Questo articolo stato scritto dallautore del Blog Paoloagusto, in accordo alla licenza Creative
Commons non potete scaricarlo, non potete riutilizzarlo a fini commerciali, potete condividerlo
cos com su Internet e con altri mezzi di comunicazione. Questo saggio stato scritto con fini
didattici, non rappresenta in alcun luogo una concorrenza economica ai detentori della propriet
intellettuale di tutti i prodotti citati. Tutti i marchi, le sigle e i nomi qui presenti, di propriet altrui
restano nelle mani dei rispettivi proprietari 2017, lautore di Paoloagusto.
In apparenza i tentativi di portare contenuti letterari su generi e
formati diversi da quello originario (la manualistica di gioco, per
intenderci) attraverso la pubblicazione di romanzi in formato
classico, o collaborando con le ditte di produzione software,
potevano sembrare un andare al traino di esperienze gi
compiute e riuscite. Tra tutte queste l'esempio migliore il film
tratto dal romanzo (di successo, o divenuto di successo grazie al
film). Quando si mette in moto tale meccanismo, l'Industria
Culturale forse sembrer paradossale estremamente
conservatrice nel senso che mette in opera schemi estremamente
rigidi. Ci dipende dal fatto che i prodotti sfornati necessitano
spesso di investimenti cospicui, perci si pretende un'adeguata
monetizzazione del profitto.
Ora cancelliamo momentaneamente dalla nostra mente l'anno
1988 e l'uscita di Pool of Radiance; tornando al 1984 e
osservando il lancio contemporaneo di Modulo dAvventura e del
romanzo di Dragonlance, non possibile negare una certa
capacit innovativa della TSR. Fu forse questa cosa a porre il
duplice formato quasi come un paradigma e a trasformarlo in
triplice dopo solo quattro anni?
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primo medium per conoscere Dragonlance e D&D; sicuramente
stato letto da tutti i giocatori dei prodotti nominati almeno una
volta.
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perfettamente a nostro agio, perfettamente orientati in questa
realt virtuale. Gli autori di Dragonlance, partendo dall'idea di
costruire una storia epica, hanno selezionato un evento di tema e
tono retorico tra i pi classici della letteratura umana. Di
sconvolgimenti storici epocali, la storia reale della civilt umana
ricca e folta (vedi il Diluvio Universale, l'abbattimento dei Titani
da parte delle divinit dell'Olimpo, l'esplosione del vulcano di
Santorini nell'Egeo). I cataclismi sono sempre stati assunti nella
cultura umana come palingenesi: nuovi inizi di tutto, anche per
Dragonlance ci sar un nuovo inizio. Infine, sempre restando
entro le regole del nostro gioco di fingerci lettori ingenui, se
riuscissimo a fingerci anche come persone che stanno vivendo
nell'anno 1984, l'idea di una possibile devastazione globale del
mondo ci colpir sicuramente; perch quello era ancora il periodo
del mondo reale diviso in due tra le sfere d'influenza delle
Superpotenze avversarie (USA e URSS) e ancora non c'erano
gran segnali di ci che sarebbe avvenuto cinque anni dopo. Il
disastro atomico era ancora una prospettiva concretamente
concepibile nel vivere quotidiano. Inoltre, e in un certo senso
potrebbe persino essere linfluenza pi importante, nei due anni
precedenti al 1984, lo scrittore americano Terry Brooks aveva gi
pubblicato i primi due volumi della sua famosa e fortunata saga di
Shannara: La Spada di Shannara e le Pietre Magiche di
Shannara. Questo ciclo di romanzi, al momento delle loro prime
pubblicazioni presentarono una grande novit nella concezione
della Narrativa Fantasy, poich Brooks ambienta la sua saga sul
pianeta Terra secoli dopo un disastro nucleare che lo devast,
riportando indietro il livello tecnologico (relativo) a un livello
pressapoco medievale, e creando la comparsa o il ritorno di razze
di esseri viventi per i quali si riutilizzarono le antiche parole delle
leggende: i troll, gli gnomi, gli elfi, insieme agli uomini, con
ovviamente anche il ritorno delluso e della conoscenza della
magia. Per usare la terminologia delle categorie dei generi
letterari, i romanzi di Brooks utilizzarono saldati insieme gli
scenari del Post-Apocalittico e della Fantasy Classica;
Dragonlance si discosta di poco da questo impianto fondamentale,
poich anche nei suoi romanzi troviamo elementi che sono stati
perduti o dimenticati dalle societ, altri che saranno recuperati, e
infine delle invenzioni, dei frutti dellarte dellarrangiarsi, tipici di
societ che sopravvivono alle catastrofi.
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