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Roundtable on Plant and Food Biosecurity Tavola rotonda sulla biosicurezza di piante e cibo

Il 7 febbraio 2013, si tenuta a Bruxelles una tavola rotonda per diffondere il messaggio dell'importanza della ricerca trasversale multidisciplinare nel settore della biosicurezza alimentare e delle specie vegetali a livello europeo. L'organizzatore dell'evento PLANTFOODSEC, una rete di eccellenze nel campo della ricerca finanziata nell'ambito del 7 Programma Quadro della Commissione europea. Come conoscenze di background possono essere riportate le seguenti informazioni: il termine biosicurezza si riferisce alla protezione da danni causati intenzionalmente o non intenzionalmente - da agenti biologici. Lambito della biosicurezza comprende la sicurezza alimentare, la zoonosi, l'introduzione di malattie animali e vegetali e parassiti, l'introduzione e il rilascio di organismi viventi modificati (LMOs living modified organisms) e dei loro prodotti (OGM), e l'introduzione e la gestione di specie esotiche e invasive, e i rischi ambientali associati a questi fenomeni. Invece, con il termine bioterrorismo o agroterrorismo si intende la deliberata introduzione di malattie animali o vegetali o parassiti con lintento di generare paura, creare perdite di carattere economico e/o minare lequilibrio ambientale, economico, sociale e politico, vitale per la sopravvivenza di ogni nazione. La distruzione di sistemi agricoli potrebbe avere conseguenze economiche diffuse e drammatiche nei settori alimentare, dei mangimi e delle fibre. I soggetti interessati potrebbero includere agricoltori, fornitori (sementi, mangimi, etc.), processori di prodotti, spedizionieri, commercianti, rivenditori di generi alimentari e operatori del settore della ristorazione; inoltre, potrebbero essere affetti indirettamente anche i settori dell'industria agrochimica, del turismo e dei trasporti. John Mumford, dell'Imperial College di Londra, si detto convinto, durante il suo intervento, che una pi attenta gestione del rischio, che parta dalla predisposizione di unaccurata metodologia di analisi e prevenzione del rischio stesso, possa aiutare ad intervenire a monte per evitare di incorrere negli alti costi economici dellintroduzione deliberata o accidentale di patogeni nella catena agroalimentare. Fra i costi che occorrono pi frequentemente sono stati citati: il valore della perdita di produzione, il costo della distruzione di prodotti contaminati o potenzialmente contaminati, il costo di contenimento della malattia e di gestione dellemergenza, nonch le entrate perse nei settori della filiera e in quelli collegati.

LItalia, con Agroinnova dellUniversit di Torino, guida una task-force di centri deccellenza e esperti internazionali, in un progetto quinquennale co-finanziato dalla Commissione europea per un valore di circa 6 milioni di euro. Ben 13 partner e 8 gruppi di lavoro in altrettanti paesi: Inghilterra, Germania, Francia, Ungheria, Turchia, Israele e Stati Uniti dAmerica. Il riconoscimento della leadership ad Agroinnova lorgoglio di Maria Lodovica Gullino, direttore di Agroinnova, che ha evidenziato leccellenza nella ricerca che lItalia vanta in questo campo. I risultati del progetto permetteranno di rispondere in modo tempestivo a eventuali minacce al sistema agricolo e allintera catena alimentare, quindi alluomo, com accaduto nel
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Gli 8 gruppi di lavoro: (1) Plant disease epidemiology applied to crop biosecurity; (2) Food biosecurity; (3) Analysis of risks posed by the intentional introduction of new pests and disease agents; (4) Diagnostic and detection systems; (5) Response systems for eradication and containment; (6) Training on plant and food biosecurity; (7) Dissemination, awareness and communication on plant and food biosecurity); (8) Management and monitoring.

2011 in Germania, con il batterio Escherichia Coli. Per essere pronti a una simile emergenza, PLANTFOODSEC questo il nome del progetto - mira a sviluppare conoscenze e strumenti di valutazione per rispondere allintroduzione e alla diffusione di agenti patogeni delle piante, a identificare priorit operative in caso di contaminazioni e malattie, ma anche a sviluppare sistemi di monitoraggio e prevenzione del rischio. Cos come tutti i progetti finanziati dalla Commissione europea, una parte importante del lavoro del consorzio la divulgazione dei risultati e la creazione di una cultura della consapevolezza sul tema della biosicurezza, non solo fra gli esperti del settore, ma soprattutto fra i cittadini, ha ricordato Christian Patermann, ex direttore del programma europeo "Biotechnology, Agriculture & Food" e membro del Security Panel del progetto PLANTFOODSEC. I risultati positivi finora ottenuti dal progetto al 25% della sua fase operativa hanno spinto la Commissione a inserire lagroterrorismo nel proprio programma sicurezza, anche se c ancora molto da fare a livello europeo ha indicato nel suo intervento Marco Malacarne, della Direzione industria e imprenditoria alla Commissione europea per migliorare il coordinamento delle attivit di diagnosi e risposta ad eventuali emergenze fra i Paesi Ue. Il prezioso lavoro svolto dai partner di PLANTFOODSEC sar di grande aiuto in questo senso e costituir anche un importante punto di partenza per la messa a punto di metodologie e policies internazionali sempre pi efficaci. Anche grazie a questo progetto, l'Europa pu oggi disporre di un pool di esperti coordinati, le cui rispettive strutture sono in grado di lavorare in sinergia nella costruzione di scenari, metodi di risposta rapida e di crisis managament, individuazione dei patogeni pi pericolosi e delle colture da sorvegliare con maggior attenzione, il cui know how e sar messo a disposizione dell'Unione europea per migliorare il coordinamento fra le diverse strutture e l'efficacia della risposta in caso di emergenza.

I partner del progetto hanno aperto alla disponibilit di collaborazioni con centri di eccellenza che volessero partecipare al progetto nei prossimi anni.

Nel corso del 2013 si terranno altri eventi sul tema della biosicurezza: a Uppsala (23 26 aprile) verr presentato il progetto AniBioThreat e a Pechino (25 31 agosto) si terr il PLANTFOODSEC mid-term workshop at ICPP 2013.

Il sito del progetto PLANTFOODSEC: http://www.plantfoodsec.eu/index.php

Bruxelles, 11 febbraio 2013 Francesco Zeni

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