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SCUOLA CITTÀ PESTALOZZI

Scuola sperimentale statale - Centro Risorse per la formazione docenti


Via delle Casine, n.1 50122 FIRENZE tel. 055-2340825 fax 055-2261070
e-mail: pestal@tin.it URL: http://www.bdp.it/pestalozzi

nome di chi redige la scheda BARTOLINI ANGELA

Giocando al mercato: l’euro in classe.

CONDUTTORI DELL'ESPERIENZA
Bartolini Angela ins. elem. Area scientifica

ANNO/I SCOLASTICO 2001.2002………….…. durata in ore.:.22 dell’insegnante con metà


classe alla volta; 4 ore a classe intera.

CLASSI COINVOLTE…3° elem

MODALITA' DI LAVORO
…Da sola per un’ora con metà classe (10 alunni); l’altra metà classe l’ora successiva; 2 – 3 incontri
da sola a classe intera. Il lavoro può essere svolto anche a classe intera (p.e. usando un portafoglio
ogni quattro alunni)

SPAZI e TEMPI
Aula Lunedì pomeriggio dalle 14,30 alle 16,30.

IDEA E TEMA CENTRALE


Dai centesimi di € all’euro e viceversa : costruire la linea dei numeri degli euro, giocando al
mercato (operare equivalenze, comprare, vendere, fare resti)

I tre aspetti più interessanti dell'esperienza


…-Utilizzare le esperienze pregresse e quelle attuate in classe per rinforzare il concetto di intero e
di decimali .—Operare con materiale reale, vicino al vissuto del bambino.- Attribuire un significato
ad un segno, la virgola nei numeri, con il quale i bambini si confrontano ogni giorno. ………….

MATERIALI PRODOTTI
…Problemi ed esercizi sul quaderno; il cartellone con la linea dei numeri dell’euro

PAROLE calde (da tre a max. dieci parole che possono essere identificatori dell'esperienza)
Gioco, azione, astrazione, segno, ragionamento, oggetti, vendere, calcolare, intero, parti.

Condizioni di trasferibilità dell'esperienza


Buone; sono necessari degli aggiustamenti se non è possibile lavorare in compresenza.

1
B
Descrizione del lavoro: accenni alla fase di preparazione, allo svolgimento, alla
conclusione.

Preparazione
A dicembre 2001 abbiamo osservato le monete che avrebbero avuto corso legale dal gennaio
2002: gli eurocent e le monete da 1 e 2 €. Con esse abbiamo fatto il frottage e abbiamo scritto il
loro valore in lire.
A gennaio ogni alunno ha ricevuto una scheda in cui erano state fotocopiate il numero e il tipo di
monete da portare a scuola in un borsellino.
Le prime volte abbiamo usato le monete per divertirci a formare 100 eurocent in tanti modi diversi;
abbiamo poi disegnato sul quaderno le varie possibilità accompagnate dalle relative espressioni
matematiche.
Infine, divisa la classe in due gruppi, ci siamo recati in due diversi negozi dove abbiamo acquistato
alcuni oggetti con i soldi della cassa scolastica. I ragazzi potevano sceglierli, ma dovevano
rispettare questa consegna. ”la maggior parte di essi deve costare meno di un euro”. Tornati in
classe abbiamo prezzato ogni oggetto acquistato. Era pronto, così, il materiale per la bancarella del
nostro mercato.
Svolgimento
Metà classe alla volta ha giocato al mercato. A turno un alunno faceva il cliente, un altro il
negoziante; ciascuno usava il portafoglio portato da casa per pagare la merce acquistata o per fare il
resto. Naturalmente al termine del lavoro sia gli oggetti che i soldi tornavano al loro proprietario.
Ogni gruppo, in genere, drammatizzava più situazioni; una di esse, però, veniva trascritta
collettivamente sul quaderno, sottoforma di problema.
Ogni volta la consegna era diversa.
- Compra un oggetto e paga usando il minor numero di monete possibili.
- Compra più oggetti, ma non superare i 100 eurocent.
- Compra più oggetti, si può spendere più di 100 eurocent.-
- Compra 3 oggetti dello stesso prezzo, scrivi da solo il problema, l’operazione, la risposta.
Disegna le monete usate per pagare.
- Compra un oggetto e questa volta paga in modo da ricevere il resto.
- Come sopra; poi costruisci da solo il testo del problema e risolvilo.
- Compra più oggetti e paga in modo da ricevere il resto; scrittura collettiva del problema con
due domande e risoluzione.
- Compra 4 oggetti uguali e paga in modo da ricevere il resto. Scrittura e risoluzione da soli o in
coppia del problema.

Conclusione
Al termine di queste attività si è svolta in classe la discussione matematica qui di seguito riportata.
DISCUSSIONE MATEMATICA

MAESTRA- Vi ricordate quando siamo andati nei negozi a comprare gli oggetti
per il mercatino? Ho qui con me gli scontrini.
Navid leggi sullo scontrino quanto abbiamo speso all’edicola.
NAVID- Undici euro e dieci centesimi.
MAESTRA- Leggi proprio come è scritto perché devo scriverlo alla lavagna.
NAVID- 11,10 €
MAESTRA- Francesca leggi quanto abbiamo speso al mini-market.
FRANCESCA- 5,85 €.
VIRGINIA- Cosa significano quei numeri con la virgola?
MAESTRA- Questo è il PROBLEMA di cui parleremo oggi. Cosa
significano per voi 11,10 € e 5,85 € ?
2
CLAUDIO- Io penso che significhi 10 € e 11 centesimi, ma non è
possibile aver speso 85 €. Allora forse significa 11 € e10 cent e 5 € e 85
cent.
MARCO- Sono d’accordo con Claudio.
GIULIANO- Il segno € però è vicino al 10, perciò dovrebbero essere 10
€ e 11 cent, ma non possiamo aver speso 85 €. Allora sarà il contrario.
ISAIAS- Per me il simbolo € si riferisce al numero prima della virgola;
quindi quei numeri significano 11 € e10 cent e 5 € e 85cent.
GIULIANO- Gli € sono più importanti dei cent.
GIULIA- Io mi ricordo che quando siamo andati nei negozi non
potevamo comprare oggetti che costavano più di un € e tutti le cose che
abbiamo comprato avevano il prezzo che cominciava con zero virgola…
MAESTRA- Allora anche tu pensi che il simbolo € si riferisca al numero
prima della virgola !
STELLA- La virgola serve per dividere gli euro dai cent. I cent sono
centesimi di €.
RUBEN- Non si poteva scrivere 5 €,85 perciò si scrive 5,85 € ma il
significato è lo stesso.
AGNESE- La virgola accorcia il modo di parlare.
MAESTRA- Vuoi dire che invece di scrivere 5 € e 85 cent basta scrivere
5,85€.
NAVID- La virgola serve per farci capire meglio.
CAMILLA- Allora ha ragione Isaias, il segno € si riferisce al numero
prima della virgola!
VIRGINIA- Per me potevamo anche aver speso 85 €, io non capivo a
cosa si riferisse il segno €, ma ora comincio a capire.
ISAIAS- La virgola si può leggere e. Per esempio: 11,85 € si legge
11euro e 85 cent. Si potrebbe anche non mettere il segno €, perché ormai
siamo nell’era dell’ euro.
RUBEN- Un euro vale 100 cent, quindi si mette prima della virgola la
cifra maggiore, poi quella che vale un po’ meno e così via, si va dal
maggiore al minore.
MAESTRA- Avete mai visto numeri con la virgola in altre situazioni o li
avete visti solo nei prezzi?
SOFIA- Quando misuriamo a volte si mette la virgola.
LUCA- Quando si misurano le lunghezze.
VIRGINIA- Quando sbircio il quaderno della mia sorella vedo dei
numeri con la virgola.
MARCO- Alla televisione, durante la pubblicità “6,30 per
100..mettetevelo nella zucca.”
SOFIA- La virgola, però, non si pronuncia, si legge e.
ROCCO- L’ho vista in altri tipi di soldi, nei dollari per esempio.
MARINA- Ad italiano quando si scrive una lista si mette la virgola.
ISAIAS- Quando si pesa c’è la virgola.
In seguito abbiamo costruito la linea dei numeri degli Euro.
Ogni alunno ha ricevuto 5 quadretti di carta centimetrata; in ogni quadretto doveva disegnare una
monetina da 1 cent. Essendo 20 gli alunni , abbiamo avuto a disposizione 100 cent che abbiamo
incollato l’uno accanto all’altro a formare una linea che aveva il suo inizio col numero zero e la sua
fine col n. 1. Abbiamo posizionato poi le frazioni di €: i 50 cent che corrispondono a ½ di € o a
50/100 di €; i 10/100 o 1/10 di € ; 1/100 di € e li abbiamo scritti sia in frazione che col numero
decimale.
Questo cartellone è ancora appeso nella nostra aula ed è un punto di riferimento per i ragazzi.

3
Indicazioni pedagogiche e didattiche sul lavoro svolto. (Perché si è fatta questa particolare
attività, quali competenze si intendeva sviluppare, quale metodologia si è seguito….).
L’obiettivo forse più importante era quello di rinforzare il concetto di intero e decimale e di
attribuire, partendo dall’esperienza, un significato al segno della virgola. Si sono, però sviluppate
altre competenze.
- operare con le monete;
- dare e ricevere resti;
- costruire il testo di un problema partendo da una situazione concreta;
- riflettere sulle strategie risolutive.

Difficoltà Eventuali soluzioni


Solo di ordine pratico: monete che cadevano, che Prima di iniziare a lavorare si disponevano sul
si perdevano. banco le monete, facendo pile con quelle dello
stesso valore.
Al termine dell’attività si controllava, con l’aiuto
della scheda iniziale che ci fossero tutte le
monete.

Osservazioni sui risultati


Mi è sembrato importante questo lavoro perché i ragazzi hanno acquisito competenze “facendo”:
Le situazioni pratiche, poi, hanno reso possibili apprendimenti non programmati, per esempio l’uso
delle espressioni nella risoluzione dei problemi.

Possibili sviluppi (ipotesi per la prosecuzione del lavoro)


In quarta si potrebbe lavorare oltre che con le monete anche con le banconote (fotocopie di esse),
usando come unità di misura non più i cent, ma l’€.
I problemi, in tal modo, presupporranno il calcolo con la virgola.
Il mercato può introdurre facilmente la “compravendita.

Ore di compresenza
Ho usato 4 ore a classe intera e 22 di compresenza, lavorando con 10 alunni alla volta.
Si può giocare al mercato anche a classe intera, magari prevedendo l’uso di un solo portafoglio per
un gruppo di 4 alunni.

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