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I MOLTI ROSARI

Comunemente con la parola Rosario, in ambiente cristiano-cattolico, si intende la preghiera, nella quale, attraverso ripetute invocazioni a Maria, si medita sui momenti fondamentali della vita di suo figlio Ges. Il modo con cui questa preghiera viene recitata, non una particolarit del cattolicesimo. In tutte le religioni, infatti, ci sono preghiere che si recitano con uno strumento particolare, che generalmente viene chiamato corona o ghirlanda. Vogliamo adesso addentrarci nel mondo delle religioni, in modo da poter comprendere luso ed il significato di questo semplice strumento di preghiera. Nelle differenti religioni, la preghiera recitata con lausilio di una corona, ha la capacit di mettere il fedele in relazione profonda con il divino, o comunque realt soprannaturali, attraverso la continua ripetizione di brevi sentenze. La corona ha lo scopo di facilitare il conteggio di queste ripetizioni, non che ha significato in se, eccezion fatta per il numero dei garni o nodi Il suo utilizzo simile a quello che fanno i bambini col pallottoliere per i calcoli matematici, quando devono apprendere per la prima volta questa materia. Con questa digressione vorremmo sottolineare la semplicit che denota questa preghiera che, proprio per questo, potremmo definire universale. Esaminiamo adesso in modo specifico le varie religioni.

Religione induista e buddista Induismo e Buddismo hanno una pratica simile nelluso della corona, mala, per entrambi composta da 108 grani, nella tradizione buddista ogni Lama ne porta sempre una al polso. Il 108 risulta essere un numero fondamentale in entrambe le religioni, si dice infatti che il dio Krsna danzi con 108 gopis (pastorelle), 108.000 sono anche i livelli di reincarnazione. Per il Buddisti rappresenta il numero di Arhat, il numero delle perle nelle corone di rose dipinte nei volumi delle sacre scritture tibetane; 108 sono inoltre i gradini che permettono di giungere sino al tempio, mentre nel tempio cinese di Puhua, il pi elevato, gli scalini sono 1080 (multiplo di 108). La preghiera che utilizza questo strumento si chiama mantra, una preghiera che aiuta ad entrare in contatto con le energie universali, servendosi della concentrazione. Il metodo usato il japa, cio la ripetizione. La sentenza che si ripete pu essere una semplice frase, come ad esempio, Om mani padme hum, Om Namo Narayanaya, oppure costituita da semplici sillabe Om, Sri Ram. Ogni preghiera (un mala), comprensiva di 108 invocazioni, pu essere ripetuta dalle duecento alle

cinquecento volte al giorno. I tempi per la recitazione sono essenzialmente quattro, e ricoprono tutto larco della giornata: allalba, nella tarda mattinata, nel pomeriggio e allinizio della notte, in modo da essere costantemente in una dimensione di preghiera. Questa preghiera, soprattutto nellinduismo, da luogo ad una immersione totale in Dio e si rende capace di trasformare la vita del credente, mente e corpo, mentre nel buddismo favorisce un coinvolgimento totale nella realt cosmica. necessario quindi pregare in una determinata posizione che permetta un miglior rilassamento ed una pi grande concentrazione. Lora ideale per fare il Japa la mattina presto quando il giorno ancora avvolto dal silenzio, ora pi adatta per percepire la vibrazione spirituale di tutto il mondo. Una volta raggiunta la concentrazione si pu cominciare la preghiera vera e propria, in modo da entrare, completamente dimentichi del nostro corpo e delle realt mondane, in una relazione profonda con Dio.

Religione islamica Anche i musulmani hanno una particolare preghiera che recitano con laiuto di una corona, la sebhaa, costituita da 99 grani. Questa preghiera consiste nella recitazione dei nomi di Dio, che secondo la tradizione coranica sono appunto 99 (Il Compassionevole, il Misericordioso, la Pace, il Fedele, Colui che tutto vigila, Colui che da vita, il Giusto, Colui che trova tutto ci che vuole, ). Nel recitare i nomi di Dio il fedele risponde ad un invito che si trova nello stesso Corano: Ad Allah appartengono i nomi pi belli, invocatelo con quelli (Cf. Sura VII, 180). Anche questa una pratica semplice che permette di entrare in comunicazione con Dio. Questa preghiera, come nelle religioni orientali, viene recitata pi volte al giorno. Limportanza di questa preghiera rilevata anche dal fatto che, il nome di Dio, ovvero i suoi nomi, sono costantemente presenti nella vita del fedele musulmano, non solo nella preghiera ma anche nelle varie situazioni giornaliere, infatti: come saluto viene detto: Che la pace di Dio sia con Te! Per chiedere un favore: Che Dio ti faccia vivere! Per ringraziare. Che la benedizione di Dio sia con te! Per esprimere incertezza: Dio il pi sapiente! Per rispondere negativamente: Se Dio vuole! Per manifestare ammirazione: Dio il pi grande! Per dimostrare di essere daccordo: Dio sia lodato! Anche quando ci si appresta ad iniziare qualcosa, come un lavoro od un pasto, viene ripetuta linvocazione: Nel nome di Dio!

Chiesa ortodossa Come si pu leggere in nellopera Racconti di un pellegrino russo, un uomo alla ricerca di un cammino spirituale, che gli permettesse di vivere lesortazione dellapostolo Paolo, pregate senza intermissione (Cf. 1 Tess. 5, 17), anche nella Chiesa ortodossa c una preghiera che si avvale di una particolare corona il ciotki, con cui si possono contare le invocazioni che, dal nostro cuore si elevano a Dio. Questa particolare orazione rappresenta la preghiera del cuore ed composta dalla ripetizione dellinvocazione: Signore Ges Cristo, abbi piet di me. Come negli altri casi, anche per questa preghiera occorre porsi in un corretto atteggiamento ed abituarsi, piano piano, al suo ritmo. Le invocazioni rendono il fedele pi unito a Dio e lo alleggeriscono di tutti gli affanni e le preoccupazioni della vita, in modo da poter portare avanti il cammino in modo pi sollecito. Viene usata, in particolar modo, per mantenere costantemente il nostro essere alla presenza del Signore, scacciando cos i pensieri perversi che il demonio cerca di insinuare in noi. Lazione di Satana, infatti, avvolge il cuore in ogni momento, ingannando lintelletto. Al fine di debellare questa azione si rende necessario invocare il Nome che salva recita un testo anonimo sulla Filocalia. La preghiera, quando le condizioni lo consentono, deve essere fatta col capo reclinato sul petto, mantenendo gli occhi chiusi, un ritmo di respiro dolce, guardando, attraverso limmaginazione, il nostro cuore e cercando di sfuggire ad ogni pensiero estraneo. Tale preghiera pu essere fatta in ogni momento della giornata, stando seduti, in piedi, in viaggio, lo scopo proprio quello di mantenersi ininterrottamente alla presenza di Dio. Lo strumento con cui si recita questa preghiera pu avere un numero di grani differente, quello pi usato ha la forma di braccialetto ed ha 33 grani, ma ce ne sono di pi grandi, rispettivamente con 101 e 302 grani, che vengono generalmente usati nella preghiera monacale.

Come abbiamo potuto constatare, in ogni religione, la preghiera fatta con la corona, se da una parte estremamente semplice, dallaltra ha una profonda valenza per quanto concerne il rapporto col divino o con lassoluto, e la metodologia per arrivarci. Questo stile di preghiera fa comprendere limportanza della preghiera fatta col cuore, luogo in cui si cela lintimit della relazione col divino. Queste preghiere riescono a sintetizzare i punti nodali di una religione e le realt ultime su cui sono fondate: per le religioni orientali viene accentuata la meditazione e lunione con le realt universali; nellIslam, il rapporto con Allah, elencando, attraverso i suoi nomi, le sue caratteristiche; per la Chiesa ortodossa la costante unione con Ges Salvatore, in ogni momento della vita; per la Chiesa

cattolica vuole sottolineare la centralit dellevento Cristo, attraverso linvocazione di una discepola particolare, la Vergine Maria.

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