Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
indice
La Cooperazione allo Sviluppo per uscire dalla Crisi ........................... Perch una ONG sindacale ...................................................................... ISCOS e la sua mission ............................................................................. Presentazione attivit 2010 - 2012 ......................................................... ISCOS in Italia e nel Mondo ................................................................... I nostri valori ............................................................................................ Settori di Intervento ............................................................................... Associazionismo Sindacale ....................................................... Sviluppo Socio -Economico ....................................................... Sicurezza Alimentare .................................................................. Riabilitazione Post -Emergenza ................................................. Migranti ....................................................................................... Gruppi Vulnerabili ...................................................................... Organizzazioni della Societ Civile .......................................... Educazione allo Sviluppo .......................................................... Comunicazione e Fund Raising ............................................................ Bilancio .................................................................................................... Sostienici .................................................................................................
ISCOS ha attuato 31 progetti nel 2010, 33 nel 2011 e 25 nel 2012, per un totale di 52 progetti univoci, considerando le azioni concluse, avviate e quelle che si estendono a pi annualit. Nonostante il valore totale delle attivit dellistituto sia sceso nel corso degli anni, stato mantenuto un livello di intervento cospicuo grazie a scelte strategiche che hanno privilegiato azioni dallelevato impatto. La crisi sta per colpendo anche la solidariet, nonostante la ricerca di percorsi diversi di finanziamento e la promozione di modalit di lavoro consortili. Si tratta di una crisi, non solo economica, le cui ragioni pi profonde vanno ricercate nel deficit di coerenza esistente tra i buoni propositi, gli impegni politici-finanziari enunciati e i fatti nella loro reale e concreta applicazione. In Europa, i livelli di aiuto nel 2011 (dati preliminari 2011, OCSE) sono stati pari allo 0,45% del PIL, ben lontani dallo 0,56% stabilito, per un totale di 105 milioni di euro, 26 in meno di quanto previsto. In Italia, con solo lo 0,15% del PIL nel 2010 e lo 0,19% nel 2011 (aumento per gran parte dovuto ad interventi di cancellazione del debito e agli aiuti umanitari forniti ai richiedenti asilo del Nord Africa) dedicato alla cooperazione, contribuiamo in modo significativo a rallentare tutta lEuropa nel sostegno al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio. Dati sconcertanti se paragonati al trilione di dollari, di denaro pubblico messo a disposizione per salvare il sistema finanziario nel 2009, somma
che equivale a quanto utilizzato come aiuto allo sviluppo dal 1960 ad oggi. Tutti vediamo i limiti, le disparit e le distorsioni dellattuale modello di sviluppo che crea ingiustizie, fame, miseria e tensioni sociali che minano la pace, la democrazia, la libert e la sicurezza. Nonostante questa situazione, e anzi soprattutto per questo, il ruolo del sindacato del XXI secolo non pu prescindere dalloperare in un contesto di solidariet, reciprocit, interdipendenza, e dal proporre una visione sempre pi cosmopolita, capace di dare una risposta al bisogno di libert, di democrazia, di giustizia sociale e di pace che attraversa il mondo. La nomina da parte del Governo Monti di Andrea Riccardi come Ministro per la Cooperazione e lIntegrazione stato un segnale estremamente positivo. Dopo lattivazione, nel 2012, del Forum e il rilancio del Tavolo Interistituzionale, servono atti concreti capaci di significare un cambiamento culturale ed economico della nostra politica di cooperazione. Nel 2011, il 68% (Analisi Finanziaria 2011, CINI) degli italiani avrebbe voluto aumentare gli aiuti alla cooperazione tagliando sulle spese militari che invece continuano ad ammontare a 28 miliardi di euro circa allanno. La cooperazione va considerata unattivit su cui investire e non un semplice costo su cui risparmiare. Essa rappresenta una grande opportunit per favorire luscita dalla crisi e per far ripartire la crescita globale.
Renzo Bellini, Presidente ISCOS
PeRCh uNa
OnG sindacale
La difesa dei diritti dei lavoratori in Italia passa anche attraverso la difesa dei diritti dei lavoratori nel mondo. La crisi economica globale ha mostrato chiaramente come i confini nazionali non siano un baluardo efficace per difendere alcunch. Occorre una risposta globale, occorre unazione sindacale globale.
Nei paesi occidentali, il sindacato si trova oggi ad affrontare la crisi economica a cui, troppo spesso, viene proposta come soluzione la revoca di diritti faticosamente conquistati Diritti la cui mancanza, nei paesi poveri e in via di sviluppo, alla base della sofferenza delle popolazioni locali. Diritto allo sciopero, sicurezza sul lavoro e protezione sociale sono temi emergenti nel Sud del Mondo. In Brasile, il sostegno portato dalla CISL al movimento sindacale locale, di cui lex presidente della Repubblica Lula da Silva stato ed figura emblematica, ha concorso a rendere il paese una delle potenze economiche del pianeta. La CISL ha promosso lISCOS proprio come strumento per sostenere la nascita e la crescita di forti e rappresentativi movimenti sindacali. Lavoro dignitoso, dialogo sociale, formazione professionale e sindacale non sono semplici slogan ma concetti
Enrico Giusti, storico direttore dell'ISCOS Emilia Romagna, nel 2002 alla cerimonia di insediamento come Presidente del Brasile di Luis Incio "Lula" da Silva.
chiave per lo sviluppo e per la lotta alla povert, nellambito di una crescente consapevolezza relativa al rispetto dei diritti umani. In questo contesto trovano spazio molte delle problematiche affrontate dai nostri progetti di sviluppo: la formazione professionale per laccesso a migliori posizioni di lavoro; laumento del reddito per un miglioramento delle condizioni di vita; la promozione della salute e della sicurezza sui posti di lavoro per la difesa dellintegrit fisica e mentale delle persone; la lotta alla discriminazione per una parit di opportunit senza distinzioni. Infine, la formazione sindacale per la conquista e la difesa di questi diritti. In questi tre anni, ISCOS ha attuato 52 progetti, 12 specificamente per il sostegno ai sindacati, tutti basati sulla convinzione che attraverso il lavoro possibile ottenere emancipazione, uscire dalla povert, promuovere solidariet, giustizia sociale, dignit delluomo, pace.
ISCOS e La Sua
MissiOn
La difesa delle libert sindacali e dei diritti umani, la lotta alla povert e alle discriminazioni, il sostegno alle comunit colpite da catastrofi naturali e guerre sono le priorit che caratterizzano lazione dellISCOS.
ISCOS, Istituto Sindacale per la Cooperazione allo Sviluppo, unassociazione senza scopo di lucro, una ONG, organizzazione non governativa, di respiro europeo. Nasce nel 1983 dallesperienza sindacale della CISL per promuovere azioni e programmi di cooperazione internazionale in coerenza con i propri principi fondativi: solidariet, giustizia sociale, dignit delluomo, pace. La povert, lesclusione sociale, lassenza di diritti umani e sindacali sono frutto di un portato storico nel quale gli interessi individuali e privati hanno prevalso sui criteri etici e democratici di ridistribuzione delle ricchezze del pianeta. Questa situazione ha determinato alcuni fenomeni di portata transnazionale che rischiano di costringere i paesi arretrati a una condizione di sottosviluppo permanente, minando cos le condizioni di pace e stabilit globali che possono essere sostenute solamente dal rispetto universale dei diritti e dalla garanzia del lavoro dignitoso. ISCOS aspira a sviluppare e rafforzare la solidariet e i legami fra i popoli, favorire il progresso economico, sociale, tecnico e
culturale, per contribuire alla realizzazione di un mondo in cui lo sviluppo sostenibile, il rispetto dei diritti umani e associativi, le libert fondamentali e la giustizia sociale per lo sviluppo plenario dei popoli rappresentino i veri principi della globalizzazione. Le iniziative dellISCOS privilegiano la crescita di singoli e dei gruppi attraverso percorsi di emancipazione, di partecipazione, di responsabilit personale e collettiva. In quanto ONG di emanazione sindacale, sostiene la crescita delle organizzazioni della societ civile e di forti e rappresentativi movimenti sindacali, strumenti di una democrazia effettiva e funzionante. Parallelamente elabora programmi socio-economici per laccesso al lavoro dignitoso e per il miglioramento delle condizioni economiche e sociali delle popolazioni coinvolte nei progetti. Promuovere la crescita della societ civile e dei sindacati come strumenti di democrazia e perseguire obiettivi di sviluppo economico, politico e umano condivisi sono le proposte ISCOS e CISL per un mondo pi giusto e in pace.
PReSeNTazIONe
2010, 2011 e 2012 sono stati tre anni di intense attivit per lISCOS. Il 2010 ha avuto inizio e si concluso, purtroppo, con due tragedie: il terremoto ad Haiti e le alluvioni in Pakistan. In entrambi i paesi ci siamo prontamente attivati per coordinare le azioni di prima assistenza con i sindacati locali e, in seguito, di comune accordo con il movimento sindacale internazionale, abbiamo progettato e attuato varie azioni di ricostruzione, alcune delle quali ancora in corso. In Africa, le azioni di sviluppo dellISCOS si sono concentrate sul garantire la sicurezza alimentare in Burundi e Mali, paesi fra i pi poveri del mondo, e nel favorire lo sviluppo del movimento sindacale e del dialogo sociale in Mozambico e Senegal. In America Latina e Caraibica, si concluso il progetto triennale per lo sviluppo socioeconomico della provincia rurale argentina di Misiones ed tuttora in corso unimportante azione a sostegno delle popolazioni rivierasche e di etnia Ticuna nellAmazzonia brasiliana. E stato inoltre avviato, in El Salvador, il progetto triennale per lo sviluppo dellassociazionismo dei pescatori del Cerron Grande. Altre azioni nellarea sono state attuate in
aTTiViT 2010-2012
particolar modo per lo sviluppo locale e per la difesa dei diritti dei gruppi vulnerabili. In Asia, ISCOS ha sviluppato numerose attivit, fra cui quelle di formazione sindacale e a sostegno dei gruppi vulnerabili in Pakistan e in India. Particolarmente significative sono state le attivit a sostegno dei sindacalisti birmani della Federation of Trade Unions of Burma (FTUB), mentre in Cina prosegue il sostegno alle organizzazioni della societ civile che lottano per affermare diritti fondamentali ancora negati. In Est Europa, si conclusa liniziativa pilota con la creazione di alcuni info-point in Moldavia e Ucraina per sperimentare un modello legale di migrazione che consenta di tutelare i diritti fondamentali dei lavoratori migranti. Sono stati inoltre avviati tre programmi per il miglioramento delle condizioni e la tutela dei diritti dei lavoratori in Turchia e Est Europa. In Italia, le iniziative di sensibilizzazione hanno informato lopinione pubblica sul nesso tra lavoro dignitoso, migrazione, sviluppo e sugli Obiettivi del Millennio legati alla salute, anche tramite la campagna internazionale Health Heroes.
nOTa MeTOdOlOGica
Sui beneficiari I dati riportati riguardano strettamente i beneficiari diretti previsti dai progetti per la loro intera durata. Si intendono come beneficiari diretti le persone che si giovano direttamente di beni e/o conoscenze apportati dalle azioni. Generalmente il beneficio esteso indirettamente a molte altre persone. Sui fondi impiegati sui progetti Gli importi relativi ai fondi impiegati si riferiscono a quanto speso effettivamente nel 2010, nel 2011 e nel 2012 per realizzare le attivit previste dai progetti. Il dato parziale, in quanto per il 2012 i dati non erano ancora disponibili al momento di andare in stampa. Per i dati completi si rimanda al Bilancio sociale 2012, di prossima pubblicazione. Sulle differenze col bilancio sociale Il numero di progetti differisce da quanto riportato nei bilanci sociali degli anni presi in esame in quanto in essi sono riportati anche i progetti le cui procedure amministrative non sono ancora concluse. 9
Africa America Latina e Caraibica Asia Est Europa e Area del Mediterraneo Italia
10
In Italia, ISCOS presente sul territorio con 11 sedi regionali che attuano, a livello locale, la mission dellistituto realizzando progetti di cooperazione allo sviluppo, spesso in partnership con la sede centrale, e percorsi di sensibilizzazione alla mondializzazione per giovani e lavoratori. La sede ISCOS presso lUnione Europea mantiene i rapporti con gli uffici della Commissione Europea EUROPAID, RELEX e con le altre istituzioni comunitarie. Allestero ISCOS presente con proprie sedi e personale espatriato e locale in Mozambico, Mali, Burundi (fino al 2010), Argentina, Brasile, Repubblica Dominicana, Haiti (dal 2011), Pakistan, Cina, India (dal 2011).
Toscana
Sicilia
Dopo aver chiuso, nel 2010, le attivit in Burundi e Uruguay sono iniziate, nel 2011, le attivit in Senegal, in El Salvador e nellarea andina sudamericana (Bolivia, Colombia, Ecuador), in Birmania e in India, in Turchia, Macedonia, Bulgaria, Romania, Serbia, Montenegro e Kosovo.
1 SeRBIa 1 2 MOLdavIa 1 ROMaNIa 1 1 BuLGaRIa 2 TuRChIa 1 13 PaKISTaN CINa 2 BIRMaNIa 1
MONTeNeGRO KOSOvO
MaCedONIa
haITI RePuBBLICa dOMINICaNa 2 1 eL SaLvadOR 2 COLOMBIa 1 eCuadOR 1 PeR 4 BRaSILe 1 BOLIvIa 1 SeNeGaL 1
MaLI 3
INdIa 2 BuRuNdI 1
ThaILaNdIa 1
MOzaMBICO 2
uRuGuaY 1 aRGeNTINa 5
11
I NOSTRI
ValOri
sOlidarieT e sOsTeGnO parTecipe
La condivisione delle risorse e delle conoscenze dei lavoratori italiani con quelli dei paesi del Sud del mondo rappresenta la base di impegno comune che si pone lobiettivo di globalizzare la giustizia sociale e lo sviluppo sostenibile.
rispeTTO e reciprOciT
Lavorare nei paesi in via di sviluppo significa favorire un confronto ed uno scambio utili per una reciproca maturazione attraverso il rispetto della cultura e dei fondamenti etnici delle popolazioni locali, con una disposizione orientata allascolto e al dialogo.
cOinVOlGiMenTO e auTOdeTerMinaZiOne
Una cooperazione senza maestri, per favorire l'emancipazione e garantire il diritto all'autodeterminazione dei popoli attraverso il coinvolgimento della popolazione e dei sindacati locali nel pianificare e realizzare i progetti.
serieT e cOnTinuiT
Costruire un patrimonio di realizzazioni che durino nel tempo e trasferire le conoscenze per favorire lautogestione da parte delle popolazioni locali con lobiettivo di rendere inutile la nostra presenza nel minor tempo possibile.
laVOrO diGniTOsO
Lavoro Dignitoso vuol dire: opportunit di accesso ad un lavoro che garantisca un reddito equo; sicurezza sul lavoro e protezioni sociali; migliori prospettive di sviluppo personale e di integrazione sociale; libert di organizzarsi e partecipare; parit di opportunit e di trattamento per tutti, donne e uomini.
dialOGO sOciale
12
Concertare le politiche economiche fra lavoratori, imprenditori e governi per uno sviluppo economico e sociale equo. Contrastare i fenomeni di subordinazione economica e culturale, favorendo lo sviluppo produttivo, a vantaggio di tutti.
SeTTORI
di inTerVenTO
ISCOS fra il 2010 e il 2012, ha realizzato 52 progetti in 29 paesi: 39 progetti di sviluppo, 8 progetti di riabilitazione post-emergenza, 5 progetti di educazione allo sviluppo. ISCOS ha operato in 8 settori dintervento, concentrando la propria azione in modo particolare sullo Sviluppo Socio-Economico, la Sicurezza Alimentare e lAssociazionismo Sindacale.
assOciaZiOnisMO
sindacale
sViluppO
sOciO-ecOnOMicO aliMenTare
sicureZZa
riaBiliTaZiOne
sOcieT ciVile
educaZiOne allO
sViluppO
13
PAESE
Progetti
El Salvador
Pakistan
Turchia
TOTALE
12 7.034
3 4.532
2 1.118
1 50
9.655
1 27
45.600
1 20
1 120
1 1.000
1 120
1 50
Fondi impiegati
187.821 388.084
assOciaZiOnisMO
sindacale
una rete di azione fondamentale per lo sviluppo umano e la promozione dei diritti
Il rafforzamento del sindacato e la formazione di quadri dirigenti e di operatori professionisti sono elementi fondamentali per lo sviluppo di un sistema adeguato di contrattazione collettiva e per poter agire come forza determinante nella societ civile, promotrice del dialogo sociale. Si tratta di un settore di attivit particolarmente importante per lISCOS, data la sua natura sindacale.
Fra il 2010 e il 2012 lISCOS ha proseguito la sua attivit per il rafforzamento e la creazione di sindacati attuando 12 progetti in 14 Paesi, raggiungendo 7.034 beneficiari e impiegando 969.354 euro. In Pakistan, sono stati realizzati tre progetti finalizzati al rafforzamento del movimento sindacale attraverso il sostegno alla Pakistan Workers Federation (PWF) e alle federazioni ad essa affiliate. I percorsi di formazione hanno interessato 3.300 attivisti sindacali, 422 leader sindacali e 810 giovani lavoratori e lavoratrici del distretto industriale di Sialkot. In India nel 2012 stata realizzata unazione a sostegno dei lavoratori dei cantieri navali, per far conoscere le terribili condizioni di lavoro a cui sono sottoposti. In Mozambico, si conclusa lazione per il consolidamento della Commissione Consultiva del Lavoro. Alla formazione tripartita hanno partecipato, nellarco della vita del progetto, 2.545 persone, di cui 1.018 nel periodo 2010-2011. Sempre in Mozambico, stata realizzata lazione, finanziata da ISCOS Emilia Romagna e ISCOS Lombardia, per rafforzare il sindacato e promuovere i diritti dei lavoratori a Tete attraverso la formazione di 100 dirigenti sindacali. In Senegal, 50 sindacalisti della Confederazione Nazionale Lavoratori del Senegal (CNTS) hanno rafforzato le competenze sulla contrattazione collettiva. In Birmania, 27 sindacalisti della FTUB hanno ricevuto, grazie al contributo di oltre 30 strutture 14 CISL, un sostegno economico alla propria attivit di promozione e difesa dei diritti dei lavoratori. In Est Europa, sono iniziate 2 azioni in 7 paesi, entrambe finanziate alla fine del 2011 dalla Commissione Europea, che beneficeranno direttamente 170 delegati, puntando al rafforzamento del dialogo sociale e delle reti di donne sindacaliste. Anche in Turchia, a fine 2011, stata avviata unazione, finanziata dalla Commissione Europea, per la formazione sindacale e sulla contrattazione a livello aziendale. In America Latina e Caraibica, stato favorito il dialogo tra le differenti realt sindacali presenti, in collaborazione con la Confederacion Sindical de las Americas (CSA). ISCOS intervenuto, infine, a sostegno del movimento sindacale unitario in El Salvador, grazie a fondi derivanti da un contributo dellFNPCISL e della CISL della Lombardia; ad Haiti sta favorendo lo sviluppo dei sindacati locali attraverso la promozione del dialogo sociale.
2010/11
2010/11
>2012
leMerGenZa diriTTi
Il Pakistan un paese con una storia travagliata e, soprattutto negli ultimi anni, ha affrontato numerose emergenze politiche e naturali. ISCOS presente nel paese dal 2002, quando intervenne allindomani della War on Terror assistendo i rifugiati afgani nelle aree a nord ovest del paese. Dal 2005 sono stati svolti, in collaborazione con la Pakistan Workers Federation (PWF), interventi in aiuto della popolazione del Kashmir, paese colpito da un terremoto devastante. Con la PWF, ISCOS intervenuto, in seguito, per far fronte allemergenza causata dalle alluvioni del 2010. Dal 2004, ISCOS e PWF stanno portando avanti congiuntamente un percorso di rafforzamento del sindacato per far fronte ad un'altra grande emergenza: la mancanza di diritti per i lavoratori. Insieme abbiamo intrapreso un percorso per il rafforzamento delle organizzazioni sindacali in Pakistan, per consentire loro di difendere i diritti dei lavoratori e di promuovere la partecipazione come elemento decisivo al processo democratico. Nel 2010, lazione finanziata dalla British HighI ICommission (BHC) ha permesso la formazione 16 di 3.300 attivisti sindacali per facilitare lattuazione delle strategie della PWF di partnership con i sindacati internazionali, per sviluppare modelli pilota per il coinvolgimento dei sindacati nella societ civile e per migliorare le loro capacit organizzative e di raccolta fondi. La BHC ha finanziato anche unazione successiva, da agosto 2010 ad aprile 2011, con un programma di formazione, della durata di 8 mesi, per 422 fra dirigenti sindacali e lavoratori della PWF e delle federazioni ad essa affilate. Il programma si concentrato sulla capacit nelle relazioni industriali e paralegali, sulla leadership, sullo sviluppo istituzionale e organizzativo, sulle competenze e sui benefici connessi ai processi di arbitrato, sulle politiche di advocacy, sulle relazioni con i media e sulla contrattazione collettiva. Infine, nel 2011 e nel 2012, stato attuato il progetto di co-sviluppo, finanziato dal Comunei idii iMilano e promosso dallISCOS Lombardia, Migranti Pakistani ponte tra sviluppo locale ed integrazione che ha formato giovani lavoratori e lavoratrici del distretto industriale di Sialkot sulle tematiche legate alla migrazione ed alle condizioni di lavoro dei migranti.
per affrOnTare
in paKisTan
>2012
2011
PAESE
Progetti
TOTALE
8 35.730 1.842.664
1 n/d** 10.000
Fondi impiegati
0*
* Il progetto in partnership con lIsIAO che finanzia direttamente lazione. ** Si tratta di uno studio preparatorio per unazione successiva.
sViluppO sOciO-ecOnOMicO
18
2010/11
>2012
dellaMaZZOnia Brasiliana
Il Brasile, grazie al considerevole sviluppo fatto registrare negli ultimi anni, entrato a far parte stabilmente del gruppo dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), l'insieme dei cinque grandi paesi emergenti a maggior crescita economica a livello mondiale. Nonostante la crescita economica, il Brasile per ancora teatro di una redistribuzione iniqua delle ricchezze. La sperequazione colpisce in particolar modo le minoranze. Il progetto Sviluppo sostenibile nella frontiera dellAmazzonia brasiliana, attuato da ISCOS nel Municipio di Benjamin Constant (Regione dellAlto Solimoes), intende incrementare i redditi e i livelli occupazionali, coerentemente coi principi del lavoro dignitoso e delleconomia solidale, nelle comunit locali, principalmente di etnia Ticuna, e ridurre le malattie provocate dallassenza di acqua potabile. Lazione, cofinanziata dal Ministero degli AffariI IEsteri Italiano, concertata e attuata con le comunit locali, in collaborazione con la locale Diocese Do Alto Solimoes, con i Frati Minori Cappuccini dellUmbria, presenti nellarea da cento anni con la loro Missione, e con la Fondazione SIPEC, partner italiano. Il progetto agisce a pi livelli su una realt che per molti anni ha visto lalternanza e la
contemporaneit di politiche e comportamenti contrastanti fra di loro: da una parte labbandono e la marginalit e dallaltra il paternalismo e lassistenzialismo. In ambito igienico-sanitario le condizioni sono in via di miglioramento grazie allinstallazione, e alla successiva gestione, di impianti di potabilizzazione dellacqua alimentati con energia solare. In ambito produttivo, lattenzione viene focalizzata sulle unit di produzione comunitarie e sui processi di diversificazione orientati alla sovranit alimentare e allincremento del reddito. Infine, per aumentare il protagonismo delle donne e degli uomini coinvolti, viene promosso lallargamento dei diritti di cittadinanza affinch le comunit e le loro organizzazioni possano incidere sulle politiche pubbliche. Grazie allinsieme di queste azioni, sta nascendo un polo produttivo che utilizza, nel rispetto dell'ambiente e delle leggi internazionali a tutela della foresta amazzonica, le risorse naturali, permettendo cos il miglioramento delle condizioni economiche, sociali ed igienicosanitarie di circa 4.500 persone appartenenti a 19 comunit. Guarda il video sul progetto: http://bit.ly/MOJvip. 19
2010
iMprese recuperaTe ed
2010/11
Il progetto ha promosso un modello integrato e sostenibile di produzione e vendita di prodotti agrozootecnici e di servizi in 570 piccole imprese agricole familiari che hanno potuto ampliare la gamma dei propri prodotti con lartigianato e le specialit della cucina tipica locale. Grande importanza ha avuto la costituzione di una Rete Agrituristica (www.agroturismomisiones. com.ar) che promuove sul mercato nazionale e internazionale oltre 114 aziende. La partecipazione di molte donne alle attivit ha avuto una grande importanza sociale oltre che economica consentendo loro luscita dallisolamento e dalla solitudine propri della condizione femminile in ambito rurale, dove il fondamentale ruolo familiare e sociale delle donne stenta ad essere pienamente riconosciuto. Ho imparato a risolvere molti dei problemi da sola. Difendo di pi il mio ruolo di donna, la mia indipendenza, anche se vedo che mi manca ancora molto. Per vedo che sono sulla strada giusta, ha detto Marta, una delle partecipanti. I risultati raggiunti dal progetto e le storie delle donne che vi hanno partecipato sono raccontati nel dettaglio nel libro Agriturismo Misiones, disponibile online allindirizzo: http://scr.bi/ M8UFhN. 21
Valle dellO
TurisMO nella
daGli OrrOri della Guerra
recuperO culTurale e
>2012
2011
paKisTan
recupero, sia sotto il profilo dello sviluppo locale sia dal punto di vista del rapporto di amicizia fra Italia e Pakistan. ISCOS ha avviato, nel 2011, una collaborazione conolArchaeology-Community-Tourism/Field School Project, che dirige la ricostruzione dello Swat Archaeological Museum. Lazione si propone di preservare e migliorare i siti archeologici, riabilitare il museo, formare nuove figure professionali nel settore per rilanciare occupazione e turismo. Si prevede che lazione, che interesser direttamente 360 operatori turistici, possa influire con ricadute positive su circa 30.000 abitanti dello Swat. Lo storico pakistano Muhammad Pervaish Shaheen ha dichiarato: la ricostruzione del museo far sapere a tutto il mondo che la pace tornata nella valle dello Swat e che i turisti sono di nuovo i benvenuti. Questo incoragger i turisti locali e stranieri a visitare lo Swat.
Lo Swat una valle situata al nord del Pakistan. Il territorio situato al confine con lAfghanistan e ha vissuto recentemente lunghi periodi di tensione dovuti agli scontri fra militari dellesercito pakistano e gruppi fondamentalisti talebani operanti nellarea. Una vera e propria guerra, combattuta fra il 2007 e il 2009, ha devastato lo Swat e costretto 2,3 milioni di persone ad abbandonare le proprie case per aver salva la vita. Ad agosto del 2009, dopo la conclusione delle operazioni militari, circa 1,6 milioni di persone hanno finalmente avuto la possibilit di tornare a casa. La valle dello Swat ha una storia ricca e interessante. Nel corso dei secoli ha subito linfluenza di numerose civilt e dispone di una eredit culturale di grande importanza storica. Il Museo Archeologico dello Swat era una delle maggiori attrazioni turistiche della valle con una grande collezione di sculture Gandhara proveniente dai numerosissimi siti buddisti di interesse della zona. Originariamente il museo era stato costruito nel 1958 dal Wali (Governatore) dello Swat e da una Missione Italiana, ed era stato inaugurato in contemporanea con un museo gemello, il Museo Nazionale dArte Orientale di Roma. La ricostruzione del Museo, finanziata attraversoI Iil Programma Italo-Pakistano per lannullamentoI Idel debito, rappresenta dunque un importante 22
>2012
2011
unazione per lo sviluppo dellassociazionismo dei pescatori delle comunit rivierasche e delleconomia legata ai prodotti ittici. Lazione stata cofinanziata dal Ministero degli Affari EsteriI IItaliano, dal Comitato lecchese per la pace deiI Ipopoli e dalla Federazione Nazionale PensionatiI Idella CISL. Si tratta di un progetto che prosegue un analogo intervento attuato da ISCOS negli anni passati e che terminer nel 2014. Con il sostegno allAsociacin de Pescadores del Embalse del Cerrn Grande (ASPESGRA), si intende favorire lacquisizione di nuovi associati e il miglioramento delle condizioni socioeconomiche dei pescatori dellarea. I pescatori vengono inoltre accompagnati nella lotta contro lo sfruttamento messo in atto dai coyotes, i commercianti che, facendo cartello fra di loro, acquistano il pesce a prezzi particolarmente bassi a danno dei pescatori. Il consolidamento dellassociazione dei pescatori, la creazione di un sistema di conservazione, lelaborazione industriale e la distribuzione autonoma, sono le misure adottate da ISCOS, di comune accordo con i pescatori, i partner locali e internazionali per dare impulso allo sviluppo dellarea e combattere le ingiustizie. 23
PAESE
Progetti
Mali 3 59.188
TOTALE COMPLESSIVO
4 90.765
Fondi impiegati
817.069
1.238.349
sicureZZa aliMenTare
Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'alimentazione [...]
(Art. 25 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo)
Fra il 2010 e il 2012 lISCOS ha proseguito la sua attivit per garantire la sicurezza alimentare, attuando 4 progetti in 2 paesi, raggiungendo oltre 90.000 beneficiari e impiegando 1.238.349 euro. In Burundi, nel 2010, si concluso il progetto triennale per la riduzione della vulnerabilit della popolazione locale attraverso la coltivazione di un tipo di colocasia resistente alle malattie. Lazione, superando le aspettative, ha migliorato la sicurezza alimentare di circa 6 mila famiglie vulnerabili, per un totale di oltre 31.000 persone. In Mali, nel gennaio del 2010, si sono conclusi due programmi avviati nel 2009: il primo programma si concentrato sullaumento della produzione del riso e sullaiuto alimentare durgenza per le
zone alluvionate nella provincia di Kati mentre il secondo programma si focalizzato sulla riduzione della vulnerabilit delle famiglie contadine nei Comuni di Sikasso, Pimperna e Danderesso. Le due azioni, cofinanziate dalla Cooperazione Italiana, hanno interessato oltre 5.000 persone. Sempre in Mali, nel 2011 e nel 2012, sono proseguite le attivit del Programma di miglioramento del reddito e della sicurezza alimentare delle famiglie contadine attraverso la valorizzazione della produzione della patata nella regione di Sikasso. Lazione, avviata nel 2010, ha interessato 10.770 aziende agricole familiari, per un totale di quasi 54.000 residenti in 97 villaggi e frazioni della provincia.
In molti paesi l'agricoltura ancora il settore prevalente per l'economia nazionale e locale ma la sicurezza alimentare rappresenta spesso un obiettivo ancora da raggiungere. La produzione agricola per l'auto sostentamento e per la commercializzazione, limplementazione di sistemi di trasformazione, la formazione professionale e laccompagnamento delle famiglie contadine per la costituzione di gruppi organizzati di produzione e di mutuo soccorso divengono quindi elementi strategici per la tutela della salute e per lo sviluppo socio-economico delle comunit.
24
2010
alle famiglie di sfollati interni. Il progetto ha infatti coinvolto una popolazione per la maggioranza costituita da persone fuggite dagli orrori della guerra e tornate nel proprio paese dorigine dopo aver trascorso alcuni anni nei campi profughi della vicina Tanzania. Lo sforzo congiunto del gruppo di lavoro, composto dal cooperante espatriato e dal personale locale messo a disposizione da Biraturaba, ha trasformato un progetto, che inizialmente era di assistenza, in un progetto di sviluppo. Le piantine utilizzate, pur non essendo geneticamente modificate, sono resistenti alla malattia grazie alla coltivazione in serra e hanno permesso il rilancio della produzione. In 34 mesi di attivit, sono state prodotte circa 2 milioni e 300.000 piantine di cui 1 milione e 700.000 sono state diffuse tra i gruppi pi vulnerabili mentre 500.000 sono state utilizzate per la produzione e la commercializzazione. Il progetto ha coinvolto oltre 700 produttori, di cui il 62% donne, raggruppati in 52 associazioni e ha beneficiato oltre 6 mila famiglie vulnerabili, fra cui molte appartenenti alla minoranza etnica dei Batwa, consentendo cos laccesso al cibo e creando una fonte continuativa di reddito. 25
2010
uneMerGenZa nelleMerGenZa
Il Mali un paese con una ricca storia alle spalle. Fu sede dell'Impero del Ghana, dell'Impero del Mali e dell'Impero Songhai. Nellepoca moderna lantico splendore tramontato e le vicissitudini che hanno colpito il paese, la colonizzazione prima e le dittature militari poi, ne hanno fatto uno dei pi poveri del mondo. Il Mali al 175 posto - su 187 - dellIndice di Sviluppo Umano redatto dalle Nazioni Unite. Laspettativa di vita supera appena i 50 anni e pi del 50% della popolazione vive con meno di 1,25 dollari al giorno, secondo i dati UNDP 2011. La maggioranza della popolazione vive e lavora nellambiente rurale ma il crescente processo di desertificazione compromette gravemente le capacit produttive del paese. Kati una provincia della regione Koulikoro, al sud-ovest del paese. Nel 2008, la gi precaria economia ha subito unulteriore crisi: incessanti piogge hanno provocato inondazioni che hanno a loro volta causato un crollo della produzione del riso. ISCOS, in collaborazione con le associazioni delle donne produttrici, con lassociazione di 26 coordinamento dei progetti di sviluppo della zona Ben-ba e con la ONG italiana CESVI, ha attuato unazione cofinanziata dalla Cooperazionei iItaliana. Lazione, avviata nel 2009 e conclusa nel 2010, ha contribuito al miglioramento delle condizioni di vita delle fasce sociali pi vulnerabili attraverso il ripristino e il potenziamento delle coltivazioni di riso nei comuni rurali di Dialakoroba e Sanankoroba. Dopo il censimento dei fabbisogni alimentari della popolazione colpita dallinondazione, si proceduto alla distribuzione di derrate alimentari, alla formazione in risicoltura per le donne della zona, alla sensibilizzazione sui rischi della raccolta del riso e sulle modalit di prevenzione delle malattie trasmesse dallacqua. Parallelamente stata eseguita la distribuzione di sementi di riso migliorate e di materiale agricolo ai produttori e alle 14 associazioni dei villaggi. Lazione, che ha coinvolto circa 4.000 persone, ha portato un aiuto concreto alla popolazione della provincia facilitando luscita da unemergenza che aveva aggravato la situazione preesistente di diffusa povert.
a KaTi, in Mali,
2010/11
>2012
Mali:
il paradOssO di siKassO
In Mali stato intrapreso, a partire dal 1992, un lento processo di democratizzazione e di sviluppo economico. Il settore rurale, che rappresenta il 45% del prodotto interno lordo e il 75% delle esportazioni, caratterizzato da agricolture di sussistenza sviluppatesi attraverso lespansione su nuovi terreni a discapito dellincremento della produttivit su quelli gi coltivati. La regione di Sikasso, area storica delle attivit di ISCOS che presente da oltre 10 anni nel Sud del Mali, una delle regioni pi fertili del paese ma la malnutrizione, soprattutto dei bambini, alta quanto nelle zone desertiche del nord. Questo paradosso dovuto a una scarsa consapevolezza nutrizionale e alla concentrazione di coltivazioni destinate allesportazione. Per far fronte alla situazione, in continuit con i precedenti interventi, ISCOS ha avviato, nel 2010, un programma triennale di miglioramento del reddito e della sicurezza alimentare delle famiglie contadine attraverso la valorizzazione della produzione della patata. Il programma stato concertato e realizzato con lUnione Nazionale dei Lavoratori Maliani (UNTM), le sue due cooperative di servizi allagricoltura Cikela Jigi e Mali Yiriden, lAssociazione dei produttori di Patate (APPS) e lAssociazione Maliana di Assistenza Tecnica nei Villaggi (A.MA.TE.VI). Lintervento, cofinanziatoi idal Ministero degli Affari Esteri italiano, intende rafforzare le capacit cooperative dei produttori e ottimizzare la produzione, lo stoccaggio e la conservazione del prodotto. L'intervento coinvolge 97 villaggi in cui i produttori vengono accompagnati, tecnicamente e finanziariamente, dalla coltivazione alla commercializzazione delle patate nei mercati nazionali e nei paesi limitrofi. In questo modo si potuto garantire un miglioramento effettivo della condizione di vita a quasi 11.000 famiglie agricole. Lintervento presenta unaltra componente fondamentale: la sensibilizzazione nei villaggi, volta ad aumentare la consapevolezza delle famiglie contadine sulla problematica nutrizionale cronica presente nella regione. Guarda il video sul progetto: http://bit.ly/ ONR7Fd. 27
PAESE Progetti
Pakistan
Haiti
TOTALE COMPLESSIVO
6
15.986 445.372
2
2.040 237.193
8
18.026 682.565
Fondi impiegati
riaBiliTaZiOne
pOsT-eMerGenZa
Fra il 2010 e il 2012 ISCOS ha proseguito la sua attivit di riabilitazione post-emergenza, attuando 8 progetti in 2 paesi, raggiungendo oltre 18.000 beneficiari e impiegando 682.565 euro. In Pakistan, a seguito delle alluvioni che hanno colpito lintero paese nel luglio 2010, sono state realizzate 4 azioni di riabilitazione, avviate nel 2010 e proseguite nel 2011 e nel 2012. Le azioni, finanziate da due campagne di raccolta fondi autonome, dallISCOS Piemonte (con i fondi donati dalla Regione Piemonte, dalla CISL Varese) e dalla Cooperazione Italiana, hanno portato sostegno complessivamente a oltre 12.000 persone. Parallelamente, nel 2011, sono stati forniti medicinali e generi di prima necessit a circa 2.000 persone nelle aree montane del Balochistan colpite dal terremoto del 2008; nel
In molti paesi gli effetti devastanti delle catastrofi naturali si sommano alla povert persistente, all'ingiustizia sociale e alle guerre. Grazie alla collaborazione con il movimento sindacale mondiale, ISCOS fornisce sostegno immediato alla popolazione, coordinando le attivit con le organizzazioni locali dei lavoratori. Ma in contesti caratterizzati da unemergenza preesistente e continuativa occorre, partendo dalle attivit di riabilitazione delle strutture, innescare insieme alla societ civile locale un circolo virtuoso per una ricostruzione che sia anche sociale e per un miglioramento effettivo delle condizioni di vita.
28
2010/11
>2012
Al summit sindacale organizzato congiuntamente da CSI e CSA viene approvato, da oltre 100 rappresentati di organizzazioni sindacali, fra cui ISCOS, il documento Trade union road map for the reconstruction and development of Haiti. Viene registrato il primo caso di colera. Successivamente, l'epidemia si diffonde contagiando centinaia di migliaia di persone e provocando migliaia di morti. ISCOS avvia il progetto Better work for a decent reconstruction, finanziato da Solidar.
I risultati preliminari delle elezioni presidenziali indicano che Michelle Martelly il nuovo presidente della repubblica di Haiti.
IsI, consorzio formato da Progetto Sviluppo-CGIL, ISCOS-CISL, Progetto Sud-UIL, avvia il progetto Tra-dwa-fom-oga, Ri-Costruire Haiti, Decent Work per una ricostruzione dignitosa, finanziato dal Fondo di intervento a favore delle popolazioni della Repubblica di Haiti.
paKisTan
luglio 2010 agosto 2010 9 agosto 2010 20 agosto 2010 settembre 2010 novembre 2010 dicembre 2010 Ha inizio la peggiore alluvione della storia del Pakistan con oltre 200mm di pioggia in 24 ore. La Federal Flood Commission (FCC) del Pakistan conta oltre 1.500 decessi, mezzo milione di case distrutte e 6 milioni di sfollati. LAmbasciata del Pakistan in Italia lancia una campagna per linvio urgente di medicinali e beni di prima necessit. ISCOS lancia unazione a sostegno della campagna. ISCOS lancia una campagna di raccolta fondi per realizzare azioni a sostegno delle vittime. In 2 mesi oltre 80 strutture sindacali CISL donano circa 30.000 euro. FCC comunica che a causa delle alluvioni sono morte quasi 1.800 persone, quasi 2 milioni di case sono state distrutte e gli sfollati hanno superato i 18 milioni. ISCOS avvia un progetto a sostegno della popolazione colpita dalle alluvioni nelle zone di Nowshera e Balakot. ISCOS destina i proventi della Campagna di Natale 2010 allemergenza in Pakistan. Aderiscono oltre 100 strutture sindacali e vengono raccolti 21.000 euro che consentono di prolungare ed ampliare lintervento in corso.
ISCOS avvia, in collaborazione con ISCOS Piemonte, il programma Cash for Work a Nowshera e Balakot, finanziato da ISCOS Piemonte con i fondi donati dalla Regione Piemonte.
ISCOS avvia lintervento di riabilitazione del settore agricolo nelle aree alluvionate di Nowshera Kalan e Nowshera Pir Sabaq, finanziato dalla Cooperazione Italiana.
2010/11
>2012
diGniTOsa del
paKisTan
La peggiore alluvione della storia del Pakistan iniziata pi di quattro settimane fa nella regione montuosa dello Swat, gi afflitta dal peggior tipo di estremismo, e nella valle di Kaghan, che ha subito il grave terremoto del 2005. Circa 20 milioni di persone e 160.000 chilometri quadrati di terreno - circa 1/5 della superficie del paese sono stati duramente colpiti. Questa la testimonianza, registrata ad agosto 2010, di Zahoor Awan, Segretario Generale Aggiunto del PWF, il sindacato pakistano che dal 2005 collabora con ISCOS. ISCOS ha avviato, a novembre del 2010, un intervento, tuttora in corso, coordinato insieme al PWF e articolato continuativamente in 4 azioni. Lintervento stato finanziato inizialmente tramitei iraccolta fondi e in seguito prima da ISCOSi iPiemonte, con i fondi della Regione Piemonte,iei ipoi dalla Cooperazione Italiana. Inizialmente stata effettuata la riabilitazione di strade e vie daccesso, dei sistemi idrico-fognari, delle case distrutte o danneggiate. In seguito le operazioni sono state estese alla ricostruzione dei canali per lirrigazione, al ripristino della produzione alimentare e al sostentamento dei piccoli agricoltori. Le azioni, che hanno interessato oltre 12.000 persone, si sono svolte nel distretto di Balakot e in quello di Nowshera, in particolare negli Union Council di Kabul River, Akhora Khattaq e Pir Sabaq.
Nel prosieguo dellintervista Zahoor Awan descriveva una situazione drammatica: 3,5 milioni di bambini a rischio di malattie legate allacqua e possibilit concrete di unepidemia di colera; raccolti, citt, villaggi e infrastrutture distrutti; mancanza di energia elettrica; ponti e strade inagibili che isolavano molte zone. In mezzo a tanta acqua, mancava quella potabile. E mancavano i mezzi di sostentamento. Lalluvione ha privato le persone non solo delle proprie abitazioni ma anche del proprio lavoro: i campi coltivati sono stati devastati, intere mandrie di bestiame sono affogate nel fango, le fabbriche distrutte o danneggiate. In tale situazione ha avuto grande importanza lutilizzo, trasversale a tutto lintervento, del Cash for Work, modalit di operare inizialmente adottata dallILO, al fine di fornire rapide opportunit di occupazione in cambio di salari giornalieri alle persone colpite dall'alluvione per aiutarle a percepire un reddito rapido e a superare lo shock mentale e il trauma subito. Un modo di operare che ha avuto dei risvolti importanti anche a livello sociale, come racconta Gabriele Restelli che, per ISCOS, ha seguito in loco tutte le fasi dellintervento: Un fatto molto positivo che la comunit inizia a partecipare. Soprattutto in Akora, unarea pi urbana con vie pi strette e case pi vicine, si verifica un fenomeno insolito per questa regione del Pakistan: i vicini e la comunit aiutano gratuitamente il padrone di casa nella ricostruzione. Sta capitando, pi frequentemente, di vedere tre lavoratori ISCOS ai quali si aggiungono 5/6 passanti, vicini, amici, parenti, che danno una mano a ricostruire. Abbiamo sempre posto molta attenzione sulla pi ampia partecipazione dei beneficiari: Cash for work non solo un modo per guadagnare soldi. 31
PAESE Progetti
Italia
Moldavia - Ucraina
Thailandia
TOTALE
1
100 4.943
1
60 350.053
1
200 13.010
3
360 368.006
Fondi impiegati
MiGranTi
"I lavoratori migranti sono una risorsa per ogni Paese in cui portano il loro lavoro. Diamo loro la dignit che meritano come esseri umani e il rispetto che meritano come lavoratori."
Juan Somavia, Direttore Generale dell'ILO
La migrazione oggi un tema di straordinaria importanza in Europa ed in particolare in Italia che divenuta, negli ultimi 20 anni, una delle principali destinazioni dei flussi migratori. Parallelamente, continuano a verificarsi in tutto il mondo migrazioni di persone che sfuggono da guerre e regimi dittatoriali alla ricerca di pace e sicurezza. LISCOS, attraverso unazione preventiva, intende intervenire affinch la migrazione diventi un vantaggio per i migranti stessi, per gli Stati di destinazione e per i paesi di origine e affinch i gruppi e le popolazioni costrette a lasciare la propria casa possano veder riconosciuto il loro diritto a una vita dignitosa. Fra il 2010 e il 2012, ISCOS ha proseguito la sua attivit a favore dei migranti attuando 3 progetti in 4 paesi, beneficiando 360 persone e impiegando 368.006 euro. In Italia, nel 2010 si conclusa lazione diretta a contribuire al dibattito e alla ricerca su pratiche e leggi rischiose per le condizioni di lavoro dei migranti e per la riuscita del dialogo sociale.
ISCOS, in collaborazione con ISCOS Piemonte, ha concentrato la sua azione sul settore del lavoro di cura e dellassistenza familiare e ha coinvolto, in una tavola rotonda, 100 delegati sindacali da tutta Italia. In Ucraina e Moldavia, nel biennio 20102011, proseguita e si conclusa lazione diretta a costruire e sperimentare un modello legale di migrazione per lavoro verso lItalia. Tramite la formazione di 60 operatori sindacali locali si inteso tutelare i diritti fondamentali dei lavoratori migranti contrastando, al contempo, i fenomeni di traffico illegale e di sfruttamento. Nellarco del triennio, in collaborazione con il sindacato birmano FTUB, si svolta in Birmania lazione svolta per contribuire al miglioramento delle condizioni sociali, economiche ed educative di 200 giovani delle comunit di migranti e rifugiati birmani in Thailandia. In Repubblica Dominicana si lavorato al miglioramento degli standard professionali dei migranti haitiani impegnati nelledilizia per aumentare le loro possibilit di conseguire un lavoro dignitoso.
32
2010
2010/11
>2012
in Thailandia
Center vengono tenuti corsi di lingua e grammatica inglese, tailandese e birmana, con appositi workshop in cui i partecipanti possono fare pratica di conversazione, mettendo in atto lapprendimento teorico in discussioni su temi lavorativi. Vengono realizzati inoltre corsi di alfabetizzazione informatica e di uso del computer che prevedono lo studio delle applicazioni office, lapprendimento della navigazione e della ricerca su Internet e luso della posta elettronica. Per gli studenti che si distinguono particolarmente nel corso degli studi previsto un apprendistato per acquisire competenze su pratiche amministrative, preparazione e scrittura di rapporti, elementi di comunicazione. Lazione coinvolge direttamente 200 partecipanti ai corsi e contribuisce ad accrescere la consapevolezza e a migliorare le condizioni di vita di 200 famiglie, fornendo nuove e migliori prospettive a tutta la comunit di migranti birmani nellarea di Mae Sot.
2010/11
un liBrO raccOnTa:
Il progetto quadriennale Safe Bridges for Migrant Workers: pilot initiatives in Moldova and Ukraine, cofinanziato dalla Commissionei iEuropea e conclusosi nel 2011, stato svolto in partenariato con le Confederazioni sindacali Ucraine (FPU e KVPU) e le Federazioni di settore (costruzioni, educazione e chimici) in Moldavia. Due paesi strategicamente importanti nellambito del fenomeno migratorio: dal 2005 al 2010, i migranti provenienti da Ucraina e Moldavia sono aumentati, secondo i dati dellISTAT, rispettivamente dell86 e del 178 per cento. Liniziativa ha voluto costruire e sperimentare un modello legale di migrazione per lavoro dallUcraina e dalla Moldavia verso lItalia, con lobiettivo di tutelare i diritti fondamentali dei lavoratori migranti e contrastare cos i fenomeni di traffico illegale e di sfruttamento. Il progetto ha quindi rafforzato i canali dinformazione preventiva verso i potenziali lavoratori migranti direttamente nel paese dorigine. Lorientamento preventivo rappresenta uno strumento indispensabile per facilitare una migliore integrazione nel paese di destinazione. Pertanto sono stati attivati ed attrezzati 20 infopoint in Ucraina e 10 in Moldavia che forniscono servizi specifici di assistenza ai potenziali migranti.
35
PAESE
Progetti
Pakistan 1
430
Argentina 2
900
India 1
1.608
TOTALE
9
3.328
2
150
Fondi impiegati
107.005
207.635
46.833
Gruppi VulneraBili
Sostegno alle fasce svantaggiate per combattere la discriminazione e garantire pari opportunit
Crescere, educare e formare i futuri membri della societ, proteggere chi in difficolt, garantire laccesso alle cure mediche per dare eque opportunit di realizzazione a tutti gli individui: sono questi, secondo lISCOS, i principi chiave della solidariet da mettere in pratica per un autentico sviluppo umano. Purtroppo i diritti di donne, madri, bambini, giovani e di molti altri gruppi vulnerabili vengono spesso calpestati costringendo moltissime persone a vivere in condizioni di estremo disagio. Fra il 2010 e il 2012, lISCOS ha proseguito la sua attivit in difesa dei diritti dei gruppi vulnerabili attuando 9 progetti in 5 paesi, beneficiando 3.328 persone e impiegando 645.787 euro. In Pakistan, nel 2010, stato realizzato 1 progetto a sostegno di 430 persone, fra donne e bambini, ancora in difficolt a causa del terremoto del 2005. Queste persone dispongono oggi di cure mediche migliori e della possibilit di accedere allistruzione di base. In India, nel 2011 e nel 2012, lISCOS ha partecipato, come partner della ONG italiana CIAI, ad un progetto che prevede programmi di capacity building e il rafforzamento della rete delle organizzazioni della societ civile che si occupano di diritti dei bambini. In Per, nel triennio, sono proseguite le attivit relative a due progetti, uno finanziato dalla Regione Lazio e uno in autofinanziamento, diretti alla tutela della salute e dellistruzione di bambini e degli adolescenti di Huaycan e Huancayo. In Argentina, nel biennio 2010-2011, sono state realizzate due azioni analoghe per ridurre la povert e migliorare le condizioni di vita delle madri e dei bambini. Le azioni, una nelle regioni di Catamarca e Santiago del Estero e una nella regione di Corrientes, hanno beneficiato 900 nuclei familiari. Nella Repubblica Dominicana si concluso il progetto triennale diretto alla formazione e al conseguente inserimento professionale di 240 giovani svantaggiati della citt di Higuey.
36
2010
paKisTan:
accessO alle cure Mediche e allisTruZiOne per Madri e BaMBini cOlpiTi dal TerreMOTO
Nellottobre del 2005, un forte terremoto, con una magnitudo del grado Richter 7.6, caus oltre 70.000 morti e quasi altrettanti feriti nel solo Pakistan. Lepicentro era nella regione del Kashmir. La regione, gi provata dalla decennale contesa per la sovranit fra India e Pakistan, sub gravissimi danni, strutturali ed umani. ISCOS intervenne nel paese a seguito del cataclisma, per portare solidariet ai suoi abitanti ed aiutarli nella ricostruzione. A distanza di anni, gli effetti del terremoto, a cui si sommarono in seguito i danni delle alluvioni del 2010, sono ancora ferite aperte per la popolazione. Alcune delle strutture dei centri abitati pi periferici non sono state ancora riabilitate. La Basic Health Unit del villaggio di Jaglari, nella regione di Bagh, era una di queste. Due azioni concorrenti per il miglioramento dei servizi sanitari, gi in corso grazie al cofinanziamento idella Cooperazione Italiana, si sono concluse portando alla riabilitazione della clinica. La prima azione si occupata della costruzione di una nuova struttura, dotata di sala parto. La seconda si concentrata sulla fornitura di arredamenti ed equipaggiamenti medico sanitari e sulla formazione di personale medico e paramedico. La clinica, ora in funzione a pieno regime, fornisce, ogni anno, assistenza a circa 230 madri/figli che possono usufruire di una struttura moderna ed efficiente con personale medico e paramedico qualificato e competente. La scuola di Shahoter, nel villaggio di Balakot, era fra gli edifici non ancora ricostruiti. Subito dopo il terremoto, alcune tende avevano sostituito la struttura scolastica e i maestri tenevano le lezioni ai bambini del villaggio allaperto. Lintervento attuato nel 2010 da ISCOS, cofinanziato dallai ifondazione britannica TUC (Trade Unioni iCongress) AID, ha permesso la ricostruzione della scuola che oggi garantisce laccesso allistruzione primaria a 200 bambini. 37
2010/11
2010/11
repuBBlica dOMinicana
La Repubblica Dominicana, per dimensioni il secondo paese dei Caraibi dopo Cuba, una Repubblica Presidenziale caratterizzata da un buon livello di democrazia e stabilit anche se rimane uno dei paesi latinoamericani con maggiore disuguaglianza nella ridistribuzione delle risorse economiche. Lagricoltura, il settore produttivo primario del paese, sta registrando un crescente esodo di giovani che si trasferiscono dalle campagne alle citt per cercare un impiego nei nuovi poli turistici. I giovani soffrono per di una drammatica carenza di istruzione, da quella primaria a quella tecnica e professionale, mentre le donne, spesso oggetto di violenza intra-familiare, soffrono di una condizione di marginalit che rende loro impossibile ottenere un lavoro regolare ed emanciparsi. In questo contesto lISCOS ha attuato un progetto triennale, cofinanziato dal Ministero degli Affarii iEsteri Italiano e conclusosi nel 2011, per la creazione di un centro di formazione e assistenza
per giovani vulnerabili provenienti da condizioni particolarmente svantaggiate. Ad usufruire del centro, certificato dallente governativo dominicano per la formazione (INFOTEP), sono stati 240 ragazzi, gi in et lavorativa, provenienti da condizioni particolarmente disagiate di povert estrema e di sfruttamento alle volte, purtroppo, anche sessuale. La struttura ha provveduto alla tutela dei bisogni primari: la garanzia di un vitto sicuro e sano, listruzione professionale nel settore alberghiero, una corretta assistenza sanitaria. Al termine del ciclo formativo e di recupero della persona, i partecipanti sono stati avviati allimpiego tramite protocolli di stage sottoscritti con le principali strutture alberghiere della regione che avevano precedentemente firmato un accordo, promosso da ISCOS, per il rispetto della legislazione locale relativa ai diritti dei lavoratori e per il contrasto al lavoro minorile e allo sfruttamento sessuale. 39
Argentina
Cina
TOTALE COMPLESSIVO
1
1.500 32.773
2
740 334.464
3
2.240 367.237
40
2010
arGenTina:
2010/11
>2012
2011
TOTALE COMPLESSIVO
5 1.800 518.595
44
2010/11
>2012
2010/11
>2012
47
48
Le attivit di comunicazione sono state possibili grazie al sostegno di molte persone. ISCOS vuole ringraziare in particolar modo per il prezioso contributo: Francesco Guzzardi, Raffaella Vitulano, Andrea Benvenuti, Manlio Masucci e tutti gli altri redattori di Conquiste del Lavoro; Salvo Guglielmino; i redattori e i tecnici di LaborTV; Marilena Sias; Maura Crudeli, Enrica Pizzicori, Elisa Natini, Luciana Amapani e la cooperativa ESC; Piero DAntoni al Vecchio Granaro; Rita Giacalone e Bitbazar Srl; le tipografie IGB e Empograph; i capi-progetto, i cooperanti e i collaboratori in loco di ISCOS: Enrico Garbellini e Eugenio Zampa (Amazzonia Brasiliana), Alessio Adanti e Michele Rescaldani (Repubblica Dominicana e Haiti), Stefano Capotorti (Mali), Gabriele Restelli (Pakistan), Laura Battistin, Tommaso Facchin e Ivan Franceschini (Cina), Viera Schioppetto, Cynthia Maiolino, Roberta Mo e Ricardo Wezler (Argentina), Stefano Frasca (India). 49
BilanciO
relaZiOne della sOcieT di reVisiOne iTalreVi s.p.a.
Al Presidente di ISCOS Istituto Sindacale per la Cooperazione allo Sviluppo O.N.L.U.S Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio desercizio dellISCOS Istituto Sindacale per la Cooperazione allo Sviluppo O.N.L.U.S. (di seguito ISCOS) chiuso al 31 dicembre 2011. La responsabilit della redazione del bilancio compete agli amministratori dellISCOS. nostra la responsabilit del giudizio professionale espresso sul bilancio e basato sulla revisione contabile. Il nostro esame stato condotto secondo gli statuiti principi di revisione. In conformit ai predetti principi e criteri, la revisione stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio desercizio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il procedimento di revisione stato svolto in modo coerente con la dimensione della societ e con il suo assetto organizzativo. Esso comprende lesame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonch la valutazione delladeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli Amministratori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per lespressione del nostro giudizio professionale. Per il giudizio relativo al Bilancio dellesercizio precedente, i cui dati sono presentati a fini comparativi, si fa riferimento alla relazione da noi emessa in data 10 giugno 2011 ed ai commenti in essa contenuti. A nostro giudizio, il bilancio dellISCOS al 31 dicembre 2011, conforme alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione; esso pertanto redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e lavanzo di gestione dellAssociazione stessa.
Roma, 20 aprile 2012
TOTALE ONERI
Avanzo di gestione
3.504.375
175.699
3.138.982
112.753
TOTALE PROVENTI
Disavanzo di gestione
3.680.0743
3. .251.735
sTaTO paTriMOniale
50
18%
2011 2010
30%
22%
15%
30%
45%
Africa Asia
I dati delle tabelle a pagina 50 e dei grafici a pagina 51 sono relativi al 2010 e al 2011. I dati per il 2012 non sono stati inseriti in quanto non ancora disponibili al momento di andare in stampa.
finanZiaTOri
Grazie a
Cooperazione Italiana/Ministero degli Affari Esteri Italiano, Regione Lazio, Regione Marche, Provincia di Roma, UNDP, Commissione Europea, Solidar, British High Commission of Pakistan, TUC AID (UK), IILA, Comitato Haiti (Confindustria, Cgil, Cisl. Uil), FIM CISL Nazionale, FNP CISL Nazionale, ISCOS Emilia Romagna, ISCOS Lombardia, ISCOS Piemonte, Comitato Lecchese per la Pace dei Popoli.
parTner
parTner lOcali
Argentina: UNEFAM, Parrocchia S. Isidro Labrador, Movimento Mesa de Terra de Figueroa, Cooperativa Unin Campesina, Bienaventurados Los Pobres - Catamarca, Coopsol - Santiago del Estero, Red de Organizaciones comunitarias y Sociales de Corrientes - Red MERCOSUR; Brasile: Diocese do Alto Solimoes; Burundi: Biraturaba; El Salvador: ADEL di Chalatenango; Haiti: Fondazione Rinaldi; India: Butterflies; Mozambico: Ministero del Lavoro, Commissao Consultiva do Trabalho (CCT); Mali: Associazioni di donne produttrici e Ben-ba, APPS, Cikela Jigi, Mali Yiriden, A.MA.TE.VI; Pakistan: ERRA, Health Department Ministry of Kashmir, Comunit locale di Shahoter, Universit di Quetta, Comunit locale di Nowshera e Balakot, PDMA, DOAM; Per: Casa di accoglienza Anna Margottini, Centro Sanitario Integrale Anna Margottini; Romania: FEPAIUS; Tailandia: Knowledge Zone Vocational Training Centre; Uruguay: Federacin de Cooperativas de Produccin del Uruguay (FCPU), Intendencia Municipal de Canelones (IMC).
parTner inTernaZiOnali
IILA, IICA, Solidar, ISCOD Spagna, ABF Svezia, DGB Germania, JMK Estonia, LLES Lituania, ADO SAH ROM Romania, Czech Council on Foreign Relations, Pour la Solidarit asbl Belgio, Solidarit Laque Francia.
parTner iTaliani
Fondazione Solidariet di San Marino, Frati Minori Cappuccini dellUmbria, SIPEC, COSPE, Progetto Sviluppo-CGIL, Progetto Sud-UIL, ARCS-ARCI, AUSER, GVC, CANOA, CESVI, IPSIA-ACLI, AIDOS, CUAMM, CELIM, CESTAS, UCODEP, IRES, ISIAO, CIAI, CESVI.
51
52