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Jesce Sole
storie di musica, poesia e parole
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Per apprezzare le proprie origini ci si deve forse allontanare dalla terra, grembo natale ed
intraprendere un viaggio in cerca di lidi nuovi e sconosciute emozioni. Confrontarsi con altri
luoghi, tradizioni, voci…
Basta poco, tuttavia, e in un istante ci ritroviamo con la mente ed il cuore a ricordare il fremito
dell’infanzia, i sapori delle proprie origini, la dolcezza delle voci cadenzate dal dialetto di casa. Il
passato, piccolo o grande che sia, ritorna, colmo di odori e suoni e colori e ricordi…
La scelta di queste melodie, delle canzoni che canticchiavano le madri e le nonne, che ne
raccontavano anche le storie e i perchè, le origini lontane, è un atto commemorativo e procreativo
al tempo stesso: il passato degli altri è la trama su cui ricamiamo il nostro presente.

“Napul’è” è un concerto sulla canzone napoletana d’autore.


Il repertorio, spazia dalla canzone piu’antica, che risale al 1200, ai successi della prima meta’ del
‘900, toccando melodie tra le più note ai cultori, come ai semplici appassionati, alternando alle
note delle intramontabili canzoni, aneddoti, poesie e letture di autori illustri.
Era de maggio, Voce e notte, Reginella, Tammurriata nera, sono solo alcuni dei titoli di questo
elegante, piacevole e raffinato concerto a tre voci.
Una sara’ la chitarra che accompagnera’ con la sua sapiente e suggestiva armonia tutto lo
spettacolo (Massimo Aureli)
Una riempira’ di colori le melodie con le sue fantasiose percussioni, e dara’ vita alle spendide
pagine di grandi scrittori dell’ottocento (Maurizio Rossi)
Una sara’ interprete delle piu’ incantevoli canzoni napoletane e raccontera’aneddoti sulla loro
nascita e sul loro significato. (Sabrina Marciano)

Con la speranza ed il desiderio di infondere nell’animo del pubblico gli stessi sentimenti e le
stesse passioni da cui originarono tali capolavori....

”La canzone napoletana è «un mondo a parte»,e il modo in cui questo microcosmo sia riuscito a
penetrare dovunque - a essere amato e capito essenzialmente anche da chi poco o nulla conosce
di quella città e della sua gente - appartiene al miracolo dell'arte. Perché di questo si tratta, di un
linguaggio che nella sua espressività lirica musicale è riuscito a comunicare sentimenti e passioni
universali. Quei sentimenti che le canzoni classiche esprimono, l’amore, il rimpianto, la nostalgia
e la gioia, colpiscono le persone di oggi di tutte le età e di tutte le classi sociali. Ecco perché la
canzone napoletana è attuale e universale, ed e’ parte integrante di tutta la musica italiana.”
Carmelo Pittari

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