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DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE DEL FORUM REGIONALE

SULLA “QUESTIONE RIFIUTI” E TUTELA DEL TERRITORIO

Premessa:
Il FORUM rileva che la situazione di emergenza rifiuti in Campania, alimentata
artificialmente con la mancata pianificazione di un’efficiente raccolta
differenziata dei rifiuti urbani, sia servita a giustificare il perpetuarsi per
decenni della gestione straordinaria del ciclo dei rifiuti urbani (spesso con
l’adozione di provvedimenti in deroga alla normativa vigente in materia di
discariche, ambiente e tutela della salute, che in un regime ordinario non
avrebbero potuto essere attuati legalmente). Tale gravissima situazione non si
può riassumere solo nell’accumulo di rifiuti urbani per le strade, che ha
rappresentato solamente l’aspetto più visibile del problema, ma anche e
soprattutto nello sversamento illegale, protratto per decenni, di rifiuti
speciali e rifiuti pericolosi, tossici e nocivi, nelle cave, nei terreni
agricoli, nelle discariche per rifiuti urbani, nei mari e nei corsi d’acqua
di una parte rilevante del territorio regionale.
Per questo il problema dei rifiuti urbani non può non essere affrontato
congiuntamente al problema dei rifiuti speciali e delle bonifiche necessarie al
risanamento dei suoli e delle acque della regione. Tutto ciò richiede un
approccio unitario al problema, che tenga conto di tutti gli elementi sopra
menzionati, all’interno di un unico piano in cui la difesa della salute
della popolazione campana sia posta come vincolo imprescindibile per
avviare una risoluzione definitiva di questo problema; ed è per questo
che la definizione delle LINEE PROGRAMMATICHE relative alla gestione dei rifiuti
urbani va effettuata congiuntamente a quella di analoghi documenti di indirizzo
generale che integrino lo schema del piano relativo ai rifiuti urbani con le parti
relative alla gestione di rifiuti speciali e alla bonifica del territorio e delle acque.

Discussione:

A) MATERIA LEGISLATIVA

1- Il FORUM, istituito dalla regione Campania in ottemperanza ai principi della


convenzione di Aarhus e dell’art. 24 del decreto legislativo n. 4 del 16 ottobre
2009, richiama la Regione ad un rispetto sostanziale dei principi della
convenzione di Aarhus; infatti, nel rispetto dei diversi ruoli, la funzione
consultiva del Forum può essere svolta solo se la Regione sottopone,
preventivamente all’approvazione da parte della Giunta, qualsiasi documento
concerne la programmazione sull’ambiente e il territorio alla discussione
all’interno del Forum, che potrà in tal modo assolvere alla funzione per cui è
stato creato, É urgente, pertanto, richiamare la Regione al rispetto di
quanto previsto dalle convenzioni internazionali, segnatamente a
quella sull’accesso all’informazione e quella relativa alla
partecipazione delle organizzazioni della società civile ai processi
decisionali. (Legge n.108 del 16 marzo 2001. Ratifica ed esecuzione
della Convenzione sull’accesso alle informazioni, la partecipazione del
pubblico ai processi decisionali e l’accesso alla giustizia in materia
ambientale fatta ad Aarhus il 25 giugno1998 - pubblicata su Gazzetta
Ufficiale n. 85 dell’11aprile2001 - supplemento ordinario n.80).
Questo richiamo dovrà tradursi in precise iniziative:
• la stesura e l’approvazione di una legge regionale che stabilisca le
modalità della partecipazione del FORUM e di altri organismi consimili
all’interno dell’iter decisionale, sia a livello regionale che agli altri livelli
dell’ordinamento amministrativo: Province e Comuni. Alla stesura di una bozza
di questa legge si candida sin da ora il FORUM, attraverso un’apposita
commissione.
• l’estensione degli ambiti di consultazione e proposta del FORUM a
tutto l’arco delle questioni di rilevanza ambientale, a partire dai problemi
della gestione delle risorse idriche e del dissesto idrogeologico.
• La promozione di assemblee pubbliche con contraddittorio sulle
tematiche relative alla gestione del territorio e dei beni comuni.
2- Il FORUM denuncia il fatto che la legge 123/08 e i decreti successivi
contengano norme discriminatorie nei confronti della popolazione campana e
pertanto siano da considerarsi incostituzionali nella misura in cui ledono il
principio di eguaglianza sancito dalla Costituzione. Questo decreto, inoltre,
comprime il potere della magistratura. A tal proposito, il FORUM ritiene che la
Regione Campania abbia il dovere di promuovere giudizi di Costituzionalità
dinanzi alla Corte Costituzionale e si impegna a promuovere la costituzione di
una Commissione per il coordinamento e la promozione di azioni legali e
impugnazioni di leggi, ordinanze e misure contrarie alla salvaguardia del
territorio e dei beni comuni.
3- Il FORUM rileva che le ordinanze n. 3656/08 e 3657/08, emanate
rispettivamente il 6 febbraio e il 20 febbraio 2008 dal governo Prodi che
prevedono la reintroduzione del finanziamento Cip6 per i soli inceneritori
campani e che consentono l’incenerimento delle eco balle, giudicate fuori
norma dalla magistratura e stoccate ad oggi in modo igienicamente inidoneo
sul territorio campano, costituiscano una palese violazione della normativa
comunitaria e nazionale in materia di finanziamento di energia prodotta da
fonti rinnovabili, e in materia di requisiti minimi per la classificazione del
residuo di RSU come CDR. il Forum segnala come a tale riguardo sia in corso
anche un’indagine da parte della commissione europea.
4- Il FORUM rileva altresì che la legge 123/08, unitamente al segreto che copre
tutta la documentazione progettuale relativa agli impianti di trattamento dei
rifiuti, rappresenti un’altra gravissima violazione del diritto di accesso
all’informazione, nel momento in cui si proibisce alle autorità degli Enti locali
e ai rappresentanti delle comunità interessate l’accesso alle discariche e agli
impianti di trattamento dei rifiuti, e quindi il controllo e la verifica di aspetti
cruciali per la salute degli abitanti. Il FORUM pertanto chiede che le autorità
della Regione Campania esigano l’immediata revoca di detti divieti e il libero
accesso del pubblico alla documentazione progettuale relativa a detti impianti.

B) RECUPERO DELLA MATERIA, COMPOSTAGGIO ED IMPIANTISTICA


(EX CDR)

5- Il FORUM ritiene necessario cambiare la vecchia ottica del ciclo dei rifiuti,
dell’incenerimento e del recupero energetico, ed entrare finalmente nell’ottica
del recupero della materia, della filiera dei materiali e della lotta agli sprechi.
Per realizzare tale proposito il Forum ritiene un punto primario il
recupero e la salvaguardia del territorio, di quello agricolo in particolare,
per una ripristino delle pertinenze agro-alimentari, degli standard di salute e
vivibilità;
6- Il Forum è convinto che per promuovere il recupero dei materiali, ed il
loro riutilizzo sia necessario recuperare l’impiantistica presente sul
territorio.
7- Per quanto riguarda l’umido, il Forum ritiene si debba operare il recupero
degli impianti di compostaggio, attraverso la riabilitazione immediata degli
impianti esistenti (mai utilizzati e spesso resi inutilizzabili da eco balle ivi
deposte dalla gestione commissariale, oppure utilizzati da organizzazioni
criminali) unita, laddove necessario, alla realizzazione di nuovi impianti, fino a
raggiungere la capacità sufficiente a far fronte al fabbisogno complessivo.
Tuttavia, a causa del rischio, documentato da varie inchieste della
magistratura, che gli impianti di compostaggio continuino a rappresentare un
terminale per lo smaltimento illegale dei rifiuti tossici, per il trattamento della
frazione organica il Forum preferisce promuovere la filiera corta con il
conferimento dell’umido presso le aziende agricole (vedi gli esempi di Salerno
oppure il progetto Bacoli).riconoscendo ai coltivatori il compito di trasformare
gli scarti alimentari in ricchezza sociale. Il Forum ritiene importante dare al
territorio agricolo pari dignità rispetto a quello urbanizzato essendo il primo il
polmone del secondo.
8- Il FORUM rileva l’incremento della domanda di compost di qualità da destinare
a colture alimentari e ai suoli interessati dal problema della desertificazione; il
Forum, inoltre, consapevole delle gravi problematiche riguardanti i terreni
inquinati, e della possibilità di utilizzare colture non destinate ad uso
alimentare per la bonifica di questi suoli con l’unico scopo di restituirli al più
presto alla loro vocazione agricola originaria, si impegna a promuovere una
commissione di studio sul migliore utilizzo della FOS (frazione orgnica
stabilizzata) come possibile additivo di tali colture.
9- Per quanto riguarda il recupero dei sette impianti ex-CDR, oggi resi inservibili
da valanghe di eco balle accatastate in alcuni dei comparti essenziali di essi, o
adibiti a meri compattatori per rifiuti senza operare alcuna selezione, il Forum
ricorda che tali impianti sono stati finanziati da Fondi strutturali dell’UE e
calibrati per trattare una quantità di rifiuti già superiore al fabbisogno
regionale. Tenendo conto di ciò, il Forum ne ritiene vantaggioso il revamping,
come impianti di TMB finalizzati al recupero dei materiali indifferenziati da
avviare, ove possibile, al riciclaggio. In tal senso, il Forum invita la Regione a
valutare la possibilità di revisionare in modo avanguardistico gli impianti
esistenti che potrebbero essere portati, con un investimento irrisorio, a livello
dei migliori standard qualitativi del settore seguendo il modello del centro
riciclo Vedelago di Treviso, che garantisce un recupero dei materiali fino al 99%,
riuscendo a riciclare anche quei materiali che prima potevano essere avviati
unicamente all’incenerimento. Infatti il recupero dello scarto tramite
aggiunta di linee di estrusione del materiale, ha come prodotto finale
una sabbia sintetica, materia prima seconda che è possibile immettere
subito sul mercato edile e delle plastiche, o inviare in depositi
temporanei cui attingere secondo domanda. Anche laddove non sia
possibile recuperare tramite il revamping gli impianti già esistenti, il Forum
ritiene che rifarli ex novo sarebbe comunque più vantaggioso sotto il profilo
economico ed igienico-sanitario, rispetto alle attuali scelte impiantistiche quali
l’utilizzo di inceneritori per il trattamento residuo della raccolta differenziata dei
rifiuti urbani, e ritiene indispensabile garantirne il corretto funzionamento
mediante un efficace sistema di controllo. Il Forum, pertanto, suggerisce di
dotare l’ARPAC di poteri di Polizia Giudiziaria, allo scopo di impedire il
perpetuarsi di situazioni di cattivo funzionamento fino all’illegalità.
10- Il FORUM rileva che una volta restaurata la funzionalità degli impianti di
selezione fisico- meccanica sia possibile indirizzare ad essi anche la
frazione di scarto delle piattaforme CONAI che ricevono i prodotti da
RD. La quota di scarto al momento è quantificabile al 65% del
prodotto conferito, perciò tale operazione renderebbe possibile un
ulteriore recupero di materia.
11- Il FORUM ritiene che questa sia una strada obbligata per uniformarsi agli
indirizzi in vigore nei principali paesi europei e al decreto Ronchi che
prevede l’utilizzo della miglior tecnologia a tutela del territorio e all’ultima
direttiva EU 99/2008 che stabilisce l’obbligo di scegliere tra 2 soluzioni di
impianti di smaltimento rifiuti quello che abbia un minor impatto
ambientale e che sia meno dannoso per la salute.
12- Il FORUM sottolinea come una soluzione del genere corrisponda all’interesse
di tutte le sue componenti: le amministrazioni locali, perché utilizzando
impianti che hanno già una localizzazione definita, ottengono risparmi
economici e consenso sociale, evitando di insistere su popolazioni già provate
dall’ingombrante presenza di impianti inquinanti; le imprese esistenti e quelle
che potranno nascere che avranno interesse a operare sulla filiera del recupero
sia nelle fasi iniziali della selezione e nobilitazione sia in quelle a valle
dell’utilizzo dei materiali riciclati; le associazioni e i comitati costituiti per
difendere il territorio dall’inquinamento operato da sversamenti devastanti di
rifiuti indifferenziati.
13- Il FORUM prende atto che la massimizzazione del recupero da materia
dai rifiuti urbani è un orientamento emerso anche in seno alla sua
componente imprenditoriale, constatando anche in questo caso una
disponibilità a rendere sempre più conveniente anche dal punto di vista
economico e occupazionale un indirizzo generale a favore della filiera e del
recupero totale della materia.

C) RIDUZIONE ALLA FONTE E RACCOLTA DIFFERENZIATA

14- ll FORUM ritiene che, tra gli obiettivi prioritari per la pianificazione della
gestione dei rifiuti sia posta la riduzione dei rifiuti alla fonte obiettivo
quantificabile in un impegno di riduzione di almeno il 5% in un quinquennio, o
di 100 kg in meno per abitante, come previsto dalla normativa europea, e
indica le seguenti misure per concretizzare tale proposito:
• la promozione, in tutti i maggiori centri della regione di un last minute market e
di un programma di ritiro e inoltro a organizzazioni benefiche dei prodotti
scartati dal circuito commerciale perché danneggiati o in scadenza;
• il vuoto a rendere con l’obbligo in tutta la Regione della resa “uno a uno”;
• il divieto in tutti gli enti pubblici dell’uso delle bottiglie di plastica e dell’usa e
getta, in applicazione della Green Public Administration, che obbliga gli enti
pubblici al riciclo e all’uso solo di materiale riciclabile;
• l’incentivazione dell’uso dell’acqua pubblica mediante il potenziamento delle
analisi chimiche e batteriologiche dell’acqua per uso potabile, adeguando la
trasparenza dei dati sulla potabilità dell’acqua campana agli standard nazionali,
con particolare attenzione alle zone maggiormente interessante
dall’inquinamento dei suoli e delle acque; laddove l’acqua sia ritenuta
chimicamente e batteriologicamente potabile ma troppo ricca di residuo
calcareo, il Forum ritiene auspicabile l’icentivazione economica per enti pubblici
quali mense, scuole e asili nido, di filtri per ridurre il calcare.
15- Il FORUM ritiene che per ciascuna delle misure sopra elencate sia necessario
definire, in ogni ambito territoriale, gli obiettivi qualitativi e quantitativi
da perseguire, le modalità e gli strumenti - accordi di programma,
coinvolgimento di categorie professionali, associazioni e ONG, concessione di
spazi, licenze, autorizzazioni, finanziamenti, istituzione di marchi di qualità e
quant’altro - e i soggetti che devono farsi carico delle diverse soluzioni
individuate;
16- Il FORUM si impegna ad operare nei prossimi mesi, a tutti i livelli della propria
articolazione territoriale, per fornire, di concerto con i soggetti in esso coinvolti
e con le amministrazioni locali, un contributo alla definizione dei punti
precedenti;
17- Il FORUM ritiene necessario che i tempi per portare la RD (raccolta
differenziata) ad almeno il 65% nel 2013- come previsto dalla legge
nazionale - siano ridotti, anticipando l’obiettivo al 2010, per arrivare a
RIFIUTI ZERO nel 2020, visti anche i risultati ottenuti, nonostante i disservizi,
delle percentuali di raccolta differenziata nei quartieri dove è partito il porta a
porta (80%);
18- Il Forum ritiene che l’unico modo per conseguire l’obiettivo del 65% di RD, fino
ad arrivare a percentuali più alte puntando all’obiettivo RZ (Rifiuti Zero), sia
l’estensione, a tutto il territorio regionale, della raccolta domiciliare
detta PAP (porta a porta), con modalità flessibili che possano variare a
seconda dei contesti, ma che debbano comunque dare la priorità assoluta alla
raccolta, al conferimento e al recupero della frazione organica,
sostenendo i comuni virtuosi con un sistema di premialità ad
obbiettivi raggiunti.
19- Il FORUM rileva come un obiettivo così ambizioso non possa essere perseguito
se non attraverso la radicale riforma e razionalizzazione di tutta
l’organizzazione della raccolta degli RSU, tramite la chiara individuazione
dei compiti e delle responsabilità dei diversi soggetti coinvolti: lavoratori e loro
organizzazioni sindacali, aziende e loro direzioni e staff tecnici, amministrazioni
comunali e loro articolazioni territoriali (municipalità), affinché si risolva nel più
breve tempo possibile l’accavallamento delle competenze che comporta di
fatto lo scarico di responsabilità che ogni livello organizzativo effettua nei
confronti degli altri; e qualsiasi presunto o possibile “conflitto di interessi” e
coincidenza del “controllato con il controllore”1.
20-ll FORUM rileva che tale riorganizzazione, da effettuarsi sotto la responsabilità
diretta delle Amministrazioni Provinciali a cui la L.R 4/07 affida la titolarità di
tutto il ciclo di gestione dei rifiuti (provincializzazione), richiede l’azzeramento
dei debiti e del contenzioso pregresso accumulato in anni di gestione
sconsiderata da parte del commissariato straordinario e si dichiara pronto ad
attivarsi per sostenere questo obiettivo anche attraverso azioni legali.
21- Il FORUM ritiene altresì che l’attivazione di una RD spinta non possa
prescindere dalla conversione della tassa (TARSU) in tariffa (TIA) e

1
La redazione suggerisce un ulteriore approfondimento del problema in sede di commissione di studio sulla tematica
del rapporto tra aziende di Stato (mandato: servizio alla comunità, pareggio di bilancio e possibilità di lavorare in
perdita) e aziende private o spa (mandato: profitto da dividere tra gli azionisti a scapito del servizio pubblico).
dall’introduzione di meccanismi premiali differenziati per singolo nucleo
familiare, condominio, esercizio commerciale, collettività;
22-Il Forum, inoltre, ritiene necessario attivarsi per chiedere alla Comunità
Europea una rivalutazione del meccanismo delle sanzioni per il mancato
raggiungimento degli obiettivi della raccolta differenziata, promuovendo
inchieste che individuino specificamente i responsabili di tale infrazione, senza
punire sempre ed indiscriminatamente il cittadino.

D) ECO BALLE E DISCARICHE

23-Per ciò che riguarda il pregresso, cioè le oltre 8 milioni di tonnellate di ecoballe
malamente stoccate su territori agricoli in vari punti della Regione in attesa
degli incentivi Cip6 pagati da tutti i contribuenti italiani affinché siano bruciate
dagli inceneritori campani, il Forum ritiene che Il costo e l’onere di smaltimento
debba tornare alla Fibe- Impregilo come originariamente previsto dal capitolato
di gara;
24- Il Forum ritiene che gli obiettivi e i provvedimenti finora citati debbano essere
adottati e perseguiti in tempi immediati, per fermare lo scempio del territorio
regionale provocato dall’apertura di nuove discariche rese necessarie
dall’enorme mole di rifiuti indifferenziati da smaltire. A tal proposito il Forum
ricorda che la pratica di seppellire rifiuti indifferenziati e non trattati in discarica
è stata messa al bando, con vincoli sempre più stringenti, dalla normativa EU.
Per tali motivi il FORUM ritiene inaccettabile che si continui a devastare il
territorio regionale con nuove discariche in cui la legge 123/08 rende possibile
addirittura, oltre al conferimento di rifiuti indifferenziati, anche quello di rifiuti
tossici che richiederebbero invece discariche dedicate (art. 9 l. 123/08).
Il Forum, inoltre, ritiene illegale l’utilizzo per lo smaltimento dei rifuti
di cave e cementifici operanti in ZAC (zone alta criticità) in quanto tali aree
sono destinate esclusivamente alla riqualificazione, come da legge regionale
22/10 u.s..
Per tutte queste ragioni, il FORUM dichiara necessario ed urgente ridurre
drasticamente il numero e il dimensionamento delle discariche
previste dalla L.123/08, e chiede che vengano applicate senza alcuna
deroga le leggi comunitarie vigenti in materia. Inoltre sollecita una
commissione di controllo per le discariche già esistenti e per le aree di
stoccaggio delle eco balle;
25- Il FORUM, consapevole della difficoltà di trovare una soluzione efficace,
economicamente sostenibile e compatibile con l’ambiente per un problema che
non ha precedenti nella storia della civiltà industriale, invita la Giunta
Regionale, il Governo Nazionale e la Comunità Europea ad affrontare la
questione convocando insieme con il FORUM un convegno internazionale
che discuta il problema in tutte le sue dimensioni, al fine di
individuare la soluzione più idonea;
26- Il FORUM rileva e denuncia che la previsione di produzione di rifiuto per
alimentare inceneritori e cementifici non ha alcuna possibilità di venir
soddisfatta dalla produzione regionale e denuncia l’intenzione di voler bruciare
negli impianti ipotizzati altro dalla RUR; il forum inoltre rifiuta l’ipotesi
dichiarata di voler smaltire tramite incenerimento le oltre 8 milioni di tonnellate
di eco-balle della Fibe-Impregilo, poiché ciò comporterebbe altissimi costi in
termini ambientali ed igienicosanitari; si propone invece di avviare una seria
caratterizzazione dei contenuti delle eco balle per stabilire la qualità dei rifiuti;
E) CIP6, CEMENTIFICI ED INCENERITORI

27- Il FORUM, considerando a) gli obiettivi di riduzione alla fonte della produzione
di rifiuti e di RD - b) la necessaria revisione dei bilanci di massa a livello
provinciale - c) l’auspicabile adeguamento di questi impianti in funzione del
maggior recupero di materia oggi ottenibile, ritiene opportuno che i cip 6
siano destinati solo alle fonti di energia rinnovabili, escludendo le
assimilate. Ribadisce, inoltre, che la realizzazione di impianti dedicati
al “recupero energetico” per incenerimento sia dannosa, superflua ed
anche economicamente svantaggiosa;
28- Il FORUM ritiene che la decisione della Giunta Regionale di introdurre tra i
possibili sbocchi della frazione combustibile non altrimenti
valorizzabile dei rifiuti urbani anche i cementifici sia inaccettabile: le
attività dei cementifici risultanti industrie insalubri di prima classe per
emissioni di polveri sospese respirabili PM10, sono sottoposte alla
disciplina del decreto n. 203 del 24/5/2008 e del decreto n. 351 del 4
agosto 1999;
29-Per quanto riguarda l’inceneritore di Acerra, il FORUM rileva che il
continuo rinvio della sua apertura, destinato a protrarsi nei prossimi
mesi, aggiunge nuove speranze al fatto che questo impianto non
entrerà mai in funzione, per evidenti difetti di progettazione e
costruzione che aumentano dubbi e preoccupazioni relativi alla sua
entrata in esercizio, e pertanto richiede l’istituzione di una
commissione di controllo per la verifica dello stato dei fatti;
30- A queste considerazioni il FORUM aggiunge che l’attesa di uno o più
inceneritori che non sono mai arrivati ha indotto per 14 anni il regime
commissariale a perpetuare e aggravare l’emergenza rifiuti in
Campania e a non predisporre e spesso a ostacolare soluzioni alternative più
economiche, più salubri, più facilmente praticabili, come riduzione, RD,
compostaggio, recupero della materia.
31- Il FORUM rileva altresì come gli indirizzi adottati nel quadro normativo definito
dalla L.123/08 contribuiscano a perpetuare questa attesa, in un contesto di
generale e protratto stallo di qualsiasi altra iniziativa. Per tutti questi motivi il
FORUM ritiene che la Giunta Regionale e le amministrazioni provinciali si
debbano attivare per chiedere la fine anticipata della gestione
commissariale dei rifiuti nella regione e per promuovere le condizioni di un
passaggio in tempi stretti della gestione di tutto il ciclo alle Amministrazioni
provinciali e ai nuovi soggetti da queste delegate; e chiede che la Regione,
che ne ha facoltà, impugni la Legge 123 e seg..
32- Il Forum ribadisce la necessità di tenere conto della consolidata pubblicistica
scientifica relativa ai danni alla salute provocati dagli impianti di
incenerimento, che rendono obsoleta, antieconomica e nociva per la salute e
per l’ambiente la scelta dell’incenerimento, facendo proprie le moratorie
contro l’incenerimento dei medici francesi, inglesi, tedeschi, irlandesi e dei
medici per l’ambiente italiani (ISDE).

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