Sei sulla pagina 1di 6

M N KO RKMN

^ v i = q ~ ^ = = = ~ ~K = v ~= ~ = = p v

amoyoga.it

http://www.amoyoga.it/yukteswar/

Sri Yukteswar
Santo mio, sveglia, svegliati Santo mio, sveglia, svegliati Tu non hai meditato, non ti sei concentrato, non hai meditato, non ti sei concentrato e sprecasti il tuo tempo in vane parole Santo mio, sveglia, svegliati Santo mio, sveglia, svegliati la morte ti coglier e tempo pi non avrai la morte ti coglier e tempo pi non avrai (questa canzone era cantata da Sri Yukteswar per incoraggiare i suoi discepoli a concentrarsi sulle pratiche spirituali). Priya Nath Karar nacque il 10 maggio 1855, a Serampore (India), da genitori benestanti. Da adulto si spos e amministr sapientemente la sua eredit. In et matura incontr il suo Guru, Lahiri Mahasaya, e si dedic alla pratica dello Yoga. Come il suo Guru, anchegli era un marito e un padre, ed era coinvolto in maniera responsabile nei doveri e negli obblighi sociali. Dopo la morte della moglie, decise di diventare Swami in quanto, se non lo avesse fatto, i bramini avrebbero disertato le lezioni sulla Bhagavad Gita da lui tenute nel suo ashram. (la casta Kshatriya, di cui faceva parte, considerata infatti inferiore a quella dei bramini). La sua iniziazione formale nellordine degli Swami avvenne a Bodh Gaya, dove prese il nome di Sri Yukteswar, unito con Ishwara, uno dei nomi di Dio secondo la tradizione ind. Da allora in poi dedic la sua vita alleducazione dei discepoli, allo studio delle scienze e allapprofondimento delle sacre scritture. Il suo tempo fu diviso tra i suoi due ashram, uno a
K ~ ~ ~K L L NS L

M N KO RKMN

^ v i = q ~ ^ = = = ~ ~K = v ~= ~ = = p v

Puri e laltro a Serampore, nei pressi di Calcutta. Fu Guru, tra gli altri, di Sri Satyananda, Paramahansa Hariharananda e Paramahansa Yogananda che fu da lui preparato alla missione di diffusione dello Yoga in occidente (quando giunse il momento, Sri Yukteswar gli disse: Vai, adesso, e tutte le porte ti saranno aperte, e cos fu). Non si spost mai dallIndia; manifest sempre per un grande interesse per gli sviluppi del lavoro in America. Nel 1894, su richiesta del Mahavatar Babaji, scrisse il suo libro pi conosciuto intitolato Kaivalya Darshanam, nel quale descrisse, tra laltro, le principali similitudini tra le scritture cristiane e quelle ind. In Italia il libro pubblicato con il titolo La Scienza Sacra (Ed. Astrolabio). Questo Maestro di Yoga fu anche un famoso astrologo ed esperto di Ayurveda, lantica scienza vedica della salute e del ringiovanimento. Conosceva inoltre molto bene le propriet terapeutiche delle gemme e di certi metalli. Paramahansa Yogananda, suo diletto discepolo, dice di lui nella sua Autobiografia: <<[] Sri Yukteswar era nel suo comportamento riservato e assai positivo. Non vi era nulla in lui del vago, o sciocco visionario. I piedi saldamente poggiati sulla terra, aveva la mente ancorata nel porto del cielo. Ammirava la gente pratica. Santit non vuol dire ottusit. Le percezioni divine non rendono incapaci!, egli diceva. Lespressione attiva della virt affina anche la pi acuta intelligenza. Il mio Guru era restio a discutere di temi metafisici. La sua sola aura meravigliosa era quella di unestrema e perfetta semplicit. Nella conversazione schivava gli argomenti sorprendenti: nellazione si esprimeva con naturalezza. Molti maestri parlavano di miracoli, ma non erano capaci di farne; Sri Yukteswar raramente citava le leggi segrete; ma, segretamente le metteva in pratica a volont. Un uomo che ha realizzato il S non attua alcun miracolo, se prima non ne ha avuto lautorizzazione interiore, spiegava il Maestro. Dio non desidera che i segreti della Sua Creazione vengano rivelati a chicchessia. Inoltre, ciascun individuo a questo mondo ha linalienabile diritto al suo libero arbitrio. Un Santo non interferir mai con tale indipendenza. Il silenzio abituale a Sri Yukteswar proveniva dalle sue profonde percezioni dellInfinito. Non gli
K ~ ~ ~K L L OS L

M N KO RKMN

^ v i = q ~ ^ = = = ~ ~K = v ~= ~ = = p v

restava tempo per le interminabili rivelazioni, che occupano lintera giornata di maestri che non hanno realizzato nulla. Negli uomini superficiali, i pesciolini dei piccoli pensieri muovono molto le acque. Nelle menti oceaniche, le balene dellispirazione fanno appena unincrespatura. Questa citazione delle Scritture ind non manca di un certo spiritoso buonsenso. [] Sebbene nato uomo mortale come tutti noi, Sri Yukteswar aveva raggiunto lidentit col Signore del Tempo e dello Spazio. Nella sua vita io scorgevo una Divina Unit. Egli non aveva trovato nessun ostacolo insuperabile a una fusione perfetta dellumano col Divino. Compresi che tali barriere non esistono che nella pusillanimit spirituale delluomo. Quando toccavo i sacri piedi di Sri Yukteswar, mi sentivo sempre come elettrizzato. Gli yogi insegnano che un discepolo viene spiritualmente magnetizzato dal riverente contatto con un Maestro; si genera tra loro una misteriosa corrente. Gli indesiderabili meccanismi delle abitudini mentali del devoto vengono spesso come cauterizzati; i solchi profondamente incisi delle sue tendenze terrene sono beneficamente alterati. Almeno per un momento egli potr vedere i segreti veli di maya sollevarsi, e intravedere per un attimo la realt della Beatitudine Divina. Ogni volta che mi prostravo alla maniera indiana dinanzi al mio Guru, tutto il mio corpo era pervaso da una fiamma liberatrice. [] Se giungevo alleremitaggio in uno stato danimo preoccupato, o indifferente, la mia disposizione mentale, a poco a poco, mutava. Una calma risanatrice discendeva su me alla sola vista del mio Guru. Ogni giorno che passavo con lui era unesperienza nuova di gioia, di pace, di saggezza. Mai lo trovai illuso, o turbato da desideri, emozioni, collera, o da qualsiasi altro vincolo umano. [] Uno studente nuovo esprimeva a volte il dubbio di non essere degno dintraprendere la disciplina yoga. Dimentica il passato, lo consolava Sri Yukteswar. Le vite passate di tutti gli uomini sono macchiate da molte vergogne. La condotta umana non dar mai affidamento fin quando non si ancorati nel Divino. Ogni cosa in futuro migliorer, se compirai uno sforzo spirituale ora. [] La vita quotidiana nellashram si svolgeva tranquillamente, e di rado variava. Il mio Guru si svegliava prima dellalba. Disteso sul letto, o a volte seduto, entrava in Samadhi [] Nel pomeriggio venivano i visitatori; un continuo flusso si riversava dal mondo nella tranquillit delleremitaggio. Ogni ospite veniva trattato da Sri Yukteswar con sollecitudine. Un Maestro, ossia un uomo che ha realizzato se stesso come lanima onnipresente, e non come il
K ~ ~ ~K L L PL S

M N KO RKMN

^ v i = q ~ ^ = = = ~ ~K = v ~= ~ = = p v

corpo, o lego, percepisce in tutti gli uomini una sorprendente uguaglianza. Limparzialit dei Santi radicata nella saggezza. Essi non soggiacciono pi allinfluenza dei mutevoli volti di maya; n, alle simpatie, o antipatie, che confondono il giudizio dei non illuminati. Sri Yukteswar non dimostrava alcuna considerazione speciale per coloro che erano ricchi, potenti, o istruiti; e nemmeno disprezzava altri per la loro povert, o ignoranza. Era capace di ascoltare pieno di rispetto parole di verit dette da un bambino e talvolta di ignorare apertamente un presuntuoso pandit (dotto, erudito della scienza sacra). Gli ospiti del pomeriggio talvolta indugiavano oltre le otto, ora della cena. Il mio Guru non si permetteva di mangiare da solo; nessuno lasciava il suo ashram affamato, o insoddisfatto. Sri Yukteswar non era mai imbarazzato, o sgomento, per lapparizione di ospiti inattesi; sotto la sua direzione piena di risorse, pochi cibi diventavano un banchetto. Eppure, era economo; i suoi modesti fondi andavano lontano. State comodi entro la vostra borsa usava dire. Le stravaganze vi portano il disagio. Sia nei dettagli della condotta delleremitaggio, sia per i lavori di costruzione, o riparazione, od altre faccende pratiche, il Maestro manifestava tutta loriginalit di uno spirito creativo. Le tranquille ore della sera ci portavano spesso uno dei discorsi del mio Guru, tesori che sfidano il tempo. Ogni sua espressione era cesellata dalla saggezza. Una sublime sicurezza marcava il suo modo di esprimersi: era unico. Parlava come mai ho udito altri parlare. I suoi pensieri venivano soppesati su una sensibilissima bilancia di discriminazione, prima chegli permettesse loro di prender forma nella parola. Lessenza della verit, onnipervadente perfino sotto un aspetto fisico, emanava da lui come un fragrante profumo dellanima. Ero sempre cosciente dessere alla presenza di una vivente manifestazione di Dio. Il peso della sua divinit induceva automaticamente la mia fronte a chinarsi dinanzi a lui. Se degli ospiti si accorgevano che Sri Yukteswar stava entrando in contatto con lInfinito, egli immediatamente li impegnava in una conversazione. Era incapace di assumere una posa, o di ostentare il proprio ritiro in se stesso. Sempre unito a Dio, non aveva bisogno di un tempo speciale per entrare in comunione con Lui. Un Maestro autorealizzato si gi lasciato dietro il trampolino della meditazione. Il fiore cade quando appare il frutto. Ma, i Santi, spesso, continuano a praticare esercizi spirituali per dare lesempio ai discepoli []>>. Conosciuto tra i suoi discepoli come un maestro della guarigione spirituale, Sri Yukteswar non manifest mai apertamente i suoi siddhi (i poteri dello yogi realizzato). Egli era estremamente pratico, e quando Yogananda da giovane pens di rinunciare ai rapporti con la sua famiglia, Sri Yukteswar gli sugger: Perch escludere la famiglia dal nostro amore per Dio?
K ~ ~ ~K L L QS L

M N KO RKMN

^ v i = q ~ ^ = = = ~ ~K = v ~= ~ = = p v

Fu uno dei Guru pi rispettati dei suoi tempi, sebbene avesse pochi discepoli. Yogananda disse che Sri Yukteswar avrebbe potuto essere il Guru pi seguito dellIndia, se non fosse stato per il modo severo e schietto (niente di meno che drastico) con cui educava i discepoli. A questo proposito, uno dei ritratti preferiti da Yogananda mostra Sri Yukteswar in unipostasi a prima vista abbastanza spaventosa (osservandolo in quella fotografia, Yogananda soleva definire il proprio Guru il Leone del Bengala). Bisogna considerare per che un Santo realizzato, non manifesta solo amore e dolcezza. Pu sembrare difficile da capire soprattutto per chi tende a vedere amore e compassione come unici attributi del Divino, ma il potere di Dio crea e distrugge mondi, e questa forza terribile chiaramente percepibile nella fermezza dello sguardo di Sri Yukteswar. Relativamente al ruolo del Guru, Sri Yukteswar diceva ai propri discepoli: Non dovreste mai pensare di liberarvi solo per mezzo del mio tocco o che una carrozza dal Cielo stia aspettando proprio voi! Non dovreste mai consentirvi questattitudine mentale di fede cieca, lungo il cammino per la conquista del Kaivalya (la realizzazione del S Supremo Atman)! Il tocco iniziatico del Guru aiuta solo ad incoraggiare la realizzazione. Voi stessi dovete praticare con la massima aspirazione per raggiungere la Meta Divina e ci avverr solo mediante i vostri sforzi personali. Il seguente dialogo, tratto sempre dalla Autobiografia di uno yogi di Yogananda, evidenzia lattitudine del ricercatore spirituale autentico, manifestata e trasmessa dal suo Maestro: <<Sri Yukteswar: Mukunda (il nome da ragazzo di Yogananda), perch non porti un bracciale astrologico? Yogananda: Dovrei farlo Maestro? Non credo nellastrologia. Sri Yukteswar: Non questione di credere; lunico atteggiamento scientifico che si dovrebbe assumere di fronte a qualsiasi soggetto quello di sapere se sia vero. La legge della gravitazione era ugualmente attiva prima e dopo Newton. Il cosmo sarebbe davvero piuttosto caotico se le sue leggi non potessero operare senza la sanzione della credenza umana>>. Allet di 80 anni, il 9 marzo 1936, mentre meditava nella postura del loto, il grande Guru abbandon coscientemente il corpo fisico (Mahasamadhi) e fu sepolto, secondo lantico rituale degli Swami, nel giardino del suo ashram di Puri, dove ora stato eretto un tempio alla memoria. Tre mesi dopo, in una stanza dalbergo a Bombay, Yogananda rivide Sri Yukteswar nella sua forma resuscitata e convers con lui. Egli diede al suo discepolo informazioni personali sulle tendenze del mondo, gli spieg nei dettagli come si svolge la vita nei regni sottili, e gli disse che
K ~ ~ ~K L L RL S

M N KO RKMN

^ v i = q ~ ^ = = = ~ ~K = v ~= ~ = = p v

attualmente fungeva da guida per le anime evolute del pianeta astrale Hiranyaloka. L molti abitanti si ritirano dagli attaccamenti astrali e si preparano ad andare in regni ancora pi sottili. LAmrita Bazar Patrika, un giornale di Calcutta, scrisse di lui: <<Le sue interpretazioni della Bhagavad Gita e di altre scritture sacre dimostrano la profonda padronanza che Sri Yukteswar aveva della conoscenza filosofica, sia orientale che occidentale, e aprono gli occhi al mondo sullessenziale unit tra Oriente e Occidente. Convinto assertore dellunit di tutte le fedi religiose, Sri Yukteswar Maharaj fond il Sadu Sabha (Societ dei Santi) con la cooperazione dei capi di varie fedi religiose, per la diffusione di uno spirito scientifico nella religione.>> Ricordato per la sua chiara comprensione della natura della coscienza, Sri Yukteswar pu essere considerato uno Jnanavatar, unincarnazione di saggezza; con queste parole era solito rammentare costantemente ai suoi discepoli la necessit della pratica spirituale: Loscurit di maya silenziosamente savvicina. Affrettiamoci a casa, dentro di noi.

K ~ ~ ~K L L

SL S

Potrebbero piacerti anche