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Ipotesi di realizzazione di un sistema di riciclo di materiale informatico in Alessandria PREMESSA Linformatica pervade ormai tutti i campi della nostra

vita e utilizziamo nel lavoro o nel tempo libero prodotti elettronici (Computer Monitor Notebook Media Player Cellulari etc ). Tutte la analisi forniscono un trend in crescita nellutilizzo di questi prodotti e quindi una crescita altrettanto impetuosa dei rifiuti generati dalla precoce obsolescenza di questi prodotti (se fino al 2000 lacquisto di un computer era previsto ogni 10 anni questo periodo si via via abbassato tanto da definire vecchi computer di tre anni). Per il trattamento di questo tipo di rifiuti non esiste una metodologia vera e propria in Alessandria e Provincia ma vengono considerati rifiuti come tutti gli altri che devono prendere (piu velocemente possibile) la via della discarica, della termovalorizzazione o al meglio degli impianti di frantumazione che recuperano le materie seconde da questi rottami. IL NOSTRO PROGETTO Partendo dalla considerazione che i rifiuti elettronici contengono metalli pregiati il cui costo destinato a crescere e la cui estrazione diventer sempre piu difficile (pensiamo alle miniere doro o di platino), che i rifiuti elettronici possono quindi diventare una risorsa invece di essere un problema (soprattutto per il nostro paese), il nostro obiettivo quello di creare una filiera in Alessandria per il recupero di questo materiale che preveda varie fasi e vari interlocutori: 1) Una fase di sensibilizzazione nei confronti delle Grandi Aziende, degli Enti Pubblici, Scuole e infine privati, per attivare contratti di ritiro di materiale informatico obsoleto generando anche uneconomia del recupero in quanto alcuni materiali destinati al riciclaggio possono rappresentare unentrata anziche un costo (di spazio, gestione e smaltimento); 2) Una fase di raccolta che preveda una facilit estrema nel conferimento dei prodotti e nella loro suddivisione per categorie omogenee; 3) Una fase di valutazione dei prodotti con individuazione di quelli destinabili al riuso e al riciclaggio; 4) Una fase di commercializzazione dellusato via Internet o tramite punti di vendita appositi; 5) Una fase di disassemblaggio del materiale elettronico nel rispetto della normativa vigente con la suddivisione dei materiali; 6) Una fase di recupero dei metalli preziosi e non possibilmente con metodologie tali da consentire costi ridotti e minimo impatto ambientale. Riteniamo per questo progetto di avere possibili interlocutori e collaborazioni: Una progressiva sensibilit della Pubblica Opinione tesa ad una logica di RIFIUTI ZERO puo incrementare lutilizzo di metodologie di recupero e riuso, tenendo conto che i termovalorizzatori non sono uno strumento condiviso per la protezione ambientale. Dovrebbe quindi aprirsi la disponibilit da parte dei pubblici decisori per attivare e favorire metodologie di riciclo e riuso; Il possibile incremento di manodopera che uniniziativa del genere puo attivare, nelle varie fasi del progetto, in un momento in cui la creazione di nuovi posti di lavoro puo godere di incentivi anche importanti da parte della Regione e della UE; La presenza di soluzioni innovative, frutto di un brevetto nazionale (Universit di Cagliari) per lestrazione di platino e oro dai rifiuti senza impatto ambientale; Una possibile collaborazione con una rete regionale di aziende informatiche che potrebbero attivare altri momenti di organizzazione locale del recupero / riuso;

La presenza di aziende orafe che potrebbero aprire anche un mercato di sbocco per i materiali pregiati recuperati; La presenza sul territorio di aziende di recupero di materiali con esperienze decennali e riconoscimento internazionale;

Quali obiettivi? Da parte nostra riteniamo che la sola individuazione di un possibile business non sia ragione sufficiente per renderlo tale. Per questo ci serve la disponibilit di altre aziende e collaboratori presenti sul territorio per essere parte di una RETE DEL RIUSO in cui la nostra professionalit possa emergere, insieme a quella di tutti i partecipanti alliniziativa. Esistono naturalmente una serie di problematiche da affrontare: Lidentificazione o realizzazione dei negozi del riuso, immagine e caratteristiche; Le normative locali, provinciali e nazionali che occorre osservare; La migliore metodologia per il recupero dei metalli nobili dai vari componenti; Lidentificazione del livello locale di accentramento, disassemblaggio e suddivisione del materiale informatico (piu microstrutture o grande centro); I possibili finanziamenti (UE e Altri) che potrebbero essere richiesti.

Ununica azienda puo essere specializzata nel suo settore ma non puo godere dellesperienza necessaria alle varie fasi di realizzazione delliniziativa. Per questo ci stiamo muovendo per interessare al nostro progetto altri possibili interlocutori, la cui partecipazione puo avvenire con varie modalit: consulenze importanti per gli obiettivi prefissi; collaborazioni per attivit commerciali o di sensibilizzazione, o per le altre fasi previste; Soci delliniziativa apportando le capacit e la collaborazione della propria azienda (joint venture); Soci finanziatori interessati al possibile ritorno economico dellinvestimento Essendo una soluzione in divenire la logica iniziale migliore sarebbe quella di una comunit web che arricchisce unidea apportandone alcuni suggerimenti/indicazioni (per questo il seminario su wikicrazia stato particolarmente interessante). Queste sono naturalmente alcune brevi note con preghiera di non divulgazione. Se abbiamo suscitato il vostro interesse siamo naturalmente disponibili ad approfondire. Alessandria, l 30/08/2011.

PER PINET INTERNETWORKING Giancarlo Finesso

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