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D.A.

IT6IGAB

REPUBBLICA ITALIAHA

REGIONTALE ASSESSORATO TERRITORIOE AMBIENTE


L'ASSESSORE

Visto lo Statuto dellaRegione Siciliana; ('Conferimento modifiche integrazioni ed di Visto il D. Lgs. 3l marzo1998n. 112 e successive funzionie compitiamministrativi dello Statoalle regionied agli enti locali,in attuazione n.59"); delcapoI dellaleggel5 marzo1997, 2l n. del dell'ambiente dellatuteladel territorio aprile1999, 163 e Visto il decreto Ministero ("Regolamento in recante normeper I'individuazione criteriambientali sanitari base e dei le ai quali i sindaci adottano misure limitazione di dellacircolazione"); 4 Visto il decretolegislativo agosto1999,n. 351 ('Attuazionedella direttiva 96l62lCE in materia valutazione di gestione e dellaqualit dell'ariaambiente"); di 4 relativa legislativo agosto1999,n. 372 ("Attuazione delladirettiva96161lCE Visto il decreto e integrate dell'inquinamento"); alla prevenzione riduzione 232117 l8 aprile2001che,per la Regione assessoriale Siciliana, Visto I'art. 7 deldecreto &l Polveritotalidi 50 mgA{rri; stabilisce limiteper il parametro un Visto il decretodel Ministerodell'ambiente della tutela del territorio2 aprile 2002, n. 60 e ("Recepimento i delladirettiva19991301CE Consigliodel22 aprile 1999concernente del gli per di valori limite di qualitdell'ariaambiente il biossido zolfo, il biossido azoto, di le relativaai valori ossididi azoto, particelle il piomboe della direttiva20001691CE e per limitedi qualit di dell'ariaambiente il benzene il monossido carbonio"); ed Visto il decreto Ministerodell'ambiente della tuteladel territorioI ottobre2002,n.261 del e ("Regolamento per la valutazione preliminare recante direttivetecniche le della qualit programmi cui agli i di dell'aria anbiente, criteriper l'elaborazione piano e dei del legislativo agosto 1999, 351"); n. articoli 7,8 e 9 del decreto 4 2l della direttiva2002131C8. Visto il decretolegislativo maggio 2004, n. 183 ("Attuazione relativa ne all'ozono ll'aria"); Visto il decretodel Ministerodell'Ambiente della Tutela del Territorio3l gennaio2005 e ("Emanazione lineeguidaper I'individuazione I'utilizzazione dellemiglioritecniche di e per legislativo agosto1999, 4 n. disponibili,, le attivitelencate nell'allegato del decreto I 372"); 19 della direttiva2003l4lCe Visto il decretolegislativo agosto2005, n. 195 ('Attuazione sull' accesso pubblico informazione del all' ambiental.'); la Visto il D.A. n.305/GAB del 19 dicembre 2005,col quale statacff'ettuata valufazione preliminare preliminare la dellaqualitdell'ariaambiente stata ed adottata zonizzazione del territorio regionale, fini della protezione ai della saluteumanae degli ecosistemi, ai degliarticoli 8 e 9 del D.Lgs.n. 35ll99; 7, sensi ed legislativo aprile2006,n. 152,cheprovvede riordino,al coordinamento 3 al Visto il decreto e legislative materia tuteladell'ambiente, che,con in di all'integrazione delledisposizioni la Parte V ('Norme in materiadi tutela dell'aria e di riduzionedelle emissioniin atmosfera") sostituito abrogato D.P.R.24 maggio1988,n. 203; ha ed il

Visto il D.D.U.S. n.07 del l4 giugno2006, con il quale statoapprovatoil Piano d'azionecon le misure da attuare nel breve periodo affinch sia ridotto il rischio di superamentodei valori limite e delle soglie d'allarme nell'Area ad elevato rischio di crisi ambientaledi per Augusta,Melilli, Floridia, Solarino,Priolo Siracusa, iterritori dei comuni di Siracusa, IT Gargallo(agglomerato 19R2). 2006, con il quale statoapprovatoil Piano d'azione Visto il D.D.U.S. n. l9 del 5 settembre con le misure da attuarenel breve periodo affinch sia ridotto il rischio di superamento dei valori limite e delle soglie d'allarme nell'Area ad elevato rischio di crisi ambientale del Comprensoriodel Mela, pr i territori dei comuni di Condr, Gualtieri Sicamin, Milazzo, Pace del Mela, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela e San Pier Niceto (agglomeratoITI 9R3). Visto I'articolo 271, comma 4, del sopra citato D. Lgs. 152106,secondo il quale "i piani e i programmi previsti dall'articolo B del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 351, e dall'articolo 3 del decreto legislativo 2l maggio 2001, n. IB3, possono stabilire valori limite di emissione e prescrizioni, anche inerenti le condizioni di costruzione o di esercizio dell'impianto, pi severi di quelli fissati dall'Allegato I alla parte quinta del presente decreto e dalla normativa di cui al comma 3 purch ci risulti necessario al conseguimentodel valori limite e dei valori bersaglio di qualit dell'aria"; Consideratoche, ai sensidell'art.5 del D. Lgs. 35ll99,le regioni,"incontinuitconl'attivitdi elaborazione dei Piani di risanamento e tutela della qualit dell'aria di cui all'articolo I del decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio l9BB, n. 203, ove non siano disponibili misure rappresentative, dei livelli degli inquinanti di cui all'allegato I per misure tutte le zone e gli agglomeratf', devono provvedere ad "ffittuare rappresentative, utilizzando i dispositivi di misurazione previsti dalla normativa vigente, 'aria nonch indagini o stime, al fine di valutare preliminarmente la qualit dell ambiente ed individuare, in prima applicazione, le zone di cui agli articoli 7, B e 9, tenendo conto delle direttive tecniche emanate con decreto del Ministro dell'ambiente": Considerato inoltre che, ai sensi dell'art. 6 del D. Lgs. 351199, le regioni "effettuano la valutazione della qualit dell'aria ambiente secondo quanto stabilito dal presente articolo"; Considerato infine che la normativa vigente, per risanare e mantenere la qualit dell'aria ambiente,delegaalla regione il compito di adottarepiani e programmi la cui elaborazione molto complessa in ogni sua fase (programmazione, valutazione, applicazione, verifica), riguarda diverse discipline scientificlre, coinvolge diversi soggetti,pubblici e e privati, interessati alle proposte di risanamento e alla messa in opera dei relativi interventi; Ritenuto necessarioprocedere all'adeguamentodella normativa regionale, adottando nuove procedure che siano in linea con iprincipi stabiliti dallo Stato e dall'Unione Europea in materiadi tutela della qualit dell'aria ambiente; Ritenuto altres che occoffa avviare gli strumenti di coordinamento necessari per pervenire rapidamenteall'adozione di piani e programmi finalizzati a risanare e mantenere la qualit dell'aria ambientesul territorio regionale;

DECRETA
Articolo I per Il Piano regionaledi coordinamento la tutela della qualit dell'aria ambiente
l. Per le motivazioni e le finalit espostein premessa approvato il "Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualit dell'aria ambiente" della Regione Siciliana (Allegato 1).

Articolo 2 Limiti alle emissioni in atmosfera l. In considerazionedel progressivomiglioramento e dell'elevataefficacia delle migliori tecnologie in atto disponibili, e fatto salvo quanto eventualmente disposto dalla normativa regionaledi cui all'art.271, commi 3 e 4, del D. Lgs. 152106e/o dalla normativa stataledi settoreper specifichetipologie di impianti, nella regione sono fissati per le polveri totali i seguentivalori limite massimi di emissione: a) Aree ad elevato rischo di crisi ambientale polveritotali (PTS): 20 mglNm3 (sogliadi rilevanza:0,1 Kg/h) b) Altre aree polveritotali (PTS): 40 mg/Nm3 (sogliadi rilevanza: 0,1 Kg/h).

Articolo 3 Istituzione Tavolotecnicoregionaledi coordinamento del sulla qualit dell'aria ambiente


l . E' istituito,presso Dipartimento il Regionale Territorioe Ambiente,il'Tavolo tecnico

regionaledi coordinamento sulla qualit dell'aria ambiente", che avr il compito di coordinare, rispettodelle competenze nel propriedei diversi soggettiistituzionali che operanonel campo della tutela della qualit dell'aria, le iniziative finalizzate dare a attuazione alle direttiveeuropee alle noffne nazionaliche regolanola materia - in ed particolare D. Lgs.4 agosto il 1999, n.351, il D. Lgs. I ottobre 2002,n.261,il D. Lgs. - al fine di pervenire 21 maggio2004,n. 183,ed il D. Lgs. 3 aprile2006,n. 152 anche all'adozione piani e dei programmiprevisti dalla normativavigenteper risanare dei e mantenere qualitdell'ariaambiente territorio la nel regionale. 2. Nella predisposizione strumenti (piani d'azionee programmi)si dovr gli attuativi tenere conto della necessit della collaborazione i diversi livelli istituzionali tra (comunale, provinciale, regionale nazionale), per ciascuno le propriecompetenze fase in , di programmazione attuazione. ed 3 . Fanno parte del Tavolo tecnico regionale di coordinamentosulla qualit dell'aria ambiente: + L'Assessore Regionale Territorioe Ambiente(o suo delegato), presiede al che il tavolo; * il DirigenteGenerale Dipartimento del Regionale Territorioe Ambiente(o suo delegato); *" il Dirigente Generale Dipartimerto (o del Regionale Urbanistica suodelegato); + il Dirigente Generale Dipartimento (o del Regionale Industria suodelegato); + il DirigenteGenerale Dipartimento del (o Regionale Trasporti Comunicazioni e suodelegato); + il Dirigente Generale dell'lspettorato (o Regionale Sanitario suodelegato); * il Dirigente Generale (o dell'lspettorato Regionale Veterinario suodelegato); + il Dirigente Generaledell'Osservatorio Epidemiologico Regionale(o suo

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delegato); il Direttore Generale dell'Agenzia Regionale per i rifiuti e le acque (o suo delegato); il Direttore Generaledell'Agenzia Regionaleper la ProtezioneAmbientale (o suo delegato);

il Direttore dell'Ufficio Speciale le Aree ad elevato per rischiodi crisi ambientale (o suodelegato); +' i DirettoriGenerali (o delleprovince regionali loro delegati); '* i DirettoriGenerali comunicapoluogo provincia loro delegati); (o dei di

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un rappresentante A.N.C.l. Sicilia; di da tre esperti scelti tra quelli designati dalle sezioni regionali delle associazioni riconosciute Ministero dell'ambientee della tutela del territorio; dal ambientaliste + un esperto designato da ognuno dei Rettori degli Atenei di Palermo, Catania, Messinaed Enna; + il dirigente responsabile del Servizio 3 'Tutela dall'inquinamento atmosferico" del Dipartimento RegionaleTemitorio e Ambiente. La partecipazioneal Tavolo tecnico regionale di coordinamento sulla qualit dell'aria ambiente a titolo gratuito,salvo diversastatuizione della normativaregionalevigente. Il Tavolo tecnico regionale di coordinamento sulla qualit dell'aria ambiente potr degli enti di cui esseredi volta in volta integrato da altri componenti,,in rappresentanza sopra e di altri enti e/o associazioni categoria,in funzione di specificheesigenzeche di dovessero emergereai fini di un corretto svolgimentodelle attivit istituzionali di cui al richiamate. comma 1, per dare seguitoagli adempimentiprevisti dalle norrne in premessa Nell'ambito del Tavolo tecnico regionale di coordinamento sulla qualit dell'aria ambiente sono comunque individuati nove Tavoli di settore provinciali, per il coordinamento delle iniziative aventi refluenzein ambito provinciale. Il Tavolo tecnico regionale di coordinamento sulla qualit dell'aria ambiente potr riunirsi periodicamente con la presenza tutti i suoi componenti,per gli adempimentidi di caratteregenerale,e/o in gruppi ristretti per specifichetematichedi settore. A supporto dell'attivit del Tavolo tecnico regionale di coordinamento sulla qualit dell'aria ambiente sar attivato un Ufficio di Segreteriapressoil competenteservizio del DipartimentoRegionaleTerritorio e Ambiente. Il Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Territorio e Ambiente provveder provvedimentiamministrativi attuativi. all' emanazionedei necessari Articolo 4 Raccolta e gestione dei dati sulla qualit dell'aria ambiente

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La Regione Siciliana e le Province regionali organizzano,in attuazionedi quanto previsto dall'art.28l, comma 7,del D. Lgs. 152106, irispettivi inventaridelle fonti di emissioniin aria ambiente,secondoquantoprevistodalla normativavigente. 2 . L'AssessoratoRegionaleTerritorio e Ambiente - Dipartimento Territorio e Ambiente alla e cura, con un approccioorientatoall'integrazione,alla trasparenza,, accessibilit alla fruibilit dell'informazione, l'attivazione e la gestione dell'Inventario Regionale delle Sorgenti di Emissioni in Aria ambiente(l.R.S.E.A.), avvalendosidi Arpa, delle Province regionali e delle Commissioni provinciali per la tutela dell'ambiente e la lotta contro I'inquinamento. 3 . L' Inventario Regionale delle Sorgenti di Emissioni in Aria ambiente dovr essere conforme a quanto previsto dalla normativa vigente, con riferimento in particolare al 4 decretolegislativo agosto 1999,n. 351, al decretolegislativoI ottobre2002,n.261, ed al decretolegislativo2l maggio 2004, n. 183. Gli inventari delle emissionicostituiranno moduli del Sistema Informativo Regionale Ambientale (S.f.R.A.) e sarannoaggiornati con le modalitprevistedalla normativavigente. 4 . L'AssessoratoRegionaleTerritorio e Ambiente - Dipartimento Territorio e Ambiente, avvalendosidi Arpa, delle Province regionali e delle Commissioniprovinciali per la tutela dell'ambiente e la lotta contro I'inquinamento, predisporr, entro sei mesi dall'entrata in vigore del presentedecreto, un programma di interventifinalizzati a dare di seguitoalle disposizioni cui all'art. I I del D. Lgs. 4 agosto 1999,n. 351, ed all'art.7 del D. Lgs. 21 maggio 2004, n. 183, affinch infornnzioni aggiornate sulla qualita dell'aria ambiente siano messe regolarmente a disposizione del pubblico e degli orsanismi interessati. l.

5 . Entro il 31 maggio di ogni anno,a partiredal 2008, i gestoridei grandi impiantidi trasmettono anche all'Assessorato RegionaleTerritorio e Ambiente combustione prevista Dipartimento Territorioe Ambiente, comunicazione la dall'art.274 del D. Lgs. 152106, relativaalleemissioni totali- relativeall'annoprecedente di biossido zolfo, di ossidi di azoto e polveri, nonch la quantit annua totale di energia prodotta rispettivamente biomasse, liquidi,dal dalle daglialtri combustibili solidi,dai combustibili gas naturale dagli altri gas,riferita al poterecalorificonetto,e la caratterizzazione e dei sistemi abbattimento di delleemissioni. quinta D. Lgs. II del 6 . I gestori impianti di che,ai sensi punto4,dell'allegato alla parte del 152106, hannoobbligodi effettuare monitoraggio continuo il in delleemissioni dovranno provvedere,entro un anno dalla data del presentedecreto, a realizzare l'inoltro giornaliero Dipartimento Regionale Territorioe Ambientee ad ARPA Sicilia dei al al dati SME dall'art.281,comma7, del D. Lgs. 152106, domande le 7 . ln attuazione quantoprevisto di di autorizzazione, provvedimenti relativi alle emissioni in atmosfera adottati i dall'Autoritcompetente i risultatidelleattivitdi controllo, sensidel Titolo I della e ai in ParteV del D. Lgs. 152106, nonchgli elenchidelle attivit autorizzate possesso dell'Autoritcompetente, sono messi a disposizione pubblicoai sensidi quanto del previsto decreto legislativo agosto 19 dal 2005,n. 195. del Dipartimento Regionale Territorioe Ambienteprovveder 8 . Il DirigenteGenerale provvedimenti i. all'eman azione necessari dei amm inistrativi attuativ Articolo 5 Abrogazione norme di I'art.7 deldecreto l. E'abrogato assessoriale232117 l8l04l0l. n. del Il presente decreto,senzaallegati,sarpubblicato per estesosulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana. Il decreto sar pubblicato,completo degli allegati, sul sito internet Regionale Territorio Ambiente. al e dell'Assessorato Palermo, agosto2007 9 L'Assessore (Avv. Rossana Interlandi)

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