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Pensando alle attività che svolgi nelle discipline o nei progetti, scegline una che ti
sembra particolarmente significativa dal punto di vista delle competenze trasversali,
anche in relazione alle competenze disciplinari previste
▪ Titolo “Descrizione di figure per disegnare” – attività che può essere ripetuta in tempi diversi
II o III media
▪ Presentazione/descrizione
All’inizio della lezione, gli allievi ricevono un foglio con alcune spiegazioni sul contenuto e sulle
regole per lo svolgimento dell’attività. Ai ragazzi è richiesto di lavorare in coppie, uno di essi
avendo il compito di fornire all’altro una sequenza di istruzioni per il disegno di una figura
geometrica fornita dall’insegnante. I ragazzi sono divisi da uno “schermo” che impedisce di vedere
i rispettivi fogli di lavoro. Sono consentite solo istruzioni unitarie, che corrispondono ad una singola
attività grafica del compagno, non si possono usare nomi di figure e nemmeno categorie (es.
quadrilatero). Le istruzioni vengono scritte da tutti e due. Alla fine si confronta il disegno con
quello assegnato e si discute sulle difficoltà di linguaggio e di esecuzione. I ruoli vengono
scambiati. Poi avviene il confronto tra le diverse coppie, si può ragionare sulle diverse istruzioni
date e sulla loro quantità. In una seconda fase dalla descrizione della figura si passa alla definizione.
▪ Prova a dire come concretamente vengono attivate queste competenze e come i ragazzi se ne
appropriano e quali difficoltà incontrano ad apprenderle
Col confronto dei prodotti (lista delle istruzioni, disegni, descrizioni) ci si accorge di come sia
difficile esprimere in maniera chiara e concisa anche concetti e proprietà matematiche semplici.
La difficoltà di fare principalmente uso solo del linguaggio naturale e non del linguaggio
matematico rende evidente quanto il linguaggio formale aiuti.
Chi dà le istruzioni capisce quanto sia difficile trovare le parole giuste anche quando sa
perfettamente che cosa vuole che il suo compagno disegni.
Può accadere che dopo alcune istruzioni, venga completato con successo il disegno, quasi
ignorando le rimanenti istruzioni. (è importante riflettere su cosa sia l’ascolto)
Per la maggior parte degli alunni descrivere o definire una figura geometrica sono nozioni
equivalenti.
Il Contesto
Cosa fa l’insegnante:
Sceglie le figure da usare nelle due fasi del gioco, devono essere adatte alle relazioni conosciute
( es. perpendicolare, parallelo, …), devono essere di difficoltà comparabile.
Predispone il materiale (fotocopie con figure, scheda che faciliti il compito di registrare istruzioni e
commenti), è necessario che i ragazzi abbiano un oggetto che può fare da schermo tra i componenti
della coppia. Legge a voce alta le istruzioni, simula un’azione del gioco al fine di rendere chiare le
istruzioni da seguire, esplicita che i ruoli verranno invertiti. Forma le coppie. Osserva le dinamiche
fra i componenti delle coppie. Guida la discussione nella fase finale per far emergere le cose più
significative mettendo in evidenza sia istruzioni chiare e “vincenti” sia istruzioni che hanno portato
a fraintendimenti.