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Raffaello

Urbino 1483 Roma 1520

Figlio del pittore Giovanni Santi affascinato dapprima dalla pittura del Perugine, sente in seguito una forte attrazione per quella di Leonardo e Michelangelo. Raggiunge Roma su invito di Papa Giulio II nel 1508 e qui matura la sua arte proprio alla corte di questi e del suo successore Leone X. Alla sua morte era cos alta la considerazione che si aveva di lui che un poeta suo amico (Antonio Tebldi) scrisse questo epitaffio: Ille hic est Raphael, timuit quo sospite vinci Rerum magna parens, et moriente mori.
Qui giace Raffaello, da cui, vivo, la grande madre Natura temette desser vinta e quando mor, [temette] di morire [con lui].

Le tre grazie, 1503-1504 Olio su tavola, 17 x 17 Museo Cond, Chantilly

Lo sposalizio della Vergine 1504 Milano, Pinacoteca di Brera


In questopera che appare essere la pi vicina al Perugino, Raffaello si allontana definitivamente dal maestro umbro. In effetti la dipendenza solo apparente. Sono simili alla Consegna delle chiavi del Perugino i due gruppi di persone, il tempio a pianta centrale, la prospettiva sottolineata dalla pavimentazione della piazza. Rimandano allo Sposalizio della Vergine del Perugino conservato a Caen nel Museo delle Belle Arti sia la forma della pala, sia la porta aperta del tempio.

Perugino, La consegna delle chiavi a San Pietro 1481-1482, Citt del Vatican, Cappella Sistina

Perugino, Sposalizio della Vergine 1503-1504, Caen, Museo delle Belle Arti

Ritratto di Agnolo Doni, 1505-1506

Ritratto di Maddalena Strozzi, 1505-06

La Scuola di Atene

La Disputa del Sacramento

Euclide-Bramante

Zaratustra e Tolomeo

Eraclito-Michelangelo

Ipazia

Pitagora

Raffaello e Sodoma

Mos e Elia Pietro, Giacomo e Giovanni

Trasfigurazione Liberazione di un indemoniato

Trasfigurazione 1518-1520
Olio su tavola, 405 x 278 Citt del Vaticano, Pinacoteca Vaticana

La fornarina 1518-1519 Olio su tavola, 85 60 cm Roma, Galleria Borghese

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