. 92. Le spese per lo svolgimento di attivit di ricerca, prestazioni e consulenza commissionate da terzi sono poste a carico degli specifici finanziamenti allo scopo destinati per contratto o convenzione, entro i limiti dei finanziamenti stessi.

4.

5.

Art. 97 - Documenti di spesa 1. Le fatture, le note, i conti e simili sono vistate dal Direttore del Centro di Gestione ai fini dell'attestazione della regolarit della fornitura o del servizio, della rispondenza all'ordine delle norme previste nel presente Regolamento. Qualora la spesa effettuata con fondi di ricerca sugli atti di cui al precedente comma, deve essere posta la firma anche del titolare dei fondi. Ad ogni documento relativo a spese di acquisto di beni mobili inventariabili deve essere allegato il buono di carico, firmato dal Direttore del Centro di Gestione.

2.

3.

Art. 98 - Consegnatario dei beni

Il Direttore del Centro di Gestione consegnatario dei beni mobili ed eventualmente dei beni immobili assegnati per le esigenze del Centro di Gestione secondo la disciplina dettata ai sensi del precedente Titolo II. Art. 99 - Impegni di spesa e avanzi di gestione 1. L'Amministrazione Centrale, per ogni Centro di Gestione, provvede all'assunzione degli impegni di spesa. Le somme non impegnate al termine dell'esercizio sulle disponibilit dei fondi dei Centri di Gestione, ad eccezione di quelle di cui al comma successivo, costituiscono economie di gestione e possono essere riassegnate al Centro di Gestione, su motivata richiesta, nell'esercizio successivo con deliberazione del Consiglio di Amministrazione. Per gli stanziamenti relativi a spese specificamente finalizzate si applica l'istituto del riporto.

2.

3.

Art. 100 - Fondo economale 1. Il Direttore del Centro di Gestione, per il pagamento delle spese di modica entit, pu richiedere apposito fondo di cassa, non superiore a lire 500.000, reintegrabile, previa presentazione alla Divisione Contabilit e Bilancio del rendiconto delle spese gi sostenute. Le spese di cui al comma precedente sono annotate in apposito registro vidimato dal Direttore del Centro di Gestione. Al termine dell'esercizio il fondo di cui al presente articolo versato al bilancio del Politecnico.

2.

3.

TITOLO VIII - CONTROLLI, VALUTAZIONE E REVISIONE Sezione I - Controlli e Valutazione Art. 101 - Finalit dei controlli L'azione amministrativo-contabile deve prevedere: a) Valutazioni (preventive e consuntive) di merito e legittimit degli atti amministrativi e contabili, finalizzati ad assicurare l'efficienza della gestione. Pianificazione e controllo di gestione, con modalit di contabilit analitica per centri di costo, tendente ad ottimizzare l'efficacia dell'azione amministrativa.

b)

Art. 102 - Nucleo di Valutazione Interno Nel Politecnico le funzioni di valutazione sono svolte dal Nucleo di Valutazione di Ateneo come disciplinato dall'art. 62 dello Statuto. Sezione II Revisione amministrativo-contabile Art. 103 - Collegio dei Revisori dei Conti Presso il Politecnico costituito, con le modalit di cui al successivo articolo, il Collegio dei Revisori dei Conti. Art. 104 - Composizione del Collegio dei Revisori dei Conti 1. Il Collegio dei Revisori dei Conti composto da 3 membri effettivi e 2 supplenti di provata competenza in materia contabile, tra i quali un magistrato contabile (Presidente di Sezione o Consigliere) che ne assume la Presidenza. Almeno n. 3 componenti del Collegio, inclusi i supplenti, devono essere iscritti all'Albo dei Revisori dei conti. Il Collegio nominato, con Decreto Rettorale, per un triennio, su deliberazione del Consiglio di Amministrazione assunta su proposta del Rettore stesso. La durata della carica dei Revisori dei conti triennale, sincrona con quella del consiglio di Amministrazione e non pu essere attribuita pi di due volte consecutive.

2.

Art. 105 - Funzionamento del Collegio 1. Per la validit delle riunioni del Collegio necessaria la presenza di almeno tre componenti; le relative deliberazioni sono assunte a maggioranza dai presenti. In caso di parit di voti prevale l'orientamento espresso dal Presidente. Il membro dissenziente deve indicare nel verbale i motivi del proprio dissenso. Non consentita l'astensione.

2.

Le funzioni dei Revisori sono svolte collegialmente; i singoli componenti possono tuttavia procedere anche individualmente ad atti ispettivi e ad operazioni di riscontro e verifica nell'ambito dei programmi di attivit deliberati dal Collegio previa comunicazione al Presidente. I controlli e i riscontri sono eseguiti presso gli Uffici dell'Amministrazione Centrale, nonch presso i Centri di Spesa. Le riunioni del Collegio devono essere verbalizzate; copia dei verbali trasmessa al Rettore, al Direttore amministrativo e al Consiglio di Amministrazione. Le risultanze dei controlli e dei riscontri effettuati dai singoli componenti devono risultare in apposite relazioni o verbali conservati agli atti del Collegio e portati a conoscenza degli altri membri non oltre la prima adunanza successiva, per eventuali determinazioni. La mancata partecipazione, senza giustificazione ritenuta valida dal Presidente, a due riunioni consecutive del Collegio comporta decadenza dall'incarico. Il Presidente del Collegio designa, tra i componenti del Collegio stesso, un suo sostituto con incarico di sostituirlo in caso di motivato impedimento.

3.

4.

5.

6.

Art. 106 - Compiti del Collegio 1. Il Collegio dei Revisori dei Conti ha i seguenti compiti:

esaminare il bilancio di previsione, le relative variazioni e il conto consuntivo, redigendo apposite relazioni; compiere tutte le verifiche necessarie ad assicurare il regolare andamento della gestione finanziaria, contabile e patrimoniale, sottoponendo al Direttore Amministrativo gli eventuali rilievi in ordine alla gestione stessa; accertare la regolarit della tenuta dei libri e delle scritture contabili; effettuare almeno ogni trimestre verifiche di cassa e sull'esistenza dei valori e dei titoli in propriet, deposito, cauzione o custodia; esprimere parere ai sensi dell'art. 36 comma 4 del presente Regolamento.

2.

I membri del Collegio possono assistere alle riunioni del Consiglio di Amministrazione.

Art. 107 - Indennit Ai membri del Collegio dei Revisori attribuita, per le funzioni svolte, un'indennit di carica, la cui misura determinata dal Consiglio di Amministrazione, oltre allindennit di missione e rimborso spese ove spettanti.

TITOLO IX - NORME TRANSITORIE E FINALI Art. 108 - Norme transitorie 1. Fino all'approvazione dei nuovi regolamenti interni previsti dal presente Regolamento generale continuano ad avere efficacia le norme precedentemente approvate ed ancora in vigore. I rapporti contrattuali gi costituiti e le gare in corso di svolgimento sono regolati dalle norme vigenti alla data della stipulazione dei contratti o della indizione delle gare.

2.

Art. 109 - Norme abrogate Ai sensi dell'art. 7 comma 11 della legge n.168 del 9 maggio 1989, con l'entrata in vigore del presente Regolamento, cessano di avere efficacia per il Politecnico di Bari le disposizioni legislative, regolamentari e le disposizioni emanate con circolari ministeriali con esso incompatibili. Art. 110 - Limiti al potere regolamentare Le modifiche e/o integrazioni al presente Regolamento seguono le stesse procedure di approvazione del medesimo, fatte salve le prescrizioni di legge, per le quali il Direttore Amministrativo provveder agli eventuali adeguamenti. Art. 111 - Revisione dei limiti di importo Tutti i limiti di importo previsti nel presente Regolamento devono intendersi al netto di I.V.A. e devono essere aggiornati, almeno triennalmente, in base agli indici ISTAT riferiti alla variazione dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Il Rettore, con proprio decreto, determina i nuovi limiti di importo la cui decorrenza viene fissata al 1 gennaio dell'anno successivo. Art. 112 - Entrata in vigore Il presente Regolamento entra in vigore il 1 Luglio 2002.

Potrebbero piacerti anche