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INDICE
Pagina Le pompe sommergibili ad elica della serie 7000 Installazioni tipiche e componenti delle stazioni di sollevamento Progettazione dei pozzi Stazioni di pompaggio con pi pompe Valutazione delle perdite di carico Considerazioni generali Sistemi di progettazione ITT Flygt Bibliografia 3 4 6 12 13 17 18 19
I dati tecnici sono riportati in una apposita specifica tecnica. La sicurezza ed il buon funzionamento dipendono dallaccuratezza nella progettazione del pozzo e dalla configurazione prescelta per la stazione di pompaggio. Questo opuscolo illustra gli aspetti idraulici per una corretta progettazione ed un valido ausilio per selezionare la migliore configurazione delle stazioni di pompaggio.
diametro nominale
dacqua. Questa soluzione non richiede valvole e, pertanto, risulta di semplice realizzazione. Lunico svantaggio che la prevalenza di lavoro sempre maggiore rispetto al livello dacqua allo scarico per mantenere il margine di sicurezza necessario per assicurare lo scarico libero. Con lo scarico sommerso, invece, la pompa lavorerebbe sempre con la prevalenza effettiva del livello dacqua allo scarico. Questa riduzione di prevalenza pu risultare significativa se il livello dacqua pu variare in maniera considerevole. Per evitare riflussi dacqua allarresto della pompa, necessario installare opportuni dispositivi di protezione. Lesempio 4 illustra uno scarico con una valvola a clapet, mentre lesempio 5 mostra un impianto a sifone con valvola di disadescamento.
Gli esempi che seguono mostrano le diverse tipologie di installazione utilizzando i singoli componenti. In funzione del tipo di mandata, possono essere classificate due categorie: a scarico libero e a scarico sommerso. Con lo scarico libero, come mostrato negli esempi 1, 2 e 3, il deflusso avviene sopra il livello
Questa disposizione molto semplice e richiede il minor numero di componenti in acciaio. La pompa installata in un pozzo circolare di cemento arTubo contenitore e di mato. Allinterno del mandata D3 pozzo stato incorporato un tubo relaSetto rompitivamente corto, che vortice serve da base per la pompa (componente di installazione D3). Risulta particolarmente adatta quando il liquido viene pompato in una derivazione, in un tunnel, in un canale o bacino con un livello dacqua pressoch costante e dove non sono richiesti dispositivi di intercettazione. Posizionando la sommit della colonna (circa 300 mm) sopra il massimo livello dacqua nel canale, si impedisce leventuale riflusso dellacqua dal canale verso la pompa, quando questultima si arresta.
La pompa installata in un tubo contenitore dacciaio (componente D1) appoggiata su un telaio di supporto annegato nel getto (componente F1). Il tubo pu essere supportato inferiormente tramite una apposita lamiera che ha funzione di antirotazione del flusso. La parte superiore del tubo deve sporgere rispetto al massimo livello dacqua, in modo da evitare riflussi verso la pompa.
Come principio, questa disposizione simile agli esempi precedenti e pu essere realizzata in luogo dellesempio 1, nel quale lo scarico avviene in un canale aperto. Quando invece necessario un sistema chiuso, per eliminare problemi di odori, ecc., pu essere usato questo sistema a mandata libera (come mostrato), o con una valvola di ritegno. In entrambi i casi, se deve essere impiegato un coperchio smontabile, essenziale che sia posizionato sufficientemente alto rispetto allo scarico orizzontale per limitare le perdite e prevenire fuoriuscite di acqua. Una soluzione alternativa rappresentata dallutilizzo di un coperchio a chiusura ermetica del tipo E4.
Coperchio
4
Tubo contenitore e di mandata D1 Setto rompi-vortice
Coperchio
In questo esempio viene utilizzata la curva di mandata tipo E2 che pu essere aperta in alto altrimenti la chiusura pu essere realizzata utilizzando il coperchio C1. Il collegamento e il sollevamento della pompa rapido e semplice. Il disegno mostra una stazione profonda, dove sono stati utilizzati i tubi (D2) e la staffa di sostegno (B1). Raccomandiamo luso della staffa quando la colonna costituita da diversi tubi, o quando la lunghezza della colonna supera i 6 metri. Anche Valvola in questo caso, necessario che disadescala curva di mandata sia posiziomento sifone nata in modo che il coperchio risulti sufficientemente pi alto rispetto alluscita e al massimo livello dacqua nel canale (o bacino) di scarico, in caso contrario, il coperchio deve essere a tenuta stagna.
Curva di mandata E2
Setto rompivortice
Se la pompa deve funzionare in un impianto con sifone, deve necessariamente essere utilizzata una curva di mandata con coperchio a chiusura ermetica del tipo E4. In alternativa pu essere utilizzata una curva del tipo E3. La curva tipo E4 consente un accesso pi semplice alla pompa rispetto al tipo A3, ma pi costosa. In un impianto di questo tipo necessario inserire un dispositivo di disadescamento del sifone che intervenga automaticamente quando la pompa si arresta.
CONFIGURAZIONE A
E la pi semplice da realizzare e, pertanto, spesso la prima ad essere presa in considerazione. Questa soluzione richiede per costi totali di realizzazione pi alti perch necessita di sommergenze maggiori e canali di alimentazione pi lunghi. La variante alla configurazione A, denominata A-1, in assoluto la pi sensibile alle condizioni del flusso in alimentazione alla pompa ed pertanto raccomandata solo nei casi in cui esistano condizioni ideali con canali di alimentazione frontali. Nei casi in cui debbano essere installate pi pompe nella stessa stazione di pompaggio, preferibile optare per le varianti A-2 e A-3. Queste ultime prevedono linserimento di deviatori di flusso ed idroconi, allo scopo di minimizzare gli effetti causati da ingressi asimmetrici. Per pompe a bassa prevalenza (P7045, P7055, P7076 e P7115) la configurazione A-1 non deve essere utilizzata. La sommergenza minima in aspirazione, in un pozzo del tipo indicato nella configurazione A, definita in funzione della portata della pompa, del diametro del tubo contenitore e del tipo di distribuzione del flusso verso la pompa. Per la definizione della sommergenza, occorre riferirsi ai diagrammi delle pagine seguenti, nei quali detto valore indicato, per ciascuna pompa, in funzione della portata. Ciascun diagramma contiene tre curve indicanti il valore di sommergenza per altrettante condizioni di funzionamento.
I vortici si originano pi facilmente quando la distribuzione del flusso non uniforme; risulta pertanto necessario, in questi casi, incrementare la sommergenza. La curva superiore nei diagrammi si riferisce ai casi con alimentazione laterale, mentre quella intermedia indica la condizione necessaria per alimentazioni frontali. Si consiglia, pertanto, di utilizzare la curva riferita alle reali condizioni di alimentazione della pompa. In particolari circostanze, in cui risultano accettabili livelli di vorticosit e rumorosit superiori, possibile ridurre ulteriormente il valore di minimo livello nel pozzo. In questi casi, il funzionamento della pompa non deve essere superiore a 500 ore allanno. La curva inferiore, indicata come limite di sicurezza applicabile ad alimentazioni frontali. Per alimentazioni laterali, la curva intermedia, denominata alimentazione frontale, costituisce il limite di sicurezza. Il livello di funzionamento non deve mai scendere sotto il limite di sicurezza, per evitare danni alle pompe.
7055/ 7061
7076 7081
7101
7115 7121
D 0,7 0,8 1,0 1,2 1,4 B 0,53 0,6 0,75 0,9 1,05 C 0,35 0,4 0,5 0,6 0,7 E 0,35 0,4 0,5 0,6 0,7 L min. 2,8 3,2 4,0 4,8 5,6 S In funzione della portata vedere le curve di sommergenza minima pag.9 W 1,4 1,6 2,0 2,4 2,8
7051/ 7045
7061/ 7055
7081/ 7076
7101
7121/ 7115
D 0,7 0,8 1,0 1,2 1,4 B 0.53 0,6 0,75 0,9 1,05 C 0,35 0,4 0,5 0,6 0,7 E 0,35 0,4 0,5 0,6 0,7 J 0,87 1,0 1,25 1,5 1,75 K 1,23 1,4 1,75 2,1 2,45 L 2,8 3,2 4,0 4,8 5,6 M 0,35 0,4 0,5 0,6 0,7 N 0,18 0,2 0,25 0,3 0,35 P 0,26 0,3 0,38 0,45 0,53 S In funzione della portata vedere le curve di sommergenza minima, pag. 9 W 1,4 1,6 2,0 2,4 2,8
7061/ 7055
7081/ 7076
7101
7121/ 7115
D 0,7 0,8 1,0 1,2 1,4 B 0.53 0,6 0,75 0,9 1,05 C 0,35 0,4 0,5 0,6 0,7 E 0,35 0,4 0,5 0,6 0,7 J 1,23 1,4 1,75 2,1 2,45 K 1,58 1,8 2,25 2,7 3,15 L 2,8 3,2 4,0 4,8 5,6 M 0,4 0,46 0,58 0,69 0,81 S In funzione della portata vedere le curve di sommergenza minima, pag. 9 W 1,4 1,6 2,0 2,4 2,8
P 7050/7051, P 7045
3.0
Ingresso laterale
P 7101
3.50 3.00 2.50
Ingresso laterale Ingresso frontale Limite di impiego
2.5
2.0
S [m]
1.5
S [m]
1.0
0.5
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1.0
1.1
1.2
0.25 0.50 0.75 1.00 1.25 1.50 1.75 2.00 2.25 2.50 2.75 3.00 3.25 3.50
Q [m3/s]
Q [m3/s]
P 7061/7055
2.5
Ingresso laterale
P 7121/7115
4.0 3.5 3.0 2.5
Ingresso laterale Ingresso frontale Limite di impiego
2.0
1.5
S [m]
S [m]
1.0 0.5 0 0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1.0 1.1 1.2 1.3 1.4
0.5
1.0
1.5
2.0
2.5
3.0
3.5
4.0
4.5
5.0
5.5
Q [m3/s]
Q [m3/s]
P7081/7076
3.00 2.75 2.50 2.25 2.00 1.75
Ingresso laterale Ingresso frontale Limite di impiego
S [m]
1.50 1.25 1.00 0.75 0.50 0.25 0 0 0.25 0.50 0.75 1.00 1.25 1.50 1.75 2.00 2.25 2.50
Q [m3/s]
CONFIGURAZIONE B
Costituita da un ingresso di tipo semplice la cui forma stata adattata per essere realizzata in cemento armato. Le caratteristiche geometriche, quali la curvatura del muro frontale, i riempimenti angolari ed il gradino sul muro posteriore, sono state sviluppate per consentire una graduale accelerazione ed una costante variazione di direzione del flusso dal pozzo alla pompa.
7050/ 7051/ 7045 0,7 0.35 0,35 0,28 0,56 0,7 1,05 2,8 0,26 0,2 1,05 0,35 1,4
7061/ 7055 0,8 0,4 0,4 0,32 0,64 0,8 1,2 3,2 0,3 0,2 1,2 0,4 1,6
7081/ 7076 1,0 0,5 0,5 0,4 0,8 1,0 1,5 4,0 0,38 0,25 1,5 0,45 2,0
7101 1,2 0,6 0,6 0,48 0,96 1,2 1,8 4,8 0,45 0,25 1,8 0,5 2,4
7121/ 7115 1,4 0,7 0,7 0,56 1,12 1,4 2,1 5,6 0,53 0,3 2,1 0,55 2,8
D B C E F J K L P R S T W
CONFIGURAZIONE C
E costituita da un ingresso con convergente di flusso ed realizzabile con parti in cemento ed altre in lamiera. Questo ingresso riduce gli effetti dovuti a disuniformit del flusso e vortici, e rappresenta la migliore soluzione in assoluto dal punto di vista idraulico: la parete frontale inclinata ha lo scopo di evitare il deposito in superficie di sostanze stagnanti.
10
Le caratteristiche geometriche di questa configurazione sono tali da garantire il convogliamento del flusso verso la pompa in modo ottimale. In tal senso la sommergenza minima pu essere ridotta a valori pari a 1D.
7051/ 7045 0,7 0.35 0,35 0,28 0,56 0,77 0,35 0,7 1,05 2,8 0,55 0,6 0,26 0,7 1,4
7061/ 7055 0,8 0,4 0,4 0,32 0,64 0,88 0,4 0,8 1,2 3,2 0,63 0,7 0,3 0,8 1,6
7081/ 7076 1,0 0,5 0,5 0,4 0,8 1,1 0,5 1,0 1,5 4,0 0,8 0,8 0,38 1,0 2,0
7101
7121/ 7115 1,4 0,7 0,7 0,56 1,12 1,54 0,7 1,4 2,1 5,6 1,1 1,2 0,53 1,4 2,8
D B C E F G H J K L M N P S W
1,2 0,6 0,6 0,48 0,96 1,32 0,6 1,2 1,8 4,8 0,95 1,0 0,45 1,2 2,4
NOTA: PER TUTTE LE CONFIGURAZIONI In alcuni casi, la minima sommergenza sullaspirazione della pompa, indicata sui diagrammi, pu risultare insufficiente a soddisfare la richiesta di NPSH. Occorre, pertanto, incrementare tale valore fino a raggiungere il livello di NPSH richiesto, e riportato sulla curva caratteristica della pompa, al fine di non incorrere in fenomeni di cavitazione.
11
12
13
H [m]
0.5
m W 2g
H [m]
0.5 0.4
m W 2g
E5 lato 800 950
0.3 0.2
E5 Sommit
0.1 1.1 1.2 0 0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 Q [m 3/s]
0.8
0.9
1.0
E2
1.1 1.0 0.9 0.8 0.7
Do=500 K1=2.5 Do=600 K1=1.3 Do=700 K1=1.13 Do=500 K2=2.0 Do=600 K2=0.86 Do=700 K2=0.77
r K1: Curva stretta =0 Do r K2: Curva ampia > 0,1 Do
E2
0.8 0.7
Diametro mandata
0.6 0.6
Diametro aspirazione
0.5
H [m]
H [m]
Do=600 K1=2.1 Do=700 K1=1.27 Do=800 K1=1.13 Do=600 K2=1.5 Do=700 K2=0.85 Do=800 K2=0.77
Diametro aspirazione
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.8
0.9
1.0
1.1
1.2
0.4 0.5
Diametro mandata
0.9 1.0
E3, E4
0.8
Diam mandata
E3, E4
0.40
Diam mandata Diametro mandata
Do=500 E3 K=0.32 Do=600 E3 K=0.32 Do=700 E3 K=0.32 Do=500 E4 K=0.35 Do=600 E4 K=0.35 Do=700 E4 K=0.35
0.35 0.30
Diametro aspirazione
Diametro aspirazione
0.25
Do=600 E3 K=0.32 Do=700 E3 K=0.32 Do=600 E4 K=0.32 Do=800 E3 K=0.35 Do=700 E4 K=0.35 Do=800 E4 K=0.35
Diametro aspirazione
Diametro aspirazione
H [m]
0.4 0.3 0.2 0.1 0 0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 Q [m 3/s] 0.8 0.9 1.0 1.1 1.2
H [m]
0.20 0.15 0.10 0.05 0 0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 Q [m 3/s] 0.9 1.0 1.1 1.2 1.3 1.4
14
Diametro mandata
E1 W=1200 m=0.45 E5 W=1800 m=0.37 E5 W=2400 m=0.35 E5 W=3000 m=0.34 E5 W=3600 m=0.33
Dimetro de entrada
Dimetro de entrada
H [m]
H [m]
m W 2g
m W 2g
E5 Sommit
0.4
0.6
0.8
1.0
1.6
1.8
2.0
2.2
2.4
0.3
0.6
0.9
1.2
1.5
2.4
2.7
3.0
3.3 3.6
E2
0.8 0.7 0.6 0.5
Do=800 K1=1.75 Do=900 K1=1.23 Do=1000 K1=1.13 Do=800 K2=1.2 Do=900 K2=0.83 Do=1000 K2=0.77
E2
0.8 0.7 0.6 0.5
Do=1000 K1=1.51 Do=1200 K1=1.13 Do=1000 K2=0.99 Do=1200 K2=0.77
K1: Curva stretta K2: Curva ampia r =0 Do r > 0,1 Do
Diametro aspirazione Diametro mandata Diametro mandata
H [m]
0.4 0.3 0.2 0.1 0 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 1.2 1.4 Q [m 3/s] 1.6 1.8 2.0 2.2 2.4
H [m]
Diametro aspirazione
0.3
0.6
0.9
1.2
1.5
2.4
2.7
3.0
3.3 3.6
E3, E4
0.40
Diam mandata
E3, E4
0.40 0.35 0.30
Diametro aspirazione
Do=800 E3 K=0.32 Do=900 E3 K=0.32 Do=1000 E3 K=0.32 Do=800 E4 K=0.35 Do=900 E4 K=0.35 Do=1000 E4 K=0.35
Diam mandata
Diametro mandata
Diametro aspirazione
Diametro aspirazione
0.25
H [m]
H [m]
0.20 0.15 0.10 0.05 0 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 1.2 1.4 Q [m 3/s] 1.6 1.8 2.0 2.2 2.4
0.3
0.6
0.9
1.2
1.5
2.4
2.7
3.0
Diametro mandata
3.3
3.6
15
m W 2g
H [m]
0.8 0.6
Diametro aspirazione
E5 Sommit
0.4 0.2 0
Diametro aspirazione HS=Prevalenza statica H=Perdite di carico
0.5
1.0
1.5
2.0
3.5
4.0
4.5
5.0
5.5
E2
0.8
Diametro mandata Diametro aspirazione
H [m]
0.4 0.3 0.2 0.1 0 0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 Q [m 3/s] 3.5 4.0 4.5 5.0 5.5
E3, E4
0.40 0.35 0.30 0.25
Do=1200 E3 K=0.32 Do=1400 E3 K=0.32 Do=1200 E4 K=0.35 Do=1400 E4 K=0.35
Diam mandata Diametro mandata Diametro aspirazione
H [m]
1.0
1.5
2.0
3.5
4.0
4.5
5.0
5.5
16
CONSIDERAZIONI GENERALI
MISURE CORRETTIVE
La progettazione delle stazioni, descritta in questo opuscolo, stata verificata su impianti reali. Non per sempre possibile soddisfare tutti i requisisti ottimali, dovendo spesso operare in spazi limitati, installare pompe nuove in stazioni esistenti o con condizioni di afflusso particolari. A volte, pu risultare impossibile garantire la minima sommergenza richiesta, con conseguente rischio di formazioni di vortici. Per eliminare questo problema, bisogna ricorrere a misure correttive atte a garantire condizioni di lavoro ottimali per le pompe. Con sommergenza insufficiente, esiste difatti leventualit che possano formarsi vortici intorno al tubo contenitore, con conseguente aspirazione di aria nella pompa, oppure vortici sommersi. La turbolenza intorno alla pompa in genere causata da una distribuzione asimmetrica nel canale di alimentazione. Per migliorare questa situazione, si pu ricorre allinserimento di opportune strutture, quali, ad esempio, raddrizzatori di flusso, muri divisori, convogliatori e lamiere anti-turbolenza. Per minimizzare gli effetti negativi, dovuti ad ingressi asimmetrici, si pu operare, in alternativa, una riduzione della velocit del flusso incrementando, ad esempio, il livello di acqua nel pozzo. Leggere asimmetrie del flusso possono essere corrette tramite linserimento di lamiere anti-rotazione tra il tubo contenitore ed il muro retrostante, oppure tra il tubo ed il pavimento del pozzo. Queste lamiere interrompono i vortici intorno al tubo e prevengono la formazione di vortici di parete. I vortici, che determinano ingresso daria nella pompa, si formano lungo la traiettoria del flusso quando la velocit troppo elevata (o profondit dacqua insufficiente) o intorno al tubo contenitore, se la velocit troppo bassa. In entrambi i casi, possono essere eliminati conferendo turbolenza al flusso in superficie, inserendo delle lame o panconi perpendicolari alla direzione del flusso. Queste strutture, posizionate in superficie, devono risultare immerse nel liquido ad una profondit pari a circa un quarto del diametro del tubo contenitore ed ad una distanza pari a circa 1.52.0 volte il suo diametro. Se il livello dacqua variabile, preferibile utilizzare una struttura galleggiantte. In alcuni casi, una zattera galleggiante, posizionata davanti al tubo contenitore, contribuisce ad eliminare lingresso daria. Questa zattera pu essere costituita da un unico elemento piano o da pi elementi affiancati con spazi aperti (griglia o rete). Entrambe le forme impediscono la formazione di vortici. In alternativa, pu essere usata una lamiera inclinata simile a quella descritta nel disegno pozzi (configurazione C). I vortici sommersi si possono formare ovunque, sul pavimento o sulle pareti del pozzo, e spesso risulta difficile appurarne lesistenza, osservando il pozzo dalla superficie. Lesistenza di tali vortici viene segnalata dal cattivo funzionamento della pompa o dallerosione sulle pale dellelica. E possibile osservarli direttamente solo in modelli idraulici in scala ridotta, appositamente realizzati. La distribuzione del flusso pu essere migliorata con inserimento di un cono o di un divisore prismatico sotto la pompa, o tramite ladozione di altre strutture descritte in alcune delle nostre configurazioni standard.
Setti rompi-vortici
Vortici sulla parete posteriore causati dal solo setto sul fondo
17
PROVE SU MODELLO
I modelli idraulici sono spesso essenziali per la progettazione di strutture usate per convogliare il flusso dacqua. Essi possono fornire valide soluzioni a problemi idraulici complessi. I loro costi vengono spesso ripagati dal raggiungimento di miglioramenti nella progettazione sotto il profilo tecnico ed economico. Le prove su modello sono particolarmente consigliate per stazioni di pompaggio la cui geometria differisce dagli standard raccomandati e per le quali non disponibile una precedente esperienza. Ebuona norma realizzare modelli per quelle stazioni di pompaggio in cui la portata per pompa eccede i 2.5 m3/sec, o in stazioni a pi pompe. Risultano particolarmente importanti se: il livello di acqua nel pozzo inferiore al minimo raccomandator, i pozzi presentano ostruzioni nelle vicinanze delle pompe, i pozzi sono pi piccoli, o pi grandi, di quanto raccomandato, le stazioni con pi pompe necessitano di raddrizzatori di flusso per migliorare la distribuzione del flusso, vengono utilizzate stazioni esistenti con significativo aumento della portata. Il modello di una stazione di pompaggio normalmente riproduce il canale di adduzione, la struttura di ingresso, la camera di distribuzione ed i pozzi delle pompe. La parte relativa allo scarico viene inclusa solo occasionalmente. Le prove tendono a valutare i seguenti aspetti relativi al flusso ed alle caratteristiche di progetto: Struttura di ingresso: distribuzione del flusso, formazione di vortici, entrata daria, instrusione di sedimenti e detriti. Camera di distribuzione e pozzo: distribuzione del flusso, vortici di fondo e di superficie, trasporto di sedimenti. Condizioni di funzionamento: alternanza di funzionamento tra le pompe, livelli di avvio ed arresto, fase di svuotamento. I modelli idraulici possono essere eseguiti per verificare soluzioni a problemi relativi ad impianti esistenti. Se la causa del problema sconosciuta, preferibile sperimentare rimedi con studi sul modello piuttosto che sullimpianto. Il coinvolgimento del costruttore delle pompe spesso necessario per la corretta valutazione dei risultati del modello idraulico. Lesperienza necessaria per interpretare se i risultati ottenuti sono soddisfacenti per il funzionamento dellimpianto nel suo complesso. ITT Flygt pu suggerire in quali casi necessario eseguire la prova su modello e fornire la relativa assistenza per la pianificazione, realizzazione e valutazione.
BIBLIOGRAFIA
Questa bibliografia comprende una lista selezionata di articoli riguardanti la progettazione dei pozzi, dei modelli idraulici e sulla formazione di vortici. Contiene, inoltre, informazioni su problemi che possono manifestarsi in pozzi mal disegnati. Al punto 3 indicata una bibliografia comprendente i lavori pubblicati fino al 1977. Il volume indicato al punto 8 contiene una serie di utili indicazioni per valutare le perdite di carico nei vari componenti dei sistemi idraulici.
1) Hydraulic Institute Standard for Centrifugal and Reciprocating Pumps. Hydraulic Institute (Cleveland, Ohio), 14 Edition; 1983. 2) Prosser, M.J. The Hydraulic Design of Pump Sumps and Intakes. British Hydromechanics Research Association/Construction, Cranfield, England; 1977. 3) Prosser, M.J. A Bibliography with abstracts on pump sumps and intakes. BHRA/CIRIA, Cranfield, England; 1978. 4) Hattersley, R.T. Hydraulic design of pump intakes. Prom. Am. Soc. Civ. Engrs., J. Hyd. Div, Vol 11, No. HY2; 1965. 5) Mensa-Bonsu, A. Design of pump intakes for the prevention of swirl and elimination of vortex formation. Washinton State University, Dept of Civil and Environmental Engineering, Technical Report HY-1/79, 30 June 1979. 6) Paterson, I.S. and Noble, R.M. The right approach. Operating Problems of Pump Stations and power Plants, I.A.H.R. Technical Meeting, Amsterdam, Netherlands, Sept. 1982. 7) Sweeney, C.E. Pump sump design acceptance through hydraulic model testing. Operating Problems of Pump Stations and Power Plants, I.A.H.R. Technical Meeting, Amsterdam, Netherlands, Sept. 1982. 8) Miller, D.S. Internal Flow Systems. BHRA, Cranfield, England; 1978, 1991. 9) Knaus, J. Coordinator-editor Swirling Flow Problems at Intakes, Hydraulic Structures Design Manual 1, IAHR, Rotterdam, Netherlands, 1987.
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