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Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualit dellaria ambiente

Stazione pluviometrica Stazione termopluviometrica Figura 2.34 - Distribuzione delle stazioni del Servizio Idrografico Regionale La Carta climatica della Sicilia consiste in diversi tematismi, alcuni dei quali alla scala 1:250000 (temperatura e precipitazioni medie annue) altri, in forma di carte ancillari (di accompagnamento alla principale), alla scala 1:1500000 (quinto, venticinquesimo, cinquantesimo, settantacinquesimo e novantacinquesimo percentile delle precipitazioni totali annue, temperatura media delle minime nel mese pi freddo, media delle massime nel mese pi caldo, evapotraspirazione potenziale media annua e alcuni indici climatici). LAtlante climatologico, oltre a comprendere tutte le rappresentazioni cartografiche ora dette, contiene ulteriori particolari elaborazioni (altri indici climatici, distribuzione spaziale dei valori mensili di temperatura ed evapotraspirazione potenziale, ecc.). In accordo con lOrganizzazione Meteorologica Mondiale, secondo cui il clima costituito dallinsieme delle osservazioni meteorologiche relative ad un trentennio, stato preso in considerazione il trentennio disponibile pi vicino, che va dal 1965 al 1994, sulla base dei dati gi pubblicati dal Servizio Idrografico Regionale. Delle numerose stazioni presenti in Sic ilia, come gi detto ne sono state scelte 55 termopluviometriche e 125 pluviometriche. Questa selezione stata fatta preferendo quelle stazioni che consentissero la maggiore copertura possibile del territorio regionale, individuate possibilmente tra quelle che presentavano lintero trentennio climatico. Sullarchivio provvisorio stata avviata una procedura automatizzata di controllo di qualit dei dati, per verificarne lattendibilit. Sono stati condotti due tipi di controllo di qualit dei dati meteorologici; il primo, consistente nel cosiddetto controllo climatico, si basa sul confronto tra il dato in esame e alcune soglie climatiche, considerate come i limiti al di l dei quali rilevante la probabilit che esso sia errato; il secondo tipo di controllo (controllo spaziale) mette in relazione i dati rilevati nello stesso momento in diverse stazioni, ubicate su siti vicini e confrontabili e aventi quindi caratteristiche climatiche simili, determinandone il grado di correlazione. Attraverso questi controlli stato possibile scartare i dati non attendibili e passare cos alla fase di ricostruzione statistica dei dati.

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Sul territorio regionale sono presenti altre stazioni meteorologiche ed agrometeorologiche come indicato in tab. 2.34. TRAPANI BIRGI PALERMO PUNTA RAISI MESSINA PIETRANERA GELA SANTO PIETRO LIBERTINIA COZZO SPADARO 154 157 164 230 168 231 232 175 SICILIA SICILIA SICILIA SICILIA SICILIA SICILIA SICILIA SICILIA TP PA ME AG CL CT CT SR TRAPANI CINISI MESSINA SANTO STEFANO QUISQUINA GELA CALTAGIRONE RAMACCA 7 21 59 158 11 313 183 46 37 55' 38 10' 38 12' 37 30' 37 5' 37 7' 37 32' 36 41' 12 30' AM

13 5' ENAV 15 33' AM

13 31' RAN 14 13' AM

14 31' RAN 14 34' RAN 15 8' AM

PORTOPALO DI CAPO PASSERO AM = Rete sinottica del Servizio Meteorologico dellAeronautica militare ENAV = Ente nazionale di Assistenza al Volo RAN = Rete Agrom eteorologica Nazionale dellUfficio Centrale di Ecologia Agraria Tabella 2.34 - Rete regionale stazioni

La dotazione strumentale costituita da sensori in grado di acquisire i parametri indicati nelle tabb. 2.35 e 2.36.

Sensori installati Temperatura aria a 2 m Precipitazione a 2 m Umidit relativa a 2 m Velocit del vento a 10 m Direzione del vento a 10 m Pressione atmosferica Radiazione globale

Intervallo di acquisizione 60 min. 10 min. 60 min. 10 min. 10 min. 60 min. 60 min.

Tipo di misura Istantanea Totale Istantanea Media Istantanea Istantanea Totale

Massimi e minimi si no si no no si no

Unit di misura C mm % m/s gradi hPa KJ/m

Tabella 2.35 - Configurazione Stazioni Trapani, Palermo, Messina, Gela, Cozzo Spadaro

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Sensori installati Temperatura aria a 2 m Temperatura aria a 5 cm Temperatura suolo a -10 cm Temperatura suolo a -50 cm Precipitazione a 2 m Umidit relativa a 2 m Velocit del vento a 10 m Direzione del vento a 10 m Pressione atmosferica Radiazione globale Eliofania Bagnatura fogliare

Intervallo di acquisizione 60 min. 60 min. 180 min. 180 min. 10 min. 60 min. 10 min. 10 min. 60 min. 60 min. 60 min. 60 min.

Tipo di misura Istantanea Istantanea Istantanea Istantanea Totale Istantanea Media Istantanea Istantanea Totale Totale Totale

Massimi e minimi si si si si no si no no si no no no

Unit di misura C C C C mm % m/s Gradi hPa MJ/m Ore Ore

Tabella 2.36 - Configurazione stazioni Pietranera, Santo Pietro E Libertinia

Figura 2.35 - Ubicazione Stazioni RAN Obiettivo della Regione Sicilia di mettere in rete tutte le stazioni al fine di creare una rete di monitoraggio integrata soggetta a verifiche periodiche ed a validazione e certificazione dei dati che potr: garantire laffidabilit dei dati e dei prodotti elaborati; migliorare il servizio verso lutenza; favorire lomogeneit dei comportamenti del personale preposto alle attivit di manutenzione stazioni, acquisizione, validazione e diffusione dei dati. La rete sar composta da: stazioni periferiche di rilevamento; rete di telecomunicazione; centro di acquisizione elaborazione dati con sede a Palermo. Le stazioni periferiche di rilevamento e la rete di telecomunicazione potranno costituire la rete di telemisura. Le stazioni saranno suddivise essenzialmente in 4 categorie: stazioni agro-meteorologiche; stazioni meteorologiche; stazioni idrometriche; stazioni idrometeorologiche.

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Alcune delle stazioni fungeranno da ripetitori radio garantendo le telecomunicazioni dei dati. Il personale provveder quotidianamente alle operazioni di acquisizione ed archiviazione dei dati monitorati dalle periferiche della rete in tempo reale, verificandone lintegrit e la consistenza temporale ed analizzando i valori con lausilio di programmi che evidenziano: ripetitivit dei dati, superamento di valori soglia e presenza di aberrazioni. Ulteriori controlli verranno operati confrontando anche graficamente la consistenza e levoluzione temporale dei fenomeni tra stazioni circostanti o tra diversi parametri meteorologici correlati. Sempre a cura del personale addetto saranno periodicamente eseguiti presso la stazione meteorologica gli interventi di manutenzione atti a garantire il corretto funzionamento dei sensori, la loro sostituzione in caso di guasto, o il loro controllo in caso di dubbio funzionamento. 2.2.3 Considerazioni climatiche sulla Sicilia La climatologia la scienza che studia i macroclimi ed i microclimi. Per macroclima si intende leffetto risultante dalla combinazione dei vari fattori meteorologici che caratterizzano una regione in un lungo periodo; per microclima invece si intende leffetto risultante dei vari fattori meteorologici che caratterizzano una piccola area del territorio. I fattori meteorologici sono: la temperatura dellaria, le precipitazioni, la pressione atmosferica, lumidit relativa, lo stato del cielo, il regime dei venti, la radiazione solare. La combinazione dei vari fattori in un preciso istante fornisce la condizione del tempo. Lanalisi di queste condizioni pu avere risvolti applicativi molto vasti e interessare numerosi campi delle attivit umane, come la gestione del territorio nei suoi vari aspetti, la salvaguardia dellambiente e tutte le attivit di programmazione, sia a livello politico che tecnico. La conoscenza dettagliata del clima in tutte le sue manifestazioni consente di guardare i fenomeni atmosferici pi come risorsa utile che come avversit. Tra i settori maggiormente interessati alla climatologia ricordiamo: lagricoltura, sia a livello di programmazione in generale, sia per la scelta della destinazione nei diversi comprensori; la protezione dalle avversit atmosferiche, attraverso lindividuazione dei migliori mezzi necessari a limitarne i danni; lidrologia, in relazione alla problematica dei dissesti e della conservazione del suolo ad alla gestione delle risorse idriche; la protezione dellambiente, sia agricolo che urbano, anche in relazione alla diffusione di sostanze inquinanti. In agricoltura disporre di studi climatici dettagliati consente di definire specificamente e con precisione la vocazionalit dellambiente nei confronti di una determinata coltura. E noto, infatti, che aree anche geograficamente vicine possono presentare differenze climatiche talvolta consistenti, soprattutto in dipendenza di una differente situazione orografica o topografica. Non tenere conto di questi elementi pu comportare scelte sbagliate, con notevoli ripercussioni economiche ed ambientali. La conoscenza approfondita dellandamento di alcuni elementi meteorologici (radiazione solare, vento, ecc.) pu essere di grande aiuto, inoltre, per la definizione dei criteri costruttivi degli apprestamenti protettivi (serre, tunnels, ecc.). Un altro settore, assai caro soprattutto allagricoltura del Meridione, in quanto legato ai problemi della cronica e crescente carenza dacqua, quello dellidrologia. Lacqua una risorsa insostituibile e preziosa, anche perch, purtroppo, limitata e sempre pi contesa tra i diversi ambiti delle attivit umane. Per questo necessario gestirla in modo ottimale. Studio del clima I principi della climatologia trovano, oggi, ampia applicazione in varie branche della scienza, quali la geomorfologia, lagricoltura, la biologia, lecologia, la bioclimatologia, ecc.. Il clima uno dei fattori che condizionano le caratteristiche del paesaggio terrestre, sia sotto laspetto panoramico che dal punto di vista degli equilibri biologici. La morfologia superficiale della terra continuamente modificata dallerosione esercitata dal vento e dalle acque meteoriche, talvolta in forma rovinosa: frane, spostamento di litorali, dilavamento di terreni agrari, ecc.. Le condizioni atmosferiche e quelle del suolo (umidit, temperatura, pedologia) influenzano lo sviluppo e la crescita delle piante, la produzione di vegetali e, quindi, la loro distribuzione sulla crosta terrestre. Le caratteristiche fisiche dellHabitat sono in stretta correlazione con la ripartizione delle specie animali nelle varie parti della terra e ne influenzano la mobilit: fauna stanziale o migrante. Ai vari elementi climatici stata sempre riconosciuta unazione importante nel rapporto con gli organismi. Questa constatazione, che ha avuto alterne vicende, torna oggi pi che mai alla ribalta riconoscendo in questi elementi una concausa nella patogenesi di alcune forme morbose e, per altro aspetto, in azione di medicina preventiva e terapeutica.

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Le informazioni della climatologia dinamica (inversione di temperatura, stabilit dellaria, rosa dei venti, precipitazioni) permettono di individuare le condizioni meteoclimatiche critiche nei riguardi della salvaguardia dellambiente dallinquinamento atmosferico. La conoscenza dellevoluzione del clima nel tempo costituisce la base per prevedere le mo dalit dei fenomeni di diffusione e, quindi, per intervenire opportunamente al fine di evitare manifestazioni pericolose. Inoltre unanalisi basata sui dati rilevati in periodi temporali superiori ai dieci anni pu consentire di effettuare una razionale localizzazione delle aree industriali. Tra le modalit ed i criteri utilizzabili per valutare il clima, possiamo sinteticamente citare: a) b) c) metodo analitico; metodo degli indici climatici; metodo sinottico o genetico.

Il metodo analitico prevede il calcolo delle medie (giornaliere, mensili od annue) dei principali elementi del clima (temperatura, insolazione, precipitazioni) considerandoli separatamente ed elaborando delle tabelle. Confrontando i risultati per localit diverse, si pu mettere in evidenza lappartenenza a determinatati tipi climatici. In base a questo metodo il clima di una data localit o zona geografica pu essere definito come linsieme delle condizioni meteorologiche che influiscono costantemente e spiccatamente sulla morfologia, idrografia e vegetazione del territorio e che quindi possono considerarsi tipiche. Il metodo degli indici climatici consiste nel costruire degli indici empirici che esprimono leffetto complessivo dei singoli elementi climatici. Esso, infatti, si basa sulla considerazione che i diversi parametri climatici non concorrono singolarmente a definire il clima di una qualsiasi localit, bens combinandosi tra loro nel modo pi vario possibile, anche se si assumono soltanto i valori medi. Il metodo sinottico si inquadra in una linea di ricerca, abbastanza recente, la quale analizza i principali elementi della circolazione atmosferica generale e ne studia la ripartizione media sulla superficie terrestre, oppure considera la distribuzione media stagionale delle principali masse daria. In relazione a questultimo metodo si pu introdurre un altro concetto di clima basato sulla individuazione della sequenza degli strati dellatmosfera al di sopra di un luogo, presi nella loro successione abituale. Il metodo analitico, pur costituendo un utile primo approccio, non completo sia perch considera solo alcune variabili, prese in modo indipendente, come caratterizzanti il clima, sia perch si basa sui valori medi, i quali possono in alcuni casi non essere significativi. Il metodo sinottico ha daltra parte linconveniente di non delimitare i singoli tipi climatici mediante valori numerici e neppure con formule, per cui lappartenenza di una stazione ad un tipo di clima o ad un altro simile pu essere dedotta in via approssimativa; , poi, un ostacolo rilevante il fatto che la rete di osservazioni sinottiche comprende semplicemente le stazioni dellaeronautica Militare. Lo studio climatologico di localit o aree geografiche mediante la determinazione di un indice climatico pi o meno emp irico consente di migliorare od integrare le informazioni desunte con gli altri metodi. Indici climatici Una classificazione della superficie terrestre in tipi climatici pu essere ottenuta basandosi su una particolare caratteristica del clima, per esemp io la marittimit, che si presenta con diversa intensit nelle varie parti della terra, o su un fattore ecologico sfavorevole che fa sentire la sua influenza sia sulla litosfera che sulla via vegetale e sulle attivit umane e pu condizionare lambiente a volte a tal punto da rendere impossibile la vita, come il caso dellaridit dei deserti. Per stabilire una graduatoria dellintensit con cui si ripartiscono i suddetti fattori, si elaborano particolari indici climatici a cui si fanno corrispondere determinati tipi di clima: marittimo, di transizione, continentale od umido, semiarido, arido. In particolare sono stati presi in esame lindice di marittimit K nella forma elaborata dal climatologo russo N.N. Ivanow (1959) e lindice di umidit globale I del climatologo americano C.W. Thornthwaite (1955). Nelle tabb. 2.37 -2.39 indicata la distribuzione per tipo climatico.

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I - Arido II - Semiarido I - Arido II - Semiarido III - Da subumido a subarido I II III V IX - Arido - Semiarido - Da subumido a subarido - Umido - Per umido

II - Semiarido III - Da subumido a subarido IV VI II III V VII - Da subumido a umido - Umido - Semiarido - Da subumido a subarido - Umido - Umido

Distribuzione per tipo climatico Debolmente marittimo (A) Lampedusa Ustica, Palermo P.R., Trapani, Gela aeronautica, Pantelleria Debolmente continentale (B) Cozzo Spadaio Stromboli, Isola delle Femmine, Capo San Vito, Marsala, Mazzara del Vallo, Licata Ganzirri, Messina, Tindari, Cefal, S.Marina Salina Debolmente continentale (C) Gela idrografico Palermo Osservatorio, Partitico, Sciacca, Catania, Agrigento, Siracusa, Vittoria Ciminna, Partanna, Acireale San Fratello Floresta Moderatamente continentale (D) Castelvetrano, Caltanissetta, Caltagirone San Giuseppe Iato, Taormina, Corleone, Piedimonte Etneo, Lercara Friddi, Prizzi, Bidona, Racalmuto, Mineo Ficuzza, Petralia Sottana, Piano del Leone, Piazza Armerina Linguaglossa, Zafferana Etnea, Enna Moderatamente continentale (E) Mazzarino Palermo ist. zoot., Monreale, Gioia Bassoria, Monterosso Almo, Ragusa Viagrande Nicolosi Tabella 2.37 - Distribuzione per tipo climatico K% < 47 48 57 Tipo climatico 6 debolmente continentale 7 moderatamente continentale 8 continentale 9 fortemente continentale 10 estremamente continentale K% 101 - 121 122 - 146 147 - 177 178 - 214 > 214

Tipo climatico 1 estremamente oceanico 2 oceanico 3 moderatamente 4 marittimo 5 debolmente marittimo oceanico

57 68 69 82 83 100

Tabella 2.38 - Tipo climatico Tipo climatico 1%

Per umido 100 e oltre Umido 80 100 Umido 60 80 Umido 40 60 Umido 20 40 Da umido a subumido 0 20 Da subumido a subarido -33 0 Semiarido -66 -33 Arido -100 -66 Tabella 2.39 - Tipo climatico

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Figura 2.42 - Temperature medie annue Per quanto concerne le escursioni termiche medie annue (fig. 2.43) facile riscontrare valori pi contenuti lungo la fascia costiera (13-15 gradi) e valori sensibilmente pi elevati nelle zone montuose (Madonne, Nebrodi Peloritani) e vulcaniche (Etna).

Figura 2.43 - Escursioni termiche medie annue

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