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CORSO

DI
MATEMATICA 2
CORSO DI LAUREA
MAGISTRALE (LMA)
M.L. BENNATI - O. PEDEMONTE
RACCOLTA DI ESERCITAZIONI
FACOLT
`
A DI ARCHITETTURA - DIPARTIMENTO DSA
UNIVERSIT
`
A DI GENOVA
2
Capitolo 1
Studio di funzioni di due variabili
1.1 Domini, curve di livello, derivate parziali e dire-
zionali, piano tangente
Prima prova intermedia del 20/12/2000
Sia data la funzione
f (x, y) =
2x
_
3x
2
+3y
2
1
.
1. Disegnare linsieme di denizione D di f , determinandone il tipo di gura
geometrica.
2. Determinare linsieme E in cui f (x, y) 0 e disegnare la curva di livello ,
passante per P
1
(1, 0).
3. Calcolare le derivate parziali di f .
4. Calcolare la derivata direzionale D
v
f di f in P
2
(1, 1), secondo il versore
v = (
1
2
,

3
2
).
5. Scrivere lequazione del piano tangente alla supercie z = f (x, y) nel punto
P(1, 1, f (1, 1)).
Soluzione.
1) D = {(x, y) R
2
: 3x
2
+3y
2
1 > 0}. Per disegnarlo, notiamo che g(x, y) =
3
4 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
3x
2
+ 3y
2
1 = 0, cio` e x
2
+ y
2
= 1/3, rappresenta una circonferenza di cen-
tro (0, 0) e raggio r =

3/3, e divide il piano nei due aperti e connessi A


1
, A
2
.
Applicando il teorema dei valori intermedi:
P
1
(0, 0) A
1
, g(P
1
) =1 < 0 g(x, y) < 0 in A
1
P
2
(2, 0) A
2
, g(P
2
) = 11 > 0 g(x, y) > 0 in A
2
Si ha D = A
2
aperto, illimitato.
x
y
A
1
D = A
2
2) Poich e
_
3x
2
+3y
2
1 > 0 per ogni (x, y) D, allora f (x, y) 0 x
0, quindi linsieme E ` e il sottoinsieme di D contenuto nel semipiano delle ascisse
negative.
Per P
1
passa una ed una sola curva di livello di equazione f (x, y) = f (P
1
),
con f (P
1
) =2/

2 =

2. Lequazione di ` e quindi
:
2x
_
3x
2
+3y
2
1
=

2 4x
2
= 2(3x
2
+3y
2
1) 2x
2
+6y
2
2 = 0,
che rappresenta unellisse di forma canonica x
2
+
y
2
1
3
= 1. ` e la semiellisse
contenuta in E priva degli estremi.
1.1. DOMINI E DERIVATE 5
x
y

3
3
-1
E
3)
f
x
=
2
_
3x
2
+3y
2
12x
1
2
_
3x
2
+3y
2
1
6x
3x
2
+3y
2
1
=
6x
2
+6y
2
26x
2
2
_
(3x
2
+3y
2
1)
3
=
6y
2
2
2
_
(3x
2
+3y
2
1)
3
f
y
= 2x
6y
2
_
(3x
2
+3y
2
1)
3
=
6xy
_
(3x
2
+3y
2
1)
3
4) P
2
(1, 1) ` e un punto interno a D per cui ` e denito f (P
2
).
D
v
f (P
2
) =f (P
2
) v = f
x
(P
2
)
1
2
+ f
y
(P
2
)

3
2
Usando il fatto che f
x
(P
2
) = 4/(5

5) e f
y
(P
2
) = 6/(5

5) si ha
D
v
f (1, 1) =
4
5

5
1
2
+
6
5

3
2
=
2+3

3
5

5
.
5) Lequazione del piano tangente ` e la seguente:
z = f (1, 1) + f
x
(1, 1)(x +1) + f
y
(1, 1)(y 1).
6 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
Utilizzando i conti svolti nel punto 4) si ha:
z =
2

5
+
4
5

5
(x +1) +
6
5

5
(y 1)
z =
4

5
25
x +
6

5
25
y
2

5
+
4
5

6
5

5
z =
4

5
25
x +
6

5
25
y
12

5
25
.
Inne lequazione si pu` o scrivere nella seguente forma:
4

5x +5

5y 25z 12

5 = 0.
1.1. DOMINI E DERIVATE 7
Prima prova intermedia del 26/11/2001
Sia data la funzione
f (x, y) = log(3+8xy) log(4xy)
1. Determinarne e disegnarne linsieme di denizione D.
2. Dato P
0
(x
0
, y
0
) D, denire la curva di livello passante per P
0
.
3. Dato P
1
(1, 1/4) D, determinare e disegnare, se esiste, la curva di livello
passante per P
1
.
4. Denire e calcolare, se esiste, il gradiente di f in P
1
.
5. Calcolare, se esiste, la derivata direzionale di f in P
1
secondo la direzione
del versore u = (

2/2,

2/2).
6. Scrivere, se esiste, lequazione del piano tangente alla supercie di equa-
zione z = f (x, y) nel punto P(1, 1/4, f (1, 1/4)).
Soluzione.
1) Il campo di esistenza D di f si ottiene risolvendo il sistema seguente
_
3+8xy > 0
4xy > 0
g(x, y) = 3 +8xy = 0 rappresenta liperbole equilatera xy = 3/8 con i rami nel
2

e 4

quadrante. Inoltre si ha V
1
(
_
3/8,
_
3/8) e V
2
(
_
3/8,
_
3/8) (vedi
Figura 1). Essa divide il piano in 3 aperti connessi A
1
, A
2
, A
3
. Applicando il
teorema dei valori intermedi:
P
1
(0, 0) A
1
, g(P
1
) = 3 > 0 g(x, y) > 0 in A
1
P
2
(1, 1) A
2
, g(P
2
) =5 < 0 g(x, y) < 0 in A
2
P
3
(1, 1) A
3
, g(P
3
) =5 < 0 g(x, y) < 0 in A
3
.
La disequazione 3+8xy > 0 ` e vericata in A
1
.
4xy > 0 xy < 0 che ` e vericata nel 2

e 4

quadrante esclusi gli assi x e y.


Intersecando gli insiemi di Figura 1 e Figura 2 si ottiene D in Figura 3. D ` e aperto
e illimitato.
8 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
A
1
A
2
A
3
V
1
V
2
Fig.1
x
y
Fig.2
x
y
D
D
Fig.3
x
y
2) Se P
0
(x
0
, y
0
) D, esiste ununica curva di livello passante per P
0
. Risulta:
C
P
0
={(x, y) D : f (x, y) = f (P
0
)}.
3) P
1
(1, 1/4) D, quindi esiste una curva di livello passante per P
1
di equazione
f (x, y) = f (P
1
). Daltra parte si ha f (P
1
) =log1log1 =0 e quindi C
P
1
ha equa-
zione: log(3+8xy)log(4xy) =0 log(3+8xy) =log(4xy). Applicando ad
entrambi i membri la funzione esponenziale si ha 3 +8xy = 4xy 12xy = 3
e quindi xy = 1/4, che rappresenta uniperbole equilatera contenuta in D con
vertici V
3
(1/2, 1/2), V
4
(1/2, 1/2) (vedi Figura 4).
Fig.4
x
y
4) f ` e derivabile in tutti i punti di D e quindi anche in P
1
, inoltre f (P
1
) =
( f
x
(P
1
), f
y
(P
1
)), con
f
x
=
1
3+8xy
8y
1
4xy
(4y) f
x
(P
1
) =21 =3
f
y
=
1
3+8xy
8x
1
4xy
(4x) f
y
(P
1
) = 8+4 = 12.
1.1. DOMINI E DERIVATE 9
Pertanto f (P
1
) = (3, 12).
5) La derivata direzionale nella direzione u esiste in quanto ` e denito f (P
1
).
Inoltre si ha
f
u
(P
1
) = f
x
(P
1
)
_

2
2
_
+ f
y
(P
1
)
_

2
2
_
=
3

2
2
6

2 =
9
2

2.
6) Lequazione del piano tangente in P(1, 1/4, f (1, 1/4)) ` e
z = f (1, 1/4) + f
x
(P
1
)(x 1) + f
y
(P
1
)(y +1/4),
ed equivalentemente, svolgendo i calcoli
z = 0+(3)(x 1) +12(y +1/4).
Inne quindi 3x 12y +z 6 = 0 ` e lequazione del piano richiesto.
10 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
Prova guidata del 23/10/2002
Data la funzione
f (x, y) =
_
2x
2
+2y
2
1
_
x
2
4y
2
.
1. Determinarne e disegnarne linsieme di denizione D, giusticando ogni
affermazione.
2. Determinare e disegnare la curva di livello passante per P
0
(1, 0).
3. Calcolare f
x
(P
0
) e f
y
(P
0
).
4. Calcolare
f
r
(P
0
) dove r ` e la retta y = x 1 con lorientamento assegnato
in gura.
x
y
r
Soluzione.
1) Linsieme di denizione D di f si ottiene risolvendo il sistema
_
2x
2
+2y
2
1 0
x
2
4y
2
0.
(S)
Sia g
1
(x, y) = 2x
2
+2y
2
1. Lequazione g
1
(x, y) = 0 rappresenta una circon-
ferenza di centro (0, 0) e raggio r =

2/2 che suddivide il piano in due aperti


connessi A
1
e A
2
. (vedi Figura 1).
A
1
D = A
2
x
y
Fig.1
1.1. DOMINI E DERIVATE 11
O(0, 0) A
1
, g
1
(0, 0) =1 <0 mentre (2, 0) A
2
e g
1
(2, 0) =7 >0. Applicando
il teorema dei valori intermedi la disuguaglianza g
1
(x, y) >0 ` e vericata in A
2
. La
disuguaglianza g
1
(x, y) 0 ` e quindi vericata in A
2
e sulla circonferenza.
Sia g
2
(x, y) = x
2
4y
2
; g
2
(x, y) = 0 rappresenta le due rette di equazione y =
x
2
.
Infatti x
2
4y
2
= 0 si scompone in (x 2y)(x +2y) = 0 e si ottengono le rette
come in Figura 2.
x
y
B
1
B
3
B
2
B
4
Fig.2
Esse dividono il piano in quattro sottoinsiemi aperti e connessi, B
1
, B
2
, B
3
, B
4
.
M
1
(1, 0) B
1
con g
2
(M
1
) =g
2
(1, 0) =1 >0; M
2
(0, 1) B
2
con g
2
(M
2
) =g
2
(0, 1)
=4 < 0; M
3
(1, 0) B
3
con g
2
(M
3
) = g
2
(1, 0) = 1 > 0; M
4
(0, 1) B
4
con
g
2
(M
4
) = g
2
(0, 1) = 4 < 0. Per il teorema dei valori intermedi la disegua-
glianza g
2
(x, y) = x
2
4y
2
> 0 ` e vericata in B
1
B
3
e g
2
(x, y) 0 ` e vericata
in B
1
B
3
e sulle rette in Figura 2. Linsieme di denizione di f , cio` e dei pun-
ti D che risolvono il sistema (S) si ottiene intersecando i sottoinsiemi di Figura
1 e Figura 2 ed ` e rappresentato in Figura 3. D ` e un sottoinsieme di R
2
chiu-
so, illimitato, non connesso. I punti A(

10/5,

10/10), B(

10/5,

10/10),
C(

10/5,

10/10), E(

10/5,

10/10) si ottengono risolvendo il sistema


_
2x
2
+2y
2
1 = 0
x
2
4y
2
= 0

_
10y
2
= 1
x
2
= 4y
2

_
y =

10/10
x =

10/5.
12 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
A
E
B
C
x
y
D
D
Fig.3
A
E
B
C
x
y
D
D
Fig.4
2) P
0
(1, 0) D. Per P
0
passa una ed una sola curva di livello C. Per denizio-
ne C = {(x, y) D : f (x, y) = f (P
0
)}. Siccome f (P
0
) =

1 = 0, C ha
equazione
_
2x
2
+2y
2
1
_
x
2
4y
2
= 0
_
2x
2
+2y
2
1 =
_
x
2
4y
2
2x
2
+2y
2
1 = x
2
4y
2
x
2
+6y
2
= 1.
Lultima equazione, che si pu` o riscrivere come
x
2
+
y
2
1/6
= 1
` e lequazione di unellisse con centro di simmetria O(0, 0) e semiassi a = 1, b =

6/6. Si osserva che lellisse passa per i punti A, B,C, E di intersezione tra le rette
e la circonferenza. La curva di livello C ` e rappresentata dai due archi di ellisse
contenuti in D, come in Figura 4 (in blu).
3) Applicando le regole di derivazione delle funzioni composte si ha:
f
x
=
1
2
_
2x
2
+2y
2
1
4x
1
2
_
x
2
4y
2
2x f
x
(1, 0) = 21 = 1
f
y
=
1
2
_
2x
2
+2y
2
1
4y
1
2
_
x
2
4y
2
(8y) f
y
(1, 0) = 0.
Si osserva che il vettore gradiente di f in P
0
, cio` e f (P
0
) = (1, 0), ha la direzione
dellasse x ed ` e ortogonale alla tangente alla curva di livello in P
0
che ` e parallela
allasse y.
4)
f
r
(P
0
) = f
x
(P
0
)cos() + f
y
(P
0
)sin(),
1.1. DOMINI E DERIVATE 13
dove u = (cos, sin) ` e il versore unitario di r con lorientamento assegnato.
Risulta u = (

2/2,

2/2) e quindi
f
r
(P
0
) = 1

2
2
+0

2
2
=

2
2
.
14 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
Prova intermedia del 30/10/2002 Data la funzione
f (x, y) =
_
3x
2
+7y
2
3
2y
.
1. Determinarne e disegnarne linsieme di denizione D, giusticando ogni
affermazione.
2. Determinare, se esiste, la curva di livello passante per P
0
(0, 1).
3. Calcolare il gradiente di f in P
0
.
4. Calcolare
f
r
(P
0
) dove r ` e la retta y = 2x +1 con lorientamento assegnato
in gura.
x
y
r

P
0
1
Soluzione.
1) Linsieme di denizione D di f si ottiene risolvendo il sistema
_
3x
2
+7y
2
3 0
y = 0.
Sia g(x, y) =3x
2
+7y
2
3 =0. Tale equazione rappresenta unellisse la cui forma
canonica ` e x
2
+
y
2
3/7
= 1. Lellisse suddivide il piano i due aperto connessi A
1
e
A
2
.
1.1. DOMINI E DERIVATE 15
x
y
A
1
A
2
1 -1
P
2
P
1
Sia P
1
(0, 0) A
1
; g(P
1
) =3 <0; per il teorema dei valori intermedi g(x, y) =
3x
2
+7y
2
3 <0 in A
1
. Sia P
2
(0, 1) A
2
; g(P
2
) =73 =4 >0; per il teorema dei
valori intermedi g(x, y) =3x
2
+7y
2
3 >0 in A
2
. La disequazione 3x
2
+7y
2
3
0 ` e vericata in A
2
compresa lellisse. Poich e deve anche essere y = 0 dobbiamo
escludere lasse x. Linsieme di denizione D ` e linsieme tratteggiato in gura. Si
osserva che escludendo lasse x sono esclusi sullellisse i punti (1, 0) e (1, 0). D
non ` e n e aperto n e chiuso, ed ` e illimitato.
x
y
D
2) P
0
(0, 1) D, per cui esiste una ed una sola curva di livello passante per P
0
, di
equazione f (x, y) = f (P
0
):
C
P
0
={(x, y) D : f (x, y) = f (P
0
)}; f (P
0
) = 1.
16 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
Quindi lequazione ` e:
_
3x
2
+7y
2
3
2y
= 1.
Poich e y = 0, moltiplichiamo entrambi i membri per 2y e si ha
_
3x
2
+7y
2
3 =
2y. Essendo il primo membro dellultima equazione positivo o nullo deve essere
y 0, anzi y > 0. Elevando al quadrato si ha 3x
2
+7y
2
3 = 4y
2
, quindi
3x
2
+7y
2
3 = 0 x
2
+y
2
1 = 0,
che rappresenta una circonferenza di raggio r = 1 e centro (0, 0). Tenendo conto
della condizione y > 0 la curva di livello passante per P
0
` e una semicirconferenza
priva degli estremi.
x
y
D
C
P
0
P
0
3) f ` e derivabile in tutti i punti interni a D, esclusi cio` e i punti sullellisse per cui
3x
2
+7y
2
3 = 0. P
0
` e interno a D, per cui esiste f (P
0
) = ( f
x
(P
0
), f
y
(P
0
)).
f
x
=
1
2y

1
2
_
3x
2
+7y
2
3
6x f
x
(P
0
) = 0
f
y
=
1
2

y
1
2
_
3x
2
+7y
2
3
14y
_
3x
2
+7y
2
3
y
2
f
y
(P
0
) =
3
4
.
f (P
0
) = (0, 3/4), ha la direzione dellasse y ed ` e ortogonale alla tangente in P
0
alla curva di livello per P
0
.
1.1. DOMINI E DERIVATE 17
4) Per denizione
f
r
(P
0
) = f
x
(P
0
)cos + f
y
(P
0
)sin,
dove u = (cos, sin) ` e il versore unitario di r con lorientamento assegnato. Si
ha: y =2x+1, ovvero
y 1
2
=x e quindi l =1, m=2 e u=
_

l
2
+m
2
,
m

l
2
+m
2
_
.
Con lorientamento ssato u = (1/

5, 2/

5). Inne:
f
r
(P
0
) = 0
_

5
_
+
3
4

5
_
=
3

5
10
.
Prova intermedia del 30/10/2002 Data la funzione
f (x, y) = log(2
_
x
2
+y
2
2)
1. Determinarne e disegnarne linsieme di denizione D, giusticando ogni
affermazione.
2. Determinare, se esiste, la curva di livello passante per P
2
(2, 0).
3. Calcolare, se esiste, il gradiente di f in P
2
.
4. Calcolare, se esiste, la derivata direzionale di f in P
2
secondo la direzione
del vettore v = (1, 2).
5. Determinare lequazione del piano tangente alla supercie z = f (x, y) nel
punto (2, 0, f (2, 0)).
Soluzione.
1) f ` e denita nellinsieme dei punti (x, y) R
2
vericanti il seguente sistema
di disequazioni
_
x
2
+y
2
2 0
2
_
x
2
+y
2
2 > 0.
g
1
(x, y) = x
2
+y
2
2 = 0 ` e una circonferenza di centro (0, 0) e raggio r =

2 che
divide il piano in due aperti connessi A
1
e A
2
.
18 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
x
y
A
1
A
2

2
P
1
(0, 0) A
1
, g
1
(0, 0) = 2 < 0 mentre P
2
(2, 0) A
2
e g
1
(2, 0) = 2 > 0. Appli-
cando il teorema dei valori intermedi la disuguaglianza g
1
(x, y) > 0 ` e vericata in
A
2
. La disuguaglianza g
1
(x, y) 0 ` e quindi vericata in A
2
e sulla circonferenza.
2
_
x
2
+y
2
2 > 0
_
x
2
+y
2
2 < 2 x
2
+y
2
2 < 4 x
2
+y
2
< 6
g
2
(x, y) = x
2
+y
2
6 ` e una circonferenza di centro (0, 0) e raggio r =

6 che che
divide il piano in due aperti connessi B
1
e B
2
. Applicando come sopra il teorema
dei valori intermedi la disuguaglianza g
2
(x, y) < 0 ` e vericata in B
1
. La frontiera
` e esclusa.
x
y
B
1
B
2

6
Linsieme di denizione D ` e ottenuto intersecando i due insiemi trovati. D non ` e
n e aperto, n e chiuso. E limitato e connesso.
1.1. DOMINI E DERIVATE 19
x
y

2
D

6
2) Per ogni punto P
0
(x
0
, y
0
) D passa una ed una sola curva di livello di equazione
f (x, y) = f (P
0
). P
2
D, per cui la curva C passante per P
2
` e
C ={(x, y) D : f (x, y) = f (P
2
)}; f (P
2
) = f (2, 0) = log(2

2).
C ha equazione
log(2
_
x
2
+y
2
2) = log(2

2)
e
log(2

x
2
+y
2
2)
= e
log(2

2)

2
_
x
2
+y
2
2 = 2

2
_
x
2
+y
2
2 =

2
x
2
+y
2
2 = 2
x
2
+y
2
= 4,
circonferenza di centro C(0, 0) e raggio r = 2, contenuta in D.
x
y

2 2
C

6
20 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
3) f ` e continua in D, ma ammette derivate parziali internamente a D, cio` e esclusa
la circonferenza x
2
+y
2
2 =0 perch e la funzione non ` e derivabile quando ` e nullo
il suo argomento. P
2
(2, 0) ` e interno a D, quindi esiste il gradiente di f in P
2
che si
denota con f (P
2
) = ( f
x
(P
2
), f
y
(P
2
)). Se P(x, y) si ha
f
x
(P) =
1
2
_
x
2
+y
2
2

1
2
_
x
2
+y
2
2
2x
_
f
y
(P) =
1
2
_
x
2
+y
2
2

1
2
_
x
2
+y
2
2
2y
_
f (P
2
) =
_

1
2

2
2

2
, 0
_
=
_

2(2+

2)
2
, 0
_
4) Indicando con u il versore unitario parallelo a v, si ha u =
_
1

5
,
2

5
_
=
_
5
5
,
2

5
5
_
. La retta r che ha direzione e verso di u ha equazione
x2
1
=
y
2

y = 2x + 4 e ` e langolo che forma con il semiasse positivo delle x. Per
denizione
f
r
= f
x
(P
2
)cos + f
y
(P
2
)sin =
2

2(2

2)

5
=

10(2+

2)
10
.
5) Lequazione del piano tangente in (x
0
, y
0
, f (x
0
, y
0
)) a z = f (x, y) ` e data da:
z f (x
0
, y
0
) = f
x
(x
0
, y
0
)(x x
0
) + f
y
(x
0
, y
0
)(y y
0
).
Sostituendo le coordinate del punto dato P
2
(2, 0) si ha:
z = log(2

2)

2
2
(2+

2)(x 2).
1.1. DOMINI E DERIVATE 21
Prima prova guidata a.a. 2003/04
Data la funzione f (x.y) =

y +x
2
4
x
2
y 4
.
1. Determinarne e disegnarne il dominio D, specicandone le caratteristiche.
2. Determinare e disegnare, se esiste, la curva di livello passante per P
0
(0, 2).
3. Calcolare, se esiste, il gradiente di f in P
0
(0, 2).
4. Calcolare la derivata direzionale di f in P
0
(0, 2) secondo la direzione del
versore u = (1/2,

3/2).
5. Determinare lequazione del piano tangente alla supercie z = f (x, y) in
P(0, 2, f (0, 2)).
Soluzione.
f ` e denita se
y +x
2
4
x
2
y 4
0. La disequazione frazionaria equivale a risolvere
due sistemi:
(1)
_
y +x
2
4 0
x
2
y 4 > 0
, (2)
_
y +x
2
4 0
x
2
y 4 < 0
Sia g
1
(x, y) = y +x
2
4 = 0.
x
y
P
1
A
1
A
2
-2 2
4
P
3
Fig. 1
x
y
P
1
A
3
A
4
-2 2
-4
P
3
Fig. 2
Essa rappresenta la parabola in Figura 1, che divide il piano nei due aperti connessi
A
1
e A
2
. P
1
(0, 0) A
1
, g
1
(P
1
) = 4 < 0 quindi g
1
(x, y) < 0 in A
1
per il teorema
dei valori intermedi.
P
2
(3, 0) A
2
, g
1
(P
2
) = 94 = 5 > 0 g
1
(x, y) > 0 in A
2
.
22 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
Sia g
2
(x, y) = x
2
y 4 = 0.
y = x
2
4 rappresenta la parabola in Figura 2, che divide il piano nei due aperti
connessi A
3
e A
4
. P
1
(0, 0) A
3
, g
2
(P
1
) =4 < 0 quindi g
2
(x, y) < 0 in A
3
per il
teorema dei valori intermedi.
P
2
(3, 0) A
4
, g
2
(P
2
) = 5 > 0 g
2
(x, y) > 0 in A
4
.
Il sistema (1) ` e vericato in A
2
A
4
, il sistema (2) ` e vericato in A
1
A
3
. La
parabola y = x
2
+4 ` e compresa esclusi i punti di intersezione con la parabola
y = x
2
4 che ` e esclusa. Il dominio D ` e rappresentato in Figura 3, e non ` e n e
aperto, n e chiuso.
x
y
Fig. 3
2) P
0
(0, 2) D, per P
0
passa una ed una sola curva di livello C
P
0
di equazione
f (x, y) = f (P
0
). Poich e f (P
0
) =
_
24
24
=
_
1
3
, C
P
0
ha equazione

y +x
2
4
x
2
y 4
=
_
1
3
.
Elevando ambo i membri al quadrato si ottiene
y+x
2
4
x
2
y4
=
1
3
. Moltiplicando per
x
2
y 4 = 0 si ha 3y +3x
2
+2 = x
2
y 4 4y = 2x
2
+8 y =
x
2
2
+2.
Essa rappresenta una parabola con vertice V(0, 2) e passante per i punti (2, 0) e
(2, 0) che sono esclusi.
1.1. DOMINI E DERIVATE 23
C
P
0
x
y
Fig. 4
3) P
0
` e interno a D, f ` e derivabile in P
0
, in quanto ha derivate parziali prime in
tutti i punti interni a D. f (P
0
) = ( f
x
(P
0
), f
y
(P
0
)).
f
x
=
1
2

y +x
2
4
x
2
y 4

(x
2
y 4) 2x (x
2
+y 4) 2x
(x
2
y 4)
2
; f
x
(0, 2) =0
f
y
=
1
2

y +x
2
4
x
2
y 4

(x
2
y 4) 1(x
2
+y 4) 1
(x
2
y 4)
2
; f
y
(0, 2) =

3
2
62
36
=

3
9
f (P
0
) =
_
0,

3
9
_
.
4)
x
y
r

P
0
2
24 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
La retta r orientata, passante per P
0
, con versore u = (1/2,

3/2), ha coefciente
angolare m =

3
2
2 =

3 ed ha equazione cartesiana y2 =

3x y =

3x+2.
f
r
(P
0
) =f
x
(P
0
)cos + f
y
(P
0
)sin
f
r
(P
0
) =0
1
2
+

3
2
_

3
9
_
=
1
6
.
5) Lequazione di tale piano ` e data dalla formula
z = f (0, 2) + f
x
(0, 2)(x 0) + f
y
(0, 2)(y 2)
z =

3
3

3
9
(y 2)
z =

3
9
y +
5
9

3.
1.1. DOMINI E DERIVATE 25
Prova guidata del 22/10/2004
Data la funzione f (x.y) = arcsin(9x
2
y
2
1), giusticando ogni affermazione,
risolvere i seguenti quesiti:
1. Determinarne e disegnarne il dominio D, specicandone le caratteristiche.
2. Determinare e disegnare, se esistono, le curve di livello passanti rispettiva-
mente per P
1
(0, 1) e P
2
(1/3, 0).
3. Determinare, se possibile, lequazione del piano tangente alla supercie z =
f (x, y) in P
3
(1/3, 0, f (1/3, 0)).
Soluzione.
D ={(x, y) R
2
: 1 9x
2
y
2
1 1}
poich e arcsin : [1, 1] [/2, /2]. Risolviamo il sistema
(S)
_
a) 9x
2
y
2
1 1
b) 9x
2
y
2
1 1.
La disequazione Sa) equivale a 9x
2
y
2
0. Sia g
1
(x, y) = 9x
2
y
2
= 0
(3x y)(3x +y) = 0.g
1
(x, y) = 0 ` e una conica degenere in quanto ` e costituita
da due rette di equazione y = 3x e y =3x. g
1
(x, y) = 0 divide il piano in quattro
parti connessi A
1
, A
2
, A
3
, A
4
. Applichiamo il teorema dei valori intermedi (se una
funzione g(x, y) continua ` e positiva o negativa in un punto di un insieme aperto
connesso A, allora g permane rispettivamente positiva o negativa in tutto A).
P
1
(1, 0) A
1
, g
1
(P
1
) = 9 > 0 g
1
(x, y) > 0 in A
1
P
2
(0, 1) A
2
, g
1
(P
2
) =1 < 0 g
1
(x, y) < 0 in A
2
P
3
(1, 0) A
3
, g
1
(P
3
) = 9 > 0 g
1
(x, y) > 0 in A
3
P
2
(0, 1) A
4
, g
1
(P
4
) =1 < 0 g
1
(x, y) < 0 in A
4
Quindi g
1
(x, y) > 0 ` e vericata in A
1
A
3
. g
1
(x, y) 0 ` e vericata in A
1
A
3
,
con laggiunta della frontiera costituita dalle rette y =3x. Si ottiene linsieme in
Fig.1.
26 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
x
y
y =3x
y = 3x
A
2
A
4
A
1
A
3
Fig. 1
Sia g
2
(x, y) = x
2
y
2
2. Lequazione g
2
(x, y) = x
2
y
2
2 = 0, ossia x
2
y
2
=
2
x
2
2/9

y
2
2
= 1 rappresenta uniperbole che ha come asintoti le stesse rette
y =3x, (infatti ponendo
x
2
2/9

y
2
2
= 0 si riottiene 9x
2
y
2
= 0, cio` e y =3x),
e i vertici sono V
1
(
_
2/9, 0), V
2
(
_
2/9, 0). Liperbole divide il piano in tre
aperti connessi B
1
, B
2
, B
3
. Per risolvere la disequazione g
2
(x, y) = x
2
y
2
2 < 0
riapplichiamo il teorema dei valori intermedi.
P
1
(1, 0) B
1
, g
2
(P
1
) = 7 > 0 g
2
(x, y) > 0 in B
1
O(0, 0) B
2
, g
2
(P
2
) =2 < 0 g
2
(x, y) < 0 in B
2
P
3
(1, 0) B
3
, g
2
(P
3
) = 92 = 7 > 0 g
2
(x, y) > 0 in B
3
Quindi g
2
(x, y) 0 ` e vericata in B
2
, con laggiunta dei due rami di iperbole,
com in Fig.2. Intersecando le soluzioni di Sa) e di Sb), si ottiene D (vedi la parte
tratteggiata in Fig.3).
x
y
y = 3x
y =3x
B
2
B
1
V
1
B
3
V
2
Fig. 2
x
2
2/9

y
2
2
= 1
x
y
y = 3x
y =3x
Fig. 3
x
2
2/9

y
2
2
= 1
x
y
y = 3x
y =3x
Fig. 4
P
2
1.1. DOMINI E DERIVATE 27
2) P
1
(0, 1) non appartiene a D, per cui non esiste una curva di livello passante
per P
1
., mentre P
2
D (infatti 1/3 <

2/3, ascissa del vertice V


1
), quindi per P
2
passa una ed una sola curva di livello C
P
2
di equazione f (x, y) = f (P
2
). f (P
2
) =
arcsin(9 1/91) = 0, quindi C
P
2
ha equazione
arcsin(9x
2
y
2
1) = 0 9x
2
y
2
1 = sin0 = 0
C
P
2
` e quindi liperbole di equazione
x
2
1/9
y
2
=1, di cui P
2
rappresenta un vertice
(gli asintoti son sempre le stesse rette y =3x). Il disegno ` e in Fig.4 (la curva di
livello ` e in blu).
3) f ` e derivabile con derivate parziali continue in tutti i punti interni a D.
`
E esclu-
sa la frontiera, ossia le rette y = 3x e i due rami di iperbole, poich e la funzione
arcsint ` e derivabile in (1, 1).
P
2
(1/3, 0) ` e interno a D, per cui esiste il piano tangente a z = f (x, y) in P
3
(1/3, 0, f (1/3, 0))
avente equazione
z = f (1/3, 0) + f
x
(1/3, 0)(x 1/3) + f
y
((1/3, 0))(y 0), f (1/3, 0) = 0
f
x
=
1
_
1(9x
2
y
2
1)
2
18x, f
x
(1/3, 0) = 6
f
y
=
1
_
1(9x
2
y
2
1)
2
(2y), f
y
(1/3, 0) = 0
Il piano tangente ha allora equazione: z = 6(x 1/3) z = 6x 2.
28 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
Prova intermedia del 27/10/2003
Data la funzione f (x, y) =
_
y +x
2
+3

2y
.
1. Determinarne e disegnarne linsieme di denizione D, specicandone le
caratteristiche e giusticando ogni affermazione.
2. Determinare, se esiste, e disegnare la curva di livello passante per P
0
(0, 1).
3. Calcolare, se possibile, la derivata direzionale di f in P
0
(0, 1) secondo la
direzione del versore u = (

3/2, 1/2).
Soluzione.
1) Il dominio D di f si determina risolvendo il sistema
_
y +x
2
+3 0
2y > 0.
Sia g(x, y) =y+x
2
+3. g(x, y) = 0 rappresenta una parabola con vertice V(0, 3)
e concavit` a rivolta verso lalto.
V(0, 3)
A
2
A
1
x
y
Fig. 1
Essa divide il piano nei due aperti, connessi A
1
e A
2
. Sia P
1
(0, 4) A
1
; g(P
1
) =
4+3 =1 < 0; per il teorema dei valori intermedi g(x, y) in A
1
. Sia P
2
(0, 0)
A
2
; g(P
2
) =3 >0; per il teorema dei valori intermedi g(x, y) >0 in A
2
. La disequa-
zione y +x
2
+3 0 ` e vericata in A
2
con laggiunta della parabola y = x
2
+3,
come in Figura 1.
1.1. DOMINI E DERIVATE 29
x
y
Fig. 2
La disequazione y > 0 ` e vericata nel semipiano delle ordinate positive, escluso
lasse x, come in Figura 2. Intersecando gli insiemi di Figura 1 e Figura 2 si
ottiene linsieme soluzione del sistema, cio` e il dominio D di f (Figura 3).
V(0, 3)
D
x
y
Fig. 3
Linsieme D ` e illimitato, connesso, n e aperto, n e chiuso.
2) P
0
(0, 1) D, per cui passa una ed una sola curva di livello per P
0
, che chiamia-
mo C
P
0
ed ha equazione f (x, y) = f (P
0
).
C
P
0
={(x, y) D : f (x, y) = f (P
0
)}.
f (P
0
) =

2
= 1
_
y +x
2
+3

2y
= 1. Elevando ambo i membri al quadrato si
ottiene
y +x
2
+3
2y
= 1. Poich e y = 0, facciamo il minimo comune multiplo,
eliminando il denominatore e otteniamo:
y +x
2
+3 = 2y 3y = x
2
+3 y =
x
2
3
+1.
La curva di livello C
P
0
` e una parabola che ha vertice nello stesso punto P
0
ed ` e
tutta contenuta in D come in Figura 4.
30 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
3
1
C
P
0
D
x
y
Fig. 3
3) P
0
` e interno a D, quindi f ha ha derivate parziali e quindi direzionali in P
0
,
secondo la formula
f
r
(P
0
) = f
x
(P
0
)cos + f
y
(P
0
)sin,
ove u = (cos, sin) e r ` e la retta orientata secondo il versore u.
x
y
r
y =

3
3
x +1
1
f
x
=
1

2y

1
2
_
y +x
2
+3
2x f
x
(P
0
) =0
f
y
=

2y
1
2
_
y +x
2
+3
(1)
_
y +x
2
+3
1
2

2y
2
2y
f
y
(P
0
) =

2
1
2

2
2
=
3
4
,
f
r
=

3
2
0+
1
2

3
4
_
=
3
8
.
1.1. DOMINI E DERIVATE 31
Prova guidata del 25/10/2005
Data la funzione
f (x.y) =
_
4x
2
+y
2
1
x
2
.
1. Determinarne e disegnarne il dominio D, specicandone le caratteristiche.
2. Determinare e disegnare, se esiste, la curva di livello passante per P
0
(1, 0).
3. Calcolare, se esiste, il gradiente di f in P
0
(1, 0).
4. Determinare, se possibile, lequazione del piano tangente alla supercie z =
f (x, y) in P
3
(1, 0, f (1, 0)).
Soluzione.
1) Il campo di esistenza D di f si ottiene ponendo
4x
2
+y
2
1
x
2
0 e quindi risolvendo
il sistema seguente
_
4x
2
+y
2
1 0
x = 0
Ponendo g(x, y) = 4x
2
+y
2
1, g(x, y) = 0
x
2
1/4
+y
2
= 1, che rappresenta
unellisse in forma canonica di semiassi a = 1/2, b = 1. Essa divide il piano in 2
aperti connessi A
1
, A
2
. Applicando il teorema dei valori intermedi:
P
1
(0, 0) A
1
, g(P
1
) =1 < 0 g(x, y) < 0 in A
1
P
2
(1, 0) A
2
, g(P
2
) = 3 > 0 g(x, y) > 0 in A
2
La disequazione g(x, y) 0 ` e vericata in A
2
compresa lellisse.
Per ottenere il dominio, si deve escludere la retta di equazione x = 0, cio` e lasse
y. D non ` e n e aperto n e chiuso, non ` e connesso, ` e illimitato.
x
y
A
1
A
2
1
2
1
32 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
2) Il punto P
0
(1, 0) D, quindi esiste ununica curva di livello passante per P
0
di
equazione f (x, y) = f (P
0
). f (1, 0) =

3, quindi risulta:
C
P
0
=
_
(x, y) D :
_
4x
2
+y
2
1
x
2
=

3
_
elevando ambi i membri al quadrato e moltiplicando per x
2
si ottiene
4x
2
+y
2
1 = 3x
2
da cui x
2
+y
2
= 1. La curva di livello C
P
0
` e costituita da una circonferenza di
raggio 1 e centro C(0, 0), ad eccezione dei punti di intersezione con lasse y.
x
y
1
2
1
P
0
3) f ` e derivabile in tutti i punti di D e quindi anche in P
0
, inoltre f (P
0
) =
( f
x
(P
0
), f
y
(P
0
)), con
f
x
=
1
2
_
4x
2
+y
2
1
x
2

x
2
8x 2x(4x
2
+y
2
1)
x
4
, f
x
(1, 0) =
1
2

3
2 =
1

3
=

3
3
f
y
=
1
2
_
4x
2
+y
2
1
x
2

2y
x
2
, f
y
(1, 0) = 0.
Pertanto f (P
0
) = (

3/3, 0).
4) Lequazione del piano tangente ` e la seguente:
z = f (1, 0) + f
x
(1, 0)(x 1) + f
y
(1, 0)(y 0).
e quindi
z =

3+

3
3
(x 1) =

3
3
x +
2
3

3
1.1. DOMINI E DERIVATE 33
Prima prova guidata del 6-11-2007
Data la funzione f (x.y) =

5xy

xy +3.
1. Determinarne e disegnarne il dominio D, specicandone le caratteristiche.
2. Calcolare, se esiste, il gradiente di f in P
0
(1, 1).
3. Determinare e disegnare, se esiste, la curva di livello passante per il punto
P
0
(1, 1) e scriverne lequazione della retta tangente nel punto.
4. Calcolare la derivata direzionale di f in P
0
(1, 1) secondo la direzione e verso
del gradiente.
5. Determinare lequazione del piano tangente alla supercie z = f (x, y) in
P(1, 1, f (1, 1)).
Soluzione.
1) Il dominio D di f si ottiene risolvendo il sistema
_
5xy 0
xy +3 0.
Sia g
1
(x, y) = 5 xy; lequazione g
1
(x, y) = 0 rappresenta uniperbole equilatera
con i rami nel primo e terzo quadrante e vertici V
1
(

5,

5), V
2
(

5,

5).
Liperbole divide il piano in tre aperti connessi A
1
, A
2
e A
3
. Vediamo dove ` e
vericata lequazione g
1
(x, y) 0.
Sia P
1
(3, 3) A
1
; g
1
(P
1
) =59 =4 <0. Per il teorema dei valori intermedi
g
1
(x, y) < 0 in A
1
.
Sia P
2
(0, 0) A
2
; g
1
(P
2
) = 50 = 5 > 0 g
1
(x, y) > 0 in A
2
.
Sia P
3
(3, 3) A
3
; g
1
(P
3
) = 5 9 = 4 < 0 g
1
(x, y) < 0 in A
3
. Pertanto
g
1
(x, y) = 5xy > 0 ` e vericata in A
2
e g
1
(x, y) 0 ` e vericata in A
2
compresi i
rami delliperbole, che chiamiamo D
1
.
34 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
V
1
V
2
A
3
A
1
A
2
D
1
x
y
Sia g
2
(x, y) = 3 +xy; lequazione g
2
(x, y) = 0 rappresenta uniperbole equilatera
con i rami nel secondo e quarto quadrante e vertici V
3
(

3,

3), V
4
(

3,

3).
Liperbole divide il piano in tre aperti connessi A
4
, A
5
e A
6
. Applicando, come
sopra, il teorema dei valori intermedi, la disequazione g
2
(x, y) 0 ` e vericata in
A
5
compresi i rami di iperbole, che chiamiamo D
2
.
V
4
V
3
A
4
A
5
A
2
D
2
x
y
Il dominio D si ottiene intersecando D
1
e D
2
.
1.1. DOMINI E DERIVATE 35
x
y
D
D ` e chiuso, connesso e illimitato.
2) f ` e derivabile in tutti i punti interni a D, esclusi cio` e i punti della frontiera, che
` e costituita dai quattro rami delle due iperboli. P
0
(1, 1) ` e interno a a D per cui f ` e
derivabile in P
0
. Si ha:
f
x
=
y
2

5xy

y
2

xy +3
f
x
(P
0
) =
1
2

1
2

4
=
1
2
f
y
=
x
2

5xy

x
2

xy +3
f
y
(P
0
) =
1
2

1
2

4
=
1
2
e f (P
0
) = (
1
2
,
1
2
).
3) P
0
(1, 1) D per cui esiste una ed una sola curva di li vello passante per P
0
di
equazione f (x, y) = f (P
0
), ovvero

5xy

xy +3 =

4 = 0.
C ={(x, y) D :
_
5xy
_
xy +3 = 0},
da cui otteniamo

5xy =

xy +3, ed elevando entrambi i membri al qua-


drato si ha 5 xy = 3 + xy e quindi 2xy = 2 xy = 1. La curva di livello
passante per P
0
(1, 1) ` e ancora uniperbole equilatera di cui P
0
(1, 1) ` e uno dei
due vertici. Lequazione della retta t tangente a C in P
0
` e data dallequazione
f
x
(P
0
)(x x
0
) + f
y
(P
0
)(y y
0
) = 0
1
2
(x 1)
1
2
(y 1) = 0 y = x +2.
f (P
0
) = (1/2, 1/2) ` e ortogonale a t in P
0
.
36 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
x
y
P
0
(1, 1)
f (P
0
)
t
4)
f
r
(P
0
) = f
x
(P
0
)cos + f
y
(P
0
)sin dove r ` e la retta che ha direzione e verso
di f (P
0
) = (1/2, 1/2), quindi r ` e la bisettrice del primo e terzo quadrante
y = x, orientata verso il basso, e u = (cos, sin) ne ` e il versore unitario per cui
u = (

2/2,

2/2).
f
r
(P
0
) =
1
2
_

2
2
_

1
2
_

2
2
_
=

2
4
+

2
4
=

2
2
che rappresenta il valore mas-
simo delle derivate direzionali.
5) Il piano tangente alla supercie z = f (x, y) in P(1, 1, f (1, 1)) esiste in quanto
f ha derivate parziali prime continue in P
0
(1, 1), ed ha equazione z = f (1, 1) +
f
x
(P
0
)(x x
0
) + f
y
(P
0
)(y y
0
), e quindi:
z =
1
2
(x x
0
)
1
2
(y y
0
) =
1
2
(x 1)
1
2
(y 1) e quindi z =
1
2
x
1
2
y +1.
1.1. DOMINI E DERIVATE 37
Prova guidata del 21/10/2008 Data la funzione
f (x, y) = log(x
2
+y
2
3) log(2x).
1. Determinarne e disegnarne linsieme di denizione D, giusticando ogni
affermazione.
2. Determinare, se esiste, e disegnare la curva di livello passante per P
0
(1, 2).
3. Calcolare, se esiste, il gradiente di f in P
0
.
4. Calcolare la derivata direzionale di f in P
0
secondo la direzione della retta
y =2x con orientamento a scelta; secondo quale direzione e verso la derivata
direzionale di f in P
0
` e massima e quanto vale?
5. Determinare lequazione della retta tangente alla curva di livello in P
0
.
Soluzione.
1) f ` e denita nellinsieme dei punti (x, y) R
2
vericanti il seguente sistema
di disequazioni
_
x
2
+y
2
3 > 0
2x > 0.
g(x, y) = x
2
+y
2
3 = 0 ` e una circonferenza di centro (0, 0) e raggio r =

3 che
divide il piano in due aperti connessi A
1
e A
2
.
x
y
P
1
A
1
A
2
P
2
P
1
(0, 0) A
1
, g(0, 0) = 3 < 0 mentre P
2
(2, 0) A
2
e g(2, 0) = 43 = 1 >
0. Applicando il teorema dei valori intermedi la disuguaglianza g(x, y) > 0 ` e
vericata in A
2
e g(x, y) < 0 ` e invece vericata in A
1
. La disuguaglianza 2x > 0 ` e
vericata nel semipiano delle ascisse positive.
38 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
x
y
Intersecando A
2
con tale semipiano si ottiene linsieme D in gura. D ` e aperto,
illimitato e connesso.
x
y
D
C
A
B
P
0
(1, 2)
2) Per ogni punto P
0
(x
0
, y
0
) D passa una ed una sola curva di livello di
equazione f (x, y) = f (P
0
). P
0
D, per cui la curva C passante per P
0
` e
C ={(x, y) D : log(x
2
+y
2
3) log(2x) = log(1+43) log2}.
C ha equazione
log(x
2
+y
2
3) = log(2x)
e
log(x
2
+y
2
3)
= e
log(2x)

x
2
+y
2
3 = 2x
x
2
+y
2
2x 3 = 0,
circonferenza di centro C(1, 0) e raggio r =

1+3 = 2, passante per i punti


A(0,

3) e B(0,

3) e C ne ` e larco contenuto in D, come in gura (in blu,


i punti A e B sono esclusi).
1.1. DOMINI E DERIVATE 39
3) f ` e continua in D, ed ammette derivate parziali in D, in quanto composta di fun-
zioni derivabili nel loro campo di esistenza. Quindi esiste f (P
0
) = ( f
x
(P
0
), f
y
(P
0
)).
Si ha
f
x
(x, y) =
2x
x
2
+y
2
3

2
2x
f
x
(P
0
) =
2
1+43
1 = 11 = 0;
f
y
(x, y) =
2y
x
2
+y
2
3
f
y
(P
0
) =
4
1+43
= 2
f (P
0
) = (0, 2) ` e un vettore parallelo allasse y.
4) Orientiamo la retta r di equazione y = 2x, passante per P
0
, nel verso indicato
dalla freccia. Poich e il suo vettore direzionale ` e (l, m) = (1, 2) e il versore u
il versore unitario parallelo ` e u =
_
1

1+4
,
2

1+4
_
=
_
5
5
,
2

5
5
_
= (cos, sin) in
base allorientamento scelto. Si ha
f
r
(P
0
) = f
x
(P
0
)cos + f
y
(P
0
)sin =0
1

5
5
+
2
2

5
5
=
4

5
5
. La derivata direzionale di f in P
0
` e massima nella direzione e verso
del gradiente e coincide con f
y
(P
0
) = 2, poich e f
x
(P
0
) = 0 e f (P
0
) ha versore
unitario (0, 1).
x
y
C
A
B
P
0
(1, 2)

f (P
0
) = (0, 2)
t
40 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
Prova guidata del 19/10/2009 Data la funzione
f (x, y) = x
3
3x +3xy
2
.
1. Calcolare la derivata direzionale di f in P
0
(1, 2) secondo la direzione della
retta y = 2x in entrambi i versi; calcolare la derivata direzionale massima di
f in P
0
.
2. Calcolare, se esiste, lequazione del piano tangente alla supercie z = f (x, y)
nel punto P(1, 2, f (1, 2)).
3. Determinare, se esiste, almeno un punto in cui il gradiente ` e parallelo al-
lasse x e uno in cui ` e parallelo allasse y.
4. Determinare, se esistono, punti sulla supercie z = f (x, y) in cui il piano
tangente ` e parallelo al piano z = 0 e, in caso affermativo. Determinarne
lequazione.
Soluzione.
1) f ` e una funzione denita e continua, con derivate parziali continue in R
2
. f
ha derivata direzionale in P
0
(1, 2) secondo la direzione della retta r di equazione
y = 2x, passante per P
0
.
f
r
(P
0
) = f
x
(P
0
)cos + f
y
(P
0
)sin, con u = (cos, sin),
il versore unitario della retta r. Lequazione di r in forma normale ` e
y
2
=x dove v =
(1, 2) ` e il vettore direzionale della retta, ma non ` e unitario. u =
_
1

1+4
,
2

1+4
_
=
_
5
5
,
2

5
5
_
` e il versore unitario di r se si sceglie lorientamento verso lalto,
mentre u =
_

5
5
,
2

5
5
_
` e il versore unitario di r se si sceglie lorientamento
opposto.
f
x
= 3x
2
3+3y
2
; f
x
(1, 2) = 12
f
x
= 6xy; f
y
(1, 2) = 12
Si ha
f
r
(P
0
) = f
x
(P
0
)cos + f
y
(P
0
)sin =12

5
5
+12
2

5
5
=
36

5
5
, in un verso,
mentre in quello opposto ha valore opposto
36

5
5
.
1.1. DOMINI E DERIVATE 41
x
y
P
0
(1, 2)
u = (

5
5
,
2

5
5
)
u = (

5
5
,
2

5
5
)
f (P
0
) = ( f
x
(P
0
), f
y
(P
0
)) = (12, 12). La derivata direzionale ` e massima nella
direzione e verso del gradiente e vale
_
f
2
x
(P
0
) + f
2
y
(P
0
) =

144+144 =

288 = 12

2.
La direzione e verso del del gradiente sono gli stessi della retta y = x con versore
unitario u =
_
2
2
,

2
2
_
.
x
y
P
0
f (P
0
)
12
12
2) Per la continuit` a di f e delle sue derivate (sono tutti polinomi) la supercie
z = f (x, y) ha piano tangente in ogni punto con equazione:
z = f (x
0
, y
0
) + f
x
(x
0
, y
0
)(x x
0
) + f
y
(x
0
, y
0
)(y y
0
)
Lequazione del piano tangente a x = f (x, y) in P(1, 2, f (1, 2)) ` e quindi
z = f (1, 2) + f
x
(1, 2)(x 1) + f
y
(1, 2)(y 2); f (1, 2) = 12
z = 12+12(x 1) +12(y 2);
z = 12+12x 12+12y 24;
z = 12x +12y 24.
42 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
3) Se P(x, y) ` e un generico punto del piano f (P) = (3x
2
3+3y
2
, 6xy).
f (P) ` e parallelo allasse x se risulta f
x
(P) = 0 e f
y
(P) = 0. Scegliendo ad esem-
pio P
1
(2, 0), f (P
1
) = (9, 0) ` e parallelo allasse x (anzi sta proprio sullasse x);
f
y
= 6xy ` e nulla se x = 0 oppure y = 0, mentre f
x
= 3x
2
3 +3y
2
= 0 se e solo
se x
2
+y
2
1 = 0 per cui basta prendere un punto sulla circonferenza di raggio 1
con entrambe le coordinate non nulle (altrimenti nelle intersezioni con gli assi si
annulla anche f
y
) ad esempio P
2
(

2
2
,

2
2
) e f (P
2
) = (0, 3) ` e parallelo allasse y.
4) I punti P
0
(x
0
, y
0
, f (x
0
, y
0
)) sulla supercie z = f (x, y) in cui il piano tangente
` e parallelo al piano z = 0, sono quelli in cui i corrispondenti P
0
(x
0
, y
0
) risultano
essere punti critici, cio` e tali che f (P
0
) = (0, 0). Ricerchiamo i punti critici:
_
3x
2
3+3y
2
= 0
6xy = 0

_
3x
2
3 = 0
y = 0
oppure
_
3+3y
2
= 0
x = 0,
da cui si ottengono quattro punti (geometricamente le intersezioni della circonfe-
renza di raggio 1 con gli assi cartesiani) P
1
(1, 0), P
2
(1, 0) e P
3
(0, 1), P
4
(0, 1). I
piani corrispondenti hanno equazione:
z = f (P
3
) = f (P
4
) = 0; z = f (P
1
) = 2; z = f (P
2
) =2.
1.1. DOMINI E DERIVATE 43
Prova guidata del 19/10/2010 Data la funzione f (x.y) =
log(8xy)
log(xy)
.
1. Determinarne e disegnarne il dominio D, specicandone le caratteristiche.
2. Determinare, se esiste, e disegnare la curva di livello passante per il punto
P
0
(2, 2).
3. Calcolare, se esiste, il gradiente di f in P
0
(2, 2).
4. Calcolare lequazione della retta tangente alla curva di livello nel punto
P
0
(2, 2).
Soluzione.
1) Il dominio D di f si ottiene risolvendo il sistema
_

_
8xy > 0
xy > 0
xy = 1.
Sia g(x, y) = 8 xy; lequazione g(x, y) = 0 rappresenta uniperbole equilatera
con i rami nel primo e terzo quadrante e vertici V
1
(

8,

8), V
2
(

8,

8).
Liperbole divide il piano in tre aperti connessi A
1
, A
2
e A
3
. Vediamo dove ` e
vericata la disequazione g(x, y) > 0.
Sia P
1
(3, 3) A
1
; g(P
1
) = 89 =1 < 0. Per il teorema dei valori intermedi
g(x, y) < 0 in A
1
.
Sia P
2
(0, 0) A
2
; g(P
2
) =80 =8 >0 g(x, y) >0 in A
2
. Sia P
3
(3, 3)
A
3
; g(P
3
) = 89 = 1 < 0 g(x, y) < 0 in A
3
. Pertanto g(x, y) = 8xy > 0 ` e
vericata in A
2
e g(x, y) > 0 ` e vericata in A
2
.
44 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
V
1
V
2
A
3
A
1
A
2
x
y
Fig.1
La disequazione xy > 0 ` e vericata nel primo e nel terzo quadrante escludendo
gli assi cartesiani, mentre con la disuguaglianza xy =1 dobbiamo escludere i rami
delliperbole equilatera xy = 1 che ha vertici V
3
(1, 1) e V
4
(1, 1).
V
3
V
4
x
y
Fig.2
Intersecando i sottoinsiemi evidenziati nelle le due gure 1 e 2 si ottiene il dominio
D, che ` e aperto, illimitato, non connesso, in Fig.3.
1.1. DOMINI E DERIVATE 45
Fig.3
D
P
0
D
2) P
0
(2, 2) D per cui esiste una ed una sola curva di livello passante per P
0
di
equazione f (x, y) = f (P
0
) =
log4
log4
= 1. La curva di livello C ha equazione
log(8xy)
log(xy)
= 1 log(8xy) = log(xy)
(poich e log(xy) = 0) e per liniettivit` a della funzione logaritmo 8 xy = xy
xy = 4. La curva di livello passante per P
0
(2, 2) ` e ancora uniperbole equilatera di
cui P
0
(2, 2) ` e uno dei due vertici, ed ` e tutta contenuta in D.
3) f ` e una funzione che ha derivate parziali prime in tutto il dominio D e quindi
f
x
=
y
8xy
log(xy) log(8xy)
y
xy
log
2
(xy)
f
y
=
x
8xy
log(xy) log(8xy)
x
xy
log
2
(xy)
f
x
(2, 2) =
2
4
log4
2
4
log4
log
2
4
= f
y
(2, 2)
f
x
(2, 2) = f
y
(2, 2) =
1
log4
; f (P
0
) =
_

1
log4
,
1
log4
_
4) Lequazione della retta t tangente a C in P
0
` e data dallequazione f
x
(P
0
)(x
x
0
) + f
y
(P
0
)(y y
0
) = 0
1
log4
(x 2)
1
log4
(y 2) = 0 y = x +4. Il
gradiente di f in P
0
, che ha la direzione della retta y = x, ` e ortogonale a t in P
0
.
46 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
x
y
P
0
(2, 2)
f (P
0
)
t
1.1. DOMINI E DERIVATE 47
Prova guidata del 20/10/2010 Data la funzione f (x.y) =
_
3log(3xy).
1. Determinarne e disegnarne il dominio D, specicandone le caratteristiche.
2. Determinare, se esiste, e disegnare la curva di livello passante per il punto
P
0
(1/3, 1).
3. Calcolare, se esiste, il gradiente di f in P
0
.
4. Calcolare lequazione della retta tangente alla curva di livello nel punto P
0
.
Soluzione.
1) Il dominio D di f si ottiene risolvendo il sistema
_
3log(3xy) 0
3xy > 0
La disequazione 3xy > 0 ` e vericata nel primo e nel terzo quadrante escludendo
gli assi cartesiani e quindi in D
1
.
D
1
D
1
x
y
Fig.1
La disequazione 3log(3xy) 0 equivale a log(3xy) 3 xy
e
3
3
. Sia
g(x, y) = xy
e
3
3
; lequazione g(x, y) = 0 rappresenta uniperbole equilatera con i
rami nel primo e terzo quadrante e vertici
V
1
(
_
e
3
/3,
_
e
3
/3), V
2
(
_
e
3
/3,
_
e
3
/3).
48 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
Liperbole divide il piano in tre aperti connessi A
1
, A
2
e A
3
. Vediamo dove ` e
vericata la disequazione g(x, y) > 0.
Sia P
1
(3, 3) A
1
; g(P
1
) = 9
e
3
3
> 0. Per il teorema dei valori intermedi
g(x, y) > 0 in A
1
.
Sia P
2
(0, 0) A
2
; g(P
2
) =
e
3
3
< 0 g(x, y) < 0 in A
2
. Sia P
3
(3, 3) A
3
;
g(P
3
) = 9
e
3
3
> 0 g(x, y) > 0 in A
3
. Pertanto g(x, y) 0 ` e vericata in A
2
e
g(x, y) > 0 ` e vericata in A
2
e sui due rami di iperbole e quindi in D
2
.
V
1
V
2
A
3
A
1
A
2
2
x
y
Fig.1
Intersecando i sottoinsiemi evidenziati nelle le due gure 1 e 2 si ottiene il dominio
D = D
1
D
2
, che non ` e n e aperto, n e chiuso, illimitato, non connesso, in Fig.3.
Fig.3
D
D
2) P
0
(
1
3
, 1) D per cui esiste una ed una sola curva di livello passante per P
0
di
equazione f (x, y) = f (P
0
) =
_
3log(3 1/3) =

3. La curva di livello C ha
1.1. DOMINI E DERIVATE 49
equazione
_
3log(3xy) =

3
Elevando al quadrato, otteniamo 3log(3xy) =3, da cui log(3xy) =0 3xy =1
xy = 1/3. La curva di livello passante per P
0
(1/3, 1) ` e ancora uniperbole
equilatera di vertici V
3
(

3/3,

3/3), V
4
(

3/3,

3/3) ed ` e tutta contenuta in


D.
3) f ` e una funzione che ha derivate parziali prime in tutti i punti interni a D e non
` e invece derivabile sulla frontiera, ossia sui due rami di iperbole xy = e
3
/3, dove
non ` e derivabile la funzione radice in quanto ` e nullo il suo argomento. P
0
` e interno
a D per cui esistono entrambe le derivate parziali in P
0
.
f
x
=
1
2
_
3log(3xy)

3y
3xy
=
1
2x
_
3log(3xy)
f
y
=
1
2
_
3log(3xy)

3x
3xy
=
1
2y
_
3log(3xy)
f
x
(P
0
) =
1
2
1
3

3
=

3
2
f
y
(P
0
) =
1
2

3
=

3
6
4) Il gradiente di f in P
0
, ` e ortogonale alla retta t tangente alla curva di livello in
P
0
. Lequazione della retta t tangente ` e data dallequazione
f
x
(P
0
)(x x
0
) + f
y
(P
0
)(y y
0
) = 0

3
2
(x
1
3
)

3
6
(y 1) = 0
3x 1+y 1 = 0
t : y =3x +2.
50 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
x
y
P
0
(1/3, 1)
f (P
0
)
t
1.1. DOMINI E DERIVATE 51
Prova guidata del 27/10/2011 Data la funzione f (x, y) =
_
e
4
e
x
2
4y
2
.
1. Determinarne e disegnarne il dominio D, specicandone le caratteristiche.
2. Determinare, se esiste, e disegnare la curva di livello passante per il punto
P
0
(2, 2).
3. Calcolare, se esiste, il gradiente di f in P
0
.
4. Calcolare lequazione della retta tangente alla curva di livello nel punto P
0
.
Soluzione.
1) f ` e denita quando
e
4
e
x
2
4y
2
0 e
x
2
4y
2
e
4
x
2
4y
2
4
x
2
4
y
2
1.
Applichiamo il teorema dei valori intermedi alla funzione
g(x, y) =
x
2
4
y
2
1.
e verichiamo dove g(x, y) 0.
Lequazione g(x, y) =0 rappresenta uniperbole in forma canonica
x
2
4
y
2
=1
che ha vertici V
1
(2, 0),V
2
(2, 0) sullasse x e gli asintoti sono le rette y =
x
2
(ponendo
x
2
4
y
2
= 0).
V
1
V
2
A
3
A
1
A
2
x
y
Fig.1
52 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
Liperbole divide il piano in tre aperti connessi (Fig.1), A
1
, A
2
, A
3
, verichiamo
dove g(x, y) < 0.
P
1
(3, 0) A
1
; g(P
1
) = 9/41 > 0. Per il teorema dei valori intermedi g(x, y) > 0
in tutto laperto connesso A
1
; analogamente P
3
(3, 0) A
3
e g(P
3
) = 9/41 > 0
per cui g(x, y) > 0 in A
3
. Se invece prendiamo P
2
(0, 0) A
2
si ha g(P
2
) = 1 <
0 g(x, y) < 0 in A
2
. Sia P
3
(3, 3) A
3
; Pertanto g(x, y) 0 ` e vericata in
A
2
compresi i due rami di iperbole. Il dominio D in gura 2 ` e un insieme chiuso,
illimitato, connesso.
2 2
D
P
0
(2, 2)
x
y
Fig.2
2) P
0
(2, 2) D per cui esiste una ed una sola curva di livello passante per P
0
di
equazione f (x, y) = f (P
0
) che chiamiamo C
P
0
. f (2, 2) =

e
4
e
416
=

e
4
e
12
.
C
P
0
ha equazione
_
e
4
e
x
2
4y
2
=
_
e
4
e
12
.
Elevando al quadrato ambo i membri, otteniamo e
4
e
x
2
4y
2
= e
4
e
12
, da cui
e
x
2
4y
2
= e
12
e x
2
4y
2
=12, cio` e
x
2
12

y
2
3
=1.
La curva di livello passante per P
0
(2, 2) ` e ancora uniperbole, con i vertici V
3
(0,

3),
V
4
(0,

3) e asintoti le stesse rette y = x/2 (


x
2
12

y
2
3
= 0
x
2
4
y
2
= 0 e
y =x/2), ed ` e tutta contenuta in D.
1.1. DOMINI E DERIVATE 53
2
C
P
0
C
P
0
2
D
P
0
t
f (P
0
)
r
x
y

3
Fig.3
3) f ` e una funzione derivabile in tutti i punti interni a D e non ` e invece derivabile
sulla frontiera, ossia sui due rami di iperbole x
2
/4y
2
= 1, dove non ` e derivabile
la funzione radice in quanto ` e nullo il suo argomento. P
0
` e interno a D per cui
esistono entrambe le derivate parziali in P
0
.
f
x
=
1
2
_
e
4
e
x
2
4y
2
(e
x
2
4y
2
) 2x
f
y
=
1
2
_
e
4
e
x
2
4y
2
(e
x
2
4y
2
) (8y)
f
x
(P
0
) =
2e
12

e
4
e
12
f
y
(P
0
) =
8e
12

e
4
e
12
f (P
0
) =
_
2e
12

e
4
e
12
,
8e
12

e
4
e
12
_
e si pu` o prendere come vettore direzionale della retta r il vettore v = (1, 4), che
` e proporzionale a f (P
0
). Dalla forma normale
x x
0
f
x
(P
0
)
=
y y
0
f
y
(P
0
)
54 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
si ricava che la retta r ha equazione
f
y
(P
0
)(x x
0
) f
x
(P
0
)(y y
0
) = 0
4(x 2) +(y 2) = 0
r : y =4x +10.
La retta t tangente ` e ortogonale ad r ed ha equazione
f
x
(P
0
)(x x
0
) + f
y
(P
0
)(y y
0
) = 0
(x 2) +4(y 2) = 0
y =
x
4
+
3
2
.
1.2. OTTIMIZZAZIONE 55
1.2 Ottimizzazione vincolata e non: punti critici, mas-
simi e minimi relativi e assoluti
Compitino intermedio del 26/11/2001
Data la funzione f (x, y) = 3x
3
+9x
2
y +3y
3
9y.
1. Dare la denizione di punto di minimo relativo.
2. Enunciare una condizione necessaria ed una sufciente per lesistenza di
punti di massimo e minimo relativi.
3. Determinare eventuali punti di massimo e minimo relativi e di sella.
4. Dare la denizione di massimo assoluto per f su un insieme D.
5. Enunciare una condizione sufciente per lesistenza di massimi e minimi
assoluti per f su un insieme D.
6. Determinare, se esistono, i massimi e minimi assoluti di f sullarco della
curva AB in Figura 1.
x
y
A(1, 2)
B(2, 4)

Fig.1
Soluzione.
1) f : A R
2
R, P
0
A, punto interno ad A si dice punto di minimo rela-
tivo se esiste un intorno S = S(P
0
, ) con > 0 di P
0
(x
0
, y
0
) tale che f (x, y)
f (x
0
, y
0
), (x, y) S.
2) f ha derivate parziali prime in P
0
. Se P
0
` e estremo relativo allora P
0
` e punto
critico, cio` e f (P
0
) = (0, 0) (condizione necessaria). Se f C
2
(A) e P
0
` e punto
critico, P
0
` e punto di minimo relativo se H(P
0
) > 0 e f
xx
(P
0
) > 0, P
0
` e punto di
56 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
massimo relativo se H(P
0
) > 0 e f
xx
(P
0
) < 0 (condizione sufciente).
3) Condizione necessaria. Ricerca dei punti critici.
_
f
x
= 9x
2
+18xy = 0
f
y
= 9x
2
+9y
2
9 = 0

_
9x(x +2y) = 0
9x
2
+9y
2
9 = 0
Lequazione x(x +2y) = 0 si annulla se x = 0 oppure se x +2y = 0 per cui si
ottengono due sistemi:
_
x = 0
9x
2
+9y
2
9 = 0

_
x = 0
y
2
= 1

_
x = 0
y =1
(1)
e si hanno due punti critici P
1
(0, 1) e P
2
(0, 1).
_
x 2y = 0
x
2
+y
2
1 = 0

_
x =2y
5y
2
= 1

_
x = 2
_

5
5
_
y =

5
5
(2)
e si hanno altri due punti critici P
3
_
2

5
5
,

5
5
_
P
4
_
2

5
5
,

5
5
_
. Condizione suf-
ciente.
f
xx
= 18x +18y, f
yy
= 18y, f
xy
= f
yx
= 18x.
H(P) = 18
2
(x +y)y 18
2
x
2
= 324[xy +y
2
x
2
]
H(P
1
) = 324 > 0, f
xx
(P
1
) =18 < 0 P
1
` e punto di massimo relativo
H(P
2
) = 324 > 0, f
xx
(P
2
) = 18 > 0 P
2
` e punto di minimo relativo
H(P
3
) = 324
_

2
5
+
1
5

4
5
_
=324 < 0 P
3
` e punto di sella
H(P
4
) = 324
_

2
5
+
1
5

4
5
_
=324 < 0 P
4
` e punto di sella
4) f : DR
2
R, P
0
D si dice punto di massimo assoluto se f (x, y) f (x
0
, y
0
)
(x, y) D.
5) Se f ` e continua in D e D ` e un sottoinsieme limitato e chiuso allora f ha massi-
mo e minimo assoluti in D (teorema di Weierstrass).
6) Larco, cio` e il segmento AB, ` e un sottoinsieme chiuso e limitato, f ` e continua,
quindi esistono il massimo e il minimo assoluti di f su AB. AB ha equazione
cartesiana y =2x ed equazioni parametriche
:
_
x =t
y =2t
1 t 2
1.2. OTTIMIZZAZIONE 57
La restrizione di f a ` e:
f
|
=: h(t) = 3t
3
+9t
2
(2t) +3(2t)
3
9(2t)
= 3t
3
18t
3
24t
3
+18t
= 39t
3
+18t.
Si ha h

(t) = 117t
2
+18 = 0, t
2
=
18
117
, t =
_
18
117
=
_
2
13
, entrambi com-
presi in [1, 2]. I punti candidati ad essere massimo e minimo assoluto sono
P
5
_

_
2
13
, 2
_
2
13
_
, P
6
_
_
2
13
, 2
_
2
13
_
e gli estremi A(1, 2) e B(2, 4).
f (A) =h(1) = 3918 = 21
f (B) =h(2) =39 8+36 =276
f (P
5
) =h(
_
2
13
) =39
_

_
2
13
_
3
+18
_

_
2
13
_
=39
2
13

_
2
13
18
_
2
13
=12
_
2
13
f (P
6
) =h(
_
2
13
) =39
2
13
_
2
13
+18
_
2
13
= 12
_
2
13
.
B ` e punto di minimo assoluto e il valore minimo assoluto ` e m =276.
A ` e punto di massimo assoluto e il valore massimo assoluto ` e M = 21.
58 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
Prova intermedia del 30/10/2002
Data la funzione f (x, y) = 4x
3
+3x
2
y +y
3
15y.
1. Determinare gli eventuali punti critici.
2. Determinare gli eventuali punti di massimo e di minimo relativi e di sella.
Soluzione.
1) Essendo f un polinomio, ` e denita in R
2
ed ha derivate parziali in R
2
. P
0
R
2
` e punto critico se f (P
0
) = ( f
x
(P
0
), f
y
(P
0
)) = (0, 0). I punti critici si determinano
risolvendo il sistema
_
f
x
= 12x
2
+6xy = 0
f
y
= 3x
2
+3y
2
15 = 0

_
6x(2x +y) = 0
x
2
+y
2
5 = 0.
La prima equazione si annulla se x = 0 oppure se 2x +y = 0. Si ottengono due
sistemi
_
x = 0
y
2
= 5

_
x = 0
y =

5
(1)
e di conseguenza i punti critici P
1
(0,

5) e P
2
(0,

5).
_
y =2x
x
2
+4x
2
= 5

_
y =2x
x
2
= 1

_
y =2x
x =1
(2)
e quindi si hanno i punti critici P
3
(1, 2) e P
4
(1, 2).
2) f C
2
(R
2
), condizione sufciente afnch e un punto critico P
0
R
2
sia un
estremo (massimo o minimo) relativo ` e che H(P
0
) > 0. Calcoliamo il determi-
nante hessiano.
f
xx
= 24x +6y, f
yy
= 6y, f
yx
= f
xy
= 6x,
H(P) = 6y(24x +6y) 36x
2
.
H(P
1
) = 180 > 0, f
xx
(P
1
) =6

5 < 0 P
1
` e punto di massimo relativo
H(P
2
) = 180 > 0, f
xx
(P
2
) = 6

5 > 0 P
2
` e punto di minimo relativo
H(P
3
) = H(P
4
) =288+14436 =180 < 0 P
3
, P
4
sono punti di sella.
1.2. OTTIMIZZAZIONE 59
Prova intermedia del 30/12/2002
Stabilire se la funzione g(x, y) =log(2xy
2
+3) ha punti critici nel proprio campo
desistenza ed eventualmente determinarli.
Soluzione.
g(x, y) = log(2x y
2
+3) ` e denita se 2x y
2
+3 > 0.
A
1
A
2
x
y
x = y
2
/2 3/2 rappresenta una parabola con asse di simmetria lasse x, verti-
ce V(3/2, 0) e concavit` a rivolta verso destra. Applicando il teorema dei valori
intermedi la disequazione 2x y
2
+3 > 0 ` e vericata in A
1
, insieme aperto, con-
nesso e illimitato che rappresenta il campo di esistenza di g. g ha derivate parziali
prime in A
1
. P
0
A
1
` e punto critico per g se risolve il sistema:
_

_
g
x
=
1
2x y
2
+3
2 = 0
g
y
=
2y
2x y
2
+3
= 0.
Poich e g
x
non ` e mai nulla non ci sono punti critici e quindi g non pu` o avere n e
massimi n e minimi relativi nel suo campo di esistenza.
60 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
Prova guidata del 31/01/2003
Data la funzione f (x, y) = x
2
y xy y
2
.
1. Determinare, dopo averne enunciato una condizione e una sufciente, gli
eventuali punti di massimo e di minimo relativi.
2. Determinare, dopo averne enunciato una condizione sufciente, il massimo
ed il minimo assoluti di f su un quadrato di vertici O(0, 0), A(1, 0), B(1, 1),
C(0, 1).
Soluzione.
1) f ` e un polinomio, quindi ` e continua con le derivate parziali prime e secon-
de continue in R
2
, ovvero f C
2
(R
2
). Se P
0
` e estremo relativo allora P
0
` e punto
critico, cio` e f (P
0
) = (0, 0) (condizione necessaria). Se P
0
` e punto critico, P
0
` e punto di minimo relativo se H(P
0
) > 0 e f
xx
(P
0
) > 0, P
0
` e punto di massimo
relativo se H(P
0
) > 0 e f
xx
(P
0
) < 0 (condizione sufciente).
_
f
x
= 2xy y = 0
f
y
= x
2
x 2y = 0
_
y(2x 1) = 0
x
2
x 2y = 0.
Si hanno due sistemi (1) e (2):
_
y = 0
x
2
x = 0

_
y = 0
x = 0 oppure x = 1
(1)
e si ottengono i punti critici P
1
(0, 0), P
2
(1, 0).
_
2x 1 = 0 x = 1/2
1
4

1
2
2y = 0

_
x =
1
2
y =
1
8
(2)
e si ha il punto critico P
3
(1/2, 1/8).
f
xx
= 2y, f
yy
=2, f
xy
= f
yx
= 2x 1 H(P) =4y (2x 1)
2
H(P
1
) =1 < 0, P
1
` e punto di sella
H(P
2
) =1 < 0, P
2
` e punto di sella
H(P
3
) = 1/2 > 0, f
xx
(P
3
) =1/4 < 0 P
3
` e punto di massimo relativo.
2) f ` e continua e Q ` e un sottoinsieme di R
2
limitato e chiuso, quindi f ammette
massimo e minimo assoluti su Q per il teorema di Weierstrass.
1.2. OTTIMIZZAZIONE 61
x
y
C
B(1, 1)
A
O
Q
P
5
P
4

2

4
Il massimo e il minimo assoluti vanno ricercati tra
i) punti critici interni a Q.
P
3
(1/2, 1/8) ` e punto critico interno a Q, i punti P
1
e P
2
cadono invece
sulla frontiera.
ii) punti critici sulla frontiera di Q.

1
:
_
y = 0
x =t,
0 t 1, f
|
1
=: h
1
(t) = 0.
Si ha h

1
(t) = 0, e quindi
1
` e costituita da punti critici.

2
:
_
x = 0
y =t,
1 t 0, f
|
2
=: h
2
(t) =t
2
.
Si ha h

2
(t) =2t =0 per t =0. Si ottiene P
1
(0, 0) coincidente con il vertice
O(0, 0).

3
:
_
x =t
y =1,
0 t 1, f
|
3
=: h
3
(t) =t
2
+t 1.
Si ha h

3
(t) =2t +1 = 0 per t = 1/2 che d` a luogo al punto P
4
(1/2, 1).

4
:
_
x = 1
y =t,
1 t 0, f
|
4
=: h
4
(t) =t
2
.
Si ha h

4
(t) =2t = 0 per t = 0. Quindi si riottiene P
2
(1, 0) coincidente con
il vertice A(1, 0). Concludendo sulla frontiera si ha tutto il tratto
1
, ossia il
segmento OA e il punto P
4
(1/2, 1).
62 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
iii) (Essendo O(0, 0) e A(1, 0) compresi in
1
) si considerano i vertici C(0, 1)
e B(1, 1).
f
|
1
= 0
f (P
4
) =1/4+1/21 =3/4; f (P
3
) =1/32+1/161/64 =1/64;
f (C) =1, f (B) =1+11 =1.
Quindi P
3
` e punto di massimo assoluto e il valore del massimo assoluto ` e
M = 1/64. I punti di minimo assoluto sono B e C e il valore del minimo
assoluto ` e m =1.
1.2. OTTIMIZZAZIONE 63
Prima prova intermedia a.a. 2003/04
Data la funzione f (x, y) = x
2
y +2xy +y
3
y
2
.
1. Determinarne gli eventuali punti critici.
2. Dopo aver enunciato una condizione necessaria e una sufciente per la loro
esistenza, determinarne gli eventuali estremi relativi.
Soluzione.
Essendo f un polinomio, ha derivate parziali prime in R
2
. P
0
R
2
` e un punto
critico se f (P
0
) = (0, 0). I punti critici, se esistono, sono i punti che risolvono il
sistema
_
f
x
= 0
f
y
= 0
, ovvero
_
f
x
= 2xy +2y = 0
f
y
= x
2
+2x +3y
2
2y = 0

_
2y(x +1) = 0
x
2
+2x +3y
2
2y = 0
Il prodotto y(x+1) ` e nullo quando ` e nullo uno dei due fattori, per cui si ottengono
due sistemi.
(1)
_
y = 0
x
2
+2x = 0 x = 0 oppure x =2
e si hanno i due punti critici P
1
(0, 0) e P
2
(2, 0).
(2)
_
x +1 = 0 x =1
3y
2
2y 1 = 0 y =
1

1+3
3
=
12
3
e si ottengono altri due punti critici, P
3
(1, 1/3), P
4
(1, 1).
2) Condizione necessaria: f ha derivate parziali prime in P
0
. Se P
0
` e un estremo
relativo allora P
0
` e un punto critico, cio` e f (P
0
) = (0, 0).
Condizione sufciente: f C
2
(R
2
). ( f ` e continua con le derivate seconde conti-
nue nel suo dominio). Se P
0
` e punto critico e H(P
0
) = f
xx
(P
0
) f
yy
(P
0
)[ f
xy
(P
0
)]
2
>
0 allora P
0
` e un estremo relativo. Se f
xx
(P
0
) (oppure f
yy
(P
0
) > 0) allora P
0
` e un
minimo relativo. Se f
xx
(P
0
) < 0 allora P
0
` e un massimo relativo.
f
xx
= 2y, f
yy
= 6y 2, f
xy
= f
yx
= 2x +2.
H(P) = 2y(6y 2) (2x +2)
2
= 4y(3y 1) 4(x +1)
2
H(P
1
) =4 < 0 P
1
` e punto di sella
H(P
2
) =4 < 0 P
2
` e punto di sella
H(P
3
) =
4
3
(2) =
8
3
> 0, f
xx
(P
3
) =
2
3
< 0 P
3
` e punto di massimo relativo
H(P
4
) = 8 > 0, f
xx
(P
4
) = 2 > 0 P
4
` e punto di minimo relativo.
64 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
Prima prova intermedia a.a. 2003/04
Stabilire se la funzione f (x, y) =2x+e
xy
2
ha massimi e minimi relativi nel proprio
dominio.
Soluzione.
1) f ` e denita in R
2
con derivate parziali prime. P
0
R
2
` e punto critico se
f (P
0
) = (0, 0).
_
f
x
= 2+y
2
e
xy
2
= 0
f
y
= 2xye
xy
2
= 0.
La seconda equazione ` e soddisfatta se x = 0 oppure y = 0 e sostituendo nellequa-
zione f
x
= 0 si ha:
_
2+y
2
= 0
x = 0
che non ha soluzioni reali, oppure
_
2 = 0
y = 0
che ` e impossibile. f non ha punti critici, non ` e vericata la condizione necessaria,
quindi f non pu` o avere n e massimi n e minimi relativi.
1.2. OTTIMIZZAZIONE 65
Prova intermedia del 27/10/2003 Data la funzione f (x, y) = 2x
2
y +2y
3
3y.
1. Determinare gli eventuali punti critici.
2. Dare la denizione di punto di minimo relativo. Dare una condizione ne-
cessaria ed una sufciente per lesistenza di estremi relativi.
3. Determinare gli eventuali punti di massimo e di minimo relativi e di sella.
4. Stabilire se la funzione g(x, y) = 2y +cos(2x y) ha estremi relativi nel
proprio dominio ed eventualmente determinarli.
Soluzione.
1) Essendo f un polinomio, ` e denita in R
2
ed ha derivate parziali in R
2
. P
0
R
2
` e punto critico se f (P
0
) = ( f
x
(P
0
), f
y
(P
0
)) = (0, 0). I punti critici su determinano
risolvendo il sistema
_
f
x
= 4xy = 0
f
y
= 2x
2
+6y
2
3 = 0
Poich e la prima equazione si annulla per x = 0 oppure per y = 0 si ottengono due
sistemi.
(1)
_
x = 0
6y
2
3 = 0

_
x = 0
y
2
= 1/2

_
x = 0
y =
_
1/2
e si hanno due punti critici P
1
(0,

2/2) e P
2
(0,

2/2). Il secondo sistema ` e


(2)
_
y = 0
2x
2
3 = 0

_
x = 0
x
2
= 3/2

_
x = 0
x =
_
3/2
e si hanno due punti critici P
3
(

3/2, 0) e P
4
(

3/2, 0).
2) P
0
R
2
si dice punto di minimo relativo se esiste un intorno
S(P
0
, ) ={P(x, y) R
2
: d(P, P
0
) < , con > 0}
di P
0
(x
0
, y
0
) tale che f (x, y) f (x
0
, y
0
)(x, y) S(P
0
, ).
Condizione necessaria: f ha derivate parziali prime in P
0
. Se P
0
` e un estremo
relativo allora P
0
` e un punto critico, cio` e f (P
0
) = (0, 0).
Condizione sufciente: f C
2
(R
2
). ( f ` e continua con le derivate seconde conti-
nue nel suo dominio). Se P
0
` e punto critico e H(P
0
) = f
xx
(P
0
) f
yy
(P
0
)[ f
xy
(P
0
)]
2
>
66 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
0 allora P
0
` e un estremo relativo. Se f
xx
(P
0
) (oppure f
yy
(P
0
) > 0) allora P
0
` e un
minimo relativo. Se f
xx
(P
0
) < 0 allora P
0
` e un massimo relativo.
3)
f
xx
= 4y, f
yy
= 12y, f
yx
= f
xy
= 4x, H(P) = 48y
2
16x
2
.
H(P
1
) = 24 > 0, f
xx
(P
1
) =2

2 < 0 P
1
` e punto di massimo relativo
H(P
2
) = 24 > 0, f
xx
(P
2
) = 2

2 > 0 P
2
` e punto di minimo relativo
H(P
3
) =24 < 0, P
3
` e punto di sella
H(P
4
) =24 < 0, P
4
` e punto di sella
4) g C(R
2
). Gli eventuali punti critici si determinano risolvendo il sistema
_
g
x
=2sin(2x y) = 0
g
y
= 2+sin(2x y) = 0.
Poich e la seconda equazione non ha soluzioni non ci sono punti critici. Non ` e
vericata la condizione necessaria e non ci possono essere estremi relativi per g.
1.2. OTTIMIZZAZIONE 67
Prova guidata del 22/10/2004 Data la funzione f (x, y) = x
2
y +x
2
+y
3
9y.
1. Dare la denizione di punto di minimo e massimo relativo.
2. Enunciare una condizione necessaria per lesistenza di punti di massimo e
minimo relativi e determinare gli eventuali punti punti critici di f .
3. Enunciare una condizione sufciente per lesistenza di punti di massimo e
minimo relativi e determinare gli eventuali punti punti di massimo e minimo
di sella di f .
4. Dare la denizione di massimo assoluto per f su un insieme D.
5. Enunciare una condizione sufciente per lesistenza di massimi e minimi
assoluti per f su un insieme D.
Soluzione.
1) Per le denizioni in questo punto e nei successivi rimandiamo agli esercizi
precedenti.
2) f ` e dotata di derivate parziali prime in R
2
. Determiniamo gli eventuali punti
critici di f ponendo uguali a zero le derivate parziali.
_
f
x
= 2xy +2x = 0
f
y
= x
2
+3y
2
9 = 0

_
f
x
= 2x(y +1) = 0
f
y
= x
2
+3y
2
9 = 0
Si ottengono, annullando i due fattori nella prima equazione, due sistemi:
_
x = 0
3y
2
9 = 0

_
x = 0
y
2
= 3 y =

3
e si hanno i punti critici P
1
(0,

3), P
2
(0,

3). Laltro sistema ` e


_
y +1 = 0 y =1
x
2
6 = 0 x =

6
da cui si ottengono i due punti critici P
3
(

6, 1) e P
4
(

6, 1).
3) f ` e continua con le derivate prime e seconde in R
2
, cio` e f C
2
(R
2
). P
0
` e
punto critico per f .
Se H(P
0
) > 0, P
0
` e estremo relativo per f .
Se H(P
0
) > 0, e f
xx
(P
0
) > 0 (oppure f
yy
(P
0
) > 0) P
0
` e minimo relativo per f .
68 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
Se H(P
0
) > 0, e f
xx
(P
0
) < 0 (oppure f
yy
(P
0
) < 0) P
0
` e massimo relativo per f .
Se H(P
0
) < 0, P
0
` e punto di sella per f . Determiniamo gli eventuali punti di
massimo o di minimo relativo o di sella.
f
xx
= 2y +2; f
yy
= 6y; f
yx
= f
xy
= 2x
(le derivate miste seconde sono uguali per il teorema di Schartz).
H(P) = 6y(2y +2) 4x
2
_
H(P
1
) = 12 (

3)(

3+1) = 3612

3 > 0
f
yy
(P
1
) =6

3 < 0
P
1
(0,

3) ` e punto di max relativo.


_
H(P
2
) = 12 (

3)(

3+1) = 36+12

3 > 0
f
yy
(P
2
) = 6

3 < 0
P
2
(0,

3) ` e punto di minimo relativo.


H(P
3
) =24 < 0 P
3
` e punto di sella
H(P
4
) =24 < 0 P
4
` e punto di sella
1.2. OTTIMIZZAZIONE 69
Prova guidata del 22/10/2004
Stabilire se la funzione g(x, y) =arctan(2x+y
2
) ha punti critici nel proprio campo
di esistenza ed eventualmente determinarli.
Soluzione.
g ` e denita in R
2
ed ha derivate parziali prime in R
2
. P
0
R
2
` e punto critico per
g se g(P
0
) = (g
x
(P
0
), g
y
(P
0
)) = (0, 0).
_
g
x
=
1
1+(2x+y
2
)
2
2
g
y
=
1
1+(2x+y
2
)
2
2y
Il sistema non ha soluzioni perch e la prima equazione non si annulla mai. Non ci
sono punti critici, quindi non ci possono essere massimi e minimi relativi.
70 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
Seconda prova guidata del 26/11/2004
Data la funzione f (x, y) =
1
3
x
3
xy
2

1
2
x
2
y
2
.
1. Determinare gli eventuali estremi relativi vincolati di f sulla retta di equa-
zione y =x 1.
2. Determinare, se esistono, dopo averne enunciato una condizione sufciente,
il minimo ed il massimo assoluti di f sul segmento di retta di cui sopra con
le limitazioni 2 x 1.
Soluzione.
1) Consideriamo le equazioni parametriche di :
_
x =t
y =t 1
, t R e la re-
strizione di f a .
f
|
= h(t) =
1
3
t
3
t(t 1)
2

1
2
t
2
(t 1)
2
=
=
1
3
t
3
t
3
t 2t
2

1
2
t
2
t
2
2t 1 =
=
2
3
t
3

7
2
t
2
3t 1, t R.
x
y
y =x 1
O

P
2
P
1
Determiniamo gli estremi relativi della funzione di una sola variabile h, annullan-
done la derivata.
h

(t) =2t
2
7t 3; h

(t) = 0 2t
2
+7t +3 = 0,
da cui
t =
7

4924
4
=
75
4
t
1
=3, t
2
=
1
2
.
1.2. OTTIMIZZAZIONE 71
Al variare del parametro t
1
= 3 corrisponde su il punto P
1
(3, 2), mentre al
valore t
2
= 1/2 il punto P
2
(1/2, 1/2). Per stabilire la natura di tali punti,
calcoliamo h

in t
1
e t
2
.
h

(t) =4t 7; h

(3) =127 =5 >0 P


1
` e punto di min. relativo vincolato
h

(1/2) = 27 =5 < 0 P
2
` e punto di massimo relativo vincolato
2) f ammette massimo e minimo assoluti sul segmento AB per il teorema di Weier-
strass in quanto f ` e una funzione continua e il segmento ` e un sottoinsieme chiuso
e limitato di R
2
.
x
y
B(1, 2)
O
P
2
A(2, 1)
I punti candidati ad essere punti di massimo e minimo assoluti sono gli eventua-
li estremi relativi vincolati che cadono internamente ad AB e i due estremi del
segmento A e B.
Poich e P
1
` e esterno ad AB consideriamo solo P
2
che ` e interno ad AB.
f (x, y) =
1
3
x
3
xy
2

1
2
x
2
y
2
, f
|
= h(t) =
2
3
t
3

7
2
t
2
3t 1
f (A) = f (2, 1) = h(2) =
16
3
14+61 =
1627
3
=
11
3
f (P
2
) = f (
1
2
,
1
2
) = h(
1
2
) =
1
12

7
8
+
3
2
1 =
221+3624
6
=
7
24
f (B) = f (1, 2) = h(1) =
2
3
| f rac7231 =
42124
6
=
49
6
B ` e punto di minimo assoluto e 49/6 ` e il valore minimo assoluto
P
2
` e punto di massimo assoluto e 7/24 ` e il valore massimo assoluto.
72 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
Prova guidata del 25/10/2005 Data la funzione f (x, y) = x
3
y 3xy +y
3
.
1. Determinare gli eventuali estremi relativi di f , dopo averne enunciato una
condizione necessaria e una sufciente per la loro esistenza.
2. Determinare, se esistono, il minimo ed il massimo assoluti di f sul segmento
di retta di estremi A(1, 1) e B(1/2, 1/2).
Soluzione.
1) Essendo f un polinomio, ha derivate parziali prime e seconde continue in R
2
.
Condizione necessaria: f ha derivate parziali prime in P
0
. Se P
0
` e un estremo
relativo allora P
0
` e un punto critico, cio` e f (P
0
) = (0, 0).
I punti critici, se esistono, sono i punti che risolvono il sistema
_
f
x
= 0
f
y
= 0
, ovvero
_
f
x
= 3x
2
y 3y = 0
f
y
= x
3
3x +3y
2
= 0

_
3y(x
2
1) = 0
x
3
3x +3y
2
= 0
per cui si ottengono due sistemi:
(1)
_
y = 0
x
3
3x +3y
2
= 0

_
y = 0
x(x
2
3) = 0
e si hanno i tre punti critici P
1
(0, 0), P
2
(

3, 0) e P
3
(

3, 0). Laltro sistema ` e


(2)
_
x
2
1 = 0 x =1
x
3
3x +3y
2
= 0
sostituendo nella seconda equazione x =1 otteniamo y
2
=2/3 che non ha so-
luzioni. Sostituendo invece x = 1 otteniamo y
2
= 2/3 da cui y =
_
2/3. e si
ottengono altri due punti critici, P
4
(1,
_
2/3), P
5
(1,
_
2/3).
Condizione sufciente: f C
2
(R
2
). ( f ` e continua con le derivate seconde conti-
nue nel suo dominio). Se P
0
` e punto critico e H(P
0
) = f
xx
(P
0
) f
yy
(P
0
)[ f
xy
(P
0
)]
2
>
0 allora P
0
` e un estremo relativo. Se f
xx
(P
0
) (oppure f
yy
(P
0
) > 0) allora P
0
` e un
minimo relativo. Se f
xx
(P
0
) < 0 allora P
0
` e un massimo relativo.
Calcoliamo il determinante Hessiano H(P) = f
xx
(P) f
yy
(P) f
2
xy
(P).
f
xx
= 6xy, f
yy
= 6y, f
xy
= f
yx
= 3x
2
3.
1.2. OTTIMIZZAZIONE 73
H(P
1
) = 36xy
2
(3x
2
3)
2
P
1
` e punto di sella
H(P
2
) = H(P
3
) =36 < 0 P
2
e P
3
sono altri punti di sella
H(P
4
) =36
2
3
=H(P
5
) >0, quindi P
4
e P
5
sono estremi relativi. Poich e f
xx
(P
4
) =
6
_
2/3, e f
xx
(P
5
) = 6
_
2/3, P
4
` e punto di massimo relativo e P
5
` e punto di
minimo relativo.
2) f ammette massimo e minimo assoluti sul segmento AB per il teorema di
Weierstrass in quanto f ` e una funzione continua e il segmento ` e un sottoinsieme
chiuso e limitato di R
2
. Il segmento AB giace sulla retta y = x ed ha equazioni
parametriche
_
x =t
y =t
per 1 t
1
2
.
x
y
B(
1
2
,
1
2
)
O
Max
Min
A(1, 1)
f
|
(t) = h(t) =t
4
3t
2
+t
3
; h

(t) = 4t
3
6t +3t
2
=t(4t
2
+3t 6) = 0
Si ha t = 0 accettabile. 4t
2
+3t 6 = 0 ha radici t
2,3
=
3

9+96
8
=
3

105
8
,
entrambe non accettabili perch e esterne allintervallo [1, 1/2]. I punti candidati
ad essere punti di massimo e minimo assoluti sono O(0, 0) corrispondente a t = 0
e i due estremi del segmento A e B. f (0, 0) = 0; f (A) = 131 =3; f (B) =
1
16

3
4
+
1
8
=
9
16
.
O ` e punto di massimo assoluto e 0 ` e il valore massimo assoluto
A ` e punto di minimo assoluto e 3 ` e il valore minimo assoluto.
74 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
Prova guidata del 20/10/2009 Data la funzione f (x, y) = x
3
+2x
2
xy
2
3y
2
.
1. Determinarne gli eventuali estremi relativi, dopo averne enunciato una con-
dizione necessaria e una sufciente per la loro esistenza.
2. Calcolare al derivata direzionale di f in P
0
(1, 2) secondo la direzione della
retta y =2x in entrambi i versi; calcolare la derivata direzionale massima.
3. Calcolare, se esistono, le equazioni dei piani tangenti alla supercie z =
f (x, y) rispettivamente nei punti P
1
(1, 2, f (1, 2)) e P
2
(0, 0, f (0, 0)).
Soluzione.
1) f ` e continua con le sue derivate parziali prime e seconde in R
2
, cio` e f C
2
(R
2
).
Condizione necessaria: Se P
0
` e un estremo relativo allora P
0
` e un punto critico,
cio` e f (P
0
) = (0, 0).
Condizione sufciente: Se P
0
` e punto critico e H(P
0
) = f
xx
(P
0
) f
yy
(P
0
)[ f
xy
(P
0
)]
2
>
0 allora P
0
` e un estremo relativo. Se f
xx
(P
0
) (oppure f
yy
(P
0
) > 0) allora P
0
` e un
minimo relativo. Se f
xx
(P
0
) < 0 allora P
0
` e un massimo relativo.
I punti critici su determinano risolvendo il sistema
_
f
x
= 3x
2
+4x y
2
= 0
f
y
=2xy 6y = 0

_
f
x
= 3x
2
+4x y
2
= 0
2y(x +3) = 0.
La seconda equazione si annulla se y = 0 oppure se x +3 = 0. Si ottengono due
sistemi
_
y = 0
3x
2
+4x = 0 x(3x +4) = 0
_
x =3
2712y
2
= 0 y
2
15 = 0
(1)
e di conseguenza i punti critici P
1
(0, 0) e P
2
(0,
4
3
) e P
3
(3,

15) e P
4
(3,

15).
Calcoliamo il determinante hessiano nei punti critici.
f
xx
= 6x +4, f
yy
=2x 6, f
yx
= f
xy
=2y,
H(P) = (6x +4)(2x 6) 4y
2
=4(3x +2)(x +3) 4y
2
H(P
1
) =24 < 0 P
1
` e punto di sella.
H(P
2
) =4 (2)
5
3
=
40
3
> 0, e poich e f
xx
(P
2
) = 6
4
3
+4 =4 < 0 P
2
` e
punto di massimo relativo
1.2. OTTIMIZZAZIONE 75
H(P
3
) = H(P
4
) =60 < 0 P
3
, P
4
sono punti di sella.
2) f ha derivate parziali prime continue in tutto R
2
per cui esiste
f
r
(P
0
) = f
x
(P
0
)cos + f
y
(P
0
)sin, con u = (cos, sin),
il versore unitario della retta r. Lequazione di r in forma normale ` e
y
2
= x
dove v = (1, 2) ` e il vettore direzionale della retta, ma non ` e unitario. u =
_

1+4
,
1

1+4
_
=
_

5
5
,

5
5
_
` e il versore unitario di r se si sceglie lorienta-
mento verso lalto ( =
1
), mentre u =
_
5
5
,

5
5
_
` e il versore unitario di r
se si sceglie lorientamento opposto ( =
2
). Si ha
f
r
(P
0
) = f
x
(P
0
)cos +
f
y
(P
0
)sin = f
x
(1, 2)
_

5
5
_
+ f
y
(1, 2)

5
5
= 3

5
5
+16

5
5
= 13

5
5
nel
primo caso, mentre nel secondo ha valore opposto
13

5
5
.
x
y
P
0
(1, 2)
y =2x

2
La derivata direzionale ` e massima nella direzione e verso del gradiente e vale
_
f
2
x
(P
0
) + f
2
y
(P
0
) =

9+256 =

265
3) Per la continuit` a di f e delle sue derivate (sono tutti polinomi) la supercie
z = f (x, y) ha piano tangente in ogni punto con equazione:
z = f (x
0
, y
0
) + f
x
(x
0
, y
0
)(x x
0
) + f
y
(x
0
, y
0
)(y y
0
)
76 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
Lequazione del piano tangente a z = f (x, y) in P(1, 2, f (1, 2)) ` e quindi
z = f (1, 2) + f
x
(1, 2)(x 1) + f
y
(1, 2)(y +2); f (1, 2) =13
z =133(x 1) +16(y +2);
z =133x +3+16y +32;
z =3x +16y +22,
mentre il piano tangente in P
2
(0, 0, f (0, 0)) ha equazione z = 0, essendo P
0
(0, 0)
un punto critico e f (0, 0) = 0.
1.2. OTTIMIZZAZIONE 77
Prova guidata del 27/10/2011 Data la funzione f (x, y) =
1
2
x
2
y xy +
1
3
y
3
.
1. Determinarne gli eventuali punti critici.
2. Stabilire, dopo averne enunciato una condizione necessaria e una sufciente
per la loro esistenza, se esistono estremi relativi.
3. Calcolare al derivata direzionale di f in P
0
(2, 1) secondo la direzione della
retta y = x1 in entrambi i versi; calcolare la derivata direzionale massima
in P
0
(2, 1).
4. Calcolare, se esiste, lequazione del piano tangente alla supercie z = f (x, y)
nel punto P
1
(2, 1, f (2, 1)).
Soluzione.
1) f ` e denita e continua con le sue derivate parziali prime in R
2
. P
0
` e punto
critico per f se f (P
0
) = (0, 0). I punti critici si determinano quindi risolvendo il
sistema
_
f
x
= xy y = 0
f
y
=
1
2
x
2
x +y
2
= 0

_
y(x 1) = 0 y = 0 oppure x = 1
1
2
x
2
x +y
2
= 0.
Si ottengono due sistemi
_
y = 0
1
2
x
2
x +y
2
= 0
1
2
x
2
x = 0 x = 0 oppure x = 2.
_
x = 1
1
2
1+y
2
= 0 y
2
=
1
2
y =

2
2
oppure y =

2
2
.
Si hanno quattro punti critici P
1
(0, 0) e P
2
(2, 0), P
3
(1,

2
2
) e P
4
(1,

2
2
).
2 f ha derivate parziali prime in R
2
.
Condizione necessaria: Se P
0
` e un estremo relativo allora P
0
` e un punto critico,
cio` e f (P
0
) = (0, 0).
Condizione sufciente: f ha derivate parziali prime e seconde continue in R
2
.
Se P
0
` e punto critico e H(P
0
) = f
xx
(P
0
) f
yy
(P
0
)[ f
xy
(P
0
)]
2
>0 allora P
0
` e un estre-
mo relativo. Se f
xx
(P
0
) (oppure f
yy
(P
0
) > 0) allora P
0
` e un minimo relativo. Se
f
xx
(P
0
) < 0 (oppure f
yy
(P
0
) < 0) allora P
0
` e un massimo relativo.
78 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
Quindi gli eventuali estremi relativi li dobbiamo cercare tra i punti critici. Calco-
liamo le derivate seconde pure e miste ed il determinante Hessiano.
f
xx
= y, f
yy
= 2y, f
yx
= f
xy
= x 1,
H(P) = f
xx
(P) f
yy
(P) [ f
xy
(P)]
2
= 2y
2
(x 1)
2
H(P
1
) =1 < 0 P
1
` e punto di sella.
H(P
2
) =1 < 0 P
2
` e punto di sella.
H(P
3
) = 1 > 0, e poich e f
xx
(P
3
) =

2
2
< 0 P
3
` e punto di massimo relativo
H(P
4
) = 1 > 0, e poich e f
xx
(P
4
) =

2
2
> 0 P
4
` e punto di minimo relativo
3) La retta r passante per P
0
di equazione y = x 1 ha lo stesso versore u
1
=
(

2/2,

2/2) della bisettrice y = x se prendiamo il verso verso lalto, mentre


verso il basso il versore ` e u
2
= (

2/2,

2/2)
u
1
= (

2/2,

2/2) = (cos(/4), sin(/4));


u
2
= (

2/2,

2/2) = (cos(5/4), sin(5/4)).


1
=

4
,
2
=
5
4
sono gli
angoli che la retta r forma con il semiasse positivo delle x, considerando rispetti-
vamente il verso di r verso lalto e quello verso il basso.
f
r
(P
0
) = f
x
(P
0
)cos + f
y
(P
0
)sin.
f
x
(P
0
) = 1; f
y
(P
0
) = 1; f (P
0
) = (1, 1).
f
r
(P
0
) =

2
2
+

2
2
=

2 con lorientamento verso lalto.


f
r
(P
0
) =

2
2

2
2
=

2 con lorientamento verso il basso.


La derivata direzionale ` e massima nella direzione e verso del gradiente e vale
_
f
2
x
(P
0
) + f
2
y
(P
0
) =

1+1 =

2
Coincide con
f
r
(P
0
) con lorientamento verso lalto perch e ` e la stessa direzione
e lo stesso verso del gradiente.
1.2. OTTIMIZZAZIONE 79
y
P
1
(sella) P
2
(sella)
P
3
(max rel)
P
4
(min rel)
P
0
(2, 1)
r : y = (x 1)

2
La derivata direzionale ` e massima nella direzione e verso del gradiente e vale
_
f
2
x
(P
0
) + f
2
y
(P
0
) =

9+256 =

265
4) Per la continuit` a di f e delle sue derivate (sono tutti polinomi) la supercie
z = f (x, y) ha piano tangente in ogni punto con equazione:
z = f (x
0
, y
0
) + f
x
(x
0
, y
0
)(x x
0
) + f
y
(x
0
, y
0
)(y y
0
)
Lequazione del piano tangente a z = f (x, y) in P(2, 1, f (2, 1)) ` e quindi
z = f (2, 1) + f
x
(2, 1)(x 2) + f
y
(2, 1)(y 1); f (2, 1) =
1
3
z =
1
3
+(x 2) +(y 1);
z = x +y
8
3
.
80 CAPITOLO 1. STUDIO DI FUNZIONI DI DUE VARIABILI
Capitolo 2
Integrali doppi
Seconda prova guidata del 22/11/2004 Dato il dominio D in gura
x
y
D
x = y
2
1
y =2x
2
+2
x
2
+y
2
= 1
x
2
+y
2
2y = 0
1. Fare una suddivisione di D in domini parziali normali o rispetto allasse
x o rispetto allasse y oppure applicando una trasformazione in coordinate
polari (disegnandone il dominio trasformato).
2. In base alla suddivisione di cui al punto 1) applicare le relative formule di
riduzione per il calcolo dellintegrale doppio
__
D
(x +1)dxdy.
Soluzione.
Suddividiamo D in due domini D
1
e D
2
, in modo tale che D = D
1
D
2
. Descri-
viamo D
1
come dominio normale rispetto allasse x.
D
1
={(x, y) R
2
: 1 x 0, (x) y (x)},
81
82 CAPITOLO 2. INTEGRALI DOPPI
con e funzioni continue in [1, 0]. (x) = 2x
2
+2, (x) la ricaviamo
esplicitando y, cio` e y
2
= x +1, che implica y =

x +1, per cui (x) =

x +1,
essendo larco di parabola nel semipiano delle ordinate positive.
D
1
={(x, y) R
2
: 1 x 0,

x +1 y 2x
2
+2}.
x
y
x = y
2
1
y =2x
2
+2
D
1
x
y
D
2
= 1
= 2sin
A

1
= /6
Consideriamo D
2
. Il punto A ha coordinate (

3/2, 1/2). Langolo formato dalla


semiretta OA con il semiasse positivo delle x ` e
1
= /6. Sia D

2
il trasformato di
D
2
in coordinate polari
_
x = cos
y = sin.
D

2
={(, ) [0, +) [0, 2) :

6


2
, 1 2sin}.
= 2sin rappresenta lequazione della circonferenza x
2
+y
2
2y = 0, sosti-
tuendo le coordinate polari, cio` e
2
2 sin = 0 ( 2sin) = 0 e quindi
= 2sin ( = 0 rappresenta solo lorigine delle coordinate).
D

2
= 2sin
/6 /2
1
2

2) Per la propriet` a additiva degli integrali


__
D
(x +1)dxdy =
__
D
1
(x +1)dxdy +
__
D
2
(x +1)dxdy
83
Applicando la formula di riduzione per i domini normali rispetto allasse x
__
D
1
(x +1)dxdy =
_
0
1
dx
_
2x
2
+2

x+1
(x +1)dy =
_
0
1
(x +1)[y]
2x
2
+2

x+1
dx
=
_
0
1
(x +1)[2x
2
+2

x +1] dx
=
_
0
1
[2x
3
+2x 2x
2
+2(x +1)

x +1] dx
=
_
2
x
4
4
+2
x
2
2
2
x
3
3
+2x
2
5
(x +1)
2

x +1
_
0
1
=
2
5
+
1
2
1
2
3
+2 =
2
5

2
3
+
3
2
=
1220+45
30
=
13
30
.
Per il calcolo del precedente integrale abbiamo usato
_
(x+1)

x +1dx =
_
(x+1)
3/2
dx =
(x +1)
5/2
5/2
+c =
2
5
_
(x +1)
5
+c, c R.
Applicando la formula di trasformazione in coordinate polari
__
D

2
(
2
cos +)dd =
_
2

6
d
_
2sin
1
(
2
cos +)d
=
_
2

6
_

3
3
cos +

2
2
_
2sin
1
d
=
_
2

6
_
8
3
sin
3
cos +2sin
2

1
3
cos
1
2
_
d
=
_
8
3
sin
4

4
+2
cos sin +
2

1
3
sin
1
2

6
=
2
3
+

2

1
3
=

4

2
3

1
16
+

3
4

6
+
1
6
+

12
=
11
24
+

6
.
__
D
(x +1)dxdy =
13
30
+
11
24
+

6
.
Ricordiamo che
_
sin
3
cosd =
_
_
t
3
dt
_
t=sin
=
sin
4

4
+c, c R.
84 CAPITOLO 2. INTEGRALI DOPPI
Inoltre
_
sin
2
d =
_
sin sind
(integrando per parti)
=cos sin +
_
cos
2
d
=cos sin +
_
(1sin
2
)d,
per cui 2
_
sin
2
=cos sin + +c, c R.
85
Prima prova guidata del 6/11/2007 Dato il dominio D in gura
x
y
D
x
2
+y
2
= 2
x
2
+y
2
+2x = 0
y = x
1. Fare una suddivisione di D in domini parziali normali o rispetto allasse
x o rispetto allasse y oppure applicando una trasformazione in coordinate
polari (disegnandone il dominio trasformato).
2. In base alla suddivisione di cui al punto 1) applicare le relative formule di
riduzione per il calcolo di
__
D
(y +2)dxdy.
Soluzione.
1) Dopo aver determinato le coordinate dei punti A, B,C intersezioni tra circonfe-
renze e retta, suddividiamo D in due domini D
1
e D
2
(` e una possibile suddivisio-
ne). D
1
` e normale rispetto allasse y, D
2
` e normale rispetto allasse x. Occorre
dunque ricavare x dallequazione x
2
+y
2
+2x = 0. Si ha x = 1
_
1y
2
. Es-
sendo la semicirconferenza che delimita D
1
a sinistra rispetto al diametro posto
sulla retta x =1 ha equazione x =1
_
1y
2
.
x
y
D
2
D
1
x
2
+y
2
= 2
x
2
+y
2
+2x = 0
C(-1,-1)
A(1, 1)
B(1, 1)
y = x
Dobbiamo ricavare y dallequazione x
2
+y
2
= 2 y =

2x
2
. Larco di
circonferenza che delimita D
2
, posto nel semipiano delle ordinate positive, ha
86 CAPITOLO 2. INTEGRALI DOPPI
equazione y =

2x
2
. Dunque si pu` o scrivere
D
1
={(x, y) R
2
: 1 y 1, 1
_
1y
2
x 1}
D
2
={(x, y) R
2
: 1 x 1, x y
_
2x
2
},
e quindi,
__
D
(y +2)dxdy =
__
D
1
(y +2)dxdy +
__
D
2
(y +2)dxdy
=
_
1
1
dy
_
1
1

1y
2
(y +2)dx +
_
1
1
dx
_

2x
2
x
(y +2)dx.
Applicando una trasformazione in coordinate polari suddividiamo D in D
3
e
D
4
.
x
y
D
4
D
3
x
2
+y
2
= 2
y =x
x
2
+y
2
+2x = 0

4
5
4

3
4

y = x
_
x = cos
y = sin
Sostituendo le coordinate polari nellequazione cartesiana della circonferenza x
2
+
y
2
= 2 si ottiene
2
cos
2
+
2
sin
2
= 2 da cui
2
= 2 =

2. La circonfe-
renza di equazione x
2
+y
2
+2x =0 diventa
2
+2 cos =0 ( +2cos) =
0 da cui =2cos ( = 0 rappresenta solo lorigine). I trasformati di D
3
e D
4
in coordinate polari saranno rispettivamente
D

3
={(, ) [0, +) [0, 2] :

4

3
4
, 0

2};
D

4
={(, ) [0, +) [0, 2] :
3
4

5
4
, 0 2cos}.
87
D

3
=2cos

4
5
4
D

4
= 2cos

Osserviamo che =2cos ` e simmetrica rispetto allasse e rispetto a = 2cos


__
D
(y +2)dxdy =
__
D

3
(
2
sin +2)dd +
__
D

4
(
2
sin +2)dd
=
_ 3
4

4
d
_

2
0
(
2
sin +2)d +
_ 5
4

3
4

d
_
2cos
0
(
2
sin +2)d
=
_ 3
4

4
_

3
3
sin +2

2
2
)
_

2
0
d +
_ 5
4

3
4

3
3
sin +2

2
2
)
_
2cos
0
d
=
_ 3
4

4
_
2

2
3
sin +2
_
d +
_ 5
4

3
4

8
3
cos
3
sin +4cos
2

_
d
=
_

2
3

2cos +2
_3
4

4
+
_
8
3
cos
4

4
+4
cos sin +
2
_
5
4

3
4

=
2
3

2
_

2
2
_
+
3
2
+
2
3

2
2

2
+
2
3

1
4
+1+
5
2

2
3
1
4
+1
3
2

=
10
3
+2.
Si osserva che
_
cos
3
sind =
_
_
t
3
dt
_
t=cos
=
cos
4

4
+c, c R.
ponendo t = cos si ha sind = dt.
88 CAPITOLO 2. INTEGRALI DOPPI
Prima prova guidata del 6-11-2007 Dato il dominio D in gura
D
2
x
2
+y
2
= 4
x
2
+y
2
+2x = 0
1. Fare una suddivisione di D in domini parziali normali o rispetto allasse
x o rispetto allasse y oppure applicando una trasformazione in coordinate
polari (disegnandone il dominio trasformato).
2. In base alla suddivisione di cui al punto 1) applicare le relative formule di
riduzione per il calcolo delle coordinate del baricentro di D.
Soluzione.
1) D = D
1
D
2
D
3
.
D
2
D
3
D
1
D
1
` e normale rispetto allasse x (anche rispetto ad y),
D
1
={(x, y) R
2
: 0 x 2, 0 y x +2}.
89
Trasformiamo D
2
e D
3
in coordinate polari e otteniamo
D

2
={(, ) [0, +) [0, 2] :

2
, 0 2};
D

3
={(, ) [0, +) [0, 2] :
3
2
, 0 2cos}.
Sostituendo le coordinate polari
_
x = cos
y = sin
nellequazione cartesiano della circonferenza x
2
+y
2
+2x =0 si ottiene
2
cos
2
+

2
sin
2
+2 cos = 0 da cui
2
+2 cos = 0 ( +2cos) = 0 e =
cos(2) ne rappresenta lequazione in coordinate polari ( =0 rappresenta solo
lorigine).
D

3
=2cos

2 3
2
D

2) Indicando con B il baricentro di D e con x


B
, y
B
le sue coordinate ` e noto che:
x
B
=
__
D
xdxdy
__
D
dxdy
, y
B
=
__
D
ydxdy
__
D
dxdy.
Si ha poi
__
D
dxdy=area(D); e area(D) = area(D
1
) +area(D
2
) +area(D
3
) = 2 +
+/2 = 2+3/2, calcolando larea di gure geometriche note.
__
D
xdxdy =
__
D
1
xdxdy +
__
D
2
xdxdy +
__
D
3
xdxdy.
__
D
1
xdxdy =
_
2
0
dx
_
x+2
0
xdy =
_
2
0
x[y]
x+2
0
dx =
_
2
0
(x
2
+2x)dx
=
_

x
3
3
+x
2
_
2
0
=
8
3
+4 =
4
3
.
90 CAPITOLO 2. INTEGRALI DOPPI
__
D
2
xdxdy =
__
D

2
cos dd =
_

/2
d
_
2
0

2
cos d
=
_

/2
cos
_

3
3
_
2
0
d =
_

/2
8
3
cos d =
8
3
[sin]

/2
=
8
3
.
__
D
3
xdxdy =
__
D

2
cos dd =
_
3/2

d
_
2cos
0

2
cos d
=
_
3/2

cos
_

3
3
_
2cos
0
d =
_
3/2

8
3
cos
4
d
=
8
3
_
cos sin +
2

cos2 sin2 +2
16
_
3/2

=
8
3
_
3
4

3
16

2
+

8
_
=
8
3
_
1238+2
16

_
=

2
.
Quindi
__
D
xdxdy =
4
3

8
3

2
=
4
3

2
; x
B
=

4
3

2
3
2
+2
.
__
D
ydxdy =
__
D
1
ydxdy +
__
D
2
ydxdy +
__
D
3
ydxdy.
__
D
1
ydxdy =
_
2
0
dx
_
x+2
0
ydy =
_
2
0
_
y
2
2
_
x+2
0
dx =
1
2
_
2
0
(x
2
+44x)dx
=
1
2
_
x
3
3
+4x 2x
2
_
2
0
=
1
2
_
8
3
+88
_
=
4
3
.
__
D
2
ydxdy =
__
D

2
sin dd =
_

/2
d
_
2
0

2
sin d
=
_

/2
sin
_

3
3
_
2
0
d =
_

/2
8
3
sin d =
8
3
[cos]

/2
=
8
3
.
91
__
D
3
ydxdy =
__
D

2
sin dd =
_
3/2

d
_
2cos
0

2
sin d
=
_
3/2

sin
_

3
3
_
2cos
0
d =
8
3
_
3/2

sin cos
3
d
= +
8
3
_
cos
4

4
_
3/2

=
2
3
__
D
ydxdy =
4
3
+
8
3

2
3
=
1
0
3, y
B
=
10
3
3
2
+2
.
92 CAPITOLO 2. INTEGRALI DOPPI
Prima prova intermedia del 20/12/2000
Sia data la regione D in gura.
D
B
x
2
+y
2
= 1
A(1, 2)
x
y
y = x
2
+1
D
1
B(0, 1)
A(1, 2)
x
y
D
2
1. Calcolare
__
D
ydxdy.
2. Detta y lordinata del baricentro, calcolare y Area(D).
Soluzione.
1) Prima suddividiamo D in domini parziali.
Equazione della retta passante per A(1, 2) e B(0, 1):
y 2
12
=
x 1
01
; y = 3x 1.
Una possibile suddivisione di D ` e data da D=D
1
D
2
come indicato in gura. Per
il dominio D
1
applichiamo la trasformazione in coordinate polari. Il trasformato
D

1
` e
D

1
={(, ) [0, +) [0, 2) :

2

3
2
, 0 1}
D

2
3
2
1
93
D
2
` e normale rispetto allasse x
D
2
={(x, y) R
2
: 0 x 1, 3x 1 y x
2
+1}.
Si ha
__
D
ydxdy =
__
D
1
ydxdy +
__
D
2
ydxdy,
e
__
D
1
ydxdy =
__
D

2
sin dd =
_
3/2
/2
d
_
1
0

2
sin d
=
_
3/2
/2
sin
_

3
3
_
1
0
d =
_
3/2
/2
1
3
sind
=
1
3
[cos]
3/2
/2
= 0.
__
D
2
ydxdy =
_
1
0
dx
_
x
2
+1
3x1
ydy =
_
1
0
_
y
2
2
_
x
2
+1
3x1
dx
=
1
2
_
1
0
[(x
2
+1)
2
(3x 1)
2
] dx =
1
2
_
1
0
[x
4
+2x
2
+19x
2
+6x 1] dx
=
1
2
_
1
0
[x
4
7x
2
+6x] dx =
1
2
_
x
5
5
7
x
3
3
+6
x
2
2
_
1
0
=
1
2
_
1
5

7
3
+3
_
=
1
2
_
335+45
15
_
=
13
30
.
In conclusione
__
D
ydxdy =
13
30
.
2. Se y ` e lordinata del baricentro si ha:
y Area(D) =
__
D
ydxdy
Area(D)
Area(D) =
13
30
.
94 CAPITOLO 2. INTEGRALI DOPPI
Seconda prova intermedia del 20/03/2000 Sia data la regione D in gura
x
y
D
x
2
+y
2
= 8
y = 2x
2
y =

2x 2
2
1. Calcolare
__
D
xdxdy.
2. Detta x lascissa del baricentro, calcolare x Area(D).
Soluzione.
1. Per il calcolo dellintegrale richiesto suddividiamo D in domini parziali.
x
y
D
1
D
2
x
2
+y
2
= 8
y = 2x
2
A(

2, 0)
2 B
Calcolo delle coordinate di B risolviamo il sistema
_
y = 2x
2
x
2
+y
2
= 8
_
x
2
= 2y
2y +y
2
= 8
95
da cui otteniamo
y
2
y 6 = 0, e quindi y =
1

1+24
2
=
15
2
y =2 o y = 3.
Le coordinate di B sono quindi (2, 2). Una possibile suddivisione di D ` e data
da D = D
1
D
2
, ove D
1
e D
2
sono entrambi domini normali rispetto allasse x:
D
1
={(x, y) R
2
: 2 x 0,
_
8x
2
y 2x
2
}
D
2
={(x, y) R
2
: 0 x

2,

2x 2 y 2x
2
}.
Si ha poi, applicando la formula di riduzione ai domini precedenti:
__
D
xdxdy =
__
D
1
xdxdy +
__
D
2
xdxdy.
__
D
1
xdxdy =
_
0
2
dx
_
2x
2

8x
2
xdy =
_
0
2
x[y]
2x
2

8x
2
dx =
_
0
2
[2x x
3
+x
_
8x
2
]dx
=
_
2
x
2
2

x
4
4

1
3
_
(8x
2
)
3
_
0
2
=
16

2
3
4+4+
8
3
=
8
3

16

2
3
.
Per il calcolo dellintegrale precedente si osserva che
_
x
_
8x
2
dx =
1
2
_
2x
_
8x
2
dx =
_

1
2
_

tdt
_
t=8x
2
,
dove per fare lultimo passaggio abbiamo posto t = 8x
2
, da cui 2xdx = dt, e
poi
_

1
2
_

tdt
_
t=8x
2
=
_

1
2
t
3/2
3/2
+c
_
t=8x
2
=
1
3
_
(8x
2
)
3
+c.
Calcoliamo ora lintegrale su D
2
:
__
D
2
xdxdy =
_

2
0
dx
_
2x
2

2x2
xdy =
_

2
0
x[y]
2x
2

2x2
dx
=
_

2
0
[2x x
3

2x
2
+2x]dx =
_

2
0
[x
3

2x
2
+4x]dx
=
_

x
4
4

2
x
3
3
+4
x
2
2
_

2
0
=1

2
2

2
3
+4 =
5
3
.
96 CAPITOLO 2. INTEGRALI DOPPI
In conclusione
__
D
xdxdy =
8
3

16
3

2+
5
3
=
1316

2
3
.
2. Si ha:
x Area(D) =
__
D
xdxdy
__
D
dxdy

__
D
xdxdy =
__
D
xdxdy =
1316

2
3.
97
Seconda prova intermedia del 22/3/2000 Sia data la regione D in gura, deli-
mitata dagli archi di parabola y =x
2
2, y =x
2
/41, e di circonferenza x
2
+y
2
=
4.
x
y
D
x
2
+y
2
= 4 y = x
2
2
y =
x
2
4
1
2
D
2
D
1
x
2
+y
2
= 4 y = x
2
2
y =
x
2
4
1
2
2
A
1. Suddividere D in domini parziali e descriverli.
2. Calcolare
__
D
xdxdy.
Soluzione.
1)
Determiniamo le coordinate del punto A intersezione delle due parabole.
_
y = x
2
2
y =
x
2
4
1
x
2
2 =
x
2
4
1 3x
2
= 4; x =
2

3
3
,
da cui A(2

3/3, 2/3). Si ha D = D
1
D
2
. D ` e normale rispetto allasse x e
ne diamo una descrizione suddividendolo nei domini parziali D
1
e D
2
.
D
1
={(x, y) R
2
: 2 x 2

3
3
,
_
4x
2
y
x
2
4
1}
D
2
={(x, y) R
2
: 2

3
3
x 0,
_
4x
2
y x
2
2}.
Applicando la formula di riduzione ai domini precedenti si ha
__
D
xdxdy =
__
D
1
xdxdy +
__
D
2
xdxdy.
98 CAPITOLO 2. INTEGRALI DOPPI
per la propriet` a di additivit` a degli integrali doppi.
2) Applicando le formule di riduzione per i domini normali rispetto allasse x:
__
D
1
xdxdy =
_
2

3
3
2
dx
_ x
2
4
1

4x
2
xdy
__
D
2
xdxdy =
_
0
2

3
3
dx
_
x
2
2

4x
2
xdy.
Da cui:
__
D
xdxdy =
_
2

3
3
2
dx
_ x
2
4
1

4x
2
xdy +
_
0
2

3
3
dx
_
x
2
2

4x
2
xdy
=
_
2

3
3
2
x[y]
x
2
4
1

4x
2
dx +
_
0
2

3
3
x[y]
x
2
2

4x
2
dx
=
_
2

3
3
2
x
_
x
2
4
1+
_
4x
2
_
dx +
_
0
2

3
3
x
_
x
2
4
1+
_
4x
2
_
dx
=
_
x
4
16

x
2
2

1
3
_
(4x
2
)
3
_
2

3
3
2
+
_
x
4
16

x
2
2

1
3
_
(4x
2
)
3
_
0
2

3
3
=
1
9

2
3
+1
8
3

4
9
+
4
3
=
4
3
.
Ricordiamo che
_
x
_
4x
2
dx =
1
2
_
2x
_
4x
2
2dx
=
1
2
(4x
2
)
3/2
3
2
+c =
1
3
_
(4x
2
)
3
+c, c R,
applicando la formula
_
[ f (x)]

(x)dx =
[ f (x)]
+1
+1
+c, con =1.
99
Nel nostro caso f (x) = 4 x
2
, f

(x) = 2x, = 1/2, o analogamente applicando


la sostituzione t = 4x
2
, e quindi dt =2xdx:
_
x
_
4x
2
dx =
1
2
_
_

t dx
_
t=4x
2
=
1
2
_
t
3/2
3
2
_
t=4x
2
+c =
1
3
_
(4x
2
)
3
+c, c R.
100 CAPITOLO 2. INTEGRALI DOPPI
Prova intermedia del 14/3/2001 Sia dato il dominio D in gura.
x
y
x
2
+y
2
= 4
y =x
D
C
B
x
2
+y
2
2x = 0
x
2
+y
2
2y = 0
E
A
1. Determinare una suddivisione di D in domini normali rispetto ad uno dei
due assi cartesiani x o y.
2. Scrivere lintegrale doppio
__
D
(xy +1)dxdy come applicazione successiva
di integrali in una variabile, secondo la suddivisione prescelta al punto 1),
senza sviluppare i calcoli.
3. Si passi in coordinate polari (, ) con centro in (0, 0), si disegni il trasfor-
mato D

di D e si determini una suddivisione di D

come unione di domini


normali rispetto a e .
4. Calcolare
__
D
(xy +1)dxdy, applicando la trasformazione in coordinate po-
lari.
Soluzione.
1) D = D
1
D
2
D
3
come unione di domini normali rispetto allasse x (vedi
gura).
101
x
y
x
2
+y
2
= 4
D
1
y =x
C
B
D
2
D
3
x
2
+y
2
2x = 0
x
2
+y
2
2y = 0
E
A
Si ha A(

2,

2), B(1, 1), C(0, 2), E(2, 0).


D
1
={(x, y) R
2
:

2 x 0, x y
_
4x
2
}
D
2
={(x, y) R
2
: 0 x 1, 0 y 1+
_
1x
2
}
D
3
={(x, y) R
2
: 1 x 2, 0 y
_
2x x
2
},
dove, per determinare D
2
abbiamo ricavato da y = 1

1x
2
dallequazione
x
2
+y
2
2y = 0, e poi osservato che larco CB ` e descritto da y = 1 +

1x
2
.
Analogamente per determinare D
3
, dallequazione x
2
+y
2
2x = 0 si ricava che
y =

2x x
2
e y =

2x x
2
descrive larco BE.
2)
__
D
(xy +1)dxdy =
__
D
1
(xy +1)dxdy +
__
D
2
(xy +1)dxdy +
__
D
3
(xy +1)dxdy
=
_
0

2
dx
_

4x
2
x
(xy +1)dy +
_
1
0
dx
_
1+

1x
2
0
(xy +1)dy
+
_
2
1
dx
_

2xx
2
0
(xy +1)dy
3) D pu` o essere suddiviso come nella gura seguente, in cui D = D
4
D
5
D
6
.
102 CAPITOLO 2. INTEGRALI DOPPI
x
y
x
2
+y
2
= 4
D
6
y =x
C
B
D
5
D
4
x
2
+y
2
2x = 0
x
2
+y
2
2y = 0
E
A
Trasformando i domini in coordinate polari si ha:
D

4
={(, ) [0, +) [0, 2) : 0

4
, 0 2cos}
poich e x
2
+y
2
2x = 0 in coordinate polari diventa

2
2 cos = 0 = 2cos.
D

5
={(, ) [0, +) [0, 2) :

4


2
, 0 2sin}
poich e x
2
+y
2
2y = 0 in coordinate polari diventa

2
2 sin = 0 = 2sin.
D

5
={(, ) [0, +) [0, 2) :

2

3
4
, 0 2}

2
3
4
= 2cos
D

5
= 2sin
D

6
2

2
= 2
4) Innanzitutto ricordiamo che effettuando il cambio di coordinate
_
x = cos
y = sin,
103
lo Jacobiano ` e . Si ha
__
D
(xy +1)dxdy =
__
D

(
2
cos sin +1) dd
=
__
D

4
(
3
cos sin +)dd +
__
D

5
(
3
cos sin +)dd
+
__
D

6
(
3
cos sin +)dd
e applicando la formula di riduzione per domini normali rispetto a :
=
_
4
0
d
_
2cos
0
(
3
cos sin +)d +
_
2

4
d
_
2sin
0
(
3
cos sin +)d
+
_ 3
4

2
d
_
2
0
(
3
cos sin +)d
=
_
4
0
_

4
4
cos sin +

2
2
_
2cos
0
d +
_
2

4
_

4
4
cos sin +

2
2
_
2sin
0
d
+
_ 3
4

2
_

4
4
cos sin +

2
2
_
2
0
d
=
_
4
0
_
4cos
5
sin +2cos
2

_
d +
_
2

4
_
4cos sin
5
+2sin
2

_
d
+
_ 3
4

2
[4cos sin +2] d
=
_
4
cos
6

6
+cos sin +
_

4
0
+
_
4
sin
6

6
cos sin +
_
2

4
+
_
2sin
2
+2

3
4

2
=
2
3

1
8
+
1
2
+

4
+
2
3
+
2
3
+

2

2
3

1
8
+
1
2

4
+1+
3
2
2 =
1
6
+
4
3
+
=
7
6
+.
Ricordiamo che
_
cos
2
d =
cos sin +
2
+c
e
_
sin
2
d =
sin cos +
2
+c, c R, risolvendoli per parti e
_
cos
5
sin d =
_
cos
5
d cos =
cos
6

6
+c.
104 CAPITOLO 2. INTEGRALI DOPPI
Prova intermedia del 21/01/2002 Dato il dominio D in gura:
x
y
D
2
2
y = x
x
2
+y
2
= 4
y = x +2
y =x +2
y =x
2
+2x
1. Determinare una suddivisione di D in domini normali rispetto allasse x o
allasse y o usando la trasformazione in coordinate polari.
2. Sapendo che larea di D vale
3+17
6
, determinare lordinate del baricentro di
D.
Soluzione.
1) Una possibile suddivisione in domini parziali di D = D
1
D
2
D
3
` e indicata
in gura.
D
1
B(

2,

2)
D
3
A(1, 1)
x
y
D
2
2
2

1
5
4

2
D
1
si pu` o considerare normale rispetto allasse y:
D
1
={(x, y) R
2
:

2 y 0,
_
4y
2
x y},
105
oppure ` e possibile trasformarlo in coordinate polari
D

1
={(, ) [0, +) [0, 2) : 0 2,
5
4
}.
D
2
e D
3
sono normali rispetto allasse x:
D
2
={(x, y) R
2
: 2 x 0, 0 y x +2},
D
3
={(x, y) R
2
: 0 x 1, x
2
+2x y x +2},
2) Indicando con y
B
lordinata del baricentro di D sappiamo che y
B
=
__
D
ydxdy
3+17
6
.
Applicando la formula di additivit` a e le formule di riduzione si ha
__
D
ydxdy =
__
D
1
ydxdy +
__
D
2
ydxdy +
__
D
3
ydxdy
=
__
D

2
sindd +
__
D
2
ydxdy +
__
D
3
ydxdy
=
_ 5
4

d
_
2
0

2
sind +
_
0
2
_
x+2
0
ydy +
_
1
0
_
x+2
x
2
+2x
ydy
=
_ 5
4

3
3
_
2
0
sind +
_
0
2
_
y
2
2
_
x+2
0
dx +
_
1
0
_
y
2
2
_
x+2
x
2
+2x
dx
=
1
3
_ 5
4

8sin d +
1
2
_
0
2
(x
2
+4x +4)dx
+
1
2
_
1
0
[x
2
4x +4x
4
+4x
3
4x
2
]dx
=
8
3
[cos]
5
4

+
1
2
_
x
3
3
+
4x
2
2
+4x
_
0
2
+
1
2
_

x
5
5
+4
x
4
4
3
x
3
3
4
x
2
2
+4x
_
1
0
=
8
3
_

2
2
1
_
+
1
2
_
8
3
8+8
_
+
1
2
_

1
5
+112+4
_
=
4
3

2
8
3
+
4
3
+
9
1
0 =
40

240+27
30
=
40

213
30
da cui
y
B
=
40

213
30

6
3 +17
=
40

213
15 +85
.
106 CAPITOLO 2. INTEGRALI DOPPI
Prova guidata del 27/11/2002 Dato il dominio D in gura
x
y
D
y = x
2
+4x
x
2
+y
2
= 16
y =x
2
+4
y =x
2
+2x
1. Determinare una suddivisione di D in domini normali rispetto allasse x o
allasse y o usando la trasformazione in coordinate polari.
2. Calcolare le coordinate del baricentro di D.
Soluzione.
x
y
D
1
D
2
Una possibile suddivisione di D in domini normali rispetto allasse x: D = D
1

D
2
, con
D
1
={(x, y) R
2
: 4 x 0, x
2
+4x y
_
16x
2
}
D
2
={(x, y) R
2
: 0 x 2, x
2
+2x y x
2
+4}.
107
2) Indicando con B(x
B
, y
B
) il baricentro di D, si ha:
x
B
=
__
D
xdxdy
__
D
dxdy
; y
B
=
__
D
ydxdy
__
D
dxdy
.
Applicando le formule di riduzione:
__
D
xdxdy =
__
D
1
xdxdy +
__
D
2
xdxdy =
_
0
4
dx
_

16x
2
x
2
+4x
xdy +
_
2
0
dx
_
x
2
+4
x
2
+2x
xdy
=
_
0
4
x[y]

16x
2
x
2
+4x
dx +
_
2
0
x[y]
x
2
+4
x
2
+2x
dx
=
_
0
4
[x
_
16x
2
x
3
4x
2
] dx +
_
2
0
[x
3
+4x +x
3
2x
2
] dx
=
_

1
3
_
(16x
2
)
3

x
4
4
4
x
3
3
_
0
4
+
_
4
x
2
2
2
x
3
3
_
2
0
=
64
3
+64
256
3
+8
16
3
=40.
Si osserva che
_
x

16x
2
dx =
1
2
_
2x

16x
2
dx =
1
2
(16x
2
)
3/2
3/2
+c sosti-
tuendo t = 16x
2
.
__
D
ydxdy =
__
D
1
ydxdy +
__
D
2
ydxdy =
_
0
4
dx
_

16x
2
x
2
+4x
ydy +
_
2
0
dx
_
x
2
+4
x
2
+2x
ydy
=
_
0
4
1
2
[y
2
]

16x
2
x
2
+4x
dx +
_
2
0
1
2
[y
2
]
x
2
+4
x
2
+2x
dx
=
1
2
_
0
4
[16x
2
x
4
16x
2
8x
3
] dx +
1
2
_
2
0
[x
4
+168x
2
x
4
4x
2
+4x
3
] dx
=
1
2
_
16x
x
3
3

x
5
5
16
x
3
3
8
x
4
4
_
0
4
dx +
1
2
_
16x 12
x
3
3
+x
4
_
2
0
dx
=
1
2
_
64
1088
3

1024
5
+512
_
+
1
2
[3232+16] = y
(lasciamo indicati calcoli).
108 CAPITOLO 2. INTEGRALI DOPPI
x
y
D
3
D
2
D
4
__
D
dxdy = area(D) = area(D
2
) +area(D
3
) +area(D
4
)
= 4 +
__
D
2
dxdy +
__
D
4
dxdy = 4 +
_
2
0
dx
_
x
2
+4
x
2
+2x
dy +
_
0
4
dx
_
0
x
2
+4x
dy
= 4 +
_
2
0
[x
2
+4+x
2
2x] dx +
_
0
4
(x
2
4x)dx
= 4 +[4x x
2
]
2
0
+
_

x
3
3
2x
2
_
0
4
= 4 +84
64
3
+32 =
12 +44
3
.
Pertanto:
x
B
=
40
12 +44
3 =
120
12 +44
; y
B
=
3 y
12 +44
.
109
Prova guidata del 27/11/2002
Dato il dominio D in gura, calcolare
__
D
(y
2
+2x)dxdy, dopo aver fatto unop-
portuna suddivisione di D in domini normali.
x
y
D
x
2
+y
2
= 4
x
2
+y
2
= 1
x =y
2
+1
x =y
2
+4
Soluzione.
Una possibile suddivisione in domini normali di D ` e D = D
1
D
2
D
3
.
x
y
D
2
D
3
D
1
D
1
viene trasformato in coordinate polari, D
2
e D
3
sono normali rispetto
allasse y. Sia D

1
il trasformato di D
1
in coordinate polari.
D

110 CAPITOLO 2. INTEGRALI DOPPI


D
1
={(, ) [0, +) [0, 2) : 1 2,

2
}
D
2
={(x, y) R
2
: 0 y 1, y
2
+1 x y
2
+4}
D
3
={(x, y) R
2
: 1 y 2, 0 x y
2
+4}.
Calcolo dellintegrale:
__
D
(y
2
+2x)dxdy =
__
D
1
(y
2
+2x)dxdy +
__
D
2
(y
2
+2x)dxdy +
__
D
3
(y
2
+2x)dxdy
=
__
D

1
(
2
sin
2
+2 cos) dd +
_
1
0
dy
_
y
2
+4
y
2
+1
(y
2
+2x)dx +
_
2
1
dy
_
y
2
+4
0
(y
2
+2x)dx
=
_

2
d
_
2
1
(
3
sin
2
+2
2
cos)d +
_
1
0
[y
2
x +x
2
]
y
2
+4
y
2
+1
dy +
_
2
1
[y
2
x +x
2
]
y
2
+4
0
dy
=
_

2
[

4
4
sin
2
+
2
3

3
cos]
2
1
d +
_
1
0
[y
4
+4y
2
+y
4
8y
2
+16+y
4
y
2
y
4
+2y
2
1]dy
+
_
2
1
[y
4
+4y
2
+y
4
+168y
2
] dy
=
_

2
[4sin
2
+
16
3
cos
1
4
sin
2

2
3
cos] d +
_
3
y
3
3
+15y
_
1
0
+
_
4
y
3
3
+16y
_
2
1
=
_

2
_
15
4
sin
2
+
14
3
cos
_
d +[1+15] +
_

32
3
+32+
4
3
16
_
=
_
15
4

sin cos +
2
+
14
3
sin
_

/2
+
62
3
=
15
4

2

15
4

4

14
3
+
62
3
=
15
16
+
48
3
=
15
16
+16.
Si ricorda che, risolvendo per parti:
_
sin
2
d =
_
sin sin d = sin(cos)
_
cos(cos)d
=sin cos +
_
(1sin
2
)d =sin cos +
_
sin
2
d.
Portando
_
sin
2
d al primo membro si ha
_
sin
2
d =
sin cos +
2
.
111
Seconda prova intermedia del 11/12/2002 Dato il dominio D in gura
x
y
D
x
2
+y
2
= 4
y =x
2
+2
y = x
1. Fare una suddivisione di D in domini normali o rispetto allasse x o allasse
y o applicare una trasformazione in coordinate polari (disegnando anche
leventuale trasformato).
2. In base alla suddivisione fatta al punto 1), applicare le relative formule di
riduzione per il calcolo dellintegrale doppio
__
D
ydxdy.
3. Sapendo che larea di D vale
9 8

2
6
, calcolare lordinata del baricentro
di D.
Soluzione.
1. Una possibile suddivisione di D ` e la seguente:
x
y
D
1
D
2
x
2
+y
2
= 4
y =x
2
+2
y = x
112 CAPITOLO 2. INTEGRALI DOPPI
D = D
1
D
2
con D
1
e D
2
normali rispetto allasse y.
D
1
={(x, y) R
2
: 0 y 2,
_
4y
2
x
_
2y}
D
2
={(x, y) R
2
:

2 y 0,
_
4y
2
x y}.
E anche possibile trasformare D
2
in coordinate polari e il trasformato
D

2
={(, ) [0, +) [0, 2) : 0 2,
5
4
}
D

2
5
4

Osserviamo che D si pu` o anche considerare come differenza di domini D = D


3
\
D
4
e quindi
__
D
=
__
D
3
ydxdy
__
D
4
ydxdy.
x
y
D
3
x
2
+y
2
= 4
x
y
D
4
y =x
2
+2
D
3
si trasforma in coordinate polari: D

3
={(, ) : 0 2,

2

5
4
}.
D
4
` e normale rispetto allasse x
D
4
={(x, y) R
2
:

2 x 0, 0 y x
2
+2}.
2. In base alla suddivisione in D
1
e D
2
, abbiamo:
__
D
ydydx =
__
D
1
ydxdy +
__
D
2
ydxdy =
_
2
0
dy
_

2y

4y
2
ydx +
_
0

2
dy
_
y

4y
2
ydx
113
oppure
__
D
ydydx =
_
2
0
dy
_

2y

4y
2
ydx +
_ 5
4

d
_
2
0

2
sin d.
3. Indicando con y
B
lordinata del baricentro di D
y
B
=
__
D
ydydx
area(D)
.
__
D
ydydx =
_
2
0
dy
_

2y

4y
2
ydx +
_ 5
4

d
_
2
0

2
sin d
=
_
2
0
y[x]

2y

4y
2
dy +
_ 5
4

3
3
_
2
0
sin d
=
_
2
0
[y
_
2y +y
_
4y
2
] dy +
8
3
_ 5
4

sin d
=
_
1
3
_
(2y)
3

2
5
_
(2y)
5

1
3
_
(4y
2
)
3
_
2
0
+
8
3
[cos]
5
4

=
2
3

2+
8
5

2+
8
3
+
8
3
_

2
2
1
_
=
2
3

2+
8
5

2+
4
3

2 =
10

2+24

2+20

2
15
=
34
15

2.
Si ha
y
B
=
34
15

2
6
9 8

2
.
Ricordiamo che, utilizzando il cambio di variabili t = (2y), da cui dy = dt,
_
y
_
2ydy =
_
_
(2t)

tdt
_
t=2y
=
_
(2

t t

t)dt = 2
t
3/2
3
2

t
5/2
5
2
+c =
1
3
_
(2y)
3

2
5
_
(2y)
5
+c
114 CAPITOLO 2. INTEGRALI DOPPI
Seconda prova guidata del 5/12/2003 Dato il dominio D in gura
4
B(2, 2)
A(1, 1)
2
x
2
+y
2
= 2
y =x
2
2x
x
y
y =
x
2
2
2x
x
2
+y
2
= 8
D
1. Fare una suddivisione di D in domini normali o rispetto allasse x o allasse
y o applicare una trasformazione in coordinate polari (disegnando anche
leventuale trasformato).
2. In base alla suddivisione fatta al punto 1), applicare le relative formule di
riduzione per il calcolo dellintegrale doppio
__
D
(x +y)dxdy.
Soluzione.
1.
4
B(2, 2)
A(1, 1)
2
x
2
+y
2
= 2
y =x
2
2x
x
y
y =
x
2
2
2x
x
2
+y
2
= 8
D
2
D
3
D
1
Fig.1
115
D
6
y =x
D
7
4 2 x
y
D
5
Fig.2

2
3
4

2
2

2
D

7
Una possibile suddivisione di D in domini normali ` e quella in Fig. 1. D =
D
1
D
2
D
3
, normali rispetto allasse x.
D
1
={(x, y) R
2
: 4 x 2, 0 y
x
2
2
2x}
D
2
={(x, y) R
2
: 2 x 1, x
2
2x y
_
8x
2
}
D
3
={(x, y) R
2
: 1 x 0,
_
2x
2
y
_
8x
2
}.
Unaltra possibile suddivisione ` e quella in Fig. 2, D = D
5
D
6
D
7
. D
5
e D
6
sono normali rispetto allasse x, D
7
viene trasformato in coordinate polari in D

7
Si osserva che D
1
= D
5
.
D
5
={(x, y) R
2
: 4 x 2, 0 y
x
2
2
2x}
D
6
={(x, y) R
2
: 2 x 1, x
2
2x y x}
D

7
={(, ) [0, +) [0, 2) :

2 2

2,

2

3
4
}.
2)
116 CAPITOLO 2. INTEGRALI DOPPI
__
D
(x +y)dxdy =
__
D
1
(x +y)dxdy +
__
D
2
(x +y)dxdy +
__
D
2
(x +y)dxdy =
=
_
2
4
dx
_

x
2
2
2x
0
(x +y)dy +
_
1
2
dx
_

8x
2
x
2
2x
(x +y)dy +
_
0
1
dx
_

8x
2

2x
2
(x +y)dy =
=
_
2
4
[xy +
y
2
2
]

x
2
2
2x
0
dx +
_
1
2
[xy +
y
2
2
]

8x
2
x
2
2x
dx +
_
0
1
[xy +
y
2
2
]

8x
2

2x
2
dx =
=
_
2
4
_

x
3
2
2x
2
+
x
4
8
+x
3
+2x
2
_
dx +
_
1
2
_
x
_
8x
2
+4
x
2
2
+x
3
+2x
2

x
4
2
2x
3
2x
2
_
dx +
_
0
1
_
x
_
8x
2
+4
x
2
2
x
_
2x
2
1+
x
2
2
_
dx =
=
_
x
5
40
+
x
4
8
_
2
4
+
_

1
3
_
(8x
2
)
3
+4x
x
3
6

x
4
4

x
5
10
_
1
2
+
_

1
3
_
(8x
2
)
3
+3x +
1
3
_
(2x
2
)
3
_
0
1
=
=
32
40
+
16
8
+
256
10

256
8

7
3

74+
1
6

1
4
+
1
10
+
+
8
3
+8
8
6
+
16
4

32
10

16
3

2+
2
3

2+
7
3

7+3
1
3
=
=
4
5
+2+
128
5
32+
1
6

1
4
+
1
10
+12
16
5

14
3

2 =
=
42
5

1
12
+
1
1
0+12
14
3

2 =
=
359
60

14
3

2.
117
In base alla suddivisione in Fig. 2:
__
D
(x +y)dxdy =
__
D
5
(x +y)dxdy +
__
D
6
(x +y)dxdy +
__
D

7
( cos + sin) dd =
=
_
2
4
dx
_

x
2
2
2x
0
(x +y)dy +
_
1
2
dx
_
x
x
2
2x
(x +y)dy
+
_ 3
4

2
d
_
2

2
(cos +sin)d =
=
_
x
5
40
+
x
4
8
_
2
4
+
_
1
2
_
xy +
y
2
2
_
x
x
2
2x
dx +
_ 3
4

2
_

3
3
_
2

2
(cos +sin)d =
=
124
5
30+
_
1
2
_
x
2
+
x
2
2
+x
3
+2x
2

x
4
2
2x
3
2x
2
_
dx
+
_
16
3

2
2
3

2
_
[sin cos]
3
4

2
=
=
26
5
+
_

x
3
6

x
4
4

x
5
10
_
1
2
+
14
3

2
_

2
2
+

2
2
1
_
=
=
26
5
+
1
6

1
4
+
1
10

8
6
+
16
4

32
10
+
28
3

14
3

2 =
=
42
5
+
1
10

1
12
+12
14
3

2 =
359
60

14
3

2.
118 CAPITOLO 2. INTEGRALI DOPPI
Seconda prova guidata del 5/12/2003 Dato il dominio T in gura, disegnarne
il trasformato T

in coordinate polari e applicare la relativa formula di trasforma-


zione per il calcolo di
__
T
(2x +3)dxdy.
y
x
T
y = x y =x
x
2
+y
2
2y = 0
Soluzione.
Applichiamo la trasformazione in coordinate polari
_
x = cos
y = sin
, 0; 0
< 2. La circonferenza di equazione cartesiana x
2
+y
2
2y = 0, in coordina-
te polari diventa
2
cos
2
+
2
sin
2
2 sin = 0 da cui
2
2 sin = 0
( 2sin) = 0 = 2sin ( = 0 rappresenta solo lorigine O(0, 0)).
Il trasformato T

di T in coordinate polari si pu` o descrivere cos`:


T

={(, ) [0, +) [0, 2) :



4

3
4
, 0 2sin}
ed ` e rappresentato in gura.

2
3
4

= 2sin
T

Applicando la formula di trasformazione in coordinate polari per gli integrali


doppi, considerando T

normale rispetto a e applicando la relativa formula di


119
riduzione degli integrali doppi:
__
T
(2x +3)dxdy =
__
T

(2 cos +3)dd =
=
_ 3
4

4
d
_
2sin
0
(2
2
cos +3)d
=
_ 3
4

4
_
2

3
3
cos +3

2
2
_
2sin
0
d
=
_ 3
4

4
_
16
sin
3

3
cos +6sin
2

_
d
=
_
4
sin
4

3
cos +6
sin cos +
2
_
3
4

4
=
4
3

1
4
+
3
2
+
9
4

4
3

1
4
+
3
2

3
4
= 3+
3
2
.
120 CAPITOLO 2. INTEGRALI DOPPI
Volta a crociera Calcolo del volume di una volta a crociera, a base quadrata con
lato 2r.
Il volume in Fig.1 rappresenta 1/4 del volume di una volta a crociera a base
quadrata di lato 2r e si ottiene sezionando il cilindro di equazione x
2
+z
2
= r
2
(cilindro con generatrici parallele allasse y e sezione circolare con raggio r) con
il piano y = x (piano passante per lasse z e ortogonale al piano xy), con il piano
y = x e con li piano y = r. Per ottenere il volume in Fig.1 occorre calcolare
lintegrale doppio su D (vedi Fig.2) della funzione positiva z = f (x, y) =

r
2
x
2
,
che si ottiene ricavando z dallequazione del cilindro.
x
y
D
r
y = x y =x
Fig. 2
Consideriamo D normale rispetto allasse y
D ={(x, y) R
2
: 0 y r, y x y}
121
__
D
_
r
2
x
2
dxdy =
_
r
0
_
y
y
_
r
2
x
2
dxdy
=
r
2
2
_
r
0
_
x
r
_
1
x
2
r
2
+arcsin
x
r
_
y
y
dy =
=
r
2
2
_
r
0
_
y
r
_
1
y
2
r
2
+arcsin
y
r

y
r
_
1
y
2
r
2
arcsin
y
r
_
dy =
=
r
2
2
_
r
0
_
2
y
r
_
1
y
2
r
2
_
dy +
r
2
2
_
r
0
2arcsin
y
r
dy
. .
si integra per parti
=
=
_
r
0
_
y
r
_
1
y
2
r
2
_
dy +r
2
_
yarcsin
y
r
+
_
r
2
y
2
_
r
0
=
=
_

1
3
_
(r
2
y
2
)
3
_
r
0
+r
2
_
yarcsin
y
r
+
_
r
2
y
2
_
r
0
=
=
1
3
r
3
+r
3

2
r
3
= r
3
_

2

2
3
_
= r
3
_
3 4
6
_
.
Volume volta a crociera = 4r
3
_
3 4
6
_
=
2
3
r
3
(3 4).
Calcolo degli integrali omessi in precedenza:
_
_
r
2
x
2
dx =
_
_
r
2
r
2
sin
2
t r cost dt =
(ponendo x = r sint, dx = r costdt)
= r
2
_
_
1sin
2
t cost dt = r
2
_
cos
2
t dt =
(integrando per parti)
= r
2
_
cost cost dt = r
2
_
cost sint +t
2
+c
_
=
= r
2
_
_
x
r
_
1
x
2
r
2
+arcsin
x
r
2
+c
_
_
Osserviamo che se sint =
x
r
allora cost =
_
1sin
2
t =
_
1
x
2
r
2
e t = arcsin
x
r
.
122 CAPITOLO 2. INTEGRALI DOPPI
_
y
_
r
2
y
2
dy =
1
2
_

t dt (r
2
y
2
=t
2
; 2ydy = dt)
=
1
2
t
3/2
3/2
+c =
1
3
_
(r
2
y
2
)
3
+c
_
arcsin
y
r
dy =
per parti
=
_
1 arcsin
y
r
dy
=t arcsin
y
r

_
y
_
r
2
y
2
dy = yarcsin
y
r
+
1
2
(r
2
y
2
)
1/2
1/2
+c =
= yarcsin
y
r
+
_
r
2
y
2
+c.
123
Prova guidata del 9/12/2008 Dato il dominio D in gura
x
y
D
x
2
+y
2
= 1
x
2
+y
2
= 4
y =

3x
1. Fare una suddivisione di D in domini parziali normali o rispetto allasse
x o rispetto allasse y oppure applicando una trasformazione in coordinate
polari (disegnandone il dominio trasformato).
2. In base alla suddivisione di cui al punto 1) scrivere le relative formule di
riduzione per il calcolo delle coordinate del baricentro di D.
3. Calcolare lascissa del baricentro.
4. Calcolare lintegrale doppio
__
D
(3x +2y +1)dxdy.
Soluzione.
1) Suddividiamo D in quattro domini D
1
, D
2
, D
3
, D
4
.
124 CAPITOLO 2. INTEGRALI DOPPI
D
1
x
y
D
3
D
4
D
2
C
A
B
E
y =

3x

2

4
3
3
2
D

1
D

2
1
2

Trasformiamo D
1
e D
2
in coordinate polari.
D

1
={(, ) [0, +) [0, 2) :

3


2
, 1 2}
D

2
={(, ) [0, +) [0, 2) :
4
3
, 1 2}.
Descriviamo D
3
e D
4
in coordinate cartesiane; A(1, 0), B(0, 1), C(2, 0), E(0, 2).
La retta passante per A e B ha equazione y = x +1, quella passante per C ed E ha
equazione y = x +2.
D
3
={(x, y) R
2
: 2 x 1, 0 y x +2},
D
4
={(x, y) R
2
: 1 x 0, x +1 y x +2},
D
3
e D
4
sono entrambi normali rispetto allasse x.
2) Indicando con B il baricentro di D e con x
B
, y
B
le sue coordinate ` e noto che:
x
B
=
__
D
xdxdy
__
D
dxdy
, y
B
=
__
D
ydxdy
__
D
dxdy,
dove
__
D
dxdy =Area(D).
__
D
xdxdy =
__
D
1
xdxdy +
__
D
2
xdxdy +
__
D
3
xdxdy +
__
D
4
xdxdy
=
_
2

3
d
_
2
1

2
cosd +
_ 4
3

d
_
2
1

2
cosd +
_
1
2
dx
_
x+2
0
xdy +
_
0
1
dx
_
x+2
x+1
xdy
125
__
D
ydxdy =
__
D
1
ydxdy +
__
D
2
ydxdy +
__
D
3
ydxdy +
__
D
4
ydxdy
=
_
2

3
d
_
2
1

2
sind +
_ 4
3

d
_
2
1

2
sind +
_
1
2
dx
_
x+2
0
ydy +
_
0
1
dx
_
x+2
x+1
ydy.
__
D
dxdy =Area(D) si pu` o anche calcolare geometricamente
Area(D) =Area(D
1
)+Area(D
2
)+Area(D
3
)+Area(D
4
) =

4
+

2
+
1
2
+1 =
3
4
+
3
2
.
3)
__
D
xdxdy
=
_
2

3
_

3
3
cos
_
2
1
d +
_ 4
3

3
3
cos
_
2
1
d +
_
1
2
[xy]
x+2
0
dx +
_
0
1
[xy]
x+2
x+1
dx
=
_
2

3
7
3
cosd +
_ 4
3

7
3
cosd +
_
1
2
[x
2
+2x] dx +
_
0
1
[x
2
+2x x
2
x] dx
=
_
7
3
sin
_
2

3
+
_
7
3
sin
_4
3

+
_
x
3
3
+x
2
_
1
2
+
_
x
2
2
_
0
1
dx
=
7
3
_
1

3
2
_
+
7
3
_

3
2
_
+
_

1
3
+1
8
3
1
_

1
2
=
7
3

7
6

3
7
6

33
1
2
=
7
6

7
3

3
x
B
=

7
6

7
3

3
3
4
+
3
2
.
4)
__
D
xdxdy =
__
D

1
(3 cos +2 sin 1) dd +
__
D
2
(3 cos +2 sin 1)dd
+
__
D
3
(3x +2y 1)dxdy +
__
D
4
(3x +2y 1)dxdy.
126 CAPITOLO 2. INTEGRALI DOPPI
__
D

1
(3
2
cos +2
2
sin )dd
=
_
2

3
d
_
1
2
(3
2
cos +2
2
sin )d
=
_
2

3
_
3

3
3
cos +2

3
3
sin

2
2
_
2
1
d
=
_
2

3
_
7cos +
14
3
sin
3
2
_
d
=
_
7sin
14
3
cos
3
2

_
2

3
=
_
7
3
4

7
2

3+
7
3
+

2
_
__
D

2
(3
2
cos +2
2
sin )dd
=
_ 4
3

_
3

3
3
cos +2

3
3
sin

2
2
_
2
1
d
=
_ 4
3

_
7cos +
14
3
sin
3
2
_
d
=
_
7sin
14
3
cos
3
2

_4
3

=
7
2

3+
7
3
2
14
3
+
3
2

__
D
1
(3x +2y 1)dxdy =
_
1
2
dx
_
x+2
0
(3x +2y 1)dy
=
_
1
2
[3xy +y
2
y]
x+2
0
dx =
_
1
2
[3x
2
+6x +x
2
+4x +4x 2] dx
=
_
4
x
3
3
+
9
2
x
2
+2x
_
1
2
=
4
3
+
9
2
2+
32
3
18+4
127
__
D
2
(3x +2y 1)dxdy =
_
0
1
dx
_
x+2
x+1
(3x +2y 1)dy
=
_
0
1
[3xy +y
2
y]
x+2
x+1
dx
=
_
0
1
[3x
2
+6x +x
2
+4x +4x 23x
2
3x x
2
2x 1+x +1] dx
=
_
5
x
2
2
+2x
_
0
1
=
5
2
+2 =
1
2
.
128 CAPITOLO 2. INTEGRALI DOPPI
Prova guidata del 24/11/2009 Siano dati i domini D e T in gura
x
y
C(1, 1) A(1, 1)
F E
T
x
2
+y
2
= 4
x
y
D
x
2
+y
2
+2x = 0
x
2
+y
2
2x = 0
y =x
2
+4
1. Fare una suddivisione e descrizione di D e T in domini parziali normali o
rispetto allasse x o rispetto allasse y oppure applicando una trasformazione
in coordinate polari (disegnandone il dominio trasformato).
In base alla suddivisione di cui al punto 1):
2. Applicare le relative formule di riduzione per il calcolo dellordinata del
baricentro di D.
3. Calcolare
__
T
(3xy 5y 2)dxdy.
Soluzione.
1. D = D
1
(D
2
\D
3
)
x
y
2 -2
4
D
2
D
1
x
y
D
3
129
D
2
` e un dominio normale rispetto allasse x:
D
2
={(x, y) R
2
: 2 x 2, 0 y x
2
+4}
Trasformiamo D
1
e D
3
in coordinate polari:
_
x = cos
y = sin
D

1
={(, ) [0, +) [0, 2] :
3
2
2, 0 2cos}.
La circonferenza di equazione x
2
+y
2
2x =0 diventa
2
2 cos =0 (
2cos) = 0 da cui = 2cos() ( = 0 rappresenta solo lorigine).
D

3
={(, ) [0, +) [0, 2] :

2
, 0 2cos}.
La circonferenza di equazione x
2
+y
2
+2x =0 diventa
2
+2 cos =0 ( +
2cos) = 0 da cui =2cos().
= 2cos
D

3
=2cos

2

3
2
2
D

Una suddivisione di T in domini normali ` e la seguente. T = T


1
T
2
, con T
1
normale rispetto allasse y e T
2
trasformato in coordinate polari.
T
1
={(x, y) R
2
: 0 y 1, y 2 x y +2}
T

2
={(, ) [0, +) [0, 2] : 2, 0 2}.
130 CAPITOLO 2. INTEGRALI DOPPI
x
y
C(1, 1) A(1, 1)
F(2, 0) E(2, 0)
y =x +2
x =y +2
y = x +2
x = y 2
T
2
T
1
x
2
+y
2
= 4
T

2
2
2

2) Indicando con B(x


B
, y
B
) il baricentro di D, si ha:
x
B
=
__
D
xdxdy
__
D
dxdy
; y
B
=
__
D
ydxdy
__
D
dxdy
.
Applicando le formule di riduzione:
__
D
ydxdy =
__
D
1
ydxdy +
__
D
2
ydxdy
__
D
3
ydxdy
__
D
1
ydxdy =
__
D

2
sin dd
=
_
2
3
2

d
_
2cos
0

2
sin d =
_
2
3
2

sin
_

3
3
_
2cos
0
d
=
8
3
_
2
3
2

sin cos
3
d
=
8
3
_
cos
4

4
_
2
3
2

=
2
3
.
__
D
3
ydxdy =
__
D

2
sin dd
=
_

2
d
_
2cos
0

2
sin d =
_

2
sin
_

3
3
_
2cos
0
d
=
8
3
_

2
sin cos
3
d
=
8
3
_
cos
4

4
_

2
=
2
3
.
131
In entrambi gli integrali abbiamo applicato la sostituzione cos = t, sind =
dt.
__
D
2
ydxdy =
_
2
2
dx
_
x
2
+4
0
ydy =
_
2
2
_
y
2
2
_
x
2
+4
0
dx
=
1
2
_
x
5
5
8
x
3
3
+16x
_
2
2
=
1
2
_
32
5

64
3
+32+
32
5

64
3
+32
_
=
32
5

64
3
+32 =
96320+480
15
=
256
15
.
__
D
ydxdy =
2
3
+
256
15

2
3
=
236
15
.
__
D
dxdy = area(D) = area(D
1
) +area(D
2
) area(D
3
) = area(D
2
)
=
__
D
2
dxdy =
_
2
2
dx
_
x
2
+4
0
dy =
_
2
2
[y]
x
2
+4
0
dx
=
_
2
2
[x
2
+4]dx =
_

x
3
3
+4x
_
2
2
=
8
3
+8
8
3
+8 = 16
16
3
=
32
3
Pertanto y
B
=
236
15

3
32
=
59
40
.
3)
__
T
(3xy 5y 2)dxdy =
__
T
1
(3xy 5y 2)dxdy +
__
T
2
(3xy 5y 2)dxdy
__
T
1
(3xy 5y 2)dxdy =
_
1
0
dy
_
y+2
y2
(3xy 5y 2)dx =
=
_
1
0
_
3
x
2
2
y 5yx 2x
_
y+2
y2
dx
=
_
1
0
_
3
2
(y +2)
2
y 5y(y +2) 2(y +2)
3
2
(y 2)
2
y +5y(y 2) +2(y 2)
_
dy
=
_
1
0
_
3
2
y
3
+6y 6y
2
+5y
2
10y +2y 4
3
2
y
3
6y +6y
2
+5y
2
10y +2y 4
_
dy
132 CAPITOLO 2. INTEGRALI DOPPI
=
_
1
0
[10y
2
16y 8] dy = [10
y
3
3
16
y
2
2
8y]
1
0
=
10
3
88 =
38
3
.
__
T
2
(3xy 5y 2)dxdy =
__
T

2
(3
2
cos sin 5 sin 2) dd
=
_
2

d
_
2
0
[3
3
cos sin 5
2
sin 2] d
=
_
2

_
3

4
4
cos sin 5

3
3
sin 2

2
2
_
2
0
d
=
_
2

_
12cos sin
40
3
sin 4
_
d
=
_
12
sin
2

2
+
40
3
cos 4
_
2

=
40
3
8 +
40
3
+4 =
80
3
4.
Capitolo 3
Equazioni differenziali
3.1 Equazioni lineari a coefcienti costanti
Seconda prova intermedia 22/03/2002 Sia data lequazione lineare omogenea
L(y) = ky

+ky

(1+k)y = 0, k R.
1. Calcolare lintegrale generale dellequazione.
2. Nel caso k =1 si consideri lequazione completa L(y) =3x
2
1. Trovarne
una soluzione particolare e poi lintegrale generale .
Soluzione.
1. Se k = 0 si ha y = 0 y = 0, non si ha unequazione differenziale.
Se k = 0 lequazione differenziale ` e del secondo ordine:
ky

+ky

(1+k)y = 0.
Lequazione caratteristica associata ` e
k
2
+k (1+k) =0, da cui
1,2
=
k

k
2
+4k +4k
2
2k
=
k +

5k
2
+4k
2k
.
=5k
2
+4k =0 k(5k+4) =0 k
1
=0 (escluso dalla discussione) o k
2
=
4
5
.
>0 se k <4/5 oppure k >0,
1
=
k

5k
2
+4k
2k
e
2
=
k+

5k
2
+4k
2k
sono radici
reali e distinte, a cui vanno associati i due integrali linearmente indipendenti.
y
1
(x) = e

5k
2
+4k
2k
x
, y
2
(x) = e

k+

5k
2
+4k
2k
x
.
133
134 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
= 0 se k = k
2
= 4/5. In questo caso
1
=
2
=
4
5

8
5
=
1
2
e i due integrali
linearmente indipendenti sono
y
1
(x) = e

1
2
x
, y
2
(x) = e

1
2
x
.
<0 se
4
5
<k <0,
1,2
=
1
2
i

5k
2
4k
2k
sono soluzioni complesse coniugate.
Gli integrali linearmente indipendenti sono
y
1
(x) = e

1
2
x
cos
_

5k
2
4k
2k
x
_
, y
2
(x) = e

1
2
x
sin
_

5k
2
4k
2k
x
_
2. k = 1 rientra nel caso > 0,
1,2
=
1

54
2
=
11
2
da cui
1
= 0 e

2
=1. Confrontiamo con il termine noto g(x) =3x
2
1 con e
ax
[p(x)cos(bx)+
q(x)sin(bx)]. Nel nostro caso a = 0, b = 0 e p(x) = 3x
2
1 ` e un polinomio di 2

grado. aib =0 ` e soluzione dellequazione caratteristica con molteplicit` a m=1.


Allora y(x) = x[Ax
2
+ Bx +C] = Ax
3
+ Bx
2
+Cx. Per determinare A, B,C
sostituiamo y nellequazione completa, con k =1, y

= 3x
2
1. Si ha:
y

(x) = 3Ax
2
+2Bx +C
y

= 6Ax +2B.
Sostituendo nellequazione:
6Ax 2B3Ax
2
2Bx C = 3x
2
1.
Applicando il principio di identit` a dei polinomi:
_

_
3A = 3
6A2B = 0
2BC =1
_

_
A =1
B = 3
C =5.
In denitiva
y(x) =x
3
+3x
2
5x.
3. Lintegrale generale dellequazione di cui al punto precedente ` e dato da
(x) = c
1
+c
2
e
x
x
3
+3x
2
5x
ottenuto sommando lintegrale generale dellomogenea pi ` u una soluzione partico-
lare.
3.1. EQUAZIONI LINEARI A COEFFICIENTI COSTANTI 135
Terza prova intermedia del 23/04/2001 Sia data lequazione differenziale
ky

+(k 3)y

4y = b(x).
1. Se b(x) = 0 determinare tutte le soluzioni al variare del parametro k.
2. Nel caso k = 0 e b(x) = x+1, determinare tutte le soluzioni dellequazione.
Soluzione.
1. Se k = 0 lequazione differenziale ` e del 1

ordine 3y

4y = 0. Lequazione
caratteristica associata ` e 3 4 = 0
1
=4/3. Lintegrale generale ` e
y(x) = c
1
e

4
3
x
, c
1
R.
Se k = 0, lequazione differenziale lineare omogenea ` e del 2

ordine con equazio-


ne caratteristica di 2

grado:
k
2
+(k 3) 4 = 0.

1,2
=
3k

96k +k
2
+16k
2k
=
3k

9+10k +k
2
2k
.
= k
2
+10k +9 k =5

259 =54 k
1
=9, k
2
=1.
Si ha
> 0 se k < 9 o k > 1, le radici sono reali e distinte,
1
=
2
R (escluso
k = 0). Ne segue
y(x) = c
1
e
3k

9+10k+k
2
2k
x
+c
2
e
3k+

9+10k+k
2
2k
x
, c
1
, c
2
R.
= 0 Se k = k
1
=9 le radici sono reali e coincidenti,
1
=
2
=
12
18
=
2
3
. In
questo caso
y(x) = c
1
e

2
3
x
+c
2
xe

2
3
x
, c
1
, c
2
R.
= 0 Se k = k
2
=1 le radici sono reali e coincidenti,
1
=
2
=
4
2
=2.
y(x) = c
1
e
2x
+c
2
xe
2x
, c
1
, c
2
R.
136 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
< 0 se 9 < k <1 le radici sono complesse coniugate

1,2
=
3k
2k
i

k
2
10k 9
2k
,
quindi
y(x) =c
1
e
3k
2k
x
cos
_

k
2
+10k +9
2k
x
_
+c
2
e
3k
2k
x
sin
_

k
2
+10k +9
2k
x
_
2. Se k = 0 lequazione differenziale completa con b(x) diventa
3y

4y = x +1. (E)
Lequazione omogenea 3y

4y = 0, come gi` a visto al punto 1) ha soluzione


y(x) = c
1
e

4
3
x
. Una soluzione particolare dellequazione completa si ottiene con-
frontando g(x) con e
ax
[p(x)cos(bx) +q(x)sin(bx)]. Nel nostro caso a = 0, b =
0, p(x) = x +1, polinomio di 1

grado. aib non ` e soluzione dellequazione ca-


ratteristica (che ha come unica radice
1
=4/3) per cui una soluzione particolare
` e data da
y(x) = Ax +B,
che sostituiamo in (E) per determinare le costanti A e B. y

(x) = A. Sostituendo y
e y

in (E) si ha:
3A4Ax 4B = x +1;
applicando il principio di identit` a dei polinomi
_
4A = 1
3A4B = 1

_
A =
1
4
B =
1
4
(
3
4
1) =
1
16
.
Inne y(x) =
1
4
x
1
16
.
3.1. EQUAZIONI LINEARI A COEFFICIENTI COSTANTI 137
Prova guidata del 4/12/2002 Determinare lintegrale generale delle seguenti
equazioni differenziali omogenee
1. y
(iv)
+7y

+18y

+20y

+8y = 0
2. 3y
(iv)
11y

4y = 0
3. y
(v)
+4y

+4y

= 0
1) y
(iv)
+7y

+18y

+20y

+8y = 0 ` e unequazione lineare omogenea del 4

ordine. Lequazione caratteristica associata ` e lequazione algebrica di 4

grado

4
+7
3
+18
2
+20 +8 = 0. Ponendo P() =
4
+7
3
+8
2
+20 +8 si
vede che P(1) = 1 7 +18 20 +8 = 0. Una soluzione ` e quindi
1
= 1.
Abbassando di grado con Rufni
1 7 18 20 8
-1 -1 -6 -12 -8
1 6 12 8 0
si ottiene
3
+6
2
+12 +8 = 0 ossia ( +2)
3
= 0.
2
= 2 ` e soluzione con
molteplicit` a m = 3. A
1
= 1 resta associata la soluzione y
1
(x) = e
x
ed al-
la soluzione tripla
2
= 2 restano associati i tre integrali y
2
(x) = e
2x
, y
3
(x) =
xe
2x
,y
4
(x) = x
2
e
2x
. y
1
, y
2
, y
3
, y
4
sono linearmente indipendenti e lintegrale ge-
nerale di 1) ` e dato da y(x) = c
1
e
x
+c
2
e
2x
+c
3
xe
2x
+c
4
x
2
e
2x
, c
1
, c
2
, c
3
, c
4

R.
2) 3y
(iv)
11y

4y = 0. Equazione caratteristica 3
4
11
2
4 = 0 equazione
algebrica biquadratica. Ponendo
2
=t, 3t
2
11t 4 = 0
t =
11

121+48
6
=
1113
6
t
1
=
1
3
, t
2
= 4.

2
=t
1
=1/3
1,2
=i

3/3 soluzioni complesse coniugate.

2
=t
2
= 4
1,2
=2 soluzioni reali distinte.

1,2
=i

3/3 = i, con = 0 and =

3/3
y
1
(x) = e
0x
cos

3
3
x = cos

3
3
x, y
2
(x) = e
0x
sin

3
3
x = sin

3
3
x.

3,4
=2 y
3
(x) = e
2x
, y
4
(x) = e
2x
.
138 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
Lintegrale generale ` e
y(x) = c
1
cos

3
3
x +c
2
sin

3
3
x +c
3
e
2x
+c
4
e
2x
, c
1
, c
2
, c
3
, c
4
R.
3) y
(v)
+4y

+4y

= 0, equazione differenziale del 5

ordine. Equazione ca-


ratteristica associata
5
+4
3
+4 = 0. Raccogliendo , (
4
+4
2
+4) =
(
2
+2)
2
= 0
1
= 0,
2,3
= i

2 soluzioni complesse coniugate con mol-


teplicit` a m = 2.

1
= 0 y
1
(x) = e
0x
= 1.

2,3
=i

2 (m = 2)
_

_
y
1
(x) = cos

2x
y
2
(x) = sin

2x
y
3
(x) = xcos

2x
y
4
(x) = xsin

2x
Lintegrale generale ` e
y(x) = c
1
+c
2
cos

2x +c
3
sin

2x +c
4
xcos

2x +c
5
xsin

2x,
con c
1
, c
2
, c
3
, c
4
, c
5
R.
3.1. EQUAZIONI LINEARI A COEFFICIENTI COSTANTI 139
Terza prova intermedia del 15/03/2002 Data lequazione differenziale lineare
omogenea
L(y) = 4(k 8)y

12y

+ky

= 0.
1. Determinarne lintegrale generale al variare del parametro k R.
2. Nel caso k = 0 determinare una soluzione particolare di L(y) = 3x +1.
Soluzione.
1) Se k = 8, lequazione differenziale ` e del 2

ordine, lineare, omogenea 12y

+
8y

= 0 , di cui lequazione caratteristica associata ` e 12


2
+8 = 0
1
= 0,

2
= 2/3.
Integrale generale per k = 8: y(x) = c
1
+c
2
e
2
3
x
.
Se k = 8, lequazione differenziale ` e del 3

ordine, lineare, omogenea:


4(k 8)y

12y

+ky

= 0
con equazione caratteristica
4(k 8)
3
12
2
+k = 0, [4(k 8)
2
12 +k] = 0.
Una soluzione ` e
1
= 0;
2,3
=
6

364K
2
+32K
4(k 8)
=
3

9k
2
+8k
2(k 8)
= k
2
+8k +9 = 0 k
2
8k +9 = 0 k = 4

16+9 = 4 5, da
cui k
1
=1, k
2
= 9.
> 0 se 1 < k < 9 (escluso k = 8);
2
e
3
sono reali e distinte tra loro. Si
osserva per` o che nel caso k = 0 (quando cio` e si annulla il coefciente di y

) si ha

2,3
= (33)/16, e quindi
2
= 0,
3
=3/8.
2
` e coincidente con
1
.
Se k = 0 lintegrale generale ` e y(x) = c
1
+c
2
x +c
3
e

3
8
x
.
Se k (1, 0) (0, 8) (8, 9) (
1
,
2
,
3
sono distinte tra loro).
Integrale generale:
y(x) = c
1
+c
2
e
3

9k
2
+8k
2(k8)
x
+c
3
e
3+

9k
2
+8k
2(k8)
x
.
= 0 se k = k
1
=1,
2
=
3
=1/6:
y(x) = c
1
+c
2
e

1
6
x
+c
3
xe

1
6
x
.
140 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
Se k = k
2
= 9,
2
=
3
= 3/2:
y(x) = c
1
+c
2
e
3
2
x
+c
3
xe
3
2
x
.
< 0 se k <1 o k > 9
2,3
=
3
2(k8)
i

k
2
8k9
2(k8)
. Lintegrale generale ` e
y(x) = c
1
e
3
2(k8)
x
cos
_

k
2
8k 9
2(k 8)
_
+c
2
e
3
2(k8)
x
sin
_

k
2
8k 9
2(k 8)
_
+c
3
,
con c
1
, c
2
, c
3
R.
2) Confrontiamo g(x) = 3x +1 con e
ax
[p(x)cos(bx) +q(x)sin(bx)]. Nel nostro
caso a = 0, b = 0, p(x) = 3x +1, polinomio di 1

grado.
a ib = 0. Nel caso k = 0, lequazione caratteristica ha soluzioni
1
=
2
=
0,
3
= 3/8. Quindi a ib = 0 ` e soluzione dellequazione caratteristica con
molteplicit` a m=2. Una soluzione particolare dellequazione completa, con k =0,
32y

12y

= 3x +1 ()
` e data da y(x) = x
2
(Ax +B) = Ax
3
+Bx
2
.
y

(x) = 3Ax
2
+2Bx
y

(x) = 6Ax +2B


y

(x) = 6A
Sostituendo in (), 192A72Ax24B = 3x+1, da cui (applicando il principio
di identit` a dei polinomi)
_
72A = 3
192A24B = 1

_
A =
1
24
B =
1
24
_
192
24
1
_
=
1
24
168
24
=
7
24
.
y(x) =
1
24
x
3
+
7
24
x
2
` e una soluzione particolare.
3.1. EQUAZIONI LINEARI A COEFFICIENTI COSTANTI 141
Prova guidata del 20/01/2003 Data lequazione differenziale lineare omogenea
L(y) = (k +4)y

(3k +4)y

+y = 0.
Determinarne lintegrale generale al variare del parametro k R.
Soluzione.
Se k =4, lequazione differenziale ` e 8y

+y = 0, del 1

ordine, lineare, omoge-


nea. Lequazione caratteristica associata ` e 8 +1 = 0
1
=1/8.
Lintegrale generale ` e: y(x) = c
1
e

1
8
x
, c
1
R.
Se k = 4, lequazione differenziale ` e del 2

ordine con equazione caratteri-


stica
(k +4)
2
(3k +4) +1 = 0,
1,2
=
3k +4

9k
2
+16+24k 4k 16
2(k +4)
=
3k +4

9k
2
+20k
2(k +4)
= 9k
2
+20k = 0 k(9k +20) = 0 da cui k
1
= 0, k
2
=20/9.
k
1
= 0,
1
=
2
= 1/2. Integrale generale
y(x) = c
1
e
1
2
x
+c
2
xe
1
2
x
, c
1
, c
2
R.
k
2
=20/9,

1
=
2
=

20
3
+4
2
_

20
9
+4
_ =

8
3
32
9
=
3
4
.
Integrale generale
y(x) = c
1
e

3
4
x
+c
2
xe

3
4
x
, c
1
, c
2
R.
> 0 k <20/9 oppure k > 0,
1
e
2
sono reali e distinte.

1
=
3k +4

9k
2
+20k
2(k +4)
,
2
=
3k +4+

9k
2
+20k
2(k +4)
Integrale generale:
y(x) = c
1
e
3k+4

9k
2
+20k
2(k+4)
x
+c
2
e
3k+4+

9k
2
+20k
2(k+4)
.
142 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
< 0 se
20
9
< k < 0, si hanno in questo caso due soluzioni complesse e
coniugate
1,2
=
3k+4
2(k+4)
i

9k
2
20k
2(k+4)
. Lintegrale generale ` e
y(x) = c
1
e
3k+4
2(k+4)
x
cos
_

9k
2
20k
2(k +4)
_
+c
2
e
3k+4
2(k+4)
x
sin
_

9k
2
20k
2(k +4)
_
+c
3
,
con c
1
, c
2
R.
3.1. EQUAZIONI LINEARI A COEFFICIENTI COSTANTI 143
Prova guidata del 20/01/2003
Data la seguente equazione differenziale lineare completa, determinarne lintegra-
le generale:
9y

6y

+y

= 2x +1+e
x/3
. (E)
Soluzione.
Lintegrale generale ` e dato dalla somma dellintegrale generale dellequazione
omogenea associata e di una soluzione particolare della completa.
Lequazione omogenea ` e
9y

6y

+y

= 0,
con equazione caratteristica 9
3
6
2
+ = 0, o, equivalentemente (9
2

6 +1) = (3 1)
2
= 0 che ha soluzioni
1
= 0 e
2,3
= 1/3 (sol con molte-
plicit` a 2). Lintegrale generale dellomogenea ` e quindi
y(x) = c
1
+c
2
e
x/3
+c
3
xe
x/3
.
Il temine noto g(x) =2x+1+e
x/3
va scomposto in g
1
(x) =2x+1 e g
2
(x) =e
x/3
, e
vanno entrambi confrontati con e
ax
[p(x)cos(bx)+q(x)sin(bx)]. Per g
1
si ha a =0,
b = 0 e p(x) = 2x +1, polinomio di 1

grado; a ib ` e soluzione dellequazione


caratteristica con molteplicit` a m = 1. Una soluzione particolare di
9y

6y

+y

= 2x +1 (*)
` e data da
y
1
(x) = x(Ax +B); con y

1
(x) = 2Ax +B; y

1
(x) = 2A; y

1
(x) = 0
Sostituendo in (*), otteniamo 12A+2Ax +B = 2x +1. Applicando il principio
di identit` a dei polinomi
_
2A = 2
12A+B = 1
da cui
_
A = 1
B = 13
y
1
(x) = x
2
+13x.
Per ottenere g
2
(x) nel termine generale si deve porre a = 1/3, b = 0, e p(x) = 1
` e un polinomio di grado 0 (essendo b=0, q(x) non compare). a ib ` e soluzione
dellequazione caratteristica associata con molteplicit` a m=2. Allora si deve avere
y
2
(x) = x
2
Ae
x/3
. Si ha inoltre
_

_
y

2
= 2Axe
x/3
+
1
3
Ax
2
e
x/3
y

2
= 2Ae
x/3
+
2
3
xAe
x/3
+
2
3
xAe
x/3
+
1
9
Ax
2
e
x/3
= 2Ae
x/3
+
4
3
xAe
x/3
+
1
9
Ax
2
e
x/3
y

2
=
2
3
Ae
x/3
+
4
3
Ae
x/3
+
4
9
xAe
x/3
+
2
9
xAe
x/3
+
1
27
Ax
2
e
x/3
= 2Ae
x/3
+
2
3
xAe
x/3
+
1
27
Ax
2
e
x/3
.
144 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
Per ottenere la soluzione dellequazione completa sostituiamo y
2
e le sue derivate
in 9y

6y

+y

= e
x/3
:
18Ae
x/3
+6Axe
x/3
+
1
3
Ax
2
e
x/3
12Ae
x/3
8Axe
x/3

2
3
Ax
2
e
x/3
+2Axe
x/3
+
1
3
Ax
2
e
x/3
= e
x/3
da cui si ottiene 6Ae
x/3
= e
x/3
, e quindi 6A = 1 A = 1/6 y
2
(x) =
1
6
x
2
e
x/3
.
Una soluzione particolare di (E) ` e data da y(x) = y
1
(x) + y
2
(x) = x
2
+ 13x +
1
6
x
2
e
x/3
. Lintegrale generale della completa ` e quindi
y(x) = c
1
+c
2
e
x/3
+c
3
xe
x/3
+x
2
+13x +
1
6
x
2
e
x/3
, c
1
, c
2
, c
3
R.
3.1. EQUAZIONI LINEARI A COEFFICIENTI COSTANTI 145
Prova guidata del 20/01/2003
Determinare lintegrale generale della seguente equazione differenziale lineare
completa:
y

+4y = sin2x +xcosx.


Soluzione.
Lintegrale generale dellequazione completa ` e dato dalla somma dellintegrale
generale dellequazione omogenea associata pi ` u una soluzione particolare della
completa.
Equazione omogenea associata: y

+4y = 0.
Equazione caratteristica:
2
+4 = 0
1,2
=

4 =2i.
Integrale generale dellomogenea: y(x) = c
1
cos2x +c
2
sin2x.
Integrale particolare della completa. Il termine noto: g(x) = sin2x +xcosx non ` e
confrontabile con e
ax
[p(x)cos(bx) +q(x)sin(bx)], non coincidendo gli argomenti
di sin2x e cosx. Si devono allora considerare g
1
(x) = sin2x e g
2
(x) = xcosx.
y
1
(x) soluzione particolare di y

+4y = sin2x()
y
2
(x) soluzione particolare di y

+4y = xcosx().
Confrontiamo g
1
(x) con e
ax
[p(x)cos(bx) +q(x)sin(bx)]. Si deve scegliere a =
0, b = 2 e p(x) = 0, q(x) = 1 entrambi di grado 0.
y
1
(x) = x[Acos2x +Bsin2x]
aib =2i ` e soluzione dellequazione caratteristica con molteplicit` a m = 1.
y

1
(x) = Acos2x +Bsin2x 2Axsin2x +2Bxcos2x
y

1
(x) =2Asin2x +2Bcos2x 2Asin2x 4Axcos2x +2Bcos2x 4Bxsin2x.
Sostituendo in ()
4Asin2x +4Bcos2x 4Axcos2x 4Bxsin2x +4Axcos2x +4Bxsin2x = sin2x
per cui
_
4A = 1 A =1/4
4B = 0 B = 0
y
1
(x) =
1
4
xcos2x
Confrontiamo g
2
(x) =xcosx con il termine noto generico. g
2
si ottiene scegliendo
a = 0, b = 1, p(x) = x e q(x) = 0, il grado massimo tra i polinomi p e q ` e 1.
aib =i non ` e soluzione dellequazione caratteristica. Pertanto
y
2
(x) = (Cx +D)cosx +(Ex +F)sinx.
146 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
y

2
(x) =Ccosx (Cx +D)sinx +E sinx +(Ex +F)cosx;
y

2
(x) =Csinx Csinx (Cx +D)cosx +E cosx +E cosx (Ex +F)sinx.
Sostituendo in (**):
2Csinx (Ex +F)sinx +2E cosx (Cx +D)cosx
+4(Cx +D)cosx +4(Ex +F)sinx = xcosx.
Semplicando e raccogliendo:
(3Ex +3F 2C)sinx +(3Cx +3D+2E)cosx = xcosx.
_
3Ex +3F 2C = 0
3Cx +3D+2E = x
_

_
3E = 0
3F 2C = 0
3C = 1
3D+2E = 0

_
E = 0
F =
2
9
C =
1
3
D = 0
E quindi
y
2
(x) =
1
3
xcosx +
2
9
sinx.
Una soluzione particolare dellequazione differenziale completa ` e
y(x) = y
1
(x) + y
2
(x) =
1
4
xcos2x +
1
3
xcosx +
2
9
sinx.
Lintegrale generale dellequazione differenziale completa ` e
y(x) = c
1
cos2x +c
2
sin2x
1
4
xcos2x +
1
3
xcosx +
2
9
sinx, c
1
, c
2
R.
3.1. EQUAZIONI LINEARI A COEFFICIENTI COSTANTI 147
Prova guidata del 20/01/2003
Data lequazione differenziale lineare omogenea del 2

ordine
L(y) = y

2(2k 1)y

+(2k +1)y = 0
1. Determinare lintegrale generale, al variare del parametro k R.
2. Determinare se esistono valori di k Rper cui si hanno soluzioni periodiche
e calcolarne il periodo.
3. Nel caso k = 3/2 determinare una soluzione particolare di
L(y) = (2x +1)e
2x
.
4. Determinare leventuale soluzione di L(y) = (2x +1)e
2x
vericante le con-
dizioni iniziali y(0) = 1, y

(0) =1.
Soluzione.
1) Lequazione caratteristica associata ` e
2
2(2k 1) +(2k +1) = 0.

1,2
= (2k 1)
_
4k
2
+14k 2k 1 = 2k 1
_
4k
2
6k.

4
= 4k
2
6k > 0 k < 0 oppure k >
3
2
.
In tal caso
1
= 2k 1

4k
2
6k e
2
= 2k 1 +

4k
2
6k sono due radici
reali e distinte e lintegrale generale ` e
y(x) = c
1
e
(2k1

4k
2
6k)x
+c
2
e
(2k1+

4k
2
6k)x
, c
1
, c
2
R.
Se k = 0 si hanno due radici reali coincidenti
1
=
2
=1 e lintegrale generale
` e
y(x) = c
1
e
x
+c
2
xe
x
, c
1
, c
2
R.
Se k = 3/2 si hanno due radici reali coincidenti
1
=
2
= 2 e lintegrale generale
` e
y(x) = c
1
e
2x
+c
2
xe
2x
, c
1
, c
2
R.

4
< 0 0 < k <
3
2
. In tal caso
1
= 2k 1 i

6k 4k
2
e
2
= 2k 1 +
i

6k 4k
2
sono due radici complesse coniugate e lintegrale generale ` e
y(x) = e
(2k1)x
(c
1
cos(
_
4k
2
6kx) +c
2
sin(
_
4k
2
6kx)), c
1
, c
2
R.
148 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
2) Si hanno soluzioni periodiche solo per i valori di k R per cui y(x) ` e combina-
zione lineare di funzioni trigonometriche e ci` o avviene solo nel caso in cui < 0,
e 2k 1 = 0 (per cui non compare la funzione esponenziale). Se k = 1/2
y(x) = c
1
cos(

2x) +c
2
sin(

2x), c
1
, c
2
R.
sono soluzioni periodiche di periodo T = 2/

2 =

2. Infatti:
cos(

2x) =cos

2(x +T) =cos(

2x+

2T), x R

2T =2 T =
2

2
.
e analogamente per la funzione sin(

2x).
3) Nel caso k = 3/2 si ha lequazione differenziale completa
y

4y

+4y = (2x +1)e


2x
.
Come visto al punto 1) lequazione caratteristica associata ha soluzioni
1
=

2
= 2. Confrontando g(x) = (2x +1)e
2x
con e
ax
[p(x)cos(bx) +q(x)sin(bx)] si
ha a = 2, b = 0, p(x) = 2x +1 polinomio di 1

grado. a ib = 2 ` e soluzione
dellequazione caratteristica con molteplicit` a 2 per cui una soluzione particolare
dellequazione differenziale completa ` e
y(x) = x
2
e
2x
(Ax +B) = e
2x
(Ax
3
+Bx
2
)
con A e B costanti da determinarsi, sostituendo y(x) nellequazione differenziale
completa.
y

(x) = 2e
2x
(Ax
3
+Bx
2
) +e
2x
(3Ax
2
+2Bx) = e
2x
[2Ax
3
+2Bx
2
+3Ax
2
+2Bx]
y

(x) = 2e
2x
(2Ax
3
+2Bx
2
+3Ax
2
+2Bx) +e
2x
[6Ax
2
+4Bx +6Ax +2B]
= e
2x
[4Ax
3
+4Bx
2
+12Ax
2
+8Bx +6Ax +2B].
Sostituendo
e
2x
[4Ax
3
+4Bx
2
+12Ax
2
+8Bx +6Ax +2B]
4e
2x
[2Ax
3
+2Bx
2
+3Ax
2
+2Bx] +4e
2x
(Ax
3
+Bx
2
) = (2x +1)e
2x
.
Dividendo per e
2x
:
4Ax
3
+4Bx
2
+12Ax
2
+8Bx +6Ax +2B8Ax
3
8Bx
2
12Ax
2
8Bx +4Ax
3
+4Bx
2
= 2x +1.
3.1. EQUAZIONI LINEARI A COEFFICIENTI COSTANTI 149
Deve essere 6Ax +2B = 2x +1 da cui, per il principio di identit` a dei polinomi
6A = 2 e 2B = 1 A = 1/3, B = 1/2. Una soluzione particolare di L(y) =
(2x +1)e
2x
` e y(x) = e
2x
(
1
3
x
3
+
1
2
x
2
).
4) Lintegrale generale di L(y) = (2x +1)e
2x
` e dato da
y(x) = c
1
e
2x
+c
2
xe
2x
+
_
1
3
x
3
+
1
2
x
2
_
e
2x
.
Esiste ununica soluzione del problema di Cauchy vericante le condizioni iniziali
date.
y

(x) = 2c
1
e
2x
+c
2
e
2x
+2c
2
xe
2x
+(x
2
+x)e
2x
+2
_
1
3
x
3
+
1
2
x
2
_
e
2x
.
Imponendo le condizioni iniziali
_
y(0) = 1
y

(0) =1
_
c
1
= 1
2c
1
+c
2
=1
_
c
1
= 1
c
2
=3
Lunica soluzione del problema di Cauchy ` e y(x) = e
2x
3xe
2x
+
_
1
3
x
3
+
1
2
x
2
_
e
2x
.
y

(x) =4y

(x)4y(x)+(2x+1)e
2x
, y

(0) =44+1 =7 <0. Per il teorema


della permanenza del segno y(x) ` e concava in un intorno di x
0
= 0.
1
y =x +1, retta tangente
150 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
Prova guidata del 5/12/2003
Determinare, al variare del parametro k R, lintegrale generale dellequazione
differenziale lineare omogenea
y

6y

+k(k 8)y

= 0.
Soluzione.
Per ogni k R lequazione differenziale ` e del 3

ordine, lineare, omogenea, con


equazione caratteristica

3
6
2
+k(k 8) = 0.
Raccogliendo si ha: (
2
6 +k(k 8)) = 0. Una soluzione reale ` e
1
= 0,

2,3
si ottengono annullando i trinomio di secondo grado (
2
6 +k(k 8)).
Quindi
2,3
= 3
_
9k(k 8) = 3

k
2
+8k +9.
= 0 k
2
8k 9 = 0 k = 4

16+9 = 45 k
1
=1, k
2
= 9.
> 0 k
2
+8k +9 > 0 1 < k < 9.
Per tali valori di k
2
= 3

k
2
+8k +9 e
3
= 3+

k
2
+8k +9 sono radici
reali e distinte tra loro, ma per k = 0 e per k = 8,
2
= 0 =
1
. Per k = 0 o
k = 8 lequazione differenziale risulta y

6y

= 0, con equazione caratteristica

3
6
2
= 0 per cui
1
= 0 ` e soluzione con molteplicit` a 2. Inoltre ponendo

2
= 0 si ottiene 3 =

k
2
+8k +9 = 0 da cui k = 0 o k = 8.
k = 0 oppure k = 8:
1
=
2
= 0,
3
= 6 y(x) = c
1
+c
2
x+c
3
e
6x
, c
1
, c
2
, c
3
R.
1 < k < 0 oppure 0 < k < 8 oppure 8 < k < 9:
1
= 0,
2
= 3

k
2
+8k +9
e
3
= 3 +

k
2
+8k +9 sono radici reali e distinte tra loro per cui lintegrale
generale ` e:
y(x) = c
1
+c
2
e
(3

k
2
+8k+9)x
+c
3
e
(3+

k
2
+8k+9)x
=0
k = k
1
=1
k = k
2
= 9


1
= 0,
2
=
3
= 3

1
= 0,
2
=
3
= 3
_
y(x) =c
1
+c
2
e
3x
+c
3
xe
3x
.
< 0 k < 1 o k > 9,
2,3
= 3 i

k
2
8k 9, sono soluzioni complesse
coniugate, con = 3, =

k
2
8k 9. In questo caso
y(x) =c
1
+c
2
e
3x
cos(
_
k
2
8k 9 x)+c
3
e
3x
sin(
_
k
2
8k 9 x), c
1
, c
2
, c
3
R.
3.1. EQUAZIONI LINEARI A COEFFICIENTI COSTANTI 151
Seconda prova scritta dell11/12/2002 Determinare lintegrale generale della
seguente equazione differenziale lineare non omogenea
L(y) = 2y

5y

3y

= xe
3x
+e

1
2
x
Soluzione.
Lequazione caratteristica associata allequazione omogenea L(y) = 0 ` e
2
3
5
2
3 = 0 (22
2
5 3) = 0
1
= 0.

2
5 3 = 0
1,2
=
57
4

1
=
1
2
,
2
= 3.
Lintegrale generale dellomogenea ` e:
y(x) = c
1
+c
2
e

1
2
x
+c
3
e
3x
, c
1
, c
2
, c
3
R.
Determiniamo una soluzione particolare di L(y) = xe
3x
+e

1
2
x
. Confrontiamo
g(x) = g
1
(x) +g
2
(x), ove g
1
(x) = xe
3x
e g
2
(x) = e

1
2
x
con e
ax
[p(x)cos(bx) +
q(x)sin(bx)]. Per ottenere g
1
(x) si deve porre a = 3, b = 0, p(x) = x polino-
mio di 1

grado. a ib = 3 ` e soluzione dellequazione omogenea associata con


molteplicit` a 1.
y
1
(x) = x(Ax +B)e
3x
= (Ax
2
+Bx)e
3x
y

1
(x) = (2Ax +B)e
3x
+3(Ax
2
+Bx)e
3x
y

1
(x) = 2Ae
3x
+3(2Ax +B)e
3x
+(6Ax +3B)e
3x
+9(Ax
2
+Bx)e
3x
y

1
(x) = 6Ae
3x
+6Ae
3x
+9(2Ax +B)e
3x
+6Ae
3x
+3(6Ax +3B)e
3x
+
+(18Ax +9B)e
3x
+27(Ax
2
+Bx)e
3x
Sostituendo in 2y

5y

3y

= xe
3x
:
e
3x
[54Ax
2
+54Bx +108Ax +54B+36A10A30Ax+
30B45Ax
2
45Bx 6Ax 3B9Ax
2
9Bx] = xe
3x
42Ax 30Bx +26A+51B = x,
da cui si determinano A e B.
Per ottenere g
2
(x) si deve porre a =1/2, b = 0, p(x) = 1 polinomio di grado 0.
aib =1/2 ` e soluzione dellequazione omogenea associata con molteplicit` a 1.
y
2
(x) =Cxe

1
2
x
152 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
y

2
(x) =Ce

1
2
x

1
2
Cxe

1
2
x
y

2
(x) =
1
2
Ce

1
2
x

1
2
Ce

1
2
x
+
1
4
Cxe

1
2
x
y

2
(x) =
1
4
Ce

1
2
x
+
1
4
Ce

1
2
x
+
1
4
Ce

1
2
x

1
8
Cxe

1
2
x
Sostituendo in 2y

5y

3y

= e

1
2
x
:
3
2
Ce

1
2
x

1
4
Cxe

1
2
x
+5Ce

1
2
x

5
4
Cxe

1
2
x
3Ce

1
2
x
+
3
2
Cxe

1
2
x
= e

1
2
x
7
2
Ce

1
2
x
= e

1
2
x

7
2
C = 1 c =
2
7
y
2
(x) =
2
7
xe

1
2
x
.
Integrale generale dellequazione completa:
y(x) = c
1
+c
2
e

1
2
x
+c
3
e
3x
+ y
1
(x) + y
2
(x), c
1
, c
2
, c
3
R.
3.1. EQUAZIONI LINEARI A COEFFICIENTI COSTANTI 153
Prova intermedia del 24/01/2003 Data lequazione differenziale lineare omo-
genea
L(y) = y

+(23k
2
)y

= 0.
1. Determinarne lintegrale generale al variare del parametro k R.
2. Nel caso k =0 determinare una soluzione particolare dellequazione lineare
completa L(y) = 3cos

2x.
Soluzione.
1) Per ogni k R, lequazione differenziale ` e del 3

ordine. Lequazione caratte-


ristica associata ` e
3
+(23k
2
) = 0 [
2
+(23k
2
)] = 0
1
= 0,
2,3
=

3k
2
2.
= 0 3k
2
2 = 0 k
2
= 2/3, da cui k =
_
2/3. In tal caso

2
=
3
=0 sono radici reali e coincidenti tra loro e con
1
=0. Integrale generale:
k =
_
2/3 y(x) = c
1
+c
2
x +c
3
x
2
, c
1
, c
2
, c
3
R.
> 0 se e solo se k <
_
2/3 o k >
_
2/3;
2
e
3
sono reali e distinte tra loro,
e poich e non sono nulle, anche distinte da
1
= 0.
Quindi se k <
_
2/3 o k >
_
2/3 lintegrale generale ` e
y(x) = c
1
+c
2
e

3k
2
2x
+c
3
e

3k
2
2x
, c
1
, c
2
, c
3
R.
< 0 se e solo se
_
2/3 < k <
_
2/3. In questo caso
2,3
= i

23k
2
.
Lintegrale generale ` e
y(x) = c
1
+c
2
cos
_
_
23k
2
x
_
+c
3
sin
_
_
23k
2
x
_
,
con c
1
, c
2
, c
3
R.
2) Confrontiamo g(x) = 3cos

2x con e
ax
[p(x)cos(bx) +q(x)sin(bx)]. Si ha a =
0, b =

2, p(x) = 3, q(x) = 0 polinomi di grado 0.


a ib = i

2 ` e soluzione dellequazione caratteristica con molteplicit` a m = 1.


Infatti nel caso k = 0 le soluzioni sono
1
= 0,
2
=i

2 e
3
= i

2. Allora ` e:
y(x) = x[Acos(

2x) +Bsin(

2x)]
y

(x) = Acos(

2x) +Bsin(

2x) +x[

2Asin(

2x) +

2Bcos(

2x)]
154 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
y

(x) =

2Asin(

2x) +

2Bcos(

2x)

2Asin(

2x) +

2Bcos(

2x)
+x[2Acos(

2x) 2Bsin(

2x)] =
=2

2Asin(

2x) +2

2Bcos(

2x) +x[2Acos(

2x) 2Bsin(

2x)]
y

(x) =4Acos(

2x) 4Bsin(

2x) 2Acos(

2x) 2Bsin(

2x)+
x[2

2Asin(

2x) 2

2Bcos(

2x)]
Sostituiamo y(x) in y

+2y

= 3cos(

2x):
6Acos(

2x) 6Bsin(

2x) +x[2

2Asin(

2x) 2

2Bcos(

2x)] +2Acos(

2x)+
+2Bsin(

2x) +2x[

2Asin(

2x) +

2Bcos(

2x)] = 3cos(

2x)
da cui
4Acos(

2x) 4Bsin(

2x) = 3cos(

2x).
Eguagliando i coefcienti
_
4A = 3
4B = 0

_
A =3/4
B = 0
y(x) =
3
4
xcos

2x.
3.1. EQUAZIONI LINEARI A COEFFICIENTI COSTANTI 155
Prova guidata del 21/01/2004 Data la seguente equazione differenziale lineare
omogenea:
L(y) = 4y
(iv)
12y

+9y

= 0.
1. Determinarne lintegrale generale.
2. Se L(y) = 2x
2
+1, determinare una soluzione particolare dellequazione
differenziale completa.
3. Se L(y) = (x1)e
3
2
x
, determinare una soluzione particolare (senza svolgere
i calcoli).
4. Se L(y) = 3e
x
cos3x, determinare una soluzione particolare (senza svolgere
i calcoli).
Soluzione.
1) L(y) ` e unequazione lineare omogenea del 4

ordine. Lequazione caratte-


ristica associata ` e lequazione algebrica di 4

grado 4
4
12
3
+9
2
= 0

2
(4
2
12 +9) = 0.
1
=
2
= 0 ` e soluzione con molteplicit` a 2. Risolvendo
4
2
12 +9 = 0 si ha
3,4
=
6

3636
4
=
3
2
soluzione reale con molteplicit` a 2.
Lintegrale generale dellomogenea ` e:
y(x) = c
1
+c
2
x +c
3
e
3
2
x
+c
4
xe
3
2
x
, c
1
, c
2
, c
3
, c
4
R.
2)
4y
(iv)
12y

+9y

= 2x
2
+1
` e unequazione lineare completa del 4

ordine. Confrontiamo i termine noto con


e
ax
[p(x)cos(bx) +q(x)sin(bx)]. Nel nostro caso a = 0, b = 0, p(x) = 2x
2
+1
polinomio di 2

grado.
a ib = 0 ` e soluzione dellequazione caratteristica con molteplicit` a m = 2. Per
cui y(x) =x
2
(Ax
2
+Bx+C) =Ax
4
+Bx
3
+Cx
2
. Per determinare le costanti A, B,C
sostituiamo y(x) nellequazione completa.
y

(x) = 4Ax
3
+3Bx
2
+2Cx
y

(x) = 12Ax
2
+6Bx +2C
y

(x) = 24Ax +6B


y
(iv)
(x) = 24A
156 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
Sostituendo nellequazione completa otteniamo:
96A288Ax 72B+108Ax
2
+54Bx +18C = 2x
2
+1.
Applicando il principio di identit` a dei polinomi (devono coincidere i coefcienti
delle potenze dello stesso grado):
_

_
108A = 2
288A+54B = 0
96A72B+18C = 1
_

_
A =
1
54
B = 288
1
54

1
54
=
8
81
C =
1
96
54
+72
8
81
18
=
1
16
9
+
64
9
18
=
19
54
.
y(x) =
1
54
x
4
+
8
81
x
3
+
19
54
x
2
.
3) Confrontando g(x) = (x 1)e
3
2
x
con e
ax
[p(x)cos(bx) +q(x)sin(bx)] si ha a =
3/2, b = 0, p(x) = x 1, polinomio di 1

grado (sinbx = 0 per cui q(x) non


compare).
aib = 3/2 ` e soluzione dellequazione caratteristica con molteplicit` a m = 2, per
cui
y(x) = x
2
(Ax +B)e
3
2
x
= (Ax
3
+Bx
2
)e
3
2
x
.
Per determinare A e B si sostituisce y(x) in L(y) = (x 1)e
3
2
x
.
4) Confrontiamo il termine noto g(x) =3e
x
cos3x con e
ax
[p(x)cos(bx)+q(x)sin(bx)].
Si ha a = 1, b = 3, p(x) = 3, q(x) = 0, p(x) e q(x) sono entrambi di grado
0. a ib = 1 3i non ` e soluzione dellequazione caratteristica per cui y(x) =
e
x
[Acos3x+Bsin3x]. Per determinare A e B si sostituisce y(x) in L(y) =3e
x
cos3x.
3.1. EQUAZIONI LINEARI A COEFFICIENTI COSTANTI 157
Prova guidata del 26/01/2006 Data lequazione differenziale lineare omoge-
nea
L(y) = (k 5)y

2(k +5)y

(k +5)y = 0.
1. Determinare lintegrale generale, al variare del parametro k R.
2. Stabilire se esistono dei valori del parametro k per cui le soluzioni sono
periodiche, e, in caso affermativo, calcolarne il periodo.
Soluzione.
1) Se k =5 lequazione differenziale ` e del 1

ordine. Lequazione diventa 20y

10y = 0 2y

+y = 0; lequazione caratteristica ` e 2 +1 = 0, da cui


1
=1/2.
Lintegrale generale ` e y(x) = c
1
e

1
2
x
, c
1
R.
Se k = 5, lequazione differenziale ` e del 2

ordine con equazione caratteristica


associata
(k 5)
2
2(k +5) (k +5) = 0.

1,2
=
k +5

k
2
+10k +25+k
2
25
(k 5)
=
k +5

2k
2
+10k
k 5
.
Si ha = 2k
2
+10k = 0 se k = 0 o k =5.
> 0 se k <5 o k >0, le radici sono reali e distinte,
1
=
2
R(escluso k =5).
Ne segue
y(x) = c
1
e
k+5

2k
2
+10k
k5
x
+c
2
e
k+5+

2k
2
+10k
k5
x
, c
1
, c
2
R.
= 0 Se k = 0 le radici sono reali e coincidenti,
1
=
2
=1. In questo caso
y(x) = c
1
e
x
+c
2
xe
x
, c
1
, c
2
R.
= 0 Se k =5 le radici sono reali e coincidenti,
1
=
2
= 0.
y(x) = c
1
+c
2
x, c
1
, c
2
R.
< 0 se 5 < k < 0 le radici sono complesse coniugate

1,2
=
k +5
k 5
i

2k
2
10k
k 5
,
quindi
y(x) = c
1
e
k+5
k5
x
cos
_

2k
2
10k
k 5
x
_
+c
2
e
k+5
k5
x
sin
_

2k
2
10k
k 5
x
_
.
158 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
2)Si hanno soluzioni periodiche solo per i valori di k R per cui y(x) ` e combina-
zione lineare di funzioni trigonometriche e ci` o avviene solo nel caso in cui < 0,
e le soluzioni complesse coniugate sono del tipo

1,2
= 0i.
Questo si pu` o ottenere solo se =
k+5
k5
= 0, e cio` e k = 5. Per quanto visto
prima per` o in questo caso le soluzioni dellequazione caratteristica sono reali e
coincidenti, e quindi non esistono soluzioni periodiche.
3.1. EQUAZIONI LINEARI A COEFFICIENTI COSTANTI 159
Prova guidata del 17/01/2005 Data lequazione differenziale lineare omogenea
L(y) = (k
2
1)y

(k +2)y

y = 0.
1. Determinare lintegrale generale, al variare del parametro k R.
2. Nel caso k = 0 determinare una soluzione particolare di L(y) = xe
x
+e
x
.
Soluzione.
1) Se k
2
1 = 0 lequazione differenziale ` e del 1

ordine. Se k
2
1 = 0 allora
k =1.
Se k =1 lequazione diventa y

y =0 y

+y =0; lequazione caratteristica


` e +1 = 0, da cui
1
=1. Lintegrale generale ` e y(x) = c
1
e
x
, c
1
R.
Se k =1 lequazione diventa 3y

y =0 3y

+y =0; lequazione caratteristica


` e 3 +1 = 0, da cui
1
=1/3. Lintegrale generale ` e y(x) = c
1
e

1
3
x
, c
1
R.
Se k
2
1 = 0, quindi se k = 1, lequazione differenziale ` e del 2

ordine con
equazione caratteristica associata
(k
2
1)
2
(k +2) 1 = 0.

1,2
=
k +2

k
2
+4k +4+4k
2
4
2(k
2
1)
=
k +2

5k
2
+4k
2(k
2
1)
.
Si ha = 5k
2
+4k.
> 0 se k < 4/5 o k > 0, le radici sono reali e distinte,
1
=
2
R (escluso
k =1). Ne segue
y(x) = c
1
e
k+2

5k
2
+4k
2(k
2
1)
x
+c
2
e
k+2+

5k
2
+4k
2(k
2
1)
x
, c
1
, c
2
R.
= 0 Se k = 0 le radici sono reali e coincidenti,
1
=
2
=1. In questo caso
y(x) = c
1
e
x
+c
2
xe
x
, c
1
, c
2
R.
= 0 Se k =4/5 le radici sono reali e coincidenti,
1
=
2
=

4
5
+2
2(
16
25
1)
=
5
3
.
y(x) = c
1
e

5
3
x
+c
2
xe

5
3
x
, c
1
, c
2
R.
160 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
< 0 se
4
5
< k < 0 le radici sono complesse coniugate

1,2
=
k +2
2(k
2
1)
i

5k
2
4k
2(k
2
1)
,
quindi
y(x) = c
1
e
k+2
2(k
2
1)
x
cos
_

5k
2
4k
2(k
2
1)
x
_
+c
2
e
k+2
2(k
2
1)
x
sin
_

5k
2
4k
2(k
2
1)
x
_
.
2) Determiniamo una soluzione particolare di L(y) = xe
x
+e
x
. Confrontia-
mo g(x) = g
1
(x) +g
2
(x), ove g
1
(x) = xe
x
e g
2
(x) = e
x
con e
ax
[p(x)cos(bx) +
q(x)sin(bx)]. Per ottenere g
1
(x) si deve porre a = 1, b = 0, p(x) = x polinomio di
1

grado. aib = 1 non ` e soluzione dellequazione omogenea associata.


y
1
(x) = (Ax +B)e
x
y

1
(x) = Ae
x
+(Ax +B)e
x
= (A+B+Ax)e
x
y

1
(x) = (2A+B+Ax)e
x
Sostituendo in y

2y

y = xe
x
:
e
x
[(2A+B+Ax) 2(A+B+Ax) (Ax +B)] = xe
x

2ABAx 2A2B2Ax Ax B = x
da cui si determinano A e B risolvendo
_
4A4B = 0
4A = 1

_
B = 1/4
A =1/4,
da cui
y
1
(x) =
1
4
(x 1)e
x
.
Per ottenere g
2
(x) si deve porre a = 1, b = 0, p(x) = 1 polinomio di grado 0.
aib =1 ` e soluzione dellequazione omogenea associata con molteplicit` a 2.
y
2
(x) =Cx
2
e
x
y

2
(x) = 2Cxe
x
Cx
2
e
x
= (2Cx Cx
2
)e
x
y

2
(x) = (2C2Cx)e
x
(2Cx Cx
2
)e
x
= (2C4Cx +Cx
2
)e
x
3.1. EQUAZIONI LINEARI A COEFFICIENTI COSTANTI 161
Sostituendo in y

2y

y = e
x
:
(2C4Cx +Cx
2
)e
x
2(2Cx Cx
2
)e
x
Cx
2
e
x
= e
x
2C+4Cx Cx
2
4Cx +2Cx
2
Cx
2
= 1
da cui si ottiene C =1/2 e quindi
y
2
(x) =1/2Cx
2
e
x
.
Una soluzione particolare dellequazione completa ` e quindi
y(x) =
1
4
(x 1)e
x

1
2
Cx
2
e
x
.
162 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
Prova guidata del 26/01/2006 Data la seguente equazione differenziale lineare
omogenea:
L(y) = 4y

4y

3y

= 0.
1. Determinarne lintegrale generale.
2. Determinare una soluzione particolare dellequazione differenziale comple-
ta nei casi in cui:
L(y) = 2x
2
+3x 1
L(y) = (x 1)e

1
2
x
(senza svolgere i calcoli)
L(y) = xcosx sinx (senza svolgere i calcoli).
Soluzione.
1) L(y) ` e unequazione lineare omogenea del 3

ordine. Lequazione caratteristica


associata ` e lequazione algebrica di 3

grado 4
3
4
2
3 = 0. Raccogliendo
, si ha (4
2
4 3) = 0, per cui una soluzione ` e
1
= 0, e

2,3
=
2

412
4
=
24
4

2
=
1
2
,
3
=
3
2
.

1
,
2
,
3
sono soluzioni reali e distinte. Lintegrale generale ` e:
y(x) = c
1
+c
2
e

1
2
x
+c
3
e
3
2
x
, c
1
, c
2
, c
3
R.
2) L(y) = 2x
2
+3x 1 ` e unequazione differenziale lineare completa. Confron-
tiamo il termine noto g
1
(x) = 2x
2
+3x 1, polinomio di secondo grado, con
e
ax
[p(x)cos(bx) +q(x)sin(bx)]. Nel nostro caso a = 0, b = 0 e p(x) = 2x
2
+
3x 1 (q(x) non compare essendo b = 0). a ib = 0 ` e soluzione dellequazione
caratteristica con molteplicit` a m = 1. Allora una soluzione particolare sar` a
y
1
(x) = x[Ax
2
+Bx +C] = Ax
3
+Bx
2
+Cx.
Per determinare A, B,C sostituiamo y
1
nellequazione completa 4y

4y

3y

=
2x
2
+3x 1. Si ha:
y

1
(x) = 3Ax
2
+2Bx +C
y

1
(x) = 6Ax +2B
y

1
(x) = 6A
3.1. EQUAZIONI LINEARI A COEFFICIENTI COSTANTI 163
Sostituendo nellequazione:
24A4(6Ax +2B) 3(3Ax
2
+2Bx +C) = 2x
2
+3x 1
Applicando il principio di identit` a dei polinomi deve essere:
_

_
9A = 2
24A6B = 3
24A8B3C =1

_
A =
2
9
6B =
48
9
6B =
21
9
B =
7
18
3C =
48
9

28
9
+1 C =
67
27
.
In denitiva
y
1
(x) =
2
9
x
3
+
7
18
x
2

67
27
x.
L(y) = (x1)e

1
2
x
=g
2
(x). Confrontando g
2
(x) = (x1)e

1
2
x
con e
ax
[p(x)cos(bx)+
q(x)sin(bx)] si ha a =1/2, b = 0, p(x) = x 1 polinomio di 1

grado. aib =
1/2 ` e soluzione dellequazione caratteristica con molteplicit` a 1 per quanto visto
in 1), per cui una soluzione particolare dellequazione differenziale completa ` e
y
2
(x) = xe

1
2
x
(Dx +E) = e

1
2
x
(Dx
2
+Ex)
In questo caso non determiniamo le costanti D ed E.
Nel terzo caso L(y) = xcosx sinx = g
3
(x).
Confrontando g
3
(x) con e
ax
[p(x)cos(bx)+q(x)sin(bx)] si ha a =0, b =1, p(x) =
x polinomio di 1

grado e q(x) =1 (grado 0), per cui il grado massimo tra p e q


` e r = 1. aib =i non ` e soluzione dellequazione caratteristica per quanto visto
in 1). Una soluzione particolare dellequazione differenziale completa ` e
y
3
(x) = (Fx +G)cosx +(Hx +I)sinx = e

1
2
x
In questo caso non determiniamo le costanti.
164 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
Prova guidata del 26/01/2006 Determinare unequazione differenziale omoge-
nea di ordine minimo che abbia tra le sue soluzioni linearmente indipendenti le
funzioni
y
1
(x) = xe
x
, y
2
(x) = xcos
x
2
.
Soluzione.
Se y
1
(x) = xe
x
` e una soluzione linearmente indipendente signica che
1
= 1
` e soluzione dellequazione caratteristica con molteplicit` a m = 2.
Se y
2
(x) = xcos
x
2
` e una soluzione linearmente indipendente signica che la
coppia coniugata
2,3
=
i
2
` e soluzione dellequazione caratteristica con molte-
plicit` a m = 2.
Poich e
1
=1 ` e soluzione con molteplicit` a 2 se nellequazione caratteristica
` e presente il fattore ( +1)
2
, e perch e la coppia
2,3
sia soluzione doppia, deve
comparire il fattore (4
2
+1)
2
. Lequazione caratteristica di grado minimo che
ha le soluzioni suddette ` e lequazione di 6

grado
( +1)
2
(4
2
+1)
2
= 0 (
2
+2 +1)(4
2
+1)
2
= 0
16
6
+32
5
+24
4
+16
3
+9
2
+2 +1.
Lequazione differenziale di ordine minimo con le soluzioni date ` e lequazione
del 6

ordine
16y
(6)
+32y
(5)
+24y
(4)
+16y

+9y

+2y

+y = 0.
3.1. EQUAZIONI LINEARI A COEFFICIENTI COSTANTI 165
Prova guidata del 22/01/2008
Data lequazione differenziale lineare omogenea
L(y) = 3y

+(5k 1)y

+(2k
2
+1)y = 0.
1. Determinare lintegrale generale, al variare del parametro k R.
2. Determinare se esistono valori di k Rper cui si hanno soluzioni periodiche
e calcolarne il periodo.
Soluzione.
1) Lequazione differenziale lineare omogenea a coefcienti costanti ` e del 2

ordi-
ne k R. Lequazione caratteristica associata ` e lequazione algebrica di secondo
grado 3
2
+(5k 1) +(2k
2
+1) = 0.

1,2
=
(15k)

25k
2
+110k 24k
2
12
6
=
(15k)

k
2
10k 11
6
.
= k
2
10k 11 = 0 k = 5

25+11 = 56.
> 0 k <1 oppure k > 11.
In tal caso
1
=
(15k)

k
2
10k11
6
e
2
=
(15k)+

k
2
10k11
6
sono due radici reali
e distinte e lintegrale generale ` e
y(x) = c
1
e
(15k)

k
2
10k11
6
x
+c
2
e
(15k)+

k
2
10k11
6
x
, c
1
, c
2
R.
= 0.
Se k =1 si hanno due radici reali coincidenti
1
=
2
= 1 e lintegrale generale
` e
y(x) = c
1
e
x
+c
2
xe
x
, c
1
, c
2
R.
Se k =11 si hanno due radici reali coincidenti
1
=
2
=9 e lintegrale generale
` e
y(x) = c
1
e
9x
+c
2
xe
9x
, c
1
, c
2
R.
< 0 1 < k < 11. In tal caso

1,2
=
(15k)
6
i

k
2
+10k +11
6
=i; =
(15k)
6
; =

k
2
+10k +11
6
sono due radici complesse coniugate e lintegrale generale ` e
y(x) =e
(15k)
6
x
(c
1
cos

k
2
+10k +11
6
x)+c
2
sin(

k
2
+10k +11
6
x)), c
1
, c
2
R.
166 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
2) Si hanno soluzioni periodiche solo per i valori di k R per cui y(x) ` e com-
binazione lineare di funzioni trigonometriche e ci ` o avviene solo nel caso in cui
< 0, e in particolare per i valori di k per cui = 0 (per cui non compare la
funzione esponenziale).
=
(15k)
6
= 0 se e solo se k = 1/5 (che cade nellintervallo per cui < 0). Se
k = 1/5
=
_

1
25
+2+11
6
=
_
324
25
6
=
18
30
=
3
5
.
y(x) = c
1
cos(
3
5
x) +c
2
sin(
3
5
x), c
1
, c
2
R,
sono soluzioni periodiche di periodo T = 2/(3/5) =
10
3
.
Prova guidata del 22/01/2008
Data la seguente equazione differenziale lineare completa
y

+2y

+5y = e
x
cosx. (E)
1. Determinarne lintegrale generale.
2. Determinarne leventuale soluzione del problema di Cauchy con le condi-
zioni iniziali (giusticandole gracamente): y(0) = 1, y

(0) =2.
Soluzione.
Lintegrale generale dellequazione del 2

ordine a coefcienti costanti, completa,


` e dato dalla somma dellintegrale generale dellequazione omogenea associata e
di una soluzione particolare della completa.
Lequazione omogenea ` e
y

+2y

+5y = 0,
con equazione caratteristica
2
+2 +5 =0, che ha soluzioni
1,2
=1

15
= 1

4 = 12i, complesse coniugate. Lintegrale generale dellomogenea ` e


quindi
y(x) = c
1
e
x
(cos2x +sin2x), c
1
, c
2
R.
Determiniamo una soluzione particolare dellequazione differenziale completa. Il
temine noto g(x) = e
x
cosx va confrontato con e
ax
[p(x)cos(bx) +q(x)sin(bx)].
Si ha a =1, b = 1 e p(x) = 1,q(x) = 0 entrambi polinomi di grado zero per cui
una soluzione dellequazione differenziale completa ` e data da
y(x) = e
x
[ p(x)cosx + q(x)sinx] x
m
;
3.1. EQUAZIONI LINEARI A COEFFICIENTI COSTANTI 167
con p e q generici polinomi di grado zero e m ` e leventuale molteplicit` a con cui
a ib ` e soluzione dellequazione caratteristica. a ib = 1 i non ` e soluzione
dellequazione caratteristica, per cui m = 0 e
y(x) = e
x
[Acos(x) +Bsin(x)].
Per determinare le costanti A e B sostituiamo y nellequazione completa (E).
y

(x) =e
x
[Acosx +Bsinx] +e
x
[Asinx +Bcosx]
= e
x
[Acosx Bsinx Asinx +Bcosx]
y

(x) =e
x
[Acosx Bsinx Asinx +Bcosx]
+e
x
[Asinx Bcosx Acosx Bsinx]
= e
x
[Acosx +Bsinx +Asinx Bcosx +Asinx Bcosx Acosx Bsinx]
= e
x
[2Asinx 2Bcosx]
Sostituendo in (E) si ottiene
e
x
[2Asinx 2Bcosx] +2e
x
[Acosx Bsinx Asinx +Bcosx]+
+5e
x
[Acosx +Bsinx] = e
x
cosx
e
x
[3Acosx +3Bsinx] = e
x
cosx
da cui si ricava
_
3A = 1
3B = 0
da cui
_
A =
1
3
B = 0
y
(
x) =
1
3
e
x
cosx
Lintegrale generale di (E) ` e dato da:
y(x) = c
1
e
x
cos2x +c
2
e
x
sin2x +
1
3
e
x
cosx, c
1
, c
2
R.
2) Il problema di Cauchy relativo allequazione (E) con le condizioni iniziali as-
segnate ammette una ed una sola soluzione y = y(x) il cui graco passa per il
punto P
0
(0, 1) e, poich e y

(0) = 2, lequazione della retta tangente in P


0
` e data
da y 1 =2x y =2x +1. y = y(x) ` e decrescente (per il teorema della per-
manenza del segno) in un intorno di x
0
= 0. A seconda del segno della derivata
seconda y pu` o essere concava (se y

(0) < 0) o convessa (se y

(0) > 0)::


168 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
x
y
y =2x +1
x
y
y =2x +1
y(x) = c
1
e
x
cos2x +c
2
e
x
sin2x +
1
3
e
x
cosx.
Derivando
y

(x) =c
1
e
x
cos2x 2c
1
e
x
sin2x c
2
e
x
sin2x
+2c
2
e
x
cos2x
1
3
e
x
cosx
1
3
e
x
sinx.
Imponendo le condizioni iniziali si ottiene il seguente sistema di due equazioni
nelle due incognite c
1
, c
2
.
_
y(0) = 1
y

(0) =2
_
c
1
+
1
3
= 1
c
1
+2c
2

1
3
=2
_
c
1
=
2
3

2
3
+2c
2

1
3
=2
_
c
1
=
2
3
c
2
=
1
2
.
Lunica soluzione del problema di Cauchy ` e la funzione
y(x) =
2
3
e
x
cos2x
1
2
e
x
sin2x +
1
3
e
x
cosx.
Aggiungere il graco della funzione e concava o convessa a seconda di y
seconda (fare i due casi).
3.1. EQUAZIONI LINEARI A COEFFICIENTI COSTANTI 169
Terza prova guidata del 22/01/2008 Determinare unequazione differenziale
omogenea di ordine minimo che abbia tra le sue soluzioni linearmente indipen-
denti le funzioni
y
1
(x) = x, y
2
(x) = cos
x
2
.
Soluzione.
Se y
1
(x) = x ` e una soluzione linearmente indipendente signica che
1
= 0 ` e so-
luzione dellequazione caratteristica con molteplicit` a m = 2 e quindi ha anche co-
me soluzione indipendente y
3
(x) = e
0x
= 1.Nellequazione caratteristica ` e quindi
presente il fattore
2
.
Se y
2
(x) = cos
x
2
` e una soluzione linearmente indipendente signica che anche
y
4
(x) = sin
x
2
` e soluzione linearmente indipendente. La coppia coniugata
2,3
=

i
2
( = 0, =
1
2
) ` e soluzione dellequazione caratteristica con molteplicit` a m =
1, per cui deve comparire il fattore
2
+
1
4
. Lequazione caratteristica di grado
minimo che ha le soluzioni suddette ` e lequazione di 4

grado

2
(
2
+1/4) = 0
4
+
1
4

2
= 0 4
4
+
2
= 0.
Lequazione differenziale di ordine minimo con le soluzioni date ` e quindi lequa-
zione del 4

ordine
4y
(4)
+y

= 0.
170 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
Terza prova guidata del 27/11/2009 Data lequazione differenziale lineare omo-
genea
L(y) = (k 1)y

+(k +1)y = 0.
1. Determinarne lintegrale generale al variare del parametro k R.
2. Nel caso k =1 determinare una soluzione del problema di Cauchy con le
condizioni iniziali y(0) = 1, y

(0) =1.
3. Nel caso k = 1 determinare una soluzione particolare dellequazione dif-
ferenziale completa L(y) = 3x +e

1
2
x
.
Soluzione.
1) Se k = 1, lequazione differenziale y

2y = 0 ` e del 1

ordine, lineare, omo-


genea, di cui lequazione caratteristica associata ` e +2 = 0 =2.
Integrale generale per k = 1: y(x) = c
1
e
2x
.
Se k = 1, lequazione differenziale ` e del 2

ordine, con equazione caratteristica


(k 1)
2
(k +1) = 0
1,2
=
1

1+4k
2
4
2(k 1)
=
1

4k
2
3
2(k 1)
= 4k
2
3 = 0 k =

3
2
.
> 0 se k <

3/2 o k >

3/2 (k = 1); in questo caso


1
e
2
sono reali e
distinte tra loro e lintegrale generale ` e dato da:
y(x) = c
1
e
1

4k
2
3
2(k1)
x
+c
2
e
1+

4k
2
3
2(k1)
x
.
= 0, k =

3
2

1
=
2
=
1

32
=
1(

32)
(

3+2)(

32)
=

3 2 e lintegrale
generale ` e dato da
y(x) = c
1
e
(

32)x
+c
2
xe
(

32)x
.
Se k =

3/2,
1
=
2
=
1

32
=
(

3+2)
(

3+2)(

32)
=

32 e lintegrale generale
` e dato da :
y(x) = c
1
e
(

32)x
+c
2
xe
(

32)x
.
< 0 se

3/2 < k <

3/2
1,2
=
1
2(k1)
i

4k
2
+3
2(k1)
. Lintegrale generale ` e
y(x) = c
1
e
1
2(k1)
x
cos
_

4k
2
+3
2(k 1)
x
_
+c
2
e
1
2(k1)
x
sin
_

4k
2
+3
2(k 1)
x
_
,
3.1. EQUAZIONI LINEARI A COEFFICIENTI COSTANTI 171
con c
1
, c
2
R.
2) Nel caso in cui k = 1 siamo nel caso in cui > 0 e le radici sono reali e
distinte:

1,2
=
1

1
2(11)

1
= 0,
2
=
1
2
.
Lintegrale generale ` e dato da
y(x) = c
1
+c
2
e

1
2
x
, c
1
, c
2
R.
y

(x) =
1
2
c
2
e

1
2
x
. Imponendo le condizioni iniziali si ottiene
_
y(0) = c
1
+c
2
= 1
y

(0) =
1
2
c
2
=1

_
c
1
=1
c
2
= 2
La soluzione del problema di Cauchy ` e la funzione y(x) = 1 +2e

1
2
x
. Il suo
graco passa per il punto (0, 1) e la retta tangente al graco in (0, 1) ` e y =x+1.
y

(x) =
1
2
e

1
2
x
, y

(0) =
1
2
per cui (per i teorema della permanenza del segno) y(x)
` e convessa in un intorno di x
0
= 0, e decrescente perch e y

(0) =1.
1
y =x +1, retta tangente
3) Al punto 2) abbiamo gi` a visto che lintegrale dellequazione omogenea asso-
ciata ` e dato da y(x) = c
1
+c
2
e

1
2
x
, dove
1
= 0 e
2
=
1
2
sono le due soluzioni
reali e distinte dellequazione caratteristica associata. 2
2
+ = 0.
Determiniamo una soluzione particolare della completa confrontando il termine
172 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
noto g(x) = 3x +2e

1
2
x
con e
ax
[p(x)cos(bx) +q(x)sin(bx)]. Occorre considerare
g(x) = g
1
(x) +g
2
(x), ove g
1
(x) = 3x e g
2
(x) = 2e

1
2
x
.
Per ottenere g
1
(x) si deve porre a = 0, b = 0, p(x) = 3x polinomio di 1

gra-
do. a ib = 0 ` e soluzione dellequazione omogenea associata con molteplicit` a
1. Quindi una soluzione particolare y
1
(x) dellequazione completa ` e data da
y
1
(x) = x p(x) con p(x) generico polinomio di grado 1.
_

_
y
1
(x) = x(Ax +B) = Ax
2
+Bx
y

1
(x) = 2Ax +B
y

1
(x) = 2A
Sostituendo in 2y

= 3x si ha 4A2Ax B = 3x, da cui (applicando il


principio di identit` a dei polinomi)
_
2A = 3
4AB = 0

_
A =
3
2
B = 6
y
1
(x) =
3
2
x
2
+6x.
Per ottenere g
2
(x) si deve porre a =1/2, b = 0, p(x) = 2 polinomio di grado 0.
aib =1/2 ` e soluzione dellequazione omogenea associata con molteplicit` a 1.
Quindi una soluzione particolare y
2
(x) dellequazione completa ` e data da y
2
(x) =
xe

1
2
x
C, dove C ` e un generico polinomio di grado nullo.
_
y

2
(x) =Ce

1
2
x

1
2
Cxe

1
2
x
y

2
(x) =
1
2
Ce

1
2
x

1
2
Ce

1
2
x
+
1
4
Cxe

1
2
x
Sostituendo in 2y

= 2e

1
2
x
si ottiene
2Ce

1
2
x

1
2
Cxe

1
2
x
Ce

1
2
x
+
1
2
Cxe

1
2
x
= 2e

1
2
x
Ce

1
2
x
= 2e

1
2
x
C = 2.
Quindi y
2
(x) =2xe

1
2
x
. Una soluzione particolare dellequazione completa 2y

= 3x +2e

1
2
x
` e data da y(x) = y
1
(x) + y
2
(x) =
3
2
x
2
+6x +2xe

1
2
x
, perch e per
la linearit` a L( y
1
(x) + y
2
(x)) = L( y
1
(x)) +L( y
2
(x)) = 3x +2e

1
2
x
.
3.1. EQUAZIONI LINEARI A COEFFICIENTI COSTANTI 173
Prova guidata del 19/01/2010 Data lequazione differenziale lineare omogenea
L(y) = y

+(3k +2)y

+(k
2
+k +1)y = 0.
1. Determinarne lintegrale generale al variare del parametro k R.
2. Se k =2, determinare la soluzione del problema di Cauchy con le condizioni
iniziali y(0) = 1, y

(0) =2.
3. Nel caso k = 0 determinare una soluzione particolare di L(y) = x
2
+e
x
.
Soluzione.
1) Per ogni k R, lequazione differenziale ` e del 2

ordine, lineare, omogenea, a


coefcienti costanti. Lequazione caratteristica associata ` e

2
+(3k +2) +(k
2
+k +1) = 0

1,2
=
(3k +2)
_
(3k +2)
2
4(k
2
+k +1)
2
=
(3k +2)

5k
2
+8k
2
.
= 5k
2
+8k = 0 k(5k +8) = 0 se k = 0 oppure k =
8
5
. In entrambi i casi
le radici sono reali e coincidenti. Se k = 0,
1
=
2
=1:
y(x) = c
1
e
x
+c
2
xe
x
, c
1
, c
2
R.
Se k =
8
5
,
1
=
2
=(3(
8
5
) +2)/2 =
7
5
:
y(x) = c
1
e
7
5
x
+c
2
xe
7
5
x
.
> 0 se k <
8
5
oppure k > 0;
1
e
2
sono reali e distinte tra loro. Integrale
generale:
y(x) = c
1
e
(3k+2)

5k
2
+8k
2
x
+c
2
e
(3k+2)+

5k
2
+8k
2
x
.
< 0 se
8
5
< k < 0
1,2
=
(3k+2)
2
i

5k
2
8k
2
. Lintegrale generale ` e
y(x) = c
1
e
(3k+2)
2
x
cos
_

5k
2
8k
2
x
_
+c
2
e
(3k+2)
2
x
sin
_

5k
2
8k
2
x
_
,
con c
1
, c
2
R.
2) Il caso k = 2 rientra nel caso > 0 con radici reali e distinte.

1,2
=
8

36
2
=
86
2

1
=7,
2
=1, y(x) = c
1
e
x
+c
2
e
7x
.
174 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
Esiste ununica soluzione del problema di Cauchy con le condizioni iniziali y(0) =
1, y

(0) = 2. Imponendo tali condizioni iniziali in y(x) = c


1
e
x
+c
2
e
7x
e in
y

(x) =c
1
e
x
7c
2
e
7x
:
_
y(0) = c
1
+c
2
= 1
y

(0) =c
1
7c
2
=2
_
c
1
= 1c
2
1+c
2
7c
2
=2
_
c
1
= 1c
2
6c
2
=1
_
c
1
=
5
6
c
2
=
1
6
.
Lunica soluzione del problema di Cauchy ` e y(x) =
5
6
e
x
+
1
6
e
7x
.
3) Nel caso k = 0, si ha lequazione
y

+2y

+y = x
2
+e
x
.

1
=
2
=1 sono le due soluzioni reali e coincidenti dellequazione caratteristi-
ca associata
2
+2 +1 = 0.
Determiniamo una soluzione particolare della completa confrontando il termine
noto g(x) = x
2
+e
x
con e
ax
[p(x)cos(bx) +q(x)sin(bx)]. Occorre considerare
g(x) = g
1
(x) +g
2
(x), ove g
1
(x) = x
2
e g
2
(x) = e
x
.
Per ottenere g
1
(x) si deve porre a = 0, b = 0, p(x) = x
2
polinomio di 2

gra-
do. a ib = 0 non ` e soluzione dellequazione omogenea associata. Quindi una
soluzione particolare y
1
(x) dellequazione completa y

+2y

+y = x
2
` e data da
y
1
(x) =Ax
2
+Bx+C, generico polinomio di grado 2 con A, B,C costanti da deter-
minarsi. ( y
1
(x) = e
0x
[ p(x)cos0x + q(x)sin0x]x
0
= p(x) generico polinomio di 2

grado). Per determinare A, B,C si sostituisce y


1
(x) nella corrispondente equazione
completa y

+2y

+y = x
2
.
_

_
y
1
(x) = Ax
2
+Bx +C
y

1
(x) = 2Ax +B
y

1
(x) = 2A
Sostituendo si ha 2A +2(2Ax +B) +Ax
2
+Bx +C = x
2
, da cui (applicando il
principio di identit` a dei polinomi)
_

_
A = 1
4A+B = 0
2A+2B+C = 0

_
A = 1
B =4
C = 6
y
1
(x) = x
2
4x +6.
Per ottenere g
2
(x) =e
x
si deve porre a =1, b =0, p(x) =1 polinomio di grado
0. a ib = 1 ` e soluzione dellequazione omogenea associata con molteplicit` a
3.2. EQUAZIONI A VARIABILI SEPARABILI 175
m = 2. Quindi una soluzione particolare y
2
(x) dellequazione completa ` e data da
y
2
(x) = x
2
e
x
[Dcos0x +E sin0x] y
2
(x) = Dx
2
e
x
, dove D ` e da determinarsi
sostituendo y

+2y

+y = e
x
.
_
y

2
(x) = 2Dxe
x
Dx
2
e
x
y

2
(x) = 2De
x
2Dxe
x
2Dxe
x
+Dx
2
e
x
Sostituendo in y

+2y

+y = e
x
si ottiene
2De
x
4Dxe
x
+Dx
2
e
x
+4Dxe
x
2Dx
2
e
x
+Dx
2
e
x
= e
x
2De
x
= e
x
D =
1
2
.
Quindi y
2
(x) =
1
2
x
2
e
x
. Una soluzione particolare dellequazione completa y

+
2y

+y = x
2
+e
x
` e data da y(x) = y
1
(x) + y
2
(x) = x
2
4x +6 +
1
2
x
2
e
x
perch e
per la linearit` a L( y
1
(x) + y
2
(x)) = L( y
1
(x)) +L( y
2
(x)) = x
2
+e
x
.
3.2 Equazioni a variabili separabili
Prova guidata del 4/12/2002 Data lequazione differenziale
(2y +1)y

= (3y +y
2
)(x +

x +2).
1. Determinarne lintegrale generale.
2. Determinarne, dopo averne vericato lesistenza ed unicit` a, leventuale so-
luzione del problema di Cauchy con y(0) = 3 e quella con condizione
y(0) = 1.
Soluzione.
1) In forma normale lequazione ` e
y

=
3y +y
2
2y +1
(x +

x +2).
Si tratta di unequazione differenziale del 1

ordine a variabili separabili con


a(x) = x +

x +2, continua se x 2, I = [2, +),


b(y) =
3y +y
2
2y +1
, continua se y =
1
2
, J =
_
,
1
2
_

1
2
, +
_
176 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
Determiniamo le eventuali soluzioni particolari ponendo b(y) = 0.
b(y) =
3y +y
2
2y +1
= 0 3y +y
2
= 0 y
1
= 0 oppure y
2
=3.
Si hanno due soluzioni particolari y
1
(x) = 0 e y
2
(x) = 3. Se b(y) = 0, cio` e se
y = 0 e y =3, separiamo le variabili. Si ottiene
2y +1
3y +y
2
y

= x +

x +2.
Integrando entrambi i membri
_
2y +1
3y +y
2
dy =
_
(x +

x +2)dx.
Scomponendo
2y+1
3y+y
2
in frazioni semplici si ha:
2y +1
3y +y
2
=
A
y
+
B
3+y
=
3A+3y +By
y(3+y)
da cui
_
A+B = 2
3A = 1

_
A =
1
3
B =
5
3
.
_
2y +1
3y +y
2
dy =
1
3
_
dy
y
+
5
3
_
dy
3+y
=
_
x +

x +2dx.
Pertanto
1
3
log|y| +
5
3
log|3+y| =
x
2
2
+
2
3
_
(x +2)
3
+c, c R.
Integrale generale:
_

_
1
3
log|y| +
5
3
log|3+y| =
x
2
2
+
2
3
_
(x +2)
3
+c, c R (
1
sol. in forma implicita)
y
1
(x) = 0 soluzione particolare
y
2
(x) =3 soluzione particolare
2. a(x) ` e continua in I = [2, +)
b(y) ` e derivabile in J = (, 1/2) (1/2, +)
3.2. EQUAZIONI A VARIABILI SEPARABILI 177
Ponendo la condizione iniziale y(0) =3, x
0
= 0 ` e interno al ad I e y
0
=3 ` e in-
terno a J, per cui esiste ed ` e unica la soluzione vericante la condizione y(0) =3
e poich e b(3) = 0 lunica soluzione ` e la soluzione particolare y
2
(x) =3.
Ponendo la condizione y(0) = 1, x
0
= 0 ` e interno ad I e y
0
= 1 ` e interno a J,
per cui esiste unica soluzione del problema di Cauchy vericante la condizio-
ne y(0) = 1. Poich e b(1) = 4/3 = 0 lunica soluzione si ottiene sostituendo
la condizione iniziale in
1
3
log|y| +
5
3
log|3 +y| =
x
2
2
+
2
3
_
(x +2)
3
+c. Si ha
1
3
log1+
5
3
log4 =
2
3

2+c c =
5
3
log4
4
3

2.
La soluzione del problema con la condizione y(0) = 1 , in forma implicita ` e
data da
1
3
log|y| +
5
3
log|3+y| =
x
2
2
+
2
3
_
(x +2)
3
+
5
3
log4
4
3

2.
178 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
Prova guidata del 20/01/2003 Dato il problema di Cauchy
y

=
(y +1)[log(y +1) +2]
x +2
y(0) = 0
Stabilire se il problema ammette una ed una sola soluzione (senza determinarla) e
disegnarne il graco in un intorno di x
0
= 0.
Soluzione.
Lequazione differenziale ` e del 1

ordine, in forma normale ed a variabili se-


parabili con a(x) = 1/(x + 2), continua in I = (, 2) (2, +); b(y) =
(y +1)[log(y +1) +2] ` e derivabile se y +1 > 0, quindi in J = (1, +). x
0
= 0
` e interno ad I, y
0
= 0 ` e interno a J. Quindi esiste unica soluzione del problema di
Cauchy tale che y

(x) =
(y(x)+1)[log(y(x)+1)+2]
x+2
. Sostituendo la condizione iniziale
y(0) = 0, y

(0) = 1[log1 +2]


1
2
= 1. Per i teorema della permanenza del segno
y

(x) > 0 in un intorno U di x


0
per cui y(x) ` e crescente in U. Lequazione della
retta tangente al graco di y = y(x) in (0, 0) ` e y = x. Derivando y

(x) si ha:
y

(x) = y

(x)[log(y(x) +1) +2]


1
x +2
+(y(x) +1)
1
y(x) +1
y

(x)
1
x +2
+(y(x) +1)[log(y(x) +1) +2]
1
(x +2)
.
Sostituendo y(0) = 0 e y

(0) = 1 si ha:
y

(0) = 2
1
2
+
1
2

2
4
= 1.
Per il teorema della permanenza del segno y

(x) > 0 in un intorno di x


0
= 0 per
cui y(x) ` e convessa in un intorno di x
0
= 0. Nella gura ` e rappresentato in rosso
il graco di y = y(x).
x
y
3.2. EQUAZIONI A VARIABILI SEPARABILI 179
Terza prova intermedia 23/04/2001 Sia data lequazione differenziale
y

=
2y
2
y
3
1

x +1
x
2
+2x 3
(E)
1. Dire, giusticando la risposta, se il problema di Cauchy
_
(E)
y(0) = 0
am-
mette soluzione, e in caso di risposta affermativa, determinarla.
2. Dire, giusticando la risposta, se il problema di Cauchy
_
(E)
y(0) =1
ammette soluzione, e in caso di risposta affermativa, determinarla (non ` e
richiesta la soluzione in forma esplicita y = y(x)).
3. Si consideri la soluzione del punto 2) e se ne calcoli la derivata prima y

(0),
la tangente al graco nel punto corrispondente a x = 0 e la derivata seconda
y

(0).
4. Si disegni il graco della soluzione del punto 2) vicino al punto x = 0.
Soluzione.
1) Lequazione (E) ` e unequazione differenziale a variabili separabili, in forma
normale. a(x) =
x+1
x
2
+2x3
` e continua se x
2
+2x 3 = 0, cio` e se x = 3 e x = 1.
a(x) ` e continua in I = (, 3) (3, 1) (1, +). b(y) =
2y
2
y
3
1
` e derivabile se
y
3
1 = 0, cio` e se y = 1. Quindi b(y) ` e derivabile in J = (, 1) (1, +).
Il problema di Cauchy con la condizione iniziale y(0) =0, ammette una ed una
sola soluzione perch e x
0
= 0 ` e interno a I e y
0
= 0 ` e interno a J. Poich e b(0) = 0
lunica soluzione del problema di Cauchy ` e y(x) = 0.
2) Per quanto visto al punto 1), x
0
= 0 ` e interno a I e y
0
= 1 ` e interno a J, per
cui esiste una ed una sola soluzione del problema di Cauchy con la condizione
iniziale y(0) =1. Poich e b(1) =1 = 0, la soluzione si determina separando
le variabili, cio` e:
_
y
3
1
2y
2
dy =
_
x +1
x
2
+2x 3
dx
Osservando che
y
3
1
2y
2
=
1
2
_
y
1
y
2
_
si ha:
1
2
_
ydy
1
2
_
1
y
2
dy =
1
2
_
2x +2
x
2
+2x 3
dx
180 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
da cui
1
2
y
2
2
+
1
2
1
y
=
1
2
log|x
2
+2x 3| +c
Si osserva che 2x +2 ` e la derivata di x
2
+2x 3. Determiniamo c imponendo la
condizione iniziale y(0) =1.
1
4

1
2
=
1
2
log3+c c =
1
4

1
2
log3.
Lunica soluzione del problema di Cauchy con la condizione iniziale y(0) = 1
in forma implicita ` e:
y
2
4
+
1
2y
=
1
2
log|x
2
+2x 3|
1
4

1
2
log3.
3)
y

(x) =
2y
2
(x)
y
3
(x) 1

x +1
x
2
+2x 3
, y(0) =1
y

(0) =
2
2

1
3
=
1
3
.
La retta tangente al graco in P
0
(0, 1) ha equazione y +1 =
1
3
(x 0) y =
1
3
x 1. y

(0) = 1/3 ` e il coefciente angolare della retta tangente.


y

(x) =
4y(x)y

(x)(y
3
(x) 1) 2y
2
(x) 3y
2
(x)y

(x)
(y
3
(x) 1)
2

x +1
x
2
+2x 3
+
2y
2
(x)
y
3
(x) 1

x
2
+2x 3(x +1)(2x +2)
(x
2
+2x 3)
2
y

(0) =
4
1
3
(2) 2 3
1
3
4

_

1
3
_
+
2
2
32
9
=
1
18
+
5
9
=
1
2
.
4) y

(0) =1/3 y

(x) >0 in un intorno di x


0
=0 per il teorema della permanenza
del segno, per cui y(x) ` e crescente in un intorno di x
0
= 0.
3.2. EQUAZIONI A VARIABILI SEPARABILI 181
y

= 1/2 > 0 y

(x) > 0 in un intorno di x


0
= 0 per cui y(x) ` e convessa in un
intorno di x
0
= 0.
x
y
182 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
Terza prova intermedia 15/03/2002 Sia dato il problema di Cauchy
_
(y +3)y

= 3y
_
y
3
+2
_

log(2x+1)
2x+1
y(0) =
1. Stabilire per quali R il problema ammette una sola soluzione (senza
risolvere esplicitamente lequazione), giusticando ogni affermazione.
2. Determinare leventuale soluzione del problema con la condizione y(0) =
6.
3. Determinare leventuale soluzione del problema con la condizione y(0) = 6
(la soluzione non ` e richiesta in forma esplicita) e disegnarne il graco in un
intorno di x
0
= 0.
Soluzione.
1) Lequazione differenziale posta in forma normale ` e
y

=
3y
_
y
3
+2
_
(y +3)

log(2x +1)
2x +1
ed ` e a variabili separabili.
a(x) =
log(2x+1)
2x+1
` e continua se 2x +1 > 0, cio` e se x > 1/2. a(x) ` e continua in
I = (, 1/2).
b(y) =
3y(
y
3
+2)
(y+3)
` e derivabile se y+3 = 0, cio` e se y =3. Quindi b(y) ` e derivabile
in J = (, 3) (3, +).
Poich e x
0
= 0 ` e interno a I e y
0
= ` e interno a J se e solo se = 3, il
problema di Cauchy con la condizione y(0) = ammette ununica soluzione se
=3.
2) Per quanto visto al punto 1), esiste una ed una sola soluzione del problema di
Cauchy con la condizione iniziale y(0) =6 poich e =6. Inoltre b(6) = 0,
per cui lunica soluzione del problema ` e la soluzione particolare y(x) =6.
3) Per quanto visto al punto 1), il problema di Cauchy con la condizione iniziale
y(0) =6 ammette una ed una sola soluzione ( =6 =3). Inoltre b(6) =
184
9
=0
per cui determiniamo la soluzione separando le variabili:
(y +3)y

3y
_
y
3
+2
_ =
log(2x +1)
2x +1
3.2. EQUAZIONI A VARIABILI SEPARABILI 183
_
(y +3)y

3y
_
y
3
+2
_dy =
_
log(2x +1)
2x +1
dx
_
(y +3)y

y
2
+6y
dy =
_
log(2x +1)
2x +1
dx
Lintegrale di sinistra si fa con la sostituzione y
2
+6y =t da cui (2y+6)dy = dt e
(y+3)dy =
1
2
dt. Per lintegrale di destra poniamo log(2x+1) =v da cui otteniamo
2
2x+1
dx = dv, e
1
2x+1
dx =
1
2
dv:
1
2
_
dt
t
=
1
2
_
vdv
1
2
log|t| =
1
2
v
2
2
+c
1
2
log|y
2
+6y| =
1
4
log
2
(2x +1) +c.
Poich e y(0) = 6,
1
2
log|72| =
1
4
log
2
1 +c c =
1
2
log72. Soluzione in forma
implicita:
log|y
2
+6y| =
1
2
log
2
(2x +1) +log72.
3)
y

(x) =
3y(x)
_
y(x)
3
+2
_
y(x) +3

log(2x +1)
2x +1
, y

(0) =
72
9
log1 = 0.
Equazione retta tangente: y(x) = 6.
y

(x) =
y
2
(x) +6y(x)
y(x) +3

log(2x +1)
2x +1
y

(x) =
(y(x) +3)(2y(x) +6)y

(x) y

(x)(y
2
(x) +6y(x))
(y(x) +3)
2

log(2x +1)
2x +1
+
+
y
2
(x) +6y(x)
y(x) +3

(2x +1)
1
2x+1
22log(2x +1)
(2x +1)
2
y

(0) =
72
9
2 = 16 > 0.
184 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
y

(0) = 0, y

(0) > 0 in x
0
= 0 y = y(x) ha un punto di minimo relativo.
x
y
6
3.2. EQUAZIONI A VARIABILI SEPARABILI 185
Seconda prova scritta dell11/12/2002 Data lequazione differenziale
y

= (2y +3)
_
3x
2

12x
_
.
1. Determinarne lintegrale generale.
2. Determinare, dopo aver vericato lesistenza e lunicit` a, leventuale solu-
zione del problema di Cauchy con la condizione iniziale y(0) =3/2.
3. Determinare, dopo aver vericato lesistenza e lunicit` a, leventuale solu-
zione del problema di Cauchy con la condizione iniziale y(0) =1.
Soluzione.
1) y

= (2y +3)
_
3x
2

12x
_
` e unequazione differenziale a variabili separabili,
in forma normale. a(x) = 3x
2

12x
` e continua se 1 2x > 0, cio` e se x < 1/2.
a(x) ` e continua in I = (, 1/2).
b(y) = 2y +3 ` e continua in R. b(y) = 0 se e solo se y = 3/2. La funzione
costante y(x) =3/2 ` e quindi un integrale particolare.
Se y =3/2 b(y) = 0 e possiamo separare le variabili:
y

2y +3
= 3x
2

12x
_
y

2y +3
dy =
_
_
3x
2

12x
_
dx
1
2
log|2y +3| = 3
x
2
2
2
(12x)
1/2+1

1
2
+1

1
2
+c
1
2
log|2y +3| =
3
2
x
2
+2

12x +c
Integrale generale:
_
y(x) =
3
2
1
2
log|2y +3| =
3
2
x
2
+2

12x +c (soluzioni in forma implicita)


2) x
0
=0 ` e interno ad I, b(y) ` e derivabile in J =R. y
0
=3/2 ` e interno a J. Allora
esiste unica soluzione del problema di Cauchy con la condizione y(0) = 3/2.
b(3/2) = 0, allora lunica soluzione ` e la soluzione particolare y(x) =3/2.
186 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
x
y

3
2
1
2
3) x
0
= 0 ` e interno ad I, y
0
= 1 ` e interno a J. Allora esiste unica soluzione
del problema di Cauchy con la condizione y(0) = 1. Poich e b(1) = 1 = 0,
determiniamo la soluzione separando le variabili, come visto al punto 1) e so-
stituiamo la condizione y(0) = 1 nella soluzione generale in forma implicita
1
2
log|2y +3| =
3
2
x
2
2

12x +c per determinare la costante c.


1
2
log1 = 2+c c =2.
Lunica soluzione del problema di Cauchy con la condizione y(0) = 1 ` e, in
forma implicita:
1
2
log|2y +3| =
3
2
x
2
2

12x 2.
3.2. EQUAZIONI A VARIABILI SEPARABILI 187
Prova intermedia del 24/01/2003 Dato il problema di Cauchy
_
y

= ysin2y

4x
y(0) =

4
stabilire se il problema ammette una ed una sola soluzione e, in caso affermativo,
disegnarne il graco in un intorno di x
0
= 0 (senza risolvere lequazione).
Soluzione.
1) y

= ysin2y

4x ` e unequazione differenziale a variabili separabili, in forma


normale. a(x) =

4x ` e continua se 4x 0, cio` e se x 4. a(x) ` e continua in


I = (, 4].
b(y) = ysin2y ` e derivabile in J = R. x
0
= 0 ` e interno a I e y
0
= /4 ` e interno a
J, quindi il problema di Cauchy con la condizione y(0) = /4 ammette ununica
soluzione, di cui studiamo il graco in un intorno di x
0
= 0.
y

(x) = y(x)sin2y(x)

4x; y

(0) =

4
sin

4 =

2
> 0.
Per il teorema della permanenza del segno y

(x) ` e maggiore di 0 in un intorno U


di x
0
= 0, per cui y(x) ` e crescente in U.
y

(0) =

2
` e il coefciente angolare della retta tangente al graco di y = y(x) in
P
0
(0, /4), che ha quindi equazione
y

4
=

2
x y =

2
x +

4
.
y

(x) = y

(x)sin2y(x)

4x +y(x)cos2y(x) 2y

(x)

4x
+y(x)sin2y(x)
1
2

4x
(1).
y

(0) =

2
sin

2
2+

4
cos

2
2

2
2+

4
sin

2

1
4
=

16
=
15
16
> 0.
y

(x) ` e positiva in un intorno di x


0
= 0 per il teorema della permanenza del segno,
per cui y(x) ` e convessa in un intorno di x
0
= 0.
x
y

4
188 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
Prova guidata 15/03/2002 Sia dato il problema di Cauchy
_
y
2
y

=
8y
3
+1
(3x+2)
3
y(0) = y
0
1. Ponendo y
0
= 1/2, stabilire se il problema ammette una sola soluzione.
In caso affermativo determinarla e disegnarne il graco.
2. Ponendo y
0
= 1, stabilire se il problema ammette una sola soluzione. In
caso affermativo determinarla (in forma implicita).
3. Relativamente alla soluzione y = y(x) di cui al punto 2), calcolare y

(0),
lequazione della retta tangente al graco in P
0
(0, 1), y

(0) e disegnarne il
graco in un intorno di x
0
= 0.
Soluzione.
1) Lequazione differenziale posta in forma normale ` e
y

=
8y
3
+1
y
2
1
(3x +2)
3
.
a(x) =
1
(3x+2)
3
` e continua se 3x+2 =0, e quindi in I = (, 2/3)(2/3, +).
b(y) =
8y
3
+1
y
2
` e derivabile in J = (, 0)(0, +). Lequazione differenziale ` e del
1

ordine a variabili separabili. Poich e x


0
= 0 ` e interno a I e y
0
=1/2 ` e interno
a J, il problema di Cauchy con la condizione y(0) = 1/2 ammette ununica
soluzione. Poich e b(1/2) =
8(1/8)+1
1/4
= 0 lunica soluzione del problema di
Cauchy ` e la soluzione particolare y(x) =1/2.
2) Per quanto visto al punto 1), esiste una ed una sola soluzione del problema di
Cauchy con la condizione iniziale y(0) = 1 poich e x
0
= 0 ` e interno a I e y
0
= 1 ` e
interno a J. Poich e b(1) =9 =0 determiniamo la soluzione separando le variabili:
y
2
y

8y
3
+1
=
1
(3x +2)
3
Integrando:
_
y
2
8y
3
+1
dy =
_
1
(3x +2)
3
dx
3.2. EQUAZIONI A VARIABILI SEPARABILI 189
1
24
_
24y
2
8y
3
+1
dy =
1
3
_
3
(3x +2)
3
dx
Perci o
1
24
log|8y
3
+1| =
1
6
1
(3x +2)
2
+c, c R.
Imponendo y(0) = 1si determina il valore di c:
1
24
log9 =
1
6
1
4
+c c =
1
24
log9+
1
24
. Lunica soluzione del problema di Cauchy in forma implicita ` e data
da:
1
24
log|8y
3
+1| =
1
6
1
(3x +2)
2
+
1
24
log9+
1
24
3) La soluzione di cui al punto 2) ` e tale che verica:
_
y

(x) =
8y
3
(x)+1
y
2
(x)
1
(3x+2)
3
y(0) = 1
y

(0) =9/8 >0, per il teorema della permanenza del segno y

(x) >0 in un intorno


U di x
0
=0 per cui y(x) ` e crescente in U. y

(0) =9/8 >0 ` e il coefciente angolare


della retta tangente al graco di y = y(x) nel punto P
0
(0, 1) per cui lequazione
della retta tangente ` e:
y 1 =
9
8
(x 0) y =
9
8
x +1.
y

(x) =
y
2
(x) 24y
2
(x) y

(x) 2y

(x)(8y
3
(x) +1)
y
4
(x)

1
(3x +2)
3
+
+
8y
3
(x) +1
y
2
(x)

9
(3x +2)
4
y

(0) =
24
9
8
2
9
8
9
8
+9
_

9
16
_
=
216162
64

81
16
=
27
32

81
16
=
27162
32
=
135
32
< 0.
190 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
y

(0) < 0, per il teorema della permanenza del segno y

(x) < 0 in un intorno di


x
0
= 0 ed y(x) ` e concava.
x
y
1
-
2
3
3.2. EQUAZIONI A VARIABILI SEPARABILI 191
Prova guidata 14/12/2004 Data la seguente equazione a variabili separabili
y

= (y +4)(y 1)[xsinx
2
+cos2x]. (E)
1. Determinare lintegrale generale;
2. Ponendo y(0) =4, stabilire se il problema ammette una sola soluzione. In
caso affermativo determinarla.
3. Ponendo y(0) = 0, stabilire se il problema ammette una sola soluzione. In
caso affermativo determinarla.
4. Relativamente alla soluzione y = y(x) di cui al punto 3), calcolare y

(0),
lequazione della retta tangente al graco in P
0
(0, 0) , y

(0) e disegnarne il
graco in un intorno di x
0
= 0.
Soluzione.
1) (E) ` e unequazione differenziale a variabili separabili in forma normale con
a(x) = xsinx
2
+cos2x, continua in I =R;
b(y) = (y +4)(y 1), derivabile in J = R. Determiniamo lintegrale generale.
Determiniamo le eventuali soluzioni particolari annullando b(y).
b(y) = 0 (y +4)(y 1) = 0 y =4 o y = 1.
Si ottengono due soluzioni particolare y = y
1
(x) =4 e y = y
2
(x) = 0.
Se b(y) = 0, cio` e y =4 e y = 1, separiamo le variabili dividendo per b(y), cio` e:
y

(y +4)(y 1)
= xsinx
2
+cos2x.
Integriamo entrambi i membri rispetto ad x
_
y

(y +4)(y 1)
dx =
_
(xsinx
2
+cos2x)dx;
e sostituiamo dy = y

dx:
_
1
(y +4)(y 1)
dy =
_
(xsinx
2
+cos2x)dx.
192 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
Scomponendo in frazioni semplici:
1
(y +4)(y 1)
=
A
y +4
+
B
y 1
=
A(y 1) +B(y +4)
(y +4)(y 1)
=
Ay +By A+4B
(y +4)(y 1)
=
(A+B)y A+4B
(y +4)(y 1)
Applicando il principio di identit` a dei polinomi (due polinomi sono uguali se
coincidono i coefcienti delle potenze dello stesso grado)
_
A+B = 0
A+4B = 1

_
A =B
5B = 1

_
A =1/5
B = 1/5.
_
1
(y +4)(y 1)
dy =
_
1/5
y +4
dy +
_
1/5
y 1
dy =
1
5
log|y +4| +
1
5
log|y +1|
=
1
2
cosx
2
+
1
2
sin2x +c, c R.
Integrale generale
_

_
1
5
log
|y+1|
|y+4|
=
1
2
cosx
2
+
1
2
sin2x +c, c R,
1
sol. in forma implicita
y
1
(x) =4 soluzione particolare
y
2
(x) = 1 soluzione particolare.
2) Poich e x
0
= 0 ` e interno a I e y
0
=4 ` e interno a J, il problema di Cauchy con
la condizione y(0) = 4 ammette ununica soluzione. Poich e b(4) = 0 lunica
soluzione del problema di Cauchy ` e la soluzione particolare y
1
(x) =4.
2) Per quanto visto al punto 1), esiste una ed una sola soluzione del problema di
Cauchy con la condizione iniziale y(0) = 0 poich e x
0
= 0 ` e interno a I e y
0
= 0 ` e
interno a J. Poich e b(0) = 4 = 0 lunica soluzione si determina sostituendo la
condizione iniziale y(0) = 0 in
1
5
log
|y +1|
|y +4|
=
1
2
cosx
2
+
1
2
sin2x +c
per cui
1
5
log
1
4
=
1
2
+c c =
1
5
log
1
4
+
1
2
3.2. EQUAZIONI A VARIABILI SEPARABILI 193
Lunica soluzione del problema di Cauchy in forma implicita ` e data da:
1
5
log
|y +1|
|y +4|
=
1
2
cosx
2
+
1
2
sin2x +
1
5
log
1
4
+
1
2
.
4) La soluzione di cui al punto 2) ` e tale che verica:
_
y

(x) = (y(x) +4)(y(x) 1)[xsinx


2
+cos2x]
y(0) = 0
y

(0) = 4 (1) < 0, y

(x) ` e continua e quindi per il teorema della permanenza


del segno y

(x) < 0 in un intorno U di x


0
= 0 per cui y(x) ` e decrescente in U.
y

(0) =4 ` e il coefciente angolare della retta tangente al graco di y = y(x) nel


punto P
0
(0, 0) per cui lequazione della retta tangente ` e: y =4x.
y

(x) = y

(x)(y(x) 1)[xsinx
2
+cos2x] +y

(x)(y(x) +4)[xsinx
2
+cos2x]
+(y(x) 1)(y(x) +4)[sinx
2
+2x
2
cosx
2
2sin2x]
y

(0) =4(1) 1+4(4)1+0 =12 < 0


y

(0) < 0, per il teorema della permanenza del segno y

(x) < 0 in un intorno di


x
0
= 0 ed y(x) ` e concava.
x
y
y =4x, retta tangente
194 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
Prova guidata del 31/01/2006 data lequazione differenziale
y

=
(4y
2
1)
2
)
y
4x 1
2x
2
x 1
.
1. Determinare le eventuali soluzioni particolari.
2. Determinarne lintegrale generale.
3. Determinare, dopo aver vericato lesistenza e lunicit` a, leventuale solu-
zione del problema di Cauchy con la condizione iniziale y(0) = 1/2.
4. Determinare, dopo aver vericato lesistenza e lunicit` a, leventuale solu-
zione del problema di Cauchy con la condizione iniziale y(0) = 1 e dise-
gnarne il graco.
Soluzione.
1) y

=
(4y
2
1)
2
)
y
4x1
2x
2
x1
` e unequazione differenziale del 1

ordine, a variabili se-


parabili, in forma normale. a(x) =
4x1
2x
2
x1
` e continua se 2x
2
x 1 = 0, cio` e
se x =
1

1+8
4
, cio` e se x = 1/2 e x = 1. a(x) ` e continua in I = (, 1/2)
(1/2, 1) (1, +).
b(y) =
(4y
2
1)
2
)
y
` e continua in R\{0} =: J. b(y) =0 se e solo se 4y
2
1 =0
y =1/2. Ci sono due integrali particolari, la funzione costante y
1
(x) =1/2 e
y
2
(x) = 1/2.
2) Lintegrale generale ` e costituito dalle due soluzioni particolari e dalle soluzioni
che si ottengono separando le variabili. Se y =1/2 b(y) = 0 e dividendo per
b(y) possiamo separare le variabili:
yy

(4y
2
1)
2
=
4x 1
2x
2
x 1
Integriamo entrambi i membri rispetto a x
_
yy

(4y
2
1)
2
dx =
_
4x 1
2x
2
x 1
dx.
Ponendo y

dx = dy
_
y
(4y
2
1)
2
dy =
_
4x 1
2x
2
x 1
dx.
3.2. EQUAZIONI A VARIABILI SEPARABILI 195
I due integrali si risolvono entrambi per sostituzione. Si pone 4y
2
1 = t
8ydy = dt;2x
2
x 1 = z (4x 1)dx = dz. Si ha:
_
1
8t
2
dt =
_
1
z
dz
1
8
t
2+1
1
= log|z| +c
per cui

1
8
1
4y
2
1
= log|2x
2
x 1| +c, c R
rappresentano le soluzioni in forma implicita. Lintegrale generale ` e quindi
_
y
1
(x) =
1
2
, y
2
(x) =
1
2

1
8
1
4y
2
1
= log|2x
2
x 1| +c, c R
3) x
0
= 0 ` e interno ad I, y
0
= 1/2 ` e interno a J, su cui b ` e derivabile, infatti
b

(y) =
y 2(4y
2
1) 8y (4y
2
1)
2
y
2
` e sempre denita in J. Allora esiste ununica soluzione del problema di Cauchy
con la condizione y(0) =1/2. Poich e b(1/2) =0, lunica soluzione ` e la soluzione
particolare y
2
(x) =1/2.
x
y
y
2
(x) = 1/2
1

1
2
1
2
3) x
0
= 0 ` e interno ad I, y
0
= 1 ` e interno a J. Allora esiste unica soluzione
del problema di Cauchy con la condizione y(0) = 1. Poich e b(1) = 9 = 0, come
visto al punto 1), per ottenere la soluzione sostituiamo la condizione y(0) = 1
nella soluzione generale in forma implicita
1
8
1
4y
2
1
= log|2x
2
x 1| +c per
determinare la costante c.

1
8
1
3
= log|1| +c c =
1
24
Lunica soluzione del problema di Cauchy con la condizione y(0) = 1 ` e, in forma
implicita:

1
8
1
4y
2
1
= log|2x
2
x 1|
1
24
196 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
La soluzione y = y(x) ` e tale che y

(x) =
(4y
2
(x)1)
2
y(x)
4x1
2x
2
x1
.
Sostituendo la condizione iniziale y(0) = 1, y

(0) = 9 > 0. Per il teorema della


permanenza del segno y

(x) >0 in un intorno U di x


0
per cui y(x) ` e crescente in U.
Lequazione della retta tangente al graco di y = y(x) in (0, 1) ` e y 1 = 9(x 0)
y = 9x +1. Derivando y

(x) si ha:
y

(x) =
y(x)(4y
2
(x) 1)8y(x) y

(x) (4y
2
(x) 1)
2
y

(x)
y
2
(x)

4x 1
2x
2
x 1
+
+
(4y
2
(x) 1)
2
)
y(x)

4(2x
2
x 1) (4x 1)(4x 1)
(2x
2
x 1)
2
.
Sostituendo y(0) = 1 e y

(0) = 9 si ha:
y

(0) = 3 8 99 9+9 (41) = 9(2495) = 90 > 0


Per il teorema della permanenza del segno y

(x) > 0 in un intorno di x


0
= 0 per
cui y(x) ` e convessa in un intorno di x
0
= 0. Nella gura ` e rappresentato in rosso
il graco di y = y(x).
x
y
y = 9x +1
1

1
2
1
3.2. EQUAZIONI A VARIABILI SEPARABILI 197
Prova guidata dell 11/12/2007 Dati i problemi di Cauchy
(1)
_
y

= log(y 2)log(x +3)


y(0) = 3
(2)
_
y

= (3y 2)(x
2
+3x 1)
y(0) = 1
1. Stabilire se il problema (1) ammette una ed una sola soluzione, vericando
le condizioni del teorema di Cauchy, e, in caso affermativo, determinarla e
disegnarne il graco.
2. Stabilire se il problema (2) ammette una ed una sola soluzione, e, in caso
affermativo, determinarla in forma implicita.
Soluzione.
1) y

= log(y2)log(x+3) ` e unequazione differenziale del 1

ordine, a variabili
separabili, in forma normale. a(x) = log(x +3) ` e continua se x +3 > 0, cio` e se
x >3. Quindi a(x) ` e continua in I = (3, +).
b(y) = log(y 2) ` e derivabile se y 2 > 0, quindi su J = (2, +). Considerando
la condizione iniziale y(0) = 3, x
0
= 0 ` e interno a I e y
0
= 3 ` e interno a J, per cui
esiste unica soluzione del problema di Cauchy (1). Poich e b(3) = log(32) = 0,
la soluzione ` e quella particolare, y(x) = 3.
x
y
y(x) = 3
3
2) y

= (3y2)(x
2
+3x1) ` e unequazione differenziale del 1

ordine, a variabili
separabili, in forma normale. a(x) = (x
2
+3x 1) ` e continua su I =R.
b(y) = 3y2 ` e derivabile su J =R, per cui esiste unica soluzione del problema di
Cauchy (2). Poich e b(1) = 32 = 0, determiniamo lunica soluzione separando
le variabili. Dividendo per b(y):
y

(3y 2)
= x
2
+3x 1
Integriamo entrambi i membri rispetto a x
_
y

3y 2
dx =
_
(x
2
+3x 1)dx.
198 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
Ponendo y

dx = dy
_
y
3y 2
dy =
_
(x
2
+3x 1)dx.
1
3
log|3y 2| =
x
3
3
+3
x
2
2
x +c
Imponendo la condizione iniziale, cio` e sostituendo x
0
= 0 e y
0
= y(0) = 1 si ha:
1
3
log|32| = c c = 0
Lunica soluzione del problema di Cauchy in forma implicita ` e
1
3
log|3y 2| =
x
3
3
+3
x
2
2
x.
3.2. EQUAZIONI A VARIABILI SEPARABILI 199
Terza prova guidata del 27/11/2009 Sia data lequazione differenziale
y
3
y

=
16y
4
1
(8x +1)
2
. (E)
1. Dire, giusticando la risposta, se il problema di Cauchy
_
(E)
y(0) = 1/2
ammette una ed una sola soluzione, e in caso di risposta affermativa, deter-
minarla e disegnarne il graco.
2. Dire, giusticando la risposta, se il problema di Cauchy
_
(E)
y(0) = 1
am-
mette una ed una sola soluzione, e in caso di risposta affermativa, determi-
narla in forma implicita.
3. Si consideri la soluzione del punto 2) e se ne calcoli la derivata prima y

(0),
la tangente al graco nel punto corrispondente a x
0
= 0 e a derivata seconda
y

(0) e se ne disegni il graco vicino al punto x


0
= 0.
Soluzione.
1) Lequazione (E) ` e unequazione differenziale del primo ordine, a variabili se-
parabili; poniamo lequazione in forma normale:
y

=
16y
4
1
y
3
(8x +1)
2
; a(x) =
1
(8x +1)
2
, b(y) =
16y
4
1
y
3
.
a(x) ` e continua se 8x +1 = 0, cio` e se x = 1/8 e quindi a(x) ` e continua in I =
(, 1/8) (1/8, +). b(y) =
16y
4
1
y
3
` e derivabile se y = 0, quindi b(y) ` e
derivabile in J = (, 0) (0, +).
Il problema di Cauchy con la condizione iniziale y(0) = 1/2, ammette una ed
una sola soluzione perch e x
0
= 0 ` e interno a I e y
0
= 1/2 ` e interno a J. Poich e
b(1/2) = 0 lunica soluzione del problema di Cauchy ` e la soluzione particolare
y(x) = 1/2.
2) Per quanto visto al punto 1), x
0
= 0 ` e interno a I e y
0
= 1 ` e interno a J, per cui
esiste una ed una sola soluzione del problema di Cauchy con la condizione iniziale
200 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
y(0) = 1. Poich e b(1) = 161 = 15 = 0, la soluzione si determina separando le
variabili, cio` e:
y
3
16y
4
1
y

=
1
(8x +1)
2
.
Integrando rispetto ad x entrambi i membri
_
y
3
16y
4
1
y

dx =
_
1
(8x +1)
2
dx
1
64
_
64y
3
16y
4
1
dy =
1
8
_
8(8x +1)
2
dx
Applicando nel primo integrale la formula
_
f

(y)
f (y)
dy =log| f (x)| +c, e nel secondo
lintegrazione di una potenza si ha:
1
64
log|16y
4
1| =
1
8
(8x +1)
1
1
+c
da cui
1
64
log|16y
4
1| =
1
8
1
(8x +1)
+c
Determiniamo c imponendo la condizione iniziale y(0) = 1. SI ha
1
64
log15 =
1
8
+c c =
1
64
log15+
1
8
.
Lunica soluzione del problema di Cauchy con la condizione iniziale y(0) = 1 in
forma implicita ` e:
1
64
log|16y
4
1| =
1
8
1
(8x +1)
+
1
64
log15+
1
8
.
3) La soluzione di cui al punto 2) ` e tale che
_
y

(x) =
16y
4
(x)1
y
3
(x)(8x+1)
2
y(0) = 1
per cui, sostituendo la condizione iniziale, si ha
y

(0) = 161 = 15 > 0


3.2. EQUAZIONI A VARIABILI SEPARABILI 201
y

(x) > 0 in un intorno di x


0
= 0 per il teorema della permanenza del segno,
per cui y(x) ` e crescente in un intorno di x
0
= 0.
La retta tangente al graco in P
0
(0, 1) ha equazione y 1 = 15x y = 15x +1.
y

(x) =
y
3
(x) 64y
3
(x)y

(x) 3y
2
(x)y

(x)(16y
4
(x) 1)
y
6
(x)

1
(8x +1)
2
+
16y
4
(x) 1
y
3
(x)

16
(8x +1)
3
y

(0) = 64 153 15 1515 16 = 15(644516) = 45 > 0


y

= 45 > 0 y

(x) > 0 in un intorno di x


0
= 0 per cui y(x) ` e convessa in un
intorno di x
0
= 0.
x
y
202 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
Prova guidata del 19/01/2010 Sia dato il problema di Cauchy
_
_
_
(y
2
1)y

= (y
3
3y)
x +3
(x
2
1)
y(0) = y
0
1. Ponendo y
0
=

3, stabilire se il problema ammette una sola soluzione. In


caso affermativo determinarla e disegnarne il graco.
2. Ponendo y
0
= 2, stabilire se il problema ammette una sola soluzione. In
caso affermativo determinarla (in forma implicita).
3. Relativamente alla soluzione y = y(x) di cui al punto 2), calcolare y

(0),
lequazione della retta tangente al graco in P
0
(0, 2) , y

(0) e disegnarne il
graco in un intorno di x
0
= 0.
Soluzione.
1) Se y
2
= 1 y =1, lequazione differenziale posta in forma normale ` e
y

=
y
3
3y
y
2
1

x +3
x
2
1
.
che rappresenta unequazione del 1

ordine a variabili separabili. a(x) =


x+3
x
2
1
` e
continua se x
2
1 = 0, e quindi in I = (, 1) (1, 1) (1, +).
b(y) =
y
3
3y
y
2
1
` e derivabile dove ` e denita, e quindi in J = (, 1) (1, 1)
(1, +).
Poich e x
0
= 0 ` e interno a I e y
0
=

3 ` e interno a J, il problema di Cauchy con la


condizione y(0) =

3 ammette ununica soluzione. Poich e b(

3) =
3

33

3
2
=0
lunica soluzione del problema di Cauchy ` e la soluzione particolare y(x) =

3. Si
osserva che anche per i valori y
0
=

3 e y
0
= 0 (essendo i valori che annullano
b(y)) lunica soluzione ` e la soluzione particolare corrispondente.
x
y
1 -1
1
-1
y(x) =

3
3.2. EQUAZIONI A VARIABILI SEPARABILI 203
2) Per quanto visto al punto 1), esiste una ed una sola soluzione del problema di
Cauchy con la condizione iniziale y(0) = 2 poich e x
0
= 0 ` e interno a I e y
0
= 2 ` e
interno a J. Poich e b(2) = (86)/3 = 0 determiniamo la soluzione separando le
variabili:
(y
2
1)y

y
3
3y
=
x +3
x
2
1
Integrando:
_
y
2
1
y
3
3y
dy =
_
x +3
x
2
1
dx
(si fa la sostituzione y

(x)dx = dy). Si scompone


x+3
x
2
1
in frazioni semplici
x +3
x
2
1
=
A
x 1
+
B
x +1
=
Ax +A+Bx B
x
2
1
=
(A+B)x +AB
x
2
1
da cui, eguagliando i numeratori (A+B)x+AB=x+3 ed applicando i principio
didentit` a dei polinomi
_
A+B = 1
AB = 3

_
A = 1B
12B = 3

_
A = 2
B =1
e quindi
x+3
x
2
1
=
2
x1

1
x+1
, perci o
1
3
_
3y
2
3
y
3
3y
dy =
_
2
x 1
dx
_
1
x +1
dx.
Perci o
1
3
log|y
3
3y| = 2log|x 1| log|x +1| +c, c R.
(Il primo integrale si svolge per sostituzione essendo 3y
2
3 = d(y
3
3y)). Lu-
nica soluzione del problema di Cauchy y(0) = 2 si ottiene imponendo tale con-
dizione per determinare il valore di c:
1
3
log|8 6| = 2log| 1| log|1| +c
c =
1
3
log2.
Lunica soluzione del problema di Cauchy in forma implicita ` e data da:
1
3
log|y
3
3y| = 2log|x 1| log|x +1| +
1
3
log2.
3) La soluzione di cui al punto 2) ` e tale che verica:
204 CAPITOLO 3. EQUAZIONI DIFFERENZIALI
_
y

(x) =
y
3
(x)3y(x)
y
2
(x)1
x+3
x
2
1
y(0) = 2
y

(0) =
86
3

3
1
= 2 < 0, per il teorema della permanenza del segno y

(x) <
0 in un intorno U di x
0
= 0 per cui y(x) ` e decrescente in U. y

(0) = 2 ` e il
coefciente angolare della retta tangente al graco di y = y(x) nel punto P
0
(0, 2)
per cui lequazione della retta tangente ` e:
y 2 =2(x 0) y =2x +2.
y

(x) =
(y
2
(x) 1) (3y
2
(x)y

(x) 3y

(x)) 2y(x)y

(x)(y
3
(x) 3y(x))
(y
2
(x) 1)
2

x +3
x
2
1
+
+
y
3
(x) 3y(x)
(y
2
(x) 1)
2

x
2
12x(x +3)
(x
2
1)
2
dove y(0) = 2, y

(0) =2.
y

(0) =
3(24+6) +8(86)
9
(3) +
2
9
(1)
=
54+16
3

2
9
=
38
3

2
9
=
112
9
> 0
y

(0) > 0, per il teorema della permanenza del segno y

(x) > 0 in un intorno di


x
0
= 0 ed y(x) ` e convessa.
x
y
y =2x +2
1 -1
1
-1
Capitolo 4
Forme differenziali
Prova intermedia del 14/03/2001 Data la forma differenziale
=
_
2x
x
2
+y
2
+2y
_
dx +
_
ay +b
x
2
+y
2
+2y
+
2
y
5
_
dy.
1. Disegnarne linsieme di denizione D.
2. Formulare la denizione di forma differenziale chiusa e stabilire per quali
valori di a e b R la forma differenziale ` e chiusa.
3. Formulare la denizione di forma differenziale esatta e di potenziale di una
forma differenziale esatta.
4. Per quali valori di a e b ` e esatta in D?
5. Per i valori di a e b trovati al punto 4) determinare un potenziale G(x, y) di
.
Soluzione.
1) Linsieme di denizione D si ottiene ponendo x
2
+y
2
+2y =0 e y =0. La prima
` e unequazione di una circonferenza di centro C(0, 1) e raggio r = 1. D ` e tutto
R
2
esclusa la circonferenza e lasse x. D ` e un insieme semplicemente connesso.
205
206 CAPITOLO 4. FORME DIFFERENZIALI
x
y
x
2
+y
2
2y = 0
2) Denendo f
1
(x, y) =
2x
x
2
+y
2
+2y
e f
2
(x, y) =
ay+b
x
2
+y
2
+2y
+
2
y
5
, f
1
e f
2
derivabili, ` e
chiusa se
f
1
y
=
f
2
x
x D. Nel nostro caso:
f
1
y
=
2x(2y +2)
(x
2
+y
2
+2y)
2
f
2
x
=
(ay +b)2x
(x
2
+y
2
+2y)
2
` e chiusa se e solo se
2x(2y +2)
(x
2
+y
2
+2y)
2
=
(ay +b)2x
(x
2
+y
2
+2y)
2
(x, y) D.
Eguagliando i numeratori (i denominatori coincidono)
2x(2y+2) =(ay+b)2x 4xy+4x =2axy2bx
_
2a = 4
2b = 4

_
a =2
b =2
3) Una forma differenziale ` e esatta in D se esiste una funzione G(x, y) derivabile
in D, detta primitiva o potenziale di , tale che
G
x
= f
1
e
G
y
= f
2
per ogni
(x, y) D.
Un potenziale G(x, y) di ` e lintegrale curvilineo di calcolato lungo una curva
(contenuta in D) che ha come punto iniziale un punto P
0
(x
0
, y
0
) interno a D e
come punto nale un punto generico P(x, y) interno a D.
4) ` e esatta per gli stessi valori di a e b per cui ` e chiusa (condizione necessaria)
perch e per a = 2 e b = 2 ` e chiusa in un dominio semplicemente connesso
(condizione sufciente).
5) G(x, y) =
_
(P
0
,P)
. P
0
(0, 1) ` e interno a D. Poich e ` e esatta
_
(P
0
,P)
non
dipende da ma soltanto da P
0
e P, per cui scegliamo come curva la spezzata
poligonale costituita da
1
e
2
.

1
:
_
x =t
y = 1
0 t x,
2
:
_
x = x
y =t
1 t y,
207
x
y
1 P
0
P(x, y)
H(x, 1)

2
G(x, y) =
_
(P
0
,P)
=
_

1
(P
0
,H)
+
_

2
(H,P)

=
_
x
0
2t
t
2
+3
dt +
_
y
1
_
2t 2
x
2
+t
2
+2t
+
2
t
5
_
dt
=
_
log|t
2
+3|

x
0
+
_
log|x
2
+t
2
+2t| +2
t
4
4
_
y
1
=log|x
2
+3| +log3log|x
2
+y
2
+2y|
1
2y
4
+log|x
2
+3| +
1
2
=log|x
2
+y
2
+2y|
1
2y
4
+log3+
1
2
.
Si osserva che le costante log3+
1
2
dipende dalla scelta del punto iniziale P
0
. Tutti
i potenziali di differiscono per una costante, avendo tutti in comune la parte
log|x
2
+y
2
+2y|
1
2y
4
.
208 CAPITOLO 4. FORME DIFFERENZIALI
Prova intermedia del 21/01/2002 Data la forma differenziale
=
_
axcos(x
2
y) +bye
3xy

dx +
_
2cos(x
2
y) +3xe
3xy

dy.
1. Formulare la denizione di forma differenziale chiusa e stabilire per quali
valori di a e b R la forma differenziale ` e chiusa.
2. Formulare la denizione di forma differenziale esatta e stabilire per quali
valori di a e b R la forma differenziale ` e esatta nel suo insieme di
denizione.
3. Formulare la denizione di potenziale di una forma differenziale esatta e
per i valori di a e b R trovati al punto 2) determinare un potenziale di .
4. Dati i punti A(1, 2) e B(1, 3), stabilire se esiste lintegrale di linea
_

1
(A,B)
,
giusticando la risposta, e, in caso di risposta affermativa, calcolarlo
5. Dati la curva
2
di equazione 3x
2
+ 2y
2
= 1, stabilire se esiste
_

2
, e
calcolarlo.
Soluzione.
1) f
1
(x, y) =axcos(x
2
y)+bye
3xy
e f
2
(x, y) =2cos(x
2
y)+3xe
3xy
, f
1
e f
2
sono
funzioni denite e derivabili in R
2
. ` e chiusa se
f
1
y
=
f
2
x
(x, y) D.
f
1
y
= ax[sin(x
2
y)(1)] +be
3xy
+3bxye
3xy
= axsin(x
2
y) +be
3xy
+3bxye
3xy
f
2
x
=2sin(x
2
y) 2x +3e
3xy
+9xye
3xy
=4xsin(x
2
y) +3e
3xy
+9xye
3xy
` e chiusa se e solo se
axsin(x
2
y) +be
3xy
+3bxye
3xy
=4xsin(x
2
y) +3e
3xy
+9xye
3xy
e questo accade se e solo se a =4, b = 3. 2) Una forma differenziale ` e esatta
in R
2
se esiste una funzione G(x, y) derivabile in R
2
, detta primitiva o potenziale
di , tale che
G
x
= f
1
e
G
y
= f
2
per ogni (x, y) R
2
. Per a = 4, b = 3 ` e
chiusa in R
2
che ` e semplicemente connesso per cui, per gli stessi valori di a e b ` e
esatta in R
2
.
3) Fissato P
0
(x
0
, y
0
) R
2
, e un punto generico P(x, y), per denizione un potenzia-
le G(x, y) di ` e lintegrale curvilineo di calcolato lungo una qualunque curva
che ha come punto iniziale P
0
e come punto nale P(x, y); G(x, y) =
_
(P
0
,P)
.
209
x
y
P
0
P(x, y)
H(x, 0)

2
Sia P
0
(0, 0). la spezzata poligonale costituita da
1
e
2
.

1
:
_
x =t
y = 0
0 t x,
2
:
_
x = x
y =t
0 t y,
G(x, y) =
_
(P
0
,P)
=
_

1
(P
0
,H)
+
_

2
(H,P)

=
_
x
0
[4t cost
2
]dt +
_
y
0
_
2cos(x
2
t) +3xe
3xt

dt
=
_
2sint
2

x
0
+
_
2sin(x
2
t) +e
3xt

y
0
=2sinx
2
2sin(x
2
y) +e
3xy
+2sinx
2
1
=2sin(x
2
y) +e
3xy
1.
4)
_

1
(A,B)
esiste perch e il segmento AB ` e interno al dominio, che ` e tutto R
2
.
Poich e ` e esatta,
_

1
(A,B)
= G(B) G(A)
=2sin(13) +e
9
1+2sin(12) e
6
+1 = 2sin22sin1+e
9
e
6
.
Lintegrale curvilineo non dipende da
1
ma dal punto nale B e iniziale A.
5)
_

2
esiste perch e
2
` e tutta contenuta in D=R
2
e inoltre essendo
2
una curva
chiusa
_

2
= 0.
210 CAPITOLO 4. FORME DIFFERENZIALI
Prova guidata del 24/01/2003 Data la forma differenziale
=
_
ax +b
y +1
e
x
2
+1
y+1
+
1
x 1
_
dx +
_
x
2
+1
(y +1)
2
e
x
2
+1
y+1
_
dy.
1. Disegnarne linsieme di denizione D, specicando se ` e semplicemente
connesso.
2. Formulare la denizione di forma differenziale chiusa e stabilire per quali
valori di a e b R non entrambi nulla la forma differenziale ` e chiusa in
D.
3. Formulare la denizione di forma differenziale esatta e stabilire per quali
valori di a e b R la forma differenziale ` e esatta nel suo insieme di
denizione enunciandone una condizione necessaria e una sufciente.
4. Determinare un potenziale G(x, y) di .
5. Calcolare, se possibile i seguenti integrali curvilinei:
_

3
(A,B)
con A(0, 3), B(2, 3)
_

4
(E,F)
con E(3, 0), F(0, 5)
Soluzione.
1) D si ottiene ponendo y +1 = 0 y = 1 e x 1 = 0 x = 1. D ` e tutto R
2
escluse le rette y = 1 e x = 1 ed ` e un sottoinsieme semplicemente connesso in
quanto non ha n e tagli n e buchi limitati.
2) f
1
(x, y) =
ax+b
y+1
e
x
2
+1
y+1
+
1
x1
e f
2
(x, y) =
x
2
+1
(y+1)
2
e
x
2
+1
y+1
, f
1
e f
2
sono funzioni deri-
vabili in R
2
. ` e chiusa in D
f
1
y
=
f
2
x
(x, y) D.
f
1
y
=
ax +b
(y +1)
2
e
x
2
+1
y+1
+
ax +b
y +1
e
x
2
+1
y+1

x
2
+1
(y +1)
2
_
=(ax +b)
e
x
2
+1
y+1
(y +1)
2
_
1+
x
2
+1
(y +1)
_
f
2
x
=
2x
(y +1)
2
e
x
2
+1
y+1
+
x
2
+1
(y +1)
2
e
x
2
+1
y+1

2x
y +1
=
=
2x
(y +1)
2
e
x
2
+1
y+1
_
1+
x
2
+1
y +1
_
211
` e chiusa se e solo se
ax b = 2x a =2, b = 0.
3) Una forma differenziale ` e esatta in D se esiste una funzione (x, y) derivabile
in D, detta primitiva o potenziale di , tale che

x
= f
1
e

y
= f
2
per ogni
(x, y) D. Se ` e esatta in D allora ` e chiusa in D (condizione necessaria). Se
` e chiusa in D, e D ` e semplicemente connesso allora ` e esatta in D (condizione
sufciente). Poich e ` e chiusa per a = 2, b = 0 e D ` e semplicemente connesso
allora ` e esatta per a =2, b = 0.
4) Un potenziale (x, y) di ` e lintegrale curvilineo di calcolato lungo una
curva (contenuta in D) che ha come punto iniziale un punto P
0
(x
0
, y
0
) interno a
D e come punto nale un punto generico P(x, y) interno a D.
1
1
x
y
P
0
P(x, y)
H(x, 0)

2
Scegliamo P
0
(2, 0):
G(x, y) =
_
(P
0
,P)
=
_

1
(P
0
,H)
+
_

2
(H,P)

=
_
x
2
_
2te
t
2
+1
+
1
t 1
_
dt +
_
y
0
_
x
2
+1
(t +1)
2
e
x
2
+1
t+1
_
dt
=
_
e
t
2
+1
+log|t 1|
_
x
2
+
_
e
x
2
+1
t+1
_
y
0
=e
x
2
+1
+log|x 1| +e
5
e
x
2
+1
y+1
+e
x
2
+1
=e
x
2
+1
y+1
+log|x 1| +e
5
5) Non ` e possibile calcolare
_

3
in quanto
3
non ` e interamente contenuta in D
perch e attraversa la retta x = 1, esclusa da D.
212 CAPITOLO 4. FORME DIFFERENZIALI

4
` e tutta contenuta in D.
_

4
(E,F)
=(F) (E) =e
1
6
+e
5
+e
10
log4e
5
=e
1
6
+e
10
log4.
1
1
x
y
A B
E
F

4
213
Prova intermedia del 24/01/2003 Data la forma differenziale
=
_
(ax +b)e
x+2y
2
+
1
x +2
_
dx +
_
3xye
x+2y
2
_
dy.
1. Disegnarne linsieme di denizione.
2. Formulare la denizione di forma differenziale chiusa e stabilire per quali
valori di a e b R non entrambi nulli la forma differenziale ` e chiusa.
3. Formulare la denizione di forma differenziale esatta e stabilire per quali
valori di a e b R la forma differenziale ` e esatta nel suo insieme di
denizione (enunciandone una condizione necessaria e una sufciente).
4. Per i valori di a e b R trovati al punto 2) determinare un potenziale di .
5. Dati i punti A(0, 2) e B(3, 0), calcolare lintegrale di linea
_

1
(A,B)
, essendo
(A, B) il segmento congiungente A e B.
Soluzione.
1) Linsieme di denizione D si ottiene ponendo x +2 = 0, quindi D ` e denito da
D ={(x, y) R
2
: x =2}
D ` e un insieme semplicemente connesso.
x
y
2
2) f
1
(x, y) = (ax +b)e
x+2y
2
+
1
x+y
2
e f
2
(x, y) = 3xye
x+2y
2
, f
1
e f
2
sono funzioni
denite e derivabili in D. ` e chiusa se
f
1
y
=
f
2
x
(x, y) D.
f
1
y
= (ax +b)4ye
x+2y
2 f
2
x
= 3ye
x+2y
2
+3xye
x+2y
2
214 CAPITOLO 4. FORME DIFFERENZIALI
` e chiusa se e solo se
(4axy +4by)e
x+2y
2
= (3y +3xy)e
x+2y
2
4axy +4by = 3xy +3y,
e quindi
_
4a = 3
4b = 3

_
a = 3/4
b = 3/4.
3) Una forma differenziale ` e esatta in D se esiste una funzione G(x, y) derivabile
in D, detta primitiva o potenziale di , tale che
G
x
= f
1
e
G
y
= f
2
per ogni
(x, y) D. Se ` e esatta in D allora ` e chiusa in D (condizione necessaria). Se
` e chiusa in D, e D ` e semplicemente connesso allora ` e esatta in D (condizione
sufciente). Poich e ` e chiusa per a = b = 3/4 e D ` e semplicemente connesso
allora ` e esatta per a = b = 3/4.
4) Siano P
0
(0, 0) D, e P(x, y) un punto generico interno a D. ` e la spezzata
poligonale costituita da
1
e
2
, che ha come punto iniziale P
0
e come punto nale
P(x, y). Per denizione un potenziale di ` e G(x, y) =
_
(P
0
,P)
.
x
y
P
0
A
B
2
P(x, y)
H(x, 0)

1
:
_
x =t
y = 0
0 t x,
2
:
_
x = x
y =t
0 t y,
215
G(x, y) =
_
(P
0
,P)
=
_

1
(P
0
,H)
+
_

2
(H,P)

=
_
x
0
__
3
4
t +
3
4
_
e
t
+
1
t +2
_
dt +
_
y
0
3xte
x+2t
2
dt
=
_
3
4
(te
t
e
t
) +
3
4
e
t
+log|t +2|
_
x
0
+
_
3
4
xe
x+2t
2
_
y
0
=
3
4
xe
x
+log|x +2| log2+
3
4
xe
x+2y
2

3
4
xe
x
=
=
3
4
xe
x+2y
2
+log|x +2| log2.
5)
_

1
(A,B)
esiste perch e il segmento AB ` e tutto contenuto in D. Poich e ` e
esatta,
_

1
(A,B)
= G(B) G(A)
=
9
4
e
3
+log5log2log2+log2 =
9
4
e
3
+log5log2 =
9
4
e
3
+log
5
2
.
Lintegrale curvilineo non dipende da
1
ma dal punto nale B e iniziale A.
216 CAPITOLO 4. FORME DIFFERENZIALI
Prova intermedia del 30/01/2004 Data la forma differenziale
=
_
a
(x +2)
3
e
1
(x+2)
2

1
y
_
dx +
_
b
y
2
e
1
(x+2)
2

1
y
_
dy
1. Determinarne linsieme di denizione, specicando se ` e semplicemente
connesso.
2. Formulare la denizione di forma differenziale chiusa e stabilire per quali
valori di a e b R non entrambi nulli la forma differenziale ` e chiusa.
3. Formulare la denizione di forma differenziale esatta e stabilire per quali
valori di a e b R la forma differenziale ` e esatta nel suo insieme di
denizione (enunciandone una condizione necessaria e una sufciente).
4. Denire e determinare un potenziale di per i valori di a e b R trovati al
punto 2).
5. Calcolare, se possibile,
_

1
(A,B)
e
_

2
(E,F)
, essendo
1
(A, B) e
2
(E, F) i
segmenti rispettivamente congiungenti i punti A(0, 2) con B(2, 2) ed E(3, 2)
con F(1, 4).
Soluzione.
1) Linsieme di denizione D si ottiene ponendo x +2 = 0, e y = 0 quindi D ` e
denito da
D ={(x, y) R
2
: x =2, y = 0}
D ` e un insieme semplicemente connesso in quanto non ha n e tagli n e buchi limi-
tati, e comunque presa una curva chiusa tutta contenuta in D essa non ` e frontiera
di un sottoinsieme S tutto contenuto in D.
x
y
2
217
2) Poste f
1
(x, y) =
a
(x+2)
3
e
1
(x+2)
2

1
y
e f
2
(x, y) =
b
y
2
e
1
(x+2)
2

1
y
, f
1
e f
2
sono funzioni
denite e derivabili in D. ` e chiusa se e solo se
f
1
y
=
f
2
x
(x, y) D.
f
1
y
=
a
(x +2)
3
e
1
(x+2)
2

1
y

1
y
2
f
2
x
=
2b
(x +2)
3
e
1
(x+2)
2

1
y

1
y
2
` e chiusa se e solo se
1
y
2
a
(x +2)
3
e
1
(x+2)
2

1
y
=
2b
y
2
(x +2)
3
e
1
(x+2)
2

1
y
a =2b,
con a, b non entrambi nulli.
2) Una forma differenziale ` e esatta in D se esiste una funzione G(x, y) derivabile
in D, detta primitiva o potenziale di , tale che
G
x
= f
1
e
G
y
= f
2
per ogni
(x, y) D. Se ` e esatta in D allora ` e chiusa in D (condizione necessaria). Se
` e chiusa in D, e D ` e semplicemente connesso allora ` e esatta in D (condizione
sufciente). Poich e ` e chiusa per a =2b e D ` e semplicemente connesso allora
` e esatta per tali valori.
3) Siano P
0
(0, 1) D, e P(x, y) un punto generico interno a D. ` e la spezzata
poligonale costituita da
1
e
2
, che ha come punto iniziale P
0
e come punto nale
P(x, y). Per denizione un potenziale di ` e G(x, y) =
_
(P
0
,P)
. Poich e ` e esatta
lintegrale non dipende da , ma solo da P
0
e P.
x
y
P
0
2
P(x, y)
H(1, x)

1
:
_
x =t
y = 1
0 t x,
2
:
_
x = x
y =t
1 t y,
218 CAPITOLO 4. FORME DIFFERENZIALI
G(x, y) =
_
(P
0
,P)
=
_

1
(P
0
,H)
+
_

2
(H,P)

=
_
x
0
_
2b
(t +2)
3
e
1
(t+2)
2
1
_
dt +
_
y
0
b
t
2
e
1
(x+2)
2

1
t
dt
=
_
be
1
(t+2)
2
1
_
x
0
+b
_
e
1
(x+2)
2

1
t
_
y
1
= be
1
(x+2)
2
1
be
1
4
1
+be
1
(x+2)
2

1
y
be
1
(x+2)
2
1
= be
1
(x+2)
2

1
y
be

3
4
con b R, b = 0. Tutti i potenziali differiscono per una costante che varia in
funzione della scelta del punto P
0
.
4)
_

1
(A,B)
esiste perch e il segmento AB ` e tutto contenuto in D, mentre non
` e possibile calcolare
_

2
(E,F)
, perch e
2
interseca la retta x =2, non contenuta
in D. Poich e ` e esatta,
_

1
(A,B)
= G(B) G(A)
= be
1
16

1
2
be

3
4
be
1
4

1
2
+be

3
4
= b(e

7
16
e

1
4
)
x
y
A B E
F
2

2
219
Prova intermedia del 28/01/2005 Data la forma differenziale
=
_
ax
_
3x
2
+2y
2
1+
1
x +2y
_
dx +
_
y
_
3x
2
+2y
2
1+
b
x +2y
_
dy
1. Determinarne linsieme di denizione D.
2. Formulare la denizione di forma differenziale chiusa e stabilire per quali
valori di a e b R non entrambi nulli la forma differenziale ` e chiusa.
3. Formulare la denizione di forma differenziale esatta e stabilire per quali
valori di a e b R la forma differenziale ` e esatta nel suo insieme di
denizione (enunciandone una condizione necessaria e una sufciente).
4. Determinare un potenziale di per i valori di a e b R trovati al punto 2).
5. Calcolare, se possibile,
_

1
(A,B)
e
_

2
(B,O)
, essendo
1
e
2
i segmen-
ti rispettivamente congiungenti i punti A(3, 0) con B(0, 3) e B(0, 3) con
O(0, 0).
Soluzione.
1) Linsieme di denizione D ` e denito da
D ={(x, y) R
2
: 3x
2
+2y
2
1 0, x +2y = 0}.
3x
2
+2y
2
= 1 rappresenta unellisse di forma canonica
x
2
1
3
+
y
2
1
2
= 1
e la disequazione 3x
2
+2y
2
> 1 ` e vericata (applicando il teorema dei valori
intermedi) nellinsieme aperto e connesso A esterno allellisse, per cui
3x
2
+2y
2
1
` e vericata in A e sullellisse stessa. Inoltre viene esclusa la retta di equazione
x +2y = 0. D ` e un sottoinsieme di R
2
semplicemente connesso, in quanto non ha
n e tagli, n e buchi limitati
220 CAPITOLO 4. FORME DIFFERENZIALI
x
y
D

3
3

2
2
x +2y = 0
2) Poste f
1
(x, y) =ax
_
3x
2
+2y
2
1+
1
x+2y
e f
2
(x, y) =y
_
3x
2
+2y
2
1+
b
x+2y
,
f
1
e f
2
sono funzioni denite e derivabili in D. ` e chiusa se e solo se
f
1
y
=
f
2
x
(x, y) D.
f
1
y
=
4axy
2
_
3x
2
+2y
2
1

2
(x +2y)
2
f
2
x
=
6xy
2
_
3x
2
+2y
2
1

b
(x +2y)
2
f
1
y
=
f
2
x

_
4a = 6
b = 2

_
a = 3/2
b = 2
2) Una forma differenziale ` e esatta in D se e solo se esiste una funzione G(x, y)
derivabile in D, detta primitiva o potenziale di , tale che
G
x
= f
1
e
G
y
= f
2
per
ogni (x, y) D.Se ` e esatta in D allora ` e chiusa in D (condizione necessaria).
Se ` e chiusa in D, e D ` e semplicemente connesso allora ` e esatta in D (con-
dizione sufciente). Poich e ` e chiusa per a = 3/2 e b = 2, D ` e semplicemente
connesso allora ` e esatta per tali valori.
3) Siano P
0
D, e P(x, y) un punto generico interno a D. ` e la spezzata poligona-
le costituita da
1
e
2
, che ha come punto iniziale P
0
e come punto nale P(x, y).
Per un teorema sulla primitiva un potenziale di ` e G(x, y) =
_
(P
0
,P)
. Poich e
` e esatta lintegrale non dipende da , ma solo da P
0
e P. Scegliamo P
0
(1, 0).
221
x
y
x +2y = 0
P(x, y)
H(x, 0)

2
Le parametrizzazioni delle curve indicate sono

1
:
_
x =t
y = 0
1 t x,
2
:
_
x = x
y =t
0 t y,
G(x, y) =
_
(P
0
,P)
=
_

1
(P
0
,H)
+
_

2
(H,P)

=
_
x
1
_
(
3
2
t
_
3t
2
1+
1
t
_
dt +
_
y
0
_
t
_
3x
2
+2t
2
1+
2
x +2t
_
dt
=
_
1
6
_
(3t
2
1)
3
+log|t|
_
x
1
+
_
1
6
_
(3x
2
+2t
2
1)
3
+log|x +2t|
_
y
0
=
1
6
_
(3x
2
1)
3
+log|x|
1
6
2

2+
1
6
_
(3x
2
+2y
2
1)
3
+log|x +2y|+

1
6
_
(3x
2
1)
3
log|x|
=
1
6
_
(3x
2
+2y
2
1)
3
+log|x +2y|

2
3
.
4)
_

1
(A,B)
esiste perch e il segmento AB ` e tutto contenuto in D, mentre non ` e
possibile calcolare
_

2
(B,O)
, perch e
2
interseca la retta x = 2, non contenuta
in D. Poich e ` e esatta,
_

1
(A,B)
= G(B) G(A)
=
1
6
17

17+log6
1
6
26

26log3.
222 CAPITOLO 4. FORME DIFFERENZIALI
x
y
O
3
A
3 B

2
223
Prova intermedia del 28/01/2005 Data la forma differenziale
=
_
x
x
2
5y
2
+1
+
1

x
_
dx +
_
ax +by
x
2
5y
2
+1
_
dy.
1. Determinarne linsieme di denizione D, specicando se ` e semplicemente
connesso.
2. Formulare la denizione di forma differenziale chiusa e stabilire per quali
valori di a e b R non entrambi nulli la forma differenziale ` e chiusa.
3. Formulare la denizione di forma differenziale esatta e stabilire per quali
valori di a e b R la forma differenziale ` e esatta nel suo insieme di
denizione (enunciandone una condizione necessaria e una sufciente).
4. Determinare un potenziale di per i valori di a e b R trovati al punto 2).
5. Calcolare, se possibile,
_

3
(A,B)
e
_

4
(A,C)
, essendo
3
e
4
i segmen-
ti rispettivamente congiungenti i punti A(1, 0) con B(0, 1) e A(1, 0) con
C(3, 0).
Soluzione.
1) Il dominio D ` e denito da
D ={(x, y) R
2
: x
2
5y
2
+1 = 0, x > 0}.
x
2
5y
2
+1 = 0 rappresenta uniperbole con vertici sullasse y e asintoti le rette
x =

5y. La disuguaglianza x
2
5y
2
+1 = 0 ` e vericata in tutto R
2
esclusi i
due rami di iperbole. Intersecando con la soluzione della disequazione x >0 che ` e
vericata nel semipiano delle ascisse positive, si ottiene il semipiano delle ascisse
positive esclusi i due semi-rami di iperbole e lasse y. Il dominio D ` e mostrato in
gura. D ` e un sottoinsieme di R
2
semplicemente connesso, in quanto non ha n e
tagli,n e buchi limitati.
x
y
D
-

5
5

5
5
224 CAPITOLO 4. FORME DIFFERENZIALI
2) Poste f
1
(x, y) =
x
x
2
5y
2
+1
+
1

x
e f
2
(x, y) =
ax+by
x
2
5y
2
+1
, f
1
e f
2
sono funzioni
derivabili in D. ` e chiusa se e solo se
f
1
y
=
f
2
x
(x, y) D.
f
1
y
=
10xy
(x
2
5y
2
+1)
2
f
2
x
=
a(x
2
5y
2
+1) 2x(ax +by)
(x
2
5y
2
+1)
2
,
f
1
y
=
f
2
x
10xy = ax
2
5ay
2
+a2ax
2
2bxy
Per il principio didentit` a dei polinomi, i due polinomi sono uguali se e solo se
a = 0 e 2b = 10 b =5. ` e chiusa se e solo se a = 0 e b =5.
2) Una forma differenziale ` e esatta in D se e solo se esiste una funzione G(x, y)
derivabile in D, detta primitiva o potenziale di , tale che
G
x
= f
1
e
G
y
= f
2
per
ogni (x, y) D. Se ` e esatta in D allora ` e chiusa in D (condizione necessaria).
Se ` e chiusa in D, e D ` e semplicemente connesso allora ` e esatta in D (con-
dizione sufciente). Poich e ` e chiusa per a = 0 e b = 5, D ` e semplicemente
connesso allora ` e esatta per tali valori. Si osserva che per valori diversi da quelli
indicati, non ` e chiusa e quindi non pu` o essere esatta. Quindi ` e esatta se e solo
se a = 0 e b =5.
3) Siano P
0
D, e P(x, y) un punto generico interno a D. ` e la spezzata poligonale
costituita da
1
e
2
, che ha come punto iniziale P
0
e come punto nale P(x, y).
Per un teorema sulla primitiva un potenziale di ` e G(x, y) =
_
(P
0
,P)
. Poich e
` e esatta lintegrale non dipende da , ma solo da P
0
e P. Scegliamo P
0
(1, 0).
x
y
H(x, 0)
C(3, 0) A
P
0
P(x, y)
3
B

1

2

4
225
Le parametrizzazioni delle curve indicate sono

1
:
_
x =t
y = 0
1 t x,
_
x

(t) = 1
y

(t) = 0

2
:
_
x = x
y =t
0 t y,
_
x

(t) = 0
y

(t) = 1
G(x, y) =
_
(P
0
,P)
=
_

1
(P
0
,H)
+
_

2
(H,P)

=
_
x
1
_
(
t
t
2
+1
+
1

t
_
dt +
_
y
0
5t
x
2
5t
2
+1
dt
=
_
1
2
log(t
2
+1) +2

t
_
x
1
+
_
1
2
log|x
2
5t
2
+1|
_
y
0
=
1
2
log(x
2
+1) +2

x
1
2
log22+
1
2
log|x
2
5y
2
+1|
1
2
log|x
2
+1|
= 2

x +
1
2
log|x
2
5y
2
+1|
1
2
log22
4) Non ` e possibile calcolare
_

3
(A,B)
, perch e
3
interseca un ramo di iperbole,
e quindi non ` e contenuta in D.E`nvece possibile calcolare
_

4
(A,C)
, perch e il
segmento AC ` e tutto contenuto in D. Poich e ` e esatta,
_

4
(A,C)
= G(C) G(A)
=
1
2
log10+2

3
1
2
log22 =
1
2
log5+2

32.
226 CAPITOLO 4. FORME DIFFERENZIALI
Prova intermedia dell 11/12/2007 Data la forma differenziale
=
_
a
(3x 2y +1)
2
+
1
3x +1
_
dx +
_
b
(3x 2y +1)
2
_
dy
1. Determinarne linsieme di denizione D.
2. Formulare la denizione di forma differenziale chiusa e stabilire per quali
valori di a e b R non entrambi nulli la forma differenziale ` e chiusa.
3. Formulare la denizione di forma differenziale esatta e stabilire per quali
valori di a e b R la forma differenziale ` e esatta nel suo insieme di
denizione (enunciandone una condizione necessaria e una sufciente).
4. Determinare un potenziale di per i valori di a e b R trovati al punto 2).
5. Calcolare, se possibile,
_

1
(A,B)
e
_

2
(A,C)
, essendo
1
e
2
i segmen-
ti rispettivamente congiungenti i punti A(1, 0) con B(0, 2) e A(1, 0) con
C(0, 2).
6. Calcolare, se possibile,
_

3
e
_

4
, essendo
3
e
4
rispettivamente le cir-
conferenze, percorse in senso orario, di centro O(0, 0) e raggi r
3
= 1 ed
r
4
=
1
4
.
Soluzione.
1) Il dominio D si ottiene ponendo (3x2y+1)
2
=0 e 3x+1 =0. 3x2y+1 =0
e 3x +1 = 0 rappresentano due rette nel piano per cui D ` e tutto R
2
, escluse le due
rette, come in gura. D ` e un sottoinsieme di R
2
semplicemente connesso, in
quanto non ha n e tagli, n e buchi limitati.
x
y
D
227
2) Poste f
1
(x, y) =
a
(3x2y+1)
2
+
1
3x+1
e f
2
(x, y) =
b
(3x2y+1)
2
, f
1
e f
2
sono funzioni
derivabili in D. ` e chiusa se e solo se
f
1
y
=
f
2
x
(x, y) D.
f
1
y
=
2a
(3x 2y +1)
3
(2)
f
2
x
=
2b
(3x 2y +1)
3
(3).
f
1
y
=
f
2
x
4a =6b b =
2
3
a, a R, a = 0.
3) Una forma differenziale ` e esatta in D se e solo se esiste una funzione G(x, y)
derivabile in D, detta primitiva o potenziale di , tale che
G
x
= f
1
e
G
y
= f
2
per
ogni (x, y) D. Se ` e esatta in D allora ` e chiusa in D (condizione necessaria).
Se ` e chiusa in D, e D ` e semplicemente connesso allora ` e esatta in D (condi-
zione sufciente). Poich e ` e chiusa per b =
2
3
a, D ` e semplicemente connesso
allora ` e esatta soltanto per tali valori.
4) Siano P
0
D, e P(x, y) un punto generico interno a D. ` e la spezzata poligonale
costituita da
1
e
2
, che ha come punto iniziale P
0
e come punto nale P(x, y).
Per un teorema sulla primitiva un potenziale di ` e G(x, y) =
_
(P
0
,P)
. Poich e
` e esatta lintegrale non dipende da , ma solo da P
0
e P. Scegliamo P
0
(0, 0).
x
y
P
0
P(x, y)

1
H(x, 0)

2
Le parametrizzazioni delle curve indicate sono

1
:
_
x =t
y = 0
0 t x,
2
:
_
x = x
y =t
0 t y,
228 CAPITOLO 4. FORME DIFFERENZIALI
G(x, y) =
_
(P
0
,P)
=
_

1
(P
0
,H)
+
_

2
(H,P)

=
_
x
0
_
a
(3t +1)
2
+
1
3t +1
_
dt +
_
y
0

2
3
a
(3x 2t +1)
2
dt
=
_

a
3
1
3t +1
+
1
3
log|3t +1|
_
x
0

2
3
a
_
1
2(3x 2t +1)
_
y
0
=
a
3
1
3x +1
+
1
3
log|3x +1| +
a
3

1
3
log|1|
1
3
a
1
3x 2y +1
+
a
3
1
3x +1
=
1
3
a
1
3x 2y +1
+
1
3
log|3x +1| +
a
3
.
5) Non ` e possibile calcolare
_

1
(A,B)
, perch e
1
interseca la retta 3x2y+1 = 0,
e quindi non ` e contenuta in D.E invece possibile calcolare
_

2
(A,C)
, perch e il
segmento AC ` e tutto contenuto in D. Poich e ` e esatta,
_

2
(A,C)
= G(C) G(A) = G(0, 2) G(1, 0)
=
1
3
a
1
5
+
a
3

1
4

1
3
log4 =
a
60

1
3
log4.
6) Non ` e possibile calcolare
_

3
perch e
3
non ` e tutta contenuta in D, mentre si
pu` o calcolare
_

4
, e poich e ` e esatta e
4
` e una curva chiusa, si ha
_

4
= 0.
x
y
C(0, 2)
A(1, 0)
B(0, 2)

4
229
Prova intermedia dell 9/12/2008 Data la forma differenziale
=
_
2
x
2
y
+3xy
2
_
dx +
_
a
xy
2
+bx
2
y
_
dy.
1. Determinarne e disegnarne linsieme di denizione D.
2. Formulare la denizione di forma differenziale chiusa e stabilire per quali
valori di a e b R non entrambi nulli la forma differenziale ` e chiusa.
3. Formulare la denizione di forma differenziale esatta e stabilire per quali
valori di a e b R la forma differenziale ` e esatta nel suo insieme di
denizione (enunciandone una condizione necessaria e una sufciente).
4. Determinare un potenziale di per i valori di a e b R trovati al punto 2).
5. Calcolare, se possibile,
_

, essendo il segmento che unisci i punti A(1, 2)


con B(2, 3).
Soluzione.
1) Il dominio D si ottiene ponendo x
2
y =0 e xy
2
=0, cio` e x =0, y =0. ` e denita
in tutto R
2
esclusi gli assi cartesiani. D ` e un sottoinsieme di R
2
semplicemente
connesso, in quanto non ha n e tagli, n e buchi limitati.
x
y
D
2) Poste f
1
(x, y) =
2
x
2
y
+3xy
2
e f
2
(x, y) =
a
xy
2
+bx
2
y, f
1
e f
2
sono funzioni deriva-
bili in D. ` e chiusa se e solo se
f
1
y
=
f
2
x
(x, y) D.
f
1
y
=
2
x
2
y
2
+6xy;
f
2
x
=
a
x
2
y
2
+2bxy.
230 CAPITOLO 4. FORME DIFFERENZIALI
f
1
y
=
f
2
x

2
x
2
y
2
+6xy =
a
x
2
y
2
+2bxy a = 2, b = 3.
2) Una forma differenziale ` e esatta in D se e solo se esiste una funzione G(x, y)
derivabile in D, detta primitiva o potenziale di , tale che
G
x
= f
1
e
G
y
= f
2
per
ogni (x, y) D. Se ` e esatta in D allora ` e chiusa in D (condizione necessa-
ria). Se ` e chiusa in D, e D ` e semplicemente connesso allora ` e esatta in D
(condizione sufciente). Poich e ` e chiusa per a = 2 e b = 3, D ` e semplicemente
connesso allora ` e esatta soltanto per tali valori.
3) Siano P
0
D, e P(x, y) un punto generico interno a D. ` e la spezzata poligonale
costituita da
1
e
2
, che ha come punto iniziale P
0
e come punto nale P(x, y). Per
un teorema sul potenziale, vale G(x, y) =
_
(P
0
,P)
. Poich e ` e esatta lintegrale
non dipende da , ma solo da P
0
e P. Scegliamo P
0
(1, 1).
x
y
P
0
(1, 1)
P(x, y)

1 H(x, 1)

2
Le parametrizzazioni delle curve indicate sono

1
:
_
x =t
y = 1
1 t x,

1
:
_
x

(t) =t
y

(t) = 0

2
:
_
x = x
y =t
1 t y,

2
:
_
x

(t) = 0
y

(t) = 1
231
G(x, y) =
_
(P
0
,P)
=
_

1
(P
0
,H)
+
_

2
(H,P)

=
_
x
1
f
1
(t, 1)dt +
_
y
1
f
2
(x, t)dt =
=
_
x
1
_
2
t
2
+3t
_
dt +
_
y
1
_
2
xt
2
+3x
2
t
_
dt
=
_

2
t
+
3t
2
2
_
x
1
+
_

2
xt
+3x
2
t
2
2
_
y
1
=
2
x
+
3
2
x
2
+2
3
2

2
xy
+
3
2
x
2
y
2
+
2
x

3
2
x
2
=
2
xy
+
3
2
x
2
y
2
+
1
2
G(x, y) =
2
xy
+
3
2
x
2
y
2
+
1
2
` e una primitiva o potenziale di .
5)
`
E possibile calcolare
_
(A,B)
, perch e il segmento AB ` e tutto contenuto in D.
Poich e ` e esatta,
_

2
(A,B)
= G(B) G(A) =
2
6
+
3
2
36+
2
2

3
2
4
=
1
3
+54+16 = 49
1
3
=
146
3
.
x
y
A(1, 2)
B(2, 3)

232 CAPITOLO 4. FORME DIFFERENZIALI


Prova guidata del 24/11/2009 Data la forma differenziale
=
_
(y
2
x
2
)ae
3xy
2
x
3
+
2

x 1
_
dx +
_
bxye
3xy
2
x
3
+
1
(y +1)
2
_
dy.
1. Determinarne e disegnarne linsieme di denizione D.
2. Stabilire per quali valori di a e b R non entrambi nulli la forma differen-
ziale ` e chiusa.
3. Formulare la denizione di forma differenziale esatta e stabilire per quali
valori di a e b R la forma differenziale ` e esatta nel suo insieme di
denizione (enunciandone una condizione necessaria e una sufciente).
4. Determinare un potenziale di per i valori di a e b R trovati al punto 2).
5. Calcolare, se possibile,
_

, essendo il segmento che unisce il punto


A(2, 0) rispettivamente con B(3, 3) o con C(3, 3).
Soluzione.
1) Il dominio D si ottiene ponendo x 1 > 0 e y +1 = 0
D ={(x, y) R
2
: x > 1, y =1}.
` e il sottoinsieme colorato in gura. D ` e un sottoinsieme di R
2
semplicemente
connesso, in quanto non ha n e tagli, n e buchi limitati.
-1
1
0
x
y
D
2) Poste f
1
(x, y) = (y
2
x
2
)ae
3xy
2
x
3
+
2

x1
e f
2
(x, y) = bxye
3xy
2
x
3
+
1
(y+1)
2
, f
1
e f
2
sono funzioni derivabili in D. ` e chiusa se e solo se
f
1
y
=
f
2
x
(x, y) D.
233
f
1
y
= 2aye
3xy
2
x
3
+(y
2
x
2
)a6xye
3xy
2
x
3
= e
3xy
2
x
3
[2ay +6axy
3
6ax
3
y];
f
2
x
= bye
3xy
2
x
3
+bxy(3y
2
3x
2
)e
3xy
2
x
3
= e
3xy
2
x
3
[by +3bxy
3
3bx
3
y].
f
1
y
=
f
2
x
2ay +6axy
3
6ax
3
y = by +3bxy
3
3bx
3
y
Questo avviene se e solo se
2a[y +3xy
3
3x
3
y] = b[y +3xy
3
3x
3
y] b = 2a (non entrambi nulli)
2) Una forma differenziale ` e esatta in D se e solo se esiste una funzione G(x, y)
derivabile in D, detta primitiva o potenziale di , tale che
G
x
= f
1
e
G
y
= f
2
per
ogni (x, y) D. Se f
1
e f
2
sono funzioni continue, se ` e esatta in D allora
` e chiusa in D (condizione necessaria). Se ` e chiusa in D, e D ` e semplicemente
connesso allora ` e esatta in D (condizione sufciente). Poich e ` e chiusa per
b = 2a, e D ` e semplicemente connesso allora ` e esatta per tali valori.
3) Siano P
0
D, e P(x, y) un punto generico interno a D. ` e la spezzata poligonale
costituita da
1
e
2
, che ha come punto iniziale P
0
e come punto nale P(x, y). Per
un teorema sul potenziale, vale G(x, y) =
_
(P
0
,P)
. Poich e ` e esatta lintegrale
non dipende da , ma solo da P
0
e P. Scegliamo P
0
(2, 0) D.
-1
1
0
x
y
D
P
0
(2, 0)

1
H(x, 0)

2
P(x, y)
234 CAPITOLO 4. FORME DIFFERENZIALI
Le parametrizzazioni delle curve indicate sono

1
:
_
x =t
y = 0
2 t x,

1
:
_
x

(t) = 1
y

(t) = 0

2
:
_
x = x
y =t
0 t y,

2
:
_
x

(t) = 0
y

(t) = 1
G(x, y) =
_
(P
0
,P)
=
_

1
(P
0
,H)
+
_

2
(H,P)

=
_
x
2
[ f
1
(t, 0)1+ f
2
(t, 0)0] dt +
_
y
0
[ f
1
(x, t)0+ f
2
(x, t)1] dt =
=
_
x
2
_
(t
2
ae
t
3
+
2

t 1
_
dt +
_
y
0
_
2axte
3xt
2
x
3
+
1
(t +1)
2
_
dt
=
_
1
3
ae
t
3
+4

t 1
_
x
2
+
_
1
3
ae
3xt
2
x
3

1
t +1
_
y
0
=
1
3
ae
x
3
+4

x 1
1
3
ae
8
4+
1
3
ae
3xy
2
x
3

1
y +1

1
3
ae
x
3
+1
=
1
3
ae
3xy
2
x
3
+4

x 1
1
y +1
. .
parte comune a tutti i potenziali

1
3
a
e
8
3
. .
costante che dipende
dalla scelta del
punto iniziale.
5) Non ` e possibile calcolare
_
(A,B)
, perch e il segmento AB interseca la retta
y =1 e quindi non ` e tutto contenuto in D, mentre ` e possibile calcolare
_
(A,C)
,
perch e il segmento AC ` e tutto contenuto in D. Poich e ` e esatta,
_

2
(A,C)
= G(C) G(A) =
1
3
ae
54
+4

2
1
4

1
3
ae
11
+
1
3
235
x
y
A(1, 2)
B(3, 3)
C(3, 3)

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