Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
LALTRA FACCIA, N 5
SETTEMBRE 2012
Occupy Palazzetto
la Redazione
CAMBIAMO PROGRAMMA !
Sta ormai per concludersi questa stagione estiva ed giunto il momento, di analizzare le iniziative che il Comune di Caltavuturo ha offerto ai propri concittadini. Programma estivo 2012 alla mano possiamo subito notare che praticamente Giugno non esiste nellestate 2012, che Settembre animato da soli due eventi pomeridiani (escludendo festivit in onore Maria SS del Soccorso) e che il mese di Luglio occupato interamente dal Torneo cittadino di calcetto (auto-finanziato dalla stessa societ Aesse Caltavuturo) con sole 8 serate organizzate al di fuori desso; dunque il solo mese di Agosto quello che vede la maggiore concentrazione di eventi, iniziative e spettacoli, infatti come possiamo notare occupa met della facciata del programma. Mi sento subito diniziare questa analisi evidenziando quelli che sono stati gli eventi che hanno riscosso maggior successo in termini di numero spettatori-gradimento, e quelli che a mio modo di vedere reputo iniziative valide e costruttive: tra gli eventi di maggior successo, troviamo sicuramente il XV Festival Internazionale del Folklore, gli Akram in concerto, la Commedia U magu Mic Porta e Consulta senza frontiere 2012; invece tra le iniziative valide e costruttive, troviamo la Mostra del vinile - Serata anni 70-80, Giochi dEstate 2012, Estemporanea di pittura e i concerti dei Noise Garage e degli EverGreen (anche se le due esibizioni sono state inserite nellambito di feste di movimenti locali), se non altro perch i veri protagonisti degli eventi appena citati sono stati i giovani Caltavuturesi. E proprio i giovani sono stati chiamati a partecipare, collaborare ed a metter in mostra il proprio talento nei tanto discussi Quartieri letterari: questanno sono stati presentati in 4 serate consecutive nel mese di Agosto e hanno visto, come ogni anno per, unesigua partecipazione di spettatori ristretta sempre ai soli organizzatori, ad alcuni rappresentanti di associazioni culturali, pochissimi interessati e qualche genitore dei giovani musicisti-narratori. Stesso risultato, in termini di numero di spettatori, riguarda numerosi spettacoli teatrali rappresentati nel nostro Tetro P. Borsellino (circa 2000 posti a sedere) che hanno visto la partecipazione di poche decine di persone (es. Il baule dellattore con 19 spettatori), risultato che riguarda anche le due commedie dellormai solita compagnia cefaludese L Armonia, i quattro film, le due presentazione di libri e le conferenze varie. Insomma, lAmministrazione comunale non pu sicuramente ritenersi soddisfatta, un programma di nicchia per pochi cultori a mio modo di vedere. La cittadinanza delusa ed insoddisfatta, questo tipo di programmazione non coinvolge, non dona svago e serenit, non piace (come dimostra il sondaggio sul nostro gruppo facebook ). A mio avviso i Quartieri letterari dovrebbero esser pensati e strutturati in maniera ben diversa e magari affiancati ad altre iniziative in modo da scaturire pi interesse tra i cittadini, (come avvenuto ad esempio in occasione della Scalinata letteraria), ai teatranti che come preventivabile non riescono a riempire un teatro dovremmo riservare luoghi come Piazza San Francesco o Piazza Cavalieri Vittorio Veneto per dare dignit alle loro esibizioni, bisognerebbe inoltre cambiare genere cinematografico, ed infine inserire nella programmazione di Agosto pi eventi di piazza. Come hanno dimostrato le due feste dei movimenti locali e la serata anni 70-80 bastano delle band, dei musicisti, degli artisti di strada per animare una cittadina, per renderla partecipe e attiva. Per la programmazione dellEstate 2013 Caltavuturo vuole rinnovamento e cambiamento, ribadiamo quanto espresso nel precedente numero del giornale: Democrazia diretta anche a Caltavuturo per rendere pi partecipi i cittadini del programma che deve vederli protagonisti. di Giuseppe Brucato
Consapevoli come qualcuno ci ha detto che il Presidente della Provincia di Palermo nellintervista che ci ha rilasciato ci abbia venduto fumo e sentendoci dire quello che volevamo cio un termine fittizio entro il quale il Palazzetto doveva essere aperto, non ci resta che abbandonare la politica attendista che ha contraddistinto in questi anni la nostra amministrazione e passare allazione concreta. Per questo la redazione de LAltra Faccia dellavviso che la prima vera azione di lotta per spingere la Provincia ad aprire il Palazzetto debba essere loccupazione per alcuni giorni della struttura. Occupazione coordinata da un movimento spontaneo di cittadini e di associazioni locali cos da coinvolgere tutti coloro che sono sensibili a questa causa. Non si deve trattare di un semplice momento di protesta, durante loccupazione infatti si dovranno svolgere attivit sportive e culturali allinterno del Palazzetto in modo tale da renderlo fruibile (anche se per pochi giorni) alla cittadinanza che possa capire cos l importanza di avere una struttura del genere nel suo territorio, e poi anche per lanciare un messaggio chiaro alla Provincia di Palermo e cio che i cittadini caltavuturesi vogliono riappropriarsi di quello spazio sportivo e lo faranno non aspettando pi la finta odissea burocratica che in questi anni stata utile a tenerli a bada e dietro la quale si celano conflittuali rapporti politici dellamministrazione caltavuturese con il Presidente provinciale.
cattivi odori. Finendo lo spazio nei cassonetti, purtroppo, i rifiuti vengono gettati nell ambiente provocando inquina-
mento. Un esempio di tale degrado ambientale la zona artigianale, stracolma di qualsiasi tipo di rifiuto dallo pneumatico fino ad arrivare all amianto, per non parlare del percolato fuoriuscito dai camion della raccolta e che ha inondato lintera area. Altri esempi
LAltra Faccia
sono i cassonetti del bivio Colla o quelli posizionati dopo il bivio per Valledolmo che sono costantemente colmi di rifiuti indifferenziati, che di certo non danno il benvenuto a Caltavuturo. Una delle domande che nellintervista ai nostri amministratori la redazione de LAltra Faccia non ha avuto il tempo di rivolgere era appunto legata alla raccolta differenziata e in particolare alla scarsa informazione dei cittadini, molti dei quali non sanno di preciso come differenziare in modo idoneo i rifiuti. Il processo di realizzazione della differenziata di certo non semplice e necessita di un certo periodo di tempo per ottenere risultati ottimali. Anche paesi virtuosi dal punto di vista dei rifiuti come Castelbuono negli ultimi tempi hanno mostrato delle crepe. Per risolvere questa problematica bisogna conciliare, a mio parere, un certo senso civico dei cittadini (che si ottiene attraverso la sensibilizzazione che deve essere fatta dalle amministrazioni locali) e un servizio di raccolta costante ed efficiente. Rendiamo Caltavuturo un paese migliore e pi pulito. di Nicola Rizzitello
IL NUOVO VOLTO DELLINFORMAZIONE
aggira a qualche centinaio di euro lanno. In questo modo ai cittadini baster (previa richiesta della password agli uffici comunali) collegarsi con un qualsiasi pc munito di scheda wireless o un telefono cellulare abilitato al Wi-Fi per navigare gratis. I punti dove rendere disponibile la connessione gratuita di solito, allinterno di un comune, sono oltre le biblioteche, i luoghi di ritrovo come le piazze (piazza
SEMPRI CCA
di Mario Incudine
Sempri cc nni 'n' hama ghiri, ma unni si va? Ammenzu a sti strati, sti chiesi, st genti u pani spartutu ccu cc unn'avi nenti, ammenzu a sti spichi, stu suli, sti ciuri tuttu nenti senza st culuri. Sutta stu velu, sta luna, stu celu Unni un mi scantu di ristari sulu, c' tuttu chiiddu ca mi fici omu, c'e lu passatu, u prisenti, u futuru. Ci su i t occhi comu zotti di terra, c' a t vuccuzza ca cu a vidi gi sparra, ci sunu i genti ca fanu la guerra, c' ccu talia a cu mentri travagghia. I 'nnamurati ca fanu l'amuri, quarcunu sulu ca chiangi e ca mori. C' ccu camina e un sapi unni iri, ci sugnu iu ca scrivu canzuni. Sempri cc. nni 'n' hama ghiri, ma unni si va? Ammenzu e carusi ca iocanu scazi E unn'arricampanu mancu li spisi. Davanti a st porta ca iu grapu e tu 'ncasi Unni ci passu li iorna e li misi, 'nta st vanedda di stu t paisi restu cca fora senza pritisi, c' tuttu chiddu ca mi fici cristianu, e ci si tu ca mi facisti celu ci sunu i sonni di tutta la genti 'mmucciati comu curuna 'i rignanti Ci su l'amuri, l'affanni, li stenti Intra un casciuni comu littra d'amanti C' lu t nasu ca punta di stidda C' la t facci ca Diu fici bedda. C' tuttu chiddu ca un c' a nuddi banni Ca fa svariari li frevi e li sonni. Sempri cc nni 'n' hama ghiri, ma unni si va?
RECENSIONE
Sempri cc, o paisi!!!. Questo paese dove sembra mancare tutto ma in effetti un piccolo mondo che non si fa mancare niente. Una volta che ci si mette in luce come entrare in una grande famiglia, dove tutti sanno tutto di tutti. Lontani dal frastuono cittadino, immersi in un habitat quasi incontaminato, dove la natura ancora emana tutti i suoi odori e sapori. Tutto sembra rimasto immobile ormai da secoli. Il labirinto di stratuzzi in pietra fiancheggiate da case silenziose e abbandonate, le chiese antiche con i portoni sbarrati, le vecchie rovine che non cedono di fronte alle forze della natura. Sembra quasi un presepe, teatro di personaggi di ogni genere. C chi la mattina gi in piedi allalba per dedicarsi al proprio lavoro. C chi, per scelta o meno, rimane a guardare. C a vicchiaredda, assittata o friscu che osserva, e ricorda con una certa nostalgia la sua infanzia, i carusi pieni di vita che nelle sere estive, lontani dalla routine scolastica, si danno appuntamento riempiendo le strade con grida di allegria e spensieratezza. E poi ci siamo noi, i picciutteddi, per certi aspetti ormai grandi e per molti altri ancora piccoli. Sempre l ogni notte a chiudere le porte del paese, sotto un cielo che ci fa sentire protetti e al sicuro da ogni cosa, con i nostri sogni chiusi in un cassetto di cui ancora non abbiamo perso la chiave. Spesso ci troviamo di fronte a una realt quotidiana monotona, priva di stimoli e di originalit che ci lascia davanti poche prospettive per il futuro. Questo ha portato molti verso nuove mete, realt molto diverse dalla nostra in cui arricchirsi di nuovi suoni, colori, volti ed esperienze. Ma come cancellare tutto quello che ci ha fatto diventare quello che siamo ? Le nostre emozioni, i nostri affanni, le nostre tradizioni, i modi di dire e le lezioni di vita dei nostri nonni che fanno invidia ai pi grandi filosofi della storia. In fondo c un c nenti, ma c tuttu chiddu ca un c a nuddi banni! Pagina 3
LALTRA FACCIA, N 5
LAltra Faccia
IL NUOVO VOLTO DELLINFORMAZIONE
REDAZIONE : Antonino Tripi Giuseppe Calanni Macchio Giuseppe Brucato Nicola Rizzitello Marco Polizzi VIGNETTE DI : Domenico Chiappone
LAltra Faccia nasce dallo spirito diniziativa e dalla passione di un gruppo di giovani caltavuturesi per il giornalismo e limpegno sociale. Si tratta di un periodico dinformazione e di cultura, che mira a mettere in luce gli aspetti pi in ombra delle vicende sia nazionali che locali. Questo nuovo progetto permette una libera espressione di idee e di opinioni, che possa servire ad alimentare il dibattito e il confronto. LAltra Faccia nellambito della comunit caltavuturese potr anche rappresentare un valido mezzo di avvicinamento dei giovani alla lettura e allinformazione.
L ALTRA FACCIA
Il nuovo volto dellinformazione
laltrafaccia100
Ci sono due modi di diffondere luce: essere la candela oppure essere lo specchio che la riflette E d i t h W h a r to n
PER AVER CREDUTO NEL NOSTRO SPIRITO DINIZIATIVA E PER AVER PERMESSO LA REALIZZAZIONE DI QUESTO GIORNALE SI RINGRAZIANO TUTTI I PRIVATI CITTADINI CHE HANNO LIBERAMENTE CONTRIBUITO E GLI SPONSOR