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ODONTOIATRIA (CINGANO LORIA) Embriologia: Nel II mese (intorno al 42 giorno), lepitelio di rivestimento dello stomodeo sispessisce, andando cos

s a formare la banderella dentaria; su questa si sviluppano delle invaginazioni mesenchimali, che portano alla formazione del germe dentario (10 formazioni per i denti decidui). Un ulteriore ispessimento della banderella dentaria (con un ulteriore invaginazione mesenchimale) porta alla formazione di canini e incisivi, mentre per premolari e molari necessario lallungamento della banderella verso larticolazione temporo-mandibolare. Alterazioni di formazione di queste strutture danno origine a agenesia dentaria, o ad altre alterazioni (ipodonzia, iperdonzia); frequenti sono le alterazioni di forma, volume, struttura dellottavo dente (dente del giudizio). Difiodonzia la presenza di due succesive dentizioni: una caduca e una permanente. Il germe dentario collegato allesterno tramite il gubernaculum dentis, un cordoncino che lega labbozzo allo stomodeo. In seguito si atrofizza, e rimangono i 10 abbozzi nel mesenchima. Il germe dentario assume varie forme: prima a clava, poi a gemma, a coppa, e alla 14 settimana a campana. La formazione a campana, che costituisce lorgano dello smalto, quindi di origine ectodermica, mentre la formazione cellulare che costituir la polpa del dente e generer la dentina, di origine mesenchimale. Le cellule e le fibre, insieme, costituiscono il sacco dentario. Strati del germe: Epitelio esterno Polpa dellorgano dello smalto Strato intermedio Strato interno Lepitelio esterno la continuazione dellepitelio dello stomodeo; dallo strato interno si differenziano gli ameloblasti, che producono lo smalto; i quattro strati insieme costituiscono lorgano dello smalto. Residui epiteliari del Malassez: permanenza di cellule del gubernaculum, che

causano la formazione di cisti. Strato degli ameloblasti: producono smalto. Strato delle cellule stellate: quello della polpa dello smalto, ha significato di rifornimento. Nella polpa dentale si trova il fascio vascolo-nervoso. Ectoderma => componente inorganica. Mesoderma => componente organica. Strato esterno Polpa dellorgano dello smalto Strato intermedio Ameloblasti (strato interno) Smalto Dentina (e predentina) Odontoblasti Polpa del dente Lo smalto prodotto dagli ameloblasti con processo di secrezione e sedimentazione; si pu avere ipoplasia o ipomineralizzazione. Una membrana basale separa gli ameloblasti dalla polpa del dente; vi si sviluppano gli odontoblasti per citodifferenziazione. Ep. Interno ed ep. Esterno scivolano in profondit, a costituire le fasce di Herbs (radice). Sacco dentale (cemento, legamento, osso dentale (alveolari)). Dente. Parodonto (gengiva, cemento, legamento, osso alveolare). Dentina (primaria, secondaria, terziaria(riprodotta dopo eventi patologici). Attacco epiteliare. Cuticola dello smalto = scompare con i primi atti masticatori. Dentina: al M.O. si vedono le linee arciformi(Canalicoli della dentina. ---------------I molari decidui hanno le radici divaricate. Quattro quadranti: Sup. Dx.

Sup. Sn. Inf. Dx. Inf. Sn. Dente: 1-2-3-4-5-6-7-8 (dallincisivo centrale, poi quello laterale, il canino, primo e secondo premolare, primo, secondo e terzo molare) ( Canino Sup. Sn=23 Decidui: 1-2-3-4-5 Eruzione dei denti decidui: 1 (4-6 mesi), 2 (6-10 mesi), 4 (16 mesi), 3 (20 mesi), 5 (20-24 mesi) Eruzione denti permanenti: 6-1-2-4-3-5-7 (uno per anno dai 6 ai 12) 8 (ai 18 anni, ma pu rimanere incluso o subincluso con inclusione ossea, submucosa o mucosa). CARIE

Gli elementi posteriori hanno funzione triturante, mentre quelli mediani e anteriori hanno funzione dincisione; questo ne influenza la morfologia. Strutture parodontali: osso alveolare, legamento periodontale, gengiva libera, aderente, mucosa orale; allinterno della gengiva si trova il solco gengivale. Ogni elemento dentale costituito dalla corona e dalla radice (che contenuta dalla struttura parodontale). Le strutture istologiche che lo compongono sono il legamento periodontale, per lalloggiamento; il cemento radicolare, che costituisce linvolucro esterno della radice; lo smalto, costituito dai prismi, cilindrici o a buco di serratura. Hanno funzione di barriera e sono uniti alla gengiva libera per lattacco epiteliare La dentina localizzata sotto lo smalto, e ha maggior percentuale di sostanza organica rispetto allo smalto. Presenta formazioni canalicolari per i prolungamenti degli odontoblasti. La polpa contenuta nella cavit del dente, e contiene il fascio vascolare e il plesso nervoso.

La carie una malattia decalcificante ad eziologia multifattoriale; alla sua genesi concorre la flora orale del soggetto. Intacca lo smalto, che costituisce una barriera contro lattacco dellacido e dei germi. Si sviluppa in sedi preferenziali: fosse e solchi intercuspidali, o a livello cervicale (solco gengivale). Esistono varie morfologie della fossa del solco: a Y rovesciata, a K,V,U,I. Anche se lelemento deterso ho depositi nel solco. La placca batterica un deposito aderente (tramite adesine) e strutturato. Al suo interno si sviluppano diverse condizioni: flora non patogena, flora patogena cariogena, o che causa malattie parodontarie. Al M.E. sindividuano formazioni a pannocchia, che sono le pi superficiali; questo formazioni sono costituite da cocchi adesi a bastoncelli. Eziopatogenesi della malattia cariosa: Fattori individuali e predisposizione del soggetto. Microrganismi. Substrato per i microrganismi (saccarosio). Tempo e frequenza dazione delle noxae. I germi cariogeni pi frequenti sono Streptococchi, Lactobacilli e Actinomiceti, che sono aerobi facoltativi e usano saccarosio. Hanno la caratteristica di abbassare il pH sotto 5.5. La placca batterica calcificata (tartaro) non cariogena perch per calcificare necessita di pH superiore a 5. Carie: Malattia ad eziologia multifattoriale che si basa sulla demineralizzazione di elementi calcificati. Una volta raggiunta la dentina, il processo pi veloce. La demineralizzazione irreversibile, con perdita di sostanza in smalto e dentina. Intervento terapeutico: Sostituzione del tessuto perso con biomateriali. Clinica: Anamnesi, sintomatologia, eo, diagnosi (causale, di localizzazione, di profondit). Le zone pi colpite sono solchi e fosse (zone occlusali), zone interprossimali, zone cervicali (colletto). Anche la malattia parodontale pu essere provocata dalla placca batterica per distacco dellattacco epiteliale.

La malattia cariosa causa flogosi pulpare per interessamento della polpa. Si ha in questo caso la carie penetrante, che interessando la polpa d pulpite acuta (caratterizzata da dolore spontaneo). N.B.: pi il paziente giovane, pi la dentina aggredibile dalla carie. Conseguenze della malattia cariosa (carie di IV grado): Rischio di perdita completa della corona. Necrosi della camera pulpare. Infezioni del canalicolo pulpare. Interessamento dellosso alveolare. Lesioni periapicali: osso alveolare profondo, membrana periodontale. Si individuano due tipi di lesioni: una lesione a macchia bianca, precoce, dovuta a interessamento (demineralizzazione) del solo smalto; una lesione a macchia scura, con perdita di sostanza e interssamento infettivo. E possibile bloccare il processo al primo stadio, con un intervento tempestivo, ad esempio tramite lasportazione meccanica della placca batterica e sigillatura della fessura. Si parla allora (primo stadio) di carie alba: non si ha perdita della dentina, ma demineralizzazione; questa viene comunque asportata poich infarcita di germi. N.B.: La lesione del solo smalto pi localizzata di una lesione che interessi anche la dentina, poich in questo caso ho cavernazione, quindi rischio di cavitazione, durante la masticazione, per perdita dei lembi costituiti da dentina. Terapia E necessaria lasportazione del tessuto leso, per cui si deve preparare una cavit in sostituzione di quella cariosa; da questo deriva limportanza della ritenzione, cio della possibilit di aggancio del materiale di sostituzione biocompatibile. Bisogna compiere una disinfezione accurata. Si deve poi isolare il tessuto dentinale con un film protettivo, se il biomateriale non biocompatibile. Si procede poi allinserimento del materiale, che pu essere materiale plastico (ad es. amalgama dargento), che viene inserito tramite un otturatore, oppure un materiale duro, che viene cos a realizzare restauro per intarsio, che necessita di protesi odontotecnica. In questo caso si prende limpronta dei denti, poi il modello di gesso viene montato su un occlusore o su un articolatore. N.B.: pi

facile riprodurre la convessit della parete interprossimale in laboratorio. Prevenzione della carie Quattro sono i fattori causali della carie: Fattori dellospite Flora batterica del cavo orale Saccarosio Tempo dazione dei fattori La fluoro-profilassi pu essere attuata per via sistemica o locale. La fluoroprofilassi sistemica si pratica gi dal 4 mese di vita intrauterina (0,25(1 mg/die); il cristallo di idrossiapatite precipita pi regolarmente, dando origine a strutture pi compatte, che diminuiscono lincidenza della carie. Inoltre lassetto delle arcate pi armonico, e per quanto riguarda solchi e fosse, le fessure occlusali collabiscono maggiormente. Si pratica fino ai 12 anni per i denti permanenti. La fluro-profilassi locale pu essere domiciliare o professionale. Quella domiciliare (colluttori e dentifrici) detta a bassa potenza e ad alta frequenza, ed il fluoro ionico lega i radicali liberi presenti nello smalto, antagonizzando lazione cariogena dei germi del cavo orale. N.B.: le superfici devono essere libere dalla placca batterica, il difficile togliere la placca occlusale. La fluro-profilassi professionale, detta ad alta potenza e bassa frequenza, praticata tramite gel applicato con cucchiai funzionali. Lalta concentrazione del fluoro fa s che esplichi anche azione battericida, tramite lesioni di membrana dei batteri. Inoltre si ha precipitazione di ioni fluoro sullo smalto; questo fornisce una protezione temporanea (qualche mese); necessaria una preventiva pulizia accurata. Sono possibili effetti collaterali (fluorosi, denti macchiati). PARODONTITI APICALI Si distinguono la malattia focale dai granulomi apicali. Le parodontiti apicali possono essere acute (ascesso) o croniche (granuloma).

Questultima una organizzazione del tessuto. Cause: Batteriche, Tossiche, Traumatiche. Il dolore localizzato sul dente interessato, con un senso di allungamento del dente, che causa dolore alla chiusura delle arcate, per lo sfregamento con il dente della arcata opposta. Tale sensazione dovuta alleffettivo rialzo del dente causato della lesione e dalledema del legamento parodontale. Questo le differenzia dalle pulpopatie, che sono invece caratterizzate da sinalgie, e dolori riferiti. La penetrazione dei batteri pu avvenire in vari modi: tramite una lesione cariosa, per via parodontale, per via transossea, per via ematica. Se invece leziologia tossica, pu essere dovuta a sostanze arsenicali o a sostanze da otturazione. Le prime sono i devitalizzanti, che provocano iperemia, con conseguente trombizzazione dei vasi e morte della polpa (polpectomia). Qualora infine leziologia sia di natura traumatica, il trauma causa mortificazione della polpa, anche per uso improprio di strumenti odontoiatrici da parte delloperatore. La forma acuta pu essere sierosa o purulenta (ascesso dentale). Si nota una variazione cromatica dellelemento parodontale: grigiastro. Alleo si notano: arrossamento della zona congesta allapice e ottusit alla percussione. Lascesso si espande fino a periostio, cute, mucosa, esterno, dando cos luogo ad una fistolizzazione, che pu essere mucosa o cutanea; porta a scomparsa del dolore, per riduzione della pressione della camera ascessuale. Loperatore deve comunque aprire il dente e permettere il drenaggio. E indispensabile la copertura antibiotica per limitare la mortificazione della polpa. Parodontopatia: il dente loccia nella sua sede ( la piorrea). La pulpite pu essere reversibile o irreversibile; in questo caso necessaria la pulpectomia. Attraverso i canalicoli dentinali si pu avere pulpite irreversibile, anche se ancora presente la dentina. Il granuloma apicale una forma cronica; pu essere asintomatica; pu essere una reazione, o pu incistarsi, chiudersi con una protezione epiteliare, che va rimossa. Appare radiotrasperente. I molari e i premolari superiori, per la loro vicinanza con il seno mascellare, possono dare problemi per la formazione di

comunicazioni oro-antrali, che a loro volta possono causare sinusiti odontogene. Le sinusiti odontogene si possono presentare in forme acute (sierose, purulente) o croniche (sierose, purulente, iperplastiche, polipoidi). I sintomi sono: dolore, cefalea, cacosmia (sensazione di cattivo odore); si presenta raccolta di pus nella fase purulenta. La terapia pu essere conservativa o chirurgica. Le pulpopatie sono acute (sierose, purulente, ulcerose) o croniche (ulcerose(maggior componente sierosa, iperplastiche(maggior componente produttiva, si vede bottone carnoso, atrofiche). Lesione cariosa Alterazione circolatoria Dolore dentinale (scompare al cessare dello stimolo) Dolore pulpare (non scompare al cessare dello stimolo) Il dolore pulpare si accentua con la clinostasi, irradiato, non localizzato, diminuisce con il freddo (per la vasocostrizione), aumenta con il caldo. Sono possibili marcescenze della polpa, poi necrosi della polpa. Nel caso della pulpopatia cronica ipertrofica, bisogna stare attenti a non confondere il bottone carnoso con una invaginazione della gengiva in una carie del colletto. Infezione focale: Focus(Metafocus (focus secondario). Ad es.:granuloma apicale. Prima di un intervento radicale bene valutare la terapia conservativa. E meglio evitare la endodonzia in pazienti con RAA, con protesi valvolari. Problemi di glomerulonefriti, uveiti, corioretiniti, alopecie, eczemi, lichen, miositi, artriti, nascono alla diffusione di un focus in altre sedi. Scialolitiasi: calcolosi salivare. Le gh. Salivari maggiori sono parotide, sublinguale, sottomandibolare (la pi colpita). Esame clinico: ho una (neo)formazione monolaterale che durante il pasto aumenta di volume. Lostruzione si presenta nel parenchima (ilo), o nel dotto(colica salivare. Il dolore e la tumefazione scompaiono poco tempo dopo il

pasto. Il calcolo ha forma rotondeggiante o a chicco di riso (soprattutto se nel dotto). Pu essere espulso spontaneamente dalle caruncole (sbocco del dotto della sottomandibolare. E facile vedere piastrone di tartaro in corrispondenza dello sbocco della ghiandola (Stenone per la parotide). La terapia chirurgica (escissione dellagglomerato calcareo).

Nevralgia del trigemino: pu essere essenziale, primaria o secondaria. Il trigemino: V paio dei nervi cranici, ha tre rami: oftalmico, mascellare e mandibolare. Il foro mentoniero di emergenza del terzo ramo pu coincidere con la radice del dente, ed essere quindi confuso con un granuloma apicale. La forma secondaria pu essere dovuta a: problemi articolari/muscolari, glossopatie, mucositi, forme tumorali benigne e maligne, residui radicolari postestrattivi, radici incluse, carie, pulpiti, parodontiti apicali e marginali. La forma primaria caratterizzata da dolore forte, violento, urente, trafittivo; dura da 30 a 2 minuti, con intervalli prima lunghi, che poi tendono ad accorciarsi. Vi sono delle trigger zones: lavarsi i denti, pettinarsi, radersi, masticare possono scatenare la sintomatologia algica (sempre controllare i punti di Vell: fori di emergenza dei nervi). Tra le altre manifestazioni accessorie si includono: lacrimazione, arrossamento, tic doulouraix. Generalmente colpisce uno o pi rami, monolateralmente. La terapia farmacologica si basa sul Tegretol. PROTESI Disciplina che studia la sostituzione di elementi mancanti nel cavo orale. Edentulia: mancanza di elementi nel cavo orale. Se ledentulia parziale possiamo sfruttare gli elementi rimanenti nellarcata come appoggio per una protesi fissa. La pressione esercitata dallelemento protesico viene cos scaricata sugli elementi adiacenti. Ad es.: ponte fisso: si limano i due denti adiacenti e

sopra di essi vengono cementate due corone cave congiunte alla protesi di quello mancante. Per non compromettere i due denti vicini si usa la tecnica Maryland bridge . Unaltra soluzione data dalla protesi mobile: sfrutta appoggio dento-mucoso o se totale sfrutta appoggio osteo-mucoso; esistono anche scheletrati con ganci. Le protesi mobili sono totali (per edentulia totale, con appoggio osteo-mucoso) oppure parziali (per edentulia parziale). Si usa protesi mobile parziale se impossibile usare protesi fisse; appoggia sugli elementi ancora presenti nellarcata, a quali viene fissata con: (Gancio per appoggio dentario (pu ledere lo smalto o la dentina per frizione) (Attacco di precisione: si effettua preparazione dellelemento adiacente alla zona di edentulia tramite incapsulamento con corona predisposta per un aggancio a cerniera con la protesi mobile: ho protesi mista (spesso si attua associazione di protesi fissa + ponte, che deve essere predisposto con aggancio a cerniera. Le protesi scheletrate sono spesso usate per ledentulia parziale: hanno uno scheletro in lega di cromo-cobalto con ancoraggio per bloccaggio a stabilit; vengono poi ricoperte di resina, su cui vengono montati gli elementi dentari. Estrazioni Indicazioni allestrazione: Impossibilit a recuperare parte dellelemento. Lesioni apicali troppo gravi. Discesa dellattacco epiteliare (vacillamento). Lesioni marginali estese. Estrazione per motivi ortodontici. Posizionamento alterato del terzo molare (alloggiamento normale: trigono retromolare) = disodontiasi del terzo molare Controindicazioni: Pericolosit dellintervento chirurgico nello stato clinico del paziente ( ad es.: stato emorragico, stato defedato). Anestetici locali: carbocaina pi adrenalina (come vasocostrittore locale per limitare lassorbimento in circolo); sono controindicati in pz. cardiopatici o

ipertiroidei. Le complicanze pi frequenti sono di natura settica. Procedimento: si attua la sublussazione dellelemento tramite pinze o leve. Le leve sono a bandiera (a 90, usate per larcata inferiore) oppure piatte (verticale, usata per larcata superiore). Le pinze, invece, hanno le punte via via pi distanti andando verso i denti posteriori, mentre le punte si toccano solo nelle pinze da radici. Sono dritte (arcata superiore) o a 90 (arcata inferiore); sono conformate a baionetta (doppia curvatura) per i denti posteriori. Tramite lortopantomografia si ha visualizzazione dei biomateriali protesici, dovuta alla loro radiopacit, delle terapie endodontiche delle patologie pulpari (otturazioni endocavitarie successive a pulpectomia, serve per impedire la formazione di lesioni periapicali). N.B.: si distinguono pulpectomia e terapia canalare, perch nella prima la polpa ancora vitale (necessita di anestesia), mentre nella seconda si hanno fenomeni tossinfettivi o necrosi pulpare con sovrinfezioni batteriche. Si deve allora asportare il materiale infettivo della gangrena oltre a quello pulpare; non necessita di anestesia, ma di maggiori accorgimenti antinfettivi. Lotturazione del sistema camera-canale reticolare (che un momento del restauro, solo linserimento di materiale), si attua tramite materiali di due tipi: le resine termoplastiche (la guttaperca, che si indurisce per differenza di temperatura), oppure i cementi endocavitari, che polimerizzano per azione di un catalizzatore, ed hanno il difetto di diminuire il loro volume mentre induriscono. Allestrazione della radice, oggi limitata ai casi in cui non possibile una protesi fissa della corona, segue limpianto endoosseo (implantoprotesi): la sostituzione dellelemento mancante con inserimento di dispositivi (a vite, a lama, ad ago, normalmente in titanio, rivestita di idrossiapatite per migliorare losteointegrazione). Si ha ostio-integrazione: non si ha la membrana periodontale per lancoraggio, e si inserisce una parte dellimpianto nellosso, laltra serve per agganciare la protesi. Con questo sistema non vengono lesi gli elementi adiacenti, come invece avviene per il ponte. La vite viene inserita nella

zona edentula che viene preparata con una fresa. N.B.: necessario aspettare 6 mesi per losteointegrazione della vite prima di fissare la protesi. Controindicazioni: intervento pi pesante che nel ponte; rischio di non osteointegrazione; rischio di insuccesso per lesione dovuta alle forze masticatorie. Si adottano anche tecniche combinate: associazione di ponte fisso e implantoprotesi.

PARODONTOPATIA MARGINALE: PIORREA Coinvolgimento mucoso Scollamento gengiva Riassorbimento osseo con eventuale formazione di tasche orizzontali ( Vacillamento denti Gengivorragia Riassorbimento osseo Raccolte purulente Mastcamento laterale Clic di apertura dellarticolazione temporo-mandibolare Algie diffuse

LINGUA A CARTA GEOGRAFICA LINGUA SCROTALE LINGUA NIGRA VILLOSA LINGUA ROMBICA MEDIANA

AFTE ( SINDROME DI BEHCET (UVEITE, AFTE, GENITALI) HERPES HERPES ZOSTER LEUCOPLACHIE LICHEN RUBEN PRIMARIA=PAPULA) LINGUA BIFIDA

PLANUS

(STOMATODERMATITI-LESIONE

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