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Figlio del pittore Giovanni Santi affascinato dapprima dalla pittura del Perugine, sente in seguito una forte attrazione per quella di Leonardo e Michelangelo. Raggiunge Roma su invito di Papa Giulio II nel 1508 e qui matura la sua arte proprio alla corte di questi e del suo successore Leone X. Alla sua morte era cos alta la considerazione che si aveva di lui che un poeta suo amico (Antonio Tebldi) scrisse questo epitaffio: Ille hic est Raphael, timuit quo sospite vinci Rerum magna parens, et moriente mori.
Qui giace Raffaello, da cui, vivo, la grande madre Natura temette desser vinta e quando mor, [temette] di morire [con lui].
Perugino, La consegna delle chiavi a San Pietro 1481-1482, Citt del Vatican, Cappella Sistina
Perugino, Sposalizio della Vergine 1503-1504, Caen, Museo delle Belle Arti
La Scuola di Atene
Euclide-Bramante
Zaratustra e Tolomeo
Eraclito-Michelangelo
Ipazia
Pitagora
Raffaello e Sodoma
Trasfigurazione 1518-1520
Olio su tavola, 405 x 278 Citt del Vaticano, Pinacoteca Vaticana