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La Nacin - Buenos Aires, domenica 29 ottobre 2000 .

La Boca vista da unaltra prospettiva


Sergio Boccaccio interpreta la zona del porto di Buenos Aires in un modo agile e impetuoso che esalta limpulso emozionale.

di ALDO GALLI

A questo punto sembra difficile dipingere paesaggi portuari in modo diverso. Ci nonostante, Sergio Boccaccio (1965) ci riesce. Ma lecito accennare, dopo aver visto anche molti Quinquela a spatola, che le loro opere non hanno somiglianza e non possono essere confrontate. Semplicemente le opere di Boccaccio coincidono con quelle di Quinquela sulla tematica, giacch questo un noto pittore della zona de La Boca. I grandi dipinti eseguiti su acrilico e le pitture ad olio esposte da Boccaccio nel Centro Culturale Recoleta, con gli auspizi di Telefonica, concedono al porto uno sguardo molto personale che li identifica, senza accostarsi ai luoghi comuni n allillusionismo che ne ricava laspetto pittoresco. In principio abbondano i forti contrasti di colore e il movimento delle immagini in cui predominano le barche, ma senza la presenza dei lavoratori, che di solito compiono su di esse le loro sacrificate faccende. Di fatto, attira lattenzione che, con lassenza di persone, ugualmente si sia ottenuta limpressione di un impulso vitale. La composizione ha un ritmo libero, tanto agile quanto inaspettato. Le inquadrature, spesso, vengono risolte da angoli che agitano la visione. Si direbbe proprio che quello che gli stivatori portuali non hanno faticato alla vista, labbia provato Boccaccio nel suo studio. Perch dipinge con impeto, senza pensare alle bozze, come sanno fare altri pittori pi interessati ai dettagli. Pi che spontaneo, il suo lavoro sembra provenire dalla necessit irrefrenabile di muoversi davanti alla spinta di un forte influsso espressionistico. E sfoga gestualmente il desiderio di spruzzare e impiastrare con dei grossi impasti i supporti, come se lazione corporale fosse aldisopra degli aspetti intellettuali e sensibili. A momenti si avvicina allaction painting che, rievocando Pollock, trasformava il telo in una zona di battaglia. Dovuto allautomatismo, c una tendenza a manifestare certi momenti dellesecuzione, ma la risposta meccanica si alterna con la coscienza degli atti e il potere fiscalizzatore della ragione. Questa dose di controllo che limita lesaltazione dellindividualismo meno razionale, sufficiente per dare allopera, se la si guarda da vicino, evidenti connotazioni informali. Alla distanza invece, ha pi definizione il contorno della scena scelta. Il significato dei quadri risiede, aldil della riconoscenza formale, nelle tensioni che si generano quando esse passano la superficie figurativa, per rivelarne gli aspetti profondi del suo stile, che immedesima linterno e lesterno. La costruzione dello spazio proviene direttamente dalla vigorosa applicazione del colore, facendo attenzione pi che alla rappresentazione dellimmagine figurativa, allo sfogo imperverso dellespressione emotiva.

I paessaggi trasmettono sensazioni dirette e soggettive e mostrano la necessit di esercitare con furia la libert di dipingere. Tuttal pi, ogni lavoro sembrerebbe il risultato di una ribellione contro qualsiasi pressione repressiva dello spirito. Il dinamismo delle opere raggiunge livelli parossistici in molte opportunit. Tale il caso di Naufragio o dei porti, difficili da identificare qui, perch nella sua grande maggioranza hanno lo stesso titolo e lo stesso anno di realizzazione. Qualcosa di simile succede con Terrazza nocturna (1997), Patio de Palemo III (1998), in cui la composizione, vista dallalto, mostra una scala che si chiude alla fine su un grande impasto a spiraglio che produce la sensazione di vertigine. In riferimento a gli angoli, il paio di pitture ad olio di questanno, riprodotte sul dpliant a colori preparato opportunamente, ha uno stile fauve che evidenzia molto bene lidea di movimento e di energia. Nellopuscolo lo accompagna Roberto Pez (autore fra altre cose, di una delle collane pi rinomate che si conoscano tra le illustrazioni del Chisciotte), e lo fa con una foto amichevole e parole la cui eloquenza trasmette lemozione davanti allopera delluomo barbuto che cre i quadri, e che lo riconosce come il suo maestro.

Lopera rimarr aperta fino al 5 novembre (nel Centro Culturale Recoleta, Junn 1930, Citt Autonoma di Buenos Aires).

Traduzione: Adriana A. Fresu (afresu@movi.com.ar)

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